.|.  L'Ultimo Ramingo .|.

Seconda Parte

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“Ancora a letto, pigroni?........Avanti, su……alzatevi!...... Mentre dormivate, io ho già girato le scene previste per la giornata. Ora sono libero sino a domani mattina…. Sempre all’alba, ma… sapete...... la luce che serve in queste riprese si trova solo a quell’ora…….. Insomma! Vi alzate o devo buttarvi fuori dal letto?”

“ No…. Aspetta!” disse Orlando con la voce terrorizzata.

Allora Viggo prese la parola e disse: “Va bene, Sean, tu vai ad ordinarci la colazione e aspettaci, per favore. Noi, nel frattempo, facciamo una rapida doccia, poi ti raggiungiamo!”

“ Okkei, allora…….. vado, ma badate di fare in fretta, sennò torno a prendervi.” E Sean uscì dalla stanza, chiudendosi la porta alle spalle!

Immediatamente Viggo si alzò, girò attorno al letto e scoprì Orlando. Fissò affascinato la sua erezione, poi, prendendolo per le braccia, lo fece alzare dal letto, trascinandolo nell’attigua stanza da bagno e spingendolo sotto la doccia. Poi lo seguì e girò la manopola dell’acqua.

Lo fece voltare e premette il ventre contro la sua schiena. Poi, mentre gli mordicchiava il collo, gli passò la mano tra le gambe, iniziando ad accarezzarlo.

“ Ehi, Orl……. Ti ricordi in Nuova Zelanda….. quando ci allenavamo con le canoe?... Tu sei finito in acqua con Gimli…. Io mi sono tuffato e mi divertivo a tenerti sotto, impedendoti di uscire dal fiume….. non ho ancora dimenticato il tuo corpo immerso nell’acqua, premuto contro il mio!”

Orlando non ebbe la forza di rispondere. Si limitò a mugolare di piacere, mentre l’acqua della doccia acuiva le sue sensazioni. Nel frattempo sentiva qualcosa di duro contro le sue natiche. La virilità di Viggo premeva contro di lui e l’amico ansimava, mentre gli mordeva il collo.

“ Orl!..... fammi provare….. voglio vedere quanto riesco ad entrare in te….. solo un poco….. solo fino al momento in cui senti male……. Ti prego, Orl…. Solo un poco…. Fammi provare….. senti, in che condizioni sono?”

Orlando sentiva, eccome! Sentiva la punta del sesso dell’amico che già premeva per entrare in lui. Allargò leggermente le gambe e si abbandonò contro il corpo di Viggo, che, a questo punto, iniziò lentamente a penetrarlo.

Entrava di poco….. poi si ritirava subito….. Poi rientrava… questa volta un poco di più….. e di nuovo usciva. Era una tortura! Orlando iniziò a muovere il bacino alternativamente verso il sesso dell’amico e quindi in avanti, nella sua mano. Ad un’ultima spinta di Viggo, che penetrò un poco più a fondo in lui, non resistette più ed esplose, mentre il compagno lo teneva stretto a sé, ancora immerso in lui.

“ Ah!.... Vig…… sei magnifico!..... Vig….. non riesco più a pensare…….. E’ stupendo sentirti dentro di me….. ti sento pulsare…. Vig….. penetra più a fondo…… dai….. ti prego!”

Viggo invece si scostò a malincuore. “ No, Orl….. non adesso. Sean ci aspetta e rischiamo di vedercelo piombare in camera all’improvviso. Ma non ti preoccupare…… Senti il fuoco che mi hai acceso dentro? La prossima volta arriveremo sino in fondo…… ma ora no……. Ci serve più tempo. Non voglio procurarti dolore, sai? Ti ho fatto male?” Così dicendo pose le sue labbra su quelle dell’amico che le dischiuse subito, accogliendo la sua lingua e prendendo a succhiarla, nel loro primo bacio. Si staccarono, ansanti. Le braccia di Orlando si erano strette al collo di Viggo che invece, lo teneva allacciato alla vita, con le mani sui suoi glutei, premendolo contro di sé.

“ No, Vig…. non ho sentito male per niente……anzi….. sei stato perfetto. Ma senti…… - con la mano tra i loro corpi, sfiorò il sesso dell’amico – come farai a scendere in queste condizioni?”

“ Bè, - sorrise Viggo – vorrà dire che indosserò qualcosa di molto ampio e comodo! Forza, ora!”

Scoppiarono a ridere e si vestirono in fretta.

