.|. Legami d'Amore e Scie di Stelle .|.

 

7. Lost but Never Forgotten (Perso ma mai Dimenticato)

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Bellissima notte. Cielo sgombro di nubi e la volta celeste brillava in tutto il suo splendore…due giovani creature accovacciate l’una accanto all’altra. Anime pure ed innocenti. Sguardi curiosi e teneri. Legolas stette immobile sull’albero ove si trovava.

Da lì poteva osservare tutta la scena senza essere scorto…o almeno così sperava…

Ad un tratto un fruscio lo distolse dall’ansia, e vide che a vigilare sui bimbi c’era una persona…fragile ed esile, si nascondeva dietro un vecchio platano e fissava i due che ridevano…ma…sembra…Legolas non credeva ai propri occhi…Meyra?!

Che anche lei fosse venuta per controllarlo? Reprimendo un moto di rabbia la scrutò e constatò che…se era davvero lei, e non ne era più così certo, allora era più giovane nell’aspetto…improvvisamente capì…c’era anche lei quella notte…ma perché?

I bimbi intanto presero a rincorrersi raggianti di felicità…incuranti degli osservatori occultati…Meyra, non accortasi del biondo elfo, seguì gli spostamenti dei giovani eredi, silenziosa e prudente come solo un elfo sapeva fare…Anche Legolas si spostò

E continuava a farsi domande…Avrei potuto domandare…ma a chi? Non posso interrompere il corso della Storia! Poi si ricordò di alcune sue facoltà…e sussurrò ad una betulla : “Chi è quella dama che segue i bambini?” …un alito di vento si alzò in quel momento…Ohhh…lunga è la Storia, breve il Tempo…fu la risposta ambigua...

Colei altro non è che la madre di uno dei due angeli…L’elfo rimase stupefatto.

La madre…Sempre più deciso a risolvere l’intricato segreto che avvolgeva la sua famiglia nel mistero, notò che ora i bimbi si stavano parlando…con gli occhi lucidi…

“Ci rivedremo…” le disse il ragazzino che le aveva appena giurato amore per l’eternità…”A presto…” disse lei con un filo di voce…Legolas si commosse della scena…si sfioravano le dita per dirsi addio…non sapevano a cosa andavano incontro.

Il Principe si morse il labbro, rimembrando quanto aveva sofferta per la separazione da…Elassar. Ancora quella strana sensazione…no…non ora…adesso che stava per scoprire…mentre sbiadiva, egli vide la fanciulla rimanere lì sola e il futuro Re avviarsi mano nella mano con una scura figura… Meyra aveva l’aria di chi si aspettava una bicicletta per il compleanno e riceve un triciclo…

“Mi aspettavo qualcosa di meglio…” esordì ancora ad occhi chiusi “Credevo foste più sveglio, Vostra Altezza…” e riprendendo fiato li riaprì. Lui era concentrato sulla fisionomia dei due volti a confronto…possibile che…pensava confuso…ma… allora…Sì…io sono la Madre del Re, nonché tua nonna…gli rispose telepaticamente Meyra, seria in viso. “Tu…mia nonna?!?” esclamò lui “Già…la nonna che non hai mai conosciuto…la pazza…” ribatté lei seccata…ma già Legolas corse ad abbracciare quella santa donna…lei, sbigottita dalla reazione più umana che elfica, ricambiò l’abbraccio e gli sussurrò all’orecchio : “Anch’io avevo perso qualcuno… …non potei mai sapere com’era mio nipote…” ora lo guardava dritto negli occhi… …mentre gli posava le mani sulle spalle “Ma non è tutto…vieni, usciamo di qui e intanto ti racconterò tutto ciò che devi oramai sapere…per tuo legittimo diritto.”

Finì in tono solenne…sorrisero entrambi, ma Meyra in realtà avvertiva la presenza di qualcun altro, e aveva fretta di uscire…e mettere in salvo il Principe…che ignorava completamente la faccenda…Nel frattempo, lei lo cinse con un braccio, e cominciò a narrare una storia antica quanto le Montagne Nebbiose e vera come l’acqua pura dello Specchio di Galadriel…una storia di amore e di dolore…sofferenza e sopportazione…speranza ed illusione…la storia della sua famiglia…la famiglia Verdefoglia… “L’inizio già lo hai appreso, e inoltre hai visto tua Madre…ebbene, presto la rivedrai…sta per tornare qui, a Bosco Atro…per l’ultima volta…” l’arciere dorato era sempre più sorpreso…”Ma…come fai a conoscere tutte queste cose?” le chiese affascinato dalla personalità della ritrovata parente…”Ho alcuna particolarità, ma posso, no, devo insegnartene qualcuna perché dovrai servirtene.” Fu la risposta mentre risalivano per cunicoli rocciosi e ripidi…”Devi inoltre apprendere che tu non sei, come tutti te compreso credevate, figlio unico…hai un fratello…”…la notizia sconvolse definitivamente Legolas, che aveva sempre sofferto la solitudine, e credeva che fosse una punizione dei Valar… “Ho…ho un fratello…dov’è, come si chiama?” chiese eccitato “Eh…” sospirò Meyra stringendolo più forte “è a Gran Burrone… è al fronte…” “Come, al fronte?” “Sì Legolas…tuo fratello sta combattendo col suo drappello di soldati in veci di capitano…” pausa di dolore nascosto… “perché suo padre il Re…è occupato in altre faccende più spinose…” Lui distolse lo sguardo e poggiò una mano sulla fredda pietra soprastante “Proprio ora che stavo venendo a conoscenza di tutta la mia famiglia…le mie radici…si sta di nuovo smembrando… …tutto a brandelli, un’altra volta! Non lo permetterò…” replicò battendo un pugno pesantemente sulla nuda roccia, tanto forte da far rimbombare l’urlo che lasciò il posto al pianto liberatorio… “Devo trovarli…prima che sia tardi…” disse a meyra con le lacrime agli occhi…Meyra lo abbracciò intensamente poi si staccò e guardandolo in faccia gli disse : “Bada figliolo, che Lantis è tuo fratello maggiore.”