.|. Diari Segreti dei Tempi che Furono .|.

1. Sensazioni

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Giorno 18, ore 02:22 a.m.

Cazzo, non riesco a dormire. Mi capita spesso, da quel giorno... è tutta colpa di Orlando. Quel ragazzo ha scombussolato tutto!

Ma chi voglio imbrogliare... la colpa è mia, perché sono un imbecille. Holy shit! La verità fa male...

Il fatto è che non credevo di potermi affezionare tanto ad una persona, non credevo di poter provare sensazioni così strane così fuori dal mondo... e soprattutto non credevo di arrivare a desiderare di farlo mio in tutte le maniere... Bloody hell, chi si aspettava che avrei desiderato di farmi un uomo?

No, non devo essere ingiusto... non è solo desiderio sessuale. No. E’ qualcosa di strano, qualcosa che scatta quando lo guardo negli occhi... quegli occhi scuri, intensi e meravigliosi... ammiccanti, sensuali... cazzo, sto riempiendo di stronzate questo foglio di carta solo per un bacio durante una sbronza!

Bussano alla porta. Chi cazzo è a quest’ora?

 

“Vig, sono Orlando, sei sveglio?”

 

Cazzo. Cazzo. Cazzo cazzissimo cazzo. Chiudo l’agenda, la ficco nel cassetto con la delicatezza di una mandria di elefanti, sbatto anche la gamba contro lo spigolo del comodino, merda, che male!

Apro la porta, faccio il disinvolto e mi schiarisco la voce. “Sì?”

 

“Non riuscivo a dormire, così ho pensato che, se eri sveglio, potevamo farci un paio di birre fuori, che stanotte è plenilunio...”

 

“Plenilunio?” ah già, Orlie è fissato con queste cose... che carino... ma sì, una birra in compagnia non si rifiuta, e poi, al chiaro di Luna.... No, no, NO! Vig, non fare cattivi pensieri, è solo una birra! Ti ha solo chiesto di farvi una birra insieme. Cerca di tenerlo a mente, lui NON SA.

 

“Allora?” la sua voce mi distoglie dalle mie masturbazioni mentali. “Allora Vig? Rompo i coglioni?”

 

“No, no, affatto! Ero sveglio anch’io, stavo..” Coglione, che fai, proprio a lui lo dici??? “St-stavo così, senza far niente... mi infilo un paio di pantaloni e arrivo, aspetta qui!”

 

“Ok.”

 

Mi vesto in un lampo, agguanto il pacchetto di sigarette ed esco. Per miracolo non ho svegliato Beanie e John. Eccolo lì, con una confezione da sei lattine in mano... Goddamn it, quanto è figo... perfino alle due di notte sembra appena uscito dalla sala trucco... Cazzo, Vig, smettila di fare questi pensieri!!!

 

“Beh, dove si va?” chiedo con una calma un po’ ostentata,

 

“Non lontano: un po’ più avanti di qua c’è una radura da cui si vede una Luna che è la fine del mondo!”

 

“Magnifico, fammi strada!”

 

Maledizione a me e a quando gli ho detto di farmi strada! Adesso non riesco a togliergli gli occhi dal sedere, ma Cristo, come si fa a non guardarlo, un culo così... spero solo che lui non si giri...

Madò, come cammina.... cazzo Orlando, ma non hai detto che non era lontano? Se non arriviamo presto a questa cazzo di radura mi sa che ti salto addosso!

 

“Ecco, ci siamo!”

 

Ooh, finalmente! Mi guardo intorno, ho una sensazione strana. Il posto è bello, gli alberi verdi che puntano verso il cielo, i cespugli, il sottobosco... eppure tutta la cosa ha un non-so-che di lugubre... quasi come se fosse una tana di fantasmi... Orlie non sembra badarci, si siede sull’erba soddisfatto. Mi sorride e mi invita con gli occhi a sedermi accanto a lui.

 

“Non è fantastico?”

 

“Beh...” una seconda guardata all’ambiente. In effetti è davvero suggestivo.... “Bello, molto. E bravo l’inglesino!” gli rispondo, scompigliandogli i capelli. Lui ridacchia, rimettendoseli a posto alla meno peggio. Mi passa una lattina, se ne apre un’altra e si stende all’indietro.

 

“La Luna è una cosa molto strana...” dice, con la voce bassa e gli occhi persi, quasi in trance, “A volte sembra... quasi magica... come una specie di fata, che controlla la mente delle persone... che incanta tutto il mondo, di notte, e ci mette un po’ della sua magia...”

 

Mi stendo a mia volta. Lo guardo, a metà tra stupore ed ammirazione.  E’ un ragazzo strano, sognatore... è un piacere ascoltarlo...

 

“Sai...” continua, voltandosi verso di me, “C’era un filosofo italiano, di cui non ricordo il nome... che diceva che tutte le cose hanno un respiro interiore, una magia naturale...”

 

“Giordano Bruno.” Rispondo istintivamente. E lui come lo conosce, il pensiero di Giordano Bruno? Hah, sei un tipetto pieno di sorprese.. “Quello che fu bruciato vivo, perché non volle abiurare...”

 

“Cazzo, questo non lo sapevo, sul serio???”

 

“Sì, il tribunale dell’Inquisizione lo condannò al rogo.”

 

“Ma... come si può uccidere un uomo solo per il modo in cui la pensa???” mi chiede, spalancando quegli occhietti da gattuccio, “Come si può condannare un uomo solo perché esterna i suoi pensieri??”

 

“Beh... erano altri tempi...” Sì, altri tempi un cazzo... anche adesso, se la pensi un po’ diversamente e cerchi di tirare su la testa, sono dolori... e poi... non sempre si riescono ad esternare i propri pensieri... ecco, per esempio, vorrei proprio sapere come mi tratteresti, Orlie, se ti dicessi quello che vorrei farti in questo momento...

...Se solo fossi abbastanza coraggioso da dirtelo....

Primo giorno del periodo del Grifone, secondo lo zodiaco Celtico... ore 05:15 a.m.

 

Sono appena rientrato nella roulotte e fra 20 minuti già devo uscire, che palle. Fare film è faticoso. Però non sono stanco, ho passato una bella nottata con Vig, al chiaro di Luna.

Abbiamo chiacchierato, bevuto birra... ci siamo sfottuti un po’ a vicenda... eppure... sarà stata solo un’impressione, ma mi è sembrato che lui stesse a disagio. Quasi come se non volesse essere lì con me... Damn, non vorrei averlo fatto incazzare in qualche modo... sarebbe bruttissimo...

Viggo è il mio mentore, fin da quando sono qui mi ha sempre dato consigli, è sempre stato con me, così amichevole, dolce, con i suoi discorsi, le sue pazzie, i suoi scherzi... con quegli occhi... con quel fisico perfetto, che.... no, un momento, sto divagando...

Ricapitoliamo... stavo pensando a quanto Vig fosse importante per me come mentore ed amico e sono finito a sbavare pensando al suo corpo, possibilmente nudo e sudato, che... okay, okay, basta, meglio che mi fermo qui!

