.|. Legami Immortali .|.

5. Ricordi e Sorprese

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Aragorn era nella sua stanza, voleva cambiarsi d’abito e mettere qualcosa di più comodo prima di scendere di nuovo insieme ai suoi ospiti. Si tolse la lunga tunica che indossava e ne prese un'altra…si voltò verso lo specchio prima di metterla e guardò per un momento la sua immagine riflessa poi il suo sguardo scese sull’abito che aveva tra le mani e sorrise…era quello che portava quella notte lontana quando passò l’ultimo momento d’amore insieme a Legolas prima che la Compagnia dell’Anello si sciogliesse per sempre…erano passati diversi anni e spesso si chiedeva se avrebbe mai rivisto Frodo, Sam, Merry, Pipino, Gimli ed ora che Faramir ed Eowyn erano tornati a Minas Tirith, più che mai…chissà com’erano adesso…il tempo era trascorso per tutti quanti…no…non per tutti…Legolas era ancora uguale ad allora, non era cambiato, solo i suoi occhi davano un prova degli anni passati. Il ramingo chiuse gli occhi, si passò una mano sul viso e nella sua mente si formò il ricordo di quel giorno, a Lothlòrien, quando Legolas l’aveva stretto tra le braccia e aveva visto riflesso nello specchio la loro immagine…riaprì gli occhi, guardò davanti a sé e rivide la stessa scena, ma l’immagine era cambiata…lui era cambiato, non era più giovane come allora, sul suo volto erano visibili i segni del tempo…allungò una mano e sfiorò con le dita la superficie dello specchio e vide di nuovo il proprio riflesso…

“Oh Valar…” sussurrò “…riusciremo ad affrontare tutto questo? Riusciremo a vincere la battaglia contro il tempo…o sarà il tempo il vero vincitore?”

Abbassò lo sguardo sospirando, si voltò, iniziando ad indossare la tunica ma sentì la porta aprirsi…e si ritrovò davanti Eowyn…

“Aragorn…devo parlarti…” disse la dama avvicinandosi a lui.

“Sì…anch’io devo farlo a dir la verità…puoi aspettare che mi rivesta…”

“No!” lo interruppe Eowyn, gli prese la tunica dalle mani e la gettò sul letto “Ho aspettato troppo e adesso voglio la verità!”

Il ramingo spalancò gli occhi al suo gesto, la fissò e vide che lo sguardo della donna stava percorrendo il suo corpo…

“Eowyn, siediti io…” iniziò l’uomo ma la dama di Rohan lo fermò di nuovo.

“No, non voglio sedermi! Voglio la verità! Ma se non vuoi iniziare lo farò io…Arwen e mio fratello sono amanti…” a quelle parole Aragorn aprì la bocca per parlare ma Eowyn continuò “…e tu lo sai…da quanto tempo? Da quanto hanno una storia?”

“Eowyn aspetta…”

“Da quanto?” ripeté la donna alzando la voce.

“Da quando la missione dell’Anello e la lotta contro Sauron sono finite…” rispose il ramingo sospirando “…ma adesso lascia che ti spieghi…”

“E da quando non la ami più?” sussurrò Eowyn fissandolo “Da quando i tuoi sentimenti per Arwen sono cambiati?”

“Io…me ne sono accorto quando con la Compagnia sono giunto a Lothlòrien ma…”

“Allora ti sei preso gioco di me? Tutto quello che mi hai detto era una bugia…per anni ho desiderato essere al posto di Arwen e adesso scopro che non era vero niente?”

“In parte non lo era ma…”

“Zitto!” disse Eowyn facendo un passo verso di lui “Una volta, molto tempo fa, ti ho fatto una domanda, ti ho chiesto…se il tuo cuore non appartenesse già a qualcuno, noi potremmo essere amanti?...ricordi cosa mi hai risposto?...”

“Sì…” sussurrò Aragorn abbassando lo sguardo per un attimo “…ti risposi sì…se il mio cuore non apparteneva a…qualcuno…noi potevamo esserlo…”

“Allora perché non possiamo esserlo adesso?”

Il ramingo fece un profondo respiro, aprì la bocca per parlare ma poi vide gli occhi di Eowyn, si stavano riempiendo di lacrime…non riusciva a dirglielo…

“Eowyn…tu hai Faramir adesso…” sussurrò.

“Come posso stare con lui se ogni singolo giorno penso a te?” disse la donna sospirando, mise le mani sul petto di Aragorn e lo spinse contro il muro dietro di lui “Credevo di poter imparare ad amarlo ma non ci riesco, non come lui vorrebbe…e non merita una donna che pensa ad un altro uomo quando è a letto insieme a lui…”

“Oh Valar! Eowyn non posso fare quello che mi chiedi…”

“Perché?” sussurrò la dama di Rohan avvicinando le labbra a quelle dell’uomo “Potremmo essere amanti Aragorn…dovremmo essere amanti…”

Il ramingo iniziò a sentire il cuore battere prepotentemente quando la bocca di Eowyn si posò sulla sua, cercò di rimanere immobile ma le sue labbra iniziarono a muoversi con quelle della donna…ma non poteva…mise una mano sul suo volto e l’allontanò…

“No Eowyn…”

“Non riesco a dimenticarti…” gli bisbigliò la dama “…ho provato, ti giuro che l’ho fatto ma non riesco…” e lo baciò di nuovo.

