.|. Una notte di follie .|.

by Enedhil

Cosa può succedere se una Mellyn porta Legolas e Aragorn al Luna Park? Non ci sono spiegazioni logiche su come hanno fatto a finire nel nostro mondo, è così e basta!! Tutto questo mi è venuto in mente mentre guardavo una puntata di Mr Bean… e da ciò potete capire quanto è malata la mia mente!!! HI HI HI (ho lasciato le testuali parole di Enedhil... uahaha come son crudele! ndLeia^.^)

Commedia/Sentimentale | Slash/AU | Rating PG - 13 | One Piece

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Era una serata come tante altre, verso la fine dell’estate, faceva ancora abbastanza caldo anche se il vento che si era alzato nelle ultime ore faceva presagire un brusco cambiamento di tempo. Stavo passeggiando ma non ero sola...no...accanto a me c’erano due persone…ancora mi chiedo come hanno fatto ad arrivare qui e perché, tra le migliaia di ragazze in tutto il nostro mondo, hanno scelto proprio me…ma ancora non mi so dare una risposta…loro sono qui, è questo che conta…e sono proprio come li avevo sempre sognati…

“Cosa facciamo questa sera?” disse Aragorn voltandosi verso di me. Io lo guardai un momento senza rispondere, aveva indossato un paio di jeans neri ed una semplice maglietta a mezze maniche dello stesso colore…avrei tanto voluto che tenesse i suoi abiti ma avrebbe attirato troppo l’attenzione…già, forse la sua spada poteva dare troppo nell’occhio…anche così comunque non perdeva il suo fascino da misterioso ramingo.

“L’unica novità è il Luna Park, c’è solo in questi giorni…” risposi alzando le spalle, vidi il suo sguardo interrogativo e continuai “…è un posto dove tutti si divertono…più o meno…dove c’è molta gente…più o meno…e dove…”

“Allora forse è meglio cambiare destinazione…” mi interruppe lui “…per noi non è facile stare a contatto con le persone di questo mondo…”

“Perché dici così?” gli chiese Legolas alzando lo sguardo su di lui, fino a quel momento si era sistemando la camicia bianca, l’aveva tirata fuori dai jeans chiari per lasciarla sventolare sopra e aveva slacciato i primi bottoni…non riusciva ad abituarsi a quell’abbigliamento e io lo lasciavo fare…come facevo a dirgli ‘No, Legolas devi vestirti così…questo si mette in questo modo…’ appena aprivo la bocca per parlare lui mi guardava con quei suoi occhioni blu supplicanti…

“Sai perché” gli rispose Aragorn spostandosi al suo fianco “Quando stiamo tra la gente finiamo sempre per fare qualcosa di stupido, o meglio, qualcosa che a noi può sembrare normale ma che per loro invece è strano…non voglio che succeda ancora e non voglio mettere lei in imbarazzo come al solito…”

“Oh ma io non mi sento mai in imbarazzo!” intervenni scuotendo la testa “Io adoro stare insieme a voi, non mi interessa quello che pensano gli altri…per quanto mi riguarda potete fare tutto quello che volete quando siamo tra la gente…e poi è divertente vedere le facce di quelli che ci stanno attorno!”

“Visto?” disse Legolas sorridendo…fermate il mondo!!! Quando sorride così mi fa impazzire!

“Sei sicura di volere andare in quel posto?” mi chiese Aragorn fermandosi e mettendosi davanti a me.

Io annuii sorridendo, Legolas si spostò dietro di me e sentii sui fianchi le sue mani e sulla spalla il suo mento, non so in che modo guardò Aragorn o cosa gli disse muovendo solo le labbra, vidi solo il volto del ramingo illuminarsi poco prima di pronunciare quelle parole…

“Allora andiamoci, cosa stiamo aspettando?”

 

Arrivammo all’entrata, in quel Luna Park l’ingresso era gratuito e si pagavano solo le attrazioni che si facevano…feci qualche passo e notai l’espressione di meraviglia sul volto di Aragorn, potevo aspettarmelo in fondo, non aveva mai visto niente di simile…si girò verso di me sorridendo e solo allora entrambi ci accorgemmo che Legolas non era più al nostro fianco…ci voltammo lentamente e, qualche metro più in dietro ritrovammo il nostro elfo. Aveva gli occhi e la bocca spalancati e continuava a girare la testa da una parte all’altra con un misto di stupore e timore sul viso.

Aragorn ed io ci guardammo e lo raggiungemmo velocemente.

