.|. Questo Dolce Sentimento .|.

by Stregababablu

Dopo la conclusione della Trilogia e l'uscita dei film al cinema, le vite dei portagonisti predono strade diverse. Orlando decide di organizzare una vacanza tutti insieme per riunirsi ancora una volta e....

Sentimentale | Slash | Rating PG -13| One Piece

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Lo ammetto alla fine mi avete contagiato e ci provo. Premetto che quello che ho scritto è frutto solo della mia fantasia che non conosco personalemente gli interpreti ( peccato) e non sono a conoscenza dei loro gusti e delle loro idee…..

 

Il tramonto era di una bellezza da mozzare il fiato. Un cielo era pieno di lingue di fuoco rosso arancio circondato dalle prime strisce di colore blu della notte che stava avanzando. Il sole era una palla ormai incandescente che piano piano sembrava immergersi nell’acqua del mare color grigio argento. Viggo osservava questo spettacolo da dietro l’obiettivo della sua macchina fotografica, e scattava immagini a ripetizione. Poi finalmente interruppe il lavoro e rimase appoggiato alla balaustra del balcone beandosi di quell’immagine e godendosi la brezza che gli accarezzava il viso e il corpo. Era stanco aveva bisogno di staccare……. Gli ultimi mesi erano stati stressanti, anzi per lui gli ultimi anni…. Aveva finito di girare Il Signore degli anelli e Hidalgo e poi tutte le premierè in giro per il mondo giù da un aereo e poi su un altro e così per mesi. Non faceva per lui, per il suo carattere ma come aveva ripetuto spesso lui aveva accettato e adesso ne pagava le conseguenze. Ma c’era dell’altro….. c’era qualcosa che lo tormentava un pensiero ricorrente che lo torturava.

Scosse la testa e in quel mentre squillò il cellulare.

“ Vig ciao come stai?” sentì la voce squillante di Orlando.

“ Bene e tu? Hai finito le riprese?”

“ Si senti Vig ti chiamo proprio per questo. Ho deciso di prendermi una settimana di ferie e ho contattato Lij, Dom, Sean e Sean e abbiamo pensato di fare una vacanza tutti insieme, volevo sapere se ti va di essere dei nostri?”

“ Mah Orly…” cominciò 

“ Non accetto un no Vig abbiamo prenotato alle isole Fiji abbiamo un isolotto tutto per noi, ci sono sei piccoli bungalow uno per uno dai non fare il solito orso, vieni”

E intanto Orlando pregava che accettasse, lo doveva rivedere, gli mancava, aveva bisogno di rivederlo per fare chiarezza.

“ Va bene ci sto, ho proprio bisogno di staccare”

“ Iahuuuuuuuuuuuuuu” un urlo assordante gli riempì le orecchie. Si misero d’accordo  e si salutarono.

Orlando non stava più in se dalla gioia. Era quasi un anno che non vedeva Viggo e finalmente si sarebbero ritrovati. Provava nei suoi confronti dei sentimenti contrastanti, per lui era un esempio, avrebbe voluto essere come lui. Sempre attento, presente, uno che credeva in ogni cosa che faceva e questo traspariva dalla passione e l’impegno che ci metteva. Ma c’era qualcosa d’altro, qualcosa che non riusciva a definire. Il suo pensiero corse a un giorno in particolare.

 

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Erano in palestra ad allenarsi e stavano provando i combattimenti con la spada improvvisamente  era inciampato ed era finito addosso a Viggo tutti e due lunghi e distesi per terra. Aveva cominciato a ridere ma quando aveva incontrato lo sguardo dell’amico si era ammutolito. Sembrava che volesse leggergli dentro e il suo corpo cominciava a percepire quello steso sotto di lui. Piccoli brividi di piacere cominciarono a partire dalla base del collo per irradiarsi lungo la sua schiena, e il suo corpo cominciava a reagire. Si era alzato di scatto e con una scusa si era allontanato, senza avere il coraggio di guardare Viggo. Non si era accorto che l’altro lo seguiva con occhi turbati perché anche lui aveva provato le sue stesse sensazioni. Aveva cercato di dimenticare e di fare finta di niente e ci era riuscito benissimo almeno in apparenza perché ancora adesso a distanza di tempo ogni volta che ci ripensava riusciva ancora a provare lo stesso brivido.

 

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“ No non può essere, appena lo rivedrò, mi renderò conto che è solo una sensazione” cercava di convincere se stesso, ma sapeva che non era così. Sapeva che si era innamorato di Viggo e niente avrebbe potuto cancellare i suoi sentimenti.

Anche i pensieri di Viggo erano tornati a quel giorno, a quando il corpo di Orlando si era torvato sopra il suo ai brividi che lo avevano colpito e alla voglia di baciarlo che gli era venuta, quando i loro visi si erano quasi sfiorati. Per un momento aveva creduto di intravedere le stesse emozioni negli occhi dell’altro, ma questo si era allontanato così velocemente che aveva pensato si fosse accorto di quello che provava e avesse cercato di evitare perché non era interessato. Si era buttato così tra le braccia di unadelle truccatrici che gli moriva dietro, ma senza risultato.

