.|. Carnevale a Venezia .|.

6. La Notte della Verità

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Orlando si alzò dal letto e si avvicinò alla finestra, poteva vedere le luci della città illuminata a festa per il carnevale.

Le gondole si muovevano lentamente sul Canal Grande, la gente passeggiava per strada facendosi contagiare dall’atmosfera magica e romantica di Venezia.

Viggo restava seduto sul letto con lo sguardo fisso davanti a sé, mille parole ronzavano nella sua testa, ma non sapeva come avrebbe potuto reagire il giovane. Poco prima lo aveva allontanato ed ora era lì… cosa voleva Orlando da lui?

-         Penso che solo in una città magica come questa potesse succedere tutto ciò che è successo… incontrare Aragorn e Legolas intendo… - mormorò Orlando, parlando più a se stesso che non a Viggo.

-         Hai ragione… - rispose Viggo in un sussurro.

Il giovane sobbalzò nel sentire la voce dell’amico, stava rincorrendo i propri pensieri, aveva paura… paura di quello che sarebbe potuto accadere in quella stanza, paura del domani, paura che Viggo potesse respingerlo ancora come quella mattina, paura che l’uomo che amava non potesse più credergli.

Mentre seguiva il filo dei suoi pensieri sentì due braccia forti cingergli la vita ed Orlando tremò leggermente a quel contatto. Il corpo di Viggo ora era contro il suo e lui poteva sentire tutto il calore dell’attore contro di se.

-         Mi dispiace per prima Orli… - disse Viggo a bassa voce – mi sono comportato come uno stupido. Quando sono entrato e ti ho visto lì con Aragorn, bhe in quel momento non ho capito più niente. E poi quando Aragorn ha stretto così il polso di Legolas… avrei voluto picchiarlo Orlando… non posso pensare che qualcuno possa fare del male ad una creatura come Legolas… soprattutto non l’uomo che lui ama… -

-         Quindi anche Legolas ama Aragorn… sono felice per loro, che fine pensi farà Arwen in tutta questa storia? – chiese il giovane girandosi leggermente verso Viggo.

-         Non lo so, ma penso che alla fine dovrà lasciare libero Aragorn… a nessuno piacerebbe stare con chi non ci ama… -

-         Hai ragione… -

Fino a quel momento Orlando aveva tenuto le braccia appoggiate ai fianchi, ma aveva bisogno di sentire Viggo ancora più vicino così lentamente alzò le mani e le appoggiò su quelle dell’altro che ancora erano ferme su di lui. Viggo spostò le mani da sotto quelle di Orlando e lo coprì con le sue attirando ancora di più il giovane contro di se.

Piano l’uomo lasciò le mani del giovane attore e iniziò a salire sulle sue braccia accarezzandolo dolcemente fino ad arrivare alla sue spalle.

Aveva qualcosa di molto importante da dire ad Orlando, ma era guardandolo negli occhi che doveva farlo… così dopo avergli appoggiato le mani sulle spalle lo girò lentamente verso di sé.

Lentamente lo accarezzò sulla guancia ed Orlando abbassò di lato il volto cercando sempre di più il contatto con Viggo.

-         Ti amo Orlando… non ho mai smesso di farlo, ho solo per pochi attimi perso la ragione, ma quello che resta, quello che conta è che ti amo, da molto tempo ormai… -

Orlando sentì un brivido lungo la schiena, da quanto tempo aveva inconsciamente desiderato sentire quelle parole sulle labbra di Viggo? Sentiva il suo cuore battere con forza nel petto… aveva da poco capito cosa provava veramente per l’uomo ed in cuor suo ringraziò Aragorn per averlo aiutato a capire i suoi veri sentimenti.

-         Ti amo Viggo … - sussurrò Orlando guardandolo negli occhi.

Viggo rimase incantato a guardare Orli, voleva imprimersi nella mente il viso del giovane in quel momento. Era ancora più bello del solito ed i suoi occhi brillavano… sentì sulle sue labbra il sapore salato delle lacrime che non era riuscito a trattenere… da tempo aspettava quel momento ed ora che era arrivato si sentiva il cuore scoppiare nel petto per la felicità. Restò senza fiato quando sentì le calde labbra di Orlando appoggiarsi sulle sue palpebre abbassate ed una mano del giovane asciugarli le guance ancora bagnate di lacrime.

Viggo fece scendere le mani dalle spalle del giovane sulla sua schiena e quando arrivò alla vita lo attirò contro di se… Orlando gli baciò le guance e finalmente le loro labbra si incontrarono in un bacio che tanto avevano entrambi desiderato. Fu un bacio dolce e delicato quasi avessero entrambi paura di osare un po’ di più. Viggo sentiva le mani di Orlando accarezzargli la schiena sensualmente e la sua eccitazione crescere sempre di più, così come poteva sentire contro di se l’eccitazione di Orlando.