“Cosa c’è?” gli chiese il ramingo fissandolo negli occhi “Vuoi che torniamo indietro?”

“Leg se non ti senti a tuo agio andiamo da un’altra parte, non c’è nessun problema!” aggiunsi io accarezzandogli un braccio…ebbene sì, li chiamavo spesso con dei diminutivi, e mi divertivo quando anche loro li usavano per chiamarsi…

“No, no…è solo…” iniziò lui accennando un sorriso “…tutte queste luci…sono così forti e riescono ad illuminare la notte rendendola chiara quasi quanto il giorno…è bellissimo…”

Io lo guardai in silenzio, solo un Elfo poteva pensare una cosa del genere entrando in un posto simile…poi vidi Aragorn avvicinarsi di più a lui fino quasi a sfiorarlo…

“Tu sei più bello e luminoso di qualsiasi altra luce…” gli sussurrò dolcemente l’uomo all’orecchio “…il tuo splendore può essere paragonato solo a quello di una stella ma anche in un confronto con lei, per me rimarresti sempre tu il vincitore…”

Sì! Passerei ore a sentirli parlare così…sono troppo perfetti insieme!

Legolas chiuse gli occhi qualche istante sorridendo, poi li riaprì e rimasero immobili a fissarsi…speravo in un bacio ma invece si voltarono entrambi verso di me…

“Allora? Tutto qui?” dissi io e vidi sui loro volti quel sorrisetto diabolico…sapevano fin troppo bene quanto mi piaceva vederli insieme e certe volte si trattenevano apposta per farmi perdere la pazienza…

“Va bene! Ho capito! Andiamo!” e mi incamminai, li sentii ridere ma dopo poco li rividi al mio fianco, uno a destra e uno a sinistra…i miei angeli…mentre camminavamo sentivo gli sguardi di molte ragazze e i loro commenti…ormai dovevo essermi abituata e invece…sapevo che anche Aragorn e soprattutto Legolas li sentivano e vedevo che a stento trattenevano le risate…

Ad un tratto Aragorn mi prese per mano trascinandomi verso un’attrazione…

“Guarda!” disse indicando il Castello degli Orrori “Possiamo entrarci?”

Io lo fissai annuendo…non sapevo che il re di Gondor avesse una passione per l’horror…

“Beh, sì, per me va bene ma non credo che a Legolas possa…”

“Cos’è quello?” mi interruppe Legolas avvicinandosi a noi.

“Sarà divertente…entriamoci…” gli disse Aragorn, vide che l’elfo stava lentamente scuotendo la testa ma lo prese per un braccio costringendolo a sedersi accanto a lui sulla vettura di coda.

Sorrisi quando vidi l’espressione di Legolas, pagai i biglietti per tutti…accidenti che signori un re ed un principe e fanno pagare me! Ma non poteva essere diversamente!....e mi sedetti dietro di loro…

Per tutto il percorso non vidi molto, sentivo le grida di alcuni bambini che erano seduti davanti a noi ma mi sembrò che ad un tratto Legolas avesse appoggiato la testa sulla spalla di Aragorn…

Quando tornò la luce e scendemmo dalla vettura, sentii Aragorn ridere di gusto.

“Lo trovi così divertente?” gli sussurrò Legolas in tono serio “Era tutto immerso nell’oscurità e c’erano grida, lamenti…come puoi ridere?”

“Non c’era niente di reale Legolas!” gli disse l’uomo cercando di trattenere le risate “Non dirmi che il principe di Bosco Atro ha avuto paura?”

Vidi Legolas stringere le labbra e guardare intensamente il ramingo…solo allora Aragorn smise di ridere, si avvicinò a lui e lo abbracciò, accarezzandogli i capelli.

“Mi dispiace…” gli sussurrò “…non volevo…puoi perdonarmi?...”

Dolci…troppo dolci…non sembravano veri…ma lo erano…

“Sì…” rispose l’elfo allontanandosi da lui “…ma sceglierò io dove andare da adesso…”

Io rimasi a guardarli fino a quando sentì la mano di Legolas stringere la mia…

“Andiamo!” disse trascinandomi via.

 

“Ma no…Legolas lo so che cerchi di vendicarti ma questo è…è per bambini” si lamentò Aragorn guardando davanti a sé.