Mentre uscivano dalla porta, Viggo si chinò verso Orlando, gli mordicchiò l’orecchio e gli sussurrò: “ Ricordati che abbiamo qualcosa in sospeso, noi due….. capito, tesoro?”

L’amante gli posò le labbra sulle sue: “ Non ti preoccupare, Vig…. nel caso TU lo dimenticassi, ci penserei IO a ricordartelo!”

…………………………………………….

La sera dello stesso giorno li trovò al tavolo di un ristorante nei pressi del porto.

Era un localino tipico, con tavoli in legno grezzo e panche dello stesso tipo. Orlando e Viggo erano sulla stessa panca, dando le spalle al muro cui questa era accostata. Sean invece era all’altro lato del tavolo. Ormai stavano prendendo il caffè e chiacchieravano del più e del meno, quando Orlando mise la mano sull’interno coscia di Viggo, mentre questi stava bevendo.

L’americano rischiò di soffocare, mentre la bevanda gli andava di traverso. Quindi iniziò a tossire, mentre Orlando, tranquillamente e con una faccia tosta da cherubino, faceva risalire la mano incriminata verso l’alto, sino a raggiungere ciò che voleva.

Sean, ignaro, disse: “ Vig… attento!..... ti è andato di traverso il caffè….. vuoi che ti batta la mano sulla schiena?”

“ No, no, grazie Sean…… coff……. Sta passando, grazie. “. Disse Viggo, mentre faceva scivolare anche la sua mano ad accarezzare Orlando.

“ Bè, amici – disse a questo punto Sean – mi dispiace lasciarvi, ma ho un appuntamento galante….. capite, vero? Le ragazze dell’isola…. Una in particolare…… sono proprio affascinanti! Ci vediamo….mooolto più tardi, spero! “

Così dicendo si alzò, la mente già protesa verso la sua fiamma e si diresse all’uscita del locale.

I due amici continuarono ad accarezzarsi a vicenda, al riparo del tavolo, senza che nulla trasparisse alle altre persone. Era eccitante fare una cosa simile lì, in pubblico, con la gente che, passando inconsapevole, gettava loro occhiate distratte.

In quel momento tre ragazze si fermarono al loro tavolo, chiedendo loro un autografo. Erano fan di entrambi gli attori e chiesero anche l’autografo dei personaggi da loro interpretati nel film TLoTR. Così si firmarono: Aragorn e Legolas.

Finalmente furono lasciati in pace, anche se non avevano ancora smesso di toccarsi vicendevolmente. Ad un certo punto, Viggo aprì i calzoni di Orlando, facendo sì che la sua virilità uscisse, impugnandola subito dopo. Orlando allora, che non voleva mai essere da meno, fece la stessa cosa, ma, quando lo vide, non riuscì a resistere e, chinandosi su di lui, come per recuperare qualcosa che era caduta sotto il tavolo, con la lingua lo lambì dalla radice sino alla punta.

Viggo emise un gemito soffocato. In quel momento stava passando il cameriere che gli gettò un’occhiata incuriosita. Viggo non resistette più. Prese Orlando, che stava ora prendendolo in bocca, lo tirò su e gli disse: “ Usciamo da qui! Non resisto più! “.

Si alzarono, dopo essersi ricomposti e, appena varcata la soglia, l’americano disse: “ Orl….. non ce la faccio ad aspettare sino all’albergo senza metterti le mani addosso! Svolta in questo vicolo….. presto.”

Girarono l’angolo e subito si addossarono al muro baciandosi selvaggiamente sulle labbra e toccandosi reciprocamente ogni punto del corpo. Avevano il respiro affannoso ed erano rigidi dall’eccitazione. Viggo staccò la bocca da quella di Orlando e gli disse: “ Orl….. tu….. è la prima volta con un uomo?..... Per me lo è!”

“ Bè, sai…… - disse Orli, malizioso – se si escludono le scene del film sul poeta maledetto…. Sai…. Ma quello era solo per esigenze di copione…” Si avvide però che l’amico non rideva per niente, allora, tornato serio, confessò: “ Vig…. sei tu il primo….. è te che voglio! “.

Con un gemito Viggo tornò a baciarlo, facendo scivolare la lingua ad incontrare quella di Orlando e iniziando a spingersi col bacino contro di lui.

Orlando lo scostò e disse: “ E tu, Vig?.... Cosa significa questo, per te? “

“ Anch’io voglio te, Orl…. Ti desidero…. Te solo!”

