.|. Entoled (Il Ritorno) .|.

by Lauriefin Greenleaf

L'amore tenuto nascosto può generare gelosie folli, che incrinano un'amicizia. E come ciò può avere a che fare con il ritrovamento di... Beh, leggete e lo saprete.

Drammatico/Sentimentale | Slash/AU | Rating PG-13 | One Piece

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Questa è la terza ff che scrivo, ma di sicuro sarà la prima ad essere finita perché non voglio mandarla molto per le lunghe: dovrebbe essere breve e intensa.
Questa storia è dedicata a un mucchio di gente: tanto per cominciare a Marta e Stefania, le migliori amiche che una persona possa desiderare.
Come poi non dedicarle la storia anche alla mia sorellina che mi sopporta tutta la giornata, mentre parlo di Ara, Lego e de Il Signore degli Anelli in genere.
Poi dedico questa storia, anche ringraziandole, a Roberta e a Veruscka, le mie compagne di banco, che mi hanno retto per tutto l'anno scolastico, mentre le istruivo a dovere sul Signore degli Anelli.
Inoltre come non ringraziare la mia Panny, che è parte integrante dei miei molteplici esaurimenti, e Gwiwileth, che con i suoi stupendi disegni su Lego mi fa sempre urlare.
Infine ringrazio anche le Mellyn di Wicked Games, che mi hanno trasmesso l'idea di Lego e Ara come coppia (anche se all'inizio, devo ammetterlo, ho avuto un piccolo trauma)
Spero che la mia ff vi piaccia o che comunque alla fine non mi mandiate delle delle bombe sotto casa. buona lettura a tutti!!!



25 Febbraio dell'anno 3019 della terza Era ( C.C. 1419)


Frodo si era allontanato dal gruppo per prendere un'importante decisione sulla Metà della Compagnia. Mentre era solo e pensieroso gli si avvicinò Boromir, che assoggettato dal potere dell'Anello e dal desiderio di recarlo a Gondor credendolo un dono per il suo popolo, attaccò Frodo.
Spaventato, il piccolo hobbit aveva deciso di scappare, per dirigersi verso il Monte Fato per compiere la Missione cui era destinato.
Nel frattempo il resto della Compagnia dell'Anello aveva subito un attacco nel Parth Galen da parte di un gruppo di orchetti.
Merry e Pipino avevano visto Frodo che scappava e, capite le sue intenzioni avevano cominciato a correre nel verso opposto a Frodo facendo da esca agli Uruk e dando la possibilità a Frodo di fuggire indisturbato.
I due hobbit vennero però raggiunti presto dagli Orchetti.
Boromir, accortosi del pericolo in cui si erano cacciati Merry e Pipino, aveva tentato di salvarli, ma aveva pagato un caro prezzo per il suo atto: un Uruk aveva ripetutamente tirato delle frecce piumate sull'uomo. Alla fine era crollato a Terra.
Quando però l'orco gli stava per dare il colpo di grazia arrivò Aragorn uccidendolo, seguito da Legolas e Gimli. Il trio uccise moltissimi orchetti costringendo i superstiti a ritirarsi, portando però con loro i due hobbit.
Nel frattempo Sam aveva capito che Frodo sarebbe fuggito da solo, e ricordando la promessa fatta a Gandalf lo seguì.
Aragorn, Legolas e Gimli erano rimasti vicino a Boromir che, dopo aver riconosciuto Aragorn come il futuro Re di Gondor, stette muto a terra finchè Aragorn e Legolas non lo composero su una barca insieme al suo corno e la sua spada su una delle tre barche elfiche donate loro da Dama Galadriel, e, credendolo morto, lo lasciarono al fiume.
La Compagnia si era divisa.
Aragorn decise di seguire gli Uruk per salvare Merry e Pipino, visto che il destino del Portatore non era più nelle sue mani.
Ma qualcosa sfuggì alle corte gambe del nano, all'ingegno del ramingo e addirittura alla vista e all'udito molto sviluppati dell'elfo.
25 Marzo dell'anno 3019 della terza Era. ( C.C. 1419)
Esattamente un mese dopo che Frodo aveva lasciato la compagnia con Sam, l'anello fu gettato nel Monte Fato, decretando con quel gesto la fine delle forze del Male.
Durante quel mese Aragorn e Legolas si accorsero di provare l'uno per l'altro qualcosa di più che una semplice amicizia, ma nessuno ebbe il coraggio di confessare i sentimenti all'altro sia per paura di un rifiuto, sia perché i tempi erano troppo bui per trattare anche delle questioni non strettamente legate con il futuro del mondo.
Sempre in quell'anno successero molte cose che aumentarono la felicità appena ritrovata di tutti gli abitanti della Terra di Mezzo, siano elfi o nani.
Aragorn fu eletto Re il 1 maggio, mentre il Giorno di Mezza Estate furono celebrate le nozze tra il Re e Arwen.
Eomer prese il posto di Re sul reame di Rohan mentre Faramir e Eowyn andarono a governare come Re e Regina sull'Ithilien, territorio concesso loro da Aragorn.
Così la vita andava avanti tranquilla, o almeno così sembrava.
 

