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12. Una Vera Famiglia

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Passarono alcuni giorni durante i quali Legolas e Aearlinn rimasero quasi sempre insieme per parlare di tutto quello che in quei lunghi anni non si erano mai potuti dire e parlarono anche della morte della loro madre, uccisa da un gruppo di orchetti sfuggiti al controllo di Saruman quando lo stregone stava per cedere al potere di Sauron. Aragorn, Arwen ed Eomer all’inizio erano molto sorpresi da quella rivelazione ma tutti accettarono di buon grado la permanenza della dama a Minas Tirith anche se impiegarono un po’ di tempo per dimenticare la storia del rapimento di Eldarion. Il bambino invece era sempre più felice, circondato dall’amore e dalla tranquillità.

Una sera Legolas ed Aearlinn erano seduti sulle panchine di marmo nel giardino e stavano parlando di Bosco Atro quando Aragorn si avvicinò lentamente a loro…

“Oh…scusatemi non volevo interrompervi…” disse l’uomo quando vide che i due si erano girati a guardarlo “…da laggiù avevo visto solo Legolas e credevo…”

“No Estel…non preoccuparti…siediti con noi…” sussurrò l’elfo allungando una mano verso di lui. Il ramingo sorrise e aprì le gambe sedendosi a cavallo della panchina, vicino al compagno.

“Stavamo parlando del mio…nostro regno…” si corresse Legolas guardando la sorella “…nonostante quello che è successo credo che mio padre abbia il diritto di sapere che ha un’altra figlia…non so come possa reagire ma…”

“Sì è giusto…” disse Aragorn “…e poi…se Thranduil sarà d’accordo, potrebbe diventare lei la regina di Bosco Atro…”

“Cosa? Io regina?...” ribatté Aearlinn sorridendo “…no, non credo…insomma non…e poi una regina ha bisogno di un re…”

“Di questo non devi preoccuparti…aspetta che ti vedano gli altri Elfi e poi potrai solo scegliere la tua anima gemella…” disse il ramingo, notò che Legolas aveva girato la testa verso di lui e gli stava sorridendo così allungò una mano per stringere la sua ma si ricordò che non erano soli…

“Oh no! Non fate caso a me…” sussurrò Aearlinn quando vide che l’uomo si era fermato “…so che in questi giorni a causa mia il vostro tempo insieme è diminuito quindi…non preoccupatevi…abbracciatevi, baciatevi…niente potrebbe rendermi più felice che vedere mio fratello…” si fermò un momento poi sorrise “…beh, felice…appunto…”

Legolas rise e prese la mano dell’uomo nella sua.

“Posso farvi una domanda…” continuò la dama guardando i due compagni “…ma la regina sa di questa vostra storia?”

“Ma…Legolas non te ne ha parlato?” chiese Aragorn quasi stupito.

“No…non ne ho ancora avuto il tempo…” ribatté l’elfo “…posso farlo adesso comunque…vedi Arwen è…”

Ma le sue parole furono interrotte da delle voci…tutti e tre si voltarono e videro Eomer ed Arwen camminare nella loro direzione mano nella mano…

“Ho capito…” sussurrò Aearlinn sorridendo “…non mi servono altre spiegazioni…”

Legolas e Aragorn si guardarono e scoppiarono a ridere.

“Cosa c’è di così divertente?” chiese Eomer sedendosi su una panchina di fronte ai due compagni subito seguito da Arwen.

“Niente…stavamo solo spiegando ad Aearlinn come stanno le cose tra noi…” rispose il ramingo “…ma siete bastati voi a chiarirle tutto quanto…”

“Oh…io credevo che Legolas le avesse già raccontato tutto…” disse Arwen guardandosi attorno. L’elfo aprì la bocca per rispondere ma Aragorn lo precedette…

“E invece il nostro Legolas non l’aveva fatto…” gli mise una mano su un fianco e dolcemente lo tirò a sé.

“Aearlinn allora…” inizio Arwen sorridendole “…ti trovi bene a palazzo?...”

