.|. Melethryn - tra dolore e passione  .|.

Epilogo

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“Ancora a scrivere, principe di Gondor?” esclamò divertito Legolas chiudendo la porta dietro di sé “Non dovevi finire circa…tre ore fa…”

“Ho quasi finito…” mormorò Aragorn continuando a ricopiare alcuni documenti senza badare al compagno che, nel frattempo, aveva lasciato cadere a terra la leggera vestaglia bianca che indossava e si era infilato sotto alle coperte, rialzandole fino alla vita e girandosi di lato per osservare l’uomo.

“Come preferisci…” sussurrò sensualmente il principe di Bosco Atro allungando un braccio sul materasso davanti a sé “…vorrà dire che inizierò da solo…”

A quelle parole Aragorn rialzò lo sguardo, voltando la testa e un sorriso malizioso comparve sulle sue labbra appena vide il compagno far scivolare una mano sulla propria coscia…

“Credo proprio di aver finito!” esclamò alzandosi rapidamente per raggiungerlo sul letto. Si distese accanto a lui e con una mano gli accarezzò i lunghi capelli biondi, chinandosi per baciarlo, ma Legolas glielo impedì…

“Aragorn aspetta! Devo dirti una cosa!”

“Cosa…?” mugugnò l’uomo iniziando a baciargli il collo “Che hai visto di nuovo…”

“No…loro non c’entrano…” lo interruppe l’elfo sorridendo “…stavo pensando che…a volte crediamo di aver perso la cosa più importante della nostra vita e ci sembra che la vita stessa non abbia più senso…ma non sempre ciò che è perduto rimane perduto per sempre…anche se quello che ti è stato tolto rimarrà per l’eternità nel tuo cuore, la speranza ti aiuta ad andare avanti e a superare le difficoltà…”

“Non ti comprendo…” mormorò Aragorn sorridendo contro la sua pelle “…non fare questi discorsi a quest’ora e soprattutto mentre…”

“Voglio solo dire…” ribatté Legolas rialzando il volto dell’uomo per guardarlo negli occhi “…che io credevo di aver perso anche la speranza…ma tu sei riuscito ad infondermela di nuovo…hai riacceso quella luce nel mio cuore…hai…” sospirò accennando un debole sorriso “…tu sei stato e sei la mia speranza…la mia speranza di ricominciare a vivere e ad…amare come un tempo…”

“Questo è…molto bello…” gli bisbigliò Aragorn sulle labbra, sfiorandole dolcemente.

“E così…ho deciso che ti chiamerò in quel modo…”

“Come?” esclamò l’uomo con una smorfia “Questo è meno bello…non mi sembra un nome adatto ad un principe…e tanto meno ad un uomo…insomma…”

“Non nella lingua corrente!” lo interruppe l’elfo ridendo “Nella lingua del mio popolo!”

“Oh…e come si dice nella tua lingua?”

Legolas gli sorrise, facendo scivolare le dita tra i suoi capelli scuri e stringendolo teneramente a sé, prima di sussurrargli sulle labbra…

“Estel…”

~ The End ~

 

Comunicazione di servizio: la scrittrice si è trasferita in un posto sperduto della Terra di Mezzo, sperduto e soprattutto, inavvicinabile!! Anzi no, si è imboscata direttamente a Valinor dove nessuna Mortale potrà mai raggiungerla…hi hi hi.

E va bene, scherzo…sono qui…ma siate clementi vi prego!!

Comunque, se siete arrivate fino a qui, vuol dire che avete letto anche la fine e quindi non insultatemi perché sono stata molto buona!!

Spero vi sia piaciuta anche se i nostri due tessori erano in una versione un bel po’ differente e soprattutto spero di non essere stata maledetta troppo durante la lettura.

Un grosso bacione alle mie tessore Mellyn e alle Wicked Girls!

E un ultima cosuccia: Pietà! Pietà! Pietà!

Ene