.|. Verità Nascoste
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2.
Verità Nascoste
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La notte
fù interminabile e finalmente come sempre ecco l'alba con la sua luce,
Legolas fu liberato ma non gli fu permesso di uscire dalla stanza, ci
volle quasi il tramonto quando fu preso e trascinato, senza tanti
complimenti, da due uomini davanti a Boromir.
"Lasciatelo a me ora ...andate" gridò Boromir ai soldati.
I soldati con dispiacere lo lasciarono andare e Legolas, una volta
libero con estrema calma, si sistemò gli abiti dandosi dei piccoli
colpetti con le mani alzò infine lo sguardo che rimaneva duro e
determinato pieno di odio verso quella razza cenciosa ma non potette far
a meno di notare sotto lo sguardo duro dell'uomo l'interesse per i suoi
sensuali movimenti.
"Mmh... vedo che ancora non cedi, sei un duro allora... vieni con me ..il
Re ha saputo che sei un elfo quindi vuole vederti personalmente" Gli
disse il capitano con tono severo, con una corda fra le mani a legargli
ancora una volta gli esili polsi, Legolas alzò gli occhi fissandolo
notando, con soddisfazione, un leggero nervosismo nell'uomo comunque la
sua presenza lo infastidiva, gli sorrise freddamente mentre gli porgeva
le mani unite.
"Ho notato .aahh...." L'uomo senza nessuna accortezza gli strinse le
corde, poi Legolas continuò.
"Ovviamente a mie spese...che la mia presenza qui ..un povero elfo
indifeso...deve destarvi molta... ma molta preoccupazione ....veramente..
avete così paura di me? ..Lasciatemi andare...potrei.aah." Legolas fu
bruscamente interrotto, Boromir gli afferrò la tunica sul petto con una
mano sbattendolo contro il muro continuando a tenerlo fermo contro di
esso il corpo dell'uomo sovrastava senza problemi esile elfo poi
avvicinando il viso al suo gli urlò a denti stretti.
"Sono le regole per i prigionieri...tutti i prigionieri....e se non vuoi
che mi uccidano non.provocarmi.non farlo mai più....", si guardarono per
un lungo istante con odio, Legolas non aveva memoria di qualcosa che
solo si avvicinasse al trattamento subito fino a quell'istante da quell'uomo
che continuava a tenerlo in quella posizione quando gli rispose
duramente.
"Sei spregevole ..capitano .e la tua ostilità, i tuoi ..modi
barbaramente dimostrati finora non fanno altro che alimentare il già
torbido pensiero che mi sono fatto della tua razza" Legolas fu molto
duro e se solo avesse potuto gli avrebbe sputato in faccia veleno.
"Elfo bastardo...un'altra parola una sola...fuori posto e giuro che
preferiresti non essere mai nato" continuò l'uomo con un ghigno
stringendogli una mano sul fragile collo.
"Mmh..certo.certo immagino anche il tipo di.... lezione..." Legolas
approfittò sporgendosi in avanti verso l'uomo che aveva allentato la
presa e vedendolo disorientato alle sue parole continuò con voce bassa.
"Ti ho visto.. stanotte entrare nella mia stanza ... ho sentito i tuoi
occhi percorrere ogni frammento del mio corpo pensavi che dormissi?
Sbagliato! Gli elfi non dormono e sentono tutto e.. vedono tutto..anche
nel pensiero....ti sarebbe piaciuto toccarmi sporco mortale ma hai avuto
troppa paura ...hai troppa paura del tuo principe ...di quello che
potrebbe farti ..potrei dirti qualsiasi cosa...offenderti in ogni modo
ma tu non oseresti mai sfiorarmi..sei solo il suo povero servo.mentre il
tuo padrone non ha occhi che per me.e tu non potrai farci nulla" rispose
freddo Legolas.
L'uomo per un istante strinse di più la mano per .ucciderlo ma la
ragione prevalse.. inspirò profondamente deglutendo e, facendo violenza
a se stesso,.tentò di calmarsi..quell'elfo aveva perfettamente ragione ..se
solo lo avesse toccato... Aragorn lo avrebbe ucciso ne era completamente
invaghito così lo lasciò spintonandolo all'esterno.
L'elfo sorridendo alzò una spalla sistemandosi così la tunica scesa da
un lato si guardò intorno curioso, era un posto strano altissimi muri
freddi ovunque, che impedivano alla luce e al calore del sole di
giungervi, un brivido attraversò la sua schiena pensò per un istante ai
suoi boschi, alla sua casa ma non si pentì di esserne fuggito, ben altre
sofferenze lo avrebbero tormentato, intorno a lui uomini e donne lo
guardavano rapiti, li guardò anche lui incuriosito mentre rimanevano ad
osservarlo immobili sospendendo tutte le loro azioni quotidiane, mentre
sentiva sussurri e esclamazioni di sorpresa ...sorrise alla loro
meraviglia si sorprese a pensare ad ..Aragorn.....ah Aragorn....lo
odiava aveva passato una notte insonne per colpa sua, quel giovane
principe non aveva la minima consapevolezza di cosa, una sua semplice
carezza, potesse provocare in lui.Aragorn..un mortale.
Finalmente arrivarono, si fermarono davanti ad una porta dove il
capitano bussò tre volte, sentì una voce forte rispondere la porta si
aprì ed entrarono, era una stanza enorme chi rispose era Aragorn che
avvicinandosi gli sorrise poi gli slegò i polsi .guardò duramente
Boromir che abbassò gli occhi, glieli massaggiò delicatamente,
portandoli poi dolcemente alla bocca e Legolas lo lasciò fare e non
esitò ad alzare gli occhi per incrociare quelli di Boromir fissi su di
lui.
"Mmh..mi sei mancato.da morire ...e io?". Chiese piano continuando a
sfiorargli dolcemente con le labbra la sottile pelle arrossata dei polsi
sorridendo senza smettere mai di guardarlo poi afferrandoglieli lo
avvicinò a se posando dolcemente la bocca sulle quella dell'elfo
incurvata in un sorriso invitante, sentendole improvvisamente
ammorbidirsi dopo l'ennesimo attacco della sua lingua addirittura
dischiudersi, Aragorn sorrise ancora soddisfatto e ci si perse per
qualche istante perché tanto passò quando con un lamento si allontanò da
quella splendida bocca, Legolas gli morse un labbro rimediando però uno
schiaffo.
