.|. Legami d'Amore e Scie di Stelle .|.

 

21. L'Ora è Giunta

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Legolas cavalcò per miglia e miglia, poiché i passi montuosi erano da tempo chiusi, e dovette perciò fare il giro più lungo, oltrepassando i ruderi di Isengard e fiancheggiando le foreste di Fangorn e di Lothlórien... L'Elfo attraversò l'Anduin grazie al  ponte che originariamente congiungeva Imladris con l'Antica Via Silvana e percorrendo quest'ultima giunse infine a casa. Il viaggio fu lungo ed estenuante sia per il cavallo che per il cavaliere, ed entrambi erano felici di poter sostare... Un Elfo vestito con sontuosi abiti  venne incontro a Legolas salutandolo festosamente : "Bentornato figliolo! "  "Padre! Che piacere ritrovarvi!" Thranduil lo guardò con profondo affetto ed orgoglio, rimpiangendo di non aver trascorso molto tempo con lui...quello infatti sarebbe stato il loro ultimo incontro per un tempo insopportabilmente lungo... "Mi duole incontrarti solo ora, in tale circostanza, ma il Tempo stringe...il mio Tempo stringe...ed è quindi Tempo ch'io ti tramandi il Regno di Bosco Atro..."..."Ma io non desidero essere Re," replicò Legolas "non desidero grandi onori e cerimonie...voglio essere libero come lo sono sempre stato!"..."Allora non desideri essere te stesso : essere Re è nel tuo sangue e le tue eroiche imprese ne sono la prova...in quanto alla libertà non l'hai mai conosciuta : sei sempre stato condizionato dalle tue responsabilità anche se ti convincevi del contrario..."  Allibito, Legolas non trovò la forza di obiettare, e si limitò a guardare suo padre come a supplicarlo di non scaricare quel peso sulle sue spalle ma così non fu..."Credo che ora l'unico tuo compito sia quello di salvaguardare il Reame dalla rovina e dai servi del Male, ma questo è solo un suggerimento, giacché sei tu il Re e prenderai da solo le tue decisioni : nessun altro Elfo è rimasto nelle nostre terre..." Smarrito era lo sguardo di Legolas  ed era uno sguardo  che implorava aiuto... "C'è sempre il rovescio della medaglia, Legolas : siamo sì esseri immortali, ma quanto dolore e quante separazioni riempiono le nostre vite!" detto questo, Thranduil si levò la corona elfica liberando uno splendido manto di capelli d'ambra e la pose sul capo del suo successore, fece un inchino e prendendo le mani del figlio nelle proprie disse: "I miei omaggi a te, Sire Legolas di Bosco Atro, che il tuo regno sia felice..." ma l'Elfo non lo ascoltava, le lacrime imminenti gli offuscavano la vista, e la sua mente era totalmente assente..."...Legolas!" chiamò il padre sforzandolo a reagire : "Devi farti forza, figlio mio! Non sarai mai veramente solo : l'amore mio, di tua madre, di tuo fratello  e  quello di tutti coloro che si trovano a Valinor non ti abbandonerà mai! E guarda..."  allargò le braccia a mostrare ciò che li circondava "e c'è la Terra di Mezzo! Con tutti coloro che vi dimorano: Hobbit,Uomini,Nani...e la Natura che tanto amiamo!" Legolas percepì che nel suo cuore non c'era solo la sofferenza, ma anche la gioia... Perché mi dispero?  pensò ritrovando la calma...  E' qui che voglio vivere, fossi anche l'ultimo Elfo della Terra di Mezzo, c'è Estel... "Grazie padre...non dimenticherò mai le tue parole..." disse infine abbracciandolo. Un "Namarie" suggellò l'addio, e Sire Legolas guardò Thranduil allontanarsi a cavallo finché non scomparve all'orizzonte...