Ad un tratto sentirono dei passi, Eowyn si allontanò dal ramingo voltandosi e Aragorn spalancò gli occhi quando vide Eomer entrare nella stanza…guardò il volto del re di Rohan e vide il suo sguardo…

“No…Eomer aspetta…” disse il ramingo alzando una mano verso di lui “…non è come sembra…noi non…” ma si fermò quando vide l’uomo rivolgersi alla sorella…

“Eowyn perché continui a farti del male?” le disse scuotendo la testa “Lui non può amarti…” si voltò verso Aragorn “…anche se poi dovrà spiegarmi questo bacio…”

“Lo so…” sussurrò la donna chiudendo gli occhi e due lacrime scesero sulle sue guance “…il suo cuore non appartiene più ad Arwen ma qualcun altro lo possiede…” si girò verso il ramingo e lo fissò “…lo vedo nei tuoi occhi…spero solo che un giorno troverai il coraggio per dirmi la verità…” e con quelle parole lasciò la stanza.

Aragorn rimase in silenzio per un lungo momento con lo sguardo basso, si avvicinò al letto e indossò la tunica nera…quando rialzò la testa vide che Eomer lo stava guardando…aprì la bocca ma il re di Rohan lo precedette…

“Non devi giustificarti con me…so che è stata mia sorella a cominciare…” alzò un attimo gli occhi al soffitto “…anche se tu potevi respingerla con un po’ più di decisione…” guardò di nuovo il ramingo e accennò un sorriso “…andiamo adesso, gli altri ci aspettano nel salone…” e fece qualche passo verso la porta.

“Eomer non…non dire niente di questo a Legolas…” sussurrò Aragorn seguendolo “…ti prego…lo farò io quando sarà il momento giusto…”

Eomer si fermò in silenzio, respirò profondamente e pensò a quello che anche lui e Legolas gli stavano tenendo nascosto…non erano giusti tutti questi segreti…ma non poteva fare altrimenti…

“Non gli dirò niente ma…Legolas merita di sapere la verità…come mia sorella…” abbassò la voce e bisbigliò tra sé “…e come te…” e uscì dalla stanza.

 ~

Aragorn ed Eomer arrivarono al corridoio che portava al salone dell’incontro e dopo pochi passi incrociarono Legolas…il re di Rohan guardò prima il ramingo e poi l’elfo…

“Scusate…vado ad avvertire gli altri che state arrivando…” e si allontanò velocemente.

Legolas e Aragorn si guardarono per un lungo momento senza parlare…entrambi avrebbero voluto dire centinaia di cose ma nessuno trovava il modo per iniziare…poi l’elfo abbassò lo sguardo e sorrise…

“Questa…questa l’avevi quel giorno, sul balcone…” sussurrò indicando l’abito dell’uomo “…non te l’ho più vista addosso da allora…”

“Sì beh…so che il mio aspetto non è più quello di un tempo ma…” si guardò e poi incrociò di nuovo gli occhi del compagno e senza poter resistere oltre lo abbracciò, stringendolo più che poteva…

“Mi dispiace Legolas…per come ti ho trattato, per quello che ti ho detto…”

“No, no a me dispiace, non dovevo attaccarti in quel modo…” sussurrò l’elfo accarezzandogli i capelli “…è solo che…”

“Shh…è tutto finito…” lo interruppe Aragorn guardandolo negli occhi “…ti va di passare un po’ di tempo con gli altri?”

Legolas annuì sorridendo e guardò il ramingo voltarsi e fare un passo ma prima di lasciarlo allontanare troppo, l’elfo lo prese per un braccio e lo tirò di nuovo a sé, baciandolo dolcemente…

“Adesso possiamo andare…” gli sussurrò sulle labbra e il ramingo si mise a ridere.

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“Oh Aragorn! Eccoti finalmente!” disse Faramir quando il re di Gondor si avvicinò seguito da Legolas “Ci siamo procurati della frutta e del vino nel frattempo…spero che…”

“Avete fatto bene Faramir, è proprio quello che ci voleva…” rispose il ramingo sedendosi sul tappeto insieme agli altri. Legolas si sedette al suo fianco e si guardò attorno, erano messi in semi cerchio davanti al fuoco, vicino a lui c’era Lanthir e dalla parte opposta Eomer e Faramir.

“Bene…una serata in compagnia di soli uomini…” disse Faramir, poi guardò davanti a sé e si corresse “…e Elfi ovviamente…era da molto che non mi capitava…di cosa volete parlare?”  

“Direi di lasciare da parte le questioni riguardante il regno…” disse Aragorn prendendo una delle bottiglie di vino “…anche se la maggior parte di noi ne è coinvolta in prima persona…”

“Sì lo credo anch’io…” ribatté Faramir afferrando un’altra bottiglia, bevve un sorso di vino e la passò ad Eomer “…qual è il prossimo argomento sulla lista?”