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(Questa era giusto piccola parte introduttiva. Ora comincia la storia vera e propria. Spero che vi piaccia, anche se non so scrivere molto bene.ndLauriefin P.S.:è consigliata soprattutto alle fan di Boromir e del Corno di Gondor.. :-P)


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Legolas amava profondamente Aragorn e il giorno delle nozze, mentre vedeva colui che amava da tempo giurare amore ad un'altra persona, il suo cuore si lacerò, la sua luce si spense e i suoi occhi, un tempo raggianti di vita e amore, si fecero bui.
Nessuno se n'accorse all'inizio perché Legolas sapeva nascondere molto bene le sue emozioni, ma presto Aragorn, che aveva conosciuto quale fosse la vera luce dell'elfo cominciò a sospettare che qualcosa ottenebrava la felicità di quell'elfo che amava segretamente e che rendeva un'enorme menzogna il suo matrimonio.
Un giorno, non riuscendo più a vedere l'elfo in quello stato decise di farsi coraggio e andare a parlargli.
"Salve Principe degli Elfi" esordì un po' impacciatamente Aragorn appoggiandosi al balcone da cui Legolas ammirava i lontani boschi del Regno.
"Come sarebbe a dire ' Principe degli Elfi '. Lo sai che per te sono solo Legolas, il tuo amico".
Aragorn pensò a come sarebbe stato bello se non fosse stato solo un suo amico ma qualcosa di più.qualcuno come.un compagno.
"Va bene, hai ragione.Legolas" disse Aragorn voltandosi verso l'amico, che lo stava guardando a sua volta. Appena i loro occhi si incrociarono Re Elessar tentò di sorridergli, ma il gelo in quello sguardo glielo impedì. Era una cosa straziante vedere una creatura lucente e pura come un elfo soffrire a quel modo.
"Legolas, ascolta. Ti è forse successo qualcosa che ti fa soffrire. Io non ce la faccio più a vederti in questo stato.giorno dopo giorno tu ti stai spegnendo. Perché?"
Legolas non rispose, ma si limitò ad abbassare lo sguardo. Non poteva rivelare ad Aragorn il motivo della sua sofferenza.non poteva. Se glielo avesse rivelato avrebbe perso anche la sua amicizia e non voleva che accadesse. Anche solo come amico, aveva bisogno di lui.
"Cosa ti è successo mel.lon nin? Ti prego, rispondi. Non sopporto di vederti così. Gli elfi reagiscono così quando muore qualcuno che amano o non vengono ricambiati dalla persona che loro amano. Quale di questi due destini è il tuo?" chiese allora Aragorn
"Sei perspicace, uomo. Ebbene.è il secondo, ma anche il primo può essere il mio destino." disse Legolas continuando a fissare il pavimento e i suoi stivali.
"Parli sempre per enigmi, Mastro Elfo. Semmai fosse il primo.come si può non ricambiare una creatura come te? Quale elfa rinuncerebbe al tuo amore?" mormoro tra sé e sé Aragorn. Quei sussurri arrivarono lo stesso alle orecchie dell'elfo che con un amaro sorriso disse:
"No si tratta di un elfa.e neanche di un elfo se è questo che vuoi sapere. Si tratta di un mio amico partito con me per questa guerra. Ma da non molto tempo il suo amore è perduto"
"Scusa, non volevo farti ricordare la perdita della persona che hai amato.allora è il secondo quindi?"
"Ma veramente." cercò di spiegare l'elfo