Legolas sbarrando gli occhi lo guardò stupito si toccò la guancia con
una mano, la sentì bruciare nessuno aveva mai osato tanto come quel
mortale in così poco tempo.
"Non osare mai più!" Legolas rispose colpendo anche lui con un violento
schiaffo il viso del giovane.
Aragorn voltò lentamente il viso verso l'elfo che lo guardava ancora
duramente, si fissarono per un lungo momento.
"Mmh. bene vedo che continuate a fare amicizia voi due...andiamo adesso
il re ci starà già aspettando" disse Boromir riportandoli alla realtà.
"Perdonami...non intendevo ferirti.." Aragorn si sentì morire per quello
che aveva fatto, doveva assolutamente controllarsi.
"Va bene ..sei perdonato.." disse dolcemente Legolas sorridendogli.
"Aragorn?" chiamò ancora Boromir distogliendo lo sguardo del principe
perso in quello dell'elfo, entrarono per raggiungere poco dopo la stanza
dove avrebbero dovuto incontrare il Re, Aragorn sentì una mano sulla
spalla mentre con il dorso della mano si toccava la bocca ferita.
Entrarono in una grande sala appena aperta la porta con una spinta
Legolas fu fatto inginocchiare davanti al Re neanche il tempo di
guardarlo in faccia tutto successe molto velocemente, il re osservando
la scena si avvicinò a grandi passi.
"Figliolo ma.chi è?..e chi lo ha ridotto così?" la sua voce era solo un
sussurro, Legolas aveva i polsi tumefatti, il viso mostrava solo qualche
segno dei maltrattamenti e nonostante tutto la sua bellezza lasciava
senza fiato, intanto Legolas inginocchiato rimase sorpreso
nell'apprendere che quell'uomo era il figlio del re...di quel re.
"Ha tentato più volte di fuggire ed è stato difficile sottrarlo a..."
tentò di spiegare Aragorn ma fu interrotto bruscamente.
"Basta così Aragorn... ti prego non voglio ascoltare.." poi si rivolse
all'elfo.
"Ti prego alzati spostati alla luce affinché possa guardarti.." chiese
il sovrano dolcemente.
Legolas lentamente si alzò, sollevò il viso all'ultimo momento, il suo
sguardo era fiero e impassibile, socchiuse gli occhi per abituarsi alla
luce del sole che entrava dalla finestra di fronte, con una mano spostò
i capelli indietro, la tunica aperta lasciava intravedere il petto
liscio, sensuale la sua carnagione lunare, solo il suo respiro veloce ne
rivelava lo stato di terrore in cui si trovava, ma che non dimostrava
minimamente, Aragorn rimase ancora una volta senza respiro incrociando
il suo sguardo.
Il Re, suo padre, avrebbe voluto punire l'uomo che lo aveva ridotto
così, l'uomo che aveva osato anche solo sfiorare una così splendida ed
eterea creatura, senza sapere che......
"Ma tu sei.Legolas? Legolas principe di Mirkwood? Figlio di re Trhanduil.."
disse con un filo di voce il re con meraviglia.
Aragorn e Boromir si guardarono stupefatti senza capire cosa stava
succedendo.
"Si, mio signore Arathorn, sono io ed è per me un immenso piacere
rivedervi dopo tutti questi anni" rispose Legolas inchinandosi.
"Principe Legolas..è passato così tanto tempo ero..ero solo un ragazzo
quando ti vidi la prima volta ed ora sono un vecchio sovrano mentre a
te...il tempo non ti ha neanche sfiorato...sei sempre meraviglioso"
disse il re estasiato sfiorandogli dolcemente i capelli poi incrociò lo
sguardo di suo figlio che subito imbarazzato abbassò.
"Aragorn vuoi spiegarmi cosa significa ciò? Voglio il nome di colui che
ha osato sfiorarlo!!" chiese infine severo notando il vistoso segno
rosso sulla guancia.
"Be...ecco...." Aragorn fu interrotto da Legolas.
"Non preoccupatevi mio signore è solo qualche ferita superficiale sono
praticamente già guarito" Legolas incrociò lo sguardo di Aragorn che
notò rilassarsi, Legolas aveva appena salvato la vita dei suoi soldati e
in qualche modo ..la sua, era in piedi, si massaggiò i polsi fermo al
centro della stanza profondamente a disagio, sentiva gli occhi di
Aragorn addosso che continuava a guardare estasiato i movimenti dolci e
sensuali delle sue mani mentre si massaggiava i polsi immaginandole su
se stesso, fu catturato ancora dal suo profumo intenso, diverso,
percorse ogni minimo dettaglio di quello splendido corpo, che,
purtroppo, Legolas solo con la cattura aveva notato l'effetto che aveva
..anche sugli uomini.
"E .perdonami ...se posso chiedertelo?..cosa facevi, senza permesso nel
territorio del mio Regno?" chiese però curioso re Arathorn.
"Non.sapevo nulla di questo divieto .mio signore...e vi chiedo umilmente
perdono" Legolas tremò per un istante, incrociando ancora lo sguardo di
Aragorn ...stavolta fece scorrere lui lo sguardo sul corpo dell'uomo
.era giovane muscoloso, alto e.dotato di una bellezza selvaggia,
emanava un'energia a lui ben nota perchè aveva la forza di attrarlo
senza ritegno alcuno, a lungo si soffermò sulle sue mani vissute, forti
e i capelli morbidi sulle spalle così diversi dai suoi con quelle
sfumature calde che gli ricordavano tanto il colore della terra,
...avrebbe voluto che quelle mani lo toccassero ancora..che quelle forti
braccia lo stringessero forte ...ancora...come quella sera...avrebbe
voluto sfiorarne ancora il petto con il suo... poi i suoi pensieri
furono interrotti.
