.|. Il Patto .|.

Capitolo 10

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Aragorn si scostò sconvolto.

Aveva tradito Legolas, anche soltanto con quei pensieri, mentre lui gli era rimasto fedele sino alla morte… sino a morire per lui…

Si odiò terribilmente!

L’indomani avrebbe parlato con Arwen!

 

Un lieve bussare attiro l’attenzione di Arwen.

“Sì?”

“Buon giorno mia signora… spero di non disturbarvi?”
”Oh… buon giorno a voi Faramir. Eomer. Cosa vi conduce nelle mie stanze?”

“Vorremmo parlarvi… si tratta di Sire Aragorn.”
”Accomodatevi e parlate pure.”mormorò lei indicandogli delle sedie e sedendosi di fronte a loro.

“Allora… di cosa intendete parlarmi?”
”Vedete… ieri abbiamo discusso a lungo a proposito della partenza di voi Elfi…” cominciò Eomer.
”Partiranno quasi tutti, ma io resterò qui.” Rispose sorridendo.

“Ecco… di questo volevo parlarvi… noi crediamo non sia il caso che voi restiate.” Continuò Eomer.
”Come?”

“Vedete… il re dice che la vostra razza può morire di dolore… e… ecco… se voi partiste non morireste…”
”Ma io voglio vivere e morire con il mio Sire!”

“Sarebbe solo una vita di sofferenze…”
”Che dite! Io amo Aragorn e non posso pensare di vivere lontana da lui!”
”Lo capisco mia signora… ma… ecco… io e sire Eomer abbiamo convenuto che dovevamo fare qualcosa per evitare la morte di creature splendide come voi …” intervenne Faramir.
”Vi ringrazio ma ho già fatto la mia scelta e non cambierò idea…”

“Nemmeno se vi dessimo motivo di farlo?”

“Cosa intendete Faramir?”
”Io… io ho colto sire Aragorn e il principe Legolas in atteggiamenti… più che amichevoli.”
Un silenzio carico di stupore ed imbarazzo cadde sui tre.

“Non mi avevate parlato di questo Faramir!” mormorò Eomer.

L’uomo chiuse le palpebre “Speravo non ce ne fosse bisogno…”

L’unica che non batteva ciglio era la principessa elfica.

Finalmente si riscosse dal suo torpore.

“Potete lasciarmi sola per favore?”

“Certo… come desiderate…”

 

Faramir ed Eomer incontrarono Aragorn che si dirigeva da Arwen.

Entrambi chinarono il capo imbarazzati.

Aragorn bussò ed entrò nella stanza.

“Arwen… devo parlarti…”

“Non affaticarti… so già tutto…”

“Cosa… come?”
”Faramir vi ha visto… tu  e Legolas…”
”Oh…”
”Hanno cercato di convincermi in tutti i modi a lasciare queste terre e alla fine mi hanno dovuto spiegare chiaramente il perché…”
”Ti.. HANNO?”

“Sì… Faramir ed Eomer…”
”Lo sa anche Eomer…” mormorò smarrito.

“Sì. Ora se non ti spiace vorrei essere lasciata sola… ma prima di andartene rispondi ad una domanda”

Aragorn guardò la fanciulla che gli volgeva le spalle.

“Da quanto non mi ami più?”
”Arwen io…”
”La verità Aragorn! Ti chiedo solo… la verità…”

“Ti amo Arwen… ti amo come il primo momento che ti ho vista… di questo non devi dubitare mai.”
”Come puoi dirmi così!” gridò voltandosi, grosse lacrime cadevano dai suoi occhi “Come puoi dirmi che mi ami se cerchi conforto tra le sue braccia!”

Aragorn provò ad abbracciarla.

“Non toccarmi! Non toccarmi e rispondi!”

“Ti amo… e mentre te lo dico sono sincero… ho solo capito che il mio amore per te è l’amore che si dà ad una sorella… non ad un’amante… mentre chi credevo di amare come un fratello altro non era per me che il mio unico amore.”

Arwen lo fissò a lungo prima di voltarsi e afferrare la tenda per trovarne sostegno.

“Vattene… vattene via.. te ne prego!”

Aragorn indietreggiò continuando a guardarla, poi aprì la porta e la richiuse dietro di sé.

Nella sua mente navigava ancora il ricordo di quel bambino paffutello con gli occhi di sua madre che correva verso di lui.