Cazzo, non ci credo... per una volta che ci siamo baciati, ubriachi, cazzeggiando... per un paio di sguardi, probabilmente male interpretati dal sottoscritto... per... per qualche pazzia fatta insieme... per quei momenti di gioco assoluto, di totale spensieratezza... tanto assurdi da essere indimenticabili, e...

Opporcaputtana..... vuoi vedere che mi sto innamorando di Viggo?!?!?

No. Non può essere. Vig è il mio mentore, il mio ‘paparino’... No. No. No...

Non voglio crederci, non voglio... se davvero mi piace... oltre quanto può piacermi come amico... un qualunque passo falso e ho rovinato un’amicizia. Ma che bella situazione...

 

“*Yawn* Ehi, già sveglio?” la voce di David mi fa alzare gli occhi dall’agenda, “Oh, no, anche tu a scrivere, adesso.... lol, stai cominciando ad assomigliare a Viggo, fra un po’ parlerai con i cavalli!”

 

“Che c’è di male se ogni tanto scrivo dei promemoria?” ribatto, avendo l’accortezza di chiudere la mia bella agendina e ficcarmela in tasca,

 

“Mah, se lo dici tu... hey, sei pure vestito?”

 

“Sì, stamattina sono stato mattiniero!” ehh, come no! Tanto che non ho chiuso occhio...Ecco che mi guarda incredulo, e fa bene... Orlie il dormiglione già in piedi alle cinque? Sicuramente starà pensando questo.. oddio, e se mi fa domande che gli rispondo?

 

“Mmm... vabbè, dai, sai oggi cosa dobbiamo girare?”

 

Grazie al cielo, niente di strano! “No, non lo so ancora.... se vuoi faccio un giro da Pete e vedo se ti devi preparare...”

 

“Grazie, mi fai un favorone!”

 

“Okay, a dopo!”

 

Per stavolta è andata.... fortuna che David era troppo assonnato per fare caso ai piccoli particolari...

Mi aggiro tra le roulotte, sono solo le cinque e mezza ma c’è già un discreto via vai, oh, ecco  Billy, già vestito da Pipino, che corre con un piede finto rotto...  che testa di cazzo, come si fa a rompere un piede in lattice? Beh, non è importante, lo rincorro, lo chiamo, finalmente si gira.

 

“Ehilà! ‘Giorno!”

 

“Hey Billy, sai oggi cosa dobbiamo fare?”

 

“Sì, Pete ha detto che oggi vuole girare la scena di quando Merry ed io prendiamo possesso di Isengard, sai, per la Extended...”

 

“Tutto qui?”

 

“Magari!” la temuta risposta... cos’ha in serbo il nostro diabolico regista? “Vuole anche rifare quella dello stagno proibito, la prima non gli è piaciuta, e poi ha detto qualcosa sull’incontro con Gandalf, da fare con la seconda unità... puoi parlare stesso con lui, mi pare che sia proprio in sala trucco, dove stavo andando anch’io...”

 

Thanks, avviso David che deve uscire dal letargo e torno!”

 

Ecco, se non sfondo come attore posso fare il messaggero, se ancora esiste questo mestiere. Okay, sono rapidamente andato a smuovere la nostra Daisy Wenham e rieccomi di corsa verso la sala trucco, avviandomi verso quel supplizio che è l’applicazione della parrucca di Legolas. Però devo dire che ne vale la pena, sono proprio un gran figo, coi capelli biondi, e poi... Oh my God!

Oh my fucked God! Sono entrato in sala trucco e cosa vedo? Vedo una specie di statua greca antica, vedo Viggo, seminudo, che si accinge ad infilare il costume di Aragorn e, porca vacca, abbiamo un ramingo davvero ben fatto... Ommadonna, l’ho fatto! Ho abbassato gli occhi e glie l’ho guardato, non si vede granché, ma dalle pieghe dei boxer si intuisce che il nostro danese è messo bene...

 

“Hey, stellina, ti vuoi sedere o no?”

 

Chi cazz... ah, la truccatrice... ha ragione, povera donna, speriamo che non abbia notato chi e cosa stavo fissando... e speriamo che non se ne sia accorto Vig! Sarebbe la più apocalittica delle figure di merda... anche se lui stanotte più di una volta mi ha guardato il sedere... ma non ne sono del tutto sicuro, forse ero io che pensavo lo facesse...  Cavolo, sono arrivato fino a questo punto???

 

“Ooh, la bella addormentata si è svegliata così presto?!?” dice all’improvviso proprio Vig, senza neanche aver finito di vestirsi, ma quanto sei divertente... ti sconquasserei di pugni, brutto bastardo, se solo non fossi sotto i pennellini di una truccatrice che impiegherà ore per trasformarmi in un Elfo e non fossi sicuro che se ti saltassi addosso anche solo per picchiarti finirei per sbatterti contro un muro e scoparti qui, in mezzo a tutti, cavalcandoti tanto forte che cominceresti a gridare pietà invocando il mio nome!

Oh cazzo, ma che vado a pensare?!?!?!? Fortuna che non l’ho detto a voce alta... no, ho accennato un sorrisetto di circostanza, mentre lui si infila il rimanente dei panni da ramingo e si fa dare un’ultima aggiustata ai capelli... mmm... mi sa che questa sarà una giornata molto lunga e faticosa...

 

 

Ancora giorno 18, ore 11:44 p.m.

 

Eccomi qui, ancora a scrivere... Beanie si fuma una sigaretta, stravaccato sul divano, John è in quella specie di nicchia che è la doccia del trailer, improvvisandosi Pavarotti, solo più alto e più stonato...

Oggi è stata una giornata impossibile! Non la smettevo di pensare a ieri sera, ho praticamente passato tutta la giornata con Orlando, grazie al nostro impavido Pete, che ci ha fatto girare quasi tutta l’isola del Sud con la seconda unità...

Oh Jesus, Orlie con quei pantaloni stretti era qualcosa di assurdo. Proprio da stupro violento!

D’accordo, voglio smettere di nasconderlo a me stesso: provo una forte attrazione fisica per Orlando. Il primo passo è fatto.

Adesso, ne sono anche innamorato? Può darsi, analizziamo i motivi per cui potrei esserlo... forse per la sua spontaneità, il suo essere così casinista, sognatore... sì, sembrerebbe un motivo valido... che altro c’è? Ah, in particolare quello che mi ha detto stamattina alle due, mi ha colpito... Di primo impatto mi era sembrato il solito belloccio senza cervello, che non sa fare altro che mettersi in mostra, mentre invece sotto quei riccioli castani pulsa una mente, una notevole mente...

Un’ulteriore prova ce l’ho quando ascolta le mie poesie... fosse un idiota qualunque, farebbe finta, invece mi si siede accanto e mi guarda con gli occhi che gli si illuminano, quasi spiritati... tanto che a volte mi illudo che stia guardando me e non stia seguendo i versi che recito...

Ma che vado a pensare, come potrebbe uno come Orlando fare certi pensieri su di me? Oddio... però oggi mi ha fatto certe occhiate che mi lasciano un po’ perplesso... tipo quando è entrato in sala trucco, che mi ha quasi mangiato, con quegli occhi... e Dio solo sa cosa gli avrei fatto, mentre mi guardava così... For God’s sake! Ma che cazzo sto dicendo?? Devo essermi sbagliato, non è proprio possibile... eppure, quello sguardo...