"No, non voglio che continui. Cambiamo discorso. Allora, quando pensi di ritornare a Bosco Atro?" disse i Re, cambiando discorsi per non soffrire e per evitare contemporaneamente di far l'elfo.
"Bhe, non credo che ci tornerò tanto presto. Mio padre può cavarsela da solo" disse pensando che presto avrebbe lasciato queste terre a causa della sua sofferenza d'amore.
"Sono contento che tu rimanga qui. Fa sempre piacere avere un esponente della razza elfica qui a palazzo.soprattutto se sei tu."
"Ma c'è sempre Arwen." 'e non sai quanto vorrei prendere il suo posto' pensò Legolas senza pronunciare quelle parole.
"Già, la mia sposa. Sai.non credo di amarla veramente" disse in soffio Aragorn.
"CHE COSA?" urlò Legolas.
"Ma sei matto? Abbassa la voce. Scusa, ma non riesco più a tenermelo dentro. Lo sposata perché mi ero promesso a lei, ma più tempo passa e più mi rendo conto che ho sbagliato. Bhè, forse in pensavo che fosse amore, ma ora credo che la mia fosse solo ambizione. L'ambizione di possedere un creatura immortale. Ricordo ancora la prima volta che la vidi e mi sembro di essermi perso in un sogno. E ricordo ancora quando per la prima volta io e lei facemmo.bhè, hai capito, no? Ma nonostante tutto vorrei tornare indietro per cambiare il corso degli eventi. Eh, aveva proprio ragione re Elrond quando mi ha detto che non eravamo l'uno per l'altra.solo ora l'ho capito"
"Ma scusa, hai bevuto?" disse Legolas senza riuscire a trattenere un lieto sorriso. Aragorn non era più innamorato di Arwen, forse non lo era mai stato.
"Che cos'era quello?" disse Aragorn
"Quello cosa?" rispose Legolas voltandosi e cercando di vedere qualcosa
"Quello! Il sorriso! Erano settimane che non sorridevi più."
"Oh, hai ragione.credo che sia da quando ho perso.l'amore che non sorrido più".
"No, è da quando è morto Bor." disse con un sospiro. Poi un'idea gli attraverso come un fulmine la mente.Boromir.era per Boromir che Legolas stava soffrendo. Era un amico partito con lui in questa guerra e aveva perduto il suo amore perché era morto. Si, era proprio Boromir, non poteva essere diversamente.
Poi, non richieste, gli vennero in mente le immagini di Legolas e Boromir che si dirigevano nel bel mezzo della notte nel folto del bosco. Ricordava di averli scorti più di una volta, ma allora non gli aveva dato peso.
Ad Aragorn mancò il fiato. Non avrebbe mai immaginato che l'elfo per cui provava un forte amore e Boromir fossero qualcosa più di semplici amici. Non riusciva a pensare che quell'uomo, di stirpe meno nobile della sua, fosse riuscito dove lui aveva e avrebbe sempre fallito.
"Bhe, io devo andare." disse Aragorn correndo via.
"Ma aspetta.torna qui.avevamo appena cominciato a parlare.". Ma Aragorn non si voltò verso Legolas continuando a correre fino a raggiungere le sue stanze per chiudersi al loro interno. Legolas non vide mai le lacrime bagnare il viso di quell'uomo che poco prima sorrideva.
(Ok, la ff fa schifo. E per ora sto facendo la cattiva. I nostri tesorini si amano alla follia ma credono che l'altro sia innamorato di un altro. Che dolci, non trovate? Ma abbiate fede vedrete che le cosa presto avranno una svolta. ndLauriefin)


