.|. My Last Breath - il mio ultimo respiro .|.

by Enedhil

L'ombra della fine sfiora una vita immortale, ma lo spirito permane, nella speranza di ricongiungersi con il proprio amore prima della fine...prima che da quel corpo, nascosto nell'oscurità, si perda l'ultimo respiro...

Drammatico/Sentimentale | Slash/SongFic | Rating PG-13 | One Piece

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Ed eccomi ancora qui…questa dovrebbe essere, almeno secondo l’idea iniziale, una song fic, one piece…My Last Breath è una canzone degli Evanescence che rispecchia perfettamente l’idea che avevo in mente per questa storia. Infatti doveva essere una fanfic normale come le solite, ma poi, dopo aver sentito questa canzone, ho deciso di cambiare.


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Hold on to me love
You know I can't stay long
All I wanted to say was I love you and I'm not afraid
Can you hear me?
Can you feel me in your arms?

 

L’oscurità mi avvolge. Non sento altro che freddo. Brividi gelidi attraversano il mio corpo ricordandomi che, nonostante tutto, percepisco ancora qualcosa. Rumori indistinti raggiungono le mie orecchie…il fremito delle foglie nel vento, i deboli nitriti del mio destriero…lo scorrere costante del torrente poco lontano. Quel torrente che volevo raggiungere. Quel torrente che stavo per raggiungere…ma poi le tenebre hanno raggiunto me. Sono vivo? O quello che mi circonda non sono altro che ricordi, impressi nella memoria?

Un breve attimo per comprendere, e poi…il terreno sotto la schiena e il dolore alla testa, quei passi trascinati per raggiungere istintivamente un riparo da qualcosa che non conoscevo…e poi il buio.

Da un tempo indefinito cerco di richiamare alla memoria quello che è accaduto, cercando una spiegazione…ma a volte non esistono spiegazioni logiche nel Destino. Ogni singolo gesto, anche il più semplice, può portare alla fine, alla rovina. A qualcosa che, inevitabilmente, prima o poi, sarebbe accaduto.

Non avrei mai pensato che, dopo tutte le situazioni pericolose che ho affrontato, il Fato decidesse di privarmi del mio Dono Immortale in questo modo…ma non posso oppormi se questo è già stato deciso.

Avrei voluto fare centinaia di cose prima di lasciare questa Terra e raggiungere le Aule di Mandos…avrei voluto dire centinaia di cose, abbandonare coloro che ho amato con la verità sulle labbra…ma questo non mi è stato permesso. Eppure, mentre il mio corpo vaga nell’oblio che si è impadronito di me, immobile come privato della vita stessa, il mio spirito vaga alla ricerca di qualcosa…di qualcuno. Il mio respiro, lento e quasi impercettibile mi porta ai confini dell’esistenza, verso il luogo in cui, per tutti questi lunghi anni, ho vissuto.

Come la sabbia che scorre in una clessidra, vedo sotto di me gli alberi e le colline svanire rapidamente in un susseguirsi di colori e forme indefiniti. Fino a raggiungere l’infinito…la luce…il calore…la casa…la mia casa. Il tuo cuore. E il tuo viso. Lo vedo davanti a me come se stesse accadendo realmente…i tuoi occhi limpidi in grado di donarmi la pace e la serenità. E la tua voce calda e profonda…riesco a sentirla…come se stessi parlando proprio ad un passo da me.

Per attimi infiniti mi perdo in questo sogno reale, percependo la presenza di altre persone intorno a noi senza però riuscire a dar loro attenzione. Solo tu sei in questa stanza con me. Ed ora che i Potenti mi hanno dato la possibilità di incontrarti un’ultima volta, non permetterò alla menzogna e al timore di nascondere ancora una volta quello che ci lega.

 

“Non è possibile! Non può essere scomparso!” disse Aragorn percorrendo a grandi passi la stanza del trono sotto agli occhi preoccupati dei presenti “È uscito questa mattina per dirigersi al torrente…ha detto che sarebbe tornato per pranzo…ed è quasi il tramonto!”

“Le guardie hanno cercato ovunque…” ribatté Éomer facendo un passo verso il sovrano di Gondor che si era fermato all’improvviso “…hanno superato il torrente ma di lui nessuna traccia…”

“Che cerchino ancora!” ordinò il Re voltandosi verso di lui “E che non tornino a palazzo prima di aver trovato le sue tracce!”