“Leg, io non vorrei intromettermi ma…” iniziai io guardandolo “…ha ragione lui questa volta…credimi…non ti piacerà…” poi però vidi quel suo sguardo e mi arresi all’evidenza…non ero in grado di negare qualcosa all’elfo biondo “Andiamo…ma io ti ho avvertito…”

Presi i biglietti e salimmo sulla vettura che doveva portarci ne “Il Villaggio degli Elfi”. Per tutto il percorso rimasi voltata verso Legolas, le sue espressioni valevano da sole il prezzo del biglietto e nel frattempo sentivo Aragorn che cercava di non ridere ogni volta che appariva uno di quelli che avevano definito ‘Elfi’…

“Ma com’è possibile!” disse Legolas quando il viaggio terminò “Quelli non erano Elfi…erano…non so cos’erano ma sembravano nani! E il paragone è alquanto offensivo per il mio popolo! E dove vivevano poi! Quelle case erano…erano…”

Io ed Aragorn ci guardammo e non riuscimmo più a trattenerci, ci mettemmo a ridere improvvisamente sotto lo sguardo perplesso dell’elfo.

“Basta!” disse lui alzando la voce “Smettetela! Prima mi portate in quel posto orribile e adesso vi prendete gioco di me…io…” ma si fermò quando Aragorn gli prese il volto tra le mani e gli diede un bacio sulla fronte.

“Shh…calmati…siamo qui per divertirci…” gli bisbigliò l’uomo.

“Io non mi sto divertendo molto però…” si lamentò Legolas abbassando lo sguardo.

Sorrisi e lo stesso fece Aragorn, aveva usato lo stesso tono di un bambino…

Camminammo ancora per un po’, passando davanti a diverse attrazioni, ma nessuno dei miei due angeli pronunciò una sola parola…ad un tratto però vidi una cosa stupenda…afferrai la prima mano che mi capitò e trascinai il malcapitato con me fino a raggiungere un tira a segno.

“Guarda! Guarda! Guarda!” dissi, sapevo di sembrare un po’ fuori di testa ma non mi importava, mi girai e vidi l’espressione di Aragorn “Quello!” alzai la mano indicando uno orso grandissimo di peluche con addosso una lunga giacca di pelle, i pantaloni neri e una camicia rossa…mmm chissà chi mi aveva ricordato…

“Ah sì…molto bello ma…cosa devi fare per averlo?” mi chiese lui guardandosi attorno.

“Mi scusi…” dissi avvicinandomi al tizio che gestiva il gioco “…cosa devo fare per avere quello…”

Il tizio mi guardò con un mezzo sorriso sul volto, come per dire ‘E’ impossibile non l’avrai mai’ poi mi rispose

“Li vedi quei bersagli…devi fare centro al primo colpo per tre volte di seguito…puoi scegliere se usare fucile o arco…”

Non l’avesse mai detto…io e Aragorn ci guardammo per qualche istante in silenzio…poi entrambi ci voltammo verso Legolas che se ne stava ad osservare gli altri premi…

“Legolas…” lo chiamò il ramingo attirando la sua attenzione.

“Ma perché tengono tutti quegli uccelli in gabbia?” sussurrò lui avvicinandosi a noi “Hanno fame e sete…vogliono volare via…perché non li lasciano liberi?”

“Credi di riuscire a fare tre centri?” gli chiese Aragorn indicando i bersagli.

“Avanti ragazzo!” si intromise l’uomo “Perché non provi? La prima volta e gratis!” e gli porse un arco e tre frecce.

Io sorrisi…un orso gigante senza sborsare un euro! Vidi lo sguardo di Legolas quando prese tra le mani l’arco…

“Di che materiale è fatto?” chiese continuando a guardare l’arma.

“Legno” rispose il tizio alzando le spalle.

“Sì ma…che tipo di legno e…chi l’ha costruito? Non ci sono…”

“Leg!” lo interruppi io scuotendo lentamente la testa per fargli capire di lasciare perdere.

Lui mi guardò aggrottando le sopracciglia ma poi prese una freccia, fece qualche passo indietro e si preparò a tirare, Aragorn si avvicinò a lui con le altre frecce e mi guardò sorridendo.

Sentii il tizio del tira a segno iniziare una frase

“Non c’è bisogno che ti allontani, puoi restare qui al banco…”

che subito si interruppe quando Legolas tirò, una dopo l’altra tutte le frecce centrando in pieno il bersaglio.

Il tizio guardò stupito il risultato e poi Legolas che si avvicinava di nuovo sorridendo e infine me che indicavo l’orso con la giacca di pelle.

“Grazie!” dissi quando il peluche finì tra le mie braccia. Aragorn mi sorrise accarezzando il muso dell’orso.

“Vuoi qualcos’altro?” mi chiese dolcemente.

