.|. Never Forget .|.

by Raffie

Pensieri in libertà... Pov di Orli.

Drammatico/Sentimentale | Slash | Rating G | One Piece

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Come sempre: Orlando non mi appartiene e non insinuo nulla sulle sue preferenze sessuali :P
Allora... l'ho scritta tempo fa, un pov (punto di vista) di Orli... lo ammetto, mi pare molto da taglio delle vene, ed è molto personale, per cui non rappresenta quello che è il mio solito stile... 
Anzichè concentrarmi sulla fic e su quello che stavo scrivendo come faccio di solito, ho lasciato che le mani cadessero sui tasti da sole, dal cuore alla fic senza filtro LOL per cui non so cosa ne è uscito...
Il titolo non doveva proprio essere Never Forget, mi era solo stato ispirato dall'omonima canzone dei Take That, ma grassie al consiglio di Aranel è diventato quello ufficiale.
Si perchè il tutto mi è stato ispirato dalla sua meravigliosa Fic "Il battito della notte" con personaggi originali... grazie anche qui sweetie! (è anche sua la frase finale, attribuita ad un libro… grassie e ancora grassie!)
E grassie a Caia e Ginny, come sempre le mie beta =*
Ovviamente prima o poi questa fic avrà un seguito... perchè mi spiace lasciarla così ^^'
Ahhh!! Ovviamente la canzone citata nella fic è "Piccola Stella Senza Cielo" di Ligabue, la canzone più bella del mondo... come avrete notato Liga l'ha fatta uscire come singolo ed ora gira live in tutte le radio e Tv... anche se è di anni fa. Ok, la smetto di annoiarvi con le mie parole...
Commentatemi please ^.^

