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Prosopa - Maschere .|.
Oh bella è
più difficile scrivere la disclaimer che la fic ;)
Il doppio titolo è perchè è greco/Italiano (Grazie a Caia per la trad!).
Inanzitutto non insinuo nulla sulle preferenze sessuali di Orlando Bloom e
Viggo Mortensen (nè su quelle di Sean Bean), tutto ciò che è scritto viene
dalla fantasia di una povera mente malata come la mia che legge troppe
fanfic in inglese, e non è inteso per offendere nessuno dei due attori che
hanno la loro bella vita, che non mi appartiene. Li stimo moooltissimo e
non potrei mai offenderli. Chiedo anche scusa al povero Sean Bean e poi
capirete perchè, ma mi sembrava adatto per la parte (non mi picchiare Sean!!
Lol).
Inoltre vi anticipo che mi sono inventata liberamente un sacco di cose su
Troy, e sul set di LOTR e Pirates, e su altri particolari, cronologici e
non, per cui non prendetemi sul serio, ma sorridetemi facendomi sisi con
la testa, come coi pazzi! ;) Specialmente su LOTR e cast riguardante non
sono molto ferrata, per cui se ho scritto castronerie sorry ^^
Sottolineo che è la mia prima fic in assoluto ^^'' Pietà ;)
La fic la dedico a Ginny che è la mia musa ispiratrice e alla mia Twin
Caiuccia (che sono anche le mie care Beta ;)), a Sere e a tutte le
Blooming del mio forum. Bacetto anche a Leia che mi pubblica ;)
Dialoghi: " bla bla "
Pensieri di Orli: :: bla bla ::
Capitolo 1 ~
"Ehi Lij!
Tutto bene? Sisi, sto per prendere l'aereo, per cui spengo il cellulare...
ti chiamo quando sono a casa... cosa vuol dire che mi devi parlare?! Nono,
non mi puoi dire così prima che salga in aereo, sei diabolico! Lij? Ok...
ok d'accordo... ciao"
Orlando si fermò un secondo a guardare il suo telefono, pensieroso, prima
di spegnerlo e dirigersi verso il suo aereo. Stava finalmente per essere a
casa, e non vedeva l'ora, anche se girare con Johnny era stato
dannatamente divertente, ed era felice dei risultati di quello che
sicuramente sarebbe stato un bel film di successo. Cosa poteva chiedere di
più? La sua carriera stava andando a gonfie vele, i soldi non mancavano, e
poteva avere tutto quello che voleva... già... tranne una cosa... Quante
volte aveva chiamato Sean nell'ultimo mese, per chiedergli anche solo come
stava *lui*? Quante volte aveva sperato che l'amico gli dicesse qualcosa
di positivo, anche solo un misero "Vig ti saluta"... Ma no, Viggo pareva
non rispondere nemmeno ai saluti che lui stesso mandava tramite Sean.
L'ultima volta che l'aveva chiamato lo aveva sentito freddo e distante, e
aveva pensato fosse meglio aspettare che fosse l'altro a chiamare per
primo. In fondo, da quando si erano lasciati, era riuscito a vivere
benissimo anche senza di lui, no? Per cui non aveva bisogno di sentirlo,
non aveva bisogno lui, affatto. Ma chi voleva prendere in giro? Non era
nemmeno riuscito a nascondere i suoi dubbi a Sean, credeva fosse poi più
facile mentire a sé stesso?. Meno male che almeno Sean pareva capirlo...
voleva bene a Elijahh, ma l'amico l'avrebbe ucciso se gli avesse detto
cosa aveva nel cuore ancora per Viggo. Gli pareva di sentirlo mentre gli
ripeteva: "Amico, è finita, F-I-N-I-T-A ok? Lo dico per il tuo bene! Ormai
ha preso un'altra strada Orli, non puoi continuare così! È passato un
anno, perchè continui a farti del male? Il mare è pieno di pesci...". E
aveva ragione. Ma non poteva accettarlo. Preferiva nascondersi e ripetersi
che voleva solo l'amicizia di Viggo, che gli bastava stargli accanto,
sentirlo vicino, anche solo così. Ma Viggo pareva essere lontano anni
luce, anche per quello. Eppure gli aveva promesso! Si ricordava ancora
quel giorno, entrambi tra le lacrime "Perché Viggo, perché piangevi?"
Sussurrò Orli fra sé e sé , passandosi una mano tra i capelli e cercando
di trovare una posizione comoda mentre l'aereo decollava. Poi si convinse
a non pensare per l'ennesima volta a quelle cose, e si addormentò.
