.|. Libero di Amare .|.

5. Timidi Approcci

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Legolas rimase molto sorpreso nel vedere Aragorn davanti a sè e, istintivamente, si coprì il corpo con la schiuma ed eclamò:
<Co... cosa ci fai qui?!>
l'uomo era imbarazzato e non sapeva cosa rispondere... distolse lo sguardo dall'elfo e farfugliò:
<No, io... passavo... cioè, volevo venire... no! Non volevo però...>
Legolas sentendo quelle frasi sconnesse sorrise e trnquillizzò il ramingo:
<Non ti preoccupare... non fa niente, anzi...> lo stava facendo, glielo stava per dire...
<Anzi?!...> Aragorn s'incuriosì...
Legolas si rimise a suo agio e, con un pò di timore disse quello che in fondo Aragorn si aspettava di sentire:
<Ecco... mi fa piacere che tu sia qui...> c'era riuscito!... aveva rivelato ciò che sentiva nel cuore...
Aragorn rimase stupito e allo stesso tempo molto contento... non si sarebbe mai aspettato che Legolas avrebbe detto una cosa simile... però, quanto lo aveva desiderato!...
L'elfo abbassò lo sguardo e, con un filo di timidezza mormorò:
<Perchè te ne stai lì in pedi?...>
<A dire il vero non lo so nemmeno io!...>
Legolas lo fissò e, dolcemente gli disse:
<Vieni qui vicino a me... siediti sul bordo della vasca...>
Aragorn era molto emozionato... non riusciva a credere a quello che stava succedendo, gli sembrava troppo bello per essere vero!...
Non se lo fece ripetere due volte: avanzò di qualche passo e si sedette sul bordo della vasca, proprio come gli aveva chiesto di fare Legolas...
I due si guardarono senza pronunciare una sola parola... provavano entrambi le stesse emozioni...
Mentre si passava la saponetta sulle braccia, Legolas mormorò:
<Ti parlo come una persona comune, invece tu sei re... se lo desiderate vi dò del voi...> l'uomo rise di gusto:
<Ah, ah, ah! Scherzi?!... puoi continuare tranquillamente a parlarmi come hai fatto fin ora... sono un essere umano come tutti... non ho niente di speciale!>
<Come no?!... sei il re di Gondor!...> l'elfo sorrise, poi aggiunse:
<Oltre ad essere buono e generoso sei anche umile...>
<Tu mi lusinghi troppo!>
<Non sono lusinghe... è semplicemente quello che penso!...>
<Bè allora... hannon le!>
Legolas sorrise teneramente poi, dopo una pausa di silenzio disse con un pò di dispiacere:
<Ora che ci penso... io non so nemmeno il tuo nome...>
l'uomo porse la mano e si presentò:
<Piacere, re Aragorn!> e l'elfo divertito gliela strinse con la sua, tutta bagnata...
<In realtà lo sapevo il tuo nome... sei il re di Gondor, chiunque sà come ti chiami!... però... lo volevo sentir dire da te...>
calò di nuovo il silenzio... nessuno aveva il coraggio di continuare... Aragorn aveva il cuore in gola, mentre Legolas era sempre più agitato, lo si capiva dalla voce che gli tremava...
Senza nemmeno acorgersene, Aragorn tentò il primo approccio fisico con Legolas...
Allungò la mano verso l'elfo e con dolcezza gli accarezzò il collo... a quel gesto Legolas sobbalzò e fissò con aria spaventata l'uomo che rimase sorpreso da quella reazione:
<Calmo!... non voglio farti del male!...> ma Legolas aveva ancora la paura negli occhi... Aragorn si accovacciò sul pavimento, posò gli avmbracci sul bordo della vasca, osservò per un pò l'elfo e disse:
<Non so niente di te... non conosco la tua storia, non so quali sofferenze hai passato e non so nemmeno cosa ti abbiano fatto... però tu devi capire che con me sei al sicuro... non ti farei mai del male... non devi avere paura di me...>.
