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7. Oltre Ogni Limite

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Arrivò il nuovo giorno e Boromir si offrì volontario per andare a prendere di nuovo l'acqua. Aragorn continuava a guardarsi attorno alla ricerca di Legolas, era dalla sera precedente che non lo vedeva ed ora iniziava a preoccuparsi seriamente, le sue parole continuavano a ripetersi nella sua mente e sentiva il bisogno di parlargli, voleva sapere perché aveva pianto, non l'aveva mai visto farlo, anche nelle situazioni più difficili e dolorose...o forse no...una volta era successo, una volta aveva visto il suo amico versare delle lacrime...la voce di Tara lo riportò però alla realtà...

"Aragorn" disse la ragazza avvicinandosi a lui "Poco fa i miei amici mi hanno contattato di nuovo e mi hanno avvertito che al massimo domani ci riporteranno indietro, ma è meglio che nessuno di voi si trovi nelle vicinanze quando il portale si aprirà, non sanno che potenza potrà avere e non vogliono rischiare che qualcuno venga risucchiato insieme a noi"

"Sì certo, domani mattina allora noi ripartiremo..." disse il ramingo, alzò una mano e le accarezzò la guancia "...a dir la verità oramai c’eravamo abituati tutti ad averti con noi e..." sorrise, guardando in direzione di Spike "...anche ad avere tra i piedi il tuo amico..."

"Questo è molto strano, noi invece non ci siamo ancora riusciti!" ribatté ridendo Tara, dopo un attimo vide che l'uomo era ritornato serio e si guardava di nuovo attorno "Stai cercando Legolas?"

"Cosa?...Sì...è da ieri notte che non lo vedo...non vorrei gli fosse successo qualcosa..."

"Vedrai che starà bene, forse aveva solo bisogno di restare un po' solo" cercò di tranquillizzarlo la ragazza "col nostro arrivo abbiamo modificato il vostro equilibrio"

"Non credo sia colpa vostra" sussurrò Aragorn "o perlomeno non tua sicuramente"

~

Era già pieno pomeriggio ed Aragorn stava seduto da diverso tempo ai piedi di un albero, si era allontanato dagli altri per pensare a ciò che doveva dire, a ciò che doveva fare, ma era tutto inutile, non ci riusciva...doveva vedere Legolas...

"Il nano ha detto che volevi parlarmi..." disse Spike avvicinandosi a lui "...o almeno credo, non è che capisca molto quando parla quello..."

"Sì, siediti" sussurrò il ramingo indicando l'albero vicino a lui.

"Non mi piacciono le conversazioni che cominciano così..." disse il vampiro mettendosi seduto e appoggiandosi comodamente al tronco, allungò le gambe, mettendo un piede sopra l'altro "Vai...ti ascolto!"

Aragorn gli lanciò un'occhiata per poi tornare a fissare il vuoto, davanti a sé.

"Non devi più toccare Legolas" disse facendo un profondo respiro "Tara mi ha detto che domani vi riporteranno a casa e fino ad allora non devi più toccarlo, né per nutrirti e né...per altri motivi, se hai bisogno di sangue ti darò il mio ma sta lontano da lui"

"E perché non dovrei toccarlo?" chiese il vampiro fissandolo ma senza riuscire ad incrociare il suo sguardo.

"Perché non voglio..." rispose d'impulso l'uomo, chiuse gli occhi, cercando di mantenere la calma "Perché gli Elfi, anche se dotati di grande forza, sono creature sensibili, innocenti..."

"Non mi sembra molto innocente..." sussurrò Spike sorridendo "...forse quando hanno distribuito l'innocenza lui non c'era..."

"La loro anima..." continuò Aragorn alzando la voce, cercando di ignorare le sue parole "...la loro anima è pura e può essere ferita facilmente, soprattutto da qualcuno come te...il cuore di un Elfo può essere spezzato ed è l'unica morte naturale che questo popolo conosce ed io non voglio che succeda a Legolas..."

"Se è questo che ti preoccupa puoi stare tranquillo" disse il vampiro continuando a guardarlo "Legolas non morirà mai a causa mia, posso prendere il suo corpo ma non arriverò mai al suo cuore..." vide che ora il ramingo aveva rialzato lo sguardo su di lui e continuò "...no, quello lo ha chiuso in uno scrigno e ti ha donato le chiavi..."