"Legolas conosco molto bene tuo padre perché non sono stato avvisato del
tuo arrivo? Avremmo evitato questo spiacevole equivoco..vedi..." il re
iniziò a camminare nervosamente "... negli ultimi tempi si stanno
verificando inspiegabilmente incursioni nei villaggi provocando troppi
morti, è come se... si fosse messo in moto qualcosa di enorme e a noi
completamente sconosciuto....sembra che cerchino disperatamente qualcosa
...così per difenderci chiunque, viene sorpreso ad attraversare i
territori del mio regno senza permesso, ai miei soldati ho dato ordine
di catturarlo ma finora nessun prigioniero era mai giunto vivo fin qui
...e...ma perdonami ora che l'equivoco è stato risolto .....sarai
esausto ti farò accompagnare in una stanza dove potrai farti curare e
soprattutto dove potrai fare un bel bagno..che....se ricordo bene amavi
molto fare..." disse il re sorridendogli.
"I vostri ricordi, mio signore, sono immutati...tuttora amo moltissimo
il contatto dell'acqua .sul mio corpo" rispose calmo Legolas sorridendo
dolcemente al vecchio sovrano cercando di nascondere la tensione per le
notizie appena ricevute.
Aragorn provò quasi fastidio era come se Legolas e suo padre si fossero
detti qualcosa che andava al di la di quello che realmente sentì.
"...E domani caro Legolas, invierò un messaggero a tuo padre per
avvisarlo che sei sano e salvo sotto la mia protezione" disse infine il
re sorridendogli ancora.
"NO!! Perdonatemi...no vi prego mio signore..." Legolas prendendo fra le
sue una mano del sovrano continuò "...mio..mio padre non sa che sono qui
e gradirei non lo sapesse ancora per qualche tempo" lo interruppe
preoccupato.
"Va bene Legolas .....va bene mi dirai tu quando pensi che sia il
momento...ma fino ad allora sarai mio gradito ospite, ora scusatemi ma
devo proprio andare" il re lo guardò interrogativo gli accarezzò
dolcemente una guancia poi si congedò fra gli inchini dei presenti.
Rimasero soli, Legolas non aveva il coraggio di alzare gli occhi verso i
due uomini ma sentiva i loro sguardi addosso per fortuna quasi
immediatamente udì il suono leggero di una campana e due donne si
affacciarono alla porta.
"Per ordine del re prendetevi cura del principe Legolas!" poi si voltò
guardandolo e continuò "...sarà nostro graditissimo ospite, dategli
tutto quello di cui ha bisogno, cure.. ..una stanza..e soprattutto un
bagno caldo... andate!!!". Ordinò Aragorn poi attese che uscissero e
chiamò a se Boromir.
"Avevi ragione tu è un principe...è un principe capisci se potessi
mettergli le mani addosso.." gli disse arrabbiato Aragorn mostrando i
pugni.
"Tu, amico caro, non vedi l'ora di mettergli le mani addosso...o
sbaglio?" Aragorn lo guardò serio poi scherzosamente gli diede una
spinta, quasi immediatamente tornò serio.
"Comunque a questo punto non mi fido più di lui, scappa da Bosco
Atro...il padre non ne è a conoscenza .perché lo ha fatto allora? Cosa
mai ci nasconde?" Aragorn fece una riflessione a voce alta.
"Hai ragione ne sono convinto anch'io... ci nasconde
qualcosa.....potrebbe darci informazioni preziose avrà visto o
....sentito qualcosa durante il suoi spostamenti, direi che sarebbe
opportuno controllarlo..con il tuo permesso ovviamente" chiese Boromir
speranzoso.
"Si, certo credo ...che tu abbia ragione, sorveglialo per il
momento..che non gli accada nulla, con discrezione e soprattutto...da
lontano, ti conosco bene amico mio.." rispose Aragorn che aveva notato
il luccichio negli occhi di Boromir ..che conosceva molto bene poi
continuò "...i miei impegni, al momento, non me lo permettono quindi
controllalo....non deve uscire da Minas Tirith ho paura che potrebbe
accadergli qualcosa...e non me lo perdonerei..come non lo perdonerei a
te.." Fissò per un attimo il capitano ma indubbiamente il suo discorso
fu chiaro e deciso poi si allontanò.
"Puoi stare tranquillo..Aragorn sarò la sua ombra...non mi fido di lui e
a causa sua vedo solo guai all'orizzonte....e non mi fido neanche di
quello che potrebbe accadere a...o che forse dovrei dire sta già
accadendo al tuo cuore...mio giovane principe" pensò Boromir preoccupato
osservando Aragorn allontanarsi e provando disagio per la presenza di
Legolas...
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Legolas si ritrovò così immerso in una splendida vasca naturale di acqua
fumante, profumata di essenze fra le più pure e rare esistenti, ancora
non riusciva a crederci per la prima volta, dopo tanto tempo, riuscì a
rilassarsi.
Era immerso nei suoi pensieri ma ciò non gli impedì di sentire che
qualcuno era entrato nella stanza.
Era Aragorn che si avvicinò a lui ora voltatosi lentamente senza
scomporsi ...Legolas era immerso ora nella parte più bassa della vasca
seduto, le braccia aperte appoggiate al bordo la testa appoggiata
anch'essa indietro per poterlo guardare i suoi lunghissimi capelli
dorati bagnati sparsi ovunque sulle sue sensuali spalle, l'uomo si sentì
quasi morire, chiedendosi se fosse consapevole del dolore che provocava
a chi veniva a contatto con lui, sospirò a quella vista appoggiò a terra
un ginocchio e come attratto da un forza magnetica incontrollabile con
due dita arrivò a sfiorargli dolcemente i capelli spostandoglieli dal
viso, poi scivolarono sul contorno del viso e passando sulle labbra
continuarono il loro percorso sul morbido collo arrivando a sfiorargli
il petto, Legolas ebbe un brivido seguì le dita delicate con lo sguardo
poi poco prima che raggiungessero con l'acqua il suo ventre, afferrò il
polso scansando infine la mano bruscamente.
"Dunque sei ..un principe e ti chiami Legolas....." chiese Aragorn poi
continuò "mi è parso di capire che...conoscevi già mio padre..in che
occasione vi siete incontrati e .....quando?
"A Bosco Atro lui e .mio padre erano molto legati, venne a stare da noi
per qualche mese...un'estate di tanto tempo fa" rispose calmo Legolas.
