.|. Nuova Pace, Nuovi Amori .|.

4. Neve al Sole

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Un nuovo sole, dopo la pioggia della notte precedente, illuminò il cielo di Minas Tirith. Dalle bianche tende della sua stanza dove si trovava Eomer poteva vedere il cielo tinto di un azzurro intenso e sentire gli uccellini che cinguettavano nella brezza del mattino; un tenue raggio di luce faceva capolino dalla finestra illuminando tenue il volto della ragazza che gli dormiva accanto…era più bella che mai…il suo volto era rilassato e gli occhi chiusi segno di un sonno tranquillo, era completamente nuda, ma il lenzuolo le copriva il corpo fino all’altezza del seno. L’uomo la guardò di nuovo, guardò il suo torace che si alzava e si abbassava regolarmente, i suoi capelli castani sparsi sul cuscino, ai quali la luce del sole donava bellissimi riflessi rossi rame, le accarezzo dolcemente una guancia e vide i suoi occhi aprirsi lentamente. Quando aprì gli occhi Nike ebbe un sussulto…non era stato un sogno, Eomer era davvero lì nel suo letto e la notte era veramente successo…aveva quasi paura delle sue azioni, ma poi la voce calda e dolce del suo amore la riportò alla realtà e spazzò via tutti i timori “Quel re meleth nin! (buon giorno amore mio)” le sussurrò baciandole dolcemente la guancia “mmm…Buon giorno!” le disse lei sbadigliando. Per un po’ restarono a letto a parlare, all’inizio di cosa era successo durante quella meravigliosa notte e poi dei ricordi della guerra e di quanto era bello vivere in pace di nuovo, il tutto interrotto da lunghi baci e brevi effusioni, poi tacquero entrambi. Fu Nike a spezzare quel silenzio dicendo con voce triste e un po’ insicura “molti uomini hanno cercato di avermi nel loro letto, ma non perché mi amassero, ma solo perché io ero il bellissimo, ma inarrivabile capitano che aveva sgominato temibili nemici…come un sogno, dal quale al mattino si sarebbero trovati delusi trovando al posto del soldato la semplice ragazza. Nessuno di essi è mai riuscito ad avermi, tu sì, è così anche per te…sono anche per te un sogno andato in frantumi, o solo una conquista, una bellezza che è entrata nel tuo letto e della quale ti potrai vantare per un po’?” “stai scherzando spero!- le disse il ragazzo con un’espressione incredula sul viso- sei più bella e più affascinante stamattina di quanto tu lo sia mai stata! Se io sono stato con te stanotte è  perché intendo ritornarci, cioè volevo dire- proseguì vedendo lo sguardo perplesso della ragazza- io voglio stare con te, voglio amarti se tu lo permetterai…io ti amo Nike, di questo puoi stare certa e poi dopo diciassette anni di amicizia pensi che potrei tradirti, tradire la tua fiducia?! Perché mi hai fatto una domanda del genere?” “beh! Di preciso non lo so- rispose Nike- credo perché tu hai ventotto anni, e io solo diciassette, sono una bambina in confronto a te, mi hai sempre trattato come una sorellina più piccola e io come un fratello più grande, poi però le cose sono cambiate e questo è un po’ strano. Cioè insomma tu mi hai tenuto in braccio quando io ero una bambina piccola e tutto quello che dai miei genitori non potevo sapere l’ho imparato da te, uso delle armi compreso…” “in quello però mi hai superato” la interruppe l’uomo “ già –proseguì ridendo la giovane- e poi tu avrei avuto un sacco di esperienze prima di me e io ero solo alla prima volta e di sicuro se avessi potuto ti saresti messo le mani nei capelli da quanto ero imbranata e poi…” “ora basta- disse seccamente il principe- intanto non hai fatto schifo, anzi è stata la notte più bella che abbia mai vissuto in ventotto anni di vita; secondo tu sei tu e non sei neppure lontanamente paragonabile alle altre e terzo è vero le cose tra noi sono profondamente cambiate, ma se vuoi le sussurrò sensualmente sulle labbra puoi prendere tutto ciò come una delle cose che ti ho insegnato e che non potevi imparare da nessun altro…una cosa su cui intendo farti un bel corso approfondito!” “sei un pedofilo lo sai principe di Rohan…comunque sono pronta per il corso, quando vogliamo cominciare?” “anche subito se vuoi” le mormorò sulle labbra prima di baciarla, scivolò lentamente sopra di lei e le cose stavano cominciando a riscaldarsi quando all’improvviso la balia Gwein entrò nella camera. Subito i due si  staccarono e si coprirono con le lenzuola, mentre alla balia caddero tutti i panni che teneva in mano “signora!” esclamò con aria incredula “principe Eomer! Oh Valar! Ma cosa…oh Valar non fatemici pensare!” “buon giorno balia Gwein” disse Eomer con un’espressione di forte imbarazzo stampata sul volto “beh -proseguì poi alzandosi dal letto e rimettendo la sua vestaglia- meglio che vada, ci vediamo dopo!” e dato un bacio veloce sulla bocca a Nike uscì dalla camera. La balia guardò con aria incredula e sorpresa la ragazza ancora nuda nel letto e poi esclamò “bene vostro padre dovrà pagarmi venti soldi! Alzatevi su, dovete vestirvi e fare colazione, due ragazza sono giunte per farvi visita: la principessa Kary e la principessa Stella” “oh bene avevo tanta voglia di rivedere Kary, ma Stella cosa ci fa qui? E poi-proseguì- perché devi farti pagare da mio padre?” “beh- le rispose la balia- avevo scommesso con lui sul fatto che prima o poi voi ed il principe di Rohan vi sareste fidanzati e poi sul fatto che secondo me avreste perso entro l’anno la vostra innocenza per opera sua…le mie supposizioni erano esatte e voi stavolta avete superato voi stessi, di uomini belli e nobili ne avete frequentati, ma questa volta avete passato il limite…complimenti!” Nike arrossì furente “ma come vi viene in mente- gridò- di scommettere su cose del genere!”.