---
Ormai era a casa da un'ora, e aveva deciso che si sarebbe gustato ogni
minuto, visto che in brevissimo tempo sarebbe dovuto partire di nuovo per
un altro film. Finalmente Elijahh si era deciso a farsi sentire...
"Ok amico, sei seduto?" "Dai Lij, finiscila e dimmi quello che devi
dirmi!! Avanti!" "Ci sono delle voci... dicono che a Viggo è stato
proposto di fare parte del cast di Troy. L'ho chiamato, e senti un po' la
bomba che ti sgancio, la vecchia roccia ha detto che accetterà! Orli? Orli
ci sei????" Non sapeva cosa pensare... subito avrebbe voluto urlare di
gioia e saltare come un bambino, ma prima ancora di formulare qualunque
pensiero si era incupito. Perché Sean non gli aveva detto nulla? Perché
Viggo non si era nemmeno degnato di dargli un colpo di telefono per
parlargliene? Perché nessuno dei due gli aveva detto "Amico, saremo nello
stesso film di nuovo, non è grandioso??!"
"Non sei contento Orli?" Proseguì ridendo Elijahh "Io lo sono meno, visto
che se so che sbavi ancora su Viggo e ricadi nella depressione vengo a
picchiarti personalmente... Orli? Dai Orli scherzo! Va tutto bene?"
Ma sì, in fondo perché doveva farsi tutte queste menate? Sean era suo
amico, sicuramente non gli aveva detto nulla soltanto perchè aspettava che
ci fossero conferme sicure.
Sorrise all'idea di poter stare ancora vicino a Viggo, quasi come una
volta "È grandioso Lij, grazie per avermelo detto! Ceni fuori stasera?
Chiama tu gli altri ok? Sono stato via un sacco, voglio fare un po' di
casino!"
Un doccia e via, senza pensare ad altro, ed era già fuori nella confusione
di LA.
La serata andò come al solito, casino, alcool e i suoi amici. All'ennesimo
bicchiere che buttò giù di colpo Orli si sentiva davvero bene, sisi.
"Allora Orli, raccontaci com'è a letto il signor Depp?" Mentre tutti
ridevano Orli sputò quasi in faccia a Elijahh la tequila che stava bevendo
e prese a tossire ridendo anche lui, ubriaco fradicio, e biascicò "Ma che
dici Lij non farmi ridere! Io e Johnny sciamo solo amici amici! Certo lui
si è infilato nel mio letto una notte, ma lo sapete qual è l'unico letto
in cui voglio stare ioooo, così gliel'ho detto, amico, lo so che sono
irresistibile, ma andiamo, non poooossssssooo proooprio!" Quando alzò lo
sguardo Elijahh e gli altri avevano tutti la bocca aperta, con
un'espressione ridicola tra lo stupore per le parole di Orli, e
l'irrefrenabile voglia di scoppiare a ridergli in faccia per come stava
spiattellando davanti a tutti queste cose. Elijah ridacchiando disse solo:
"Eeerhhmm... la mia era una battuta...." Orli non sembrava nemmeno
accorgersi di quello che faceva e si scolò l'ennesimo bicchiere "Alla
salute!!".
Il mattino dopo si svegliò col solito mal di testa, nel suo letto, con un
bel biglietto sul comodino "Ti ho portato a casa pazzoide, le chiavi le ho
lasciate sul tavolo in cucina... Divertiti domattina quando ti svegli...
Poi io e te dobbiamo parlare però! Bye, Lij"
Parlare? Mmmhh che mal di testa, si sentiva come se non fosse più in grado
di parlare per tutto il resto della sua vita... Mentre si faceva il caffè
decise ridendo con un po' di malinconia che doveva fare decisamente
qualcosa per stare meglio. Si infilò solo i pantaloni del pigiama e
camminò scalzo verso la cucina, aprendo un cassetto e prendendo tra le
dita quella vecchia cassettina della segreteria telefonica, con su la data
di un anno fa. Con un gesto veloce, come se avesse paura di poter cambiare
idea, la inserì al suo posto e si sedette col la tazzona di caffè tra le
mani, portandosela al petto per sentire il caldo sulla pelle.
Ed ecco la voce di Viggo, calda, bassa, profonda.
"Ciao, amore..."
Appoggiò la testa sul tavolo, sospirando e chiudendo gli occhi...
"Ciao...."
Dopo un attimo di silenzio, il nastro continuò, una risata così
inconfondibile, rilassante...
