.|. Lacrime di Memoria .|.

 Una cosuccia…al primo capitolo avevo detto di considerare Legolas (Ammmmmoreee^0^) ed Haldir bambini...ma non sono proprio bambini...sono moooolto giovani per essere elfi…poi immagineteveli come volete voi…Tutto qui...non vorrei essere accusata di pedofilia!                   (Madò! Ci mancava solo questa! Nd Meleth)    (No, sul serio...io mi stavo preoccupando! ^^’’’ Nd estel…)(santa pazienza…-_-nd Meleth)

Ultime cose…d’ora in avanti la narrazione seguirà in prima persona alternata…mi rintontisco a scrivere in terza persona…e poi…per chi non sapesse cosa sono i ‘flet’ ,sono delle mezze specie di piattaforme che gli elfi costruiscono tra gli alberi e ci dormono oppure ci fanno quello che vogliono ^_^…Oddioo…mi stanno a venì i rimorsi di coscienza per Elrond…io lo sapevo ke non dovevo scriverla la fic…lo sapevooo…^^’’’

 

Capitolo Due

~

 

§ Legolas §

 

Cavalcavo dietro Haldir pensieroso...avevo fatto bene ad andarmene?

Non era quello che mi aveva chiesto mio padre?

 Non poteva averlo detto solo perché era sotto l'effetto del vino...

lo desiderava sul serio....

non voleva vedermi più...mai più…

L’aveva detto con troppa cattiveria per non essere la realtà…

Il cuore mi si strinse in una morsa di dolore. Fu tanto acuto che anche il viso mi si contrasse in un'espressione sofferente.

Haldir se ne accorse, accostò il cavallo al mio e mi sfiorò un braccio.

<Legolas?>

<S…si? Cosa c'e?>

<Stai bene?>mormorò preoccupato cercando di guardarmi negli occhi

Annuii frettolosamente. Haldir mi osservò dubbioso e rivolse lo sguardo verso il bosco che ci si stagliava di fronte.

<Ci vorrà ancora una mezza giornata di cammino prima di arrivare a Rivendel...>

Annuii un'altra volta.

<I cavalli sembrano stanchi...d'altronde è molto che cavalchiamo...>

Anche stavolta mi limitai ad annuire ,allora Haldir spazientito esclamò:

       <Insomma! E' tutto il giorno che non parli...>

<Perdonami...>sussurrai allarmato...non mi ero reso conto di infastidire Haldir con il mio silenzio…

<Si...si...come no...>rispose spronando il suo cavallo fino ad allontanarsi tra gli alberi.

<Haldir! Aspetta un...Haldir!>gridai spronando a mia volta il cavallo e inseguendolo.

Mi ritrovai ben presto all'interno della foresta, circondato da imponenti alberi dal folto fogliame.

       <Haldir....dove sei? Avanti...scusami...io…io non volevo darti fastidio...è solo che...>

Mi guardai intorno...

Era proprio una bella foresta...verde ,rigogliosa...piena di candidi fiori....

Vidi in lontananza il cavallo di Haldir e scendendo dal mio mi avvicinai:

<Gwileth....>sussurrai accarezzando il muso dell'animale e guardandolo nelle iridi nere<Dove è andato Haldir?>

Il cavallo sfregò affettuosamente il muso contro la mia guancia e mi scappò da ridere.

<Avanti...dimmelo...prometto che non dirò nulla al tuo padrone...>sussurrai ridendo.

Ad un tratto sentii qualcuno afferrarmi i fianchi all'improvviso. Mi voltai di scatto per ritrovarmi faccia a faccia con Haldir.

<Haldir! Mi hai fatto spaventare! Cosa ti è preso? Correre via in quel modo...E poi...>ma mi bloccai vedendo che era sul punto di scoppiare a ridere.

       <Cosa c'e?!>

<Nulla...è...è...solo che fino a poco fa non parlavi neanche ed ora...ti arrabbi perfino...>

<Ad ogni modo non venirmi più alle spalle in quel modo....e ora allontanati...>esclamai con decisione appoggiando le mie mani sulle sue per allontanarlo ma sorridendo Haldir non accennò a toglierle dai miei fianchi .

       <Haldir..>mormorai con voce supplichevole<Andiamo..lasciami stare...>

<Stai scherzando? Non solo non mi parli per una giornata , non solo tenti di farmi tradire dal mio cavallo...> feci una piccola risata scuotendo la testa <….pretendi pure che ti lasci?>

<Haldir...basta ora...>

<No...non ti lascerò finché non ti vedrò piangere dal...>

Solo allora mi resi conto con terrore di cosa aveva intenzione di fare.

<Haldir!>esclamai con voce terrorizzata<Non osare farlo!! Ti avverto non è proprio il momen...Haldir!!>

Non riuscii a finire la frase poiché Haldir mi aveva buttato a terra e tenendomi fermo con le proprie gambe aveva cominciato a farmi solletico in tutto il corpo.

(ahah!! cosa vi credevate?!! :P nd Estel)

<Smettila! Non resisto!!>gridavo ridendo<Fermo!>

<Ti aspetti che mi fermi così subito? Ah...aspetta e spera!>mi rispose ridendo a sua volta.

<Fermo!! Lo sai che non lo sopporto!>

<Appunto lo faccio!!>

<Devi obbedirmi! Sono il tuo principe!>esclamai fingendomi arrabbiato  ma Haldir mi prese i polsi e me li portò sopra la testa.

<Non siete in condizione di dare ordini...>mormorò maliziosamente.

<Io conosco un altro metodo per farmi ubbidire...>sussurrai  cercando di riprendere fiato.

<Ah si? E quale sarebbe?>esclamò lui in tono di sfida.

 Non aprii bocca, mi limitai con un movimento fulmineo a liberare i polsi e a stringergli le braccia intorno al collo e lui , preso alla sprovvista ,cadde sopra di me.

<Grazie Haldir...>mormorai stringendolo a me.

<Non credevo di ricevere un abbraccio come punizione...>rispose Haldir ridendo.

<Scusami per prima...>

<Per cosa?>

<Per essere stato tutto quel tempo in silenzio...>

<Legolas...non crederai mica che dicessi sul serio...ho fatto così perché speravo di farti rilassare un poco…io...so come ti senti...e posso capirti se non parli...se non ridi...ma io ti ho lasciato andare via da Boscoatro perché speravo appunto di rivederti sorridere...non immagini la sofferenza che provavo nel vedere il tuo sorriso spegnersi ogni giorno di più...quindi ti prego...ora che non siamo più li...torna a sorridermi come un tempo...non sopporto vederti così...io ti starò sempre vicino...sempre...per tutta l'eternità...>sussurrò Haldir accarezzandomi il volto.

<Scusami se ti ho fatto preoccupare...>risposi con le lacrime agli occhi, nascondendo il viso tra i suoi capelli.

<Non vorrai mettere di nuovo su quel faccino triste ,ora? Coraggio...andiamo...dobbiamo giungere a Rivendell prima del giungere della fredda notte...>

Esclamò tirandosi su e tendendomi una mano…la osservai e poi afferrandola sorrisi…

 

§Haldir§

 

<Eccoci arrivati…>esclamai scendendo dal mio cavallo e accarezzandogli il muso.