Stavo per rispondere ma vidi Legolas avvicinarsi a noi.

“Possiamo avere anche quelli e poi liberarli?” sussurrò l’elfo indicando gli uccellini in gabbia.

“Tutti?” bisbigliai fissandolo con gli occhi spalancati.

Aragorn mi guardò ed io non potei fare altro che annuire, appoggia a terra l’orso e mi girai verso il tizio del tira a segno.

“Gli faccia fare tutti i tiri che vogliono, pago io…”

In poco tempo Legolas vinse e liberò metà degli uccellini in premio sotto lo sguardo stupito del tizio, che comunque si sarebbe intascato un bel po’ di soldi…di miei soldi…. Noi invece eravamo fermi a guardarlo, ogni volta che faceva centro si girava verso di noi sorridendo e sapevo benissimo che il cuore di Aragorn batteva forte quanto il mio ad ogni suo sorriso.

“Posso andare con lui?” mi sussurrò il ramingo all’orecchio, io annuii “Anche se questo comporterà attirare attenzione su di noi?”

Mi guardai attorno e notai che si era creata una piccola folla attorno al tira a segno, probabilmente attratta dai vari canarini che volavano via continuamente…

“Certo Ara! Vai…e attirate l’attenzione come si deve!”

Aragorn mi diede un bacio sulla guancia e raggiunse l’elfo di Bosco Atro.

“Posso farlo io?” disse mettendo una mano sul braccio teso di Legolas che stava per tirare.

“Ci riuscirai?” gli chiese lui sorridendogli.

“Mettimi alla prova!”

Il ramingo prese l’arco e la freccia dalle mani del compagno e si preparò a tirare ma Legolas si mise dietro di lui posandogli le mani sui fianchi.

“Non devi uccidere un orco, re di Gondor…” gli bisbigliò all’orecchio tirandolo indietro di qualche passo “…concentrati…la vita di quelle povere creature indifese dipende da te…”

“Meleth…(amore)” disse Aragorn inclinando la testa verso il compagno “…sento il tuo corpo contro il mio e il tuo respiro sul collo…come faccio a concentrarmi?”

“Devi riuscirci invece…” continuò l’elfo stringendosi ancora di più a lui “…non pensare a me…pensa alle vite che dipendono dalle tue azioni…”

Sorrisi mentre il discorso continuava, sentivo il tono sensuale che usava Legolas e vedevo il volto di Aragorn, ogni tanto i suoi occhi si chiudevano forse per cercare di mantenere quel controllo che stava per perdere, sapevo che l’elfo era in grado di far perdere la ragione anche solo con la sua voce ma mi accorsi che non stava solo parlando anzi…lentamente si muoveva contro il ramingo…erano dei movimenti quasi impercettibili e probabilmente nessuno l’aveva notato…incrociai il suo sguardo per qualche momento e sentii le guance in fiamme…non riesco a spiegare a parole cosa c’era in quegli occhi blu e nemmeno quello che c’era in quelli azzurri di Aragorn che si posarono qualche istante dopo su di me…ma capii che il divertimento era cominciato…

“Ti odio quando fai così…” disse sottovoce il ramingo tendendo nuovamente l’arco.

“Lo so…” sussurrò Legolas “…adesso finiamo di liberare quegli animali e poi ti mostrerò cosa invece provo io per te…” 

Aragorn strinse le labbra e lanciò la freccia colpendo in pieno centro il bersaglio. Legolas sorrise e aprì un’altra gabbia lasciando volare via il prigioniero.

“Grande!” dissi, guardandolo e notai la sua espressione…l’avrebbe fatto…ne ero sicura…ed infatti si avvicinò velocemente a Legolas che stava osservando l’uccellino che aveva preso il volo, gli mise una mano dietro alla testa e posò le labbra sulle sue con forza…non riuscii a trattenere un immenso sorriso e, quando vidi l’elfo rispondere al bacio con la stessa passione, mi appoggiai al bancone per potermi gustare la scena…ad un tratto mi ricordai che non eravamo soli, mi guardai attorno e vidi una decina di persone che guardavano la coppia a bocca aperta…

“Bene…” dissi alzando la voce “…adesso ci provo io…” cercai di attirare l’attenzione su di me ma era un po’ impossibile…la maggior parte degli spettatori erano ragazze…era più che ovvio chi preferissero guardare…”Scusi…scusi…scusi…” continuavo a ripeterlo ma l’uomo del tira a segno non mi degnava nemmeno di uno sguardo…

“Ho capito…” mi dissi alzando le spalle, allungai un braccio e presi una freccia “…non sarà poi così difficile…” mi guardai attorno e vidi che stranamente tutti mi stavano guardando “…che ho fatto?...”

ma poi sentii qualcuno dietro di me…

“Devi tenderlo di più…” mi disse Aragorn mettendo le mani sulle mie e aiutandomi.