~


Erano passate due settimane, e le cose tra Legolas e Aragorn non andavano per niente bene. Legolas cercava ogni occasione per parlare con lui, ma, anche se non sapeva perché, Aragorn lo evitava sempre da quella volta che gli aveva confessato che il suo matrimonio con Arwen era una balla perché egli non l'amava.
Forse, pensò l'elfo, il Re si era pentito di aver rivelato a lui un così importante segreto.forse perché ora non credeva più al sicuro.No, era impossibile.si conoscevano da un vita e nutrivano l'un per l'altro un'enorme fiducia.e lui amore.
Ma allora perché.cosa mai aveva detto o fatto per turbare così il cuore di quell'uomo che aveva il suo?
Da parte sua Aragorn era un disastro: durante i Consigli che si tenevano rispondeva male a tutti, iniziava a urlare, si alzava e usciva senza dare nessuna spiegazione ai Consiglieri, che stavano ormai prendendo in considerazione l'ipotesi di sospenderlo dall'incarico di Re.
Una sera, dopo che erano andati tutti a letto, Legolas si diresse verso le cucine per prendere qualcosa a bere. Ma non voleva dell'acqua.forse del vino sarebbe stato meglio.
Quando arrivò nelle cucine però vide una cosa che non avrebbe mai pensato di vedere: Aragorn aveva avuto la sua stessa idea. Ma il vino che aveva bevuto doveva essere parecchio visto che era completamente ubriaco.
Legolas all'inizio fu tentato di ritornare sui suoi passi e lasciare Aragorn da solo, ma poi pensò che non poteva lasciarlo in quello stato sia perché si sarebbe potuto fare male, sia perché se qualcuno lo avesse visto in quello stato il Re avrebbe avuto seri problemi con i Consiglieri, e nel palazzo già si vociferava che
Così entrò e chiuse la porta dietro di se controllando che nessuno passasse. Si avvicinò ad Aragorn e cominciò a parlargli:
"Aragorn, cos'hai fatto? Perché ti sei ridotto in questo stato?" chiese Legolas con una nota di preoccupazione nella voce.
Aragorn scoppiò a ridere:
"Oh, sta zitto Leg.divertiti un po' anche tu.e." ma non riuscì a finire la frase perchè cadde a terra inciampando nei suoi stessi piedi.
Legolas si diresse verso l'amico e lo raccolse mettendolo su una sedia. Poi lo mise in piedi per portarlo in camera.
"Ma possibile che le situazioni più imbarazzanti succedano a me?"
Si avviò verso la camera da letto del Re. Aprendo la porta si accorse che Arwen non era in quella stanza, ma al momento non ci fece caso. Mise l'uomo sul letto e tornò indietro per chiudere la porta per evitare che qualcuno entrando avesse visto il Re in quello stato.
Poi prese una sedia e rimase a vigilare sull'amico per parecchie ore, evitando così che si fosse fatto male da solo.
Nel frattempo il Re aveva ripreso un po' di lucidità e si era steso sul letto. Legolas si avvicinò a lui e, vedendolo indifeso come un bambino sorrise.
Aragorn lo guardò e vedendolo sorridere anche lui, ma disse scherzando:
"Trovi divertente questa situazione?"
"Bhe, devi ammettere anche tu che vederti in questo stato hai il suo lato comico."
"Io invece ora sto abbastanza male.Che mal di testa che mi sta scoppiando."
"Allora, visto che ti sei ripreso vado in camera mia."
"No, ti prego.Rimani con me."
"Ma ora stai meglio e anch'io ho diritto a dormire un po'."
"No.non sto meglio.ti prego, rimani con me stanotte.puoi riposarti sul mio letto."
Disse prendendo l'elfo per un braccio lo trascinò sul letto sopra a se. L'elfo non si aspettava una reazione del genere dall'uomo così arrossì.ma il trovarsi sopra a quell'uomo che aveva segretamente amato a lungo gli provocò un brivido di piacere in tutto il corpo.
Aragorn lo abbracciò, mentre gli continuava a ripetere di non lasciarlo. A quel punto Legolas non potè fare altro che assecondare la sua richiesta.
"Va bene, per stanotte rimarrò" disse Legolas togliendosi da sopra il corpo del Re e stendendosi a fianco.
"Grazie. Ti voglio tanto bene!" disse avvicinandosi al viso dell'elfo e dandogli un bacio a fior di labbra. L'elfo cerco di staccarsi immediatamente da quel bacio, ma era così bello sentire la labbra di quell'uomo sulle sue.oh, quanto le aveva desiderate, quanto aveva sognato quel momento. Ma non era giusto.e ora men che mai perché non era molto in sé.
"Aragorn, adesso basta. Mettiti giù e dormi" sussurro l'elfo al re con dolcezza, cercando di non far sembrare troppo quelle parole un ordine.
"Va bene. Legolas tu non lo sai ma io.io ti amo.Arwen non la amo più perché il mio cuore appartiene a te.da quando ti ho visto la prima volta a Bosco Atro.ricordi?"
"Si, ricordo ma ora dormi Estel.ne parliamo domani"
"Va bene.buona notte." il Re si girò dall'altra parte e dopo pochi minuti il sonno l'aveva già rapito nel suo dolce oblio.