Legolas scese da cavallo e ammirò a bocca aperta lo spettacolo che gli si creava davanti…

Era cosi diverso da Boscoatro …regnava un’atmosfera eterea e di completa pace…

La bellissima dimora del sire di Rivendell si stagliava davanti a noi imponente…circondata da alberi dorati e fiumi d’argento…la luce era diffusa e trasmetteva un calore rasserenante…

Osservai il mio principe sorridendo…aveva quell’espressione così dolce che si ha  quando si vede una cosa nuova e affascinante…

Gli strinsi una mano per un attimo ,lui mi guardò , sorrise e ci incamminammo verso il palazzo.

 

***

 

C’erano due guardie ,davanti ad un immenso cancello tutto cesellato  d’argento, che appena riconobbero Legolas si inchinarono…dopotutto Rivendell e Boscoatro erano sempre stati in buoni rapporti…e tutti conoscevano o avevano udito del bellissimo erede al trono di Boscoatro…

<Benvenuto a Rivendell figlio di Trhanduil…Il nostro sire sarà onorato della vostra presenza…>

<Potete dirgli se può riceverci ora?>esclamò Legolas con voce sicura.

Lo osservai e mi stupii…non sembrava più quel bambino che tante volte avevo preso tra le braccia…rassicurato e abbracciato…Ma un principe quale era…

Legolas aveva sangue reale nelle vene e me lo ricordai in quella circostanza…

Quando ci conoscemmo lui non sembrava assolutamente un principe…insomma…era come tutti noi altri bambini…se ripenso alla prima volta che ci siamo visti…

 

#flashback#

 

Mi nascosi in fretta su un albero ridacchiando tra me e me…sicuramente ora Saelbeth ci avrebbe messo un bel po’ a trovarmi…ad un tratto mi accorsi che c’era qualcun altro accucciato sull’albero…Era un bambino…

Aveva la mia stessa età…forse poco più piccolo…

Portava i capelli raccolti alla tipica maniera del mio popolo ma fra di essi vi era un diadema d’argento…solo quando lo notai lo riconobbi.

<Principe?! Voi…voi siete il nostro principe…>lui alzò timidamente lo sguardo verso di me e io lo osservai stupito e affascinato...non avevo mai visto il principe così da vicino…avevo sentito della sua bellezza…ma ritrovarmelo così all’improvviso di fronte…

Rigirava tra le mani un candido fiore e mi osservò con uno sguardo in cerca di affetto…

Mi avvicinai ancora di più fino a sedermi accanto a lui…fino a sentire l’odore del fiore che aveva tra le bianche mani…

<Come mai…siete qui e non a palazzo?>

Lui mi lanciò una breve occhiata e sussurrò:

<Mio padre…non vuole vedermi così sono uscito…e poi a palazzo non so cosa fare…>

<Non vuole vedervi?>chiesi turbato…non capivo…

<Era arrabbiato…e mi ha detto che non voleva vedermi…>

Solo allora notai un segno violaceo appena sopra la palpebra e trasalii…lui se ne accorse ,mi sorrise e toccandosi delicatamente l’occhio chiese:

<Si vede ancora molto? Mio padre non vuole che gli altri lo vedano…>

<Ma…perché…vi ha picchiato?>

Lui si avvicinò ancora di più a me ,mi poggiò il capo su una spalla e chiese:

<Quale è il tuo nome?>

<Haldir…>risposi nel più totale imbarazzo.

Rimanemmo in silenzio per alcuni attimi ,poi avvicinai il mio viso al suo e gli diedi un lieve bacio sulle labbra. Lui non si mosse ma appena mi allontanai notai sul suo viso un’espressione di sorpresa

<Potremmo… diventare amici…se…se a voi va bene…>mormorai. Lui mi regalò un altro sorriso e mi abbracciò.

Da quel giorno cominciammo a passare praticamente tutto il tempo insieme…

Non vedevo l’ora di vederlo…di parlargli…e anche lui , che per molto tempo doveva essere stato solo , era contento quando stavamo insieme…con me si mostrava per quello che era…rideva o piangeva senza problemi , cosa che evidentemente a corte non gli veniva concesso.

<Non sai quanto odio stare a corte…>mi disse un giorno tutto corrucciato mentre giocavamo su un albero<…è come dover indossare una maschera…non sono mai libero di essere me stesso…e poi…tutti che si rivolgono a te come ‘figlio del re’ o ‘principe’…>

<Tu per me sei ‘Legolas’…>risposi io ridendo. Lui sorrise e dandomi un bacio sussurrò:

<Lo so…è per questo che sono felice quando sono con te…>

 

# fine flashback #

 

Si...penso proprio che mi piaceva tutto di Legolas…il suo modo di essere…di vedere le cose sempre positivamente…ed è questo forse uno dei tanti motivi che mi hanno fatto sorprendere al pensiero che lui volesse abbandonare Boscoatro…lui…è fuggito…lasciandosi alle spalle tutto…ma credo che nessuno sia in grado di dimenticare ferite del genere…e scappando ,il più delle volte, non cambia nulla  Legolas…proprio nulla…

 

***

 

Camminammo per i lunghi e lustri corridoi del palazzo preceduti dalle due guardie. Ad un tratto ci trovammo di fronte ad un’immensa porta in legno , tutta lucida ed incisa con motivi eleganti.

Una delle due guardie bussò e i battenti si aprirono immediatamente lasciando vedere un salone illuminato dalla stessa luce che illuminava il bosco…non vi erano infatti mura a dividere la sala dall’esterno…solo delle bellissime colonne incorniciate da alcune piante di edera ed altri fiori profumatissimi.

In fondo era seduto re Elrond su un trono argentato e incastonato con gemme cristalline…

Appena ci vide si alzo e disse rivolto alle guardie:

<Potete andare…grazie per averli condotti qui…>

Le due guardie che ci avevano accompagnato si inchinarono a camminando all’indietro uscirono e si richiusero la porta alle spalle.

<Legolas…Haldir…benvenuti a Rivendell…>

<Vostra maestà…la ringraziamo per averci accolto…siamo qui per chiedervi ospitalità per qualche tempo…>disse Legolas inginocchiandosi, io feci altrettanto.

<Sarò lieto di acconsentire a questo desiderio Legolas…ma vorrei sapere a cosa è dovuto…>

<Sono venuti a crearsi forti problemi con mio padre…e…non potevo più rimanere a Boscoatro…Haldir mi ha seguito e non sapendo dove andare ci siamo permessi di chiedere a lei ospitalità…>

Il re rimase per qualche attimo in silenzio osservando Legolas con uno sguardo particolare…poi mormorò annuendo:

<Capisco la situazione…potrete rimanere qui quanto volete…>

<La ringraziamo Sire Elrond…>

<Faenleth…>disse il re alzando una mano in direzione di uno dei consiglieri che era in piedi vicino alla porta.