"Perché non rispondevi alle mie domande?" chiese ancora aragorn.
"Non mi è piaciuto come mi hai fatto trattare dai tuoi uomini.non mi è
piaciuto come mi hai trattato. tu ...non sono abituato a questi modi
brutali in uso fra voi mortali, violenti e.. crudeli" rispose Legolas
facendo cerchi nell'acqua con un dito.
"Oh!! scusami principino se ti ho spettinato mentre ..mi difendevo... ti
ricordo che ... hai tentato di uccidermi e ..ti ripeto che se ti ho
tenuto prigioniero è stato per ...proteggerti..." Aragorn si alzò
passeggiando nervosamente nella stanza poi serio continuò "...gli uomini
erano tutti troppo eccitati, la tua sola presenza ha gettato scompiglio
fra loro, se ti avessi lasciato libero ...ti avrebbero aggredito e
chissà poi..ma non ti rendi conto dell'effetto che hai su loro?....."
Disse ancora Aragorn.
"Mmh..gettato scompiglio..fra loro..che effetto ho su loro..e..dimmi che
effetto ho invece.. su te?" chiese malizioso Legolas guardandolo.
Aragorn si limitò a guardarlo soltanto, no.. Legolas non si rendeva
conto di nulla era splendido e per lui era una cosa normale abituato
forse a vedere solo creature bellissime come gli elfi intorno a lui,
soddisfatto da chiunque in tutti i suoi desideri...chissà forse anche i
più proibiti.
Passò qualche secondo di silenzio. Poi con malizia innocente....
"Anche tu avresti bisogno di un bel bagno? Voi mortali avete un odore.."
Legolas arricciò il naso in segno di disgusto ripensando a quei soldati,
la sua voce era un debole sussurro sensuale .no...non era modificata era
semplicemente la sua voce, così spostandosi gli fece spazio nella vasca.
"Ti do un consiglio. principe Legolas ..in futuro...cerca di controllare
le..tue richieste..." rispose Aragorn con uno strano sorriso sforzandosi
di guardarlo negli occhi "...potresti non sapere a cosa vai incontro
..ma no ..tu ne sei più che consapevole?" continuò l'uomo iniziando a
slacciarsi la tunica senza smettere di guardarlo.
"Io sono consapevole a cosa vado incontro ma..non sono sicuro che lo sia
tu..e poi non capisco voi non .vi lavate?" Chiese ancora candidamente
Legolas provando un estremo piacere nel provocarlo mettendolo in
imbarazzo per la presenza di una donna di servizio entrata proprio in
quel momento.
"Certo anche noi usiamo lavarci ma in genere ..usiamo farlo da soli
non.. in compagnia..." Aragorn iniziò ad innervosirsi perché Legolas nel
frattempo aveva tirato su la schiena solo poca acqua lo copriva dalla
vita in giù.
"Mmh..da soli? Ma .e come fate soli? Che .tristezza...per noi Elfi è
così importante il contatto fisico, ...usiamo l'acqua per incontrarci,
oli aromatici per rilassarci ...massaggiandoci l'un l'altro..per
amarci.." Disse languidamente Legolas mentre faceva scivolare un morbido
panno dolcemente sul proprio corpo mentre Aragorn sembrava tenersi in
vita solo al pensiero di dove si sarebbe posato.
"Valar..principe.." sospirò Aragorn perso "...anche per noi è molto
importante il ..contatto fisico ed io adesso ..ho un estremo bisogno di
quel contatto.." disse ancora deglutendo ..sentì quasi mancare l'aria
nella stanza, una violenta eccitazione s'impadronì di lui, ma era
bloccato dalla presenza della donna di servizio, il suo respiro era ora
accelerato notando che la donna aveva cominciato a sistemare con calma
gli abiti che avrebbe dovuto indossare Legolas appoggiò le spalle alla
porta respirando profondamente cercando di calmarsi.
Legolas dava le spalle alla donna, lo guardò sorridendo del suo
imbarazzo poi s'immerse completamente nell'acqua scomparendo alla sua
vista godendo nel trovarsi in quell'elemento naturale da lui tanto
amato, infine riemergendo si sedette su un gradino, nulla...l'acqua
nascondeva alla vista di Aragorn che l'osservava dall'alto in piedi sul
bordo...... erano adesso uno di fronte all'altro, Legolas appoggiò la
schiena indietro guardandolo con desiderio la sua natura prevalse e quel
giovane mortale era irresistibile ...lentamente aprì le gambe davanti
agli occhi increduli e sofferenti del giovane principe che ogni tanto
spostava lo sguardo verso la donna per poi tornare di scatto verso
Legolas che intanto sempre con lentezza esasperante......fece scivolare
una mano dal collo, passando sul torace fermandosi sul ventre fino a
fermarsi fra di esse.....emise un lungo e silenzioso gemito appena
percepita la propria eccitazione ..a lungo accarezzò il proprio sesso
eccitatissimo che er
geva duro appena sotto la superficie dell'acqua godendo di quel
contatto di quelle carezze trasparenti il tutto sotto gli occhi
estasiati di Aragorn.
"Dimmi..mio giovane principe ..ti piace quello che vedi?" chiese piano
con voce sensuale Legolas guardandolo.
"Co..continua" rispose deglutendo Aragorn che era rimasto a bocca
aperta, mentre faticosamente distoglieva lo sguardo per vedere la donna
a che punto fosse poi finalmente...
"Spero sia tutto di vostro gradimento principe Legolas.." chiese infine
la donna "...per qualsiasi cosa potrete chiamarmi sono qui fuori".
"Oh.si certo è tutto ....meraviglioso grazie....potete andare" rispose
Legolas dolcemente, sorrise ad Aragorn chiudendo gli occhi sentendo
ancora l'irrefrenabile desiderio di toccarsi.
"E per te Aragorn..è tutto di tuo gradimento? " gli chiese sensualmente.
"Tutto.. perfetto..direi..avanti fallo ancora.." Gli disse deciso
Aragorn.