“ Allora dimostramelo, Vig…… fammi vedere quanto mi vuoi!”

Viggo, a queste parole, si inginocchiò davanti a lui e, abbassatigli i calzoni, prese a baciarlo ed a lambirlo, mentre Orlando, addossato al muro per non cadere, gli accarezzava i capelli: “ Oh…. Vig…davvero mi vuoi…. A questo punto? Ah, Vig…. mi fai impazzire!..... amato…. Amato mio!”.

Queste parole infiammarono il suo compagno che, con la bocca, iniziò a procurargli una tortura estenuante quanto piacevole.

In quel momento, tre isolani passarono per la strada e si fermarono a guardare la scena. Orlando se ne accorse, pur nel delirio della passione e cercò di allontanare la testa dell’amico dal suo ventre. Viggo, però, gli bloccò le mani e continuò a dargli piacere, indifferente al fatto che gli intervenuti vedevano la sua bocca, chiusa sul compagno e la sua testa che si avvicinava e si allontanava alternativamente da lui.

Finalmente i tre si allontanarono, ridendo tra loro e li lasciarono soli. Orlando si sciolse nella bocca dell’amante: “ Vig…. Vig….. perché non ti sei fermato? “

“ Che m’importa, amore? Se anche ci hanno visti…. Non sono affari loro. Non volevo fermarmi. Mi piace il tuo sapore.” Poi lo baciò sulla bocca, a fondo, ricambiato con passione.

Quando si staccarono, tornarono all’albergo. Non si ricordarono nemmeno il tragitto, né le scale o la chiave che girava nella toppa. Presero coscienza del luogo dove si trovavano, solo quando furono nella loro camera.

Presero subito ad accarezzarsi, mentre si toglievano gli abiti a vicenda. Poi Viggo, spinse Orlando sul letto e si stese su di lui, mordendogli piano la nuca: “ Voglio che tutti sappiano che sei solo mio, Orl” Prese a succhiarlo sino a che una chiazza rossa comparve sul collo dell’amico. Poi scese lungo la sua schiena baciandolo: “ Sei bellissimo, Orl…… sei un dio greco…. Tesoro…. Hai due chiappe perfette! “ Così dicendo prese a mordicchiargliele, poi le allargò e iniziò a leccare il suo punto nascosto, penetrandolo a tratti, appena un poco, con la punta della lingua. Poi, continuando a leccarlo, scese ancora sino ad arrivare all’attaccatura dei testicoli. Orlando gemeva a queste sollecitazioni e si spingeva contro la lingua del compagno che lo faceva impazzire. Viggo risalì ancora lungo la schiena, sino a leccargli le orecchie: “ Orli…… fammi provare ancora…… solo un poco…. Ora sei tutto bagnato di saliva……. Ti prego, Orl, permettimi di entrare…. Ti desidero, Orl…. E’ un paradiso essere dentro di te. Sei stretto….. mi fa male…. Ma mi fa impazzire sentirmi stringere dentro di te.”

“Ah…. Vig….. ti prego… entra… dai, Vig… ti voglio sentire…. Come questa mattina! “ .

Viggo emise un gemito gutturale e chiuse la mano su di sé, dirigendola nel punto che prima aveva lambito con la lingua. Poi iniziò a penetrare piano, a tratti…….. ogni centimetro guadagnato…. Retrocedeva subito per poi spingersi un poco più a fondo.

“ Ah… Vig…. come sei grosso….. mi riempi tutto, Vig…. sei fantastico…. Più a fondo, Vig…. ti voglio tutto dentro di me…. Vig…. non sono mai stato così duro in vita mia…… non ho nemmeno bisogno di toccarmi….. Vig! “.

Viggo diede un’ultima spinta e penetrò sino in fondo. Ora era dentro Orlando, completamente.

“ Sei mio, Orli……solo mio….. ti adoro……sono fuori di testa per te……..se solo potessi….. mi piacerebbe succhiarti fino a farti venire, mentre sono piantato in te……mentre ti prendo, vorrei leccarti il sesso e sentire il tuo sapore…. Voglio entrare dentro di te fino in fondo…. Fino a toccarti l’anima! “

“ La mia anima l’hai già raggiunta, Vig!.... Da tempo!..... E’ tua da prima che mi baciassi…… dal momento che ho conosciuto l’unico Ramingo esistente sulla Terra….. Ti amo, Vig! “ .

Viggo iniziò a muovere il bacino uscendo dal compagno completamente, per poi rientrare sino in fondo.