<Si mio signore?>

<Ordina che siano date due stanze per gli ospiti…>

<Vostra maestà…se mi è concesso di dirlo…è molto tardi…e abbiamo pronta a disposizione solo una camera…potrei ordinare domani di  preparare un’altra stanza e intanto stanotte potranno riposare nella stessa…>

<Ma certo…non c’e problema…>si affrettò a rispondere Legolas. Elrond lo osservò ancora una volta per qualche istante poi rispose:

<Bene allora…conduceteli fino alla loro stanza…>

Legolas e io ci alzammo e ringraziammo il re con un inchino.

<La ringraziamo ancora re Elrond…>disse Legolas con un sorriso.

Elrond si limitò a sorriderci e a congedarci con un gesto della mano.

 

§ Legolas §

 

<Questa è la camera…se avete bisogno di qualcosa chiamate pure…>ci disse la guardia aprendo la porta della stanza.

<Si…la ringrazio…>

La guardia se ne andò e io e Haldir attraversammo quasi timorosi la stanza…non era enorme ,certo…ma era accogliente…con un letto enorme posto al centro.

<Guarda che letto..!>esclamai sedendomici sopra

<Non vedo cosa ci sia interessante…>rispose Haldir appoggiandosi le mani sui fianchi e guardandomi incuriosito…

<Solo perché non hai notato…>dissi afferrai un cuscino e tirandoglielo in pieno volto.<…questo!>

<Ah! Vuoi la guerra? E guerra sia!!>esclamò afferrando a sua volta un cuscino e cominciammo una guerra senza vincitori né vinti…tra risate e piume d’oca che volavano per la stanza…

Dopo un bel po ci stancammo…Haldir si distese sul letto cercando di calmare la ridarella e io lo imitai ,poggiandogli la testa sul petto…rimanemmo per un po’ in silenzio poi mi sussurrò:

<Legolas…sei contento di essere qui?>

<Si Haldir…mi sento più tranquillo…anche se mi manca mio padre…>

<Legolas! Come fa a mancarti un individuo simile?>esclamò tirandosi a sedere e facendo fare lo stesso anche a me.

<Dopo quello che ti ha fatto…come puoi…>

Sorridendo gli posai l’indice sulle labbra e sussurrai:

<Anche lui deve aver sofferto Haldir…e lui ora è solo…mentre io ho te…>e mi sedetti sulle sue ginocchia appoggiandogli il volto sulla spalla.

<Io ho te…>ripetei chiudendo gli occhi…

<Si…>mormorò Haldir abbracciandomi <…non dimenticartelo…>

 

§ Elrond §

 

Appena uscirono dalla stanza mi risedetti sul trono e mi passai una mano sul viso…

Ripensavo al volto di Legolas…

Alla sua innocenza…

Così dolce…e così maledettamente provocante…

Oh Valar…Quando l’ho visto mi sono sentito crescere una strana eccitazione…

Passai un’intera notte insonne pensando al suo corpo…ai suoi gemiti quando l’avrei posseduto…

Alla sua pelle candida da mordere…

Dovevo possederlo…

Doveva essere mio…solo una notte…ma dovevo farlo mio…

Non riuscivo a pensare ad altro…

Finalmente avrei riavuto la mia vendetta…

 

***

 

Mi alzai il mattino dopo e mi incamminai verso lo studio…Avevo molte questioni urgenti da risolvere…

Quelle guance candide…

E…e documenti da ricopiare…e…

Quel collo morbido e bianco…

Mi sedetti esausto su una sedia dell’enorme studio cominciando a prendere in mano manoscritti da esaminare.

Il pensiero di Legolas…mi stava consumando…

Mi alzai e mi affacciai al balcone dello studio…osservai il giardino sotto di esso e vi scorsi Legolas che camminava tra gli alberi e si guardava intorno con timida curiosità…sembrava volere imprimere nella sua mente ogni particolare di ciascun albero….ogni fiore…ogni colore…

Rientrai dentro e chiamai il mio consigliere chiedendogli se la stanza per il principe fosse pronta e lui mi disse di sì.

 

****

Era sera ormai quando misi da parte i vari documenti…mi alzai e mi diressi in giardino…ero convinto che Legolas fosse rimasto lì perché l’avevo sentito ridere e giocare con Haldir…

E infatti appena giunsi in giardino li trovai per terra intenti a fare una mezza specie di gara facendosi il solletico a vicenda. Non si accorsero della mia presenza.

Lo chiamai:

<Legolas…potresti venire con me?>

 

§Legolas§

Udii la voce di Elrond chiamarmi e mi resi conto che era proprio di fronte a noi…Mi alzai leggermente in imbarazzo e risposi:

<Si…certo…>

Anche Haldir si alzò e mi sussurrò in un orecchio:

<Io ti aspetto qui! Non sperare di sfuggirmi più tardi…>

Feci una smorfia divertita e risposi:

<Lo vedremo…>

Raggiunsi sire Elrond e ci incamminammo attraverso i corridoi ormai scuri del castello

<Volevate parlarmi sire Elrond?>

<No…Volevo mostrarti una cosa…>rispose lui con un debole sorriso.

<Di che si tratta?>chiesi quando si fermò di fronte ad una porta.

<Di questo….>rispose il re mettendo una mano su una maniglia e aprendo la porta. Si scostò e mi fece entrare.

Mi guardai intorno con un misto di meraviglia e stupore…che camera stupenda…Il pavimento di marmo era coperto da bellissimi tappeti con le classiche decorazioni elfiche…Le finestre erano enormi e coperte solo da leggeri drappeggi color ambra che si spostavano al minino colpo di vento e al centro della stanza c’era un letto enorme con le tastiere finemente cesellate d’argento…

<Che…camera splendida…>mormorai.

<Vero? E’ tua…>

<Mia?!>

<Proprio cosi…l’ho fatta preparare per te…ti piace? Dividere la stanza con Haldir non deve essere molto comodo…>

       <No…assolutamente...cioè…si…mi piace ma...>

<Ti piace?>mi interruppe il re con un sorriso.

<S…si…non so come ringraziarvi…>risposi arrossendo e abbassando la testa.

<Io un modo lo conoscerei…>
<Eh?…>

<Dammi il tuo corpo…> credetti di non avere sentito bene…era pressoché impossibile….Elrond mi sorrise e avvicinandosi mi accarezzò una guancia. Rimasi immobile… cominciavo ad avvertire un certo disagio….una specie di paura che mano a mano aumentava…lo stomaco mi faceva male…

<Io…ora devo andare…>feci per girarmi ma sentii sul polso la forte stretta della dita di Elrond che mi costrinse a girarmi di nuovo verso di lui.

<Rimarrai qui invece…>

<Ma…io…>Elrond mi interruppe passando lo sguardo su tutto il mio corpo..

<Sei così allettante…uno splendido fiore da assaporare…>

Elrond mi accarezzò con entrambe le mani il collo.

<Si….sire Elrond…>mormorai intimorito.

<Shhh….>rispose il re continuando quel languido movimento sul mio collo e sul corpo.

Poi mi mise una mano intorno alla vita e mi strinse a sé, accarezzandomi il ventre.

Tentai di allontanarmi.

<Fermatevi…cosa volete da me?>

Elrond passandomi un dito sulle labbra mormorò:

<Te l’ho detto…Voglio che tu sia mia per questa notte…voglio il tuo corpo…>e mi afferrò i polsi.