 

“Vig, hey Vig!!!” qualcuno mi chiama da fuori.

 

“Chi è che rompe i coglioni alle undici di sera???”

 

“Dai ramingo, muovi il culo e portalo fuori! Adunata nella nostra roulotte!” mi strilla Dom, ma che bravo, proprio stasera che non volevo vedere nessuno...vabbè, su, Vig, macte animo! Acchiappa Sean e portalo fuori, almeno vi allontanate dalle grida assordanti di John, che con tutta probabilità si rifiuterà di venire, con la scusa della vecchiaia eccetera...

 

“Okay, adesso tocca a me!” dice Orlie, già quasi sbronzo dopo neanche un’ora, afferra la bottiglia e gira... “Allora, vediamo...”

 

Ecco, lo sapevo. Per chiudere in bellezza questa cazzo di bottiglia doveva fermarsi proprio su di me. Shit!

 

“Allora Vig, verità o penitenza?” biascica, riuscendo ad essere sensuale anche da brillo, verità o penitenza? Ma che cazzo ne so? Se la tua penitenza fosse sbattermi da qualche parte e farmi qualcosa di osceno, perché no? Se la verità fosse chiedermi se ti amo, perché non risponderti? Se vuoi saperlo vuol dire che ti interessa... Cazzo non so decidere, le birre hanno cominciato ad arrivare anche nella mia testa, sono a sei, per ora... qualcosa di indistinto e vago mi sale in quel poco che resta del mio cervello, mentre le mie labbra dicono “Penitenza.”, scatenando le risate bastarde dei compagni e le incitazioni stupide del tipo “Dai, Orlie, fagli fare qualcosa di imbarazzante, fai il perfido!”

 

Orlando ride a sua volta, il che non fa presagire nulla di buono...

 

“Metti la musica Lij, cerca Joe Cocker!”

 

Joe Cocker? Guardo Orlie, inebetito.

 

“Adesso Viggo ci fa uno strip-tease!”

 

COOSA?!?!? Brutto piccolo figlio di-- no, calma, non devo offendere sua madre, non la conosco... ma... uno strip-tease? Ma è diventato scemo??? Me l’avesse chiesto in privato, ok, con tutto il cuore, ma qui, con qualcosa come sette imbecilli ubriachi, pronti a ridermi addosso... e se mi lasciassi andare a qualche gesto un po’ più spinto??? No, non può farmi questo...

 

“Coraggio, hai scelto penitenza e questa è la tua penitenza!” mi ripete il fottuto inglese, guardandomi con gli occhi di una pantera, una pantera ubriaca ma non per questo meno conturbante, cazzo, quanto me lo farei, in questo momento...

E va bene, facciamola finita in fretta con questo strip. Prima lo faccio e prima finisce... Mi alzo, mi piazzo al centro del trailer mentre comincia la musica.

 

“Mi raccomando...” mi ricorda Orlie, fra le risate, “Ti voglio più sexy di quella di Basic Instint!”

 

Inizio ad ancheggiare. Mi sento un po’ un tronco, ma esaspero i movimenti per sottolineare la vena scherzosa. Facendo la caricatura del sensuale potrei cavarmela. Mi tolgo la camicia, la roteo un paio di volte per aria e poi la lascio.. chissà dov’è finita... vabbè...

Orlando mi guarda compiaciuto, mentre tutti ridono e si fanno beffe del più ridicolo spogliarello della storia. Da qualche parte dietro di me sento un “Cazzo, ci vorrebbe una foto!”, probabilmente è Dom... idiota...

Continuo a fare mossettine sexy, mi slaccio la cintura e la appoggio sul collo di Orlie, non sembra averla presa male... del resto è la sua penitenza, lo strip è dedicato a lui...

Continuando sulla sfumatura caricaturale mi sfilo anche i pantaloni, la gamba destra mi si impiglia nel piede, damn, odio questi stupidi jeans!

Le risate generali aumentano, soprattutto perchè in boxer grigio e calzini blu non devo fare una gran figura... quasi quasi tolgo i calzini... anzi, magari i boxer, così poi salto addosso a Orlie e gli faccio vedere qual è la penitenza che ho in serbo io per lui...

No, Orlie fa cenno a Billy di spegnere lo stereo, meglio così...

 

“Ebbravo il nostro ramingo!” commenta, “Puoi fare concorrenza a Cicciolina, se ti alleni meglio a togliere i jeans!”

 

“Ma quanto siamo spiritosi, stasera!” rispondo, rivestendomi alla meno peggio, “Datemi quella cazzo di bottiglia, che adesso glie la do io, una bella penitenza all’inglesino!”

 

Sì, magari potessi farlo davanti a tutti... vabbè, non ci pensiamo, continuiamo a scherzare... che magari scherzando scherzando riesco a rubare un altro bacio a quelle labbra così appetitose che sembrano dire “Mordimi, Vig, Mordimi!” sin dall’inizio della serata...

 

[nota interna dell’autrice: se vado avanti così mi sa che il rating è NC17 ^_^ ]

Terzo giorno del periodo del Grifone, secondo lo zodiaco Celtico... ore 2:45 p.m.

 

Okay, sono uno stronzo. Non ho scritto più nulla l’altro ieri, ed ho deliberatamente ignorato la mia agenda anche ieri. Il fatto è che, dopo quella sera, con Vig.....

Mmmmm..... solo a pensarci, quasi mi viene duro!

OPPORCAVACCA, MA CHE CACCHIO SCRIVO?!?

Devo calmarmi. Calmarmi. E’ stato solo un bacio. E sono passati ben due giorni!

Cazzo, eravamo tutti e due ubriachi... stavamo facendo quello stupido gioco... eppure... ricordo il suo sapore... sento la sua lingua come se fosse ancora nella mia bocca... calda, sensuale, aggressiva... e quelle mani... Jesus fuck, quelle mani... nessuno mi aveva mai tastato il culo in quel modo! Comincio a pensare che mi stesse davvero guardando, quella notte...

Dio, ma quando la smetto con queste seghe mentali??? Fanno più male di quelle fisiche! Quelle, almeno, non ti fanno sperare, non ti fanno illudere... e poi quando finisce la sbornia ti accorgi che non era vero niente, no... quelle fisiche svuotano le palle e basta...

Adesso sono nel capannone del pranzo, gustando lentamente quello che è l’ultimo pasto, e rimembrando le celestiali parole di Pete: “Per questa settimana weekend libero, fellows, siamo un po’ indietro con le miniature, mentre il lavoro in real è a buon punto!”

Weekend libero... eterea immagine...

Chissà Vig come lo passa, il weekend... quasi quasi glie lo chiedo... no, forse è meglio di no... se pensasse che io...

 

“Hey, Elfboy!” non mi volto nemmeno. Lui è l’unico che mi chiama in quel modo.

 

“Hey ramingo...”

 

“Allora, tu che farai nel breve tempo che Peter il Magnanimo ci ha concesso?”