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Credo davvero ogni volta di aver dimenticato... sono passati gli anni, ma ogni volta una canzone, una frase, un profumo, mi riporta a te... Sono passati gli inverni, sono cambiate le persone, sono cambiato io... non sono e non sarò mai più lo stesso, come non lo sei tu, tu che non so più chi sei. Ho solo il tuo ricordo, il ricordo di quello che eri, che eravamo.
Se chiudessi gli occhi, anche solo in una parentesi di una mezz'ora, sentirei ancora quella voce, vedrei ancora quel sorriso... sentirei tutto quello che penso ogni volta di aver dimenticato. Lo sento, come se stessi calpestando le stessa strada, quella con le tue impronte, quella che è stata calpestata e cambiata più volte, ma è come se avesse ancora i tuoi passi su di sè, forse solo per quell'attimo.
Ma se ti avessi davanti, nemmeno saprei cosa vedrebbero i miei occhi. Le lunghe chiaccherate, gli sguardi, quello che avevamo prima e dopo il nostro amore, ormai non esiste, non esiste nulla. Sono io, io il pazzo, attaccato al passato, nel filo della sua nostaglia, l'unico che pensa ancora a quanto sia assurdo e inspiegabile il poter dimenticare, il non amare una volta e per sempre. Per me sei un passato che torna, sei una porta che credo chiusa e sparita che si riapre a tormentarmi, sei un ricordo che fa nascere lacrime dimenticate e asciugate.
Ma solo io, io sono l'unico e il solo che non va avanti, crede di farlo, prova nuove emozioni, nuovi dolori, nuovi affetti.... e poi torna al suo super ricordo. Ma tutto, tutto intorno è invece cambiato, e anche tu, tu sei andato avanti una, due, cento e mille volte.
La tua vita è mille miglia avanti confronto alla mia... come se tu fossi schizzato velocemente, mentre io sono rimasto fermo, convinto di muovermi.
Sono scappato lontano, ho rinnegato anche quell'amicizia... siamo cresciuti assieme, ho cominciato a ridere, bruciare, amare, soffrire, rialzarmi, credere, vivere, e tutto questo con te. Ho cominciato ad essere me stesso solo con te. E ho rinnegato qualunque cosa, fuggendo lontano e lasciando tutto, tutto alle mie spalle: la profonda unione che era comunque nostra nonostante da parte tua non ci fosse più l'amore passionale, i ricordi, e quella parte di me, che resterà lì per sempre. Ma non potevo continuare a illudere il mio cuore, a dirgli che si sarebbe accontentato, mentre soffriva troppo, troppo perchè non ti aveva. E ti ho detto addio, ho detto addio a tutto. E credevo di stare bene e di avere vinto, ci credo sempre. Sono scappato, sono tornato, sono rifuggito, ho dimenticato, ho creduto di farlo. E ogni volta invece, ti ritrovo qui. A domandarmi come mai sia possibile non amare per sempre. Perchè è quella la domanda... non è tanto il chiedersi perchè io continui ad amare, nonostante tutto. E'il non accettare che possa essere possibile non amare una volta e per sempre. Il chiedersi come possa essere possibile che sia permesso ad una persona di provare quelle stesse emozioni per tutta la vita, mentre un'altra invece non le ricorda, o le abbandona per delle nuove.
E sento ancora quelle vibrazioni... come se nulla, nulla di quello che sto vivendo ora possa essere anche solo paragonato ad un misero loro ricordo. Come se la soffocante sensazione di dover sentire questo per tutta la vita sia una promessa che non si spezza mai, anche quando, per l'ennesima volta, sei convinto, assolutamente convinto, di aver lasciato davvero, per sempre, definitivamente, tutto alle spalle.
Ma come potrei rinnegare una parte di me... come potrei rinnegare il fuoco che mi ha plasmato, come potrei rinnegare la radice da dove veramente sono nato per la prima volta, come potrei rinnegare qualcosa che ha fatto di me quello che sono adesso, come potrei rinnegare una parte di me, me stesso. Ma come posso non rinnegarlo, se non potevo nemmeno averlo, se non potrò mai, mai più, riprovare le stesse cose, allo stesso modo? Perchè non ci sono più. Perchè io non sono più lo stesso, perchè tu non sei più lo stesso, perchè noi non saremo mai più noi, anche se tu fossi qui, anche se fossimo vicini, non sarebbero *quei* brividi.
E credo sempre, ogni volta, di aver dimenticato. Sono convinto sempre di essere passato avanti, di essere cambiato... e lo sono. Ma non lo sono quelle emozioni, che sono state importanti per te, lo sono state eccome... ma non lo sono come lo sono ancora per me.
Per te sono state emozioni e anni importanti, si, ma poi sei passato oltre... non so nemmeno se mai, anche solo per un'attimo, potrai ricordare qualcosa di noi con metà dell'intensità che sento io nei frammenti di tempo in cui ritorni nella mia testa. Per te è stato quello... per me sarà una maledizione eterna. Perchè mai, mai capirò l'assurdo motivo che porta ad amare per sempre, e a non amare più. Se spesso trovo incomprensibile non amare per sempre, alla fine mi costringo a domandare perchè IO debba farlo, o credere di farlo. Perchè no, no aspetta, io non ti amo... lo so, quelle due parole davvero non le sento per te. Non è amore... è ossessione, ricordo... non è desiderio di te ORA, è desiderio di quello che era, che eravamo. Ma perchè? Tutti passano oltre, tutti superano, non sono il primo nè l'ultimo. Ma non è possibile, non è POSSIBILE che dopo tutti questi anni io torni ancora su questa strada e sulle tue impronte, perchè, perchè non mi lasciate in pace pensieri, perchè non mi permettete di dimenticare, anno dopo anno?
Ma in fondo... come *rinnegarti* del tutto? Impossibile. Perchè in fondo, anche quando credo di averti cancellato, so che se volessi saprei dove trovarti, so dove sei... perchè se mai sapessi di averti perso, anche come amico, come persona, *per sempre*, non so se potrei ancora trovare il fiato per respirare. Perchè basterebbe tirare su la cornetta, e non voglio farlo, per sapere qualcosa di quello che sei adesso, perchè basterebbe uscire con loro per rivederti, ma non lo faccio, perchè basta sentire parlare ogni tanto di te, per sapere che comunque non sei perso, perso per sempre. Perchè la mancanza di qualcuno che stava nella tua vita, e non ci sarà mai più, per me è sempre stato troppo. Come una rete, un'intreccio di vite. Chi è entrato nella mia anche solo una volta, non ne può uscire più... E tu, tu non voglio ne esca mai. Voglio dimenticarti, ma non voglio sapere di non avere mai più, mai più la possiblità di sapere che *esisti* ancora, in un modo o nell'altro. Anche se non per amore, ma fai parte di me, sei me. Anche se non sono più io, anche se non sei più tu, anche se non voglio, non voglio quelle sensazioni nella mia vita. Stupido, e stupida contraddizione. Ma è così.
Leggere di due persone che si dicono addio per sempre, e non si rivedono mai più, senza sapere come mai sapere nulla dell'altro... mi uccide dentro. Ma esistono, anche quelle cose... e in fondo, che differenza c'è.
Ma voglio amare di nuovo, voglio dimenticare, voglio essere me stesso, senza questo spettro.
Ti dimentico, cambio, il tempo passa, e tu sembri sparito dalla mia mente, dal mio cuore, dalla mia ossessione, davvero e per sempre. Ma d'improvviso... una facciata....
Cosa ci fai, in mezzo a... tutti questi... miei pensieri?
E resto spiazzato da una luce senza futuro...
Piccola stella, senza cielo. Senza. Cielo.
E mi dico Tieniti su... anche se non ti basta. Forse capiterà che ti si chiuderanno gli occhi ancora. Forse sarà la volta definitiva, la volta che DAVVERO dimenticherai.
Ma ogni volta credo lo sia, la volta definitiva. E non dimentico invece. Impossibile, impossibile che per tutta la vita sia così, non PUO', non DEVE.
Ascolto quelle note che erano nostre, e le fondo con i miei pensieri, e le faccio mie.
I miei pensieri scivolano poi come versi di una poesia.