“ Vig…. più in fretta, ora…. Ecco….. fino in fondo, Vig….. c’è un punto che mi fa impazzire…. Lì, Vig… sto per….ah! “ E con un gemito, Orlando si sciolse per il piacere provato dal sentire Viggo dentro di lui.

Allora il compagno aumentò il ritmo delle spinte, sino ad esplodere in lui, con un gemito di piacere totale. Restò immerso in lui completamente e se lo strinse possessivamente al petto, mentre gli dava rapidi baci alla base del collo: “ Amore mio, non avrei mai pensato che il viaggio a Malta si rivelasse così fantastico. Dimmi che sei mio! “

Orlando si dimenava sotto la bocca di Viggo: “ Si, Vig…. sono tuo…. Resta ancora dentro di me….. mi sto eccitando di nuovo…. Come ti sento grosso dentro di me!... “

“ No, amore…. Per quanto sia piacevole, adesso esco dal tuo delizioso buchetto, che mi piace così tanto….. così stretto per me….. adesso, io voglio essere tuo….. ti va, mio tesoro? “

“ Non l’ho mai fatto prima, Vig…. non so come fare! “

“ Come è stato per me, l’istinto ti dirà cosa fare, my preciousss! Vieni! “.

E Viggo si stese sulla schiena tirando su di sé l’amico, che si insinuò tra le sue gambe, semiaperte.

Orlando era già pronto, ma non voleva agire affrettatamente. Prese ad accarezzare il corpo sotto il suo ed a leccargli i capezzoli.

Sean entrò nella stanza in quel momento e li trovò impegnati in quella piacevole incombenza. Li guardò per qualche minuto, poi disse: “ Ehi…… non salutate nemmeno? “.

“ Non rompere, Sean…. Non vedi che siamo occupati? “ disse Orlando.

Sean, allora si mise a ridere: “ Va bene… capisco quando sono di troppo. Ci vediamo domani. Vorrà dire che dormirò a casa della mia fiamma. Ma solo questa volta…. Capito? Se poi volete continuare le vostre effusioni in mia presenza, non sarò di certo io a formalizzarmi! “ . Quindi uscì.

Come se il fatto non fosse successo, i due amanti continuarono a consumare quell’unione giunta così inaspettatamente, aiutata dal caso.

“ Vig…. ascolta – disse Orlando mentre continuava a baciare i capezzoli dell’amico – pensi che questo sarebbe successo ugualmente, se non fosse stato per la situazione in cui ci siamo trovati? “.

“ Si, Orl… penso che, prima o poi, sarebbe successo…. Ti amo, Orl…. Avrei trovato un modo per averti per me! E alla malora tutto il resto! Anche Ian ha un compagno…. E nessuno trova nulla da ridire…. Ti vergogni che la gente sappia, amore? “.

“ No, Viggo, non mi vergognerei mai di te…. My precious! “. Poi scese su di lui con la bocca e lo succhiò sino al limite estremo, mentre nel frattempo, penetrava in lui con un dito. Al sentire l’eccitazione cui era preda il suo compagno, si sentì potente come un dio…. Risalì verso il viso di Viggo e gli sussurrò: “Mi vuoi, adesso, amore?.... Dimmelo che vuoi che ti prenda!”.

“ Si, Orl…. Presto, amore….. questo non mi basta…. Voglio te…. Tutto dentro…. Subito, Orl! Non ce la faccio più ad aspettare! Sei perfetto come la statua del dio Apollo! Ah!, Orl…. Ti prego!”

Orlando tolse il dito e iniziò a penetrare il compagno. Era una sensazione strana…. Viggo era suo…. Permettendogli di penetrarlo, aveva accettato di appartenergli. Sentiva il corpo dell’amico stringersi attorno a lui, procurandogli dolore…. Ma ormai era già dentro, completamente…. Perso dentro di lui.

“ Viggo…. Sei mio…. Ricordatelo! Sono molto geloso e possessivo. Non voglio dividere con nessuno ciò che mi appartiene!”.

Mentre diceva queste parole, aveva iniziato a muoversi col bacino, spingendosi nel corpo dell’amante. Poi si chinò su di lui e lo baciò sulle labbra. Viggo allacciò le gambe attorno ai fianchi di Orlando. In questo modo il ventre dei due amanti si sfiorava.

