.|. Libero di Amare .|.

8. Incubi e Dolorosi Ricordi

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Dopo essersi scambiati il primo bacio, Aragorn e Legolas rientrarono a palazzo e cenarono come al solito insieme ad Arwen e Boromir.

Appena terminarono di mangiare, Legolas salì in camera sua, mentre Aragorn rimase a conversare un pò con gli alri due.

Arwen aveva notato qualcosa di diverso in Aragorn... era raggiante e solare, sicuramente, pensava la regina, gli doveva essere accaduto qualcosa di molto bello, che gli aveva donato nuova energia...

Così, quando il cavaliere di Gondor si allontanò dalla stanza, Arwen, con discrezione, domandò al suo sposo:

<Aragorn... ti vedo cambiato... è successo qualcosa?...> l'uomo sorrise e decise di confidarsi:

<Si Arwen... è accaduta una cosa meravigliosa...>

<L'avevo capito... mi è bastato guardare i tuoi occhi!... ma dimmi...> sorrise maliziosamente e continuò:

<... tutto questo è merito di Legolas, vero?!...>.

Aragorn rimase un pò spiazzato... voleva confidarsi fino in fondo con Arwen, ma aveva paura che si sarebbe dispiaciuta nel sentire che il suo sposo si era innamorato di un'altra persona...

Non udendo risposta, Arwen sollecitò l'uomo:

<Dai... a me puoi dirlo... se è nato qualcosa tra te e Legolas non c'è niente di male...>

dopo un momento di esitazione, Aragorn rispose:

<Proprio così Arwen... tra me e Legolas è nato qualcosa... è iniziato tutto dalla prima volta che i nostri sguardi si sono incontrati ed oggi, al tramonto, i nostri desideri hanno preso forma... ci siamo scambiati un bacio dolcissimo...> si interruppe di colpo, come se avesse detto qualcosa di sbagliato...

<Scusa, non voglio darti eventuali dispiaceri mettendoti al corrente della mia felicità...> Arwen allora scoppiò a ridere:

<Ah, ah, ah!... e perchè dovresti darmi dispiaceri?!> e Aragorn, abbassando lo sguardo:

<Non so... forse ti può dare fastidio che io ti racconti quello che provo per un'altra persona...>

Arwen prese le mani di Aragorn e lo rassicurò:

<Scherzi?... come può darmi fastidio saperti felice?...>

<Beh... dopo tutto sei comunque mia moglie...>

<Non devi preoccuparti per questo... ne abbiamo già parlato... il notro amore si è ormai trasformeto in una splendida amicizia ed io ne sono più che contenta!...> sorrise ed aggiunse:

<E poi non dimenticare che io ho Boromir... mi fa piacere sapere che anche tu hai trovato un'altra persona da amare...>

<Non so se si tratta d'amore...>

<Non temere, lo scoprirai!...> e così dicendo si alzò e s'incamminò verso la porta, ma Aragorn le disse:

<Arwen... sono contento che abbiamo chiarito... sono contento di averti detto tutto... ti voglio bene!...>

la regina sorrise dolcemente:

<Anch'io Aragorn... anch'io!...> poi si voltò ed abbandonò la stanza.

Aragorn finì di bere il vino che aveva nel bicchiere ed andò in camera sua...

 

§ Buio, oscurità...

Freddo, tanto freddo...

Urla, schiamazzi, grida di terrore...

Una porta si apre... la luce schiarisce lievemente la stanza...

Un uomo dal fisico possente e dall'aspetto minaccioso entra e si avvicina...

Un improvviso timore cresce in fondo al cuore...

L'uomo ride gsuaiatamente, nei suoi occhi follia e crudeltà...

La paura si fa sempre più forte...

La spaventosa figura estrae dalla cinta dei pantaloni una frusta...

Si avvicina ancora di più... rotea il braccio e colpisce!...

Colpisce una volta, due volte, tre...

La sua sete di violenza è insaziabile...

Dolore e terrore...

lo imploro di smetterla, di fermarsi, ma non mi ascolta nemmeno...

Continua a frustare... e più frusta, più gode...

Il sangue inizia a scorrere... tutto diventa rosso...

Soffoco... aiuto! Aiuto!... §

 

Legolas si svegliò all'improvviso balzando a sedere sul letto... il cuore gli era schizzato a mille e si trovava in un bagno di sudore.

Qualche momento per rendersi conto della situazione, poi, quando capì che era stato tutto solo un terribile incubo, tirò un sospiro di sollievo e si lasciò cadere tra le lenzuola.