 

 

Scese dal letto e si vestì velocemente, poi scese per la colazione. Entrò nel salone e noto che tre volti nuovi avevano preso posto al tavolo. “Kary, amica mia! Ciao come stai? Benvenuta a Minas Tirith!” “ciao Nik- era questo il soprannome con cui molti dei suoi amici la chiamavano- io sto bene e tu?” “bene grazie- poi si voltò- re Tranduhil, mae govannen (benvenuto)” “quel amrun Gil-Estel (buon giorno Gil-Estel)”. Era il suo nome elfico, quasi l’aveva dimenticato, quanto tempo era passato! “guarda che ci sono anche io, non mi sembra consono ad una del tuo rango far finta di non vedere un ospite!” disse una voce alle sue spalle. Una ragazza con corti capelli scuri e occhi neri si staccò dal muro e si fece avanti, indossava solo un vestito leggero bianco, piuttosto trasparente, che lasciava intravedere le forme del suo corpo “ciao Gwenneth! Come stai?” Nike si avvicinò all’amica e l’abbracciò. “beh! Vedo che ci sono visite!- disse una voce entrando nel salone- buon giorno ragazze…re Tranduhil che sorpresa benvenuto a Gondor…qual buon vento ti ha portato qui signore di bosco atro?” “salve re Elessar, mio figlio mi porta qui, approposito…dov’è?” “padre- disse una voce alle sue spalle- cosa ci fai qui?” “ti credevamo disperso Legolas, negli ultimi tre mesi non hai mandato notizie e anche se la guerra è finita ormai da un anno, ancora non sei mai tornato a casa…dal tuo popolo!” “lo so, mi dispiace” rispose l’elfo. “buon giorno a tutti, ciao Kary, buon giorno re Tranduhil!” “ciao Eomer!” disse Nike “bene ora che siamo tutti possiamo fare colazione” esclamò re Elessar.

 

Dopo aver fatto colazione Nike, Kary, Gwenneth, Eomer ed Eldarion andarono nel giardino, mentre Aragorn si dedicò alle sue quotidiane attività di re e Legolas stette con suo padre.