“ Orl….. non avevo mai provato una cosa simile…. E’ meraviglioso appartenere ad una persona in questo modo…. Mi piace essere preso…… sono tuo, Orl…… ma ricorda anche tu…. Io sono geloso forse più di te!.... Adesso, Orl…. Più in fretta….. non sento dolore, ma un piacere grandissimo… Orl!” . Orlando accelerò le spinte.

Quando Viggo mise le mani sui suoi glutei per spingerlo ancora più in profondità dentro di sé, non resistette più….. poi, ansante, rimase profondamente immerso in Viggo e gli si abbandonò sul petto, dandogli un bacio lieve sulle labbra. “ Sei mio, Vig….. finalmente!”.

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La mattina dopo, a colazione, videro Sean entrare e sedersi al loro tavolo: “ Salve, amici! Avete…. Hem…… dormito bene?” . Orlando lo guardò sorridendo: “ Veramente…. Dormito, mica tanto, sai?.... il resto, invece, tutto bene! Viggo è meraviglioso! “.

“ Bè, adesso non esagerare, Orl! - Disse Viggo sorridendogli – la tua opinione in merito, non è certo obbiettiva! “ .

Sean guardo i due, pensieroso. Parve esitare, poi si decise: “ Non posso dire di essere rimasto troppo sorpreso questa notte, quando vi ho visto. Sino da quando eravamo in Nuova Zelanda, era evidente che tra voi c’era un feeling particolare. Il vostro stuzzicarvi di continuo…… Sapete….. una volta qualcuno ha detto: L’impulso amoroso nasce sotto forma di conflitto! “.

Orlando intervenne: “ Ehi, Sean…. Non starai mica scherzando, vero? Da quando parli come un libro stampato?......” Impulso amoroso”……. “Conflitto”……. Ma cosa stai dicendo? La verità è che sono perso per Viggo…. Lo sono sempre stato!... Lui sarà sempre, per me, l’unico Ramingo esistente sulla terra! “.

“ E tu – intervenne Viggo – sarai sempre per me, il mio compagno inseparabile di mille avventure…. Il mio principe elfo, bello come un dio!”.

Detto questo, posò le labbra su quelle dell’amico, baciandolo con passione, tirandolo verso di sé. In quel momento sentirono uno schianto e, voltatisi di scatto, videro che il cameriere, che li aveva visti baciarsi, era inciampato rovesciando il vassoio pieno di stoviglie, che stava portando ai tavoli.

“ Ehm – disse Sean – amici, per il momento è meglio che continuiate le vostre effusioni in privato…. Oppure dovremo sobbarcarci il costo di tutte le stoviglie del maledetto albergo!...... In quanto a te, Viggo…. Non dovevi ripartire questa sera? “

“ Sì, bè…. Sai…. Credo di aver cambiato idea. Dovrete ospitarmi ancora…. Mi spiace, ma visto che sono qui, tanto vale approfittare! “.

“ Bè – disse Sean – per quello che riguarda Orl…. Penso che la risposta sia affermativa…. In quanto a me… devo dire che il vedervi all’opera ieri sera, mi ha messo addosso pruriti che la mia compagna ha poi apprezzato! Quindi la cosa si può rivelare utile anche per me!.... Senza contare il piacere della tua compagnia, Viggo!.... Per me, puoi restare quanto ti pare! “ .

“ Bravo, Sean – disse Orlando – così si parla…. Sei un vero amico….. non ne ho mai dubitato! “.

Viggo allora disse: “ Grazie, Sean… ho sempre contato sulla tua amicizia…. C’è un’unica cosa, però….. non prometto di rinunciare a tenere le mani lontane da Orli in pubblico…. È più forte di me…. Mi attira peggio del miele per gli orsi! “.

Sean e Orli scoppiarono a ridere senza riuscire più a fermarsi!

“ Bè – disse Viggo, offeso – che c’è da ridere, ora? “.

“ Scusa, Vig….. ma questo è troppo…… solo tu, potevi….. ah! ah!... il miele per gli orsi!.... chiunque avrebbe scelto…. chessò…… api…. Mosche…. Formiche… ma: gli orsi! “.

Orlando aveva le lacrime agli occhi dal ridere: “ solo ad un vero Ramingo potevano venire in mente gli orsi! “.

Viggo si unì alla risata generale, mise le braccia sulle spalle dei due amici e li strinse forte. Con loro vicini, dovunque si trovasse, si sentiva sempre a casa.

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N.d.A. – con questo, la fic doveva concludersi, ma mi è venuta in mente un’ideuzza….. quindi

è probabile che ci sia una terza parte…………