~


Legolas era rimasto tutta la notte sveglio a pensare ai vaneggiamenti di Aragorn. Solo due parole però sembravano essere rimaste inchiodate ella sua testa.ti amo.e quelle due parole vorticavano confuse in mezzo alle altre.ti amo.
Arwen era rientrata in veste da notte quando il sole era sorto. Legolas, che era rimasto seduto su una sedia posta lì vicino, le era andato ad aprire ma su dove era stata fino a quel momento o con chi fosse stata, non ne aveva bisogno. Dai suoi pensieri poteva comprendere tutto quello che voleva. Non fece domande ed Arwen gliene era grata.nessuno sapeva ancora il suo segreto, neanche il Re.
Legolas le aveva spiegato il motivo per cui era lì ed Arwen aveva compreso, senza chiederlo esplicitamente, che il cuore dell'elfo era stato turbato da qualcosa successo quella notte.
"Bene, io vado. Mi raccomando, fai finta di non sapere niente. Se vuole parlare con me mi trova in camera mia. Cercherò di recuperare un po' del sonno che ho perso stanotte" disse Legolas uscendo dalla camera reale e dirigendosi verso la sua.
 

~


"Avanti" disse Legolas, mentre era disteso sul letto. Aveva dormito ma poco e male. Aveva sognato Arwen che lo accusava di averle rubato il motivo per cui era rimasta sulla Terra di Mezzo. Lo stava accusando di avere essere stato la causa della sua rovina, aveva rinunciato all'immortalità per un uomo che le aveva portato via e ora per colpa sua sarebbe morta di dolore.
"Scusa, ti ho svegliato?"
"No, ero sveglio. Tu come stai?" disse l'elfo battendo la mano sul letto per fare sedere Aragorn.
"Ora bene. Bhè, oddio.proprio bene non sto." disse Aragorn cominciando a piangere a dirotto "Sono un'idiota." disse singhiozzando
"Non ti preoccupare per quello che mi hai detto.ho riflettuto a lungo e forse."
"Perché.che ti ho detto di cui dovrei vergognarmi? Comunque non sei tu.è Arwen.Ieri sera non è rientrata."
"Si, questo lo so. Sono rimasto con te fino a che non è tornata.e non è tornata prima del sorgere del sole" disse Legolas.
"Ecco, vedi.è era in un'altra camera con un altro uomo.con Eomer in verità.Me l'ha detto perché pensava che tu avessi visto i suoi pensieri" dichiarò Aragorn prima di ricadere piangendo addosso all'elfo.
Legolas lo abbracciò mentre con una mano gli accarezzò i capelli. Poteva sentire il suo profumo e quella situazione gli faceva perdere la testa. Ma poco dopo Legolas sentì il corpo di Aragorn calmarsi tra le braccia. Poi riprese lentamente a parlare:
"Legolas.perché.perché è successo a me?"
"Poteva succedere a chiunque. Tempo fa mi hai sostenuto che non l'amavi più e stanotte hai detto.che amavi.me.".
"Davvero?"
"Davvero davvero!" (Scusate, ma Shrek è fantastico nd Lauriefin) disse Legolas annuendo.
"Bhè.e tu.cosa ne pensi?"
"Si è comportata male, ma non aveva più il tuo amore quindi in qualche modo si può giustificare"
"Non questo.questo" disse il ramingo avvicinandosi alle labbra dell'elfo fino a sfiorarle timidamente. Poi per un breve istante si toccarono per poi unirsi in un bacio sensuale che durò a lungo.
Quando le loro bocche si staccarono si fissarono a lungo.
"Allora.che ne dici?"
"Bhè, dico che.ehm.non lo so. Anch'io per te provo qualcosa che va oltre l'amicizia, ecco" disse Legolas tutto d'un fiato.
Aragorn lo baciò nuovamente, ma questa volta lo spinse sul letto. Quando quel bacio finì si fissarono a lungo poi Legolas sorrise, mentre l'altro gli accarezzava dolcemente il viso. Poi disse:
"Sei così bello. Se penso che neanche un'ora fa avevo pensato ad uccidermi sia perché Arwen.sia perché non avevo il tuo amore."
"Ma ora tu hai il mio amore. E ora mi piacerebbe sentire il tuo."