Passò una settimana un po’ intensa e poi arrivò il giorno della partenza. Viggo era agitato, in ansia soprattutto per il fatto di rivederlo “ Devo smetterla, devo riuscire a mettere i miei sentimenti in un angolo del mio cuore, non posso permettermi altro che amarlo da lontano”.

Si ritrovarono tutti all’aeroporto dell’isola principale e fu una festa. Non si vedevano da tempo, ma l’amicizia nata durante i 18 mesi di riprese era rimasta inalterata. Erano tutti entusiasti di poter trascorrere una settimana insieme lontano da tutto e da tutti.

“ Ehi Dom, guarda un po’ il grande Re è venuto, si vede che non poteva fare a meno di noi” disse Lij correndo ad abbracciare Viggo. Orlando aveva taciuto a tutti che ci sarebbe stato anche lui. Viggo ricambiò l’abbraccio di Lij poi si difese dall’assalto  degli altri e intanto con lo sguardo cercava l’unica vera ragione che lo avesse portato li. Era in un angolo e osservava la scena in silenzio con un sorriso sulle labbra. Non riusciva a staccare gli occhi dall’uomo e aveva paura avvicinandosi di non riuscire a controllarsi. Avrebbe voluto saltargli addosso e…….. Viggo si districò dal grovigli di braccia e gambe e si diresse verso di lui guardandolo fisso. Non riusciva a crederci eccolo li davanti a lui, bellissimo come sempre anzi gli sembrava persino più bello, e lo guardava con quel sorriso così dolce. Dio come lo amava. Avrebbe voluto che tutto e tutti intorno a lui scomparissero all’improvviso e li lasciassero soli, avrebbe voluto prenderlo tra le braccia riempirlo di baci e possederlo all’infinito, ma non poteva. Si stampò un bel sorriso sulle labbra

“ Orly che gioia rivederti, m siete mancati” e lo abbracciò. “ Anch’io sono contento”. Furono raggiunti da un addetto dell’albergo che avrebbe provveduto al loro trasferimento sull’isolotto.

Era un posto magico, meraviglioso.  I bungalow era immersi nel verde di un lussureggiante giardino abbastanza vicini uno all’altro, ma anche abbastanza lontani da garantire una perfetta privacy. Il giardino era pieno di piante e fiori esotici con i loro colori esotici e che con le loro fragranza profumavano l’aria. Ogni bungalow era dotato di un salotto con angolo cottura, un’ampia camera da letto con vista sul mare e un bagno. La spiaggia era a forma di mezzaluna, di finissima sabbia bianca e il mare sembrava una tavola turchese, bastava abbassare gli occhi per vedere il fondo.  Per recarsi all’isola principale l’albergo metteva a disposizione di ogni bungalow una barca a motore. Un paradiso.

Erano tutti sulla spiaggia e ammiravano in silenzio il tramonto.

“ Questo posto è un paradiso” disse Sean sospirando.

“ Già un paradiso da dividere con chi ami” rispose Viggo fissando Orlando negli occhi. Il ragazzo rimase turbato da quello sguardo e da quelle parole. “Non può essere” si diceva “sarebbe troppo bello, che anche lui provasse le stesse cose, le stesse emozioni, le stesse sensazioni. No sarà la mia immaginazione, sono io che lo desidero così tanto, che vedo quello che non c’è” scosse la testa “ allora vediamo chi arriva primo” urlò e corse verso l’acqua cominciando a bagnare tutti. Cominciò una battaglia di schizzi, risate e scherzi che li coinvolse tutti. Sembravano un gruppo di bambini più che uomini adulti e maturi.

I due giorni seguenti passarono nel segno delle risate e dell’allegria. Si raccontarono tutto quello che era successo in quel periodo e la loro amicizia si rinsaldò ancora di più. Il terzo giorno si svegliarono che il cielo che non prometteva niente di buono, nuvoloni neri carichi di pioggia si addensavano all’orizzonte e si avvicinavano.

“Sapete che vi dico, potremmo  andare sull’isola grande a fare un giro, dobbiamo fare provviste anche.” Tutti accettarono con entusiasmo. Partirono divisi in due barche. Giunti all’isola si recarono subito al pittoresco mercato locale. Fecero incetta di provviste, e poi si divertirono a girare tra le bancarelle, comprando una serie di oggetti, di nessuna utilità, a pittoreschi e caratteristici. Viggo intanto scattava foto su foto.

“ Ehi Vig, non perdi mai il vizio” lo prese in giro Lij ridendo e facendogli una smorfia subito immortalata.

“ Stavo pensando di organizzare una mostra con tutte le vostre foto per mostrare al mondo la vostra vera natura”.

“ Non oserai vero, abbiamo una reputazione da difendere” gli rispose Sean Bean.

“ Ma chissà, vedremo.” E si mise a ridere. Furono riconosciuti da un gruppo di turisti e si ritrovarono presto a firmare autografi e a farsi fotografare. Come sempre. Si fermarono a pranzo in un locale tipico e assaggiarono le specialità locali. Presto cominciarono a ridere e scherzare.