Legolas sorridendo lo accontentò soprattutto perché desiderava
soddisfarsi così gemendo iniziò spingere i fianchi contro la sua stessa
mano che era ora stretta a pugno sul suo sesso, inarcò la schiena
gettando indietro anche la testa gli occhi chiusi perdendosi in dolci e
sensuali gemiti mostrandosi completamente a lui ebbe quasi paura quando
sentì tutto il suo corpo scosso da infinite e violente onde di piacere
le sentì propagarsi ovunque per un tempo interminabilmente piacevole poi
il rilassamento totale si lasciò andare ansimando.
Aragorn rimase estasiato pensò che mai aveva visto nulla di più
meraviglioso, Legolas era lì davanti ed ebbe quasi la sensazione che una
luce lo avvolgesse mentre giaceva completamente abbandonato con gli
occhi ancora chiusi, gli ricordava una meravigliosa statua se non fosse
stato per il suo petto mosso dal respiro veloce.
Legolas aprì infine gli occhi si guardò intorno impaurito rendendosi
conto solo in quel momento di essersi completamente dimenticato del
giovane che per tutto il tempo lo aveva guardato.
"Vattene via. adesso" gli disse infine nervosamente voltandosi per non
guardarlo.
"Certo che me ne andrò..dopo.." rispose Aragorn finendo di sciogliersi i
legacci della tunica infatti non ci mise molto a spogliarsi e ad entrare
nell'acqua si avvicinò e lo strinse subito nel suo abbraccio.
Legolas con una spinta violenta lo allontanò da se.
Si guardarono con occhi di sfida, duri, freddi.
"Non.toccarmi vattene da qui" disse ancora Legolas voltandosi per
risalire il bordo non voleva .lo desiderava, desiderava senza ritegno di
essere amato da quel giovane principe, sentiva ancora il calore della
pelle. di quella pelle ambrata sotto di lui all'accampamento ma lo
stesso pensiero di quella sera lo bloccò ..non poteva cedere a lui....
il giovane lo bloccò facendolo scivolare nuovamente nell'acqua fra le
sue braccia forti e decise a non lasciarlo stavolta, ma Legolas gli fece
una sorpresa voltandosi lo spintonò con forza contro il bordo più basso
sdraiandolo lo bloccò con il proprio corpo puntandogli un pugnale alla
gola.
"Che cosa..io.." Aragorn fu così sorpreso che non reagì minimamente.
"Mmh..comincio a capire che ti piace.essere accarezzato..così.?" domandò
Legolas accarezzandogli il viso con la lama.
"Co.cosa hai intenzione di fare" rispose Aragorn disorientato fra il
guardare la lama affilata sul suo viso e il sentire la pressione del
corpo di Legolas sul suo.
"Mmhh.niente non preoccuparti.tu ora esci da qui..altrimenti.." disse
ancora Legolas premendo di più la lama e nel farlo premendo di più il
corpo contro quello del giovane mortale ...
"Altrimenti...cosa? Mmh..Valar ..se continui a spingerti così contro di
me... chi si muove..rimarrei per l'eternità con il tuo corpo premuto sul
mio anche con un pugnale alla gola.." rispose Aragorn estasiato.
"Sei un..maledetto" Legolas si staccò da lui di scatto, approfittando
dell'attimo Aragorn gli afferrò l'esile polso facendogli allentare la
stretta afferrando prontamente l'arma e gettandola lontano vicino al
fuoco poi con una spinta lo mise spalle al muro ora era lui contro il
bordo della vasca, Aragorn gli fece scivolare subito una mano sul petto
e Legolas tremò.
"Mi dispiace principe..adesso basta giocare..con le lame.altrimenti
prima o poi qualcuno si farà male ed io..... non voglio farti male.."
gli ansimò sulla bocca poi continuò "...stanotte non ho chiuso occhio
continuavo a pensarti ....su quel letto ..ti immaginavo completamente
nudo legato mentre invocavi il mio nome ..mentre mi supplicavi di
infilartelo tutto dentro con una spinta..." poi si accanì contro la sua
bocca mentre una mano guidata da un istinto impetuoso raggiungeva senza
ritegno le sue cosce, Legolas con i pugni sul petto cercava di
allontanarlo.
"Mmh..lasciami altrimenti ti farò ....uccidere per questo.lasciami"
ansimò Legolas mentre i colpi assomigliavano sempre più a carezze sul
petto, sulle spalle ovunque potesse ancora un istante e gli avrebbe
concesso tutto.
"Proprio non capisci ..sei irresistibile quando mi fai così ..... mi
piaci mentre ti difendi con forza perchè mentre lo fai.... mentre mi
colpisci trasmetti desiderio..che per me è irresistibile." iniziò a
spingersi contro di lui.
"Lascia...mi....ooh." Legolas si guardò intorno cercando qualcosa per
colpirlo ma sentiva sempre più che stava cedendo a quell'attacco e non
doveva permetterlo.
A lungo Aragorn lo accarezzò fra le cosce poi appena raggiunto ciò a cui
ambiva lo penetrò con un dito e subito un altro non sapeva cosa gli
stava succedendo mai si era trovato a desiderare qualcuno che non fosse
una donna, le sue mani erano ....come guidate da un istinto di cui non
era fino a quel momento consapevole.
"Mmhh..sii" Legolas le accolse con un lamento s'irrigidì lasciandosi
andare subito dopo e gemendo, senza pudore alcuno, allargò le gambe ai
lati del corpo del giovane per permettergli di avvicinarsi di più,
sentiva il suo respiro caldo sul collo..stava cedendo ormai..gli avrebbe
permesso tutto ora...tutto..tutto...si abbandonò a lui...iniziando come
in un lamento a pregarlo di amarlo.
Quattro colpi forti alla porta li fecero sobbalzare, rimasero
paralizzati a guardarla ancora l'uno fra le braccia dell'altro un
istante e uno spazio immenso sembrò interporsi fra loro.
"Chi è?" gridò Aragorn mentre uscito dalla vasca cercava di vestirsi
velocemente, "Ho portato dei teli asciutti e caldi per il principe
Legolas!!" rispose una voce di donna da fuori.
"Va bene ..lasciateli fuori accanto alla porta" Aragorn guardò Legolas
nell'acqua era nervoso si mordeva un labbro il suo respiro troppo
veloce.
