.|. Sei in Ritardo! .|.

Seconda Parte

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Ormai viaggiare in aereo non era più una novità, ma Orlando non riusciva a stancarsi di guardare dal finestrino il mare di soffici nubi bianche su cui stavano volando, anche se era continuamente distratto da qualche fan o da qualche parente di fan che gli chiedeva l’autografo per la figlia o per la nipote. Molti artisti si barricano dietro le hostess per tenere lontani gli scocciatori, ma Orlando continuava a sentirsi in debito verso quelle che, in fondo, erano le reali artefici del suo successo: quelle orde di ragazzine che andavano a vedere i suoi film, purtroppo più interessate al suo fisico che alle sue capacità recitative, ma senza di loro... Orlando sospirò scuotendo la testa: negli ultimi tempi la depressione era sempre dietro l’angolo, pronta ad aggredirlo nei momenti più stupidi... ed era sempre stato così da quando era uscito dalla Sindrome Depressiva, quella seria, che aveva avuto durante la degenza in ospedale per la caduta dal terzo piano.
Quando si trovava in Nuova Zelanda, era stato durante uno dei suoi attacchi di paranoia che Viggo l’aveva buttato dentro la fontana... e lui che sperava di trovare conforto nell’amico! Si sentì di nuovo di buonumore: in realtà aveva funzionato, anche se era stato un po’... brusco, ma dopo era talmente stupito e arrabbiato e Viggo lo aveva guardato con il suo sorriso beffardo tentando di non scoppiare a ridergli in faccia... e Orlando non era riuscito a rimanere di cattivo umore...
Ridacchiò: terapia d’urto! E solo pensarci lo aveva tirato di nuovo su: si rilassò e guardò dal finestrino l’ala dell’aereo immergersi nel mare bianco.

L’atterraggio a Wellington avvenne sotto un cielo di un azzurro accecante e ad Orli bastò mettere il piede sul suolo neozelandese per sentire la stanchezza scivolargli giù dalle spalle come un mantello e sorrise entusiasta al mare di fans che lo stava aspettando urlando il suo nome... e fischiando e urlando BUUUUH!
Dom, Elijah e Billy, con delle ridicole parrucche in testa, stavano facendo più casino delle sue fans messe insieme, mentre lo fischiavano e gli facevano gestacci.
Ridendo Orlando accelerò il passo e raggiuntili diede un leggero pugno in testa a Billy e strappò la parrucca di Dom lanciandola in aria.
- Che cazzo state facendo? E’ questo il modo di accogliere un vecchio amico! – ridacchiò.
- Era solo per non farti montare la testa! – spiegò Elijah, schivando la mano di Orli e portandosi a distanza di sicurezza.
– Con tutte queste ragazzine isteriche che ti acclamano come un dio! A noi non hanno fatto tanta festa e non sei bello neanche la metà di me! – rimbeccò Dom mentre Orlando abbracciava Billy e gli scompigliava i capelli.
- Volevano venire anche gli altri – aggiunse l’interprete di Frodo, facendosi alla fine raggiungere per farsi salutare.
- Ma li avete tenuti a distanza perché non vi rovinassero il comitato di benvenuto?
Orlando salutò le ragazzine festanti, firmò una marea di autografi su foto e calendari con foto prese tra le tante, ed entrò nell’aeroporto per passare la dogana: una semplice formalità visto che in Nuova Zelanda gli attori de Il Signore degli Anelli erano più famosi del sindaco della capitale.
- Dove andiamo? – chiese una volta usciti, mentre si infilavano sulla fuoristrada di Elijah.
- Oh, PJ ha fatto le cose in grande! – si sbracciò Billy - Ci ha prenotato le stanze nel Kiwi’s Residence, vicino agli studios dove sta girando King Kong: sono una serie di bungalow molto raffinati, in mezzo ad un boschetto scelto proprio per te, qualora non ti fosse ancora passata la fissa di zompettare tra gli alberi e passare la notte a farti mangiare vivo dalle zanzare neozelandesi sulla riva di piccoli, splendenti stagnetti puzzolenti, infestati da una fauna davvero impressionante, il tutto per ammirare una palla foruncolosa di pietra che ci si specchia dentro.
Orli scoppiò a ridere
-Oddio, quanto mi siete mancati, ragazzi!! –sospirò appagato.
Elijah lo guardò nello specchietto retrovisore serio.
- Hai l’aria stanca, sai?
Anche Billy si girò ad osservarlo.
- La vita da divo è faticosa?
Orlando scosse la testa
- Non faccio vita da divo! Non ne ho il tempo... la mia manager è convinta che bisogna battere il ferro finché è caldo. Ormai ogni anno fiction e film sfornano ragazzini affascinanti e con gli artigli sguainati, pronti a versare sangue pur di raggiungere il successo e le ragazzine sono volubili: un giorno ti amano e sembra che non possano vivere se non le guardi, il giorno dopo si sono scordate anche il tuo nome e stanno correndo dietro ad un altro... Così più film faccio, più c’è una speranza che i produttori si ricorderanno il mio nome dopo che le frotte di fans saranno volate altrove.
- Già, come Leonardo Di Caprio! – sentenziò Dom
- Ma il nostro Orli ha già fatto quanto? Il doppio dei film del bamboccetto? – Billy era pensieroso e stava contando con le dita – E poi vuoi mettere una base come Il Signore degli Anelli a confronto con quel polpettone catastrofico del Titanic? Il quartetto intonò le note della colonna sonora del Titanic, stonando paurosamente.