"Stai scherzando?" disse incredulo fissando l'elfo negli occhi.
"Guarda che io sono un elfo serio. Re Elessar è disposto ad esaudire il desiderio di un suo ospite o la sua ospitalità è diminuita da come me la ricordavo?" disse l'elfo con una lieve vena ironica.
"La mia ospitalità è sempre uguale.Ma sei proprio sicuro di quello che vuoi fare?"
"Mai stato più sicuro di qualcosa in vita mia.Lo desidero praticamente da sempre."
"Ma tu mi avevi detto che.bhè io ho capito che avevi perso l'amore" disse Aragorn ricordandosi del discorso che avevano fatto due settimane, nel quale aveva capito che Legolas e Boromir erano amanti.
"Ed era così.ma ora non perdiamo tempo in chiacchiere.ti spiego tutto più tardi."
Aragorn allora riprese a baciare l'elfo, che si era allungato sul comodino lì vicino per prendere una bottiglietta di olio profumato.
"Aragorn sei qui? Oh.si sei qui" disse Arwen entrando nella stanza e, vedendo la scena, uscendo subito e socchiudendo la porta per parlare.
"Oh merda." disse l'elfo con un'espressione poco elfica.
"Shh, non può dirci niente" sussurro Aragorn a Legolas poi continuò più forte "Arwen, che c'è?"
"Ara, dovresti venire (niente battute!!! ndLauriefin), e anche Legolas. C'è qualcosa, o meglio qualcuno, che dovreste vedere. È giunto qui stamattina.fate prima che potete!" poi Arwen chiuse la porta e si allontanò.
"Bhè. è andata bene no?" chiese Legolas quando non sentì più i passi di Arwen
"Ma come? Non abbiamo ancora fatto niente e già ci ha scoperti.Se non è sfortuna questa.comunque sbrighiamoci.siamo attesi da.da chi poi?"chiese Aragorn.
"Non lo so. Andiamo." rispose l'elfo avviandosi alla porta e uscendo.

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"Aragorn, Legolas, finalmente" disse Arwen, accalorandosi per il loro scortese ritardo, dalla porta che collegava il corridoio e la sala dei ricevimento dove si trovava "Mi raccomando, non fategli domande perché ricorda poco ed è ancora abbastanza scosso. Inoltre credo che la sua identità sia quasi certa, ma siete voi a dover con fermare se è lui o meno. Ora sbrigatevi, non voglio rovinarvi la sorpresa".
"Ma Arwen, quello che hai visto poco fa." disse Aragorn abbassando lo sguardo per l'imbarazzo che quella situazione gli aveva creato. Legolas invece aveva assunto un'espressione indifferente, tradita però da un leggero colorito cremisi che gli si era steso sul volto.
"Ne parliamo dopo" disse Arwen tagliando corto "Andate ora" disse Arwen uscendo dalla stanza e facendo un grande sorriso.
"Bene, andiamo." disse Aragorn passando davanti a Legolas ed entrando nel grande salone. Legolas seguì subito il re.
Appena videro l'ospite che gli aveva procurato tanti sballottamenti di mattina presto rimasero ad osservarlo, ma non riuscirono a capire chi fosse, anche se aveva un'aria terribilmente famigliare.
"L'hanno portato qui tre contadini del villaggio. Hanno affermato che non si ricorda chi è, ma appena sveglio ha pronunciato un nome." disse Arwen guardando prima lo sposo, poi l'elfo e infine l'altro uomo. Poi disse con un filo di voce quel nome:
"Boromir."
"Non è.possibile." disse Aragorn in un sussurro leggerissimo che giunse ugualmente alle orecchie degli elfi.
"Ara, come non è possibile.Ma guardalo bene.è proprio Boromir" disse Legolas volgendo per un secondo lo sguardo al compagno e poi rivolgendolo di nuovo al vecchio amico.
"Lego, puoi venire un attimo di là? Devo dirti una cosa"
"Va bene, ma non trovi scortese lasciare da solo Boromir in un momento come questo"
"No. Arwen, occupati di lui" e dicendo così il Re di Gondor trascinò l'elfo per un braccio, facendo finta di non notare lo sguardo abbastanza scocciato della moglie.