"Desidero che ciò non accada mai più e che adesso ...te ne vada" disse
freddamente l'elfo al giovane mortale cercando ancora di controllare il
proprio respiro.
"Certo...ma vengo a prenderti tra un po'..per la cena" rispose
sorridendo Aragorn poco prima di chiudere la porta, ebbe come la
sensazione di camminare sollevato da terra era inspiegabilmente felice
sentiva un'attrazione fortissima verso quel principe degli elfi.
Legolas lanciò una boccetta contro la porta infuriato ...non doveva più
permettergli di prendersi simili libertà con lui, ma perché non riusciva
a resistergli? Lui con tutta la sua esperienza si faceva soggiogare da
quel giovane inesperto. La donna da fuori guardò la scena spaventata ma
non indagò più di tanto.
Legolas tremando uscì dall'acqua prese un telo e lo avvolse sul proprio
corpo, ebbe ancora un fremito si avvicinò così al fuoco che riscaldava
la stanza da bagno, annodò il telo in vita e si sedette, con gesti lenti
e cadenzati come fosse un rito iniziò a spazzolare i suoi lunghi capelli
dorati fino ad asciugarli con il calore del fuoco si fece poi due
piccole trecce ai lati unendole dietro la nuca gesti unici, sensuali,
intimi...suoi.
Ci volle del tempo poi finalmente sentì la piacevole sensazione di stare
in quel luogo, il suo pensiero però girava insistentemente intorno a
quel principe degli uomini, tanto aveva sentito parlare di Re Arathorn
da suo padre ma di suo figlio ..mai... non ne conosceva l'esistenza
perché suo padre non gliene aveva mai parlato? Poi sorrise guardando gli
abiti si rese conto che avevano fatto recuperare la sacca che aveva sul
cavallo, quindi erano i suoi abiti, finì di vestirsi quando trasalì
sentendo bussare alla porta, non si era minimamente reso conto di quanto
tempo fosse passato.
"Avanti" disse dolcemente Legolas rivolto alla porta alzò gli occhi e
rimase estasiato Aragorn era elegantissimo, aveva scelto abiti con i
colori infuocati del tramonto rendendolo estremamente affascinante.
Anche il cuore di Aragorn entrando ebbe un sussulto, Legolas era
meraviglioso fasciato in una tunica del colore argento della luna e i
pantaloni scuri ne fasciavano dolcemente le lunghe gambe infilandosi
nella morbida pelle degli stivali, era quanto di più meraviglioso avesse
mai visto, questo principe aveva il potere di farlo rimanere senza fiato
a quella vista si appoggiò con la spalla allo stipite della porta
aspettando che passasse di lì per uscire dalla stanza, tutto calcolato
si sarebbero sfiorati, Legolas gli passò accanto e fu stretto dolcemente
contro la porta dal corpo del giovane.
"Sei...sei bellissimo..Legolas..." gli disse in un sospiro " ....mio
..padre ci attende ceneremo insieme e devo... accompagnarti da lui"
disse ancora con voce tremante sfiorandogli con le labbra dolcemente
l'orecchio, sorrise sentendolo tremare.
"Bene...." rispose Legolas con lo stesso tono resistendo a fatica
all'attacco " ...allora visto che è il re non facciamolo aspettare",
Aragorn smise di sorridere e lo lasciò passare, Legolas con il suo
atteggiamento riusciva a farlo infuriare.
Camminarono fianco a fianco, attraversarono infiniti corridoi, Legolas
si guardava continuamente intorno incuriosito era tutto così diverso da
dove viveva lui, completamente circondati dai boschi con il loro fresco
e il loro profumo, poi finalmente arrivarono davanti una grande porta
..Aragorn l'aprì ed entrarono.
La stanza era molto grande e molto calda, c'era un enorme camino che
occupava quasi una parete, in un angolo lì vicino un grande tappeto con
molti cuscini, diversi tavolini con l'occorrente per fumare, bottiglie e
bicchieri probabilmente un angolo per conversare dopo cena pensò, al
centro il tavolo apparecchiato, il re ancora non c'era ma c'era un altro
uomo che avrebbe sinceramente fatto a meno di vedere ma capì che doveva
purtroppo abituarsi alla sua presenza ..poi la porta si aprì ed entrò
il re.
"Ti prego Legolas siediti... sei nostro ospite e vorrei che fra noi non
esistessero formalità, a mio figlio Aragorn e al nostro capitano Boromir
puoi chiedere tutto quello che vuoi e di cui hai bisogno per il tuo
soggiorno qui che spero sia lungo e piacevole" gli disse sorridendo.
"Vi ringrazio mio signore...." rispose Legolas incrociando gli occhi
penetranti di Aragorn "....vostro figlio si è rivelato già ....molto
disponibile a rendermi il soggiorno .più che piacevole" sorrise e si
sedettero a tavola.
La cena fu una continua sorpresa per Legolas che assaggiò di tutto
..incuriosito spiegando loro che gli elfi non erano abituati a nutrirsi
così, facendo impazzire Aragorn che sembrava vivesse dei sensuali
movimenti delle sue mani.
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Si sedettero comodamente fra i cuscini, Legolas sprofondò letteralmente
fra di essi trovandoli estremamente comodi, i due uomini, Boromir ed
Aragorn seduti ai suoi lati si guardarono sospirando poi il re parlò.
"Legolas volevo scusarmi con te, anche a nome di Aragorn e Boromir, per
come sei stato trattato durante la prigionia, purtroppo è stato
necessario per proteggerti".
"Necessario? Per proteggermi? Non capisco" rispose Legolas tirando su la
schiena pensando che era la stessa cosa che gli disse Aragorn.
"Vedi noi non siamo abituati alla presenza di persone come te e.."
Arathorn tentò di continuare ma fu interrotto.
"Come me? Scusatemi ma continuo a non capire" rispose ancora Legolas
continuando a guardare i due uomini.
Il re sospirò incrociando lo sguardo di Aragorn pensando che la cosa
stava diventando complicata chiedendo aiuto.