Nike e Kary  erano sull’altalena dei giardini reali e si stavano dondolando mentre parlavano, intanto Eomer e Eldarion si allenavano con le spade. “E così, tu ed Eomer alla fine vi siete messi insieme eh?” “Sì” rispose Nike “forsa parla cosa ci hai fatto eh?” domando Kary con un sorrisetto “niente che ti possa riguardare!” disse la ragazza arrossendo “comunque- continuò Kary- io starei attenta a Gwenneth, non mi sorprenderebbe se tentasse di sedurlo” “no, ma dai- disse la giovane- non credo, lei ha il ragazzo” “mi stai prendendo in giro Nik? Nemmeno non sapessi come è fatta Gwenn…” “cosa dicevate di bello su di me?” “oh! Niente Gwenneth” Gwennwth si guardò intorno e subito il suo sguardo fu attratto da Eomer e da Eldarion, che si stavano ancora allenando, entrambi a torso nudo. “mmm- disse Gwenneth- vedo che è pieno di bei ragazzi qui! Chi è quel biondino, non ho mai visto un ragazo tanto bello  in vita mia! e , detto in tutta franchezza, non mi dispiacerebbe approfondire la conoscenza!” “giù le mani! –disse Nike in tono scherzoso- quello è proprietà privata!” “ah si!- disse Gwenneth con tono scocciato- e di chi?” “mia!” rispose seccamente Nike a cui il tono di Gwenneth aveva dato abbastanza fastidio “beh! Questo lo vedremo mia cara, sarà lui ha scegliere” e dicendo questo si incamminò per avvicinarsi ai due ragazzi, ma Nike la bloccò “sei dura di comprendonio, oppure fai orecchi da mercante, lui ha già scelto…ha scelto me! Io e il biondino, che poi si chiama Eomer, stiamo insieme!” “sta attenta allora, potrei rubartelo!” ribatté in tono di sfidaGwenneth. Nike con un movimento fulmineo spinse Gwenneth contro un albero e ce la bloccò “tu prova a fargli uno dei tuoi sortilegi per farlo entrare nel tuo letto e…” “e chi ti dice- la interruppe la ragazza- che debba usare un sortilegio, lo sanno tutti e tutti lo dicono che io sono più bella e più affascinante di te, dì un po’ Nike chi credi che un uomo sceglierebbe tra una principessa bellissima, nobile e dalle maniere raffinate e una donna soldato? Sebbene, devo dire, le tue maniere, quando ti impegni siano notevoli!” “adesso basta! PiantalaGwenneth!- intervenne Kary tentando di appianare la situazione Se quello è il suo ragazzo, vuol dire che la ama, oltretutto sono amici da tantissimo tempo e quindi non si tradirebbero mai!” “mah ora vedremo!- disse Gwenneth con tono scettico- tanto vengono verso di noi!” “ciao! Come va?” chiese Eldarion avvicinandosi “bene grazie!” risposero all’unisono le tre ragazze “salve principe…Eomer vero? Sono Gwenneth, figlia di Hirgon il generale del principe dell’Hitilien!” si presento Stella ostentando un atteggiamento avvenente “v…voi siete la figlia d…di Hirgon, la nipote del signore delle verdi colline?” chiese il ragazzo con tono alquanto sconcertato “sì, sono io!-disse la ragazza- ero proprio curiosa di conoscervi e mi piacerebbe vedre Rohan, visto che presto ne diverrò…” “la regina!” disse Eomer con un filo di voce. Quello che per anni aveva temuto era adesso successo. Si sarebbe trovato a dover dire addio all’amore appena l’aveva trovato per una sciocca politica matrimoniale. L’uomo ebbe un tuffo al cuore e le parole del padre presero a risuonargli nella testa “…tu sei un principe e hai dei privilegi che comportano degli obblighi precisi…” ma chi lo voleva…lui non voleva essere principe, non voleva dover rinunciare alla persona che di più amava per passare il resto della propria vita accanto a una ragazza, che oltretutto detestava. Alzò lo sguardo e vide che Nike aveva abbassato la testa. Subito due lacrime iniziarono a scendere degli occhi della ragazza “visto! – disse Gwenneth- come sempre ho vinto!” tutti guardarono Gwenneth stupiti e sgomentati da tanta cattiveria “come puoi essere così perfida!!” le urlò Kary “come…come? E ti dici sua amica?! Sei spregevole, dovresti vergognarti Gwenneth” “oh poverina piange - disse Gwenneth mettendo un finto broncio- e naturalmente Kary, tu subito a consolarla, siete squallide e patetiche” “basta Gwenneth piantala adesso!” le urlò Eldarion. In tutta quella lite né Nike né Eomer avevano pronunciato parola, erano rimasti entrambi a testa bassa, senza parlare…arrendendosi all’evidenza che il loro amore appena nato era stato spazzato via come la bianca e soffice neve quando il sole torna a illuminare il cielo.