 

Oddio. Adesso piango. Mi ha chiesto che programmi ho. “Mah... non ho ancora deciso...” mi volto e lo guardo. Camicia sbottonata, quanto basta per intravedere il petto, un paio di jeans stretti che si incastrano in quegli anfibi militari così belli che mi fanno venire voglia di chiedergli se me li regala... che ci fa un uomo di quaranta e passa anni con delle scarpe da ragazzino?

Beh, a parte il particolare delle scarpe –che per un attimo mi ha fatto temere di essere feticista–  mi appresto a guardarlo meglio. Shit. Ha gli stessi jeans che indossava il giorno dello spogliarello. E il solo ricordo di lui che se lo sfila e me lo lancia mi fa mostruosamente eccitare. Mi appoggio le mani sulle gambe, sperando di nascondere l'incombente erezione, oh Valar, fate che non se ne accorga...

 

“Non hai ancora deciso?? Fantastico, allora vieni con Beanie, gli hobbit e me!”

 

“ A che fare?”

 

“Un’escursione di due giorni nei boschi selvaggi ai piedi dei Monti!”

 

“Tipico week-end da raminghi del Nord, heh?” commento, cercando di fare il mio sorrisetto magnetico da gran figo,

 

“Già.”, mi fa l’occhiolino e si scosta una ciocca di capelli per farsi vedere mentre lo fa. Ho paura, non è da lui. L’eccitazione cresce. “Adunata fuori dal mio trailer alle cinque e mezza!”

 

“Ok, ci sto. Il tempo di apparare lo zaino con lo strettissimo necessario e sono da voi!”

 

“Allora ti aspetto, Elfboy!”

 

“Okay.”

 

Mi sorride ammiccante, si volta e si allontana con quella sua camminata da danese sexy, voltandosi un’altra volta, poco prima di sparire tra quella folla che è la troupe, per farmi di nuovo quell’occhiolino che mi ha fatto rabbrividire poco fa.

Cazzo. Cazzo, cazzo, cazzo!

Non è possibile che mi stia provocando così spudoratamente... Forse sta solo scherzando... Ma da quand’è che siamo diventati così intimi da scherzare anche sul piano sessuale? Dio, dalla sera dello strip a questo momento ho il vuoto più totale in testa. David direbbe che è normale, che io abbia la testa vuota, ma oggi è più vuota del solito...

Possibile che io sia stato tanto preso dai miei pensieri, tanto chiuso a rimuginare quel bacio, da non rendermi conto di quello che mi è accaduto intorno?

Possibile. Possibilissimo, se si considera quanto sono imbecille.

Oggi devo assolutamente parlare con Vig...

 

 

Sempre lo stesso giorno, secondo lo zodiaco Celtico... ore 08:28 p.m.

 

Ci siamo fermati vicino ad una specie di piccolo corso d’acqua, abbiamo acceso un fuoco perché sennò in questi boschi non si vede una mazza e stiamo facendo gli imbecilli intorno al nostro piccolo falò. Cristo, mi sembra di stare nei boyscout!

Però è divertente... il fuoco, Dom che tenta di strangolare Billy per la sua ennesima battutina fuori luogo, gli occhi di Lij che sembrano i fanali di una Mercedes, a causa del riflesso delle fiamme... E, naturalmente, il Capitano Vig che si è impuntato ed è convinto che riuscirà a pescare qualcosa in quella specie di pozzanghera troppo cresciuta...

Si sta bene... è tutto molto... intimo. Mi sento fra amici, rilassato, come a casa. Solo che invece di stare in una megavilla chissà dove, sono completamente immerso nella natura, proprio come un vero principe Elfo... sono fiero di me! Lol, che modestia... naah, la verità è che è l’influenza di Viggo. Sua e di tutti i suoi discorsi sull’avventura... quell’uomo è travolgente... riesce sempre a farti fare quello che vuole, se fai l’errore di guardarlo un istante in quei suoi occhi di ghiaccio, che ti prendono, ti svuotano di ogni volontà e ti dicono  “Sei mio!” ........

 

“Sei mio!” EH??? Come? “Sei mio, finalmente! Ragazzi ha abboccato qualcosa!”

 

Phew... Holy shit, per un attimo ho pensato che... cazzo, quanto sono un idiota! Parlava della pesca... Ecco, cominciano le grida esaltate!

 

“Dai, Vig!” incita Elijah, sgranando i suoi occhioni e battendo le mani proprio come un bambino,

 

“Non ti fermare!” gli grida Billy, gasato,

 

“Dev’essere proprio grosso!” commenta Dom, vedendo quanto Viggo si sforzi per tirare la lenza... se si sommano le tre frasi esce qualcosa di estremamente ambiguo... ma NO, non devo pensare a certe cose!

 

Cazzo, tutti che gridano e si sbattono e nessuno che lo aiuti... ok, Orlie, rimboccati le maniche!

 

“Oh, bravo, forse in due ce la facciamo!” mi dice, vedendomi passare le braccia intorno alle sue ed afferrare la canna, “Coraggio, Orlie, tira!”

 

Dio, quanto siamo vicini. Dio, come vorrei che non fosse una canna da pesca, ciò che ho in mano. Dio quanto vorrei essere da solo con Vig, in questo momento. Dio, quanto vorrei potergli strappare tutti i vestiti di dosso. Dio... perché non ci sei mai, quando dovresti esaudire qualche preghiera??? Eh?!?

 

Finalmente la forza sott’acqua cede, finiamo tutti e due per terra, e qual’era la nostra preda? Un mucchio di alghe, in cui la lenza s’era impigliata e che insieme abbiamo sradicato. Well, this sucks.

 

Beh, fa niente, ci ridiamo un po’ su e ci prepariamo ad una notte a fare i cretini sotto le stelle. Fortuna che Dom h portato la birra, così la nostra dose di stupidità potrà aumentare quel che basta da giustificare qualunque mia strana azione che potrebbe essere causata dalla... singolare atmosfera.

 

“Hey, Orlie, guarda lì!”

 

Chi è? Ah, è Vig... lì dove? Mi indica un qualcosa nell’erba. “Accidenti, è una piuma di falco!”

 

“Esatto! Forse da queste parti c’è il nido!” Wow, come è esaltato... uhm... un’avventura alla ricerca del nido di falco.... suona bene... “Chi viene con noi?”

 

EH?!? Mah, di che mi preoccupo, sono tutti troppo pigri, per...

 

“Io passo, se trovate il falco fatemelo sapere!” dice Billy, stravaccato su un tronco caduto, probabilmente abbattuto da un fulmine,

 

“Io resto a fare la guardia a lui, altrimenti ho paura per le nostre provviste!” ridacchia Elijah,

 

Ecco lo sapevo. Chi in un modo, chi in un altro, tutti evitano la camminata nel folto della foresta... sarò solo con Viggo... bene... no, un momento... male! MOLTO male! E se mi capitasse di....

 

 

 

Giorno 21, ore 10:40 p.m.

                   

E’ da un po’ che sto girando con Orlando alla ricerca del nido di falco che credo si trovi da queste parti. Forse ci siamo allontanati un po’ troppo... la luce del falò, che fino a pochi minuti fa riuscivo a vedere in lontananza, non si vede più... vabbè, credo di poter ritrovare la strada anche senza...