Lentamente la lingua di Viggo accarezzò le labbra di Orlando che piano aprì la bocca per accoglierla. Iniziò una lotta debole e decisa in cui nessuno aveva la supremazia sull’altro… erano alla pari, i respiri erano sempre più veloci ed ad un tratto Orlando si staccò da Viggo gemendo quando le loro eccitazioni entrarono in contatto.

I due respiravano affannosamente, gli occhi lucidi e pieni di desiderio… Viggo prese dolcemente per mano Orlando e lo fece sdraiare sul letto, sdraiandosi a sua volta di fianco al giovane.

Orlando fissava un punto inesistente sopra il soffitto e sussultò quando senti una mano di Viggo accarezzargli il torace lentamente attraverso la tunica ancora aperta.

-         Perché sorridi? – gli chiese Orlando guardandolo.

Infatti Viggo con un braccio appoggiato sotto la sua testa e l’altro sul petto di Orlando sorrideva osservando il giovane.

-         E’ solo che… come spiegartelo… è tutto così strano, prima avevo voglia di piangere e adesso di ridere… che dici Orlando sto impazzendo? – chiese guardandolo intensamente negli occhi.

-         No tu non stai impazzendo, anche io mi sento così… però se continui a guardarmi così… e ad accarezzarmi così senza fare nient’altro caro il mio Viggo farai impazzire me… questo è certo… - rispose Orlando sospirando.

Viggo non se lo fece ripetere due volte e con la mano scese tra le gambe di Orlando accarezzandolo sopra la stoffa dei pantaloni, sentì il corpo del giovane tremare ad ogni sua carezza e dei sospiri uscire dalle sue labbra. Orlando lo prese per il collo della tunica e con forza lo tirò verso di se fino a riuscire a catturare le sue labbra e a baciarlo con passione. Il giovane sapeva di essere agile e veloce ed in un attimo si scostò da Viggo il quale lo guardò stupito e lo vide alzarsi dal letto di scatto.

-         Ma… - disse Viggo guardando il giovane in piedi accanto al letto.

Orlando lentamente iniziò a slacciarsi i pantaloni e ben presto restò nudo ed immobile davanti agli occhi di Viggo. L’uomo fece per alzarsi a sua volta dal letto senza togliere gli occhi di dosso dal corpo di Orlando, ma il giovane glielo impedì, appoggiando le mani sulle sue spalle e facendolo ricadere sul materasso.

Lentamente Orlando si sdraiò su Viggo che rimase senza fiato sentendo il giovane muoversi sensualmente contro il suo corpo. Orlando lo guardò negli occhi e gli catturò ancora le labbra, per lasciarle poco dopo e scendere a baciargli il collo. Le sue mani slacciavano la tunica di Aragorn che ancora l’uomo indossava. Quando ebbe finito si alzò sulle ginocchia e tirò Viggo contro di sé. L’uomo gli mise le braccia dietro la schiena tirandolo di più contro il suo corpo fino a che Orlando si trovò seduto sulle gambe di Viggo. L’uomo fece scorrere una mano sul petto di Orlando sostituendo ben presto alla mano la sua bocca… iniziò a baciarlo dolcemente sentendo Orlando gemere debolmente. Con la mano scese sul ventre del giovane e finalmente chiuse il pugno su di lui iniziano a muoverlo lentamente. Orlando sentiva che stava per perdere la ragione, sentiva la lingua di Viggo che gli accarezza il petto e la sua mano su di sé… non avrebbe permesso all’uomo di fermarsi in quel momento… stava bruciando e Viggo lo sentiva ed era quello che voleva. Orlando aveva tirato indietro il capo e Viggo con la mano libera appoggiò la mano sulla sua testa… sentì sotto le dita i capelli di Orlando ed iniziò ad accarezzarglieli e piano gli fece rialzare il viso. Viggo rialzò a sua volta il suo, voleva guardare Orlando negli occhi mentre raggiungeva il piacere… voleva essere con lui in quel momento. Gli occhi dei due si incontrarono e si dissero più cose in quegli attimi di quante se ne erano mai detti in anni che si conoscevano. Finalmente Orlando raggiunse il piacere e quando Viggo sentì il caldo liquido del giovane nella sua mano sentì un brivido scuoterlo.