“Sono stati fuori tutto il giorno…” intervenne Arwen alzando lo sguardo sul proprio sposo “…devi permetter loro di riposare altrimenti non…”

“Legolas è là fuori!” la interruppe bruscamente l’uomo fissandola irritato “Se non possono andare le mie guardie a cercarlo, allora andrò io!”

“Vostra Maestà…se desiderate radunerò alcuni uomini e andrò di nuovo a cercarlo ma…il buio non facilita le nostre ricerche…” disse timidamente il capitano delle guardie che era rimasto sulla porta.

“Aragorn, sai meglio di me che Legolas è in grado di cavarsela…” esclamò Éomer portando le mani dietro la schiena “…è un Elfo ed è abituato a…”

“No! Non è da lui un atteggiamento simile!” ribatté di scatto Aragorn raggiungendo l’amico “È accaduto qualcosa…è in pericolo…lo sento…”

“Non credi di esagerare ora?” mormorò Arwen sospirando “Non è la prima volta che Legolas resta fuori la notte e…”

“Non senza avvertirmi!” replicò all’improvviso l’uomo facendo sussultare la propria sposa “Non resterebbe mai lontano da…casa…” si voltò nascondendo il volto tra le mani mentre un sospiro disperato lasciava le sue labbra.

Éomer aprì nuovamente la bocca per parlare, ma improvvisamente si sentì debole e, barcollando, fece qualche passo indietro, chiudendo gli occhi…e quando li riaprì accadde qualcosa di totalmente inaspettato…

 

Estel…meleth nîn…tolo sí… 

 

Aragorn spalancò gli occhi quando udì l’amico pronunciare quelle parole e di scatto si voltò verso di lui…restò a fissarlo incredulo come anche stava facendo Arwen…Éomer non conosceva la lingua elfica…ma poi, mentre il suo cuore batteva all’impazzata per quella strana sensazione che l’aveva attraversato come un brivido, udì di nuovo la sua voce…

 

Estel…tolo na nin…

 

…e timidamente pronunciò quel nome…

“Legolas…?”

Restò immobile, mentre Éomer, sorridendogli con il sorriso più dolce che aveva mai visto sul suo viso, si avvicinava a lui…

“Legolas…?” ripeté con un filo di voce ma appena l’amico lo raggiunse aprendo lentamente le braccia verso di lui, sentì il proprio cuore fermarsi e scuotendo debolmente la testa mormorò “Ma cosa…?”

Éomer restò in silenzio questa volta, ma, appoggiando una mano sulla guancia del Re di Gondor, lo tirò a sé, posando dolcemente le labbra sulle sue…

 

Stringimi amore mio…sai che non posso restare a lungo…

 

Aragorn riaprì gli occhi che, poco prima, aveva chiuso quando, sulle labbra del cavaliere di Rohan aveva assaporato il sapore della persona che amava…non comprendeva…non riusciva a capire cosa stava accadendo…ma forse il suo cuore sì, perché una lacrima solitaria scese lungo la sua guancia, mentre intensamente fissava quegli occhi blu davanti a sé…

“Legolas…sei tu?”

Come risposta ricevette un altro dolce sorriso e una debole carezza tra i capelli scuri…le dita indugiarono tra le ciocche ondulate per qualche istante ed allora anche alla sua mente giunse la stessa consapevolezza che aveva già raggiunto il suo cuore…solo Legolas lo accarezzava così…

Dalle sue labbra uscì un sospiro sollevato ma al tempo stesso colmo di tristezza e timore…un sospiro che però l’uomo davanti a lui soffocò con un altro bacio…

“Perché sta succedendo questo…?” mormorò, alzando una mano per sfiorare il viso di Éomer, il mento ricoperto dalla barba ma che, in quel momento, sembrava essere liscio come quello dell’Elfo al quale aveva donato il suo cuore “Perché…?”

 

Volevo solo dirti che ti amo…e che non ho paura…

 

“Paura…?” ripeté Aragorn aggrottando le sopracciglia “Paura di cosa? Parlami ancora ti prego…”

 

Puoi sentirmi Estel? 

 

“Sì! Sì Legolas ti sento!” ribatté subito facendo scivolare le dita tra i lunghi capelli biondi che sembravano morbidi come la seta e luminosi come fili d’oro “Sono qui…parlami amore…parlami!”

