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11. Un Tragico Destino

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La cruenta battaglia non accennava a risolversi e gli Orchetti non accennava la minima stanchezza, al contrario degli, se pur valorosi, Elfi, i quali erano lentamente sopraffatti dai nemici più numerosi. Di colpo, il destriero di Lantis stramazzò a terra, esanime. Disarcionato, l’Elfo fu preso alla sprovvista, e se la stava vedendo brutta. A nulla servì il nobile intento di Legolas che, allo stremo delle forze, si adoperava nel tentativo di salvare il fratello…  Ora che ti avevo ritrovato…

già rischio di perderti! Pensò Legolas angosciato, cercando di divincolarsi dalla marea di Orchs che tentavano di immobilizzarlo…Disperato, Lantis fece appello alle ultime forze rimastegli, e si lanciò verso Legolas ma fu intercettato da un Uruk-Hai ch’era comparso all’improvviso e colpito…”Lantis!!! NO!!!” urlò Legolas spaventando tutti gli orchetti nelle immediate vicinanze…I nemici si ritirarono in una piccola fossa nascosta, in tregua temporanea, per attendere l’evolversi della situazione…Legolas, ucciso l’Uruk-Hai con una freccia alla gola, soccorse Lantis che gli si accasciò fra le braccia… “Le… Legolas…” tentò Lantis  “Ssh… non parlare fratellone…” interruppe l’altro mentre il fiero comandante accennò un sorriso… “Sarai…un gran Re…mellon nîn… fratellino…” sussurrò Lantis prima di tossire,

al che Legolas si spaventò per l’aggravarsi delle sue condizioni, e scoppiò in lacrime abbracciando il fratello …

“E’ tutta colpa mia, Lantis! Perdonami…” “No…non dire…così” si sforzò l’altro, pur sapendo che ciò gli costava molta energia … “Sì fratello mio…su di me incombe una maledizione da quando sono nato…è a causa mia che questi Orchs ci hanno sconfitto…” singhiozzò Legolas, alzando lo sguardo sui compagni Elfi morti… “Beh…se non altro…ho potuto vederti un’ultima volta…” disse Lantis socchiudendo gli occhi… “ No…no Lantis…resisti…” implorò Legolas ma già vedeva il velo della morte stendersi sul viso dell’Elfo… “Ti…ti voglio bene” riuscì a dire Lantis in un soffio…

Legolas lo strinse forte a sé poco prima che spirasse…

 

Improvvisamente, il Tempo si fermò. C’erano solo Legolas e il suo dolore. Tremante, l’Elfo baciò la fronte del fratello e ad un tratto rammentò d’aver acquisito dei poteri particolari, tra qui quello temporaneo di tornare indietro nel Tempo…

Con un enorme sforzo, Legolas si concentrò sul medaglione che stringeva e tornò indietro di molto, molto Tempo…

 

“Se interferirai con ciò che fu, rischierai di stravolgere il corso della Storia…” le parole di Meyra assillavano l’Elfo, poiché sapeva d’essere impotente di fronte al volere dei Valar…però…qualcosa poteva fare…

 

Tamburi. Tamburi di guerra, nei pressi di Bosco Atro. Elfi che combattono, Elfi che fuggono, Elfi che muoiono.

Re Thranduil dà l’ordine di portare la famiglia reale a Lothlórien. Ma Gemearen si volta e torna indietro a prendere Legolas…Non posso lasciarlo morire solo perché…pensò la Regina poco prima di venire catturata in un agguato degli Orchs…Il Legolas dal futuro se ne stava acquattato fra gli arbusti, sconcertato dalla scoperta : sua madre aveva rischiato la vita per salvarla a lui…il maledetto. Il Legolas di allora era stato in tratto da Elrond, giunto in quel momento con la sua scorta per aiutare le truppe di Bosco Atro. Il Legolas intruso si allontanò dallo scontro, inseguendo la famiglia, straziato al pensiero di non poter salvare la madre…Arrivato in prossimità di Lothlórien, 

Legolas mandò un messaggio telepatico a Lantis : “Tuo fratello ti vuole bene Lantis, anche se non potrà mai dimostrartelo” Lantis si girò di scatto, e gli parve di vedere la sagoma di  un Elfo nell’oscurità ma questa scomparve e allora credette di aver solo immaginato. Ma quelle parole gli rimasero nel profondo del cuore per tutta la vita.