.|. Un Film in DVD .|.

by Thilus

Una serata come un’altra, trascorsa tranquillamente a guardare un film in ‘dolce compagnia’ … più o meno.

Sentimentale | Slash | Rating NC-17 | One Piece

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Apro l’armadietto vicino alla TV e gli chiedo che film vuole guardare… Stasera il tempo non era dei migliori per trascorrere la serata di fuori, in veranda, a osservare le stelle… “È lo stesso… Scegli tu.” Mi dice appoggiando un’enorme ciotola di pop-corn appena fatti sul tavolino basso di vetro che sta proprio davanti al divano dove si sdraia comodamente… Mi guarda con il suo sorriso. “Non sei di grande aiuto…” Mi volto e faccio scorrere le dita sui DVD e sulle videocassette… Sono tantissimi… Nemmeno io ho così tanti film… Non so quale scegliere… Poi, l’occhio mi cade su una custodia scura… “Guardiamo questo… Ti va?” …Un po’ scettico lo vedo alzare il sopracciglio… “Ok.” Mi risponde con un’alzata di spalle… “Quand’eravamo in Nuova Zelanda Dom me ne aveva parlato. Una volta per caso, mi disse: ‘solo una parola: guardalo’…! Però poi non ne ho mai avuto occasione.” Gli dico mentre metto il DVD nell’apposito cassettino. Schiaccio close, play; quindi accendo anche il dolby… Che grande invenzione l’effetto cinema… Dovrei ringraziare Henry per questo… Fosse per Vig, in questa casa di elettronico vi sarebbe ben poco…

Quindi mi accomodo tra le sue gambe… La mia schiena contro il suo petto… Il suo profumo per un attimo invade le mie narici… lo adoro…

La testa appoggiata alla sua spalla, le mie gambe: una distesa e l’altra piegata appoggiata alla sua… Prendo i pop-corn e il film inizia: G. I. Jane…

…Guardiamo il film in silenzio, a nessuno dei due piace commentare durante la visione… dopo sì magari…

Sono talmente preso dalle immagini che non mi accorgo nemmeno di quello che sto facendo: rimetto la ciotola mezza vuota sul tavolino e quindi mi sistemo meglio contro di lui… Solo in quel momento mi accorgo che la sua mano sinistra non ha mai smesso di accarezzare la mia coscia… forse dall’inizio del film…

Dio, no ho mai visto Vig così… quale ‘istruttore capo’ in ‘soldato Jane’....

È…è…ehm…mnnn…non so…è…è…dio non so trovare le parole…è…dio, È!… WOW: ecco cos’è…!

Le immagini continuano a scorrere, siamo a più di metà film e… i miei jeans… vanno facendosi stretti… Dio mi sto eccitando guardando Vig interpretare un comandante bastardo dei Navy Seals… non è possibile!?!

Certo che però… Tra l’altro sto continuando a ingoiare a vuoto…

Sospiro e mi rendo conto di avere il respiro un po’ accelerato… Non posso farci niente è più che eccitante… È doppiamente WOW… Mi sento un idiota… Anche perché sento ancora di più la carezza della mano di Vig sulla mia coscia, il suo respiro caldo sul collo, l’altra sua mano sul fianco… Chiudo gli occhi nel tentativo di calmarmi ma invece che migliore qualcosa… le sensazioni si intensificano tutte… Brividi di piacere mi percorrono la schiena… Non posso… non riesco a farne a meno… slaccio uno a uno i bottoni dei jeans… ringraziando che questo modello non ha la zip… o si sentirebbe… Prego che non si accorga di quello che sto per fare, me ne vergognerei all’infinito… mentre la mia mano destra sparisce sotto i boxer… Mi sto dando piacere… continuando a guardare le immagini di Vig alla TV… anzi dovrei dire: continuando a guardare John James Urgayle… Sono messo male… mi dico…

Mi tocco delicatamente… Faccio salire e scendere la mia mano, stringendo il pugno ogni tanto… Chiudo gli occhi in preda all’estasi che sto per raggiungere da solo… quando… in seguito a un piccolo gemito che non sono riuscito a trattenere… fermo la mano, ingoiando a vuoto, di nuovo…