Trattenne il fiato quando all’improvviso Éomer si strinse a lui, nascondendo il volto contro il suo collo, ma non riuscì a fare a meno di abbracciarlo con tutta la forza che possedeva…quel corpo robusto e forte che sembrava essere delicato e asciutto…così snello e perfetto contro di lui…

 

Puoi sentirmi tra le tue braccia?

 

“Oh Valar…” bisbigliò chiudendo qualche istante gli occhi “…sì Legolas…sento il tuo corpo contro il mio…sento il tuo sapore, il tuo profumo…cosa sta succedendo?”

 

Estel…

 

“Legolas…dimmi cosa…” ma non riuscì a terminare la frase…all’improvviso sentì il corpo di Éomer farsi pesante tra le sue braccia, come se l’amico avesse perso all’istante tutte le forze e lentamente si accasciò con lui sul pavimento, osservando quegli occhi che si erano richiusi pesantemente.

 

“Che cosa…è accaduto?” esclamò il cavaliere di Rohan rialzando stancamente le palpebre non appena scorse il volto di Aragorn vicino al proprio “Perché siamo…seduti sul pavimento?”

Il Re di Gondor restò in silenzio mentre sul suo viso si dipingeva la delusione e la paura…rialzò la testa e vide Arwen in lontananza, le guance rigate dalle lacrime che continuavano a scorrere incessantemente da quando aveva udito le parole del proprio sposo e di colui che credeva essere il suo migliore amico.

 

Holding my last breath
Safe inside myself
Are all my thoughts of you
Sweet raptured light, it ends here tonight

 

Ancora quel freddo opprimente. Ancora quei brividi gelidi. Il calore del tuo corpo mi ha riscaldato per pochi momenti facendomi ripiombare poi nell’oscurità e nel tormento. Non comprendo cosa stia accadendo o cosa sia accaduto ma tu eri ancora con me…mi stavi stringendo…e sentivo le tue labbra sulle mie.

Forse è questa la mia punizione per aver mentito e per aver tradito la fiducia di colei che considero come una sorella. Forse i Valar hanno deciso di tenermi lontano da te per farmi pagare le mie colpe. Mi permettono di assaporare il tuo amore senza però poterlo avere completamente. Oh, non avrebbero potuto scegliere punizione migliore.

Il mio corpo rapito da una morte apparente o reale, ancora non lo comprendo, sperduto e solo nella foresta…lontano da te. Ma il mio spirito continua a perdurare nella speranza di potersi di nuovo riunire a te…e così è stato. Il mio spirito era di nuovo al tuo fianco. Come sempre.

Se così deve essere, accetterò la mia punizione e il mio Destino, fino a quando mi sarà concesso di poter tornare da te. Trattenendo il mio ultimo respiro, al sicuro dentro me stesso, mentre tutti i miei pensieri su di te, su quello che eravamo e su quello che abbiamo avuto mi danno la forza per continuare…come una dolce luce catturata con le ultime energie rimaste, prima di cadere nel vuoto.

Ma ho paura…ho paura che anche questo possa finire…ho paura che tutto quello in cui abbiamo sempre creduto, possa finire…qui…questa notte. Ho paura che questi, siano gli ultimi momenti che potrò passare con te.    

 

“Arwen…” mormorò debolmente Aragorn seguendo lentamente la propria sposa.

“Non devi dirmi niente…” ribatté di scatto la dama fermandosi sulla porta della stanza che divideva con lui “…ho compreso tutto troppo bene…anzi, per la prima volta, ho compreso tutto quanto…ma ricorda che hai legato la tua vita a me Aragorn…non a lui…hai promesso davanti ai Potenti…hai mentito davanti ai Potenti…ma nonostante questo…noi ci apparteniamo…”

Il Re di Gondor restò in silenzio, osservando Arwen che richiudeva violentemente la porta dietro di sé, poi, barcollando, raggiunse la stanza di Legolas…si distese sul letto, portandosi un braccio sopra agli occhi…e presto si addormentò. Un lungo sonno senza sogni ma turbato dai mille pensieri su quello che era avvenuto e che non riusciva a spiegarsi.

I'll miss the winter
A world of fragile things
Look for me in the white forest
Hiding in a hollow tree (come find me)
I know you hear me
I can taste it in your tears

 

I ricordi di quello che abbiamo vissuto insieme continuano a tormentarmi…dolci tormenti che risvegliano il mio spirito spingendolo a vagare ancora una volta alla ricerca di quella pace che non riesco più a ottenere. Disperatamente mi sento di nuovo sollevato dalla nuda terra, sospinto nel vento della sera. È forse il mio desiderio di tornare da te a permettermi di trovarti ancora una volta? O sono le tue preghiere silenziose a condurmi lungo la strada verso il tuo cuore?