Arrivati a destinazione trovarono Sean Bean, Sean Astin e Ian McKellen ad attenderli: fu uno scambiarsi di abbracci e battute scherzose, poi Orlando si girò e si trovò davanti Viggo.
- Per una volta sei stato puntuale... – iniziò Viggo, ma Orlando aveva lasciato cadere il borsone e...beh, non gli era proprio saltato al collo, ma Viggo rischiò di perdere l’equilibrio sotto l’impeto del ragazzo inglese.
- Ramingo, mi sei mancato un casino!!
- Ma insomma ragazzi! – borbottò Karl appena uscito dal bar – Non qui davanti a tutti! Un minimo di ritegno!
Orlando e Viggo ridacchiarono e Viggo passò un braccio intorno alla vita di Orlando
- Ma il mio elf boy non conosce il ritegno ed è la vergogna del suo popolo per la sua esuberanza!
- Ho solo 3000 anni! Sono un ragazzino! – si inalberò l”elfo” con aria divertita.
VITA!! Quella era vita e gli era mancata da morire!

Una volta che Orlando si fu sistemato si ritrovarono di nuovo al bar ad aspettare i ritardatari. Purtroppo Liv e John non potevano essere lì per motivi di lavoro: senza Gimli la compagnia non era al completo, ma non si poteva avere tutto e PJ li aveva avvisati con poco anticipo, tenendo conto dei parametri degli attori.
Comunque per metà giornata erano presenti anche gli altri e dopo aver mangiato nel ristorante del residence andarono a trovare tutti insieme PJ, intento a divertirsi un mondo con le riprese del suo nuovo giocattolo: la storia dello scimmione alto come un palazzo, ma dal cuore dolce.
Il programma non era impegnativo: la sera successiva sarebbe stata presentata ufficialmente la versione estesa del terzo film della saga di Tolkien, nonché capitolo conclusivo, questa volta sul serio, di quella fantastica avventura che era stata girare la trilogia; sarebbe seguito un party e poi il residence era pagato per una settimana. L’uscita del cofanetto, poi, sebbene importante e con tre dischi in più di dietro le quinte ed altri extra, sarebbe avvenuta l’anno successivo senza festeggiamenti.
- Beh, questo lo dici tu! – esclamò Orlando entusiasta – Propongo fin da adesso di fissare la nostra rimpatriata qui, la data dell’uscita del cofanetto.
- APPROVATO! – gli risposero in cori gli altri e PJ ridacchiò
- Ma non a mie spese!
- Che tirchio! Ma va bene: riusciremo a raggranellare i soldini per la festicciola... ma non so se ti inviteremo!