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<<Si può sapere cosa ti è preso. Sembra che tu abbia visto Melkor in persona. Ma perché hai agito in maniera così scortese? Abbiamo ritrovato un membro della compagnia che credevamo morto e tu invece di accoglierlo in maniera opportuna vai via e trascini via anche me>> inizia Legolas in maniera cortese ma che comunque accusa l'atto di scortesia del compagno.
<<Bhè, ci penserai tu dopo a consolarlo.sei sceso così in basso principe? Prima te la fai con un futuro sovrintendente, ma quando questo muore allora si passa al re, no? Non so se la fai per.per.non lo so per cosa tu faccia questo, forse hai un piano in mente per prendere il potere su Gondor. Sarebbe facile per te assoggettare ogni persona e prendere il suo potere.È QUESTO CHE HAI IN MENTE?>> disse accalorandosi e vomitando addosso al povero ed innocente elfo tutto quello che aveva pensato e supposto durante quei giorni in cui aveva sospettato una relazione tra l'elfo e Boromir.
"Ma che ti prende? Sei fuori di testa? Spero che tu non pensi tutte le cattiverie che mi hai detto." disse Legolas mettendosi seduto. Davvero non riusciva a rendrsi conto del motivo del cambiamento di umore dell'uomo.
"No, non sono fuori di testa. Tutto se ci pensi ha una logica. Un po' di tempo fa, quando ti ho detto che forse non amavo Arwen, tu mi hai fatto un sorriso. Erano mesi che non lo facevi più, più precisamente da quando Boromir è morto. E siccome appena un attimo prima di ridere avevi detto che eri triste perché avevi perso l'amore, ho ricollegato che l'amore che avevi perso era Boromir. Ed ora non mi dire che non è vero perché mi ricordo che durante la Missione voi due andavate sempre nel bosco, solo i Valar sanno a fare cosa." forse aveva esagerato un po', ma arrivato a quel punto Aragorn si rese conto che no poteva più tacere sui suoi pensieri.
"Quello che facevamo io e Boromir non sono fatti tuoi, ma il tuo intuito di uomo è proprio nullo. Se lo vuoi sapere lui era l'unico che aveva capito cosa veramente provassi per te, e tutte quelle sere che passavamo lontano dall'accampamento erano solo per parlare di te e della fidanzata che Boromir aveva lasciato a Gondor" disse Legolas. Non poteva credere che la sua unica fissazione durante la Missione ora stava diventando motivo di litigio.
"E perché dovrei crederti?" chiese Aragorn. Si, si era accorto di avere esagerato, ma voleva trovare comunque una giustificazione al suo comportamento.
"Perché no?" rispose Legolas, che dal canto suo non era più disposto a scendere a compromessi.
I due si guardarono per un istante eterno. Poi, come spinti da una realtà superiore, si anidro in contro per darsi un dolce bacio.
"Perdonami, ma avevo paura, anzi terrore, che le mie stupide idee fossero vere e che ora che lui è tornato mi avresti di nuovo lasciato da solo nell'oscurità."disse Aragorn con le lacrime agli occhi e sfiorando l'elfo con delicati baci.
"Mai. Mai più devi dubitare del mio amore" rispose Legolas "Ora andiamo ad accogliere il nostro ospite in una maniera più adeguata"


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"Si può sapere cosa vi è preso a voi due?" chiese Arwen posandosi le mani suoi fianchi e assumendo un aria abbastanza crucciata.
"È una storia un po' contorta. Ma ora è meglio se io e il signor ramingo qui presente andassimo ad accogliere in maniera opportuna il nostro.amico" disse Legolas guardando Aragorn e sorridendogli maliziosamente.
"Già! Su, non tergiversiamo. Movetevi"
"Ciao Boromir. Fratello mio. Mio capitano.Mio Re.".
 

