.|. Verità Nascoste .|.

Vorrei fare una piccola premessa, ora gli argomenti diventeranno un po’ più crudi e soprattutto espliciti Sauron sarà crudele con il nostro Legolas verrà rivelata anche la vera natura di Legolas prima d’incontrare Aragorn a cui aveva, nel silenzio donato il proprio cuore, se qualcuna pensa che potrebbe darle fastidio è avvisata.  

5. La Cattura

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“Mi dispiace” solo questo riuscì a sussurrare quando, indossato il suo abito da guerriero, aveva appena finito di armarsi sistemando i pugnali nelle custodie alle sue spalle lentamente con gesti precisi, cadenzati, eterni ……senza mai smettere di guardare il corpo, tanto giovane quanto forte e vigoroso, dell’uomo completamente abbandonato nel sonno, seguì velocemente con lo sguardo la perfezione della sua schiena, i muscoli delle braccia che già gli mancavano e giù fino alla sensuale curva delle natiche e le gambe forti ……….non era neanche l’alba si avvolse nel mantello s’infilò la faretra sulle spalle afferrò l’arco lo strinse forte soffocando l’ennesimo singhiozzo poi con un braccio si asciugò le lacrime che ormai senza sosta gli rigavano il volto un ultimo sguardo e poi via nella fitta coltre di nebbia che tutto avvolgeva.

 

“Bene vedo che la ragione ha infine prevalso sulla pazzia” Boromir raggiunse Legolas nelle scuderie mentre stava preparando il suo cavallo, facendolo sussultare ma l’elfo non gli rispose continuando a caricare la bisaccia.

 

“Avresti potuto rimanere qui….in fondo non ti chiedevo molto” gli sussurrò l’uomo da dietro posando un braccio sul collo del cavallo in modo da bloccarlo mentre l’altra scivolava sulla sua schiena facendolo sussultare.

 

“Avanti sei ancora in tempo” l’uomo gli sfiorò il collo con le labbra bollenti “…….vedrai ti piacerà……perché lasciare Gondor avresti due mortali completamente ai tuoi piedi a soddisfare qualsiasi tuo …..desiderio…….come quella prima notte che hai passato qui…..ricordi?” sussurrò ancora sensuale….. no, Legolas non ricordava nulla di quella notte chissà cosa mai era successo poi appena percepita la lingua dell’uomo sul suo orecchio con una spinta lo scansò.

 

“Hey…. Hai detto ad Aragorn del nostro segreto?” chiese ancora l’uomo avvicinandosi ancora.

 

“NO, lasciami andare adesso” Legolas lo scansò ancora poi saltando rapidamente a cavallo si allontanò al galoppo.

 

“Bene, bene questo segreto potrebbe tornarmi utile” sussurrò infine Boromir guardandolo allontanarsi.

 

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Riuscì  a cavalcare senza sosta per miglia e miglia allontanandosi quanto più possibile da Gondor senza mai voltarsi, riuscì a infilarsi nel fitto del bosco poco prima dell’alba, si voltò di scatto era già la seconda volta che sentiva quello strano rumore come di qualcosa che strisciava sulle foglie secche oppure era solo una sensazione dovuta alla tensione ma un brivido attraversò la sua schiena e per un istante ebbe paura improvvisamente si sentì così indifeso da quando il suo cuore era travolto dall’amore per un uomo.

 

I pensieri alimentati dalla solitudine lo tormentavano, non poteva fare a meno di pensare a cosa aveva fatto al suo grande amore, a come lo aveva lasciato ma era stato costretto Aragorn lo avrebbe seguito e sarebbe stato ucciso così almeno lui era al sicuro………ancora quel fruscio si ritrovò ancora una volta a voltarsi di scatto alzando gli occhi verso un albero ma ancora niente …….. i suoi nervi erano ormai tesi, come cominciava ad esserlo anche il suo cavallo.

 

Cavalcò ancora a lungo decidendo di fermarsi infine a far riposare l’animale vicino un piccolo ruscello, quando fra il rumore allegro dello scorrere dell’acqua udì ancora quel fruscio adesso più forte il terrore si fece strada in lui rendendosi conto che da quando era partito non aveva visto nessun essere vivente, un uccello uno scoiattolo niente di niente che potesse far pensare alla vita e non era un bel presagio neanche il tempo di voltarsi prese il suo arco scagliò velocemente quante più frecce potette uccidendoli sentendo le loro atroci urla di morte  ….sentì qualcuno alle sue spalle passargli un panno bagnato sulla bocca tentò di afferrare quel braccio ma sentì pian piano le forze abbandonarlo la testa girare in un vortice spaventoso e ombre …….ombre scure attorno a lui tentò ancora ma invano di reagire finchè non sopraggiunse …...il buio subito dopo…