“Spero non abbia sentito.” Mi ripeto… Ma la mia è solo una speranza… Spalanco gli occhi quando mi sussurra all’orecchio con voce roca. “Cosa stai facendo?” Mentre la sua mano destra si aggiunge alla mia riprendendo e accompagnando il movimento… “…aah!” Ora non ho più bisogno di trattenermi… Stringe le dita per poi allentare la presa… Vuole giocare stasera… E anch’io… Sento l’altra mano accarezzare e stringere con forza l’interno coscia… Sento i suoi baci sul collo… Il pollice che sfiora quasi delicatamente la punta per poi scorrere di nuovo lungo la mia eccitazione, su e giù… Più e più volte… Vorrei aumentare il ritmo… Ma è la sua mano a dettarlo… Non la mia, caduta, insieme alla mia volontà… in sua balia… Ormai, mi rendo conto di urlare il suo nome… Mentre con il bacino mi sto spingendo nelle nostre mani… Una… Due… Tre volte… Fino a venire… Fino a riversarmi nelle nostre mani…

Riprendo fiato… Sento ancora i suoi baci sul collo… I suoi denti sul lobo del mio orecchio… La sua voce. “Ho voglia di giocare stasera…” …Sorrido… Sto imparando a conoscerti… Viggo Mortensen… Mi alzo non appena scioglie il pugno… Ora posso guadarlo negli occhi e lui può guardare me e il rossore che ha tinto le mie guance non solo per l’orgasmo appena raggiunto…

Si porta la mano sporca della mia essenza alla bocca e inizia a leccarsi con estrema malizia le dita, uno a uno… Mi sto eccitando di nuovo… solo a guardarlo… Faccio per riallacciare i jeans ma mi ferma le mani portandomele lungo i fianchi e mi bacia… La sua lingua… La sua bocca e in essa il mio sapore mischiato al suo… Apro gli occhi quando ci stacchiamo… “Vuoi giocare…?” Il suo è quasi un tono di sfida… Una sfida che accetto… Più che volentieri…

“Sì, istruttore capo.” Gli rispondo passandomi la lingua sulle labbra quasi gustandomi quello che deve ancora venire… Sorride… In un modo… Che mi fa venire un brivido lungo tutta la spina dorsale… E penso. “Ops…” Non so bene perché… Nei suoi occhi una strana malizia mentre mi dice. “Ti manca più una sola parte per concludere il tuo addestramento, soldato… Pratica sul campo…” Termina la frase soffiandomela nell’orecchio e chiudo gli occhi… Sospirando… Quando li riapro è già alla scala a chiocciola che porta al piano di sopra… “Seguimi.” Mi dice… E mentre salgo le scale… Il film in TV… Non è ancora finito… “Lo guarderò un’altra volta.”

Lo raggiungo nella nostra camera da letto… Entro… Solo la luce della luna piena a illuminare un poco la stanza… Faccio qualche passo avanti quando sento la porta chiudersi dietro di me… Mi giro di scatto e lo vedo… Lì… Appoggiato contro la porta che mi guarda… Ancora quel sorriso sulle labbra mentre i suoi occhi si soffermano sul mio corpo, sui pantaloni rimasti slacciati… “Togliti la maglia.” …Forse mi sbaglio… Ma…

Faccio per levarmela di dosso. “No, non così… Piano… Lentamente.” Rallento i movimenti, mi sfilo piano la maglietta dalla testa… Abbasso le braccia e la lascio scivolare a terra… Mi guarda e sembra sempre più… Deliziato… Anzi forse… sembra più una belva… a caccia… Si avvicina e nel mentre mi dice. “Sdraiati sul letto… A pancia in su.” No, non mi sbagliavo… Il suo era un ordine… Proprio come questo… Inizia a farsi interessante… Faccio come mi è stato ‘ordinato’… Mi giro dopo averlo guardato bene negli occhi e vado verso il letto… Sdraiandomici nel mezzo, a pancia su, proprio come voleva… Tuttavia mi punto sui gomiti… Per vedere un po’ meglio cosa fa… Si avvicina… Si toglie la camicia e la cintura dei pantaloni… Ingoio un’altra volta a vuoto… Lo so che non devo avere paura… Lo so che non mi farebbe mai del male… Però la situazione è un po’ strana… Devo ammetterlo…