“Tanto non ci riuscirò mai” sussurrai sconsolata.

“Sì invece, puoi farcela…mantieni la concentrazione…”

“Ara…io ci provo ma…” sorrisi e sentii di nuovo un calore sul viso “…c’è qualcosa che mi distrae…”

“Cosa mia signora?” mi bisbigliò sensualmente lui all’orecchio…stavo per girarmi e saltargli addosso…non mi poteva parlare con quel tono e…spingersi contro di me in quel modo…ma poi mi venne in mente una cosa divertente…

“La tua spada…mio re…” bisbigliai.

Sentii Legolas ridere accanto a noi e mi voltai a guardarlo, era appoggiato al bancone e stringeva davanti a sé l’orso di peluche…

“Aragorn dovevi lasciarla a casa…lo sai…” disse l’elfo sorridendo mentre con la mano accarezzava le testa dell’orso. Non riuscii a trattenere una risata a quelle parole, non credevo che Legolas avesse afferrato il doppio senso delle mie parole, lo credevo molto più innocente e invece più gli stavo accanto e più mi accorgevo che non lo era per niente…o forse in realtà lo era ma riusciva a mescolare innocenza e audacia così bene…lo notavo ogni volta che voleva sedurre Aragorn…poteva dire le cose più perverse facendole sembrare pure come l’acqua di un ruscello.

“Beh ma…tu mi conosci…” rispose il ramingo fissandolo “…da questa spada non riesco a separarmi…è più forte di me…vorrei usarla in continuazione…”

Vidi Legolas socchiudere le labbra mentre stringeva la mano sull’orecchio del peluche…Aragorn sicuramente gli aveva detto qualcosa col pensiero…

Approfittai del momento di distrazione di entrambi per tirare e quando vidi il risultato spalancai gli occhi

“Non è possibile…” dissi “…l’ho colpito…” mi voltai verso Aragorn e vidi il suo sorriso compiaciuto “Ci sono riuscita!” gli saltai al collo dandogli un veloce bacio sulla bocca “Ci sono riuscita! Ci sono…” ma non riuscii a continuare, Aragorn mi strinse a sé baciandomi…l’aveva già fatto altre volte ma era sempre così bello…sentivo la sua lingua giocare con la mia mentre la sua barba mi solleticava il viso…sarei rimasta tra le sue braccia per ore se un canarino non avesse attirato la nostra attenzione svolazzandoci attorno…

“Abbiamo finito qui…” disse Legolas sorridendoci quando ci allontanammo “…possiamo andare…”

 

Passeggiammo ancora per un po’ di tempo fino a quando vidi una bancarella dove facevano lo zucchero filato…non devo…non devo…fa male ai denti…la dieta…al diavolo…mi avvicinai e ne presi uno con qualche soldo che mi era rimasto in tasca.

Quando tornai vicino ai miei compagni vidi i loro occhi fissi su di me.

“Cos’è quello?” mi sussurrò Legolas guardando quello che avevo in mano “Sembra una nuvola, candida e soffice…”

Elfi…Elfi…ma quanto è dolce quando parla così…

“E’ zucchero…” risposi io “…prova…” e avvicinai il bastoncino con lo zucchero filato al suo viso…sorrisi quando lo vidi spostare la testa da una parte all’altra con la bocca semiaperta per cercare di avvicinarsi e mangiarlo…che amore

“Aspetta…facciamo così…” aggiunsi e ne presi tra le dita una piccola parte avvicinandola alle sue labbra…lo guardai in silenzio mentre, con gli occhi chiusi, lasciava sciogliere nella bocca il dolce, assaporandolo…

“Allora?” gli chiese Aragorn senza spostare lo sguardo da lui “Com’è?”

“E’ strano…” disse l’elfo sorridendo “…è dolcissimo e la sensazione che senti quando ti si scioglie in bocca è così bella…”

Ok…doppi sensi a parte…ora sono certa che a Legolas piacciono le cose molto dolci…

“Posso averne ancora?” mi chiese guardandomi con quei suoi occhi blu…bellissimi veramente, non avevo mai visto un colore simile…

Io annuii e rifeci lo stesso gesto di poco prima, questa volta però Legolas mi prese la mano e, insieme allo zucchero filato mise nella sua bocca anche le mie dita…durò solo pochi istanti ma in quel breve periodo sentii il mio corpo tremare mentre un calore fortissimo mi invadeva…e Legolas mi fissava, muovendo la lingua tra le mie dita…

“Posso gustarlo anch’io o è un privilegio riservato a lui?”