Cercò di tranquillizzarsi, ma era ancora molto spaventato e qualsiasi tentativo di riprendere sonno era inutile...

Poi si ricordò di quello che gli aveva detto Aragorn la sera prima:

<Se ti dovesse servire qualcosa... non esitare a venire da me...> così si alzò, uscì dalla stanza e si diresse verso la camera di Aragorn.

Giunse davanti alla porta e, senza troppo indugio, bussò...

Attese qualche secondo e, non udendo risposta, riprovò...

Una flebile voce da dentro domandò:

<Chi... chi è?...>

<Sono Legolas...>

<Legolas... entra...>

l'elfo afferrò la maniglia e varcò la soglia. Richiuse la porta alle sue spalle e si trovò davanti al re che se ne stava sdraiato sul letto.

<Scusami Aragorn... non volevo svegliarti...> l'uomo sbadigliò, poi rassicurò Legolas:

<Non preoccuparti!... ma dimmi, avevi bisogno di qualcosa?...> Legolas ebbe un attimo di esitazione, si vergognava a dire all'uomo che era spaventato perchè aveva fatto un brutto sogno...

Aragorn incoraggiò Legolas:

<Avanti, dimmi... vieni, siediti vicino a me...>

l'elfo si accomodò sul bordo del letto, a fianco al ramingo; respirò profondamente e decise di parlare:

<Ecco... io... io... se te lo dico mi prederai per un bambino!...>

<E perchè mai?!...> Legolas abbassò lo sguardo e disse tutto d'un fiato:

<Ho fatto un bruttissimo incubo, mi sono spaventato a morte... non ce l'ho fatta a rimanere solo nella mia stanza, così sono venuto e...> e Aragorn incuriosito:

<E?...>

<Mi chiedevo se potevo dormire con te... ma se non vuoi non fa niente!...>.

All'idea di passare la notte con Legolas, il re cominciò ad eccitarsi... si mise a sedere, prese le mani dell'elfo e sussurrò dolcemente:

<Ma certo che puoi!... mi farebbe  molto piacere...>.

Legolas si rasserenò e sorrise all'uomo.

Aragorn fece spazio a Legolas, appoggiò la testa sul cuscino e incoraggiò l'elfo:

<Avanti, stenditi accanto a me...> Legolas non se lo fece ripetere due volte: si sistemò sotto le coperte e si avvicinò al ramingo.

Aragorn lo prese dolcemente tra le braccia e con una mano iniziò ad accarezzargli i capelli...

Legolas si sentiva rinato... tranquillo ed eccitato allo stesso tempo, sentiva il calore del corpo dell'uomo, la melodia del suo respiro, le sue forti braccia che lo avvolgevano... si sentiva protetto ed amato, come da tempo non gli capitava...

Aragorn interruppe il silenzio che si era creato:

<Cos'hai sognato di tanto orribile?...>

<Ho sognato del mio passato... di quando ero imprigionato... ho sognato di un uomo crudele che mi frustava con sadismo... che più urlavo, più rideva... che più sanguinavo, più godeva...>

Aragorn rimase sconcertato sentendo le parole di Legolas:

<Oh Valar!... dev'essere stato terribile!... ma vuoi dire che questo ti è accaduto realmente?...>

<Purtroppo si, però al posto della frusta il mio carceriere aveva un bastone... un lungo bastone di legno...>.

Legolas iniziò a tremare ed Aragorn avvertì così la peura che si stava di nuovo impadronendo di lui...

<Legolas... mi dispiace da morire!... io... io provo una tale rabbia!... ma come diavolo si fa ad accanirsi in un modo così barbaro su una splendida ed indifesa creatura come te?... Valar! Come vorrei vendicare la tua sofferenza... come vorrei stanare ed uccidere quel maledetto che ti ha fatto del male!...>

<Aragorn... non dire così... ora nel tuo cuore c'è rabbia e disprezzo, ma vendicandoti non faresti altro che metterti al pari di quel mostro... e tu sei milioni di volte superiore!> allora Aragorn si calmò e disse:

<Hai ragione Legolas!...>.

L'elfo si avvicinò ulteriormente all'uomo, poggiò la testa sul suo petto, gli accarezzò il torace e gli disse:

<Ora non parliamone più... voglio dimenticare... mi importa soltanto stare vicino a te, al sicuro tra le tue braccia...>

Aragorn strinse Legolas ancora di più a sè e sussurrò dolcemente:

<Non temere... ora ci sono io... nessuno ti farà più del male...>

<Grazie meleth...> l'uomo rimase sorpreso:

<Co... come mi hai chiamato?...> e l'elfo ripetè:

<Meleth... sai cosa vuol dire in elfico, vero?...> Aragorn, con aria sognante, mormorò:

<Si!... significa... amore!...> Legolas lo fissò e gli sorrise teneramente. Aragorn avrebbe voluto fare i salti di gioia, ma non era capace di esprimere a parole ciò che provava in quel momento, così riuscì solo a sussurrare:

<Oh, Legolas!...> poi avvicinò il viso a quello dell'elfo, dischiuse le labbra e lo baciò con trasporto.