Mentre le due dame parlavano Legolas si appoggiò con la schiena al petto del ramingo, subito sentì sulla guancia la sua barba e inclinò la testa verso di lui sorridendo…stava per chiudere gli occhi, completamente rilassato tra le sue braccia quando lo sentì bisbigliare…

“Guardami”

Alzò lo sguardo per incrociare quello del compagno e lo fissò intensamente leggendo nei suoi occhi…

‘Ti amo…voglio stringerti tutta la notte tra le mie braccia senza pensare ad altro che a te…voglio sentire il tuo cuore battere insieme al mio…’

Legolas gli sorrise e avvicinò di più le labbra a quelle di Aragorn fino a sfiorarle senza mai interrompere il contatto con i suoi occhi

‘…voglio ascoltare il tuo respiro fino al sorgere del sole…voglio…voglio…’

“Cosa?” gli sussurrò l’elfo quando capì chiaramente che i pensieri dell’uomo si stavano rivolgendo altrove.

‘…voglio…oh Valar…ti voglio…voglio sentirti…’

Legolas si lasciò sfuggire una debole risata ma poi alzò una mano e la mise sulla guancia del ramingo che subito appoggiò le labbra sulle sue, baciandolo dolcemente…

Eomer inizialmente stava seguendo il discorso di Arwen e Aearlinn ma poi dei rumori attirarono la sua attenzione, sembravano dei passi...guardò per un momento nella direzione da dove erano venuti ma non scorse niente così si voltò di nuovo e notò i due compagni che si stavano baciando...

"Ehi voi!" disse alzando la voce per farsi sentire "Vi ricordo che non siete soli in questo giardino..."

"Aearlinn ha detto che possiamo..." sussurrò Aragorn con la stessa tonalità di un bambino, sorrise e continuò a baciare l'elfo.

Eomer girò la testa verso la dama con uno sguardo perplesso, tanto che Arwen non riuscì a fare a meno di ridere...Aearlinn rimase in silenzio cercando di trattenere a sua volta le risate...

"Ma...non mi importa cosa vi ha detto lei..." continuò il re di Rohan voltandosi nuovamente verso di loro "...ora ci siamo anche noi e...volete per favore smettere mentre vi sto parlando?"

Legolas cercò di non ridere e capì che anche Aragorn stava facendo la stessa cosa senza però interrompere il bacio…

"Oh...ma...sembrano due ragazzini...Arwen fa qualcosa..." si lamentò Eomer indicando i due compagni e guardando la dama.

Arwen lo fissò per un momento continuando a ridere poi senza parlare gli mise le mani sul volto e lo tirò a sé baciandolo...

"Se lo volevi bastava dirlo..." gli sussurrò dolcemente.

Aearlinn li guardò sorridendo ma subito il suo sguardo si rivolse tra gli alberi

"Eldarion!" disse alzando la voce.

Aragorn fece appena in tempo ad allontanarsi leggermente da Legolas ed infatti Eldarion sbucò dagli alberi correndo velocemente verso di loro, quando li raggiunse si fermò, riprendendo fiato…

“Eldarion cosa ci fai qui?” gli chiese il ramingo mettendosi seduto normalmente “Dovresti essere a letto…” poi guardò Arwen “…non doveva essere a letto?”

“Sì…doveva…” sussurrò la dama “…cosa succede tesoro mio, qualcosa non va?”

“Io non ho sonno…e poi ho già riposato oggi pomeriggio…” rispose il bambino guardando la madre “…posso restare con voi?”

“Eldarion…” disse Aragorn prendendolo tra le braccia e facendolo sedere sulle proprie ginocchia “…è molto tardi, se non vai a dormire, domani sarai molto stanco, e non potrai venire con me a cavalcare…”

Il bambino spalancò gli occhi a quella parola, aveva sempre desiderato salire a cavallo…ma poi guardò fisso il padre per un momento

“Non lo stai dicendo solo per farmi andare via?”