PJ fece da guida per i nuovi studios e poi, mentre gli altri ammiravano i disegni ed i programmi per la creazione dello scimmione, avvicinò Viggo e Orlando
- Potreste venire nell’altra stanza un momento?
I due capirono che finalmente avrebbero saputo dell’easter egg... ma il sorrisino diabolico di PJ era leggermente inquietante...

In una stanzetta che fungeva da studio il regista li fece accomodare davanti ad una scrivania e cominciò a frugare dentro una cartellina.
- Immagino che sappiate che sto cercando qualcosa di carino da infilare nei dischi extra del cofanetto, oltre a tutti i vostri errori sul set...
Orlando e Viggo storsero il naso
- Oh no! Ma ci vuoi rovinare la carriera!
PJ continuò ridacchiando, perché gli errori erano sempre una chicca amata dai fans e non comprometteva affatto gli attori
- ...comunque in questo periodo ho continuato a navigare fra i siti a voi dedicati: a volte ci sono delle vignette carine e speravo di trovare qualcosa di... adatto.
I suoi occhiali mandarono un bagliore sinistro
- ...e poi ho trovato questo sito italiano, con una disegnatrice che si fa chiamare Nemesi... davvero molto brava...
Aveva tirato fuori due fogli ed ora li guardava da sopra le lenti
- Immagino che sappiate dell’esistenza di fans un po’... particolari...come dire...con gusti un po’ strani...
Orlando lo guardava con uno sguardo vuoto: quando si parlava di siti ed Internet il suo cervello semplicemente staccava i contatti. Già impazziva ogni volta che doveva aprire la posta elettronica, perché produttori e affini avevano dimenticato come si scrive a mano e usavano tutti quella diavoleria e pretendevano risposte attraverso lo stesso mezzo! Parlare poi di siti...
Viggo appariva invece interessato e sembrava sapere a cosa si riferisse
- Stai parlando dei siti slash?
PJ sorrise
- Slash? Che roba è? – chiese Orlando perplesso – Di che diavolo state parlando? Vi dispiacerebbe fare capire anche a me?
Viggo e PJ ridacchiavano e Orlando si sentiva a disagio
- Avanti! Ditemelo!
PJ tossicchiò
- Avreste problemi a baciarvi? Logicamente cinematograficamente parlando!
Viggo smise di ridacchiare e con Orlando guardò il regista sbalordito.

Momento di silenzio.
- Baciarci? –Viggo si era ripreso per primo –Peter, che ti frulla in testa?
- Beh, avevo trovato questa striscia e pensavo che sarebbe divertente recitarla con voi in carne ed ossa.
E porse loro i fogli che aveva in mano.
I due attori li presero, osservarono la striscia e poi osservarono PJ, cercando di capire quando era successo che fosse impazzito.