La voce di Aragorn mi riportò sulla terra e anche Legolas lasciò la mia mano per voltarsi verso di lui…mi sembrava di aver scorto una punta di gelosia nel tono della sua voce e non mi sbagliavo…ma non credo fosse nei miei confronti…c’era questa specie di muto accordo tra loro due, l’avevo notato spesso, l’uno non permetteva all’altro di andare troppo oltre senza di lui…era come dire ‘Sì, puoi baciarla e toccarla ma io devo essere con te, io voglio essere con te’…era strano ma incredibilmente bello, tutto quello che riguardava loro due era sempre bello e perfetto…non so spiegarmi il perché…

Non feci in tempo a rispondere…Aragorn aveva già preso una parte di zucchero filato e se l’era portata alla bocca…vidi Legolas allungare velocemente la mano e afferrare quella del ramingo per poi fare la stessa cosa che aveva fatto con me poco prima…Aragorn si passò la lingua sulle labbra ma non so se era per gustarsi il sapore dello zucchero o era un riflesso spontaneo alle azioni di Legolas…e poi i loro sguardi…il modo in cui si guardavano mi faceva impazzire…

L’elfo lasciò libere le dita di Aragorn e lui le fece scivolare sul suo mento e poi giù lungo il suo collo fino al petto…stavano perdendo il controllo, lo sentivo e lo vedevo ma non riuscivo a fermarli…il ramingo si avvicinò lentamente al compagno e con la lingua seguì il percorso inverso che aveva appena tracciato fino alle labbra di Legolas…aprii la bocca per parlare, dovevo dire qualcosa per riportarli indietro ma stranamente non ci fu quel bacio appassionato che mi aspettavo, dopo essere rimasti a fissarsi per pochi attimi si voltarono entrambi verso di me…e il mio cuore iniziò a battere come un tamburo, riuscivo a vedere il desiderio nei loro occhi mentre respiravano velocemente…

“Andiamo…” sussurrò Aragorn con una voce calda quasi quanto il fuoco che bruciava dentro di lui.

L’uomo si incamminò e io guardai ancora per qualche istante Legolas e lo vidi chiudere gli occhi e fare dei respiri profondi…non resisteva più, lo percepivo chiaramente…

 

“Guardate!” dissi indicando una delle ultime attrazioni del Luna Park “Che bello, non ci sono mai andata…”

“Possiamo andarci allora” ribatté Aragorn guardando incuriosito quel luogo.

“Non credo…ho speso una fortuna al tiro a segno e quel caro uomo dello zucchero filato si è preso i miei ultimi centesimi…non ho soldi per il biglietto…”

Il ramingo guardò me, poi Legolas e poi quell’attrazione ed infine la cassa dove si facevano i biglietti.

“Vuoi entrare?” mi chiese con una strana luce negli occhi.

“Mmm…aspetta…lasciami pensare…” iniziai io “…posso passare un bel po’ di tempo con voi due, da soli, nel Tunnel dell’Amore oppure tornare a casa a leggere un libro…certo che è una scelta veramente difficile!”

Legolas mi guardò aggrottando le sopracciglia poi fissò Aragorn

“Credo sia un sì…” sussurrò all’uomo.

“Bene, aspettatemi qui…” disse Aragorn poi velocemente si diresse alla cassa.

“Cosa vuole fare?” mi chiese Legolas guardando verso il ramingo.

“Io…ancora non ci credo ma…” gli risposi fissando stupita Aragorn “…il re di Gondor ci sta rimediando i biglietti per entrare…”

L’elfo rimase per un momento in silenzio ad osservare la scena poi lo sentii esclamare quella frase

“Ma…sta baciando la mano di quella ragazza!”

“Leg…non abbiamo un soldo…come credi possa riuscire a farsi dare i biglietti…” gli sussurrai cercando di non ridere…la versione ‘Aragorn seduttore di giovani donne per ottenere qualcosa’ mi mancava…

Guardai il volto di Legolas e vidi una cosa strana…era geloso…ma non era come quando stavamo tra di noi, in quelle situazioni sapeva benissimo che io non avrei mai, per nessuna ragione al mondo, cercato di allontanare Aragorn da lui…quella era gelosia allo stato puro…mi aspettavo da un momento all’altro di vederlo correre dal suo uomo e trascinarlo via ma…lui era un Elfo, non dovevo dimenticarmelo…riusciva a tenere a bada le sue emozioni…forse…

“Ecco!” disse Aragorn tornando da noi “Tre biglietti per entrare”

“Non voglio sapere come li hai ottenuti…” gli disse sorridendo.