Sto cercando di esorcizzare in questa piccola avventura la sensazione che ho provato quando Orlie mi ha aiutato con la canna da pesca... eravamo talmente appiccicati che quasi mi sembrava di sentirglielo!

A questo ricordo non resisto, gli tiro un’occhiata veloce... Cristo, quanto ispira sesso, al buio! I riccioli scomposti, i vestiti quasi attaccati addosso per il caldo, la pelle sudata... No, no, Vig, resisti! E che diamine, sei un uomo adulto, dovresti saper controllare il tuo bassoventre, no?

No, non ci riesco, mi piace troppo questo ragazzo! Fortuna che siamo al buio e che i pantaloni che indosso sono abbastanza larghi... altrimenti mi vedrebbe... Si volta verso di me, ha l’aria un po’ preoccupata.

 

“Vig...” mi chiede, con il fiatone per la lunga camminata, “Non credo che riusciremo a trovarlo... torniamo dagli altri?”

 

Mmm.... ci penso un po’. Anche se questo sarebbe il momento perfetto per acchiapparlo e fargli di tutto, decido che è meglio tornare dagli altri. Sono un coglione, lo so. “Sì, torniamo indietro.”

 

...

 

Indietro ‘sta minchia! E’ quasi l’una, sono quasi due ore e venti che probabilmente giriamo in tondo, perché della luce del falò non si vede un cenno nemmeno piccolo piccolo. Cazzarola. Ci siamo persi! Damn! Adesso da che cazzo di parte era??? Ah, non riesco a pensare, mi fanno male i piedi...

 

“Hey, riposiamoci un po’, ti va, Elfboy?” che domande... ma certo che gli va... si vede lontano un miglio che è stanco, povero ragazzo... ci sediamo sulle radici di un grosso albero, forse una quercia...

 

“Secondo te gli altri ci stanno cercando?”

 

Bella domanda. “Non saprei... di sicuro ci cercheranno se non ci vedono arrivare entro il giorno...”

 

Mi guarda con occhi interrogatori, sembra seriamente preoccupato. Me lo mangerei vivo, quando fa quegli occhietti!

 

“Ci siamo persi di molto, secondo te?”

 

“Difficile dirlo... qui sembra tutto uguale...” bel ramingo che sono... ho bisogno di più allenamento “Potremmo essere a 300 metri da loro così come a 300 km...”

 

“Ma ci troveranno, vero Vig?” mi domanda, con gli occhi lucidi. Oh mio Dio, ha paura! Quanta tenerezza mi fai, Elfboy...

 

“Su, non fare così...” lo abbraccio, gli accarezzo la testa, “Hanno un elicottero, certo che ci troveranno... Però stai su, ok? Per una nottata nella foresta non può succederci nulla!”

 

“Non ho paura di chissà cosa, è che mi sento a disagio, qui...”

 

“In che senso?”

 

“Sperduto in una foresta, con te che mi fai da balia, mentre mi faccio venire le crisi da moccioso isterico...” balbetta, rannicchiandosi vicino a me, “Hey... è una mia impressione, oppure la temperatura si sta abbassando?”

 

“In effetti fa un po’ più freddino, a quest’ora...” gli strofino le mani sulle braccia, per scaldarlo un po’. Perché ho la sensazione che questa faccenda prenderà una brutta piega???

 

“Vig...” mi chiama, sottovoce, un sussurro appena udibile, è così disorientato... povero ragazzo, quanto deve essere confuso, mi ha seguito, convinto che la sua grande guida lo avrebbe tenuto al sicuro, e invece mi sono perso come un idiota, facendo perdere anche lui... penserà che sono una testa di cazzo, e chissà cosa ci succederà adesso, qui, soli, nel bel mezzo della notte... Oh mio Dio. Mi ha fatto una carezza. Adesso mi sta afferrando il viso con entrambe le mani. Orlando... che fai? Si avvicina... siamo praticamente occhi negli occhi,cazzo, non riesco a smettere di fissargli le labbra, e...

 

Non ci credo. Davvero non ci credo. Ci stiamo baciando, e ci stiamo baciando da sobri. Per un attimo mi ha anche morso il labbro inferiore, mentre adesso le nostre due lingue stanno giocando, una specie di gara a chi è più forte, si strofinano, si allontanano... ed io ho la meglio. Lui ha aperto di più la bocca per fare spazio alla mia lingua, ma che buon sapore che hai, Orlie...

 

Cazzo, non riesco a controllarmi, adesso gli sto anche accarezzando il torace. A lui non sembra dispiacere, interrompe il nostro bacio per riprendere fiato, porta le mani intorno ai miei fianchi, e...

OH CAZZO, MI STA SPOGLIANDO!

Non è un’allucinazione, mi sta sfilando la maglia... Oh merda... no... non guardarmi così, sei troppo arrapante... si stringe a me, mettendomi le mani dietro la schiena... non provocare, Orli, ti prego... no non resisto più. Devo spogliarti. Devo averti.

 

Smetto di pensarci e gli sbottono la camicia, mentre mi avvicino alla sua bocca per baciarlo ancora, mentre lo spoglio gli bacio il collo, poi una spalla... Si alza un istante, mi cammina davanti... E’ eccitato. Si vede bene anche da sopra i pantaloni. Si siede sull’erba, mi fa cenno con la mano di avvicinarmi... mi inginocchio, gattono verso di lui come sotto ipnosi, pian piano mi ci ritrovo sopra, mentre lui, supino sotto di me, mi afferra la nuca con una mano e mi porta verso di sé, mentre con l’altra giocherella con i miei capezzoli, già turgidi per conto loro.

 

Un altro bacio, ancora un altro, le sue mani intorno alla vita..... mi slaccia la cintura. Oh, merda oh, merda OH, MERDA, sta succedendo davvero!

 

“Mmm... come ramingo sei messo bene...” ecco, adesso ho gli ormoni a mille... Cristo, ma sa quanto attizza, con quel suo accento inglese da bravo ragazzo?

Mi avvento contro i suoi pantaloni, a momenti glie li riduco a brandelli... lui intanto mi sta accarezzando dappertutto, il tocco delle sue mani sembra quello di una crema, e intanto mi bacia sul collo, no, ah.. adesso lecca... mmmmm... cazzo, quanto mi piace...

Finalmente sono riuscito a spogliarlo, e lui mi avvita le gambe intorno alla schiena. Ormai non ci vedo più, questo è un invito deliberato.

Entro in lui, con una prima spinta non troppo forte. Lui geme, premendo le mani contro la mia schiena, un gemito di piacere tanto bello da farmi venire voglia di risentirlo dieci, cento, mille volte! Spingo ancora, stavolta più forte... ed è più forte che lui geme, aprendo la bocca anche in un lamento, subito soffocato:

“Aah... non... sapevo che... facesse così male...”

 

“Non... non vuoi?”

 

“No... no, non ti fermare!” esclama, ansimando... Cristo, quanto mi piace!

 

Non riesco a crederci. Sto scopando con il ragazzo che ha il corpo più perfetto che io abbia mai visto in vita mia. Ed il suddetto ragazzo è consenziente alla cosa.