- Fammi capire – Viggo aveva stretto gli occhi – Tu vorresti farci recitare questa scena ed inserirla nel cofanetto?
- Non è una splendida idea? Avete problemi?
Orlando lo guardava sbalordito.
- I problemi non ce li avremo a recitarla... – esitò un momento pensandoci, perché il suo cuore stava comunque facendo le bizze: si trattava pur sempre di baciare un uomo... anche se in un ormai lontanissimo passato lo aveva già fatto, nel film su Oscar Wilde... solo che questa volta era Viggo...
- ...ma ce li avremo dopo, quando il cofanetto uscirà! - E pensò a cosa avrebbe pensato Kate quando lo avrebbe saputo... e lo avrebbe saputo prima o poi, con i “cani” che si erano appena addormentati e che loro impunemente volevano svegliare: “Ah! Ma allora...! E allora quelle volte...! Questo vuol dire! Mr Orlando ma lei è gay? Ma è sicuro di non essere gay? Allora è bisessuale? Ma ha una storia con Viggo Mortesen? Ma cosa c’è tra voi due? Ma è sicuro sicuro di non essere attratto anche dagli uomini?” e via di seguito, perché a volte i paparazzi sanno essere incredibilmente scemi e sembrano non capire la distinzione tra finzione e realtà. E Kate lo avrebbe ucciso!
Viggo lo guardava e sembrava leggergli nella mente.
- E’ solo un bacio finto! Ma se ti crea problemi...
Orlando si sentì inspiegabilmente avvampare
- Non ho “problemi”... sto solo pensando a quei cretini dei giornalisti! Mi sono rotto di rispondere sempre alle stesse domande idiote!
Uff... e va bene, facciamola! E lasciamo PJ a sbrigarsela con la censura... perché di certo negli USA non ti permetteranno di turbare le menti dei loro innocenti e puri pargoletti con immagini sconce... serial killer e sangue sparso dappertutto sì, ma non il bacio tra il re di Gondor e il principe elfo.
MA POI QUESTE QUA!!! MA DAVVERO GLI PIACE IMMAGINARCI COSI’?!
Viggo e PJ assentirono concordi: c’è gente strana in giro!^^
Orlando osservò di nuovo la striscia:
era ambientata nel fosso di Helm, quando Aragorn torna dopo essere precipitato nel corso della battaglia contro i lupi mannari. Eowyn è disperata quando sente la gente gridare eccitata: il re di Gondor è arrivato; corre a spiare. Ad accoglierlo Legolas che gli riconsegna la Evenstar, il ciondolo di Arwen; Aragorn ringrazia – e a questo punto nel film entra con Legolas nel castello – e a questo punto bacia Legolas!!!! (e Eowyn, logicamente, sviene).

Dovevano davvero aver esagerato con lo scherzare sul loro rapporto!

E le donne sono impossibili da capire.... almeno quelle là dello slash!|

PJ aveva ripreso a parlare: se non erano troppo scombussolati dal fuso orario avrebbe voluto provare a girare la mattina seguente.

Quella sera si ritrovarono tutti nel loro pub preferito, a mangiare pizza e bere pinte di birra, dopo adeguati aperitivi, gozzovigliando e facendo casino, ma Orlando era nervoso: era un attore e doveva essere pronto a girare qualsiasi tipo di scena... e poi era per finta... aveva già baciato un tot di attrici: che differenza c’era? Nessuna! Assolutamente nessuna! – buttò giù un bicchiere di birra scura - Cioè... in effetti nessuna delle attrici gli aveva fatto solletico con la barba... ma la barba di Viggo l’aveva già sentita quando lo aveva baciato davanti ai fotografi all’uscita de “La compagnia dell’anello”, no? E allora si era fatto ben pochi scrupoli e non aveva avuto problemi, no? – prese al volo un calice di vino da un cameriere che passava con il vassoio e lo mando giù un po’ troppo in fretta: sentì lo stomaco infuocarsi - E allora perché diamine si sentiva così... scombussolato? Shit, neanche fosse stato il giorno degli esami! – mandò giù un’oliva con il bicchiere di birra che Bernard gli aveva riempito di nuovo... – “Orlando non fare lo scemo! Poi ha ragione Kate a immaginare chissà cosa! É una stupida scena e i giornalisti saranno pure cretini, ma non fino a questo punto... al massimo ti chiederanno com’è stato baciare Viggo!”
All’improvviso si sentiva molto calmo e si rese conto di aver esagerato a preoccuparsi... era calmo, rilassato e gli veniva da ridere a guardare il naso di Bernard davanti a lui.... ma aveva bisogno di un’altra birra.
All’uscita, un tre ore più tardi, Orlando, Dom e Billy stavano cercando di realizzare uno yodel, mentre Viggo ed Elijah cercavano di guidarli verso la fuoristrada senza farli cadere, né perdersene uno durante il tragitto.
- Sembra davvero essere tornati ai vecchi tempi! – Elijah sembrava quasi divertito.
- E sembra che la cosa ti faccia piacere – sussurrò Viggo che aveva appena afferrato per la collottola della camicia Dom, prima che precipitasse di faccia nella cunetta al lato della strada.
- Ma noi stiamo benissimo! – esclamò Orlando ridacchiando incontrollatamente prima di venire spinto a forza sul sedile, dove crollò addormentato sulla spalla di Billy, per conto suo già perso nel mondo dei sogni.