"Lo so che mi stai rispondendo, stai parlando di nuovo alla segreteria,
non è vero? Lo fai sempre..." Un piccolo malinconico sorriso segnò le
labbra di Orli. "Mi conosci bene..."
La voce proseguì: "Vorrei poter essere lì Orli... stringerti a me e
sentire il tuo fiato sul collo, sentire le tue mani sul mio corpo...
Domani prendo un aereo... sarò lì per le 10... Ti amo... *Biiiiippp*"
Orli era rimasto lì, con gli occhi socchiusi, e respirava piano... "Anche
io... anche io..."
No, decisamente non si sentiva affatto meglio. Si asciugò la lacrima che
si stava facendo strada sul suo volto, ricacciò al suo posto quella
maledetta cassetta, e prese il cellulare.
"Ey, Sean?" Mezz'ora dopo era al bar, a chiaccherare con l'amico. Aveva
decisamente bisogno di parlare con lui.
"Come perché non te l'ho detto Orli, non volevo mica illuderti! Pensa se
Viggo avesse rifiutato, come ci saresti rimasto male"
"Hai ragione scusa Sean, sono uno stupido... È che... Ma no lascia
stare... Dimmi un po', allora come sta? Quando l'hai visto? E ti ha detto
nulla di me?"
"Orli, prendi fiato e fa una domanda alla volta" ridacchiando. "Si, ci
siamo visti giusto l'altro ieri, sai in quel ristorante italiano che
conosci anche tu"
:: certo che lo conosco... Lì Viggo mi ha detto per la prima volta quello
che provava per me...:: "Oh sì Sean, credo di avere presente..."
"Sai, con la storia del film e tutto il resto, ci siamo visti spesso"
proseguì con un tono casuale. "Ma mi spiace, non ho avuto modo di
parlargli di te Orli..."
La discussione proseguì come al solito, mentre Sean cercava di
tranquillizzarlo, e finì poi coi due amici senza fiato, persi nelle risate
ricordando le cazzate fatte sul set in nuova Zelanda, e scommettendo su
quelle che avrebbero fatto a breve a Malta. Orli per un attimo si
dimenticò di tutto e cercò di essere positivo: ci sarebbe stato Viggo
accanto a lui, anche solo come amico, e Sean ovviamente! :: Chissà se la
sua camera d'albergo sarebbe stata vicino a quella di Viggo? E chissà cosa
avrebbero fatto la sera, magari c'erano dei locali interessanti dove poter
andare... e che foto avrebbe appeso Viggo in camera sua? Uh, camera di
Viggo, Viggo camera, letto Viggo Orli, fermatiii fermo Orli, un bel
respiro, non vedrai la sua camera!!:: Rideva da solo come uno scemo
adesso, sì, stava decisamente meglio!
---
Finalmente era arrivato il momento tanto atteso, quel giorno si sarebbero
incontrati tutti sul set, per fare le conoscenze, prima di girare. Lui
conosceva già Brad ed Eric, soprattutto Eric si era rivelato una persona
davvero simpatica! Orli era stato il primo, assieme a loro, ad essere
contattato, per cui aveva già avuto modo di prendere confidenza, parlare
del film, uscire a bere qualcosa. E poi lui ed Eric avrebbero avuto molte
scene assieme, per cui era una bella cosa che andassero così d'accordo.
Ovviamente Orli era già l'anima del gruppo, e parlava ridendo e facendo
battute in mezzo alla confusione, prendendo in giro Eric e abbracciando
tutti come era solito fare. Una risata gli si spezzò quasi in gola
dall'emozione, quando lo vide arrivare, con Sean. Avrebbe voluto fissarlo
negli occhi e perdercisi, ma non poteva, non così spudoratamente. Così si
staccò dall'abbraccio di Eric e si diresse verso i due amici. Viggo era
strano, appena era entrato i suoi occhi avevano fatto un giro veloce tra
la folla e si erano fermati poi su di lui, ma era come se avesse spostato
di colpo lo sguardo, scocciato. :: Gli darà fastidio la mia presenza? No
Orli, basta pessimismo e falli sentire a loro agio!!!::
"Ciao ragazzi!!!!" Sorrise con più naturalezza possibile, mentre le
palpitazioni aumentavano... :: Ok Orli, respira, respira, non fare cazzate,
non dire nulla di stupido... non...::
"Viggo... è un piacere vederti..." :: Ouch!! Cretino di un Orlando, non
sbrodolare sulla sua spalla appena arrivato, ne farai mai una giusta??::
"Oh ciao Sean, ovviamente anche te amico, è un piacere essere qui tutti
assieme eh, giusto?" :: Stai balbettando, cretino!!! ::
Fece per abbracciarli, ma Viggo si spostò impercettibilmente e gli tese la
mano "Ey Orlando". :: Orlando? Orlando. Era Orli per te Vig... :: Sean
tastando l'imbarazzo che c'era nell'aria abbracciò Orli e disse ad alta
voce: "Orli, fa gli onori di casa tu che conosci già tutti!"
