.|. Mio Piccolo Tesoro .|.

 

1. Piccola Speranza tra gli Alberi

~

Era una bellissima e tiepida serata d'estate…il caldo tepore del sole era ancora imprigionato tra le verdi foglie degli alberi rigogliosi ed enormi, il cielo era tinto di colori dalle tonalità rosse e arancioni e già si potevano vedere le prime piccole stelle brillare timide…

Giornate di tal fattura venivano considerate ,dagli elfi di Boscoatro ,alla stregua di una grande festa…il bosco era ornato da allegri scosci di risa cristalline e da cantici allegri e spensierati…voci di creature immortali che si chiamavano e gridavano di gioia lodando i Valar…

Solo due elfi si erano allontanati da tutto quell'allegro trambusto ,alla ricerca di un po' di tenera intimità…

Glorfindel aveva la schiena appoggiata al tronco di un albero e tra le sue gambe ,poggiato con la schiena al suo petto, vi era il principe di Boscoatro ,Legolas…

Le braccia di Glorfindel cingevano la sottile vita di Legolas e le proprie mani si intrecciavano alle sue per poi posarsi con delicatezza sul grembo del principe. Legolas teneva la testa reclinata all'indietro sulla spalla di Glorfindel e gli lambiva con dolcezza la labbra.

<Valar ,Legolas….quanto ti amo!!>

Legolas sorrise dolcemente mentre le sue guance assumevano un colorito simile al tramonto e ,mettendo una mano dietro al collo di Glorfindel avvicinò il suo viso al suo e lo baciò appassionatamente.

<Anche io….anche io ti amo…>mormorava tra il bacio.

<Per sempre Legolas…>aggiunse Glorfindel guardando intensamente negli occhi il suo piccolo principe…era tutto per lui…da quando si era dichiarato a lui in quella lontana mattina d'autunno non lo aveva più lasciato…non era passato un solo giorno in cui non lo aveva stretto a sé baciandolo teneramente…e quella serata non avrebbe certo costituito un'eccezione…

<Per l'eternità…>concordò Legolas sospirando. Amava Glorfindel…lo amava davvero…era l'unica persona che amasse veramente con tutta la sua anima e con tutta la sua forza…amava il suo modo di riempirlo di premure e attenzioni…quel suo modo di coccolarlo…era così dolce e sereno potersi rilassare tra le sue braccia…

Ad un tratto Glorfindel fece scivolare lentamente una mano sotto la tunica di Legolas, andando così a solleticare i fianchi. Legolas sussultò dalla sorpresa e fece una smorfia divertita.

<Smetti Glorfindel!>sussurrò ridendo ma l'altro elfo continuò a scendere fino ad accarezzargli il ventre. Legolas sospirò stringendo tra le mani un lembo dei pantaloni di Glorfindel.

<Mi…farai impazzire….>

<No…sei tu che mi fai impazzire…>ribatté l'altro< …con il tuo viso…la tua voce…il tuo corpo…le tue labbra…>mormorò prima di prendere voracemente possesso delle labbra di Legolas, il quale gemette…non era abituato a simili irruenze da parte di Glorfindel…ma era piacevole…molto.

Quando le loro labbra si allontanarono Legolas si poggiò di nuovo contro il petto di Glorfindel e sospirò.

<Cosa ti turba Legolas?>

<Nulla…>mormorò Legolas mentre una folata di vento gli spingeva alcune ciocche dei suoi lunghi capelli sul viso.

<Non mentire con me ,mio principe…so che qualcosa ti preoccupa…lo capisco da come sospiri…e dal tono della tua voce…ci vorrà ancora del tempo prima che riuscirai ad ingannarmi…conosco tutto di te…perfino il più recondito significato di ogni tuo respiro…>Legolas sorrise dolcemente e Glorfindel continuò:                    

<Per cui…dimmi ti prego…cosa ti preoccupa? Per caso tuo padre ti ha parlato delle invasioni degli uomini?>

Il corpo di Legolas fu scosso da un fremito e Glorfindel se ne accorse…

<Si…>ammise Legolas con un sospiro.