“ Ragazzi, non vorrei guastarvi la giornata, ma io rientro, chi viene con me?” chiese Viggo.

Gli altri decisero di rimanere. Era già salito sulla barca quando “ Ehi ramingo, me lo dai un passaggio?” Sussultò al suono di quella voce, Orlando l’aveva seguito.

“ Certo Elfo, non si può dire di no a un principe”.

Si diressero ai loro bungalow, con l’accordo di ritrovarsi da Viggo per preparare qualcosa per la cena. Orlando era pronto e si avviò quando cominciò a piovere. Grosse gocce di pioggia cominciarono a cadere sempre più fitte, fece appena in tempo a raggiungere il bungalow di Viggo.

“Sei già pronto, scusa ma mi sono messo a scrivere e ho perso il senso del tempo, faccio la doccia e sono subito da te.” Orlando si mise sulla porta finestra a osservare l’orizzonte, guardava la pioggia cadere fitta  sembrava come se una tenda di fili d’argento lo separasse dall’esterno. Udì un rumore alle sue spalle, si girò. Viggo era rientrato nella stanza nudo e  con un asciugamano si stava asciugando i capelli.. Il cuore perse un colpo, e si ritrovò a fissare quel corpo che desiderava così tanto. Come spinto da una mano invisibile si mosse verso di lui e gli si fermò davanti. Viggo, rimase immobile, con gli occhi persi in quelli di Orlando.

“ Orly cosa….” Ma si interruppe quando senti la sua mano che gli accarezzava il torace. Orlando si fece ancora più vicino, i loro volti adesso si sfioravano, la bocca di Orlando  si fece sempre più vicina, cominciò a giocare con la sua dandogli piccoli e lievi baci, passandogli la lingua sulle labbra, poi scese sul collo, sul torace e si fermò sui capezzoli che si erano inturgiditi leccandoli e titillandoli, giocando prima con un o poi con l’altro. Poi scese più in giù, lasciando una scia di fuoco al suo passaggio. Viggo sentiva un calore avvolgerlo, il respiro si faceva sempre più accelerato, sentiva che il suo corpo che si stava lasciando andare, le gambe si facevano molli.

“ Orlando, fermati…….. no non ti fermare………. dio mi stai facendo impazzire….” Orlando alzò gli occhi e fissò Viggo che con la testa buttata leggermente all’indietro, gli occhi chiusi si stava passando la lingua sulle labbra. Quella vista lo fece impazzire, e si alzò per baciarlo. Il loro primo bacio…. Fu un’esplosione di fuochi d’artificio, le loro lingue duellavano si colpivano, si cercavano, scappavano per ritrovarsi ancora.

“Sei troppo…. Vestito…. voglio sentirti” mugolò Viggo e intanto cervava di spogliare Orlando. Finalmente, si ritrovarono tutti e due nudi, i corpi avvinghiati l’uno all’altra, volevano toccarsi, sentirsi, perdersi l’uno nell’altro.

Orlando spinse Viggo sul letto e poi gli si sdraiò sopra. Cominciò a baciarlo sul collo, a succhiargli i capezzoli e a scendere giù sempre più giù finchè non arrivò a lambire la sua virilità

“Ahhhhhhhhh……… si ………….. non smettere……………” e lui non smise finchè il suo compagno non arrivò al piacere. Viggo si alzò di scatto e invertì le loro posizioni restituendogli tutto il piacere che aveva ricevuto. Si addormentarono abbracciati e l’alba li colse così. Viggo aprì gli occhii, stava ancora piovendo, si girò e guardò Orlando. Era accovacciato tra le sue braccia, sorrideva e aveva un’ espressione così serena e rilassata, sembrava un bambino. Si stiracchiò e aprì gli occhi. Viggo si perse in quello sguardo color cioccolata……

“ Buongiorno amore” e Orlando lo baciò.

“Buongiorno”. Viggo era ancora stupefatto  e incredulo per quello che era successo quella notte.

“ Orlando…” cominciò…

“ No parlo io.” Lo interruppe “ Io ti amo Viggo. Ho provato a combattere questo sentimento, ma non ci sono riuscito. Ieri sera quando ti ho visto così, non sono riuscito più a trattenermi. Non so quello che tu provi per me, ma per me questa è stata la notte più bella della mia vita, non pensavo si potesse amare tanto una persona e…..”

“Anch’io ti amo Orly” lo interruppe Viggo…… Orlando lo fissò e poi si sciolse  in uno dei suoi meravigliosi e dolcissimi sorrisi pieni di amore. E si amarono ancora e poi ancora, mai paghi di sentirsi uno parte integrante dell’altro.

 

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Questa è la prima che scrivo in assoluto aiutooooooooooo

Ho finito, aiuto è stato bello ma difficile scrivere certe cose…… comunque ci sono arrivata. Adesso aspetto i vs. commenti e critiche che saranno utilissimi per migliorare……..