“Se non sbaglio per voi Uomini dovrebbero essere le armi o le donne…” sussurrò Lanthir, si guardò attorno e vide che tutti si erano messi a ridere, tutti tranne Legolas che invece gli stava sorridendo…

“Non sbagli amico mio…e per quanto mi riguarda preferirei la seconda scelta…” disse Faramir prendendo un grappolo d’uva “…ad esempio, lasciamo da parte le nostre mogli per questa sera, parlaci di tua sorella…”

“Mia sorella?” chiese Lanthir sorridendo “Beh, cosa volete che vi dica…lei è uno spirito libero, una ribelle, non credo sia ancora nato qualcuno in grado di domarla…”

“Potrei dire lo stesso della mia!” intervenne Eomer ridendo, poi però si voltò verso Faramir “Oh, senza offesa ovviamente…”

“Non preoccuparti…” rispose il principe bevendo un lungo sorso di vino “…riconosco che è vero…io ho provato ma ho fallito…”

Aragorn lo guardò e vide in fondo ai suoi occhi una profonda tristezza, e in parte si sentiva colpevole…avrebbe voluto dire qualcosa ma poi sentì di nuovo la voce di Lanthir…

“Comunque io posso parlarvi come un fratello, per sapere qualche altro particolare di vostro interesse dovete rivolgervi a Legolas…”

“Legolas!” disse Faramir ridendo “Dovevo immaginarlo, ho notato come la splendida dama ti guardava durante la cena…allora raccontaci…cosa c’è tra voi?”

Legolas spalancò gli occhi e si guardò attorno, quando raggiunse Aragorn sentì il cuore battere all’impazzata…vide il suo sguardo interrogativo e scosse lentamente la testa…

“No, noi siamo solo amici…” sussurrò abbassando lo sguardo “…non c’è niente tra noi…”

“Andiamo Legolas non essere timido…” disse Lanthir sorridendo “…siamo tra amici…” poi si rivolse agli altri “…una volta erano amanti…ma…come dire…solo nel senso fisico del termine giusto?”

Legolas lo guardò a bocca aperta, cercò di incrociare i suoi occhi per dirgli mentalmente di smetterla ma non ci riuscì…

“…si incontravano in segreto ad ogni ora del giorno e della notte…e pur non volendo alcune volte…beh…si fermavano proprio sotto la mia stanza…ecco posso dirvi una cosa di mia sorella…in questo campo è molto disinibita e per niente silenziosa…”

Faramir si mise a ridere ed anche Eomer non riuscì a trattenersi, guardò però verso Aragorn e vide che il ramingo stava ancora bevendo dalla bottiglia…poi notò lo sguardo supplicante di Legolas…

“…certo anche tu non eri da meno amico mio…” continuò Lanthir sorridendo.

“Ma…ora non lo siete più giusto?” disse Eomer guardando Legolas “Non siete più amanti da molto tempo?”

“No, non lo siamo…” rispose l’elfo fissandolo e ringraziandolo mentalmente “…da moltissimo tempo…”

“Davvero?” sussurrò Aragorn bevendo un altro sorso di vino.

“Sì…davvero…” disse Legolas voltandosi verso di lui, lo fissò intensamente cercando di capire i suoi pensieri ma il ramingo abbassò lo sguardo…

“Bene…parlaci di te Lanthir…” disse Aragorn, rialzò la testa dopo pochi istanti e incrociò gli occhi di Legolas

‘Va bene…va tutto bene…non preoccuparti…’ gli disse mentalmente e sorrise.

“Non c’è molto da dire…” rispose l’elfo “…ho fatto le mie esperienza come tutti, beh, in più di duemila anni era ovvio…”

“Già…” sussurrò il ramingo…sorrise di nuovo…come poteva essere stato così stupido?...Legolas aveva vissuto centinaia di anni in più di lui, molti dei quali passati lontani o solo come amici…come poteva pensare di essere stato l’unico per lui…sentiva che il vino bevuto iniziava a dargli alla testa ma nella sua mente una cosa era ancora chiara…adesso Legolas era suo, solo suo, era legato a lui…

“Duemila anni…” disse Eomer sorridendo “…beh, pensateci un attimo…è tantissimo tempo…per noi almeno…”

“Non oso immaginare quante signore hanno ricevuto le tue attenzioni!” continuò Faramir ridendo.

“Non tante come vi aspettate…” rispose Lanthir “…e comunque nessuna di loro ha colpito il mio cuore con la freccia dell’amore…” alzò lo sguardo e incrociò quello di Legolas.

"Toglietemi una curiosità..." disse il principe d'Ithilien prendendo dell'altra uva "...ho sentito delle storie, sugli Elfi...e visto che qui ce ne sono due e Aragorn è addirittura sposato con una di loro...beh, è vero che le orecchie degli Elfi sono molto...sensibili?"

"Eccome..." sussurrò Eomer, ma poi si accorse che gli sguardi di tutti erano posati su di lui "...Oh...scusate...non era rivolta a me la domanda..."

"No, continua..." disse Faramir fissandolo.

"Già Eomer...continua..." gli fece eco Aragorn ridendo, si spostò di lato, avvicinandosi di più a Legolas e gli passò una mano sul braccio sorridendo...l'elfo si girò verso di lui fissandolo e si accorse dal suo sguardo che ormai il vino aveva avuto il suo effetto...sperava che nessuno si fosse accorto del suo gesto...ma si sbagliava...

"Beh...io..." iniziò il re di Rohan guardandosi attorno "...ho avuto un amante elfo...una donna...elfo...molto tempo fa...e ricordo questa cosa...delle orecchie ma...è passato molto tempo e posso anche sbagliarmi...ecco...non sono molto attendibile..."