<Dunque?>

<Mio padre mi ha detto di avere ricevuto notizie da Sire Elrond di Rivendell….oramai gli uomini hanno catturato molti di noi…decine di elfi…torturati e i Valar solo sanno che fine hanno fatto! Elfi fatti prigionieri dagli uomini per soddisfare i loro lascivi desideri…e poi una volta che non servono più a quello scopo per essersi indeboliti a causa dei brutali trattamenti ai quali vengono sottoposti…li torturano fino alla morte o chissà quali altre angherie!! Oh Glorfindel…gli uomini si stanno avvicinando sempre più verso Boscoatro…e…e se dovessero trovare il nostro reame? E se…se ci catturassero tutti? Ho tanta paura! Paura per il nostro popolo…per mio padre e il regno e…>Legolas tacque e Glorfindel sussurrò:

<E?>

Legolas abbassò lo sguardo e le ciglia gli formarono due piccole ombre sulle gote.

<E…e per noi…se dovessero allontanarmi da te…se fossi costretto a giacere con un altro che non fossi tu?! Costretto a donare il mio corpo a qualcuno che non sei tu?! E se…dovesse accadere a te lo stesso? Se qualcuno mi allontanasse da te…io…allora che farei? Saperti lontano da me e in pericolo…non credo di riuscire a sopravvivere….>

Concluse mentre calde lacrime scendevano lungo il suo candido e bellissimo viso. Glorfindel lo abbracciò stretto a sé…mai aveva visto Legolas piangere…ed ora che per la prima volta ha visto le lacrime sgorgare dai suoi occhi erano per paura di perdere lui…!Non poteva crederci…

<No Legolas…non pensare a queste cose…lo sai che mai niente…e nessuno mi allontanerà da te! Ti proteggerò io…e lo sai bene! Nessun uomo ci dividerà…mi hai capito Legolas?>

Prese il viso di Legolas tra le mani e asciugò le lacrime con i pollici.

<Hai capito? Nessuno.>ripetè.

<Si…si ho capito…>sussurrò Legolas abbracciandolo e baciandolo con fervore. Anche Glorfindel cominciò a prendere maggiormente possesso della bocca di Legolas e presi da una passione sempre più travolgente si sdraiarono a terra ,continuando a baciarsi ed ad accarezzarsi…

Legolas era sollevato…aveva fatto bene a parlarne con Glorfindel…ora si sentiva bene…e finalmente tranquillo…ad un tratto gli sembrò di udire…

Ma no! Era impossibile…

Cercò di concentrasi su Glorfindel e sulle sue carezze sempre più intime ma quel…rumore…

…C'era qualcuno che piangeva…un bimbo…

<Glor…Glorfindel…Aspetta…fer…ferma…ti…>esclamò tra i sospiri.

Glorfindel sorrise maliziosamente e fece scendere la mano sempre più in basso tra le cosce di Legolas e riuscì a rubargli un gemito di puro piacere.

<Vuoi che mi fermi? Lo vuoi?>gli mormorò sulle labbra .Quanto era adorabile tenerlo così…sull'orlo del piacere…

Legolas gemette e inarcò la schiena e ,seppur a malincuore sospirò:

<Si…fermati…è importante…sento…sento qualcuno piangere…>

Glorfindel allontanò le labbra da quelle di Legolas e guardandosi intorno corrugò le sopracciglia:

<Io non sento nulla…>poi guardando di nuovo il suo compagno continuò:

<Non è che è una scusa per farti infliggere la tua tortura preferita?>

<Ma cosa ti viene in mente!>esclamò Legolas stizzito e arrossendo si alzò da terra e corse tra gli alberi cercando la fonte di quel pianto che si faceva sempre più disperato…

Ad un tratto si trovò di fronte ad un enorme salice piangente…attutito dai suoi lunghi rami arrivava il pianto. Scostò molto cautamente i rami e vide che vicino al tronco, avvolto da un candido panno…

C'era un bellissimo bambino…

Si avvicinò lentamente e come incantato…

Si inginocchiò piano a fianco del bambino e gli sfiorò la fronte.