Quando si allontanarono per riprendere fiato, Legolas accarezzò il volto di Aragorn e disse:

<Aragorn... non ho mai provato per nessuno quello che provo per te... io... non sò se si tratta d'amore... non sono in grado di riconoscerlo... ma sò che al tuo tuo fianco mi sento completo ed appagato... e tu?... tu cosa provi per me?...> l'uomo sorrise e rispose:

<Probabilmente gli stessi identici sentimenti che tu hai nei miei confronti... sai Legolas, quando ho conosciuto Arwen credevo di essermi innamorato veramente... ma ora che ti ho incontrato mi rendo conto che mi sbagliavo... allora avevo solo una vaga idea di cosa voleva dire veramente amare, ma ora...> l'elfo lo interruppe, una scintilla di apprensione stava attraversando i suoi occhi

<Ma con Arwen è finita...>

<Si, ci siamo resi conto che ciò che ci legava era un bene profondo... non era vero amore... ci siamo dovuti sposare per il bene del popolo di Gondor... ora siamo grandissimi amici, si, lei è la migliore amica che ho...> ma Legolas non si accontentò di quella spiegazione, voleva sapere qualcos'altro...

<Tu ed Arwen credevate di amarvi, poi vi siete dovuti ricredere...> Aragorn incuriosito dal tono con cui Legolas aveva parlato domandò:

<Legolas... cosa vuoi dire?...>

<Voglio dire che... Valar, Aragorn!... e se anche tra noi dovesse accadere?... ora siamo convinti di amarci, ma se poi tutto si rivelerà un illusione?... no, non voglio che accada!...>.

Aragorn rise e disse:

<Lo sapevo che volevi arrivare da qualche parte con quel discorso !... non devi preoccuparti Legolas!... io ti amo,  ne sono certo!... lo sò, lo sento in fondo al cuore... questa volta è amore!...>

<Come fai ad esserne convinto?...>

<Per due ragioni: la prima è che, dalla prima volta che ti ho visto, mi sono sentito rinato... la seconda è che prima di conoscere Arwen avevo avuto un'altra ragazza e per lei provavo amore sincero... quello che sento per te è dieci volte più forte!...>

<E lei che fine ha fatto?... insomma, come è andata a finire con quella ragazza?...> l'allegria di Aragorn si arrestò e il suo sguardo divenne triste e cupo... Legolas se ne accorse...

<Mio re?...qualcosa non va?...> l'uomo sorrise amaramente e rispose:

<No Legolas... è solo che mi fa male ricordare di quella ragazza... l'ho perduta, perduta per sempre...>

<Cosa vuoi dire?...>

<Ecco... lei... lei è morta!... è stata uccisa dal fratello, una storia terribile... credevo che non sarei riuscito a vivere senza di lei, che non ce l'avrei fatta ad andare avanti... ma piano piano ho riacquistato la speranza, il sorriso... poi è arrivata Arwen... ed ora ci sei tu!...> dagli occhi di Aragorn sgorgarono lacrime di tristezza e commozione... era un uomo forte e coraggioso, ma di fronte ai ricordi dolorosi del proprio passato anche lui diventava fragile ed insicuro.

Legolas lo arracciò forte, poi gli asciugò le lacrime e gli sfiorò le palpebre con un delicato bacio. Lo guardò negli occhi e gli disse:

<Mi dispiace Aragorn, un uomo giusto e leale come te non si meriterebbe mai una cosa del genere!... purtroppo il destino non si può evitare... ma come hai detto tu ora ci sono io e ti farò dimenticare tutto... te lo prometto!>

Aragorn sorrise commosso al suo elfo e sussurrò:

<Ti amo!...>

<Anch'io Aragorn!...> quindi si abbandonarono in un bacio liberatorio.

Poco dopo entrambi "crollarono" sfiniti dal sonno... si addormentarono abbracciati, con le labbra ancora vicine...

I fantasmi del passato sarebbero presto svaniti ed un roseo futuro si sarebbe prospettato ai due compagni che dormivano stretti in un caldo abbraccio e che sognavano l'uno dell'altro...