"Cosa vuoi dire?" bisbigliò Aragorn spalancando gli occhi.

"Oh andiamo! Non dirmi che non te ne sei accorto ieri notte!" rispose Spike alzando la voce "Non erano certo per me le sue lacrime! Se solo lo avessi saputo non avrei fatto...tutto quello che ho fatto...o meglio, forse l'avrei fatto comunque ma non avrei messo in mezzo te...sono un demone crudele ma ho imparato a non scherzare con l'amore..." chiuse gli occhi per un momento poi li riaprì alzando la testa "...dio...invece sì che me l'aveva detto...'Non mettere mai in mezzo Aragorn...mai'...sono stato un idiota..."

"Io non ti capisco..." disse il ramingo continuando a guardarlo.

"No, tu non vuoi capire, è ben diverso...apri gli occhi una buona volta, lui ti ama, e credo ti amasse già da molto prima del mio arrivo qui..."

Aragorn chiuse gli occhi, il cuore batteva violentemente nel suo petto, non sapeva perché ma sentiva un misto di paura e felicità...ad un tratto i suoi pensieri si rivolsero ad Arwen.

"No, lui...lui non mi ama..." sussurrò "...lui non deve amarmi..."

"Lui non deve?" disse Spike mettendosi seduto "Come puoi dire una cosa del genere? Non si può decidere chi amare! Credimi, lo so bene! L'amore ti entra dentro con forza senza chiedere permesso e riesce a farti provare delle emozioni così intense da farti dimenticare ogni altra cosa..."

"Ma io non lo amo!" lo interruppe l'uomo alzando la voce.

Legolas chiuse gli occhi...era rimasto nascosto, dietro ad un albero fino a quel momento, da quando aveva sentito le loro voci e si era avvicinato, sapeva che non era giusto ascoltare i loro discorsi ma era stato più forte di lui, sperava di sentire qualche parola che gli facesse capire che Aragorn non voleva solo il suo corpo e invece...il buio scese su di lui, si sentì come quella volta, solo, nell'oscurità, ma adesso nessuno veniva a salvarlo, la sua luce non si sarebbe più accesa...si sentì improvvisamente debole ma invece di lasciarsi cadere a terra, aprì di nuovo gli occhi e guardò davanti a sé, in lontananza, gli altri membri della compagnia...aveva una missione da compiere...non doveva cedere al dolore...anche se era così forte da sentire il cuore spezzarsi ...doveva dimenticare tutto quanto e concentrarsi solo sulla missione...si incamminò lentamente tra gli alberi, riprendendo l'arco e la faretra che aveva con sé ed era già troppo lontano quando Aragorn parlò di nuovo.

"Non ti credo" disse Spike scuotendo la testa.

"Io non posso amarlo..." continuò il ramingo "...non come lui vorrebbe...il mio cuore è legato ad un'altra, appartiene a lei..."

"E lui lo sa questo?"

"Certo che lo sa, siamo cresciuti insieme, conosce ogni cosa di me, siamo amici da anni..."

"Non Legolas!" lo interruppe Spike "Il tuo cuore! Il tuo cuore sa di appartenere già a qualcuno?"

Aragorn aggrottò le sopracciglia e guardò perplesso il vampiro.

"Beh, io credo proprio di no! Tu provi qualcosa per lui, puoi non chiamarlo amore se vuoi, ma il tuo cuore batte come un tamburo quando gli sei vicino e ti senti perso senza di lui, cerchi di stargli lontano ma più ci provi e più sei attratto da lui...e sai come lo so? Se tu non lo amassi non saremmo qui a fare questo discorso, mio caro signor Re di...come diavolo si chiama!"

"Gondor" sussurrò Aragorn e non riuscì a trattenere un sorriso. Chiuse gli occhi per poi riaprirli subito dopo e guardare quelli azzurri del vampiro "Non so come hai fatto ma sei riuscito a dire tutto quello che sentivo e non avevo mai avuto il coraggio di rivelare...nemmeno a me stesso..." lo fissò a lungo e vide che anche sul suo viso si stava formando un sorriso.

"Come si chiama? Tutta questa passione deriva da qualcuno...qualcuno che ti fa provare le mie stesse emozioni, le mie stesse paure..."