Orli, per un attimo spiazzato, rimise su la maschera che portava da
sempre, la maschera che lo nascondeva quando stava male... E rise
divertito, tornando a fare finta di nulla, accompagnando i due verso gli
altri del cast.
---
"Ma perché cavolo si comporta così Sean? Ne sai nulla? Non capisco
dannazione! Pare che mi eviti, ANZI *mi evita*, mi odia, ma che cavolo gli
ho fatto?? Lo sapevo, lo sapevo che ci doveva essere qualcosa, stupido
ragazzino che non sono altro, cosa avrò combinato stavolta?"
Sean gli mise una mano sulla spalla, e pareva volerlo rassicurare "Ma
finiscila Orli! È una tua impressione, avanti, era solo stanco, e non vi
vedevate da tanto, magari l'imbarazzo..."
Si fermò quando vide Viggo arrivare verso i due ragazzi seduti al tavolino
del bar dell'hotel in cui alloggiavano. "Oh ciao siediti Vig!"
"Ciao Sean" sorrise. "Orlando" solo un cenno del capo, un sorriso strano,
forse tirato. Poi proseguì. "No grazie... senti Sean, per stasera..."
Orli sorrise e rispose con tutta la naturalezza possibile "Oh sì ragazzi!
Conosco un posto fantastico, proprio qui vicino all'albergo, sono sicuro
che ci divertiremo dovete fidarvi, del resto dobbiamo raccontarci un sacco
di cose, no?" " No?!" Sorrise speranzoso verso Sean visto che i due ancora
non avevano risposto. Sean sembrava in imbarazzo "Eeeehmm Orli, veramente
stasera..." Viggo intervenne, parlando serio "Orlando, stasera siamo molto
stanchi e quindi noi" Ma Orli subito proseguì, l'agitazione lo faceva
parlare anche troppo "Oh non c'è problema Vig, potremmo stare qui, voglio
dire non proprio qui, magari mangiare qualcosa giù al ristorante
dell'albergo e poi andare, non so, come volete, a me basta salire e
mettermi qualcosa di comodo per la sera e sono pronto in dieci minuti,
magari potremmo..." Ma Viggo lo fermò proseguendo la frase di poco prima:
"Orlando, mi spiace ma ormai abbiamo già prenotato al ristorante qui
all'angolo, io e Sean". Sean aggiunse, muovendosi sulla sedia con un'aria
un po' colpevole "Erm Orli, scusami se non te l'ho detto prima, ma Vig
voleva parlarmi di alcune cose serie, eh io bè, voglio dire, mi dice
quello che deve dirmi e poi andiamo a dormire perché sì, siamo molto
stanchi... Ti prometto che usciamo domani ok?"
"Ah... sisi certo, ma ragazzi non c'è problema, ci mancherebbe..." Non
ebbero il tempo di vedere l'aria devastata che aveva sul volto, perché
finito di parlare si erano già alzati lasciandolo solo con la sua birra.
---
E lì era ancora dopo un'ora, seduto al tavolino del bar da solo, con lo
sguardo perso.
Perché doveva andare così? Cosa cavolo aveva fatto a Viggo? Doveva aver
fatto qualcosa, doveva essere colpa sua come sempre... E Sean? Cosa cavolo
dovevano dirsi di così importante da lasciarlo solo la prima sera dopo che
non si vedevano da tutto quel tempo? Sean sapeva bene a quanto aveva
pensato e ripensato a quella sera, lo aveva ascoltato tutte le volte che
Orli gli chiedeva consigli su cosa avrebbe detto o fatto la prima sera che
avrebbe di nuovo avuto la possibilità di parlare un po' con Vig... Si
suppone fosse *suo amico* dannazione, avrebbe dovuto *pensarci*!!!!!