<Cosa state dicendo?! Io…io non voglio…lasciatemi subito!>esclamai dimenandomi ma Elrond mi buttò con violenza sul letto sdraiandomisi sopra.

Ero terrorizzato, cominciai a tremare mentre Elrond con una mano mi reggeva i polsi sopra la testa e con l’altra scostava la tunica abbassando poi i pantaloni fino a sfiorarmi l’inguine.

<No...no vi prego…>imploravo con le lacrime agli occhi. Sentii la calda eccitazione di Elrond sfiorarmi le cosce e la sua voce sussurrarmi languidamente all’orecchio:

<Faresti meglio a non essere troppo remissivo…non ti conviene visto che ti terrò in questo letto per tutta la notte…>notò con soddisfazione l’espressione terrorizzata che mi si era dipinta in volto e sorridendo aggiunse:

       <Ed è inutile chiamare o urlare aiuto…non ti sentirà nessuno…>

Scossi la testa freneticamente e tentai di urlare:

<HA…>ma Elrond mi chiuse la bocca con una mano.

<Neanche lui ti sentirà….e poi…>

Posò con violenza le sue labbra sulle mie…tentai disperatamente di allontanami…

Dopo pochi attimi allontanò il suo viso da quello di Legolas e sussurrò:

<E poi se fai così mi ecciti ancora di più, sai?>

<Io…io lo dirò…se solo voi fate qualcos’altro io…>esclamai cercando di prendere coraggio.

<Lo dirai, eh? Invece io ti dico un’altra cosa…Appena lo sapranno ti odieranno…ti disprezzeranno…tutti…anche Haldir farai ribrezzo a tutti…sei solo un candido fiore ormai macchiato dal peccato….Anche la persona a cui terrai di più…la persona stessa che amerai…ti disprezzerà…>

E così dicendo si avventò sul mio collo ,mordendolo e succhiandolo.

Che cosa?!

Era sbagliato…io non avevo fatto nulla di male…

Era tutto sbagliato…

Tutto…

‘Oh Valar…cosa ho fatto? Che peccati volete farmi scontare?!’ pregai silenziosamente tra le lacrime.

<No…no vi prego….Lasciatemi…vi supplico…>pregavo con il corpo scosso dai singhiozzi.

Elrond mi poggiò le mani sotto le cosce sollevandomele e mormorò con  voce roca dal desiderio:

       <Ti lascerò domani mattina…>

<No! Vi...vi scongiuro…fatemi tutto quello che volete…ma non questo…vi imploro…>

Quest’ultima preghiera fu rotta da uno strillo di dolore…sentii l’eccitazione di Elrond dentro di me e non potei fare nulla.

Continuai a gridare di dolore finchè Elrond non mi chiuse la bocca con la propria e quando si allontanò dal mio viso continuò a baciarmi e a leccarmi tutto il corpo.

Sentivo solo dolore…non solo il dolore fisico…

Ma il dolore dell’anima…che talvolta è peggio di quello fisico…

Non potevo credere a ciò che mi stava accadendo…

Da una persona di cui mi ero sempre fidato poi…

Non poteva essere…era solo un brutto e crudele incubo…

Una nuova scossa di dolore provocata da una spinta più poderosa mi ricordò che non era cosi…

Quanta cattiveria…quanta crudeltà….

Sentivo le mani e il corpo bollente di Elrond toccarmi ,accarezzarmi…

E i suoi gemiti di soddisfazione mi riempivano la mente…

Era una sensazione orrenda…sgradevole…non potei fare a meno di versare amare lacrime…

Pensai con una disperazione acuta a Haldir…cercai di chiamarlo attraverso il pensiero ma non riusciva a concentrarmi…

Mi sentiva solo…avevo paura…

Il corpo di Elrond mi soffocava…

Facevo fatica a respirare normalmente…

Non riuscii a trattenere un gemito di dolore quando Elrond mi morse con voracità la spalla…

Mi lasciai andare….Mi resi conto di non poter fare nulla…non potevo impedire che il mio corpo fosse preso contro la mia volontà…

Mi limitai a pregare i Valar supplicando che quella tortura terminasse presto…

 

***

 

Era mattina ormai quando Elrond si alzò e si rivestì. Quando orami stava per uscire si avvicinò di nuovo a me e scostandomi i capelli dal volto e dalle spalle mi diede un leggero bacio sul collo mormorando:

<Sei stato proprio bravo…e ricordati che questo è un segreto tra noi due…sai cosa succederà se lo dirai…>e con un sorriso mi baciò un’ultima volta la spalla , poi si allontanò e uscì dalla stanza…

Ero rimasto immobile sul letto, girato di fianco e rannicchiato su me stesso. Avevo gli occhi sbarrati e velati dalle lacrime che mi scorrevano senza sosta sulle guance…

Sofferenza…

Tradimento…

Paura...

Umiliazione….

Una miriade si sentimenti si dibattevano all’interno del mio animo…

Ero ferito nel corpo e nell’anima…

Nella mente e nel cuore…

Non avevo più la forza di muovermi…

Mi ero arreso a quell’atto di crudeltà e violenza…

Avevo urlato…pianto…supplicato…Ma non era valso a nulla…perché ‘io’ non valevo nulla…

 

§ Haldir §

 

‘Chissà che fine ha fatto Legolas….ieri sera è andato con re Elrond e stamani quando mi sono svegliato non era in camera…strano che non mi abbia avvertito che non sarebbe tornato…’

Era tutta la mattinata che cercavo Legolas…e senza accorgermene ,immerso tra questi pensieri, non mi accorsi che ero arrivato in un corridoio che non avevo mai visto prima…feci per voltarmi e tornare sui miei passi ,quando ad un tratto mi sembrò di udire un singhiozzo proveniente da una porta socchiusa…

Cercai di sbirciare attraverso la fessura della porta e mi sembrò di scorgere qualcuno sdraiato di spalle su un letto…sembrava...

<Legolas?>

Non ottenni risposta e feci qualche passo all’interno della stanza, dirigendomi verso il letto.

<Legolas…sei tu?>

Mi avvicinò ancora di piu fino ad arrivare vicino al letto e solo allora vidi il corpo di Legolas scosso dai singhiozzi e pieno di segni, ferite…come dei morsi…in preda al panico esclamai:

<Legolas!!? Cosa…cosa hai fatto? Che ti è successo?>

E di istinto fece per accarezzargli una spalla con una mano e la guancia con l’altra…ma a quel piccolo contatto Legolas si ritrasse urlando:

<No! Non toccarmi!! Non voglio! Lasciami! Lasciami!!!>

Rimasi turbato…appoggiai il ginocchio al letto e cercai di avvicinarmi di più.

Provai a tendere la mano verso di lui e a mormorare dolcemente:

<Legolas…calmati sono io…fammi vedere cosa ti è successo…>

Ma Legolas indietreggiò , scese dal letto e si rannicchiò in un angolo della stanza ,coprendosi il viso con le braccia…

A vederlo così mi sentii il cuore stretto in una morsa…potevo vedere nei suoi occhi una disperazione più profonda di quella che aveva quando eravamo a Boscoatro…

Mi avvicinai piano piano e poi mi inginocchiai accanto lui.