"Buffy..." sussurrò Spike abbassando lo sguardo "...e non dire che è un nome strano perché lo sempre pensato anch'io...lei è una cacciatrice di vampiri, il mio nemico numero uno, l'ho odiata per anni, ho cercato di ucciderla e lei ha cercato di uccidermi ma poi un giorno...tutto è cambiato...continuavo a ripetermi che non era amore, che era tutta colpa di questo dannato coso che mi hanno messo in testa e che mi impediva di uccidere...ma non era così...lei dice che i vampiri non possono amare, che senza un anima non è possibile, che la mia è solo un'ossessione ma sbaglia...io la amo e se riavessi indietro la mia anima...potrei solo amarla di più..."

"Se ti sentisse in questo momento forse cambierebbe idea..."

"Già...forse..." bisbigliò sorridendo il vampiro abbassando lo sguardo "...ora è meglio che vada...ma dammi retta...digli quello che provi e fallo il prima possibile, anche se è immortale, cercate di stare insieme, sempre, perché ogni momento potrebbe essere l'ultimo, non sapete cos'ha in serbo il destino per voi..." si alzò in piedi, sistemandosi la camicia nera e fece qualche passo bisbigliando tra sé "...pensa se mi sentissero i miei amici, un demone assassino che fa discorsi sull'amore...sono patetico..."

"Aspetta un momento..." disse il ramingo attirando la sua attenzione "...ieri notte, mentre stavamo...beh, hai capito...hai detto qualcosa a Legolas e lui ti ha detto di no..."

"Gli ho detto di strapparti i pantaloni e prenderti..." rispose Spike sorridendo maliziosamente "...ma lui non ha voluto e adesso credo di capire il perché...non voleva prendere il tuo corpo senza prima avere il tuo cuore..." vide l'espressione sorpresa dell'uomo "...già...molto romantico..." e fece un altro passo.

"Spike!" lo richiamò Aragorn, vide il vampiro voltarsi di nuovo e continuò "Quello che ti ho detto prima è vero...non voglio che...tu e Legolas...lascialo stare te ne prego...promettimelo...se è vero che ami quella ragazza sai cosa significa vederla tra le braccia di qualcun altro..."

Spike chiuse gli occhi ripensando a quel soldatino che stava con lei e annuì, poi si allontanò tra gli alberi. Anche Aragorn si alzò, guardò il cielo limpido sorridendo e si incamminò nella direzione opposta a quella presa dal vampiro, voleva andare incontro a Boromir per aiutarlo a portare le borracce e nel frattempo pensare a come rivelare il suo amore a Legolas.

~

Spike si fermò di colpo guardandosi attorno, sentiva la presenza di qualcuno anche se non riusciva a vederlo, si sentiva osservato...ma poi alzò le spalle e continuò a camminare. Passò vicino ad un grande albero e all'improvviso una mano lo prese per la camicia e lo spinse con forza contro al tronco...

"Oh...ma che diavolo..." sussurrò il vampiro ma quando vide il suo assalitore, un sorriso gli comparve sul volto "...ah sei tu! E' da un po' che non ti fai vedere, dove ti eri cacciato? Ci stavamo preoccupando...o meglio, loro si stavano preoccupando, io no di certo...per me puoi..." si fermò, osservando i suoi movimenti, aveva lasciato cadere a terra l'arco e la faretra ed ora si stava slacciando ad uno ad uno i lacci della tunica, alzò lo sguardo e vide qualcosa di strano nei suoi occhi, non erano più profondi e luminosi, quel blu, di solito intenso, sembrava spento "Che hai principino?"

"Prendi il mio sangue" disse Legolas fissandolo "Bevi da me"

Spike spalancò gli occhi quando sentì le sue parole, guardò per un momento il suo volto e vide che non lasciava uscire nessuna emozione, sembrava una fredda statua, bellissima e chiara come il marmo.

"Aspetta principino io non..." ma le sue parole furono interrotte quando Legolas strinse il pugno sulla sua camicia e lo spinse ancora con forza contro l'albero.

"Prendi.il.mio.sangue" ripeté l'elfo scandendo ogni parola e senza distogliere lo sguardo da lui "Adesso!"

"Ehi! Fa piano!" disse Spike "Che ti prende? Non posso farlo, ho fatto una prom..."

A quelle parole l'elfo lo colpì violentemente al volto, per poi portarsi la mano sull'abito e spostarlo per esporre il collo.

"Adesso!"