"Mio padre intendeva un elfo.voi siete cosi lucenti, solari siete
creature così ..meravigliose" Aragorn quasi sospirò poi continuò "...i
nostri uomini, ripeto, non hanno mai visto un elfo, non hanno mai visto
nulla di così meraviglioso e ne sono rimasti ..diciamo ...affascinati"
concluse senza difficoltà Aragorn.
Legolas guardò Aragorn le labbra leggermente incurvate in un sorriso
"...mmh capisco..".
Aragorn diede una gomitata a Boromir che stava per scoppiare a ridere il
re diede un'occhiataccia ai due poi rispose a Legolas.
"Si... probabilmente ..comunque il mio consiglio spassionato è di
evitare di andare in giro da soli .almeno per i primi tempi, me lo
prometti vero Legolas?" il re sembrava abbastanza preoccupato di ciò.
"Certo...certo farò come desiderate" lo guardò perplesso.
"Bene che ne dite di bere e fumare qualcosa adesso?" interruppe la
discussione Aragorn.
Riempirono i bicchieri e Legolas trovò molto buono il dolce liquido che
gli avevano versato, forse abusandone un po', infatti poco dopo cominciò
a fare effetto o almeno così sembrava.
"Aragorn? Quando ero prigioniero ..ma anche qui..mi
hai...baciato...perché?" chiese improvvisamente Legolas guardandolo con
aria interrogativa.
Ad Aragorn andò per traverso il vino, iniziò a tossire sentendo gli
occhi del padre pesantemente addosso che subito intervenì.
"Già Aragorn spiegaci perché?" chiese il re senza mostrare il suo
turbamento per la cosa, lasciandosi andare sulla poltrona dove era
seduto e mettendosi attentamente in ascolto notando lo sguardo
imbarazzato del figlio.... <benissimo dopo tutti quegli anni..la storia
si ripeteva....> pensò.
"Emh...vedi noi....cioè..Valar come te lo spiego.." alzò gli occhi poi
guardò Boromir in cerca di aiuto, e continuò "...vedi.ecco...quando un
uomo prova attrazione per un'altra persona cerca di dimostrarlo con
piccoli gesti come emh... quello di cui parli..." Aragorn sprofondò fra
i cuscini stremato da quella risposta, avrebbe voluto averlo fra le mani
per fargliela pagare.
"Quindi tu provi attrazione per me? Ma non capisco.... cosa significa
provare attrazione per un'altra persona?" Legolas continuava ad avere
una dolcissima quanto falsa ingenua aria interrogativa e Aragorn avrebbe
tanto voluto dargli un pugno.
"Be... vedi Legolas forse tu non te ne rendi conto ma tu sei ..stupendo,
sei una creatura meravigliosa, incantevole e ...dannatamente sensuale"
Aragorn abbassò lo sguardo imbarazzato.
"Io trovo che tutto quello che dici è meraviglioso..è per questo quindi
che volevi fare...l'amore.con me?" continuò Legolas guardandolo.
Il re a questo punto intervenì purtroppo quello che temeva stava già
accadendo, Legolas con la sua sensualità aveva catturato l'attenzione di
suo figlio e ciò lo preoccupava non poco, conosceva Legolas, conosceva
il tormento di chi lo aveva anche solo sfiorato o
adorato...silenziosamente.
"Aragorn di questo parleremo io e te.domattina .....mi hai raccontato
tutto nei dettagli tralasciando ..a quanto pare.. parecchi particolari,
ora però vogliate scusarmi ma devo purtroppo lasciarvi numerosi impegni
mi attendono, buonanotte", si alzarono tutti al suo allontanarsi dalla
stanza che non fece senza guardare per un'ultima volta duramente suo
figlio sospirando poi tutti tornarono nuovamente a sedersi.
Una volta soli Aragorn si lanciò contro Legolas infuriato, gli afferrò i
polsi cadendo su di lui bloccandolo.
"Che cosa hai in mente maledetto elfo!!! Vuoi distruggermi? Cosa speri
di ottenere così?" gli gridò Aragorn, che aveva perso la ragione.
"Una piccola rivincita....mortale...e adesso lasciami!!.." rispose
Legolas incurante di averlo fatto infuriare.
"No.non ti lascio .voglio sapere per..." ma Aragorn fu interrotto da
Boromir.
"Ragazzi emh..adesso basta forse abbiamo bevuto tutti un po' troppo..."
disse Boromir ma presto si rese conto che i due non lo avevano neanche
sentito e si guardavano intensamente negli occhi.
"Emh.la porta .potrebbe entrare qualcuno.forse.." continuò Boromir ma
era evidente che era come se non esistesse.
Legolas alzò la testa di scatto e con la lingua iniziò a sfiorare le
labbra aride dell'uomo bagnandogliele, Aragorn tentò di resistere
rimanendo immobile con le labbra serrate gli occhi sbarrati, infine.
"Legolas. non fare così..." ansimò Aragorn "...io sono infuriato con te"
Legolas sentiva le guance andargli a fuoco iniziò a muoversi sotto di
lui lentamente, ritmicamente.
"Io.. non so mi sento così strano.. sento come un fuoco che mi arde
dentro ...ho caldo cosa..cosa ho bevuto?" chiese continuando a
divincolarsi sotto il corpo dell'uomo.
Aragorn rimase senza respiro sentiva il tormento provocato della sua
eccitazione continuamente sollecitata dai movimenti di Legolas, avevano
bevuto, diverse bottiglie erano state svuotate e ciò non faceva altro
che amplificare le loro sensazioni.
"Legolas ..ti prego non muoverti così ..non so se ...questa volta
resisterò ai tuoi .....giochetti" rispose ansimando l'uomo lasciandogli
i polsi e Legolas con una mano scese ad accarezzarsi il collo, il petto
come per sentire refrigerio.
L'uomo si allontanò quel poco da lui che gli permettesse di muovere le
mani aiutandolo aprendogli completamente la tunica sul petto incrociò
stravolto lo sguardo di Boromir chissà forse in cerca di un assenso poi
tornò a Legolas.
"Si... toccati così....ancora..sei bellissimo" gli sussurrò Aragorn che
intanto si era di nuovo avvicinato accarezzandogli dolcemente i
capelli.