Legolas sorrise nel sentire il modo in cui l'uomo cercava di uscire nel modo migliore possibile dall'errore fatto e decise di ricambiare il favore di poco prima...

"Sì Faramir è vero..." disse attirando l'attenzione su di sé, sentì il sospiro di sollievo di Eomer e sorrise di nuovo "...puoi portare un elfo vicinissimo alla soglia del piacere solo sfiorando le sue orecchie..." con la coda dell'occhio vide che Aragorn continuava a fissarlo e ad un tratto sentì la sua mano sul viso...

"La parte superiore soprattutto..." sussurrò il ramingo, accarezzando la guancia del compagno, quando vide l'elfo girarsi verso di lui e scuotere lentamente la testa, sorrise maliziosamente "...vi fa impazzire...vero?..."

Legolas rimase in silenzio, sentì un forte calore sul volto e si voltò di nuovo, alzò leggermente gli occhi e vide quelli di Lanthir fissi su di lui...

"Buono a sapersi!" disse Faramir sorridendo "Ora c'è una spiegazione sul perché le avete diverse dalle nostre...e c'è qualcos’altro di interessante sul vostro conto?"

“Possiamo raggiungere l’estasi più volte nell’arco di pochissimo tempo” disse Lanthir continuando a fissare Legolas “Non abbiamo bisogno di…riprendere le forze…”

“Però…” sussurrò Faramir sorridendo mentre si portava alle labbra alcuni lamponi.

“Questo non lo sapevo…” disse Eomer allungando le gambe davanti a sé.

“Non potevi…certo, se non hai mai avuto un…amante elfo, re di Rohan…” continuò Lanthir.

Legolas alzò lo sguardo su di lui e vide che, nonostante stesse parlando con Eomer, gli occhi dell’altro elfo erano sempre fissi nei suoi.

“Allora Eomer…” disse Faramir ridendo “…hai mai vissuto quest’esperienza?”

Eomer aprì la bocca per rispondere, guardò Legolas e lo vide muovere le labbra, pronunciando in silenzio ‘No’

“No…” disse scuotendo la testa “…credo proprio di no…almeno…non che io ricordi…”

“Beh, sarebbe un peccato…” intervenne Aragorn “…averlo fatto e non ricordarselo…”

“Dopo quello che ho sentito, concordo con te…” ribatté Faramir “…un vero peccato…” e si mise a ridere, lo stesso fece il ramingo che, dopo un attimo però avvicinò le labbra all’orecchio di Legolas sussurrando

“Non sa quello che si perde…”

L’elfo chiuse gli occhi, cercando di mantenere la calma e sentì tra i capelli la mano dell’uomo…quando li riaprì vide che il ramingo gli aveva avvicinato la bottiglia di vino, scosse la testa, ma Aragorn non si mosse…

“Bevi avanti…” disse il re di Gondor sorridendo “…non lo hai ancora toccato…”

“No, non ho sete…” rispose l’elfo guardandosi attorno.

“Nemmeno io…” continuò ridendo Aragorn “…forza Legolas, non ti farà niente…ti conosco da una vita e non ti ho mai visto ubriaco…”

“E’ vero…” disse Lanthir “…il nostro vino non ti ha mai fatto un grande effetto…forse quello degli Uomini…”

“Coraggio! E’ solo per divertirsi!” aggiunse il ramingo avvicinandogli di nuovo la bottiglia.

Legolas si guardò attorno…e fissò Eomer per un momento, non voleva…non voleva rischiare di perdere di nuovo tutto il controllo su se stesso…

“Aragorn…non insistere…” sussurrò Eomer “…se non vuole…”

“Non l’ho chiesto a te Eomer!” ribatté il ramingo girandosi verso di lui “So io cosa vuole o non vuole Legolas, non devi certo dirmelo tu!”

“Va bene!” disse Legolas alzando la voce e prendendo la bottiglia dalle mani del compagno, fece un profondo respiro e bevve un lungo sorso di vino.

Aragorn lo guardò intensamente fino a quando finì di bere, si accorse che del vino gli era scivolato sul mento, così allungò due dita verso il suo volto e poi se le portò alle labbra sorridendo…

“Mmm Legolas…” sussurrò appoggiando la testa sulla sua spalla e iniziando a baciargli il collo “…come fai a rendere sensuale anche un semplice gesto come questo…”

“Aragorn smetti…” bisbigliò l’elfo cercando di allontanarsi.

Eomer li guardò per un attimo poi tossì per richiamare l’attenzione

“Ehm…bene…stavamo dicendo…”

“Devo aver bevuto troppo…” disse Faramir chiudendo gli occhi ma quando li riaprì la visione davanti a sé non era cambiata…”

“…non sai quanto ho desiderato essere quella bottiglia…” continuò Aragorn mettendo un braccio attorno alla vita del compagno per tirarlo vicino.

Legolas trattenne il respiro, non sapeva cosa fare, cosa dire…sentiva gli sguardi di tutti puntati addosso ma sicuramente ad Aragorn non importava…

“Daro Estel! (Fermo Estel!)” sussurrò mettendogli una mano sul braccio ma il ramingo la prese nella sua, portandogliela dietro la schiena e lo baciò con forza. Legolas chiuse gli occhi e si lasciò andare, accogliendo la lingua dell’uomo nella sua bocca…sentì la voce di Faramir…

“Mah…Arwen ne è a conoscenza?...”