Il vampiro girò la testa di nuovo verso di lui, lo guardò un istante, durante il quale il suo volto si trasformò e senza riuscire a trattenersi lo strinse a sé, mordendolo con forza...sentì un lamento uscire dalle sue labbra, ma poi le mani dell'elfo si posarono sulla sua vita mentre il suo corpo si rilassava, concedendosi completamente a quel bacio di morte.

Dopo qualche momento però Spike rialzò la testa, cercando di allontanare Legolas...aveva già bevuto troppo...troppo...

"No...non posso..."

"Sì invece..." sussurrò l'elfo stringendo entrambi i pugni su di lui e spingendolo violentemente contro il tronco "Tu puoi! Tu devi! Te lo sto chiedendo! Lascia uscire quel demone centenario che c'è dentro di te e bevi il mio sangue!"

"Ma cos'hai?" disse Spike alzando la voce "Come puoi chiedermelo? Lo sai che potrei ucciderti? Potresti morire se non riesco a fermarmi in tempo!" lo fissò e vide una strana luce in quegli occhi blu prima senza vita "Legolas?...Io non voglio farlo...Sarò anche un bastardo ma non in questa situazione...l'ho promesso ad Aragorn..." non fece in tempo a finire la frase, quando l'elfo sentì quel nome lo prese con forza e lo trascinò a terra per poi mettersi seduto sopra di lui, impedendogli di rialzarsi. Senza dire una parola aprì velocemente la camicia del vampiro e allungò una mano afferrando una della sue frecce dalla faretra.

Spike lo fissò a bocca aperta ma poi strinse le labbra quando sentì la punta della freccia ferirgli il petto.

"Ma sei impazzito! Cosa vuoi..." disse, muovendo lo sguardo dal viso di Legolas al proprio corpo...il sangue iniziava ad uscire dal taglio "Dimmelo...cosa...oh dio..." chiuse gli occhi quando l'elfo si abbassò su di lui e con la lingua iniziò a ripulire la ferita dal sangue che ne usciva "...Legolas...fermati..."

"No...fallo!" bisbigliò l'elfo alzando la testa e fissandolo "Lo voglio...ne ho bisogno..." sentì ancora il dolore farsi avanti dentro di lui, anche se questa volta aveva qualcosa di diverso, ma respirò profondamente, cercando di nasconderlo.

Spike riaprì gli occhi quando sentì quelle parole, non capiva perché si comportava così, aprì la bocca per parlare ma vide Legolas avvicinare le dita alla ferita sul collo.

"Ne ho bisogno...ti prego..." sussurrò di nuovo, con una smorfia di dolore sul viso, poi sfiorò con le dita le labbra del vampiro.

Spike rimase immobile con gli occhi fissi su di lui, quando però sentì il sangue, si passò la lingua sulle labbra...

"Legolas...non chiedermelo più...non lo farò..." vide l'elfo chiudere gli occhi per qualche istante per poi spostarsi e sedersi accanto a lui...lo osservò mentre, senza pronunciare una parola, si toglieva velocemente stivali e pantaloni...

"Cosa vuoi fare? Legolas non..." gli chiese il vampiro ma rimase senza parole quando l'elfo tornò sopra di lui, con una mano lo teneva sdraiato a terra mentre con l'altra gli apriva i pantaloni...

"Se non vuoi prendere il mio sangue..." disse Legolas, si chinò fino a sfiorargli il viso "...prendi il mio corpo..." 

Il vampiro rimase in silenzio, incapace di parlare, lo guardò per cercare di comprendere il suo comportamento ma subito sentì le sue labbra sul petto, sul ventre, scesero fino a raggiungere il centro del suo piacere...

"No...aspetta un..." chiuse gli occhi cercando di resistere ma era impossibile, il suo corpo aveva già ceduto molto tempo prima...no...non doveva...la promessa "...so che può...sembrare il contrario ma...non voglio farlo..."

"Sì invece..." bisbigliò l'elfo risalendo lungo il suo corpo per rimettersi seduto su di lui "...lo sento...sento che mi vuoi..."

"Beh...forse è vero ma...Legolas!" gemette il vampiro chiudendo gli occhi quando l'elfo scese con forza su di lui, mise istintivamente le mani sui suoi fianchi per fermarlo ma si ritrovò ad assecondare col bacino i suoi movimenti che diventavano sempre più veloci...non doveva...l'aveva promesso...ma non poteva resistere...sentiva le mani di Legolas strette sulle spalle ed i suoi gemiti...non sapeva dire se erano di piacere o di dolore ma gli facevano perdere la testa...quello non sembrava Legolas, aveva qualcosa di diverso eppure...era troppo...si stava perdendo...