Legolas sorrise e accarezzò con una mano la guancia del piccolo

“No, tuo padre aveva proprio intenzione di portarti con lui ma tutto dipende da te…”

“Davvero?” sussurrò il bambino sorridendo, guardò Aragorn e poi ancora l’elfo “Verrai anche tu con noi?”

“Non credo Eldarion…” rispose Legolas alzando lo sguardo sul ramingo.

“Dimmi di sì! Dimmi di sì! Ti prego! Ti prego! Ti prego!”

L’elfo rimase in silenzio, non sapeva cosa rispondere allora fu Aragorn a parlare…

“Facciamo così Eldarion…se corri subito a dormire, domani ci accompagnerà anche Legolas altrimenti…”

Ma bastarono quelle parole a convincere il bambino, si alzò di scatto in piedi e fece qualche passo ma poi si fermò…rimase per un istante a guardare gli alberi che lo circondavano e ritornò subito vicino agli altri…si guardò attorno come indeciso a chi rivolgersi ma poi si mise davanti a Legolas prendendogli le mani…

“Mi accompagni?”

“Eldarion sei arrivato fin qui da solo…” disse l’elfo fissandolo incuriosito.

“Sì ma…mentre venivo qui ho sentito un rumore e mi sono messo a correre…forse era un goblin o un troll e se adesso torno indietro da solo e mi vede…”

“Non bastavano gli orchi…” sussurrò Aragorn passandosi le mani sul viso “…adesso ci sono anche i goblin e i troll…”

“Sì…ti prego! Ti prego! Ti prego! Accompagnami!” continuò Eldarion tirando l’elfo verso di sé.

Legolas rimase un attimo in silenzio, guardò gli altri e vide che tutti stavano trattenendo le risate…

“Va bene…andiamo…” disse alzandosi e prendendo per mano il bambino.

“Eldarion perché non ti fai accompagnare da tua madre?” chiese Aragorn con un sorriso sul viso quando vide l’espressione divertita di Arwen ed Eomer.

“Ehi!” ribatté il re di Rohan fissando il ramingo.

“Perché Legolas è più bravo a uccidere i mostri…” rispose il bambino sorridendo.

“Visto?” sussurrò Eomer incrociando le braccia sul petto.

Eldarion continuò a camminare tirando la mano di Legolas che lo seguiva lentamente e prima di allontanarsi sentirono di nuovo la voce di Aragorn.

“Legolas devi solo accompagnarlo! Non restare a dormire con lui! E’ grande ormai!”

“E’ molto legato a Legolas…” disse Arwen prendendo tra le sue le mani del compagno “…forse più che a tutti noi…”

“Sì, praticamente è cresciuto con lui…” ribatté il ramingo sospirando “…purtroppo non riuscivo mai a restare molto con Eldarion …”

“Nemmeno noi gli siamo stati vicini come dovevamo…” sussurrò la dama.

“Non preoccupatevi…tra poco non vorrà più avere nessuno di noi vicino…” disse Eomer sorridendo “…uscirà da palazzo e andrà a cercarsi compagnie differenti…”

“Eomer!” sussurrò Arwen stupita ma senza riuscire a trattenere un sorriso “E’ ancora un bambino!”

“Adesso è ancora un bambino!” ribatté il re di Rohan baciandole la fronte “Ma tra qualche anno diventerà un uomo! Vedrai che si cercherà qualcuno con cui passare tutto il tempo…”

“Andiamo a dormire! Non voglio sentire queste cose!” sussurrò Arwen alzandosi in piedi e trascinando con sé il compagno.

“Arwen non fare la madre possessiva…quando…” iniziò Eomer ma fu subito interrotto.

“Silenzio!” disse la dama continuando a camminare.

Aragorn e Aearlinn li guardarono allontanarsi e poi si misero a ridere.

“E’ meglio che vada anch’io…” sussurrò la dama alzandosi “…buonanotte…”

“Buonanotte Aearlinn” disse l’uomo abbracciandola, ad un tratto sentì il suo corpo tremare “Va tutto bene?”