…e poi quella di Eomer…

“Sì…è…è una lunga storia…”

…ed infine quella di Lanthir…

“Scusatemi”

Riaprì gli occhi e incrociò quelli dell’altro elfo che si era alzato e si stava allontanando. Spinse gentilmente Aragorn e si alzò a sua volta seguendo velocemente l’amico lungo il corridoio…

“No…dove vai…resta qui…” disse il ramingo ma quando cercò di mettersi in piedi, ricadde goffamente sul tappeto.

“Hai bevuto troppo Aragorn” sussurrò Eomer fissandolo “Sei ubriaco, te ne rendi conto?”

“Beh, non ti dovrebbe interessare…” rispose il ramingo chiudendo gli occhi per un istante.

“Io vado…vado a riposare…è tardi…” disse Faramir alzandosi “…buonanotte…” e uscì barcollando dalla stanza.

“Capisco che stai passando un momento difficile…” continuò il re di Rohan “…tra poco diventerai padre, avrai delle responsabilità diverse da adesso ma…non sei l’unico che sta affrontando questa situazione, cerca di controllarti, hai messo a disagio Legolas col tuo comportamento…per non parlare del suo amico…”

Aragorn si mise a ridere, scuotendo la testa, poi alzò gli occhi su di lui…

“No, tu non capisci…” bisbigliò “…ho appena scoperto che lui è stato per centinaia di anni con un’altra persona…qualcun altro lo ha toccato per anni…”

“E’ il suo passato Aragorn! Tutti abbiamo un passato…ma il suo presente e il suo futuro sei tu!”

“Futuro? Lui rimarrà per sempre così…io invecchierò e…morirò…lo chiami futuro questo?” sussurrò il ramingo abbassando lo sguardo.

“La mia situazione non è molto diversa dalla tua” disse Eomer chiudendo gli occhi per un attimo.

“Già, ma Arwen è stata solamente tua…non dirmi che al mio posto non ci penseresti Eomer…non dirmi che stringendola tra le braccia non penseresti a tutti gli anni che qualcun altro ha passato con lei e che invece tu non potrai mai passare…”

“Arwen non…non è stata solamente mia…” bisbigliò il re di Rohan fissandolo “…capisco quello dici ma non è nemmeno facile pensare, ogni volta che la guardo, che il bambino che porta in grembo non è mio…ma tuo…non è il frutto del nostro amore ma del vostro…io la amo e continuerò a farlo e spero di poter dimenticare che tu…l’hai toccata al mio posto…”

“Cosa dovevo fare?” ribatté il ramingo alzando la voce e sostenendo il suo sguardo “Cosa devo fare? C’è forse una soluzione a tutto questo?Dimmelo!"

"Lascia perdere..." sussurrò il re di Rohan alzandosi e facendo qualche passo per andarsene.

"No, non lascio perdere..." ribatté il ramingo mettendosi lentamente in piedi davanti a lui "Cosa vuoi che faccia? Ti sembra così facile..."

"Io non sapevo niente di tutto questo!" lo interruppe Eomer alzando a sua volta la voce "Quando ho donato ad Arwen il mio cuore non sapevo che un giorno tu l'avresti voluta indietro...nessuno si è degnato di informarmi di questo piccolo particolare...e adesso lei darà alla luce tuo figlio...non il mio..."

"E' sposata con me, questo lo sapevi, è mia moglie..."

"Ma è la mia compagna!" gridò Eomer, chiuse gli occhi cercando di trattenere le lacrime, era insolito per lui piangere, ma da molto teneva tutti quei sentimenti nascosti nel cuore e il peso stava diventando insopportabile "E' la donna che io amo! E tu l'hai..." fece un profondo respiro "...come ti sentiresti al mio posto?..."

Aragorn socchiuse gli occhi, fissando quelli dell'altro uomo

"Cosa vuoi Eomer?" sussurrò avvicinandosi a lui "Vuoi pareggiare i conti? Vuoi farmi provare quello che stai provando tu?"

"No, Aragorn, non intendevo..." bisbigliò Eomer ma quando vide lo sguardo del ramingo rimase senza fiato...

"Vuoi Legolas?"

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“Lanthir!” gridò Legolas ricorrendo l’amico lungo il corridoio “Lanthir! Dartho Lanthir! (Aspetta Lanthir)”

“Non riesco a crederci…” sussurrò Lanthir fermandosi ma senza voltarsi verso di lui “…eppure questo spiega ogni cosa…è questa la ragione…ecco perché desideri restare in questo posto insieme agli Uomini invece che con la tua gente a Bosco Atro…”

“Io…non volevo…”

“Ti prego non dire niente…mi è bastato quello che ho visto…” continuò l’elfo respirando profondamente “…non me lo sarei mai aspettato da te…ma forse sei più simile a questa gente di quanto pensassi…sei debole come loro, hai lasciato che la lussuria ti annebbiasse la mente…”

“Cosa? No…” disse Legolas facendo un passo verso di lui e scuotendo la testa “…non è così, tu non capisci…”

“Oh certo che capisco invece!” lo interruppe bruscamente Lanthir “Capisco perfettamente…capisco che preferisci essere l’oggetto del piacere di un mortale piuttosto che il re del tuo popolo…”

Legolas rimase in silenzio per un attimo

“Non hai nessun diritto di parlarmi in questo modo” bisbigliò “Tu non sai…non sai niente di me, non sai quello che provo…il mio cuore appartiene a lui…”

“E’ un mortale Legolas!” disse Lanthir alzando la voce e voltandosi di scatto verso di lui “Un semplice mortale! Ricordi ancora cosa significa? Tra qualche anno lui morirà e cosa farai tu allora?”