"...Legolas...fa...piano...Legolas...oh...dannazione...Legolas..."

Avvicinò la mano al suo corpo e la mosse su di lui velocemente e dopo pochi istanti sentì il corpo dell'elfo sciogliersi sopra di lui quasi insieme al proprio che aveva già raggiunto il limite...

L'elfo si lasciò cadere su di lui, respirando velocemente ma dopo un breve momento si rialzò, sedendosi di lato per rivestirsi. Anche il vampiro si mise seduto, riallacciandosi i pantaloni, lo guardò ma Legolas si voltò, dandogli le spalle...

"Perché l'hai fatto angelo?" sussurrò Spike "Cosa diavolo ti è preso? Non fraintendermi...mi è piaciuto...eccome...non vivevo un'esperienza così eccitante da parecchio tempo ma...non ti capisco..."

"Non mi hai mai chiamato per nome così tante volte..." bisbigliò Legolas, senza girarsi "...credevo non te lo ricordassi nemmeno..."

"Non hai risposto alla mia domanda..." disse il vampiro ma sorrise perché solo ora se n'era accorto e aggiunse "...Legolas...".

"Perché...quando bevi da me o quando facciamo...quello che abbiamo fatto...non penso a niente...riesco a non pensare...sparisce tutto e così non sento dolore..." la voce dell'elfo era così bassa che Spike quasi faceva fatica a sentirlo.

"Sì ma...perché sei venuto da me? Perché non sei andato da Aragorn? Lui..."

"Devo andare..." disse Legolas rialzandosi improvvisamente "...devo tornare al campo dagli altri..."

"Perché ogni volta che nomino Aragorn cambi discorso?" ma l'elfo non rispose.

Spike lo guardò allontanarsi ma lo vide rallentare il passo dopo poco, fermarsi e lasciarsi cadere a terra. Si alzò di scatto e gli corse accanto, inginocchiandosi davanti a lui...

"Cosa ti succede? Stai male?" ma quando vide il suo volto rimase in silenzio...aveva gli occhi aperti, fissi davanti a sé e sulle sue guance scivolavano le lacrime che fino a quel momento aveva trattenuto.

"Legolas? Parla! Mi stai spaventando e ti assicuro che non sono uno che si spaventa facilmente..."

"Non c'è niente da dire..." sussurrò Legolas, cercando di mantenere un tono di voce calmo, si sentiva strano, forse perché solo in quel momento stava realizzando cosa aveva fatto...o forse non era per quello ma le lacrime continuavano a scendere...

"Io credo di sì invece...ma se non vuoi dirlo a me...e ti capisco...parlane con Aragorn, lui ti..."

"No...a lui non interessa..." lo interruppe l'elfo e le lacrime iniziarono ad aumentare di intensità "...a lui non interesso...lui non vuole me...vuole solo il mio corpo e..." chiuse gli occhi per un attimo "...e va bene...se è l'unico modo per stargli accanto...va bene...ma è...è quello che sento dentro che non riesco a sopportare...il dolore...mi fa troppo male...il cuore..." strinse le labbra quando non riuscì più a continuare.

Spike lo guardò in silenzio, pensando a cosa dire...poteva dirgli che si stava sbagliando, che non era vero, che Aragorn lo amava...ma non toccava a lui farlo...Tara aveva ragione...si era già intromesso fin troppo nel loro mondo, nelle loro vite, non poteva farlo ancora...allora fece l'unica cosa possibile...anche se non era da lui...si avvicinò e lo abbracciò...sentì il suo corpo tremare per il pianto...

"No..." sussurrò Legolas allontanandosi dopo un momento e rialzandosi "...non voglio la tua pietà..."

"E non l'avrai..." disse Spike alzandosi a sua volta e fissandolo "...non ti serve...hai bisogno solo della verità..."

Legolas lo guardò intensamente, poi, asciugandosi le lacrime, fece qualche passo verso l'accampamento.

"La missione...la Compagnia...l'Anello...Frodo...devo pensare solo a loro e a nient'altro...solo loro sono importanti..."si disse allontanandosi.

