.|. Elf Head .|.
by Flo
Quando un gesto è molto meglio di troppe parole balbettate senza
convinzione…
Sentimentale | Slash | Rating
PG-13 | One
Piece
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Non conosco Orlando Bloom e Viggo Mortensen,se tralasciamo i lunghi ed
interessanti dialoghi con i poster,quindi mi obbligano a dire che tutto
ciò che scrivo è frutto della mia perversa immaginazione…
(tzè,tzè,fino
a quando noi illuminate dovremo negare in questo modo la pura è semplice
realtà?....sigh..)
Premetto che questa piccola funfic è nata sul forum di WG,proprio a
causa di questa foto di Orli..è piaciuta,sembra,quindi l’ho sistemata
e..beh..leggetela..:p…
Viggo lo sta fotografando da dietro...vi immaginate il seguito?
..clik!
Orly si gira sorpreso e assume un'espressione divertita alla vista del
suo Vig.."Oh...sei tu!"
"Spaventato?"
"Solo un po'.."
"Eri così pensieroso...e così divertente con quei capelli associati alle
orecchie a punta!!"
"Ah-Ah,il grande erede di Isildur fa lo spiritosone?"
"Hmmmm..."
Mugugnò Viggo e incominciò a muovere lentamente le sue labbra su quelle
del ragazzo che,dopo aver lasciato scappare un sorrisetto,avvicinò il
suo corpo a quello possente e caldo dell'uomo di fronte a lui......
i due si persero in un caldo bacio,lento e dolce...le braccia del più
giovane cingevano la vita dell'altro mentre con le mani gli carezzava la
schiena;
Viggo sentiva quel piacere invadergli il corpo....ma quando si accorse
che la sua eccitazione urtava la gamba del compagno si fermò di
colpo,liberandosi dalla stretta di Orlando e uscì scosso dalla
stanza,con sguardo indecifrabile....
Cosa?Cosa aveva fatto,ancora una volta,che non andava?
Ogni volta che se lo ritrovava stretto nelle braccia pensava che non
sarebbe più successo ma....anche quel pomeriggio Viggo l'aveva lasciato
senza spiegazioni,abbandonato e sbalordito...eppure oramai erano tutti e
due usciti allo scoperto.
Sentiva la passione nei suoi baci,sentiva il suo corpo fremere al suo
tocco....ma si vede che per il suo uomo,l'uomo che,aveva ammesso a se
stesso,amava...tutto questo non era ancora abbastanza.
La camera dell'albergo divenne fredda e buia con il calar del
sole,mentre Orlando si ritrovava a pensar così,stringendo tra le dita le
morbide lenzuola che gli lasciavano scoperto il petto liscio in
contrasto con le candide tonalità del letto.
Poco distante,3-4 stanze più in là,qualcun altro non riusciva a prender
sonno.
I vestiti ancora indosso,accoccolato sul davanzale della finestra,il
viso rivolto verso il cielo povero di stelle,Viggo non riusciva a capire
i suoi sentimenti.....o,probabilmente,quelli li capiva fin TROPPO
bene,ed era questo che lo spaventava.Da gioco,il rapporto con Orlando si
stava tramutando in qualcosa di molto più serio che nessuno dei due
aveva programmato.
E lui non capiva.Non sapeva.L'indecisione gli rodeva l'anima....e il
cuore che,come non mai,batteva d'intensa passione.
Toc-Toc" (chi è? sono il lupo mangiafrutta!Che frutta vuoi?Meelaaa..nun
c'èè....Peraaaaa...nun c'èèè....Bananaaa....... C'èèèèè!!!ndfLo)
erano le 3 di notte.Chi poteva essere a quest'ora? (andiàmo a vedère..ndfLo)
Si alzò velocemente e ricoprì velocemente il suo corpo nudo con la lunga
vestaglia blu appesa accanto alla porta.
Poi aprì.
"Viggo..."
"O..Orlando."
"Cosa..è tardi..come mai.."
"Devo parlarti."
"Devi....sì...entra."
"No...."
Orlando aprì finalmente del tutto gli occhi e li fissò in quelli chiari
dell'uomo che,in contraddizione con le sue parole avanzò nella stanza
buia.
Così il giovane,un po' scosso,chiuse silenziosamente la porta e si
sedette accanto ad un tavolino porgendo una sedia all'altro.
"Non...nn voglio sedermi.Sarò breve....sì."
"Viggo,perchè parli..in questo modo?"
"In qusto modo come?"
"sembri..."
"...?"
"sembra che tu abbia paura di me."
Silenzio.L'uomo abbasso gli occhi è sospirò.
"Ma Orlando,possibile che tu non capisca?Io..io ho paura di te.per
questo sono qui.
Quello che è successo...quello che sta succedendo..insomma,non deve più
accadere.Più.Mai più.Non...non voglio."
"Ma...ma cosa vai farneticando?!"
il sonno l'aveva del tutto abbandonato.Sperava che il suo amico(...)
fosse venuto per dichiararsi...per metter fine ai dubbi che,soprattutto,
in quella notte di solitudine,lo struggevano.mentre il suo
dolore,invece che alleviarsi,stava crescendo.Non poteva aver detto
questo.Non poteva.Non poteva..volerlo.