Sale sul letto… La cintura ancora in mano… “Sdraiati completamente.” …Lo guardo scettico. “Che vuoi fare?” Controbatto. “Sdraiati!” Mi dice più forte… Lo assecondo… “Non mi contraddire.” Continua mentre con la mano libera mi prende i polsi portandoli sopra la mia testa… E legandoli con la cintura, alla testata in ottone del letto… Tento di tirare… Ma i polsi si muovono di pochissimo… Li ha stretti veramente bene… Sorride ancora al mio secondo tentativo di liberare le braccia… “Che intenzioni hai?” Gli ripeto, ma lui mi fa cenno di tacere… Poi si allontana… Andando a cercare qualcosa in un cassetto del settimanale… Quando torna, devo avere sulla faccia uno sguardo interrogativo… Perché si china e mi bacia per rassicurarmi, o almeno credo perché poi mi morsica il labbro inferiore, con forza… “Auh!” Dico… Continuando a guardarlo… Ma per poco, perché poi mi benda gli occhi con un foulard nero… “Ehi!! Non solo non ti posso toccare… Ma non posso neanche guardarti!” Protesto io cercando di nuovo di liberare i polsi ma inutilmente… “È la terza volta che parli senza permesso.” Mi dice all’orecchio iniziando a succhiarlo e mordicchiarlo per poi passare al collo…la gola…il mento…il pomo d’Adamo…continua a baciarmi…continua a passare la sua lingua sul mio corpo… Nell’aria posso sentire i miei sospiri e i suoi respiri regolari… Posso sentire le sue mani accarezzarmi le braccia e scendere lungo il petto sulla pancia, sul ventre…sulle gambe… Toccare e sfiorare ogni mio punto più sensibile… Mi morsico il labbro tendendomi quando la sua lingua, calda e umida, raggiunge un capezzolo e inizia a giocarci… Per poi passare all’altro e degnarlo delle stesse attenzioni… Scende ancora, baciandomi delicatamente all’altezza del diaframma e io mi tendo ancora di più… Contraendo ogni muscolo dell’addome perché sa che lì patisco ancora di più il solletico… Raggiunge la pancia e il mio tatuaggio a forma di sole, percorrendone con la punta della lingua ogni raggio e quindi il cerchio di fuoco… Quindi si sposta verso il mio ombelico, dove affonda la lingua, saggiandone la profondità… Le sue mani intanto non hanno mai smesso di esplorare il mio corpo, passando ora anche sulla schiena e scendendo sui fianchi dove hanno incontrato pantaloni e boxer… Afferrandoli e facendoli scorrere via lentamente lungo le mie gambe… Mentre i polpastrelli continuano ad accarezzarmi delicatamente… Per poi effettuare il percorso al contrario: partire dalle caviglie e salire…sui polpacci, le ginocchia e quindi l’interno coscia…facendo forza perché io allarghi le gambe…e fermarsi lì, sull’inguine…immobili… Poi all’improvviso le sue labbra sulle mie e la sua lingua nella mia bocca che chiede la supremazia in un bacio appassionato, coinvolgente, quasi possessivo… E così come è iniziato, all’improvviso si ritrae… Il mio respiro un po’ più veloce mentre mi passo la lingua sulle labbra per poi succhiare quello inferiore… “…aaah!!!” Tendo nuovamente le braccia e inarco la schiena nel sentire la sua lingua ora sulla mia virilità… Di nuovo eccitata… I suoi movimenti sono lenti… Non vuole farmi venire… Non ancora… E io penso che sia davvero un gran bastardo… Il mio corpo inizia a essere imperlato di goccioline di sudore… Ogni muscolo contratto in attesa di quel piacere che non vuole farmi raggiungere… Continua a percorrere su e giù la mia virilità… Così piano e lentamente… Quasi facendomi male… Ogni mia cellula concentrata sulle sensazioni che sto ricevendo da quella bocca che, avida, non si è ancora chiusa completamente su di me… Grido… Urlo… Cose senza senso… Lo prego di appagare questo mio fuoco… Ma lui non mi ascolta… Mi sembra di impazzire… Poi, più niente… La sua lingua si è allontanata e così anche le sue mani hanno smesso di massaggiarmi le gambe e le cosce…

Sospiro in preda a una frustrazione assurda… Non è più nella stanza… Senza la vista, gli altri sensi sono più accentuati… E riesco perfettamente a percepire che non è qui… Dio… Mi ha lasciato così… Non è possibile… Cerco ancora per l’ennesima volta di liberare le braccia ma è inutile, lascio ricadere la testa sul cuscino con un tonfo… Mi devo calmare…

Cerco di far tornare la respirazione normale… Ma è inutile… Mi fa così male che quasi mi vengono le lacrime agli occhi dalla frustrazione…