“Sì…sì…” sussurrò Aearlinn tenendo lo sguardo basso “…devo…devo andare…” e si allontanò velocemente tra gli alberi…solo dopo molti passi si fermò, appoggiò una mano ad un albero, respirando velocemente e chiuse gli occhi…quella visione…non poteva dire ad Aragorn che mentre si stavano abbracciando aveva avuto una visione del futuro…e quello che aveva visto…no, non poteva rivelargli che le parole del re di Rohan erano in parte vere…Eldarion cercherà qualcuno da amare ma il suo cuore lo troverà  prima di superare le alte mura del castello…

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Arwen ed Eomer entrarono nella loro stanza in silenzio, da quando erano tornati dal lungo viaggio non avevano più parlato della loro relazione, di quello che era successo a Rohan, di quello che si erano detti…spesso Eomer cercava di riaprire il discorso ma la dama trovava sempre un modo per evitarlo…ma ora era giunto il momento di chiarire alcune cose lasciate in sospeso…

“Arwen, so già cosa mi risponderai ma…” iniziò Eomer facendo qualche passo nella stanza “…riguardo a quello che ti ho detto prima di tornare qui…”

“Se conosci già la mia risposta perché me lo chiedi…” sussurrò la dama sedendosi sul letto.

“Perché…perché non credo che quella sia la verità…” rispose l’uomo mettendosi davanti a lei “…dobbiamo parlarne Arwen…solo così possiamo risolvere questa situazione…”

“Se credi che la mia mente o il mio cuore siano turbati da quello che è successo o che non è successo tra te e Legolas ti sbagli…” iniziò Arwen alzando lo sguardo su di lui “…sì, ho sofferto e molto quando me l’hai rivelato, mi sono chiesta perché Legolas non l’avesse confidato nemmeno ad Aragorn quando questo è successo ma poi mi hai detto che è stata una tua scelta e, pur non condividendo questi tipi di segreti, posso accettarlo…capisco le tue motivazioni e hai pienamente ragione, non so come avrei potuto reagire allora e avrei potuto far del male al bambino…forse ti aspettavi qualche scena di gelosia e ti assicuro che avevo intenzione di parlare seriamente con Legolas al nostro ritorno ma poi è successo quest’altro imprevisto…sì, forse un giorno discuterò con lui su quello che accaduto ma fino a quel momento è inutile pensare ancora al passato…”

“Ma Arwen io credevo che…”

“Eomer…basta…” sussurrò la dama guardandolo intensamente “…quando stiamo insieme sento che desideri me…tutta me stessa e non solo il mio corpo…lo hai detto anche tu…”

“Sì…sì Arwen…” bisbigliò Eomer inginocchiandosi davanti a lei e prendendole le mani “…io amo te…con tutto il cuore e tutta l’anima ma mi odio per averti fatto soffrire a causa della mia debolezza…”

“Lo so…” rispose Arwen accennando un sorriso “…ma non sono le tue debolezze a farmi paura…e non è nemmeno Legolas a spaventarmi…quello che mi terrorizza è qualcosa che né tu e né io possiamo evitare…”

Eomer la guardò aggrottando le sopracciglia, voleva chiederle una spiegazione ma si ritrovò improvvisamente senza parole come se la paura di affrontare un simile discorso l’avesse paralizzato…ma lo stesso successe ad Arwen ed entrambi rimasero in silenzio a guardarsi per un lungo momento fino a quando la dama decise di parlare di nuovo…

“Come hai deciso di comportarti con la proposta che hai ricevuto?” gli chiese sotto voce “Sposerai la figlia di Imrahil, Lothiriel, e darai così un erede al tuo regno?”

“Io non voglio sposare una donna che non amo e che è obbligata ad amarmi solo per il bene del nostro popolo…” le rispose Eomer abbassando lo sguardo “…è ingiusto…dimmi per quale ragione dovrei farlo?”

“Perché è questo il nostro destino…” sussurrò Arwen accarezzandogli il viso “…quel destino che è stato già scritto e che noi possiamo modificare solo in parte ma non cambiare del tutto…per anni mi sono chiesta perché Aragorn e Legolas non potevano regnare insieme sui loro popoli e perché noi due non potevamo sposarci e vivere a Rohan…”

“E hai trovato una risposta?”