E’ una sensazione indescrivibile... lui è caldo... sudato... soprannaturale... mi sento quasi indegno di ciò che sto facendo, neanche stessi profanando un angelo... ma... forse è proprio questo, che sto facendo...

Gli afferro i fianchi, mentre continuo a spingere sempre più forte... tanto forte che ho paura di sfondarlo, ma ad ogni mia spinta lui risponde con quei suoi gemiti di piacere che farebbero eccitare perfino un santo, non riesco a fermarmi, del resto lui non vuole ch’io lo faccia...

Mentre siamo praticamente fusi in una cosa sola, non si contano più le volte che ci siamo baciati, che le nostre lingue si sono incrociate, quasi danzando insieme, per accompagnare la musica della sua voce, quando si lascia andare a quei suoi lamenti celestiali, scanditi di tanto intanto dal respiro affannoso di entrambi...

Ecco, ci siamo, lo sento, sto per venire... faccio per allontanarmi, ma lui mi trattiene, stringendomi in vita con le mani.

Ed eccolo che arriva, l’orgasmo, porca puttana, gli sono venuto dentro come un animale... ma, piacevole sorpresa, anche lui è venuto, sporcandomi il bacino.

 

Ci abbandoniamo tutti e due sull’erba, l’uno di fianco all’altro, ansimanti e storditi.

Non ho il coraggio di parlare... e se ora mi odiasse?

 

“Dio... non ero mai venuto così... è stato incredibile...”

 

COSA??? Cosa odono le mie orecchie? Non è pentito, gli è piaciuto! Oh, Cristo, potrei anche morire... Ho dissacrato la più bella delle creature, e questa ha provato piacere nel subire la mia furia... spero solo che non sia un sogno....

 

 

 

 

 

Quarto giorno del periodo del Grifone, secondo lo zodiaco Celtico, ore 02:49 a.m.

 

Proprio pochi minuti fa ho finito la più incredibile scopata della mia vita, ho goduto come non ero mai riuscito con nessuna donna, Mr. Mortensen  è proprio un animale! Non credevo che fosse così forte... Holy shit, sono ancora esaltato... forse è stata la situazione, nudi, nell’erba, ci siamo riempiti di tagli, ma mi è piaciuto da morire... e anche Vig sembra quanto meno ‘soddisfatto’...

Mi guarda con sguardo interrogatore, si starà chiedendo perché ho preso l’iniziativa... non lo so neanch’io, mi sentivo male, insicuro, avevo bisogno di un abbraccio... il resto è stato colpa sua, di quanto è mostruosamente eccitante il suo corpo e quindi, una volta che lo tocchi, non puoi fare a meno di volerne di più... oppure si starà chiedendo cosa cazzo scrivo... punzecchiamolo un po’...

 

“E’ un viziaccio che ho preso da te...” gli dico, in tono palesemente provocatorio,

 

“Non sapevo che tu avessi imparato a scrivere!” ribatte lui, ridacchiando con quel suo sorriso sexy...

 

Cristo, Vig, se ne avessi la forza ti scoperei ancora! “Faccio progressi...” sospiro, chiudo la mia bella agendina e mi accosto vicino a lui.

 

“Perso l’ispirazione?”

 

“No, hai rotto le palle tu, non riesco a scrivere, così...”

 

“Oh povero coccolino, lo distraggo!”

 

Ecco lo sapevo. Ci stiamo punzecchiando e continueremo a farlo finché non farà giorno, perché stiamo tutti e due deliberatamente evitando di parlare di quel che abbiamo fatto! Damn. Se avessi un po’ più di spina dorsale gli direi che mi piace da matti, che vorrei fermare il tempo solo per poter stare con lui, ancora e ancora, che ho toccato il cielo, quando l’ho sentito venire e che vorrei essere suo, soltanto suo, purché lui prometta di fare altrettanto...

 

.........

 

Sta spuntando il sole, sono quasi le cinque e mezza.

Come previsto, né io né Vig abbiamo cercato di trovare una spiegazione plausibile all’accaduto di stanotte. Ci siamo rimessi in cammino, sperando di trovare la strada, agevolati dalla luce del Sole...

In questa cazzo di foresta sembra tutto uguale!

 

“Oh, no...”

 

Che altro c’è, ora, porca putt...“Che c’è, Vig?”

 

“Guarda a terra... sono impronte... le nostre impronte! Di qua siamo già passati!”

 

“Beene... stiamo andando in cerchio!” Goddamn it! Ci mancava pure questo... okay, Legolas, fa l’Elfo e prendi in mano la situazione... “Facciamo così, adesso dirigo io. Cambiamo direzione e spezziamo i rametti di qualche albero, di tanto in tanto. Così se ci ritroviamo in uno stesso posto ce ne accorgiamo prima...”

 

.....

 

Accidenti a me. Forse ho peggiorato le nostre condizioni... stiamo andando in giro da ore in mille e più direzioni, ma senza risultato. C’è di positivo che, almeno, finora non abbiamo più visto lo stesso punto due volte.

Cazzo che caldo, sarà quasi mezzogiorno? Una rapida occhiata all’orologio, sì, è mezzogiorno e un quarto, fuck with it!

 

ORLANDO!!!

 

Oh no, sto diventando pazzo, sento le voci.

 

VIGGO!!!

 

Eh?

 

ORLIEEE, VIIIIG! CI SENTITEEE???

 

Oh, Signore, ti ringrazio! “Vig, li senti anche tu?”

 

“Sì, viene da quella parte!”

 

.......

 

Fortunatamente, alla fine ci hanno trovati. Siamo un po’ malridotti e Pete voleva ammazzarci tutti e due, ma per il resto tutto a posto...

Il fattaccio di stanotte è passato sotto silenzio, e nessuno saprà mai che è accaduto, però... vorrei tanto avere il coraggio di chiarire la situazione, almeno con Vig... lui sembra uguale a prima, eppure... io sento che qualcosa sta cambiando....

 

 

 

Giorno 24, ore 4:44 p.m.

 

Sono in sala trucco, mi stanno togliendo tutte le chiazze di sangue finto... abbiamo appena finito di girare la scena in cui torno miracolosamente vivo e quasi illeso (.....) al Fosso di Helm... ho sentito una specie di scossa elettrica, quando Orlando-Legolas mi ha dato la Stella del Vespro, sfiorandomi la mano sporca di sangue con le sue dita immacolate...

Stranamente, non ho provato il desiderio di saltargli addosso e brutalizzarlo contro una delle tante pareti intorno a noi, bensì una specie di senso di colpa, per quella volta, l’altra notte persi nella foresta. Mi sono sentito davvero uno schifo... ed ho fatto caso al fatto che Orlie è stato un po’ scostante nei miei confronti, in questi due giorni, sarà incazzato? Dio, non mi perdonerei di averlo fatto star male, con quell’incommensurabile stronzata... una stronzata che rifarei dieci, cento, mille volte... però... guardando Orlando nella figura etera e stupenda di Legolas mi sembra davvero di aver dissacrato un angelo...

Ma,  mi vergogno ad ammetterlo, proprio quest’idea mi fa eccitare da morire, al ricordo di quel momento...

 

“Hey Vig! VIG!!”