 

Nike non riusciva a frenare le lacrime ed Eomer per la prima volta in vita sua sentì un groppo alla gola. Mai…mai aveva sofferto per amore, mai aveva sentito il cuore come andargli in pezzi per una ragazza, mai aveva perso qualcuno che amava, mai aveva amato veramente come stava facendo adesso, mai aveva incontrato una come lei. Il cuore gli batteva all’impazzata e sentiva sul viso avvampare un forte calore, finché qualcosa di bagnato non gli rigò una guancia. Stava piangendo. Troppo l’amava per perderla. l’aveva amata a lungo in segreto, e proprio ora che era riuscito a dichiararle i suoi veri sentimenti e il loro sogno d’amore era cominciato tutto sarebbe stato spazzato via da una sola cosa…l’essere l’erede al trono di Rohan! Non poteva accettarlo! Nike invece si sentiva il cuore spezzato…si sentiva tradita, da colui di cui di più si fidava, da colui che amava. Gli aveva donato il suo cuore, tutta se stessa e perfino la sua innocenza e il suo modo di ripagarla era stato…mentirle!

Alzò il viso, gli occhi continuavano incessanti a far uscire un torrente di gocce d’argento che luccicavano alla luce del sole mattutino, fissò Eomer negli occhi e con voce decisa e ferma gli disse “grazie, grazie di avermi fatto capire che avevo ragione sul fatto che non ci si può fidare di nessuno tranne che di se stessi, neppure dei propri migliori amici, grazie di avermi rubato l’unica cosa che mi restava da dare a una persona, grazie di avermi guarito dalla speranza dell’amore e…-a quel punto le lacrime iniziarono a scorrere con maggiore intensità sul suo volto- grazie per stanotte!” dopo aver pronunciato quelle parole si girò di scatto e fuggì verso il castello “aspetta Nike!” le gridò Eomer inseguendola.

 

“complimenti! Complimenti davveroGwenneth! Brava, vuoi un applauso- disse Eldarion guardando con disprezzo la ragazza che le stava davanti- sul serio, sarai contenta ora, finalmente dopo anni sei riuscita a rifarti su mia sorella, la cui unica colpa era essere un gradino sopra di te. Davvero, c’è da esserne fieri, ora puoi dire di aver spezzato mia sorella…brava davvero! Hai tolto adue persone che si amavano sinceramente il loro amore, quella squallida sei solo tu!” si girò di scatto e se ne andò “non è colpa mia!- ribatté Gwenneth- se le politiche matrimoniali sono fatte così, Nike dovrebbe imparare a rassegnarsi e a perdere sportivamente!” “e tu dovresti farti mettere un cuore!” disse seccamente Kary

 

INTANTO IN UN ALTRO SALONE

 

“allora figliolo, dimmi…quando tornerai dal tuo popolo e prenderai moglie?” chiese re Tranduhil “non lo so padre, volevo restare ancora un po’ qui a Gondor, ho delle faccende personali da rimettere a posto e poi tornerò!” “bene sono impazienti di vederti prendere il mio posto!” Legolas sorrise. Doveva nascondere la verità anche se non era cosa facile, suo padre non poteva scoprirlo, ma doveva anche prendere tempo, doveva restare, non poteva…non voleva lasciarlo di nuovo!