Non si può dimenticare...
dammi la soluzione
spegnimi il cuore e
spiegami perchè,
dimmi come,
a intervalli regolari,
quella porta deve sempre riaprirsi
ogni volta che pensi sia chiusa
ogni volta che pensi sia sbarrata
ogni volta che pensi sia sparita per sempre,
davvero.
Non si può dimenticare...
Le vibrazioni, gli odori,
le prime volte che vivevi davvero...
le ultime che lo hai fatto.
Ogni volta tornano alle narici,
ogni volta le ritrovi negli occhi,
ogni volta le senti sulla pelle,
come fossero ieri, oggi, due secondi fa
Non si può dimenticare
e passano gli anni
le strade si calpestano
le persone cambiano
le facce non sono più le stesse
il passato è così lontano che quasi pare un'altra vita,
quella che hai attorno...
Ma una parte di te, rimane là
e la cancelli
la dimentichi
la rinneghi...
e torna, perchè è tua
perchè sei tu
Non si può dimenticare
ma non ti spieghi invece perchè
vale solo per te
nulla resiste al tempo,
perchè
io resto ancorata al passato mentre
tutto
tutto va avanti...
Provi altre emozioni
altri affetti
altre gioie
altri dolori...
Ma quelle strade hanno ancora quell'impronta
quei ricordi hanno ancora le stesse lacrime
come se non volessero lasciarti mai
Non si può dimenticare
e non ti lasceranno mai
Ogni volta che credi lo abbiano fatto
ogni volta che superi l'ennesima nebbia
ogni volta che invece tutto ti insegue
ogni volta che ritorni a quel cielo
dopo esserti staccata
volata via
caduta
e ti convinci
che non si può dimenticare
che sarà eterno...
solo tuo, di nessun'altro
perchè solo tu credi che
non si possa dimenticare
solo tu non credi possibile
trovi assurda
l'idea che si possa
dimenticare
mentre è proprio così,
mentre tutto ha dimenticato
e tutto il resto è dimenticato
Ma quelle strade,
quelle notti,
quegli inverni,
quelle camere,
quegli sguardi,
quelle labbra,
quelle mani,
quella voce,
quei brividi
hanno ancora una sola impronta
sanno ancora di qualcosa
che
non si può dimenticare
Senti e non puoi farlo
ogni volta che vorresti tornare indietro
ogni volta che vorresti riviverle
ogni volta che sei consapevole
che uguali non lo saranno mai...
Ogni volta che non le vuoi
e credi davvero che non ti appartengano più
ma sono lì
respirano sul tuo collo
quando meno te l'aspetti
E sai,
saprai sempre,
solo tu,
che non puoi dimenticare.
E vivrai tutta la vita
convinto di farlo
di dimenticare
vivrai tutta la vita
rinnegandolo
E vivrai tutta la vita
svegliandoti a volte
da quella bugia
e consumando lacrime
saprai...
ogni volta,
ti renderai conto
che tu,
solo tu,
non puoi dimenticare.

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Orli si strinse al cuscino. Non aveva bisogno di guardare le foto di Viggo, nascoste chissà dove in camera, come le cose vecchie che credi non servano più. Non ne aveva bisogno per sentire quel sapore di passato e di nostalgia. Gli erano bastate poche frasi di un libro per riconoscere certi brividi: "l'asfalto, sebbene sia stato calpestato da mille suole, porta ancora con sé le vibrazioni di quelle sere... queste strade sanno di te, hai lasciato la tua impronta"... Quella storia l'aveva sentita così sua... era così intensa, gli aveva lasciato così tanto... e aveva anche sperato di leggere che quei due, dopo anni, sarebbero tornati ancora assieme, e si sarebbero amati per sempre. Che quel tipo, sentendo quelle vibrazioni, si sarebbe trovato l'altro davanti, per ricominciare. Ma nemmeno nella fantasia ormai erano possibili cose del genere... non ci si poteva rifugiare lì. Ma almeno quella persona ricordava sì ogni cosa, ma era andato avanti. Lui invece alle ultime righe non aveva fermato le lacrime.
Ma adesso avrebbe di nuovo soppresso tutto. Spense la canzone che suonava e suonava col repeat, smise di dirsi quelle cose fra sè e sè come se stesse parlando con qualcuno, e i versi che gli uscivano dalla testa si fermarono.
Aveva una nuova vita, e anche quei pensieri sarebbero stati soffocati e superati, per portarla avanti, come altre volte era successo. Magari davvero era l'ultima volta, magari davvero avrebbe scordato tutto.
O magari... solo fino alla prossima volta. Fino alla prossima lacrima.

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.... Continua.......