L’uomo si lasciò cadere sul materasso ed Orlando cadde sopra di lui. Il respiro del giovane stava tornando alla normalità e dopo essersi calmato si rialzò e guardo Viggo negli occhi. Sapeva che l’uomo non ne poteva più, lo leggeva nei suo occhi profondi come il mare ed in quel momento pieni di desiderio. Gli mise una mano dietro la schiena e lo alzò un poco dal letto per toglierli la tunica buttandola poi in un angolo della stanza.

Poi riappoggiò delicatamente Viggo sul materasso… sentiva su di sé lo sguardo dell’uomo e si sentì di nuovo eccitato… mai gli era capitato di provare emozioni così forti ed intense con nessuno prima… ma mai nessuno prima era stato Viggo… e mai lui era stato così innamorato. Sentì sul volto una carezza abbassò gli occhi ed incontrò lo sguardo di Viggo che mormorò:

-         Orlando che succede? –

-         Niente… succede solo che ti amo Viggo… ti amo come non ho mai amato nessuno prima… -

Viggo lo tirò verso di se e lo baciò con passione poi lo lasciò e gli sussurrò sulle labbra:

-         Anche io ti amo Orlando… da morire… -

Orlando si lasciò scivolare lentamente indietro e sentì Viggo gemere quando con il suo petto arrivò a sfiorare la sua eccitazione. Lentamente gli accarezzò il petto, iniziando a baciarlo e ad accarezzarlo sensualmente con la lingua.

Quando arrivò al suo ventre gli slacciò piano i pantaloni poi si alzò dal letto e glieli sfilò. Ancora si abbassò su di lui ed iniziò ad accarezzarlo con le mani sui fianchi… gli baciò dolcemente il ventre e poi scese sulla sua eccitazione, quando Viggo sentì il calore della bocca di Orlando su di sé non riuscì a fare a meno di respirare profondamente.

Orlando continuava a muoversi su di lui fino a quando non sentì il corpo dell’uomo tremare violentemente e il suo sapore in bocca. Lentamente si sdraiò a fianco di Viggo appoggiandogli la testa sul torace. Sentiva il respiro di Viggo che lentamente tornava alla normalità. L’uomo lo attirò di più contro di se e lo tenne stretto.

-         Viggo saresti disposto a fare una cosa per me? – chiese Orlando dopo un po’ di tempo.

-         Tutto quello che vuoi mio principe… - rispose Viggo.

Orlando rialzò la testa incontrando lo sguardo di Viggo.

-         Amami… amami Viggo… voglio sentire il tuo amore… - mormorò Orlando.

-         Orli… sei sicuro? Lo sai cosa mi stai chiedendo? – chiese Viggo continuando ad osservare intensamente Orli.

Un brivido lo percorse quando sentì la mano di Orlando che aveva preso ad accarezzarlo dolcemente… l’eccitazione stava riprendendo possesso del suo corpo… lo sguardo di Orlando lo stava facendo bruciare… leggeva decisione… leggeva desiderio…

-         Non sono mai stato così sicuro di volere una cosa prima in vita mia… ti voglio Viggo… voglio sentirti dentro di me… adesso… -

Detto questo si sdraiò sulla schiena attirando Viggo verso di sé. L’uomo si alzò e si mise su di lui. Lo baciò profondamente mentre il suo corpo si muoveva su quello del giovane.

Quando Viggo entrò in lui Orlando trattenne il fiato chiudendo gli occhi… l’uomo si fermò per far abituare il giovane alla sua presenza, ma quando lo vide riaprire gli occhi e sorridergli dolcemente iniziò a muoversi in lui. Raggiunsero insieme il piacere… ed in quel momento entrambi capirono che la loro vita senza l’altro non avrebbe più avuto senso… quello che li legava era più profondo di qualsiasi altra cosa… ed il loro amore sarebbe stato per sempre.

 

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Legolas seduto sul letto rimase in silenzio a fissare la schiena di Aragorn che ancora non si era mosso da dov’era dopo che Orlando aveva lasciato la stanza.

Improvvisamente sentì dentro di sé una fitta fortissima che lo lasciò senza fiato… paura ed angoscia si mescolarono in tutto il suo essere facendolo sussultare. Aveva paura… cosa sarebbe successo ora? Aragorn lo aveva abbracciato prima, ma lo amava?

Aragorn si voltò lentamente e quando vide lo sguardo impaurito di Legolas si inginocchiò lentamente davanti a lui appoggiando le mani sulle cosce dell’elfo.

-         Mi dispiace per prima… quando ho sentito di te e Viggo mi sono sentito così male che avrei voluto solo spaccare tutto… potrai mai perdonarmi per quello che ti ho fatto? Per non aver capito prima quello che provo per te? – disse tutto questo continuando a fissare intensamente negli occhi Legolas.