"Sei meraviglioso ...quante volte te lo avranno detto?" Aragorn spostò
la sua mano dietro la nuca gemette appena infilò le dita fra i suoi
morbidi capelli si chinò su di lui e con lentezza esasperante posò le
labbra sulle sue le sfiorò appena più volte, erano morbide e quel
profumo stava per fargli perdere la ragione, con la lingua osò lambirne
i contorni, sentì contro di se il corpo dell'elfo tremare a quel tocco,
dopo l'ennesimo attacco alle sue labbra chiuse, Legolas gemendo aprì la
bocca e si lasciò baciare con passione sfrenata, i pugni stretti sul
petto dell'uomo ne afferravano convulsi la stoffa attirandolo a se,
allontanandolo subito dopo voltando il viso di lato.
"Valar principe.vivo ormai solo di questo...ti prego lasciati baciare
potrei morire all'istante se me lo impedisci" gli ansimò sull'orecchio
mordicchiandone la punta Legolas quasi gridò al caldo contatto mentre
Aragorn continuava a pregarlo come se la sua vita dipendesse solo da
quello.
"Io .non....cosa mi sta succedendo?.non capisco mi sento così strano.io
......". Legolas si sentiva perso vedeva la stanza girare vorticosamente
intorno a lui non si rendeva neanche conto di dove fosse e soprattutto
in che posizione, quel liquido così dolce ma così traditore.
"Niente, niente rilassati ...non ti sta succedendo niente.....è tutto
perfetto ...meraviglioso lasciati baciare ancora...ti prego.ti prego.."
Legolas sentiva le forze abbandonarlo definitivamente, tutto era
offuscato nella sua testa sentiva solo muoversi sopra di lui era Aragorn
che iniziò a spingersi contro.
Boromir a questo punto si alzò, tutto questo stava facendo effetto anche
su di lui spense qualche candela e si avviò per lasciare la stanza
invece rimase dentro chiudendo la porta assicurandosi che nessuno
entrasse..la tentazione era tanta insieme erano meravigliosi e
estremamente sensuali.
Aragorn gli prese ancora i polsi portandogli le braccia tese in alto
sulla testa gliele accarezzò dolcemente, ... Legolas era morbido
completamente arreso a lui si lasciava fare qualsiasi cosa, con la bocca
scese sul petto, liscio, bianco ricoperto da infinite goccioline di
sudore che invidiò fortemente, succhiò avidamente i suoi rosei e
splendidi capezzoli simili a fiori appena sbocciati scese fino al ventre
che sentì tremare violentemente, abbassò lo sguardo sui pantaloni
diventati ancora più stretti tanto che .. vide la sua eccitazione
fuoriuscirne e a quella vista ancora un gemito lasciò le sue
labbra...lentamente li fece scivolare in basso accarezzando ogni
frammento di pelle giù fino alle caviglie sfilandoglieli del tutto
insieme agli stivali, lo accarezzò a lungo all'interno delle cosce la
pelle era così liscia, morbida gliele afferrò stringendo la carne fra le
sue mani il cui colore contrastava sensualmente con il candore di
Legolas, godette della loro soda consistenz
a e aprendogliele si gettò sopra di lui catturandogli nuovamente la
bocca succhiandogli la lingua voracemente.
"Sono pazzo..pazzo di te principe.... sei bellissimo e ti voglio..ti
voglio non mi stancherò mai di dirtelo" gli ansimò sulla bocca durante
una breve pausa tra un bacio e un altro catturandogli ancora la lingua
subito dopo mentre sentiva sfilarsi la tunica aiutato da Boromir.
"Mmhh.no .io non." disse Legolas con un filo di voce, respirando
velocemente scuotendo la testa da un lato all'altro era insofferente si
sentiva male privo di forze.
Poi infine Aragorn rimase a guardarlo, era completamente andato non si
muoveva più ...si era addormentato.
"Legolas?.Legolas?...Tu vuoi farmi morire maledizione!!" Aragorn lo
chiamò ma non ebbe risposta così con uno sforzo lo rivestirono e aiutato
sempre da Boromir lo accompagnarono nella sua stanza dove lo depose sul
letto, uscì chiudendo la porta sospirando poi incrociò nuovamente gli
occhi di Boromir persi fra il fumo della pipa che si era appena acceso
appoggiando la schiena al muro non disse nulla si limitò a guardarlo
mentre passandogli accanto si allontanava..Boromir lo seguì con lo
sguardo.
Legolas la mattina seguente si alzò molto tardi completamente
frastornato sapeva di essere stato a cena la sera prima ma non ricordava
assolutamente nulla di come fosse tornato nella sua stanza, perché
avesse dormito vestito, nessuno glielo spiegò e lui non lo chiese mai,
ma capì che fra lui e Aragorn stava inevitabilmente nascendo qualcosa e
non doveva permettere che ciò accadesse, poteva essere pericoloso così
da quel giorno diventò freddo con lui, preparando un piano per fuggire
al più presto.
Intanto nel regno di Sauron
"Dovete trovarlo anche se si è rifugiato ai confini della terra dovete
trovarlo e portarmelo qui!!!" gridò Sauron ai suoi servitori adirato
perché la caccia finora fu senza esito.
"Padrone, lo abbiamo cercato ovunque ma forse abbiamo qualche traccia,
le nostre spie ci hanno rivelato che forse il principe si è rifugiato a
Gondor sotto la protezione del re.
"Mmh.bene il mio splendido principe forse pensava così di sfuggirmi... "
poi si rivolse ai suoi servitori "..andate, catturatelo e conducetemelo
qui al più presto, non un capello deve essere sfiorato del principe
Legolas ...uccidete tutti coloro che lo proteggono ma lo voglio qui
subito...un altro fallimento e sarete uccisi!!..anche voi.." gridò
ancora Sauron.
"Ma mio signore come faremo a catturarlo ci hanno informato che mai
rimane solo e mai gli permettono di uscire?" chiese ancora il servitore.
"Il principe Legolas è un Elfo non resisterà a lungo chiuso fra quattro
mura prima o poi il desiderio di libertà prevaricherà su tutto.
.tradendolo e voi sarete lì pronti" detto questo lo splendido sovrano si
ritirò nelle sue stanze eccitato all'idea che presto il principe Legolas
sarebbe stato suo.
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