.|. Libero di Amare .|.

15. Incomprensioni

~

Quando Legolas si svegliò, il sole era ormai alto su Bosco Atro... lanciò un'occhiata ad Aragorn e vide che era ancora addormentato; allora gli sfiorò il viso con la punta delle dita, delicatamente... poi passò ai capelli ed infine si concentrò sulla bocca... sentì quelle labbra morbide e sottili che fremevano leggermente sotto il tocco dei propri polpastrelli... allora sorrise e si chinò sul suo volto destandolo con un lieve bacio...

Aragorn spalancò gli occhi, s'inumidì le labbra e farfugliò delle frasi sconnesse. Legolas scoppiò a ridere, e l'uomo disse con tono lamentevole:

<Mmh... cos'hai da ridere?... lasciami dormire!> e così dicendo sprofondò la testa nel cuscino.

<Cosa? Vuoi ancora dormire?!... certo che sei pigro mio re!...> Aragorn si voltò verso il compagno e disse scherzando:

<Sta notte mi hai fatto stancare... ho bisogno di recuperare le energie!...>

<Ah! Vorresti dire che è colpa mia?!...> Aragorn si avvicinò a Legolas, lo abbracciò e gli sussurrò all'orecchio:

<Proprio così!...> si guardarono e risero di gusto.

Poi, dopo essersi scambiati qualche bacio, si stesero e si strinsero l'uno all'altro. Dopo una pausa di silenzio, Aragorn disse:

<Legolas...> l'elfo alzò gli occhi in direzione di quelli dell'uomo

<Che c'è meleth?>

<Senti, io non vorrei essere assillante, però...>

<Non preoccuparti, dimmi...>

<Ecco... riguarda tuo padre...> Legolas abbassò lo sguardo... aveva già capito cosa voleva dirgli Aragorn...

<Si, lo so... tu vuoi che gli parli, che gli sveli come stanno le cose...>

<Si...>.

Legolas non aggiunse altro... Aragorn temeva che con quel discorso aveva turbato il compagno... sapeva bene che Legolas era restio a voler raccontare al padre la verità...

<Sò che non vuoi farlo, ma...>

<E invece ho deciso di farlo!> Aragorn spalncò gli occhi stupito

<...Sul serio?> Legolas annuì

<E cosa è stato a farti cambiare idea?...>

<Nulla in particolare... ho semplicemente capito che non voglio continuare a far finta di niente... prima di tutto perchè non mi sembra corretto nei confronti di mio padre, e poi perchè sarebbe come un'ingiustizia verso il nostro amore...>

<In che senso?>

<Nel senso che non voglio più nascondere il nostro amore... il sentimento che ci lega è puro e perfetto... non abbiamo nulla di cui vergognarci...> Legolas fece un profondo respiro, poi continuò:

<Il fatto è che devo avere il coraggio di affrontare mio padre... in fondo, se mi vuole bene capirà...>

<Già... sono contento che abbia finalmente deciso di parlargli, è la scelta di sensata...>.

Legolas si alzò e si rivestì sotto gli occhi di Aragron che lo osservavano con un filo di apprensione... poi si chinò sull'uomo, gli prese il capo tra le mani e lo baciò con passione; quando si staccarono Legolas si avvicinò alla porta

<Ora vado...>

<Buona fortuna!... vedrai che andrà tutto bene...> l'elfo afferrò la maniglia e disse:

<Lo spero...>.

 

Legolas girò tutto il palazzo reale in cerca del padre, ma senza risultati... infine uscì in giardino e trovò finalmente re Thranduil, seduto su una panchina di pietra.

Si arrestò alle sue spalle... sentiva il cuore battergli in gola, era nervoso... tirò un profondo respiro, chiuse gli occhi e si diede coraggio... avanzò lentamente, poi posò una mano sulla spalla del padre e gli disse con voce calma:

<Padre...> Thranduil si alzò in piedi, sorrise e disse:

<Oh, figliolo!...> Legolas deglutì

<Ho... ho qualcosa da dirvi...>

<Ebbene... parla!>

<Io... non so da dove iniziare...> Thranduil notò il nervosismo e l'insicurezza del figlio, allora capì che Legolas gli stava per dire qualcosa che non gli avrebbe fatto piacere sentire...

<Avanti, dimmi...>

<Ri... riguarda me e Aragorn...> a quel punto Thranduil si accigliò, incrociò le braccia al petto e con voce severa disse:

<Ah, si?!... e cos'hai da dirmi in proposito?...>

<Ecco... io... io e lui non siamo semplicemente amici...> lanciò una rapida occhiata al padre per cercare di capire come la stava prendendo, ma non vi riuscì...