Legolas chiuse gli occhi per un attimo, le mani di Aragorn continuavano ad accarezzargli le gambe e quei movimenti gli stavano facendo perdere la ragione. Respirò profondamente e quando riaprì gli occhi incrociò quelli azzurri e profondi del Re di Gondor.

-         Non voglio più pensare a ciò che è successo Aragorn… abbiamo sbagliato entrambi, tutti e due stavamo cedendo alla passione, ma non ho mai desiderato altro che te… non ho mai amato nessuno come amo te… - parlò tutto d’un fiato Legolas.

-         Oh Valar Legolas, - disse Aragorn appoggiandogli una mano sulla guancia – ti amo, mio principe… -

Legolas appoggiò una mano su quella di Aragorn e fissandolo intensamente negli occhi disse:

-         Ti amo, mio Re. –

Aragorn prese le mani di Legolas tra le sue, lo fece alzare e lo strinse a se baciandolo con passione. Le loro lingue si cercarono e si trovarono, iniziando a giocare tra di loro e facendo impazzire di desiderio l’uomo e l’elfo, il re e il principe…

Si staccarono entrambi senza fiato da quel bacio, poi Aragorn prese Legolas per mano e si stese sul letto facendo sdraiare l’elfo al suo fianco.

Iniziarono a raccontarsi tutto quello che era successo da quando si erano divisi, continuando a scambiarsi piccoli baci.

Entrambi erano preoccupati per quello che sarebbe accaduto il giorno dopo… per quello che li avrebbe attesi se non avrebbero trovato il modo per fare ritorno nella Terra di Mezzo… ma sentire l’uno il corpo dell’altro contro il proprio li stava facendo bruciare di desiderio e di passione troppo a lungo trattenuti.

Legolas ad un certo punto si alzò a sedere sul letto, poi si girò a guardare Aragorn intensamente negli occhi, leggendovi tutta la passione ed il desiderio del compagno.

Piano e sensualmente si spostò fino a sedersi sulle gambe di Aragorn, che non trattenne un gemito quando sentì l’eccitazione del compagno contro la sua.

-         Legolas… - sussurrò.

-         Shhhh… - disse Legolas appoggiando un dito sulle labbra di Aragorn.

Il Re di Gondor prese di nuovo il polso dell’elfo in mano, questa volta però senza stringere, senza fargli male e lentamente aprì le labbra ed iniziò a baciare la mano di Legolas, leccandogli sensualmente le dita.

L’elfo gemette quando sentì la lingua di Aragorn muoversi tra le sue dita… non avrebbe resistito a lungo se il ramingo avesse continuato con quella dolce tortura. Ritirò piano la mano appoggiandola su una spalla dell’uomo e facendo lo stesso con l’altra. Lo tirò verso di se, ma prima che Aragorn potesse abbracciarlo gli tolse la tunica e lo spinse contro il materasso.

Aragorn rimase stupito dal gesto di Legolas, lo guardò negli occhi e vide un lampo di malizia attraversali, non aveva mai visto il suo elfo così…

Legolas iniziò ad accarezzargli il petto e quando sentì che l’uomo si stava abituando alle sue carezze si spostò sul suo collo iniziando a baciarglielo.

Aragorn si sentiva completamente in balia di Legolas… dei suoi gesti, della sua sensualità… del suo amore…

Legolas poteva sentire contro di sé l’eccitazione dell’uomo che lentamente ed impercettibilmente muoveva il bacino contro il suo… stava bruciando di desiderio… piano scese con la bocca sul petto di Aragorn iniziando a baciarlo… sentì l’uomo gemere il suo nome ed implorarlo di non smettere e lui non aveva alcuna intenzione di farlo, ma prima voleva liberarsi dei vestiti che ancora lo separavano dal sentire contro di sé il calore di Aragorn.

Con uno scatto si alzò in piedi sentendo uscire dalle labbra di Aragorn un gemito di protesta. Aragorn guardò Legolas rimanendo incantato dai suoi movimenti… l’elfo lentamente si slacciò la tunica gettandola di lato, poi si tolse i pantaloni restando nudo sotto lo sguardo stupito di Aragorn.

-         Valar Legolas… sei perfetto… - mormorò l’uomo scrutando Legolas da capo a piedi, soffermandosi sull’eccitazione del compagno.