<Legolas…sono io…guardami…>

Provai a poggiare delicatamente le dita sul braccio tremante ma un’altra volta Legolas gridò disperatamente:

<Non mi toccare!! Non toccarmi! Lasciami! Ti prego!!>

Ma non mi allontanai…mi avvicinai ancora un poco e guardandolo negli occhi sussurrai:

<Guardami…guardami Legolas…>lui alzò lentamente gli occhi gonfi di pianto verso di me <Non ti faccio niente…sono io…Haldir…>.

Allora provai ad abbracciarlo dolcemente…come fosse di cristallo ,accarezzandogli delicatamente la testa…

Lui si irrigidì ma dopo qualche attimo si abbandonò a quell’abbraccio.

Rimanemmo per molto tempo in silenzio , attendendo che si calmasse del tutto…Dopo un po’ con una vocina fioca mormorò:

<Vi…via…andiamo via…>

<Come? Ma cosa…>Mi allontanai un poco per guardarlo in viso…

<Ti prego…portami via…>ripeté lui agitato.

<Perché?>

Lo guardai negli occhi….

Vi scorsi dolore…paura e angoscia…

Mi alzai e lo presi in braccio mormorando:

<Va bene…andiamo…>

 

***

Quando raggiungemmo la nostra camera Legolas cominciò a cambiarsi…e nel vedere di nuovo il suo corpo segnato in quel modo mi prese una rabbia incredibile…

Chinai la testa e calde lacrime cominciarono a scendermi sulle guance…

Perché non ero con lui?

Perché non sono andato a cercarlo quando ho visto che non tornava?

Perché non ho saputo difenderlo?

Alzai lo sguardo e notai che Legolas mi osservava incuriosito…come  a domandarsi il motivo per il quale stessi piangendo..

<Scusami…>mormorai.

Feci per accarezzargli una guancia ma lui si scostò con dipinta sul volto quell’espressione terrorizzata…allora riabbassai lo sguardo e dissi:

<Evidentemente questa è la punizione che i Valar mi hanno dato per essere venuto meno al mio compito….devo rassegnarmi a vedere sul tuo volto quell’espressione terrorizzata ogni volta che ti sfioro Legolas? >conclusi con un sorriso amaro…

<Dimmi almeno chi ti ha ridotto così! Ti prego!>esclamai con apprensione…

Legolas mi guardò per qualche secondo…poi mentre stava per dire qualcosa si coprì le orecchie con le mani e scosse la testa mormorando:

<Non posso…non…>

<Va bene…>sussurrai sorridendo<…me lo dirai quando vorrai…ma dimmi…vuoi davvero che ce ne andiamo da qui?>

Lui annui e io sospirando dissi:

<Bisognerà almeno andare da Sire Elrond e ringraziarlo per la sua ospitalità…>
A quelle parole lui sussurrò in preda al panico:

<No! Ti prego…non farlo..>

<Ma…Legolas…ragiona…non possiamo andarcene senza aver neanche…>

Ma lui mi guardò con un’espressione disarmante e alla fine mi convinsi che non c’era modo di fargli cambiare idea.

<Allora…io vado a parlare con lui e tu mi aspetti nelle scuderie…va bene?>

Lui annuì e dandomi le spalle continuò a prepararsi…sospirai e uscendo dalla stanza mi diressi nella sala del trono.

 

***

<Come? Legolas vuole andarsene?>disse Elrond girandosi dalla finestra alla quale era affacciato.

<Si mio signore…>risposi abbassando lo sguardo.

<Perché? E’ successo qualcosa di spiacevole?>

<Io…non so dire con certezza cosa…ma stamattina l’ho trovato in una stanza con il corpo…ferito…e…>

<Ti ha detto chi è stato a fargli questo?>esclamò lui con apprensione.

<No…si rifiuta di parlare…se non qualche parola…Maestà…lei è sicuro di non sapermi dire dove  è stato o cosa ha fatto Legolas dopo che siete stato con lui?>

<Non saprei…>mormorò lui sedendosi sul trono<io l’ho accompagnato fino in camera sua e l’ho lasciato lì…>

Annuii e mormorai:

<Ma certo…mi scusi l’invadenza…>

<Non preoccuparti…è normale…dopo un simile fatto…ma ti posso assicurare che il colpevole non rimarrà impunito...andrò in fondo a questa faccenda…>

<La ringrazio…>

<Siete proprio sicuri di non volere rimanere? Vi avrei tenuto come figli…>

<La ringrazio ancora ma non creo che Legolas cambierà idea…e voglio scusarmi a nome suo per non essere venuto a ringraziarla di persona…>

<Non preoccuparti Haldir…ora va da lui…>

<Si…addio sire Elrond…>

<Addio e…buona fortuna…>

 

§ Elrond §

 

Appena Haldir uscì dalla stanza mi affacciai di nuovo alla finestra e feci vagare il mio sguardo tra il bosco…sorrisi tra me e me…era naturale che volesse andarsene…un vero peccato però…non era stato per niente male…e poi, ha una mente talmente ingenua che non dirà mai cosa è successo…quindi non ho nulla di cui preoccuparmi…per un attimo temetti che non fosse così ma a quanto pare non ne avevo ragione…

Però ad un tratto mi prese una sottile angoscia…io…gli avevo rovinato l’esistenza in quel modo…

Sono stato uno stupido…gli ho fatto quello che era stato fatto a me da suo padre….

Ho cercato di dimenticare l’accaduto per non lenire il rapporto che mio padre aveva con la popolazione di Boscoatro…non era il caso di farci la guerra tra di noi…

Ma mi brucia ancora dentro il fatto che Trhanduil mi abbia preso contro la mia volontà…e per vendicarmi di lui…mi ero vendicato sul figlio?!

Ero un essere spregevole…ma ora non potevo tornare indietro…

Vuol dire che aspetterò che crescerà…farlo diventare adulto…e poi…gli chiederò di uccidermi…perché è l’unico modo per ricevere il suo perdono…

Ho ottenuto la mia vendetta per rovinare la vita di quella creatura…

Che i Valar mi perdonino….

 

§ Haldir §

 

Arrivai alle scuderie e lo vidi…seduto in un angolo con le ginocchia al petto e le mani poggiate su di esse , con lo sguardo perso nel vuoto…

Mi avvicinai, mi inginocchiai di fronte a lui e sussurrai:

<Allora…andiamo?>
Lui annuì ,si alzò e salì sul suo destriero…io feci lo stesso.

