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24. In Bilico

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Gandalf  incitò Ombromanto ad accelerare, poiché la sua apprensione per lo stato di Aragorn cresceva : egli infatti era scosso da incubi e sudava freddo... "Vola, mellon nîn" sussurrò al cavallo in attesa dell'ultimo scatto verso la città.

Le guardie lo avvistarono e gridarono : "Mithrandir lo ha preso! Conducete il Re alle prigioni!" ... "No!" gridò lo Stregone oltreppassando il portone " Sire Elessar va curato" ..."Ma ha aggredito la Regina!" protestò il capitano delle guardie. "Per questo ho io la spiegazione" ribatté il Bianco, riferendo brevemente che si trattò di un Nazgûl, che impossessandosi della mente del Re lo aveva fatto impazzire, mentre s'avviava alle Case di Guarigione. "Portate dell'athelas e chiamate la Regina!" ordinò alle ancelle addette alle cure prima di stendere il corpo del Ramingo che s'indeboliva sempre di più... Mithrandir preparò l'infuso dell'erba e lo applicò sulla ferita sanguinolenta e velenosa, borbottando incomprensibilmente fino all'arrivo di Arwen, che accorse al capezzale del marito e il suo sguardo saettava ora dalla piaga al viso di Elessar fino a Gandalf, che aveva l'aria abbattuta... " Nonostante i precedenti contro le ferite da Nazgûl, stavolta l'athelas sembra non sortire alcun effetto...egli infatti è tra la vita e la morte..." Per l'Elfo, già provato dalla preoccupazione per l'assenza di Aragorn, fu davvero troppo, e svenne ; fu un ulteriore lavoro per Custodi e guaritori. Non sono in grado di curarlo    pensò lo Stregone scuotendo il capo... non ho rimedi per un Male prodotto da un odio così antico e radicato... Devo cercare Gwaihir, il Re dei Venti e potente tra le Aquile, e farmi condurre fin nelle Terre Immortali... forse nemmeno Elrond saprà salvarlo...ma devo tentare! ... Così, diede disposizioni riguardo le fasciature e partì in tutta furia, cosa che ormai era sua abitudine...

                                                      "...e ora non ho tempo...(di nuovo!)"