Quando si accorse di quello che stava facendo l’uomo arrossì imbarazzato e mormorò:

-         Scusami… io… -

Ma dovette interrompersi quando sentì le mani di Legolas sui suoi fianchi che piano scendevano a slacciargli i pantaloni. Quando sentì la stoffa scendere si lasciò sfuggire un gemito…

-         Vieni qui ti prego Legolas… ho bisogno del calore del tuo corpo… - disse tendendo le mani verso quelle del compagno.

Legolas dolcemente prese le mani di Aragorn e si sdraiò sopra di lui, iniziando a muoversi lentamente su di lui. Il Re di Gondor appoggiò le mani sulla schiena dell’elfo accarezzandogliela sensualmente, quando arrivò al fondoschiena di Legolas iniziò ad accarezzarlo aumentando i movimenti e sentì sul suo collo i sospiri dell’elfo farsi sempre più forti.

-         Legolas prendimi ora… amami… -

L’elfo alzò gli occhi stupito incrociando quelli del compagno, ma il desiderio che vi lesse gli impedirono di dire qualsiasi cosa.

Lentamente si alzò dal corpo dell’uomo mettendosi in ginocchio tra le gambe del compagno. Gli aprì di più le gambe e con una mano iniziò ad accarezzargli il ventre mentre con l’altra raggiunse la bocca del compagno. Aragorn iniziò ancora a leccare le dita di Legolas ma si bloccò gemendo di piacere quando sentì il pugno dell’elfo chiudersi su di se ed iniziare a muoversi.

Con l’altra mano Legolas scese e lentamente iniziò ad entrare nel corpo dell’uomo… Aragorn sentiva che stava perdendo la ragione… si spinse sempre più forte contro la mano di Legolas ma sentiva che non gli bastava più, voleva qualcosa di più… voleva Legolas dentro di sé, voleva sentirsi suo.

-         Legolas ti prego… non resisto… ti pre… -

Ma le parole gli morirono in gola quando sentì la calda eccitazione dell’elfo entrare in lui, trattenne il fiato per un lungo istante…

Legolas si bloccò di colpo quando vide un’espressione di dolore sul viso del compagno e sussurrò:

-         Estel… Estel ti prego apri gli occhi… se ti faccio male io… -

Si interruppe di colpo quando sentì l’uomo muovere il bacino contro di sé per sentirlo ancora di più dentro di lui.

-         Valar Estel… -

-         Legolas non fermarti ti prego… continua… -

L’elfo non se lo fece ripetere ed iniziò a muoversi sempre più velocemente nel corpo dell’uomo… quando sentì che stava per giungere al limite chiuse il pugno sul compagno arrivando insieme al culmine del piacere.

Legolas si lasciò cadere sul petto sudato dell’uomo… Aragorn aveva gli occhi chiusi e cercava di tornare a respirare regolarmente…

L’elfo si spostò di lato e si accoccolò contro l’uomo che lo strinse forse a sé. Restarono così a lungo, accarezzandosi e baciandosi senza dire nulla… il primo a parlare fu Legolas:

-         Ti amo Estel, qualsiasi cosa succeda non dimenticarlo mai… -

L’uomo abbassò lo sguardo incrociando gli occhi blu dell’elfo, dove lesse una profonda malinconia:

-         Legolas che succede? Perché parli così? –

-         Perché se torneremo nella Terra di Mezzo tu dovrai sposare Arwen… o te ne sei forse scordato? – ed una lacrima solitaria gli accarezzò la guancia.

Aragorn asciugò con le dita la guancia di Legolas accarezzandolo dolcemente, poi gli disse fissandolo intensamente:

-         Legolas noi torneremo nella Terra di Mezzo… togli tutti i se… e quando arriveremo parlerò con Arwen e le spiegherò la situazione… Valar non ho mai amato nessuno come amo te e non ho intenzione di perderti per i miei doveri di Re… se sarà necessario rinuncerò al trono, ma non ti lascerò andare per niente al mondo. –

Legolas guardò negli occhi Aragorn ed un brivido lo percorse, non aveva mai visto lo sguardo dell’uomo così deciso e finalmente capì, capì che niente e nessuno li avrebbe più potuti separare, nessuno avrebbe mai potuto dividere il loro amore.

 

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Una notte… Venezia, la città dell’amore… due stanze e quattro cuori, così diversi ma nell’insieme così simili.

Presto sarebbe arrivata l’alba di un nuovo giorno… una nuova vita sarebbe iniziata per Aragorn, Legolas, Viggo ed Orlando… la passione ed il desiderio che li unì quella notte non avvicinò solo i loro corpi, ma anche le loro anime.

Il loro amore era appena nato e all’alba del nuovo giorno avrebbero iniziato a coltivarlo e a farlo diventare ancora più grande.