Poi sento uno scricchiolio sul parquet e mi rendo conto che è di nuovo qui, con me… Sento il materasso cedere sotto il suo peso… Si sistema tra le mie gambe e mi accorgo che adesso anche lui è completamente nudo… Strusciando l’interno coscia contro le sue gambe… Alzando il bacino contro il suo in cerca di un po’ di appagamento… Faccio per dire qualcosa quando le sue mani, dopo avermi bloccato i fianchi, allontanano le mie gambe da quel poco di contatto pelle contro pelle che così tanto bramo ma mi bacia e al calore della sua lingua si mischia il freddo di un cubetto di ghiaccio che fa scivolare nella mia bocca… Allontana le mani e dopo un po’ le sento fredde sulle mie braccia bollenti, invece, come il resto del mio corpo… I cubetti di ghiaccio tra le sue dita… L’acqua che scende lungo le mie braccia anticipando la carezza delle sue mani… I brividi non solo di freddo lungo tutto il mio corpo… Le sue dita arrivano al petto, sfiorandolo… Prende altro ghiaccio facendolo scendere dallo sterno fino all’ombelico per lasciarlo lì… A sciogliersi da solo mentre le sue mani riprendono a stuzzicare i capezzoli e la sua bocca il mio collo…

Mi tendo completamente, girandomi su un fianco e trattenendo il respiro quando le sue mani nuovamente ghiacciate, si fermano sui miei fianchi, passando lì dove terminano gli addominali… Ma ho commesso un errore… Girandomi, gli ho concesso libertà di movimento anche sulla mia schiena… E mentre una mano continua a massaggiarmi la pancia e il ventre… L’altra, fredda e bagnata, passa lungo la spina dorsale dall’inizio…scende sulla mia cicatrice…fino all’osso sacro… Facendomi inarcare nel tentativo di allontanarmi dal suo tocco gelido… Ma non riuscendoci inizio a dimenarmi e anche questa volta, senza successo… Quando poi la sua mano di nuovo fredda… Scenda ad accarezzarmi lì dove sono ancora così sensibile e caldo… Grido il suo nome accompagnato da gemiti... Mi giro di nuovo, appoggiando la schiena al materasso e spingendomi senza ritegno nella sua mano… L’eccitazione di prima si era solo leggermente affievolita e ora… Ora, chiede il completo appagamento… Mi bacia possessivamente allargandomi ancora le gambe con la mano libera e con un unico movimento lo sento entrare con decisione dentro di me… Completamente… Vorrei gridare ma le sue labbra premute sulle mie me lo impediscono… Quando finalmente lascia la mia bocca… Mi sussurra all’orecchio. “Ti ho fatto male?” E il suo tono tuttavia è ancora quello dell’istruttore capo… Sorrido… Sentendolo completamente dentro di me, immobile… Sta godendo… Lo so… Lo sento dal suo respiro contro il mio collo… Dal suo cuore che batte forte… “No…” Riesco a rispondergli a mala pena… Sa benissimo che non ho sentito alcun dolore tanta è l’eccitazione e l’adrenalina che mi scorre nelle vene… Che pervade tutto il mio corpo…ogni fibra…ogni cellula… Inizio a gemere quando la sua mano si stringe su di me e basta quello…quell’ulteriore gesto che raggiungo l’apice impetuosamente sul mio ventre e il suo…

Cerco di riprendere fiato rilassando le braccia e le gambe… Ma proprio in quel momento inizia a muoversi dentro di me… A entrare e uscire dal mio corpo… Con forza… Con violenza… Con possessione… E io gemo… Urlo insieme a lui in preda alla passione ogni volta che sfiora, che accarezza quel punto nascosto dentro di me, che mi fa tremare per il piacere…

Ancora una spinta… Di nuovo la sua mano sulla mia virilità, tesa… Ancora una spinta e una carezza seguendo lo stesso ritmo, quasi violento… Mi sta facendo impazzire di nuovo… E di nuovo tremo e mi riverso nella sua mano mentre lui con un’ultima spinta più forte e vigorosa, viene dentro di me…

Si lascia andare su di me e riprende fiato… E anch’io…

Piano… si alza ed esce dal mio corpo…

Poi… Finalmente… Mi toglie la benda… Ora posso vederlo… Posso vedere lui e il suo sorriso… Il suo solito sorriso… È tornato il mio Viggo… E sorrido anch’io. “Tu sei pazzo!” E mi bacia dolcemente lasciando che questa volta sia la mia lingua a prendere la supremazia di questa lotta… Mentre con le mani mi slaccia le braccia dalla testata del letto… Mi si stavano anchilosando… Butta foulard e cintura a terra, mi guarda negli occhi e gli sorrido… Si sdraia vicino a me… E mi abbraccia… Iniziamo a coccolarci senza dire alcuna parola… Il mio corpo trema ancora… Credo che domani avrò un mucchio di segni… Non solo sui polsi… Ma anche sul resto del corpo…

Piano, sotto l’effetto delle sue carezze, però, mi tranquillizzo… Mi accoccolo sul suo petto…

Se prima era il momento della passione più travolgente… Ora è il momento delle coccole… E piano ci addormentiamo dopo esserci baciati un’ultima volta sensualmente…