.|. Sensazioni .|.

by WhiteFairy

Aragorn è ferito. Legolas lo porta in un rifugio... e lo cura come puo'!


Sentimentale | Slash | Rating PG-13 | One Piece/Drabble

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È buio. E freddo. Il ticchettio della pioggia rimbomba sul tetto di legno del rifugio.

Il corpo caldo si è appena steso sopra il suo.

Le mani che lo hanno spogliato dagli abiti fradici si appoggiano sulle sue braccia, inerti. E lui sta fermo, in silenzio, la testa appoggiata sulla spalla, il cuore batte lento. Respira piano, sulla sua pelle.

 “Sei ferito” lo sente sussurrare ad un tratto, come se ne fosse accorto solo in quel momento. Lo sente muoversi, poi una pressione umida e calda sulla ferita: vi ha posato sopra la lingua, e l’accarezza piano, in tutta la sua lunghezza.

L’uomo sussulta un poco, davanti a quell’atto tenero e selvaggio. Sorride tra sé: è come un animale selvatico e innocente, che cura le ferite ad un compagno.

Un’altra abitudine degli elfi, pensa.

 

La lingua calda percorre ancora la ferita, lenta e dolce sul bruciore della pelle. Lo sente spostarsi sugli altri graffi, accarezzandoli alla stesa maniera. Appoggia appena la punta umida, e la muove leggera. Un tocco caldo e gentile, delicato. L’uomo trema, il corpo scosso da brividi, mentre assapora quella sensazione ambigua intrisa di dolore e languido conforto.

Le labbra morbide raggiungono ora un livido, e si dischiudono appena, come per baciarlo. Vi si appoggia ancora la lingua, premendo appena per poi lambirlo con delicatezza.

 

Scende verso il basso, fermandosi accanto all’ombelico. Un altro piccolo bruciore, mentre accarezza un’escoriazione. Un altro bruciore, mentre la tocca ancora

L’uomo soffoca un gemito, a quel sublime connubio di dolore e piacere. Trattiene per un attimo il respiro, sentendo la lingua accarezzarlo ancora, umida e bollente, sulla pelle ormai troppo sensibile.

 

Sposta una mano a toccargli la testa, le dita affondano tra i suoi capelli morbidi e lisci. Stringe le labbra per soffocare un altro gemito, ormai un fuoco indomabile è stato acceso nel suo corpo. Cerca di imporsi di respirare adagio, ma non vi riesce.

 

Si accorge che fuori ha smesso di piovere, attorno il silenzio è rotto solo dai loro respiri. Un leggero chiarore filtra attraverso le travi delle pareti di legno, forse è già sorta la luna.

Lo sente muoversi, strisciando con leggerezza felina lungo il suo corpo, fino a fermasi vicinissimo al suo volto. La poca luce scivola lungo i suoi capelli dorati, facendoli brillare. Può scorgere appena il suo viso, gli occhi blu profondi, le labbra socchiuse. Lo sta guardando in silenzio, e aspetta.

 

Poi lo vede sorridere, prima di chinarsi ancora su di lui e posargli di nuovo le labbra sul petto. Le sente dischiudersi, lente e dolci, a baciarlo ancora. Le labbra, e poi ancora la lingua sulla pelle. L’uomo trema ancora, mentre lo sente risalire verso la spalla, fino a raggiungere il collo. Sa che ora non cerca più solo lividi e graffi, vuole assaporare la sua pelle, il suo corpo.

 

Un brivido di eccitazione lo scuote, stringe le braccia attorno a lui, lasciando scivolare le mani lungo sua la schiena. Lo attira di più verso di sé, mentre sente le sue labbra posarsi sul collo.

 

Non ti fermare…