“Voi donne siete tutte uguali…” ribatté lui rispondendo al sorriso “…basta qualche complimento…”

“Non è vero!” lo interruppi spalancando gli occhi…avrei aperto un dibattito su quella frase ma sentii la voce di Legolas…

“Cose le hai detto?” sussurrò al ramingo fissandolo intensamente.

“Beh, che voi due avevate appena litigato e questo era il luogo perfetto per farvi riappacificare…”

“Ma non è la verità!” disse l’elfo alzando la voce.

“Non serviva la verità Legolas…bastava qualche parola detta nel modo giusto e qualche sguardo…”

Non fece in tempo a finire la frase, Legolas mi prese la mano trascinandomi verso l’attrazione…

“Bene…allora andiamo a riappacificarci…” disse l’elfo.

Io mi voltai verso Aragorn che era rimasto a bocca aperta per quella reazione…

“Vieni!” gli gridai “E prendi Spike!”

“Prendo cosa?” mi chiese lui.

Io indicai l’orso con la giacca di pelle che era rimasto a terra vicino a lui.

 

Salimmo su quella specie di barca che doveva portarci nel Tunnel dell’Amore, era molto grande e fatta proprio apposta per concedere ai visitatori un lungo momento di relax…se così si può chiamare…i sedili erano piuttosto ampi e non avevano un vero e proprio appoggia schiena, così a prima vista una persona riusciva quasi a  sdraiarsi…il primo a sedersi fu Legolas, io mi spostai lateralmente per lasciare passare Aragorn ma invece l’elfo mi prese per mano costringendomi a mettermi accanto a lui…

Io guardai il ramingo ma lui mi sorrise semplicemente sedendosi vicino a me…vidi che aveva qualche difficoltà col mio regalo così presi l’orso Spike e lo misi dietro di noi…

Finalmente partimmo e per un breve tratto rimanemmo tutti e tre in silenzio ad osservare, era piuttosto buio ma una luce rossa e rosa rischiarava alcuni tratti, c’erano dei manichini vestiti da Cupido con arco e frecce e notai che Legolas rise alla loro vista…ad un tratto l’elfo posò la testa sulla mia spalla e non so dire cos’altro c’era nel tunnel per un lungo periodo, perché quando sentii il suo respiro sul collo, persi ogni contatto col mondo reale.

“Cosa c’è?” gli chiese accarezzandogli la guancia.

“Il tuo profumo…” sussurrò lui “…mi piace…mi ricorda i fiori che crescono a Imladris…”

Sentii la sua mano sul braccio e istintivamente mi girai verso Aragorn e vidi che ci stava guardando, credevo fosse arrabbiato e invece no…sicuramente aveva capito che Legolas c’era rimasto male per il fatto di quella ragazza e stava pensando a un modo per farsi perdonare…

Legolas rialzò la testa e mi guardò negli occhi intensamente, probabilmente aveva letto i miei pensieri e mi sorrise…lentamente avvicinò le labbra alle mie e quando mi baciò tutto il resto scomparve…non so quanto tempo passò ma sentii la voce di Aragorn all’orecchio…

“Mettiti sopra di lui…”

Senza perdere un solo secondo misi le mani sulle spalle dell’elfo e mi sedetti sulle sue gambe senza mai lasciare quelle labbra morbide e dolci…Legolas appoggiò le mani sui miei fianchi e mi tirò contro di lui…con la coda dell’occhio vidi Aragorn muoversi e spostare l’orso Spike per poi inginocchiarsi come meglio poteva dietro all’elfo, aprendo le gambe il più possibile per avvicinarsi a lui…

Ad un tratto Legolas iniziò a muoversi contro di me e vidi che Aragorn gli stava baciando il collo…poi sentii i gemiti dell’elfo sulle mie labbra e capii che la bocca del ramingo aveva raggiunto il suo orecchio…istintivamente mi abbassai e inizia a baciare a mia volta il collo di Legolas mentre con le mani gli aprivo la camicia bianca…sentivo il suo respiro veloce e quando scesi lungo il suo petto mi mise una mano tra i capelli…