“Lui…lui non è un semplice mortale…” sussurrò Legolas fissando gli occhi dell’amico e si accorse che erano velati di lacrime “…è il mio amico, il mio amante, il mio compagno, la mia vita…e gli resterò accanto fino alla fine dei giorni…”

“Dei suoi giorni vorrai dire…e dopo? Dopo, Legolas? Quando il tuo cuore si spezzerà, ti lascerai morire? Come…come ha fatto mia madre?”

Legolas chiuse gli occhi per un attimo, cercando di non pensarci…cercando di non pensare a quel giorno…poi sentì di nuovo la voce dell’altro elfo…

“Sai una cosa…anch’io credevo di essere tuo amico…”

“Ma tu lo sei…” ribatté Legolas ma Lanthir lo interruppe di nuovo

“E speravo…speravo che, se un giorno tu avessi deciso di avere un compagno al posto di una moglie, quello sarei stato io…”

Legolas spalancò gli occhi e fissò quelli dell’amico, vide le lacrime scivolare sulle sue guance e allungò una mano verso di lui ma l’elfo fece un passo indietro…

“Non toccarmi!” sussurrò Lanthir respirando velocemente “Potevamo essere felici insieme…felici per l’eternità…ma tu hai scelto la sofferenza…”

“Io non posso comandare il mio cuore Lanthir, non avrei mai voluto provocarti questo dolore ma…se mi sono legato ad Aragorn è stato perché…”

“Ti sei legato a lui?” gli chiese l’elfo aprendo la bocca per lo stupore “Oh Valar…” scosse la testa e un sorriso si formò sulle sue labbra nonostante le lacrime continuassero a bagnargli il viso.

“Lanthir ti prego…” disse Legolas avvicinandosi ancora a lui.

“Io ti ho amato Legolas…” sussurrò l’elfo fissandolo “…ti amo e credo che continuerò ad amarti ma non chiedermi di accettare tutto questo, non potrò mai farlo…non accetterò mai che tu rinunci alla vita per lui…” e con quelle parole si voltò, allontanandosi, ma dopo qualche passo si fermò, stringendo i pugni.

“Re Thranduil non sa nulla vero? Tuo padre non mi ha mandato qui solo per portarti il suo messaggio…voleva che scoprissi cosa ti spinge a restare lontano da casa…ed ora che lo so…”

“Lanthir no!” disse Legolas e sentì i propri respiri aumentare di velocità…non aveva mai accennato niente a suo padre…niente…

“Se non glielo dirai tu quando torneremo a Bosco Atro…lo farò io…”

Legolas rimase immobile ad osservare l’elfo allontanarsi…in silenzio…l’unico suono era quello del suo respiro…

~

Eomer scosse lentamente la testa ma il ramingo si avvicinò ancora di più a lui, fino quasi a sfiorarlo…

“Vuoi avere Legolas? Solo così ti sentirai alla pari con me?” sussurrò Aragorn fissandolo “Credi che non l’abbia notato? Ho visto come lo guardi e ho visto anche come lui risponde ai tuoi sguardi…ma non me lo porterai via…Legolas è mio…è legato a me…”

“Aragorn non voglio…farti del male…non è questo che intendevo dire…”

“Non provarci Eomer…non sfidarmi…” bisbigliò il ramingo “…non te lo permetterò..."

"Cosa sta succedendo qui?" disse Legolas avvicinandosi velocemente ai due uomini.

"Niente..." sussurrò Eomer guardando ancora per un momento il volto di Aragorn davanti a sé  "...buonanotte..."

Legolas accennò un sorriso e guardò il re di Rohan allontanarsi

"Di cosa stavate discutendo?" chiese ma appena si voltò vide che Aragorn era caduto in ginocchio a terra "Estel!"

"Mi gira la testa..." disse il ramingo ridendo.

"Estel perché hai bevuto così tanto?" sussurrò l'elfo abbassandosi al suo fianco "Alzati avanti...ti porto nella tua stanza.." gli mise le braccia attorno alla vita per rialzarlo ma il ramingo invece di assecondare il suoi movimenti lo tirò verso di sé ed entrambi caddero distesi a terra.

"Anche tu non ti reggi in piedi!" continuò Aragorn senza smettere di ridere.

"Mi hai fatto cadere tu..." sussurrò Legolas cercando di rialzarsi ma l'uomo non glielo permise aprendo le gambe e incrociandole dietro di lui "...Estel lasciami..."

"Resta qui..." bisbigliò il ramingo, mise le mani sul collo dell'elfo e lo baciò ardentemente, sfiorandogli le guance con i pollici "...non l'abbiamo mai fatto qui...davanti al fuoco..."