Il vampiro rimase ad osservarlo fino a quando sparì tra gli alberi

"Aragorn..." sussurrò "...cos'hai fatto?...spero solo non sia troppo tardi per rimediare..."

~

Il sole stava tramontando quando Boromir e Aragorn tornarono al campo con l'acqua. Gli hobbit si stavano già preparando per andare a dormire, Gimli invece stava lucidando la sua ascia, poco lontano erano seduti Tara e Spike. Aragorn si guardò attorno e finalmente lo vide...Legolas era appoggiato ad un albero, le braccia conserte e gli occhi fissi avanti a sé.

Il ramingo sorrise e lentamente si avvicinò a lui ma si fermò quando vide che l'elfo non l'aveva nemmeno guardato.

"Legolas...va tutto bene?"

"Sì, vado a controllare la zona" rispose subito l'elfo facendo qualche passo in avanti.

Aragorn rimase un momento immobile a quelle parole ma poi lo raggiunse posandogli una mano sul braccio.

"Aspetta..." sussurrò "...non ce n'è bisogno, siamo appena tornati e non abbiamo incontrato nessun pericolo..." si avvicinò di più a lui in modo che nessuno potesse sentire le sue parole "...possiamo passare un po' di tempo insieme..."

Legolas chiuse gli occhi facendo un profondo respiro e annuì.

"Certo..." disse e si incamminò tra gli alberi seguito dall'uomo.

Spike si alzò in piedi quando li vide allontanarsi e, tenendosi distante, li seguì, ignorando completamente la voce di Tara che gli chiedeva spiegazioni sulle sue azioni.

 

"Qui va bene?" chiese Legolas fermandosi tra gli alberi e voltandosi verso Aragorn. Il ramingo si guardò attorno, non capendo il motivo di quella domanda

"Beh...sì...credo di sì..." rispose, lo guardò negli occhi ma l'elfo abbassò lo sguardo mentre, lentamente si apriva i lacci della tunica.

"Legolas...cosa...cosa stai facendo?" sussurrò l'uomo, aggrottando le sopracciglia, quando vide i suoi gesti.

"Non puoi avere il mio corpo se tengo gli abiti addosso" disse l'elfo senza guardarlo, ma poi sentì sulle sue, le mani di Aragorn e rialzò lo sguardo.

"No...non...non devi..." bisbigliò il ramingo accennando un sorriso "...non voglio fare quello che credi...io..."

"Allora non c'è nessun motivo che giustifichi la mia presenza..." lo interruppe Legolas risistemandosi l'abito velocemente...si voltò per allontanarsi ma sentì la mano dell'uomo sul braccio...

"Aspetta! Legolas ma cosa stai dicendo? Voglio semplicemente parlarti..."

"Io no invece..." sussurrò Legolas chiudendo gli occhi...sentiva di nuovo le lacrime farsi avanti e il dolore al cuore "...non adesso...se vuoi il mio corpo...ti basta dirlo ma...non chiedermi di parlare...non ce la faccio..." e con quelle parole si allontanò velocemente.

Aragorn rimase immobile, in silenzio, senza riuscire a capire...

"Legolas!" gridò per richiamare la sua attenzione ma l'elfo era già lontano. Fece qualche passo nella stessa direzione ma qualcuno lo prese per un braccio spingendolo contro un albero.

"Hai fatto un bel casino signor ramingo" sussurrò Spike facendo un passo indietro, vide il volto stupito dell'uomo e continuò "Quella cosa del cuore di un elfo che mi hai detto prima...quella che uno di loro può soffrire a tal punto da perdere la vita...è vera?" vide Aragorn annuire lentamente e chiuse gli occhi per istante.

"Allora devi sbrigarti perché credo proprio che stia succedendo a Legolas"

"Non è possibile!" disse l'uomo spalancando gli occhi "Non può essere...sa quanto tengo a lui...sa che gli voglio bene...sa che lo..."

"No, non sa che lo ami!" lo interruppe Spike "Crede che stai insieme a lui esclusivamente per il suo corpo e che lo usi solo per il piacere fisico e per il resto non ti importa..."

"Ma la nostra amicizia..."

"Quella non gli basta più...ha bisogno altro da te...muoviti, va da lui e digli la verità o lo perderai per sempre e non solo come amico..."

Aragorn lo fissò in silenzio per un lungo momento poi corse via, sperando di trovare Legolas il prima possibile.