Dopo un lungo momento sentii un’altra mano sul viso che delicatamente mi faceva rialzare…e incrocia lo sguardo di Aragorn…

“Ho portato con me il tuo…Spike…” mi sussurrò “…mi merito una ricompensa…”

Gli misi una mano dietro la testa e lo baciai e subito lo sentii rispondere con passione alle mie labbra…sapevo che Legolas ci stava guardando e stavo per fermarmi ma poi vidi l’elfo posare la testa indietro sulle spalle dell’uomo…abbassai lo sguardo per quanto riuscii e notai la mano di Aragorn muoversi tra le gambe di Legolas…

Mi guardai attorno e notai che l’ambientazione era leggermente cambiata…c’erano manichini ovunque messi in qualsiasi posizione possibile e immaginabile…altro che Kamasutra…

“Accidenti!” dissi spalancando gli occhi “Questo non è il Tunnel dell’Amore…è il Tunnel del Sesso…guardate che roba…”

Aragorn rialzò la testa e anche Legolas aprì gli occhi anche se non poteva concentrarsi molto sulle mie parole perché la mano del ramingo continuava a muoversi su di lui…

“Quello lo abbiamo fatto anche noi…” sussurrò l’uomo sorridendo “…ti ricordi Leg?...”

“Sì…e anche…anche quello…” rispose l’elfo cercando di trattenere i gemiti “…e quello sulla destra…ah…”

“Quello laggiù invece…” continuò il ramingo inclinando la testa come per capire la posizione “…mi sembra di non averlo mai fatto…”

“No…” sussurrò Legolas “…o almeno non…con me…”

“Non ho mai fatto niente di simile con nessun altro e lo sai…” gli bisbigliò Aragorn all’orecchio “…quindi abbiamo trovato come impiegare il tempo più tardi…”

“Ara…”

Guardai il volto di Legolas e vidi i suoi occhi aprirsi lentamente…stava per perdere la ragione…cercai di parlare ma sentii le sue mani sul viso…mi tirò verso di sé baciandomi con forza e ancora mi persi sulle sue labbra morbide mentre le nostre lingue danzavano insieme…poi però lo sentii sospirare…

“Ara…fermo…fermo…smetti adesso…”

Capii che Aragorn non aveva sentito, voltai la testa per un attimo e vidi che l’uscita si stava avvicinando…

“Aragorn!” dissi alzando la voce, il ramingo mi fissò e finalmente capì quello che stava per succedere…così velocemente si rimise seduto in modo normale, sistemandosi i capelli…Legolas perse all’improvviso l’appoggio che aveva dietro di sé ma per fortuna lo strinsi a me, impedendogli di lasciarsi cadere all’indietro…

Quando scendemmo dalla barca notammo lo sguardo incuriosito della ragazza che stava alla cassa…ops!...mi ero completamente scordata che quando eravamo partiti la disposizione dei posti era completamente diversa…le passammo davanti e per la prima volta vidi Legolas perdere la sua tipica calma…probabilmente notò lo sguardo della ragazza nei confronti di Aragorn così si fermò di colpo prese il ramingo per un braccio e lo tirò a sé baciandolo appassionatamente…io cercai di rimanere seria quando vidi l’espressione stupita della ragazza…

Quando si allontanarono per respirare Legolas passò un braccio attorno alla vita di Aragorn e si incamminò al suo fianco, non prima di aver lanciato uno sguardo alla ragazza…e il messaggio era più che chiaro ‘Lui è mio’

Li raggiunsi e vidi che Aragorn stava ridendo, stringendo a sua volta il compagno accanto a sé…

“Era il caso Legolas?”

“Sì!” rispose subito l’elfo “Doveva sapere la verità! Tu sei solo mio e nessuno può guardarti in quel modo…”

“Nessuno?” gli chiese l’uomo, poi mi guardò sorridendo “Mi sembra che la nostra amica qui con noi mi guardi e tu glielo permetti…e come sai bene non ci guardiamo e basta e tu non ti opponi…

“E’ diverso…” lo interruppe Legolas guardando prima me e poi il compagno “…lei vuole che noi stiamo insieme e per nessuna ragione al mondo ti porterebbe mai via da me…ne sono sicuro…”

Io lo guardai sorridendo…aveva ragione su tutto…vidi che Aragorn si era fermato e stava accarezzando il volto dell’elfo…

“Bene, dove andiamo adesso?” chiesi…i nostri sguardi si incrociarono per un momento e la risposta fu la stessa per tutti

“A letto…”

- The end -