Quando salii in groppa al mio cavallo Legolas mi rivolse un rapido sguardo…

Non era suo quello sguardo…

Legolas non aveva tanta freddezza negli occhi…non l’aveva mai avuta…

Spronammo i cavalli a partire…

Ed eccoci un’altra volta soli…senza un posto in cui andare…

 

***

Passarono decine di anni…secoli…da quando fuggimmo da Rivendell…girovagammo per tutta la Terra di Mezzo…crescendo noi due soli…lontano da tutto e da tutti…

Legolas non parlò per molto tempo…limitandosi allo stretto necessario…

Eliminò completamente tra di noi il contatto fisico…

Non dormivamo neanche più vicini…

Ma c’e una cosa che mi manca più di tutte…

Il suo sorriso…

Legolas non ha più sorriso da quel lontanissimo giorno…

E anche i suoi occhi…sono ormai come spenti…non brillano più di nessun sentimento…adornati solo da cupa tristezza…

Se solo avessi tra le mani chi ti ha ridotto così lo ucciderei…

Però tu…poco a poco…ricominciasti a riavvicinarti a me…a parlarmi…

Iniziasti a dormire di nuovo accanto a me…

A cercare di starmi accanto…

Come a voler colmare quel vuoto di tanti secoli di lontananza…

Sei cresciuto accanto a me…e io ti ho visto diventare ogni giorno più bello…fino a raggiungere la bellezza che ora ti caratterizza…

E a volte come è crudele il destino!

Io…ti sto amando…

Ogni giorno di più…

Il cuore sembra scoppiarmi nel petto ogni volta che tu ti accovacci tra le mie gambe e mi chiedi di accarezzarti i capelli dicendo che ti tranquillizza…o quando prima di addormentarti stai ore a lambirmi delicatamente le labbra con le tue...o quando la notte in cerca di calore ti attacchi al mio corpo...

Però ho paura che se farei qualcosa di più azzardato tu… ti allontaneresti…

Alzeresti ancora più alto quel muro che ci divide…

Ma anche se hai ricominciato ad riavvicinarti a me…perché non riprendi pure a sorridere?

Perché mi privi di quella fonte di gioia che più di ogni altra cosa amavo e mi dava ristoro?

Perché non mi permetti di leggerti nella mente cosa ti è successo quel giorno a Rivendell?

Perché piangi di nascosto non permettendomi di consolarti come quando eravamo bambini?

Perché ti fai amare in questo modo così doloroso Legolas?…

Mi sei così vicino eppure così distante…

 

§ Legolas §

 

Sbattei le palpebre e sentii una debole luce mattutina scaldarmi il volto….aprii completamente gli occhi , mi tirai a sedere e vidi Haldir che ancora dormiva accanto a me, girato di fianco con un braccio sotto la testa e uno sulla mia vita .Una linea di preoccupazione gli solcava la fronte…

Sospirai e mi passai una mano tra i capelli….avevo fatto di nuovo quell’incubo terribile…

Che crudele scherzo del fato farmi sognare ogni volta quell’orribile notte…

Mi voltai di nuovo verso Haldir…

Senza di lui…sarei rimasto completamente solo…

Mi è sempre stato accanto…si è sempre preoccupato per me…lo vedo…da come mi guarda…da come mi parla…

Ma perché non riesco a sentirmi pienamente soddisfatto neanche quando stiamo sempre abbracciati…?

Perché sento sempre freddo al cuore e  non riesco a farci nulla…?

Non riesco nemmeno più a sorridere…è come se me ne fossi dimenticato…

Non ci riesco…è inutile…da quel giorno…non so più neanche io cosa ho dentro il cuore…

Mi piegai verso Haldir e gli diedi un lieve bacio sulle labbra…

Poi mi alzai…presi l’arco e la faretra e scesi dal flet che avevamo costruito e mi incamminai all’interno della foresta…

 

§ Aragorn §

 

Mi passai una mano sulla fronte madida di sudore…era tutta la mattina che camminavamo all’interno di questa foresta…ormai era pomeriggio inoltrato e stando ad una visione ottimistica avrei osato dire che ci eravamo persi…

Faramir arrancava per il sentiero davanti a me , ad un tratto si voltò e mi chiese con il fiatone:

<Aragorn…dove ci troviamo esattamente?>

<Credo…da qualche parte… ad est delle foreste di Fangorn…>risposi dubbioso.

<Molto incoraggiante!>

<Perché? Sei stanco Faramir?>chiesi con un sorriso.

<No…è solo che camminare in una foresta e non sapere neanche il luogo preciso in cui lo sto facendo mi incute un certo timore…forse faremmo meglio ad accamparci da qualche parte…>

<Hai ragione…vorrei però andare dall’altra parte della foresta prima…>

Esclamai guardando in giù verso un crepaccio che bloccava il sentiero….mi guardai intorno ma non c’era nulla che ci aiutasse ad attraversarlo…

<Un’ardua impresa giacché non sappiamo in quale parte di essa ci troviamo…>

<Dobbiamo trovare il modo per attraversare in fretta questo crepaccio…>

<Bhè…questo tronco potrebbe fare a caso nostro…>

Esclamò Faramir indicando un enorme tronco messo come a ponte che collegava i due lembi di terra.

<E’ vecchio e pericolante…chissà da quanto tempo è li…rischieremmo di vedercelo crollare sotto i piedi…>

<Non lo sapremo se prima non lo vedremo, no?>

<Certo...però…>

<Andiamo…è il modo più rapido per arrivare al di là…>

<Si…ma non il più sicuro…>ribattei.

<Sciocchezze…ecco…>Faramir  salì senza timore sul tronco che emise degli scricchiolii poco rassicuranti.

<Faramir…lascia perdere…>cercai di dissuaderlo.

<Avanti…non sei stato tu a insistere di arrivare al di là di questo crepaccio prima di accamparci?>

Guardai dubbioso il tronco davanti a me e poi Faramir che mi aspettava a braccia incrociate sopra di esso.Feci un gran respiro e salii sopra anche io…il tronco gemette paurosamente ma non crollò.

Faramir camminava lentamente davanti a me e in poco tempo arrivò dall’altra parte…scese dal tronco e si girò a guardarmi con aria trionfante:

<Visto? Non c’era nulla di cui preoccuparsi! Ora muoviti e troviamo un posto dove riposare…>

Io sorrisi e mi apprestai a raggiungerlo il più presto possibile…ad un tratto…successe tutto così in fretta che sentii solo il tronco spezzarsi , il vuoto sotto di me e il grido di Faramir:

<Aragorn!!!>

Vidi il bordo del crepaccio allontanarsi sempre piu ma ad un tratto qualcuno mi afferrò la mano…

Non era Faramir…la mano era troppo morbida e la stretta anche se era decisa era molto delicata…

<Aggrappati forte…ti tiro su…>

Sussurrò una voce melodiosa…cercai di scorgere il suo viso ma appena ebbi la forza di alzare il volto fui colpito dalla forte luce solare che incorniciava come un aureola il volto di quella che mi sembrava una fanciulla…

Mi aggrappai al suo braccio e alla sua mano e mi tirò su , al sicuro e sulla terra ferma…

Ansimavo per lo spavento e appena mi ripresi un attimo alzai lo sguardo verso colei che mi aveva salvato…fui stupito nel costatare che non era una fanciulla…bensì un elfo…e uno dei più belli che avessi mai visto…

I lunghi capelli biondi gli incorniciavano il viso etereo e perfetto…gli occhi blu erano come degli zaffiri , ed il corpo era la perfezione fatta a persona…

<Chi…chi sei?> sussurrai con gli occhi puntati su quella meravigliosa creatura…

Lui rimase in silenzio…si limitò ad abbassare lo sguardo.