"Cosa? No...potrebbe arrivare qualcuno..." ribatté Legolas scuotendo la testa, approfittò del momento di distrazione del compagno per rialzarsi ma riuscì solo ad aprire le gambe e sedersi sopra di lui.

"Non mi interessa..." continuò Aragorn stringendo le mani sui suoi fianchi "...ti voglio adesso e..." fece scivolare una mano tra le sua gambe iniziando a muoverla lentamente "...anche tu mi vuoi..."

"Estel...no...non qui..." sussurrò Legolas chiudendo gli occhi quando sentì l'altra mano del ramingo farsi strada lungo il suo petto, slacciando uno ad uno tutti i lacci della tunica...sentì le dita dell'uomo accarezzargli la pelle nuda e poi salire sul collo fino a raggiungere il viso...con l'indice gli sfiorò le labbra semiaperte...

"Ti voglio...ti voglio..." sussurrò Aragorn respirando velocemente, mise la mano dietro alla testa del compagno e lo tirò a sé...Legolas aprì per un attimo gli occhi, sorpreso dal quel gesto inaspettato ma poi li richiuse non appena il ramingo iniziò a passare la lingua sul profilo del suo orecchio...strinse i pugni sul tappeto, cercando di trattenere i gemiti...ma poi sentì dei passi...o forse si stava sbagliando...cercò di voltare la testa per vedere e quando socchiuse gli occhi si rialzò di colpo...

"Scusate...credevo non ci fosse più nessuno...volevo portare il vino rimasto e la frutta nelle cucine...avevamo lasciato tutto qui..."

"Cosa c'è?" disse Aragorn fissando il volto di Legolas poi girò la testa nella stessa direzione di quella del compagno "Ah Eomer! Non riuscivi a dormire?" fece cenno con la mano all’uomo di avvicinarsi “Vieni, unisciti a noi!”

Legolas spalancò la bocca incredulo guardando prima il compagno e poi il re di Rohan.

“Credo sia meglio che ti aiuti a portarlo nella sua stanza” disse Eomer accennando un sorriso, si avvicinò al ramingo ed insieme a Legolas lo sollevarono da terra, e si avviarono lungo i corridoi ignorando tutto ciò che l’uomo continuava a ripetere.

“Aragorn ma quanto pesi…” si lamentò Eomer sbuffando “…tu sei molto più leggero…”

“Shh…” bisbigliò l’elfo girando la testa verso di lui “…può sentirti anche se è ubriaco…e comunque io sono un Elfo, sono per natura più leggero di un Uomo…”

“Non preoccuparti…non si ricorderà niente…”

“Come puoi saperlo?”

“Beh…anche a noi è successa la stessa cosa…” rispose il re di Rohan cercando di incrociare lo sguardo di Legolas “…giusto?...”

“Siamo arrivati” sussurrò l’elfo fermandosi.

“Bene, ora…tu resta qui con lui, tienilo in piedi, io entro nella stanza e tolgo di mezzo tutti i possibili ostacoli e le armi, così non rischieremo che si faccia del male da solo…in questo stato… poi lo porteremo dentro e...” Eomer si fermò quando vide che Legolas aveva iniziato a ridere.

“Scusa…è solo che…sembra un piano di battaglia…”

Eomer gli sorrise, allontanandosi, aprì la porta ed entrò nella stanza.

“Avanti Aragorn…manca poco” disse l’elfo mettendo le mani sulle spalle del ramingo per farlo stare contro al muro “Ma dovevi proprio bere in quel modo?” sentì dei rumori e si voltò verso la porta “Tutto bene Eomer?” non ottenne risposta ma poi intravide una luce e si tranquillizzò…stava per voltarsi di nuovo quando sentì sulla vita le mani dell’uomo che lo tiravano indietro con forza…dopo pochi attimi Aragorn iniziò ad accarezzargli il petto nudo, sfiorando con le dita il profilo dei suoi pantaloni…

“Lo vedi quel letto?” gli sussurrò l’uomo all’orecchio, appoggiando la testa sulla sua spalla “Sai cosa succederà appena metteremo piede in quella stanza?”

“Andrai a dormire e…” iniziò Legolas ma si lasciò sfuggire un sospiro quando Aragorn gli morse dolcemente la punta dell’orecchio. 

“Sbagliato…ti getterò sul materasso, ti legherò i polsi alla testiera e ti farò tutto quello che ho sempre desiderato farti…”

L’elfo chiuse gli occhi e sentì il proprio respiro farsi più frequente…

“…e non mi fermerò fino a quando ti sentirò gridare il mio nome, fino a quando il tuo corpo non ricorderà altro che le mie mani, fino a quando mi implorerai di concederti il piacere…”

“E…Eomer hai…finito?” chiese Legolas cercando di mantenere la calma, doveva essere un richiamo ma la voce che era uscita era poco più di un sussurro.

“Sì…eccomi…ho spostato il baule con alcune armi ma…” il re di Rohan si fermò di colpo quando vide i due compagni…le mani di Aragorn che accarezzavano il corpo perfetto dell’elfo e Legolas, con gli occhi semichiusi che lo guardava…aprì la bocca per parlare ma poi vide che anche il ramingo alzò lo sguardo su di lui, sorridendo maliziosamente…in un momento si ritrovò con le spalle al muro e il volto dell’elfo a pochissima distanza dal proprio…guardò dietro di lui e incrociò di nuovo gli occhi del re di Gondor, questa volta molto più vicini…  mise istintivamente le mani sui fianchi di Legolas, per allontanarlo, ed anche l'elfo appoggiò le sue sul muro per spostarsi ma Aragorn non si mosse...

