.|. Forever & Ever .|.
Capitolo Due ~
I’m talking about my world, my love, my life
Every time I try to close my eyes
You
just enter my mind
And
you lay yourself down beside me…oh why?
(My
world, my love ,my life , by Roxette)
8 luglio ’03
(mattina)
Ho passato tutta la
notte a pensare a lui…
Dopo averlo
sentito, ieri sera, la mia mente ha vagato tra i ricordi dei bellissimi
istanti passati insieme e non sono riuscito a fermarla.
Cercavo di
distrarmi e di pensare ad altro, ma era inutile: avevo sempre lui davanti
a me.
Il ricordo della
sua voce, del suo sorriso, dei suoi occhi, delle sue mani, delle sue dita,
dei suoi gesti… Il suo ricordo.
Ma perché mi
succede tutto questo? Devo dimenticarlo! Ma…..non riesco…
Non riesco, non
posso, non voglio…
Eppure sono passati
3 anni…eppure Viggo è ancora nella mia mente…
L’incontro di poche
sere fa, inoltre, non mi aiuta affatto…anzi.
Forse mi sento così
perché non riesco proprio a cancellare dai miei pensieri quell’incontro,
che mi turba…ma mi turba in modo piacevolissimo!
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(…)
So
many questions, I need an answer
(
Someday you’ll know, by New Radicals)
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Vig’s diary
(mattina)
Stanotte ho fatto
fatica a dormire: sempre lui nei miei pensieri…
Avrei voluto venire
a scrivere, ma ho preferito rimanere disteso a letto, con l’aria fresca
della notte che mi accarezzava e con la mente impegnata e rapita dal
ricordo di quell’angelo caduto.
“Fallen Angel” era
l’altro nick con cui lo chiamavo in privato, senza che gli altri
sentissero. Per me era, è e rimarrà un angelo piovuto dal cielo… Un angelo
che ho avuto accanto per un breve periodo della mia esistenza e che mi ha
cambiato: mi ha fatto vedere il mondo con occhi diversi, in modo più
spensierato ma non superficiale, più ingenuo e fatuo ma non banale.
Vorrei già
richiamarlo ma non posso farlo. E poi perché voglio sentirlo? Forse per
chiedergli cosa sta provando ora dopo l’ultima volta che ci siamo
incontrati, e cioè alla prima del suo ultimo film?
Sì, penso proprio
sia per questo. Voglio sapere che cosa ha pensato e provato mentre lo
stringevo, mentre lo toccavo, mentre lo baciavo…
Dio mio, che serata
quella! Già era calda di suo, ma con lui, poi, è diventata bollente!
Orlando…perché mi
fai questo?
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I want
you so bad
I’m
pushing my luck
It
feels like being hit by a truck
(…)
I want
you so bad
Answer
my calls
Let’s
spend the night within these walls…
(The
centre of my heart , by Roxette)
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Orli’s diary
(pomeriggio)
Ho
pranzato velocemente, non avevo molta fame: devo raccontarti, caro diario,
la sera della premiere. Devo farlo perché così riuscirò a calmarmi un po’
e, forse, a smettere di pensarci e di pensare a lui…
Erano circa le 23
quando entrai nella sala: vari tavoli erano apparecchiati con ogni tipo di
piatti, leccornie e bevande, e le luci, brillanti e colorate, rendevano
l’atmosfera accogliente e festosa.
Keira e Johnny
stavano ridendo e scherzando con il regista, e anche tutto il resto della
troupe sembrava godersi appieno la serata appena cominciata.
Tutti erano sereni
e soddisfatti, tranne il sottoscritto.
Era tutto molto
bello e ben organizzato, ma io non ero dell’umore adatto per una festa.
Mi sentivo vuoto,
sperduto…come un pesce fuor d’acqua!
Vagavo per la sala
senza meta, sorridendo a quelli che incrociavo, ma dentro…urlavo!
Mi sembrava di
soffocare e avevo bisogno d’aria!
Mi diressi verso il
terrazzo con una rapidità tale che Keira mi prese per un braccio,
fermandomi e chiedendomi se stessi bene. Annuii accennando un sorriso e le
dissi di non preoccuparsi.
Mi sentivo stanco,
fiacco, debole. Forse ero diventato anche pallido in viso.
Finalmente uscii e
richiusi dietro di me la porta-finestra: non volevo essere disturbato.
Mi appoggiai alla
ringhiera e, a pieni polmoni, respirai l’aria fredda della sera.
Iniziai a sentirmi
subito meglio…forse avevo bisogno di pace e tranquillità.
In fin dei conti
erano giorni che viaggiavo e i cambiamenti di fuso orario non mi giovavano
affatto!
Chiusi gli occhi e
feci un lungo sospiro. Li riaprii e osservai le stelle…quelle stelle che,
due anni prima, guardavo stretto a Viggo.
Io e lui soli in un
campo, sdraiati su una coperta a scambiarci frasi, promesse, sguardi,
baci, carezze…
Quella era la prima
volta che ci spingevamo oltre…oltre le chiacchierate e gli scambi di gesti
affettuosi da amici…
[
Orlando smette di
scrivere, non riesce ad andare avanti. La sua mente è tornata a quella
sera e sta rivivendo ogni istante…]
FLASH-BACK :
“Che
fai stasera Orli?” chiese Viggo mettendo una mano sulla spalla dell’amico.
“Hai intenzione di uscire con il resto del gruppo oppure no?” “Tu
che fai?” domandò a sua volta il ragazzo, girandosi per guardare l’uomo
negli occhi. “Lo
sai che non si risponde ad una domanda con un’altra domanda?” gli rispose
ironicamente con un grande sorriso, mentre il giovane lo guardava
perplesso. “Comunque, penso che me ne starò qui, davanti alla tv, a bere
un buon bicchiere di birra. Sinceramente mi sento un po’ fiacco e non ho
intenzione di andare a letto tardi!” “Bhè,
vorrà dire che ti farò compagnia!” disse Orlando dando una leggera spinta
alla spalla dell’amico con la sua. “Anch’io non ho tanta voglia di uscire
e l’idea di andare in un pub, in mezzo alla confusione, non mi attira più
di tanto!” e sorrise. “Posso stare con te oppure preferisci rimanere
solo?” chiese, rendendosi conto del tono retorico che aveva usato.
“Noooooo, non preoccuparti! Ci mancherebbe!” scherzò a sua volta Viggo.
“Scherzi a parte Elf-boy: certo che puoi stare con me! La tua compagnia mi
è sempre ben gradita!” Si fermò un attimo, avvicinandosi di più al
giovane, poi continuò: “Sarò felicissimo di passare la serata…solo…con
te…” E queste ultime parole le pronunciò lentamente e a bassa voce, quasi
come un sussurro, tanto che entrambi si guardarono e arrossirono.
“Bene!” Fu Orlando a rompere il silenzio e l’imbarazzo. “Allora ci vediamo
più tardi. Vado a farmi una doccia. Ciao Ramingo!” E prima di andarsene
abbracciò l’amico. Viggo
rimase per un attimo piacevolmente stordito dal profumo del ragazzo e da
quell’abbraccio affettuoso e caloroso, poi, dopo averlo visto
allontanarsi, si avviò verso il suo appartamento, sorridendo soddisfatto.
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