Il mio respiro continua a tenere il tempo, all’unisono con i battiti lenti del mio cuore…e dopo attimi interminabili sono di nuovo con te.

 

“Legolas…”

 

La tua voce così debole…pronunci il mio nome con disperazione e tenerezza, come mai avevi fatto…mentre il tuo petto si alza e si abbassa pesantemente nel sonno. Riesco a vederti come se ti avessi di fronte…come se fossi disteso sopra di te…e sento il tuo calore contro di me.

Le tue labbra si socchiudono leggermente, come se stessi attendendo un bacio…e le tue gambe si aprono, per lasciare spazio al mio corpo, come centinaia di volte è accaduto. E poi i tuoi occhi…li vedo aprirsi lentamente…le palpebre si alzano come se stessero a loro volta sospirando…puoi vedermi? Forse no…ma il tuo cuore  invece sì…riesce a vedermi come io riesco a sentirti.

 

“Legolas…resta con me…”

 

Non ti ho mai negato niente…come potrei iniziare ora? Ho sempre fatto in modo che ogni tuo desiderio si avverasse, o almeno quelli che dipendevano da me…e tu facevi lo stesso nei miei riguardi.

Mi mancherà l’inverno…quei giorni che passavamo sempre davanti al camino dopo aver passeggiato nella Foresta Bianca, come eravamo soliti chiamarla. E in quei momenti il mondo sembrava essere fatto di cose così preziose ma fragili…cose che potevano andare in frantumi come i sottili steli di ghiaccio che pendevano dai tetti delle case. I nostri passi vicini restavano impressi nella neve appena caduta, a volte chiari e a volte indistinti, quando ci prendevamo tra le braccia…e noi non ci siamo mai guardati indietro per vedere che essi venivano ricoperti e nascosti dai nuovi fiocchi candidi. Il nostro passato veniva cancellato così facilmente e tanto fragilmente noi proseguivamo nel futuro che ci attendeva. Ma non avrei mai pensato che qualcosa ci avrebbe diviso. Come invece è accaduto.

 

“Non lasciarmi ti prego…”

 

Mi sento debole…il mio spirito brama di tornare nel corpo che ha abbandonato…ma vedo i tuoi occhi brillare nell’oscurità e il mio desiderio di restare con te non può essere sconfitto.

Voglio restare con te…questa notte…ancora questa notte. Voglio abbandonarmi nel tuo amore e perdere il senso di questa fragile e inconsistente realtà che mi circonda.

 

“Torna da me Legolas!”

 

Non desidererei altro che tornare…ma non posso…non dipende da me. Deboli bagliori di memoria rischiarano il buio nella mia mente…voglio tornare ma ho bisogno di te…ho bisogno del tuo amore e della tua forza per sopravvivere…

 

“Dove sei amore mio? Ti sento vicino…così vicino…”

 

Estel…cercami…cercami nella Foresta Bianca…

 

“Legolas…dove…”

 

…nascosto in un albero cavo…

 

“Legolas…”

 

Le tue labbra…si sono incurvate in un debole sorriso…ho pronunciato realmente quelle parole?Verrai da me?

 

Vieni e trovami…Estel…vieni da me…

 

“Ti amo…aspettami…”

 

La tua mano si alza, cercando qualcosa nel buio, mentre i tuoi occhi si richiudono…e ti sento. Sento le tue dita, le tue carezze sulla pelle. Quant’è crudele il Destino a volte…ti fa comprendere l’importanza di una semplice carezza solo quando è troppo tardi.

Vorrei poterti toccare…sfiorarti…e sentire il sapore della tua pelle calda.

Vedo le tue labbra dischiudersi in un sospiro…un sorriso…e il tuo corpo trema debolmente, inarcandosi sotto di me…le tue mani afferrano le lenzuola.

Ora ti sento…è reale…il tuo profumo sensuale mi annebbia i pensieri e il tuo sapore…sento il tuo sapore sulla lingua come se stessi percorrendo il tuo corpo…e percepisco il tuo calore sotto le mani. Le tue sopracciglia si aggrottano mentre i muscoli del tuo ventre si contraggono freneticamente ad ogni mia carezza.