“Eldarion… addio…”

 

Legolas era nella sua stanza quando la sua mente venne colpita con forza da delle urla.

Era Arwen… aveva scoperto tutto!

Pensava a lui talmente intensamente che i pensieri di lei gli arrivavano potenziati di centinaia di volte.

Gli doleva la testa così forte che le lacrime correvano libere sul suo volto senza che potesse fermarle.

Quello era il dolore di Arwen…

Di colei che era quasi una sorella per lui.

Si accasciò al suolo colpito dalla forza di quel dolore.

Perché lo hai fatto Legolas?”

“Perdonami… non era mia intenzione… il mio cuore era suo prima ancora che la mia mente lo capisse.”

“Me lo hai portato via… mi hai portato via la mi ragione di vita! Ora il dolore mi consumerà che sia qui o nelle terre immortali!”

Legolas rimase in silenzio mentre cercava di calmare il dolore massaggiandosi le tempie.

Cosa avrebbe dovuto risponderle?

Era vero che non era sua intenzione innamorarsi di Aragorn… ma se era successo e se anche lui ricambiava perché non vivere questo amore?

Amava Aragorn, lo amava davvero, ne era più che sicuro!

Non riusciva nemmeno immaginarsi mentre partiva lasciando le terre dove il suo amato viveva!

Non lo avrebbe sopportato!

Preferiva consumarsi come una candela per il suo amore piuttosto che vivere un’eternità senza scopo alcuno!

Per un attimo ricordò che aveva dei doveri verso gli Elfi… era pur sempre un principe…

Scosse la testa lentamente.

No… non gli importava…

Non gli importava del suo ruolo! Né di quello che suo padre avrebbe pensato!

Il tempo che poteva passare con Elassar era poco e poteva vederlo diminuire ogni giorno, ogni ora, ogni istante.

Non sarebbe mai partito per nessuna ragiona al mondo!

Oh Valar… come comprendeva bene la sofferenza di Arwen…

Cos’era giusto che facesse?

Che lasciasse il suo amato al suo destino e partisse per le Terre Immortali obbedendo al proprio fato, oppure che restasse lì a dividere con lui un’unica esistenza vedendo l’amato invecchiare e perire, lasciandosi morire con lui, mentre Arwen lo malediceva?

“Hai bisogno di risposte, principe di Mirkwood, ma non sempre esse possono essere piacevoli.”

“Dama Galadriel!”

“Vuoi vedere ciò che potrebbe riservarti il futuro?”
Legolas osservò meravigliato la signora di Lothlòrien.

Doveva cercare in delle visioni la forza per decidere?

E cosa avrebbe visto?

La dama l’aveva avvertito che poteva non essere piacevole…

Si avvicinò lentamente alla dama, poi s’inginocchiò davanti a lei.

“No mia signora… non desidero scrutare il futuro grazie ai vostri poteri… solo…”

“Solo cose principe?”

“Solo… la vostra benedizione… qualunque sia la mia scelta. Vi prego… non vogliatemene…”
”Non te ne voglio e non te ne vorrò Legolas… so bene quanto strette siano le trame dell’amore e come corpo ed anima vi restino invischiate.”
Legolas sorrise.

“Non sarà meno dura una scelta piuttosto che un’altra… non sarai facilitato nella decisione come non lo sarà il tuo compagno, troppe vite dipendono dalla vostra decisione perché vi sia lasciato di scegliere in pace. Siate forti delle vostre scelte e che la vostra volontà non vacilli!” la dama sorrise sciogliendo la tensione che si era creata nella stanza “Forse ce la farai, Legolas principe di Mirkwood… forse ce la farai.”

Così dicendo la dama si volse e uscì silenziosamente dalla stanza.

Arwen passeggiava solitaria nel giardino del palazzo; molti giorni erano passati da quando Aragorn le aveva parlato.

Una brezza fredda muoveva sinuosamente i suoi abiti ricordando che presto l’autunno e l’inverno sarebbero arrivati e non ci sarebbe più stato modo di partire per i Valinor.

“Arwen…”

La fanciulla si girò verso il padre.

“Lo sapevate padre?”

“Avevo avuto sentore di questo nelle mie visioni…”
”E non mi avete detto nulla…”

“Non potevo… non sempre le visioni sono chiare e anche quando lo sono non sempre si rivelano esatte… a che pro farti soffrire fin dall’inizio?”
”Padre… ora ho la prova che voi mi amate…” mormorò rifugiandosi in lacrime tra le braccia del padre.