Legolas si rasserenò notevolmente, guardò Aragorn negli occhi e sussurrò:
<Non ho paura di te... è solo che... è da tanto tempo che qualcuno non mi riserva più gesti affettuosi... perdonami, non avrò mai più una reazione del genere... di te mi fido... era molto che non mi fidavo di qualcuno...>
<Non preoccuparti, ti capisco... cerca di lasciarti alle spalle il passato e vivi il presente...> allora Legolas sorrise e disse con un pizzico di malizia:
<Bè... se il mio presente sei tu!...>
Aragorn, imbarazzato, distolse lo sguardo, poi cambiò argomento:
<Com'è l'acqua? è troppo calda?>
<No, è perfetta>.
Nella stanza piombò un'imbarazzante silenzio... Legolas lanciò un'occhiata ad Aragorn che se ne stava di nuovo seduto sul bordo della vasca e giocherellava con le dita...
L'elfo fece un profondo respiro, come per darsi coraggio, e mormorò timidamente:
<Aragorn... se vuoi... puoi toccarmi...> l'uomo fissò stupito l'elfo... non credeva a ciò che aveva sentito...
<Cos... cos'hai detto?...> e Legolas ripetè con estremo imbarazzo:
<Ho detto che se vuoi puoi toccarmi... se ne hai ancora voglia, naturalmente!...>
Aragorn si sentì girare la testa... era imbarazzato, ma allo stesso tempo contento ed eccitato... vide che Legolas era ancora più a disagio di lui, allora rispose:
<C... certo che voglio!...> e senza indugiare oltre allungò nuovamente la mano verso l'elfo... gli accarezzò il collo poi, vedendo che questa volta Legolas non aveva reagito male al contatto, proseguì scendendo sulle spalle e lungo la schiena...
Legolas sentiva mille brividi attraversargli il corpo... era una sensazione stupenda...
Quando Aragorn cominciò a massaggiarlo, l'elfo chiuse gli occhi e distese il volto in un espressione di piacere... era da tantissimo tempo che non si sentiva così bene...
Il re notò la reazione dell'elfo e sussurrò:
<Ti piace?...>
<Mmh... si, molto!...> Aragorn sorrise soddisfatto e disse:
<Girati...> l'elfo ubbidì immediatamente... Aragorn s'inchinò di più verso l'elfo, lo afferò per le spalle, lo guardò intensamente negli occhi... poi sussurrò:
<Come sei bello!...> Legolas sorrise, ma era come impietrito...
L'uomo inclinò leggermente la testa, dischiuse le labbra e si avvicinò maggiormente al viso dell'elfo...
Legolas sentiva il cuore battere all'impazzata e, lasciandosi trasportare dell'istinto, imitò i gesti di Aragorn...
Le labbra erano vicinissime, stavano per sfiorarsi... proprio in quel momento qualcuno bussò alla porta...
I due sobbalzarono e si allontanarono l'uno dall'altro, poi Aragorn nervosamente domandò:
<Chi é?!> e da fuori una voce rispose:
<Sono io, Amelia, la domestica... hai finito lì dentro giovanotto?...>
Aragorn e Legolas si guardarono intimoriti, ma il re capì che fortunatamente la donna non aveva riconosciuto la sua voce; allora, a bassissima voce, disse a Legolas:
<Dille che stai per uscire...> e l'elfo esclamò ad alta voce:
<Sto per uscire!> e la donna da fuori:
<Va bene, quando hai finito indossa la tunica bianca che ti ho lasciato e suona la campanella...>
<Si!>.
Si udirono i passi dell'anziana che si allontanava.
Legolas ed Aragorn tirarono un sospiro di sollievo, ma erano stati interrotti in un momento così bello!...
Aragorn si alzò in piedi e disse:
<Io ora esco e vado in camera mia... tu resta ancora quanto vuoi...> l'elfo annuì.
L'uomo fece per aprire la porta, ma Legolas lo richiamò:
<Aragorn...> il re si girò
<Si?...> Legolas sorrise a disse:
<Ho preso la mia decisione... rimarrò a palazzo!...>...