Come ho potuto non accorgermi prima di quanto fosse sensuale ogni tuo gesto, ogni tuo sospiro soffocato dalla passione? Credevo che la lussuria fosse uno dei motivi che rendono deboli voi Mortali…e invece mi sbagliavo…il tuo ardore mi ha sempre dato forza e l’estasi in cui ci perdevamo mi ha sempre dato sicurezza.

 

“Legolas…Legolas…”

 

Ogni volta che ripeti il mio nome in questo modo mi fai perdere la ragione…anche ora che non riesco a comprendere cosa mi circonda…l’unica cosa che sento sei tu…i tuoi sospiri sempre più rapidi…e il calore che si sprigiona dal tuo corpo…un fuoco incandescente che sento su di me…e mentre le tue labbra si aprono in un ultimo grido silenzioso, all’apice del piacere, non posso far altro che pronunciare quelle parole…

 

Ti amo Estel…non ti dimenticherò mai…

 

Il tuo corpo, scosso dai brividi, inizia a tornare calmo…sul tuo volto, una debole maschera di serenità…vorrei poterti baciare e portare via le paure che stanno di nuovo velando la tua dolce espressione…

 

Qualunque cosa accada…io sarò con te…il mio amore non svanirà alle prime luci del mattino.

 

Sulle mie labbra assaporo il gusto salato della tua pelle…la tua barba mi solletica il viso facendomi provare ancora quelle calde sensazioni.

 

Ti amo Aragorn…

 

Ancora una volta…come se avessi paura che le mie parole non avessero raggiunto i tuoi sensi.

Ma so di essere in errore.

So che mi ascolti.

Lo posso sentire nelle tue lacrime. Quelle lacrime che scivolano sulle tue guance come l’ultima neve, sciogliendosi ai raggi del sole, scorre sulla roccia fredda.

 

Closing your eyes to disappear
You pray your dreams will leave you here
But still you wake and know the truth
No one's there

 

Il tempo mi è nemico e ancora mi porta lontano da te. Ma non abbastanza velocemente.

Posso ancora vederti. Disteso nel mio letto, mentre ti rialzi con un’espressione sconvolta sul viso…i tuoi occhi vagano disperatamente alla ricerca di qualcosa…ma poi si richiudono per scomparire ancora una volta nell’oscurità.

Vorrei poter tornare da te ed invece non posso fare altro che ascoltarti mentre preghi i tuoi sogni di lasciarti qui…con me…di nuovo insieme.

Ma ancora ti svegli e conosci bene la verità…non c’è nessuno lì…sei solo…non posso essere con te.

 

“Aragorn è impossibile! Hanno cercato ovunque!” esclamò Éomer seguendo i passi del Re di Gondor “Si sono addentrati anche nella foresta!”

“No…loro non possono trovarlo…” mormorò Aragorn richiudendosi il mantello sulle spalle, prima di voltarsi verso l’amico con un sorriso sicuro sulle labbra “…io sì! Conosco quel luogo…so dove cercarlo!”

“Dove Aragorn? È una pazzia, te ne rendi conto! La Foresta Bianca di cui parli è immensa…tu sei solo…e sai quanti alberi cavi ci sono?” ribatté subito il cavaliere di Rohan e quando vide l’uomo scuotere la testa proseguì “È stato solo un sogno!”

“Credi quello che vuoi…io andrò in quel luogo e lo troverò!”

“E se fosse troppo tardi?” sussurrò Éomer fissandolo “Hai pensato a questo?”

“Legolas è vivo!” esclamò Aragorn alzando di scatto la voce e facendo un passo verso l’amico “Il suo spirito è vivo! E se non lo troverò io, sarà il mio spirito a cercarlo e trovarlo!”

“Questa è la prova che l’ultimo bagliore di lucidità ha lasciato la tua mente!” intervenne Arwen raggiungendoli lentamente con un’espressione seria sul viso “Ti porterai nello stesso stato in cui si trova lui per fare in modo che i vostri spiriti si incontrino?”

“Se sarà necessario…sì!” rispose subito il Re di Gondor sostenendo lo sguardo della propria sposa.

“No, non lo farai!” replicò la dama fermandosi ad un passo da lui “Non te lo permetterò! Sei un Re! Hai delle responsabilità! Il tuo popolo conta su di te!”

“Mi dispiace Arwen…” sussurrò Aragorn voltandosi e incamminandosi lentamente verso la porta.

“Non puoi farlo! Aragorn!” gridò Arwen rincorrendolo “Non posso permettere che tutto quello che abbiamo creato vada in frantumi! Non ti perderò per lui!”