“Certo che ti amo figlia mia… e anche Legolas ed Aragorn ti amano… ma in modo fraterno… hanno cercato di spiegartelo ma tu avevi orecchie solo per il tuo dolore…”sussurrò il signore di Rivendell all’orecchio della figlia.

“ Adar… (padre…)”

“Figlia mia… non so cosa ti riserverà il futuro, ma qui non c’è più niente per te… parti con noi per le Terre Immortali dove custodirai il ricordo di questo amore che tante gioie ti ha offerto ed altrettanto dolore.”
“ Adar… (padre…)”

“Parti… ma prima concedi ad Aragorn e Legolas il tuo sorriso in segno di perdono… sono stati i Valar a farli incontrare e a far nascere il loro amore… non far sì che la loro gioia sia minata dal tuo rancore… te ne prego…”
”Amate più loro che me, padre?”

“Arwen… hai il mio amore e lo sai bene… ma non è giusto né per loro né per te continuare a covare rancore… ti farà solo soffrire… credimi.”

 

Legolas stava preparando le sue  cose, avrebbe scortato gli elfi e gli hobbit per un pezzo della strada, poi avrebbe salutato i suoi amici a sarebbe tornato a Gondor con Aragorn.

Aragorn… erano giorni che non gli parlava…

L’ultima volta che avevano parlato era stato solo per definire le tappe del viaggio con tutti gli altri.

Ricordava i quattro piccoli hobbit che non stavano zitti un secondo, re Elrond che riferiva a che punto erano i preparativi delle barche e Arwen che, in piedi vicino ad una finestra, osservava il cielo terso.

Aragorn aveva definito le tappe del viaggio e poi si erano ritirati tutti.

“Aspetta Legolas…” l’aveva richiamato mentre usciva insieme agli altri “Resterai qui? Resterai… con me?”

“Certo…”
”Ma la tua gente… la tua famiglia…”
”Sei tu la mia famiglia ora…”


Un lieve bussare riportò l’elfo nel presente.

“È aperto…”
”Legolas…”
”Sono quasi pronto Aragorn… gli altri a che punto sono?”
”Gandalf sta cercando di far preparare gli hobbit… ma quelli non gli danno ascolto, felici come sono di tornare a casa si dimenticherebbero pure al testa se non l’avessero attaccata al collo!”

L’elfo sorrise.

“Legolas… sei sicuro di voler restare?”
”Ne abbiamo già parlato Aragorn… io voglio stare dove stai tu…”
”Ma… Legolas…”
”Hai parlato anche troppo per oggi mio re, e sono giorni che non facciamo che parlare… ora voglio fare altro…” e così dicendo l’elfo posò le sue labbra su quelle di Aragorn sfiorandolo prima di approfondire il bacio.

“Ti amo Aragorn…”

“È vero…” mormorò una voce alle loro spalle.

“Arwen!”

“Eravate troppo presi per accorgervi di me…”
”Arwen.. io… noi…”

“Aragorn… non devi inventare scuse… vi amate e lo dimostrate tranquillamente… volevo solo darvi la mia benedizione… che i Valar proteggano la vostra unione.”
”Arwen…” mormorò ancora Aragorn incapace di ogni reazione.

“Che i Valar proteggano il tuo cammino e che ti facciano incontrare colui con cui dividerai l’eternità.” Mormorò Legolas sorridendole con sincero affetto.

 

Arwen sorrise e poi uscì dalla stanza.

 

Aragorn era ancora imbambolato.

“Aragorn… dobbiamo partire! Non l’avrai dimenticato!”
”Certo che no! È solo…”
”Va a prepararti… prima partiamo prima torniamo!” gli disse con un sorriso malizioso prima di baciarlo di nuovo.

 

Il viaggio durò alcune settimane, dopo di che gli uomini di Gondor salutarono gli hobbit e gli elfi ed annunciarono che sarebbero tornati indietro.

“Così presto?” domandò Pipino intristito.

“Dobbiamo già dirci addio?” domandò Sam.

“Non addio Sam… arrivederci…” rispose Aragorn.

“Strider… insomma… ti abbiamo conosciuto ramingo e ti lasciamo re… un bel cambiamento…” mormorò Frodo.

“Anche tu sei cambiato Frodo… il tuo volto ha perso le rughe di preoccupazione che ti causava il tuo fardello…” poi lo abbracciò “Buona fortuna Frodo.”