Il piccolo era davvero bellissimo! Il visino era congestionato dall'evidente lungo piangere ed incorniciato da dei soffici e neri riccioletti, Gli occhi, ora spalancati in Legolas, erano di un grigio brillante. Intorno al collo vi era una catenella alla quale vi era appeso un anello con una pietra, ma Legolas non se ne curò più di tanto. Il bambino aveva ormai cessato di piangere…la vista dell'elfo lo aveva rassicurato…mosse le manine paffute verso Legolas che sorridendo lo prese tra le sue braccia. Ad un tratto vide un particolare che lo fece trasalire…il piccolo non aveva le orecchie tipiche del suo popolo…perciò era figlio di uomini…quegli stessi uomini che davano la caccia a loro! Ma era solo un bimbo…del tutto ignaro di ciò che la propria razza stava facendo alla sua, per cui non aveva nessuna colpa! Come poteva ,d'altronde un così bel bambino, avere qualche colpa?

Strinse a se quel tenero batuffolo e gli diede un leggero bacio sulla fronte.

<Legolas!>Glorfindel giunse correndo dietro di Legolas , si inginocchiò al suo fianco vide che Legolas aveva qualcun altro tra le sue braccia…

<Legolas?>domando incerto. Il compagno gli rivolse un sorriso dolcissimo e sussurrò:

<Guarda…l'hai visto? Non è un amore?>

Glorfindel rimase senza parole e Legolas continuò:

<L'hanno abbandonato….>

<Come…come fai a saperlo?>balbettò l'altro.

<Oh…lo leggo nei suoi occhi…povero piccolo…chissà da quanto tempo è qui a piangere…>

<Legolas…ma…ma è un…>

<Si…è figlio di uomini…>

Lo sguardo di Glorfindel ebbe un fremito e sussurrò:

<Ed ora cosa pensi di farne?>

Ma Legolas non rispose…il piccolo aveva preso tra le mani un suo dito e guardarlo sorridere beato gli aveva fatto dimenticare che c'era Glorfindel accanto a lui…

<Io…credo che…lo terrò con me…>mormorò rapito.

<Che cosa?!!!>esclamò Glorfindel alzandosi in piedi di scatto<Intendi dire che…che lo porterai a Boscoatro?!!>

<Esatto…mi dici cosa trovi di tanto strano?>

<Ma...ma…Legolas! E' un uomo! Non sappiano di chi sia figlio! Ne per quale motivo l'abbiano lasciato qui! Anzi! Potrebbe essere un trappola!>

<Oh insomma! Non dire sciocchezze!>esclamò Legolas alzandosi a sua volta<E' un bimbo piccolo! Ed è solo! Due valide ragioni per tenerlo con noi!>

<'Noi'?! Aspetta un attimo! Cosa intendi?>

<Intendo dire che mi aiuterai a crescerlo!>

<Che cosa?!!!>

<Bhè…non ti aspetterai mica che lo cresca da solo?!>

Glorfindel rimase un attimo senza parole ma poi guardando l'espressione risoluta di Legolas scoppiò a ridere:

<E' inutile…quando ti metti in testa una cosa non c'e verso di farti cambiare idea…>

<Quindi?>chiese Legolas mordendosi nervosamente un labbro.

<Quindi…suppongo che abbiamo un terzo membro in famiglia!>

Entrambi risero e Glorfindel ,facendo attenzione al bambino baciò Legolas.

<Adoro questo tuo modo di impuntarti su una cosa…>

Legolas sorrise ricambiando il bacio e sussurrò:

<Dovrò dargli un nome…>

<Hai pensato già a qualcosa?>chiese Glorfindel accarezzando lievemente la testa del bimbo.

<No…non ancora…so solo che dovrà essere un nome bellissimo…>

<Si…però tu hai un debito con me…lasciarmi solo proprio mentre…>e sorridendo fece scivolare una mano lungo una coscia di Legolas che ,ridendo ,si ritrasse.

<Glorfindel! Non davanti a lui!>

<Non incominciare ora! Non vorrai mica dirmi che non potremo più fare nulla quando c'e lui?>

Legolas sorrise maliziosamente e cingendo il collo di Glorfindel con un braccio gli diede un bacio e sussurrò ridendo:

<Non preoccuparti…stanotte provvederò a saldare il mio debito!>

<Ora va meglio…>sussurrò sorridendo Glorfindel e poi continuò:

<Mi domando come la prenderà tuo padre…è sempre stato molto diffidente nei confronti degli uomini e mi chiedo se ti permetterà di crescere il piccolo a corte…>

<L'unico modo per saperlo è chiederglielo ,no?>

 

                                                                                             ***