Un ultimo sussurro, prima che la porta si richiudesse con un tonfo sordo…

“Mi hai già perso…”

 

È questa dunque la fine? L’assenza totale di suoni, colori, sensazioni…non riesco più a percepire la presenza del mio destriero che fino ad ora mi era rimasto accanto e questa solitudine si sta facendo sempre più insostenibile. Vorrei lasciarmi andare a questo nulla che mi circonda…eppure qualcosa mi tiene ancora qui…i miei pensieri sono ancora rivolti a te…mi stai cercando amore mio?

Mi sembra di venire strappato con forza dal luogo in cui mi trovo per vagare un’ennesima volta nel vuoto e nel tempo…ma non sono io a pregare i Potenti di condurmi da te. Questa volta il sentiero è già stato tracciato…quella dolce luce mi sta guidando, illuminando la strada…sei tu a chiamarmi…sei tu a cercarmi…

“Legolas! Rispondimi!”

 

Non posso…la tua voce risuona come un tuono nel silenzio della Foresta ma sei ancora lontano…una sagoma evanescente tra i rami intricati degli alberi.

Come posso raggiungerti?

 

Say goodnight
Don't be afraid
Calling me calling me as you fade to black

 

“Legolas aspettami! Resisti…sto arrivando!”

 

Sento i tuoi richiami ma qualcosa mi impedisce di giungere da te. Forse è il muro della realtà che ancora esiste tra noi.

Eppure, attimo dopo attimo, quel muro va in frantumi…lo vedo sgretolarsi davanti a me, liberandomi la via…

 

“Legolas…ti prego…”

 

Non essere spaventato…

 

I tuoi occhi sono chiusi…il tuo respiro appena percettibile…ma sei qui…a pochi passi da me…

 

Chiamami…chiamami…mentre l’oscurità ti rapisce…chiamami…

 

Legolas…Legolas…

 

Ora ti sento…sei vicino…sei con me…la tua luce, il tuo calore mi avvolgono…

 

Dimmi dove sei Legolas…portami con te…

 

Con me Estel…noi due insieme…per la vita, per l’eternità…insieme…

 

Dove sei? La tua luce si è spenta all’improvviso, lasciandomi in un’oscurità senza precedenti…non ti sento più…solo il gelo mi fa compagnia, come se cercassi invano di risalire dai flutti di un fiume in piena…dove sei?

Perché mi hai abbandonato Estel?

Il cuore…un battito intenso e potente mi pulsa nella mente…

L’aria…l’aria mi viene a mancare…è questo  il mio ultimo respiro dunque? Mentre sul viso sento dei deboli ma continui fruscii…

Mi sembra di riaprire gli occhi…ancora una volta, un’ultima volta ma i colori si fondono insieme…l’arancione, il marrone, le tonalità del rosso e del verde ormai spento…i colori dell’autunno…delle foglie che cadono…come un velo davanti a me…un velo che poco a poco si dirada lasciando spazio ad un unico e intenso colore…l’azzurro…un azzurro limpido e puro…un azzurro tanto simile a quello in cui amavo specchiarmi ogni mattina e ogni sera dopo averti baciato…quell’azzurro che…

 

“Legolas! Sono qui! Parlami avanti!”

 

Mi sembra quasi di poter sentire le tue mani…le tue carezze…i tuoi dolci baci…il tuo respiro sul mio viso…

Non mi hai abbandonato…sei qui con me…ancora con me…

 

“Amore mio guardami! So che puoi sentirmi!”

 

Non sono più solo…ti sento Estel…è come se tornassi a vedere, a sentire…il tuo viso è davanti a me, un sorriso sulle tue labbra…e sento il bisogno di respirare…sento il bisogno di…

 

“Legolas…” 

Un sospiro…

“Aragorn…”

 

~ The End ~

 

E va bene, ditelo: Non si capisce niente…HI HI HI

Ok,  avete ragione, abbiate pazienza, ma mi sono fatta trasportare dalla musica, dall’insieme di immagini, a volte indefinite, che vedevo ogni volta ascoltando questa canzone. Tutto quello che ho scritto ha un senso più o meno…la cosa difficile e capirlo!! Uaz uaz uaz!!

Oh mamma…ora che mi accorgo…non ho mai scritto così poco…sarò ammalata? : - P

Un grandissimo bacione alle Mellyn e alle Wicked Girls! Siete troppo forti!!

Ene