<Aragorn! Stai bene?>

Vidi Faramir correre verso di noi ed inginocchiarsi al mio fianco ,però appena lo vide l’elfo si alzò e riprese l’arco che evidentemente aveva gettato per prendermi e se lo rimise nella fibbia accanto la faretra…poi si allontanò.

Allora feci per alzarmi ed esclamai:

<Aspetta!! Mi hai salvato la vita! Dimmi almeno il tuo nome!>

Lui si fermò e senza girarsi disse:

<Sapere il mio nome non ti sarà certo di aiuto…>

 <Ti prego!…Io…ah! Dannazione!! la gamba!>esclamai accasciandomi di nuovo a terra.

Evidentemente mi ero ferito con qualche scheggia del tronco o con qualcosa di più grave…comunque il pantalone era  tutto stracciato all’altezza del ginocchio e sulla gamba c’era un taglio e anche se era un taglio relativamente piccolo bruciava…

L’elfo allora si girò e si diresse verso di noi e osservando la ferita sussurrò sempre con quella sua voce celestiale:

<Non è una ferita molto profonda…ma potrebbe peggiorare visto che è venuta a contatto con il veleno di quell’albero…anche se il trono è ormai vecchio evidentemente conteneva ancora qualche residuo…venite  con me…ho delle erbe che la faranno guarire subito…>

<Ti ringrazio…>mormorai osservano i suoi occhi…

Faramir mi prese per la vita e mi aiutò a camminare…l’elfo ci precedeva camminando lentamente ma con passo deciso in quella foresta che per me era un groviglio di rami e tronchi…

Evidentemente viveva lì…

Ad un tratto vedemmo qualcuno scendere agilmente da un albero…era un altro elfo , biondo anche lui ,con uno sguardo preoccupato…e a sentire con che tono si rivolgeva a lui doveva essere il fratello maggiore…

<Legolas…come mai sei andato via così all’…>poi si accorse di noi e mettendosi davanti all’elfo con un gesto protettivo chiese:

<Chi siete voi?>

<Il mio nome è Aragorn , figlio di Arathorn>

<Io sono Faramir figlio di Denethor….>disse Faramir 

<Lui si è ferito una gamba e probabilmente del veleno gli ha infettato la ferita…abbiamo ancora delle erbe per curarlo?>

Chiese l’elfo che mi aveva salvato la vita appoggiando una mano al braccio dell’altro elfo che ancora ci guardava poco convinto…tuttavia questi annuì e mi disse:

<Siediti qui…vado a prendere i medicinali…meglio che non ti muova troppo…>

Detto questo si salì di nuovo sopra l’albero da cui era sceso e ne ritornò subito dopo con in mano delle fasce e una piccola ampolla.

Faramir mi aiutò e sedermi su un masso e subito l’elfo si inginocchiò davanti a me cominciò a vedere la ferita…poi esclamò:

<Il mio nome è Haldir…e lui è Legolas…veniamo da Boscoatro…>

<Boscoatro?Ma è molto distante da qui…>dissi osservando Legolas in attesa di una risposta.

A quelle parole sia lui che Haldir si scambiarono una rapida occhiata ma tacquero.

<Ditemi…cosa fate in questa foresta?>chiese Haldir iniziando a versare sulle bende un estratto di erbe.

<Siamo raminghi…e amiamo girare per le terre selvagge…>rispose Faramir.

<Siete molto giovani a quanto vedo…per essere raminghi…>disse Haldir stringendo attorno alla ferita le bende…la medicina iniziò a fare subito affetto ma il bruciore era quasi insopportabile…

<Aspetta ancora un pò…tra poco passa…>

Sussurrò Legolas guardando la fasciatura. Lo osservai per qualche istante come rapito e poi dissi:

<Personalmente amiamo più questa vita che la vita di corte…>

<Vita di corte? Dunque voi siete un principe…>

<Si…>preferii non rilevare più del necessario e loro non mi chiesero nulla…

<Bene…io ho finito…>esclamò Haldir alzandosi<Aspetta che la medicina faccia il suo effetto e poi potrai ripartire….è meglio però che restiate qui…la foresta è pericolosa di notte se non la conoscete bene…>

<Hai ragione…>disse Faramir guardandosi intorno<Ma non sappiamo dove riposare…non possiamo certo farlo qui sulla nuda terra…>

<No infatti…è per questo che vi aiuterò a costruire una riparo su un albero per la notte...dove potrete riposare…dovresti aiutarmi a trovare molte assi di legno lisce…>.

<Certamente…mettiamoci al lavoro…>rispose Faramir.

<Aspettate…vi do una mano…>e feci per alzarmi ma Haldir esclamò:

<Meglio di no…riposa per qualche ora altrimenti la medicina non farà effetto…>

Legolas si avvicinò ad Haldir e sussurrò qualcosa in elfico ma questi gli sorrise ,scosse la testa e sussurrò:

<Non preoccuparti…resta qui con lui…> e prima di allontanarsi con Faramir gli poggiò una mano su una guancia e si baciarono teneramente.

Rimasi come incollato al masso dove ero seduto…

A questo punto la teoria del fratello maggiore vacillò pericolosamente…

Appena Haldir e Faramir si allontanarono Legolas si venne a sedere a qualche metro da me cingendo le ginocchia con le braccia.

Restammo in silenzio per qualche istante e poi sussurrai:

<E così il tuo nome è Legolas…>

Legolas si limitò ad annuire e continuai:

<E’ un nome molto bello…come la persona che lo porta…>

A quelle parole lui alzò un attimo fugace lo sguardo verso di me e le sue guance si tinsero di porpora…io sorrisi a quel gesto così innocente e mormorai:

<Perché arrossisci? E’ la verità…>

<Nessuno me lo aveva detto…prima d’ora…>sussurrò lui come a giustificarsi…

Era di un candore dolcissimo…

<Bhe…e devo dire che non è solo il nome che ti dona…hai un viso con dei lineamenti molto dolci…e delicati…>

Lui non rispose e si passò una mano sul collo.

<Legolas…cosa vuol dire il tuo nome?>

<Nella tua lingua è tradotto come :Verdefoglia…>mormorò senza guardarmi negli occhi.

<Ti sta benissimo…>conclusi con un sorriso.

Era visibilmente imbarazzato…ma non potevo fare a meno di lodare quale splendida opera avevano compiuto i Valar…

Lui si mise una ciocca di capelli dietro l’orecchio e sussurrò:

<Ti ringrazio…>

<Ascolta…ma tu e Haldir vivete qui?>

<Si…da quando eravamo bambini…>

<Come mai?>chiesi…lui non mi rispose…anzi ,abbassò lo sguardo così cambiai domanda.

<Ma tu quanti anni hai?>

<2931….>

<Ah…>mormorai spiazzato…sapevo che gli elfi erano esseri immortali…ma Legolas non dimostrava più di una ventina d’anni…

<Io ne ho malapena 30…>sussurrai ridendo…lo osservai…nonostante fosse di una bellezza candida…mi accorsi che non l’avevo ancora visto sorridere…ma era di un fascino unico…

 

***

Faramir ed Haldir tornarono poco tempo dopo e si misero a costruire di buona lena un riparo…Haldir insistette che non mi affaticassi ma mi sentivo in colpa a veder loro lavorare e restarmene con le mani in mano…

Haldir non volle che neanche Legolas li aiutasse…

Fratello o no…aveva un atteggiamento molto protettivo nei suoi confronti…

In poco il flet fu finito.