“Anche a te Aragorn.”

“Sam… prenditi cura di Frodo… mi raccomando…”
”Lo farò Aragorn… non dubitarne.”

Merry e Pipino lo guardavano intristiti.

“Non ci vedremo più Aragorn?”

“Il mio palazzo sarà sempre pronto ad accogliervi… basta che avvertiate o rimarremo senza provviste!”

“Allora a presto Aragorn! E arrivederci anche a voi Faramir!”

L’uomo sorrise.

“Mi dispiace vedervi partire… speravo avreste presenziato alle mie nozze…”
”Le vostre nozze?” domandò Sam.

“Io e Dama Eowyn ci sposeremo tra breve.”

“Congratulazioni!” esclamarono all’unisono Merry e Pipino, il primo abbraccio Eowyn, il secondo Faramir.

Eomer poco dietro sorrise.

“Spero verrete a trovare anche me. La gente di Rohan non dimenticherà facilmente le vostre imprese Meriadoc.” Disse.

“Vorrà dire che verrò in futuro a trovarvi per accertarmene!”

“Vi aspetterò con piacere.” Sorrise l re di Rohan.

“Allora, mastro Elfo, continueremo il nostro viaggio per visitare le miniere e la foresta come avevamo promesso?”
”Non questa volta mastro Nano…”
”Ma?! Poi tu e la tua gente lascerete queste rive!”

“Io rimarrò a Gondor con re Aragorn… potrai venire a ricordarmi il nostro patto quando vorrai… ma oggi devo salutare degli amici che non vedrò mai più…”

“Non partirai, dunque, principe di Mirkwood?”
”No sire Celeborn… il mio cuore è qui e qui vuole restare.”
”Non vuoi nemmeno ascoltare il canto dei gabbiani, Legolas?” domandò dama Galadriel.

“Memore dei vostri avvertimenti dama Galadriel… ma non cambierò idea.”

“Vostro padre vi attende alle navi…”s’intromise re Elrond.

“Ditegli che non deve più attendermi.”

“Così sarà fatto. Abbiate cura di voi e di queste terre che ci hanno ospitato per tanto tempo.”

Legolas chinò il capo in segno di assenso.

Arwen si avvicinò, affiancata dai suoi fratelli.

“Mae marth… (Buona fortuna…)” sussurrò.

“Mae marth… (Buona fortuna…)” rispose l’elfo, poi osservando Aragorn mormorò “Giuro che farò di tutto per non vederlo soffrire”.

“Lo so… Namarie (Addio)”

“Namarie (Addio)”

 

Legolas ed Aragorn osservarono a lungo la processione degli Elfi che si dirigevano verso il mare, gli hobbit e Gandalf erano già lontani anche per la vista elfica di Legolas.

“Torniamo indietro…” mormorò Aragorn stringendolo da dietro.

Non ottenendo risposta aggiunse:

“Legolas… ú presto (Legolas… non preoccuparti…)”

“Come posso non preoccuparmi… loro stanno partendo e non sanno cosa li aspetta!”

“Non lo sai nemmeno tu… però sai cosa aspetta te e dovresti gioire di questo.”

Legolas fece aderire maggiormente i loro corpi.

“Niente mi rende più felice di ciò che mi aspetta…”

“E allora gioisci… appena torneremo a casa voglio legarmi a te. Non più patti tra noi, ma un legame solido e riconosciuto.”

“Sì…”

I due amanti si strinsero maggiormente mentre l’impeto del vento continuava ad aumentare.

Legolas inclinò la testa sino a d appoggiarla sulla spalla dell’uomo che lo abbracciava da dietro.

“Torniamo a casa” sussurrò.

 

THE END ^^

 

E qui sono d’obbligo i titoli di coda ^^
Prima di tutto un immenso grazie ad Enedhil che mi ha permesso di scrivere con lei!!!!

Grazie grazie grazie!

È stata un’esperienza bellissima *_________*!!!

Un altro enorme grazie va a tutte le Mellyn che hanno creato il sito e la ml!!!

E in ultimo, ma non certo per importanza, alle fantastiche ragazze della ml!!! *^________^*

Siete dei miti ragazze!!!

 

E ci sono pure io! Vedo i tuoi ringraziamenti e rilancio un Grazie a te!

Non avevo mai scritto con qualcuno prima di questa ff e mi sono divertita tanto!!!

Grazie ancora Mina!!!

Namarie

Enedhil