"Noi vuoi?Ne..ne sei sicuro?Ne sei sicuro Viggo?Non vuoi o..non puoi?"
"Hai sentito le mie parole.E ora..buona notte."
L'ultimo s'incamminò a passo spedito verso la porta ma l'altro glielo
impedì...
"Lasciami."
"No."
"Lasciami ho detto..ho preso la mia decisione,non rendere le cose ancora
più diff..."
Orlando premette con forza le sue labbra contro quelle di Viggo e
bagnando la pelle dell'altro con le solitarie lacrime che gli rigavano
il viso.
"Non..non puoi lasciarmi così" gli sussurò sulle labbra
"Non puoi.non te lo permetto....io...io ti..."
"Stai zitto,Orlando,stai zitto,dovevo andarmene,lasciami..."
"ma...ma io..io ti amo,Viggo.."
l'uomo che fino a quel momento aveva tenuto lo sguardo basso cercando di
sgusciare via dall'imbarazzante situazione alzò gli occhi di scatto e
guardò il giovane con puro terrore.non poteva averlo detto...non poteva.
"Orlando,te lo ripeto per l'ultima volta.LASCIAMI ANDARE."
Si arrese.Si arrese e continuando a guardarlo fisso gli lasciò con gesto
meccanico la manica per poi girarsi di spalle ed aspettare che l'altro
sbattesse la porta e se ne tornasse da dove era
venuto....soffriva,Orlando. Gli aveva dichiarato il suo amore,era stato
imprudente ma aveva sentito il bisogno di dirglielo...per la prima e
forse anche ultima volta.
Passarono le settimane ed era sorprendente come i due attori si
riuscissero a comportarsi come nulla fosse successo...
Anche se,in fondo,non pensavano che al loro ultimo incontro.
Orlando si struggeva,pensando a quanto fosse stato stupido aprirsi con
quell’ uomo che l'aveva così malamente rifiutato dopo averlo usato....
Viggo continuava a riflettere sulle parole che aveva udito,piene di
dolcezza e angoscia...ma finalmente era riuscito a comprendere cosa
veramente desiderava...stava imparando ad ascoltare il proprio cuore.
Così successe che una sera,molto diversa da quella che noi lettori ben
ricordiamo,una notte stellata,senza nubi a nascondere la grande luna che
luminosa si stagliava nel cielo,Orlando stava dondolandosi o,più che
altro,si abbandonava al lento movimento di quel dondolo posto sul
terrazzo della sua camera.
La luce pallida gli illuminava il bel volto dai tratti dolci e
morbidi,accentuando le curve sotto la seta blu della (ben nota)
vestaglia… chiuse gli occhi e ascoltò il silenzio,e la brezza calda che
gli accarezzava le guance…ma… (ehm…) alcune carezze
incominciarono a sembrargli fin troppo realistiche per una
brezza…riconobbe quella mano..quel…tocco…e così tenne gli occhi
socchiusi,intravedendo solamente la figura di Viggo che si era
accovacciata accanto a lui.
Le carezze si fecero sempre più intense e dal viso le mani passarono al
petto scoprendo del tutto il bellissimo corpo del giovane….quest’ultimo
allora si spostò più di lato,come invitando l’altro a sdraiarsi accanto
a lui. Così l’uomo fece e i due si strinsero in un abbraccio che valeva
più di tante altre parole.
Le loro mani si carezzavano e ogni loro movimento faceva parte di una
lenta ed eccitante danza tra due amanti.
Incominciarono a giocare con le loro gambe,strusciandosi tra quelle
dell’altro…ed Orlando non riuscì a trattenere un gemito di piacere
quando Viggo incominciò a passare le proprie labbra e la propria lingua
sul suo petto,per poi passare al collo con piccoli baci
e,infine,arrivare a quelle sottili e morbide labbra,sfiorandole,come
voler fare impazzire il compagno di desiderio….il giovane infatti
incominciò a muovere il bacino e con quel continuo contatto le loro
eccitazioni si incontrarono…presero a giocare con le lingue,prima
piano,come un timido approccio,per poi sfociare in teneri e brevi
baci….e infine Viggo strinse a sé il corpo caldo e fremente del suo
amore,baciandolo con passione,con tutta quella passione che aveva dovuto
nascondere per lungo tempo. Rimasero così a toccarsi e baciarsi,a
riconoscere ogni particolare del corpo dell’altro,esprimendo quella
gioia,quell’amore,tanto atteso…..
“Riddimmelo,ti prego,orlando..”
“…”
“….”
“Oh…sì…..” Orli affondò il suo nasino sul collo di Viggo,strusciandolo
teneramente sulla sua calda pelle, per poi scivolare verso le sue labbra
e sussurrargli ..
“Ti amo,Viggo..”
L’altro gli posò una mano sulla guancia,mentre con l’altra gli carezzava
il ventre procedendo con carezze circolari,sempre più in basso…
“Anche io Ti amo….Orlando…”
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