“Forse perché facciamo parte di un disegno superiore che solo i Valar conoscono…ed in questo caso io sono stata creata per sposare Aragorn e regnare su Gondor come tu sei stato creato per sposare Lothiriel e regnare su Rohan…”

“Ma questo disegno superiore non tiene conto di nessuno dei nostri veri sentimenti…” aggiunse Eomer con un sorriso amaro sul viso “…perché non possiamo cambiarlo? Non ci è concesso di decidere cosa fare delle nostre vite?”

“Forse no…” sussurrò Arwen sorridendo “…ma possiamo decidere il futuro delle vite che dipendono da noi…” prese la mano dell’uomo e se la mise dolcemente sul ventre.

Eomer spalancò gli occhi…non riusciva a credere…non poteva credere…

“Arwen cosa…” bisbigliò con filo di voce.

“Altri hanno scritto il nostro destino ma in quel libro, seppur celato sotto spoglie diverse, ci sarà anche il frutto del nostro amore…”

Il re di Rohan rimase in silenzio, nessuna parola poteva esprimere la felicità che sentiva nel cuore, riuscì solamente ad avvicinarsi ad Arwen e abbracciarla mentre una lacrima scivolava sulla sua guancia.

 

Aragorn si stava avvicinando lentamente alla stanza del figlio quando vide Legolas uscirne e richiudere silenziosamente la porta, allora si fermò di colpo, nascondendosi dietro all’angolo del muro…quando l’elfo lo raggiunse lo prese per un braccio, spingendolo contro la parete e baciandolo con passione…

“Estel! Sei impazzito!” sussurrò Legolas sorridendo quando l’uomo si allontanò da lui per respirare.

Aragorn non rispose, iniziando a baciargli dolcemente il collo e quando raggiunse l’orecchio del compagno sussurrò sensualmente

“Legolas resta a dormire con me questa notte ti prego…c’è un orco sotto al mio letto…”

“Smetti immediatamente di prenderti gioco di me!” disse l’elfo spingendolo via ma senza riuscire a fare a meno di ridere “E di tuo figlio soprattutto! E’ solo un bambino!”

“Già e non vedo l’ora che cresca almeno tu non avrai più nessuna scusa per lasciarmi solo la notte…” disse sorridendo l’uomo avvicinandosi nuovamente al compagno.

“Cosa c’è, re Elassar?” gli bisbigliò Legolas sulle labbra “Sei geloso di tuo figlio?”

“No ma potrei diventarlo…” gli rispose Aragorn sorridendo “…oramai passi più tempo con lui che con me…”

“Oh…ti senti trascurato…” disse l’elfo accarezzandogli il viso dolcemente “…ma io sono sempre qui per te…e vedrai che tra non molto Eldarion preferirà dormire con qualcun altro invece che con me…”

Il ramingo lo baciò di nuovo, stringendolo a sé a facendo scivolare le dita tra i suoi lunghi capelli biondi

“Lo so…e non sai quanto desidero che trovi qualcuno splendido come te…qualcuno che gli faccia battere il cuore con un semplice sguardo e che lo faccia tremare con il solo suono della sua voce…”

“Ed io ti faccio provare tutto questo?” gli chiese dolcemente Legolas inclinando la testa.

“Non puoi nemmeno immaginare cosa sento quando sono con te…” rispose Aragorn baciandogli le labbra, lo guardò in silenzio per un lungo momento poi gli prese la mano nella sua sorridendo “…benim na haust meleth nin…(andiamo a letto amore mio)”

“Be iest lin…(come desideri)” sussurrò l’elfo sorridendogli a sua volta ed insieme si allontanarono lungo il corridoio. Solo quando erano già lontani Aearlinn svoltò l’angolo facendo qualche passo nella loro direzione, sussurrando debolmente

“Non desiderare troppo qualcosa Aragorn di Gondor…perché potresti ottenerla…”

~ The End ~