<Continua!...>

<Lui mi ha liberato dalla schiavitù, mi ha ospitato, mi ha dato da mangiare e da vestire... e mi ha anche dato solidarietà, calore e...> Thranduil sembrava spazientito:

<E?!...> Legolas chinò la testa e sorridendo mormorò:

<...E amore...>. Calò un gelido silenzio... Thranduil avrebbe voluto prendere il figlio a schiaffi, ma non lo fece... si limitò a scuotere energicamente la testa e a urlare:

<Alza lo sguardo!> Legolas lo fissò intimorito

<Cos'è hai paura di guardare tuo padre negli occhi mentre gli dici di esserti preso una cotta per un vile mortale?!> Legolas si sentì ferito e reagì alzando anch'egli la voce:

<Non è affatto un vile mortale! è il re di Gondor!... tu non sai niente di lui, nemmeno lo conosci!>

<Lo difendi anche?!>

<Non occorre difenderlo, perchè non ha fatto nulla di male!...>

<Si invece! Ha approfittato della tua sofferenza e della tua ingenuità... ha violato l'innocenza del principe degli elfi di Bosco Atro!> Legolas scoppiò a ridere istericamente:

<Ah, ah, ah! Ma cosa dite padre?!... non vi rendete conto che tutto questo è ridicolo?! Io... io ho più di duemila anni! Non sono più un bambino da molto tempo e so decidere autonomamente della mia vita!> Thranduil scosse la testa contrariato

<Legolas, quando il vostro ridicolo idillio finirà, quando lui si stancherà di te...> Legolas non fece terminare la frase al padre:

<Lui non si stancherà mai di me, nè io di lui!... il nostro non è un ridicolo idillio come lo definite voi... il nostro è amore!> Thranduil spalancò gli occhi e gridò:

<No! Non dirlo!>

<Perchè non posso se è la verità!?>

<Come perchè?! Te lo devo spiegare io?!... Legolas, lui è un mortale...>

<E con questo? Credete forse che un mortale non sia in grado di amare?>

<Non è per questo, lo sai bene... anche ammesso che un mortale possa donare amore incondizionatamente, non può, anzi non deve permettersi di invaghirsi di una creatura eterna e luminosa come un elfo...> Legolas strinse i pugni amareggiato

<Quindi... è questo il problema... io sono immortale, lui no... è sempre la stessa storia...>

<Non solo! Non dimenticare che è anche un uomo...> un espressione di disprezzo attraversò il volto del re

<...Non è nemmeno in grado di darti dei figli!> Legolas si sentì ancor più incompreso e imbarazzato

<Io non voglio dei figli, io voglio lui!> Thranduil, impietosito, guardò il figlio e gli disse con voce quasi lagnosa:

<Oh, Legolas... perchè? Perchè ti sei ridotto così?...> il principe di Bosco Atro ebbe la dignità di non scoppiare in lacrime di fronte alle dure parole del psdre... respirò profondamente e poi, con calma e orgoglio, disse:

<Padre, io e Aragoen ci amiamo... non è soltanto passione, è molto di più... ma voi non potete capire...>

<No che non posso!... è solo un illusione, Legolas! Non potrai mai essere felice restando al suo fianco...>

<Perchè no?>

<Perchè sei destinato a soffrire!... il fantasma della morte aleggierà costantemente su di voi... un giorno lui morirà e tu a quel punto cosa farai? Ci hai mai pensato a questo?...> Legolas strinse forte le labbra... sapeva che quello che suo padre gli stava dicendo era la verità, ma non riusciva ad accettarla... non voleva accettarla...

<Certo che c'ho pensato!... ma non posso farci niente... io lo amo e non posso farne a meno!>

<Dunque, cosa farai quando il suo vigore si placherà... quando sarà vecchio e malato... quando morirà e ti lascierà per sempre?... hai forse intenzione di lasciarti morire anche tu?... hai intenzione di farti consumare dal dolore finchè il tuo spirito non ne potrà più e la tua luce splendente si affievolirà giorno dopo giorno fino a spegnersi?...> Legolas non rispose

<Beh, se è questo che vuoi non chiedermi di capire, perchè mi rifiuto di farlo!... mi rifiuto di vedere mio figlio attanagliato dalla sofferenza e dal rimpianto, decidere di lasciarsi morire per un mortale!>

<Io soffrirò e morirò stando lontano da lui...>

<Legolas, sono tuo padre e desidero soltanto la tua felicità...>

<Allora perchè non vi sforzate di comprendere?... perchè non guardate al di là di tutto e non cercate di capire cosa è meglio per me?... padre, io voglio rimanere al suo fianco e non mi importa se invecchierà o se si ammalerà... io lo amo e starò con lui fino alla fine!>

<Smettila di fare il bambino! Apri gli occhi! Prova ad immaginare come ti sentirai quando lui non ci sarà più!> Legolas strinse forte gli occhi e cercò di domare quella tempesta che sentiva crescere dentro... poi fissò con freddezza il padre e disse:

<Ora basta... io volevo solo essere sincero, dirvi la verità... quello che voglio lo so da molto tempo, non ho dubbi a riguardo... ho riflettuto a lungo anche sulle conseguenze e sono arrivato alla conclusione che non mi importa del futuro, ma ciò che mi interessa, ciò che desidero veramente è solo restare con Aragorn... niente e nessuno riuscirà mai a farmi cambiare idea, nammeno voi padre...> fece una breve pausa, poi riprese:

<Speravo che mi avreste capito e invece mi sono dovuto ricredere... mi dispiace che sia andata così e che siate in pena per me... se ci tenete davvero alla mia felicità, sappiate che ho scelto di percorrere il cammino che mi ha consigliato il cuore...> abbassò lo sguardo e comunicò la sua decisione:

<Ripartirò per Gondor... oggi stesso> Thranduil spalancò la bocca incredulo

<C... che cosa hai intenzione di fare?! Ti ho detto che non devi seguire quell'uomo! Non puoi andartene così... proprio ora che ti ho ritrovato!... non puoi!!>

<Mi dispiace!...> Legolas si voltò di scatto e con gli occhi ricolmi di lacrime, mentre il padre urlava con disperazione e rabbia il suo nome, se ne andò...