 

Chi cazz...“Huh?”

 

“Vig, abbiamo finito, puoi andare a fare una doccia, se vuoi...”

 

Ah, è la truccatrice... chiudo l’agenda tenendo il segno con un dito sulla pagina dove stavo scrivendo, mormoro qualcosa di indecifrato che sarebbe un saluto e mi avvio nel mio bel trailer...

 

...Ed eccomi qua, rintanato nel mio eremitaggio interiore da illuminato-saggio-gran-figo che tutti credono... probabilmente tutti pensano ch’io stia scrivendo qualche meravigliosa poesia, o che stia buttando giù pensieri giudiziosi su argomenti profondi... e invece sto sputando su carta le mie seghe mentali su quanto io non capisca un cazzo nemmeno dei miei sentimenti, e mi faccio problemi su problemi per una scopata fatta per caso in una notte di casini...

 

Appoggio la penna sul tavolo, mi stiracchio e mi stropiccio gli occhi, sono stanco. Anzi, stanchissimo. Non ho nemmeno ancora fatto la doccia. Dovrei, sono ancora pieno di struccanti, tracce di trucco e schifezze varie. Ma mi scoccio, sono pigro e non mi voglio alzare dal divanetto.

 

“Viggo... hey Vig, ci sei?”

 

E adesso chi cazzo di uno scocciatore malefico viene a rompere le p- “Orlando!”

Come cazzo è entrato?

 

“Era aperto... temevo che non ci fossi... hai un minuto?”

 

Cazzo. Posso mai dire: No vaffanculo, non voglio vedere nessuno, vai fuori dalle palle? “Certo... entra pure...”

 

“Dom mi ha mandato a prenderti per l’ennesima adunata di dementi... manchi solo tu!” mi dice in tono scherzoso, ma nella sua voce c’è qualcosa che non va, sembra rotta... “Però prima... devo dirti un paio di cose...”

 

Deglutisco la saliva. Ci siamo. Vuole parlare del fattaccio. Glie lo leggo in faccia. “Va... va bene, mi faccio un attimo una doccia...”

 

“Okay, io aspetto.”

 

“Prendi una birra se vuoi, ce ne sono un paio in quel frigo in miniatura!”

 

Cazzo. Cazzissimo cazzo, non so cosa fare! Ho aperto l’acqua gelida, me nemmeno mi aiuta a pensare. Non so che dirgli, non so che fare, ho paura di ciò che mi dirà... e se fosse arrabbiato, deluso o addirittura traumatizzato?

Beh, meglio lavarsi in fretta, Orlie potrebbe rompersi i coglioni ed andar via.

 

Esco da quella che dovrebbe essere la doccia, quasi nudo come un verme, mi asciugo in fretta, mi infilo dei vestiti a caso e mi avvicino ad Orlando, che è seduto sul divanetto, dove stavo io, a scrivere qualcosa sulla sua agendina. Provo uno strano senso di soddisfazione. Lui stesso ha affermato che è ‘un viziaccio che ha preso da me!’

 

“Ehm... Orlando?”

 

“Sì?” chiude di scatto l’agenda, nervoso. Oh, crap. Ho una voglia matta di leggere quella cosa. Orlando si schiarisce la voce, come se si fosse preparato le cose da dire. Non è un buon segno.

 

“Dunque... avrai intuito che voglio parlare di quello che è successo la notte che ci siamo persi...”

 

Porca puttana. “Beh... lo immaginavo, sì...”

 

“E penso che sarai d’accordo con me, nel dire che...” cosa? Cosa vuoi dire, Orlando?Che non avremmo dovuto? Che ho abusato di te, che non volevi? Cristo, non tenermi sulle spine, ti prego, via il dente, via il dolore, se adesso mi odi, dimmelo e... “Dovremmo comportarci da adulti, perché lo siamo: è successo, abbiamo fatto una stronzata, capita a tutti.”

 

Come?

 

“Vedi...” continua, “Ci ho pensato un po’ e mi sono detto: beh, è normale, era buio, ci eravamo persi, eravamo tutti e due molto tesi... abbiamo scopato, e allora? Io dico che dobbiamo passarci sopra, quel che è fatto è fatto. Amici come prima, okay, ramingo?”

 

Improvvisamente, il gelo ed il silenzio. Ci sono rimasto di merda. Allora per lui non è successo niente? Vuole accantonare la cosa... per lui non è stato incredibile come per me? Cazzo, mi sento un’idiota... Orlando non ci ha dato importanza... ed io che stavo meditando su quanto fosse meraviglioso poter toccare un corpo perfetto come il suo... io che mi eccito al solo ricordo di quegli sguardi, di quei sospiri, dei nostri corpi fusi l’uno nell’altro... ed ora lui, contrariamente alle mie aspettative, che prevedevano un Orli-sensibile-dolce-e-traumatizzato-dalla-belva-Vig, butta tutte le mie belle elucubrazioni mentali nel cesso. Crap!

 

“Ce... certo... quel che è fatto è fatto! Amici come prima, Elfboy!” mento spudoratamente, sperando che Orlie non abbia notato i miei quindici secondi di espressione congelata da baccalà.

 

“Bene, allora vieni da Dom?”

 

“Mmm, non lo so, che c’è in programma?”

 

“Niente di preciso, ma lui e Billy stanno provando a fare i pop-corn!”

 

“Allora non me la posso proprio perdere!”

 

Ci avviamo scherzando e ridacchiando verso la roulotte degli hobbit. Sarà una coincidenza, ma da che abbiamo finito di parlare del fattaccio fino ad ora non mi ha più guardato negli occhi. Mah... la devo smettere di farmi questi film in testa!

 

 

Sesto giorno del periodo del Grifone, secondo lo zodiaco Celtico... ore 05:21 p.m.

 

Sono nella roulotte di Viggo, lui sta facendo la doccia. Ho deciso di dirgli di dimenticare quello che è successo nella foresta. Sicuramente lui non ci sta dando tutto il peso che ci sto dando io. Mi fa male, tanto male che vorrei piangere, ma è stato solo un caso, lo prova il fatto che il suo atteggiamento nei miei confronti non è cambiato... in lui non è cambiato nulla, mentre io... io comincio seriamente a credere di amarlo, ma non posso dirglielo, se non voglio perderlo anche come amico. Non me lo perdonerei mai.

Merda, ma perché amare dev’essere così? Perché l’amore viaggia solo sulla barca della  sofferenza? E soprattutto, perché ci si innamora sempre della persona più sbagliata???

C’è l’agenda di Vig, sul tavolino, è aperta, la penna ancora appoggiata lì accanto... stava scrivendo. Muoio dalla curiosità di leggere ciò che ha scritto, ma contemporaneamente ho paura che sia qualcosa su di me che preferirei non scoprire. Nell’indecisione, resterò con questo mistero.

Vig sta uscendo dalla doccia. Sarà meglio che non guardi nella sua direzione, almeno finché non mette qualcosa addosso. Va a finire che scopiamo di nuovo per colpa mia... Su, Orlando, fatti coraggio e mettici una pietra sopra...

 

... ore 11:14 p.m.