Avrebbe dovuto capire come si sarebbe sentito!!! Ma non era arrabbiato,
no, non ne aveva nemmeno la forza. Si sentiva come se in due gli avessero
preso il cuore e gliel'avessero tirato ai due lati, e tirato, e tirato,
uno da una parte e l'altro dall'altra, fino a strapparlo. E si immaginava
Sean, mentre vicino a Viggo camminava sopra ai pezzi, invece che
raccoglierli come un amico avrebbe dovuto fare. E cominciò ad avere una
strana sensazione. Gli vennero alla mente tutte le volte che Sean gli
aveva detto di essere uscito con Viggo, cenato con Viggo, fatto shopping
con Viggo. Ogni volta che Sean gli aveva detto che non era ancora riuscito
a chiedere qualcosa di lui a Viggo. E pensò a come Sean non gli avesse
detto nulla della partecipazione di Viggo al film... E come erano arrivati
stasera, a braccetto. E gli sguardi, a cui prima non aveva fatto caso, che
si erano tirati... e il sorriso che rivolgeva Viggo a Sean. Era stordito,
frastornato da tutte queste immagini, mentre sentiva un freddo prendergli
tutto il corpo fino a farlo tremare, mentre le immagini si accavallavano
fino a fargli immaginare Viggo contro il corpo di Sean... Viggo sulle
labbra di Sean...
:: Aaaah sto diventando pazzo, pazzo!!!! Ma cosa cavolo vado a pensare!!
Sean è un mio amico, e *sa*, non farebbe mai una cosa del genere! Andiamo
Orlando, anche se fosse attratto da Viggo *te lo avrebbe detto* Non
avresti potuto impedirgli di volerlo, ma *te lo avrebbe detto* :: Quasi
non si era nemmeno accorto che stava correndo su per le scale ancora con
la sua bottiglia di birra in mano, e si accasciò davanti alla porta della
sua camera, nel buio del corridoio.
Respirava piano, e fece quasi per alzarsi per accendere la luce e cercare
le chiavi, quando sentì il rumore dell'ascensore che era arrivato al suo
piano. E la voce di Sean, che rideva. Bè certo, la sua camera era
dall'altro lato del corridoio, sullo stesso piano, questo voleva dire che
la sua serata era finita... Si sentiva sollevato, come aveva solo potuto
pensar... La voce di Viggo. :: bè, cosa credevi, che stesse ridendo da
solo? Lo starà accompagnando alla camera... :: Ma il sangue divenne
ghiaccio nelle sue vene, e credette di scoppiare quando sentì le risatine
soffocate, e si fece piccolo piccolo come a voler diventare parte della
moquette o della tappezzeria.... E li vide, nel buio del corridoio, mentre
abbracciati barcollavano verso la porta. Non vedeva chiaramente, ma la
mano di Viggo sembrava essere tra i capelli di Sean, mentre Sean cercava
le chiavi della sua stanza, spingendo l'altro contro la porta, i due corpi
vicini che si toccavano e si provocavano, le mani di Sean che lo
toccavano, e Sean che ridendo "Avanti Vig, basta parole e passiamo ai
fatti!". La porta si richiuse dietro ai due, e poi il silenzio scese nel
corridoio ancora buio. Orli non fece un movimento, quasi non respirava
neppure. Era fermo, con gli occhi sbarrati e persi nel vuoto, e la
bottiglia di birra gli cascò dalle mani, rompendosi sulla moquette, senza
fare rumore, quasi in sordina. Non avrebbe sentito comunque nulla, perché
Orli in quel momento era altrove, come in un mondo ovattato, da cui non
voleva uscire. Sentiva solo il rumore del suo respiro, lontano,
rimbombare... I vetri erano sparsi dappertutto, e la birra cominciò a
versarsi lentamente sulla moquettes rossa, facendosi strada piano piano e
formando una chiazza scura, proprio come le sue lacrime che cominciarono a
scendere senza che lui nemmeno se ne accorgesse... Quando per un attimo
riacquistò i movimenti, quasi senza capire quello che stava facendo, passò
una mano sulla birra versata, freneticamente, per fermarla, per spostare i
vetri... come al solito aveva fatto un danno! Una piccola scheggia di
vetro lo ferì alla mano, ma mentre con l'altra cercava le chiavi, si tirò
in piedi per poi ricadere in ginocchio dentro la sua stanza, singhiozzando
e stringendo i pugni con tutta la forza che aveva, senza curarsi
minimamente del vetro che gli feriva la carne, anzi stringendo ancora più
forte. Non sentiva nulla, più nulla.
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Note: Povero puccioso! Cmq, piccola nota autobiografica: l'accanimento
verso Sean non dipende dal povero Sean Bean, che è innocente e mi sta pure
simpatico ^^; (e mica solo simpatico *.*) Eh, gli amici che fanno gli
stronzi fanno arrabbiare :P Il resto non è autobiografico ;)
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