"Estel cosa fai..." sussurrò Legolas inclinando la testa per guardare il compagno dietro di sé "...spostati...Eomer deve andare e così non gli stiamo facilitando le cose..."

"Ah davvero? Perché invece non resti con noi..." disse il ramingo guardando negli occhi l'altro uomo.

"Veramente...non mi sembra il caso Aragorn..." rispose Eomer spostando in continuazione lo sguardo sui due compagni "...è tardi...e sicuramente voi dovete...riposare e..." si fermò di colpo chiudendo gli occhi quando sentì contro di sé il corpo di Legolas...il ramingo si era mosso contro il compagno, spingendolo addosso a lui...

"Puoi venire anche tu...tir meleth (vero amore), può venire anche lui con noi" bisbigliò sensualmente Aragorn all'orecchio di Legolas ma continuando a fissare Eomer "...puoi venire a...riposare insieme a noi se lo desideri..."

"Estel...cosa stai dicendo...smetti..." disse l'elfo guardando l'uomo davanti a sé, cercava in tutti i modi di stare lontano da lui ma Aragorn continuava a spingerlo contro il corpo di Eomer, lentamente...quei movimenti gli stavano facendo perdere la testa, sentiva contro di sé l'eccitazione del compagno e sapeva benissimo che Eomer poteva sentire la sua...abbassò lo sguardo arrossendo e il calore al viso aumentò quando, guardandosi, si ricordò di avere la tunica aperta...poi udì un sussurro...

"Legolas..."

Rialzò la testa e guardò negli occhi il re di Rohan.

Eomer lo fissò intensamente, poteva scorgere la paura mista al desiderio in quel blu profondo...sapeva che Legolas non avrebbe mai voluto trovarsi in quella situazione, e lo stesso valeva per lui, avevano già commesso troppi sbagli...spostò una mano dal fianco dell'elfo e la passò sul suo petto, risalendo fino al collo...quel corpo perfetto...già una volta l'aveva toccato...riusciva a ricordarlo...anche se erano solo immagini...

Legolas si passò la lingua sulle labbra, naturalmente, ma quando notò quanto fossero vicine a quelle di Eomer si fermò, immobile, con il terrore che un solo, piccolo movimento del capo, potesse essere troppo...sentì la mano dell'uomo raggiungere il viso, la sentì fermarsi sulla guancia e col pollice sfiorargli le labbra che aveva appena inumidito...chiuse gli occhi un istante...ma poi li riaprì, fissando quelli dell'uomo, scosse la testa lentamente con dei movimenti appena percettibili...

"Portalo a letto..." sussurrò Eomer accennando un sorriso.

Legolas lo fissò ancora per un momento poi fece forza nelle braccia e spinse indietro Aragorn, si voltò velocemente e lo afferrò prima che potesse cadere a terra.

“Tolo na nin Estel (Vieni con me Estel)” gli sussurrò prendendolo tra le braccia e trascinandolo nella stanza, lo fece sdraiare sul letto e si voltò facendo un passo, ma sentì la mano di Aragorn afferrargli il braccio.

“…ù…dartho na nin…avo baded o e…(no, resta con me, non andare da lui)” disse il ramingo con gli occhi quasi chiusi.

“Im darthathon ui na le Estel (resterò sempre con te, Estel…)” gli sussurrò l’elfo baciandogli la fronte “Shhh…” quando l’uomo gli lasciò il braccio si allontanò lentamente, continuando a guardarlo.

“Si è addormentato?” chiese Eomer quando Legolas si avvicinò a lui.

“Non ancora…” rispose l’elfo appoggiandosi allo stipite della porta, fece un sospiro e accennò un sorriso “…è così buffo…sembra non capire tutto quello che fa…è come un bambino…”

“Eri anche tu così quando…” iniziò il re di Rohan e quando vide l’elfo alzare lo sguardo su di lui fece un profondo respiro “…Legolas, io…non sono stato del tutto sincero con te riguardo quella notte…non è vero che non ricordo niente, alcune cose mi sono tornate alla mente e…”

“Anche a me” lo interruppe Legolas annuendo “Ma non parliamone adesso, non è il momento…”

“Ma dobbiamo farlo…” disse Eomer “…dobbiamo parlarne…”

“Sì lo so e lo faremo…ma non qui, non adesso…non…” l’elfo abbassò lo sguardo su di sé e si richiuse la tunica “..non in queste condizioni…”

L’uomo aprì la bocca annuendo “Oh…sì certo…hai ragione…”

“Buonanotte Eomer” sussurrò Legolas sorridendo.

Il re di Rohan alzò un braccio e con il dorso della mano gli accarezzò la guancia

“Buonanotte Legolas” e si allontanò lentamente per il corridoio. L’elfo si voltò verso di lui e vide che si stava passando le mani tra i capelli, poi rientrò nella stanza e si sdraiò accanto ad Aragorn che nel frattempo si era addormentato profondamente.