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Con le ultime parole dette ad un Boromir creduto morto iniziò un'era di vera speranza, dove la verità nei sentimenti era il motore del benessere della Terra.
Boromir venne eletto come primo consigliere e si potè sposare con la fanciulla che aveva lasciato dopo essere partito per Gran Burrone. Essa si chiamava Olowen, ossia sogno di fanciulla, in quanto era di una bellezza mai vista in una mortale.
Da essa Boromir ebbe tre figli e quattro figlie, tutti sani, forti e belli.
Arwen decise di rimanere con Eomer di Rohan, perché la lussuria che li aveva avvicinati all'inizio si era trasformata in amore. Ma ben presto si accorse che il breve periodo in cui era stata con il legittimo marito non era stato infruttuoso.
Il sei aprile, il giorno in cui fiorì il mallorn nel Prato della Festa, ella diede alla luce un maschio e due femmine, primo parto trigemino della storia degli elfi. Il maschio venne chiamato Eldarion, mentre le due femmine vennero chiamate Celebel e Manadhel. Eldarion venne designato da subito come erede al trono.
Ad Arwen ed Eomer fu concesso di rimanere insieme fino all'autunno dell'anno 3084, quando la morte strappò il sovrano dalla compagna, dalla legittima moglie e dai suoi figli e figlie. Da Arwen ebbe due figlie, Miriewen e Theodwyn, mentre dalla legittima moglie, presa in tarda età, ebbe solo un figlio, Elfwine detto il bello.
Legolas ed Aragorn invece accettarono molto bene la gravidanza di Arwen. Essi vissero insieme da quando si promisero amore eterno il Giorno di Mezza Estate dell'anno 3020 (C.C. 1420), esattamente un anno dopo il matrimonio combinato tra Re Elessar e Arwen.
Il loro amore durò su questa terra fino al primo marzo del 3141 (C.C. 1541) quando Re Elessar muore il giorno del suo 210° compleanno.
Legolas, dopo la sua morte costruì una barca per raggiungere le Terre aldilà del Grande Mare, nella vana speranza di ritrovare il suo amore.
La primogenita di Boromir, Finduilas, si sposò con Eldarion, figlio del Grande Re, ma questa è un'altra storia.
 

The End



Non ci credo, non ci credo, non ci credo!!!!!!!!!!!!!!
È più o meno un'eternità che devo finire questa ff. L'idea di fondo, cioè che Boromir torna e fa litigare Ara e Lego c'è l'ho da tanto, ma è circa da maggio 2004 che l'ho iniziata. Se non altro l'ho finita prima dell'anno nuovo, anche se sul sito comparirà verso febbraio.
Grazie mille a Panny, che mentre stavo scrivendo la fine mi ha dato delle dritte, tipo il numero dei figli di Boro (anche se ha proposto di ridurli a tre quando gli ho detto che mi doveva trovare i nomi.). Panny, sei un mito.!!!
Poi faccio tanti auguri a tutti per il Natale 2004...(Certo con due mesi di ritardo.) da Elena di Troia (mentre scrivo sto guardando Troy e tutto c'ho che posso dire a Orli è: Figlio mio quanto sei booooonooooooooooo!!!!) al Nazgul.
Per le Vacanze di Natale me ne vado in Inghilterra.Magari incontro Orli che passeggia per Londra mano nella mano con un certo danese.
Bene, basta. Non vorrei essere definita logorroica.
Voglio tanto bene a chiunque abbia avuto il coraggio di leggere la ff.Anche se, poveri voi, penso di fare un sequel sulle coppie Legolas-Aragorn e Eldarion-Finduilas. Che ne dite? Fatemi sapere.
Vi adovo. Mi vaccomando, sempve chic e attitude! (Hey, non mi vubave le fvasi, capito? ndJonathan_del_Grande_Fratello_5)
Namarie
Lauriefin