<Ti ringrazio infinitamente…non so come avremmo fatto senza di te…>esclamò Faramir rivolto ad Haldir che lo ripagò con un sorriso.

<Non dimentichiamoci di Legolas…è lui che mi ha salvato…>dissi io.Legolas si limitò ad abbassare lo sguardo.Haldir si avvicinò a lui ,gli cinse la vita con un braccio e gli diede un lieve bacio sulla fronte.Poi si allontanò e ci disse:

 <Spero che riposiate bene allora…Legolas…io intanto vado…>

<Si…>

E si allontanò nella foresta divenuta oramai scura.

<Non so davvero come ringraziarti…Legolas…>

Dissi con un sorriso e Faramir annuì e continuò:

<Ha ragione…se non ci fossi stato tu…probabilmente ora…>

<Non è nulla di speciale…l’avrebbe fatto chiunque…>mormorò lui…era come se si denigrasse continuamente…era un atteggiamento strano per un elfo…

<Io ora devo…andare…mi raccomando la ferita…Buonanotte…>sussurrò voltandosi.

<Buonanotte Legolas…>

Osservai Legolas allontanarsi nella selva e spontaneamente mi venne da sorridere…

Da qualsiasi parte lo si vedesse era perfetto…

Che visione paradisiaca…

Che dolcissima creatura….

<…fossi in te io non lo farei…>la voce di Faramir mi giunse ironica all’orecchio.

<Cosa non faresti Faramir?>chiesi voltandomi verso di lui.

<Ho visto come guardi Legolas…>continuò sedendosi accanto a me.

<Che vuoi dire?>

<Quello che ho detto…ma non ti pare che Legolas ed Haldir siano legati da qualcosa di più della semplice amicizia?>

<Dici?>in effetti sembrava così…soprattutto in quei gesti di intimità…ma non mi sembrava un rapporto tra amanti il loro…

Lui si limitò ad alzare le spalle e io aggiunsi:

<Possibile che tu non hai visto la dolcezza del suo viso? La bellezza del suo corpo? L’alone di fascino che lo circonda? E’ la perfezione assoluta Faramir…è la perfezione…>

Faramir mi guardò e scoppiò a ridere:

<Brutto affare questo! Hai perso la testa per un elfo…aspetta che lo racconti a Boromir…si farà le più belle risate di questo modo…senza contare che tuo padre ti ucciderebbe se lo venisse a sapere…>

Perso la testa?

Possibile che Legolas mi abbia colpito fino a tal punto?

Si…probabile…anzi…è molto sicuro…

 

§ Legolas §

 

Salii sull’albero fino a raggiungere il flet .

Mi tolsi la casacca e mi distesi accanto ad Haldir ,che già riposava ,appoggiando la testa sulla sua spalla.

Haldir  mi sorrise dolcemente e con una mano iniziò ad accarezzarmi delicatamente una guancia.

Rimanemmo alcuni minuti in silenzio poi Haldir mormorò:

<Che ti è successo?>

<Nulla…perché?>chiesi perplesso chiudendo gli occhi.

<Sento il tuo cuore battere forte…>

<Haldir…io non capisco…>sussurrai riaprendo gli occhi.

<Cosa?>

Mi resi conto di non sapere come spiegare a Haldir cosa avevo provato a vedere Aragorn sorridermi in quel modo…sentirmi dire simili cose, era un sentimento così indefinito…così mi limitai a sussurrare:

<Haldir…accarezzami i capelli per favore…>

Non ne sapevo bene il motivo ma quando Haldir mi accarezzava i capelli mi sentivo tranquillo…al sicuro…sentire il calore del suo corpo…sentire le sue dita tra i capelli…

 

§Haldir§

 

Sorrisi e cominciai ad accarezzare i capelli di Legolas…passando le dita tra di loro…sentendo il profumo che essi emanavano…

<Le stelle sono bellissime stasera…>mormorò Legolas guardando la volta di Varda.

<Hai ragione…sei stanco?>

Legolas annui e alzandosi su un gomito mi diede un bacio sulle labbra e sussurro:

<Buonanotte Haldir…>e si accoccolo di nuovo sul mio petto socchiudendo gli occhi.

<Buonanotte Legolas…>sospirai continuando ad osservare il viso del principe anche quando si addormentò.

 

***

 Era notte fonda quando sentii Legolas agitarsi nel sonno…

<…no…basta…smettetela…>

<Legolas…> ‘sta avendo un incubo…’pensai.

Cercai di svegliarlo scuotendogli delicatamente una spalla.

<…Legolas…>

<…vi prego…non…no…>

 Non riuscivo a capire…cosa stava sognando?…gli sfiorai con la punta delle dita la fronte madida di sudore…no…non potevo farlo…però…magari stava sognando quello che gli successe a Rivendell…Ma non potevo…violare in quel modo la sua anima…

Poi però qualcosa mi spinse a  scrutare l’animo di Legolas…in fondo io….Lo stavo facendo per capire…chiusi gli occhi e passai leggermente le dita sulla sua fronte e fui assalito da un susseguirsi di immagini…una stanza…un letto…Elrond che sfiorava Legolas , lo accarezzava e poi….

Vidi di occhi blu di Legolas pieni di lacrime , lo sguardo terrorizzato e udii una voce sussurrare:

‘….Se lo dirai…ti odierà…ti disprezzerà…anche Haldir proverà disgusto nel solo toccarti…e un giorno…anche la persona a cui ti legherai ti disprezzerà…’

Distolsi bruscamente la mano e sussurrai:

<Valar…oh Valar….Non può…non è così…>

Mi allontanai leggermente da Legolas che nel frattempo aveva smesso di agitarsi e mi presi la testa tra le mani…

‘Allora ecco cosa era successo…

Ecco il motivo per cui Legolas ha smesso di parlare e di sorridere…di avvicinarsi a me…di dormire fianco a fianco insieme per tutti quegli anni…’

Mi sentivo male…

Non avrei mai immaginato una cosa simile…

E avevo proposto io di andare a Rivendell…

Era tutta colpa mia…

Se Legolas aveva subito quell’atto di crudeltà…

Se aveva smesso di sorridere…

Come era possibile?!!

Come potevo essere stato così ingenuo da non capirlo?!

Mi girai di nuovo verso Legolas con le lacrime agli occhi e gli accarezzai la testa dolcemente e sussurrai:

<Scusami...scusami…perdonami amore mio…>

 

 

 

****

Allora!! Che ve ne pare del secondo capitolo? A me personalmente piace molto di più del primo…

Ve ne sarete accorte che Aragorn non sa quasi nulla di elfi perché non è cresciuto a Granburrone (non mi pareva proprio il caso!)ma a Gondor come normale principe che si stufa della vita di corte e si mette a ‘ramingheggiare’…non so però se far diventare Faramir geloso di Legolas oppure lasciare le cose così e non incasinarle più di quanto già non siano…voi che dite?! Io sono un’eterna indecisa percio’ consigliatemi!!

Bacioni oni

Estel*