.|. Legami d'Amore e Scie di Stelle .|.

 

26. La Speranza

~

Arwen corse loro incontro con Eldarion in braccio e vedendo Aragorn in piedi gioì tanto che affidò il bimbo a Legolas e abbracciò Elessar che le baciò la fronte. Eldarion cominciò a giocare con i capelli dell'Elfo, costringendo quest'ultimo a bloccargli le manine ; fu allora che fissandolo con i suoi occhi di ghiaccio Eldarion pronunciò la sua prima parola : papà.

Arwen era sbigottita mentre Aragorn non se ne curò più di quel tanto, felice com'era che suo figlio accettasse così bene uno sconosciuto... Legolas strinse a sé il bambino sussurrando impercettibilmente : "Oh piccolo Eldarion..."...

Con le lacrime agli occhi lo riconsegnò alla madre e corse via... Il Ramingo lo inseguì, lasciando Arwen ai suoi pensieri...

E così...solo l'Amore corrisposto poteva salvare Estel... A quanto pare ora è Legolas ad avere bisogno d'aiuto... S'impose di non intromettersi e s'incamminò con il figlio. Intanto Elessar aveva raggiunto Legolas all'esterno del palazzo, ove la vista sulle terre confinanti era molto estesa... Il vento scompigliava la chioma dorata dell'Elfo che guardava avanti...

Accostastosi al fuggitivo, Aragorn gli pose una mano sulla spalla "Legolas" cominciò "anima in pena, cosa ti turba? "

l'altro si voltò e nei suoi occhi s'intravvedeva il dolore che credeva d'aver sconfitto... "Ho sofferto più di quanto immaginasi fosse possibile" rispose volgendo lo sguardo ad ammirare le stelle. Gli narrò le sue vicende : dalla perdita del fratello da poco ritrovato all'addio dei suoi consanguinei, tralasciando l'incontro con Menelvagor, poiché così gli parve corretto.

Con due occhi capaci di sciogliere anche il cuore più freddo, l'Elfo formulò una richiesta : "So che Eldarion è figlio tuo e di Arwen, ma... vorrei poterlo considerare anche un po' figlio mio... Ho tanto Amore da dare, e vissuto così poche gioie in confronto alle sofferenze...non avrò mai eredi, questo lo so... ma anche se non dimenticherò mai la mia famiglia d'origine, ora siete voi il mio focolare : tu, Eldarion, e in fondo anche Arwen, poiché le volgio bene come ad una sorella, e non ne sono geloso... Non ho bisogno di prove del tuo Amore, Estel..."... Elessar gli asciugò teneramente le lacrime sul volto e come a voler cancellare tanto dolore, lo baciò con trasporto, noncurante d'essere esposto al rischio di sguardi indiscreti.

In un primo momento l'Elfo si abbandonò a quel bacio, ma allorquando la nostalgia del Dúnadan patita in quei giorni riemerse in lui, rispose appassionatamente, dando tutto se stesso... Stretti dolcemente, fronte a fronte, rimasero silenziosi, finché l'Uomo non lo implorò  di restare. "Estel..." sospirò Legolas "...non posso. Come Elfo non riuscirerei mai a stabilirmi qui definitivamente...ho bisogno di spazio, di muovermi tra il verde, di dormire sotto le stelle e sentire il gorgoglio dei fiumi..." sorrise "...sono un selvaggio, Estel..."... notando lo sguardo malinconico dell'amato aggiunse : "Come Elfo no, ma come Uomo sì!" Strinse il medaglione con un'espressione enigmatica e grazie ai suoi poteri assunse la sua corrispettiva identità umana...

Elessar lo guardò stupefatto : quello era senza dubbio Legolas, eppure non era lui al contempo!  In effetti si trovava davanti un Uomo che somigliava all'Elfo come una goccia d'acqua : ma gli abiti silvani erano spariti ed egli ne portava altri in vero stile gondoriano...forse anche qualcosa nell'atteggiamento era cambiato... Ma costui era davvero Legolas, come tentò di rassicuralo parlandogli in elfico. Il Re di Gondor scosse la testa "Come Uomo sei vulnerabile, e di questi tempi bisogna stare all'erta...un nuovo Male è sorto, e io non voglio che ti accada qualcosa..." disse sfiorandogli una guancia...

Legolas però chiuse gli occhi e sorridendo si mutò nuovamente in Elfo qual'era. "Ma io sono già vulnerabile" ribatté "perché sono legato a te, e non esercito alcun controllo sull'Amore che mi governa...Se dovrò morire, così sia, almeno non sarò infelice!"

Aragorn sussultò, ma l'Elfo non aveva ancora finito  : "La morte non può spezzare il Vero Amore... può soltanto ritardarne il corso..." disse dolcemente... l'Uomo lo guardò dritto negli occhi e con voce commossa iniziò : "Legolas...vita mia... io non so se il nostro futuro sarà insieme, ma..."..."Shhh..." interruppe l'altro posandogli una mano sulle labbra... Aragorn si perse negli occhi di Legolas...così languidi...così puri... Un nuovo bacio, pieno di dolce Speranza, pose fine a quest'avventura, e determinò l'inizio di un'altra....