 

Come previsto, Viggo ha preso bene la mia proposta, ed ora siamo tutti nel trailer degli hobbit a fare i cretini. I pop-corn di Dom e Billy erano una vera tragedia, e così il mitico Beanie ci ha illustrato il metodo migliore per fare le patate fritte: schiaffi sul fornelletto una padella con l’olio, e ci tiri dentro le patatine surgelate appena l’olio è caldo. Poi si tratta di aspettare un po’.

 

“Eh, no eh? Non lo sta facendo Viggo, lo fai tu???” un Elijah piuttosto brillo mi si avvicina, “Non puoi startene in disparte proprio tu!”

 

“Dai Orlie! Che tu di solito sei l’anima della situazione!” grida Dom, battendo le mani, “E di solito a quest’ora sei già ubriaco!”

 

“Okay, okay, ragazzi!” mi arrendo, ridacchiando e mettendomi l’agendina in tasca, “Cosa faccio per farmi perdonare?”

 

“Innanzitutto vieni qua e prendi da bere, quando sarai ubriaco vedremo cosa fare di te!” propone Billy, dopo aver tirato fuori la testa dalle deliziose Patatine alla Boromir,

 

“Che bastardi che siete... d’accordo passatemi una birra!”

 

Ecco, adesso non capisco più una mazza... che può essere, mezzanotte passata? In meno di un’ora sono riuscito a diventare ubriaco fradicio, vedo sfocato e non capisco troppo bene quello che mi si dice... in più, saranno i fumi dell’alcool, ma ho l’impressione che Viggo mi stia divorando con gli occhi... Oh shit, quanto mi attizza quando mi guarda così... me lo farei anche adesso, qui davanti ai ragazzi... ma non posso entrare in contraddizione con quello che gli ho detto... già... ma cos’è che gli avevo detto? Cazzo non capisco niente... Sean mi sta dicendo qualcosa... Sam, mio paffutello amico hobbit, mi dispiace ma non ho capito una mazza, comunque rido, sarà stata una battuta, si alza, dice qualcosa a Viggo, che mi chiede qualcosa. Rido anche stavolta, avrà detto qualcosa di divertente anche lui, e comunque è divertente vedere un Vig con tre teste, tipo Hydra...

 

“Sean.. non credo che stia tanto bene...” oh, il Vig-mostro ha detto qualcosa a Sean... non so quale dei due, ah, adesso mi guarda... starà parlando con me? “Orlie? Come ti senti, Elfboy? Quante sono queste?”

Mi mette una mano davanti al viso.

 

“Nove???”

 

“Andiamo male, ragazzi, ci vede triplo... lo porto un po’ fuori!”

 

Mmm, Viggo si è alzato e mi volta le spalle, ora... hai proprio un bel culo, sai, Aragorn? Aah, non dovrei più fare di questi pensieri... non avevo accantonato tutto???

 

“Coraggio, cerca di tirarti un po’ su, prendiamo un po’ d’aria?”

 

Eh? Ce l’ha con me? Forse... mi tende anche una mano, ah, forse vuole portarmi da qualche parte. Lo afferro, mi abbarbico a lui, sto in piedi come posso. Vai, mio prode ramingo, fammi strada e portami dove vuoi... tanto mi gira tutto, un posto vale l’altro... mi sta anche venendo la nausea...

 

Vig mi sta facendo quasi vomitare anche l’anima, facendomi cacciare le porcherie che avevo trangugiato. Mi ha stimolato a vomitare con un sonoro cazzottone nello stomaco. Cazzo, che pugno!

 

“Bravo, così, butta fuori...” mi dice, tenendomi la testa mentre tossisco e sputo schifezze su schifezze, “Ti senti un po’ meglio?”

 

Meglio? Ho appena sballottato il 60% dei miei organi interni per smaltire una sbronza e mi chiedi se mi sento meglio? Ma brutt- “Cre... credo di sì...”

 

“Vieni con me, ti conviene bere un po’ d’acqua, adesso...”

 

Mi porta nella sua roulotte, che adesso è vuota. Mi prende un bicchiere d’acqua, grazie Vig, sei proprio gentile, come sempre...

 

“Non dovresti bere tanto, se non reggi.” commenta, sedendosi accanto a me, con quella sua aria paterna del cazzo, “Perché ti ostini a spappolarti così il fegato?”

 

“A volte si beve per gioco... a volte si beve per dimenticare di aver fatto una stronzata...”

 

“E tu per quale delle due cose hai bevuto?”

 

“Entrambe...”

 

“Cioè?”

 

Ed ecco che mi guarda. Con i suoi occhi grigi, penetranti, meravigliosi. Devo dirglielo.

 

“Stavo giocando con Dom e Lij... ma stavo cercando di dimenticare una grossa stronzata...” coraggio, Orlie, ci sei vicino, diglielo! “Oggi pomeriggio ho fatto l’errore di dirti che l’altra notte per me non è successo niente...”

 

Lui, con un tono di voce strano, quasi... preoccupato, mi chiede: “E invece?”

 

 E invece mi è piaciuto da matti, voglio rifarlo, anche subito, voglio essere tuo, Vig, ma ho troppa paura che tu non voglia accettare ciò che ti offro, per continuare a voce quello che avevo in mente... No, no! Coraggio, Orlando! “E... invece...”

 

No, non ce la faccio. I fatti valgono più delle parole. Afferro il volto di Viggo con forza, lo intrappolo in un bacio, sperando che lui non abbia voglia di scappare. Lui non si fa pregare, anzi collabora, sembra contento della situazione... Cristo, non ci capisco una mazza, Vig, mi vuoi oppure no??? Nonostante io sappia di dover fare di tutto per fermare questa follia, ho deciso che non lo farò, perché il sapore della sua bocca è troppo inebriante, non si riesce a farne a meno, complice il calore delle sue mani, che adesso mi ha infilato sotto la T-shirt, oh, no.. non accarezzarmi così, ti prego, Vig, se continui mi fai venire una voglia mostruosa di fare di nuovo sesso e, anche se ieri mi hai fatto un male cane, giuro che potrei rifarlo...

 

“Hey... tutto bene lì dentro?”

 

Ed ecco che l’incantesimo si rompe. Viggo ha l’aria di uno che sta ringraziando tutti gli spiriti terreni ed ultraterreni per essersi ricordato di chiudere la porta del trailer. La voce del buon vecchio John, da fuori, chiede di nuovo se va tutto bene.

 

Il ramingo balbetta un pallido “Sì John, adesso ti apro, vieni, entra...” mentre io mi ricompongo un po’ per evitare che il vecchio Gimli, probabilmente mandato in ricognizione dagli altri per vedere se ero ancora vivo, mi veda semisvestito ed ansimante...

 

“Hey ragazzo, tutto ok? Ti senti bene?”

 

“Sì master Dwarf, dopo aver vomitato l’anima mi sento meglio! Grazie per l’interessamento!” Grazie un paio di palle! Se non fosse stato per te, a quest’ora io e Vig...

 

“I particolari disgustosi potevi tenerli per te...” commenta, scuotendo la testa,

 

“Vabbè, sai, giacché mi trovavo...” così impari, brutto rompicoglioni guastafeste! Anzi, guasta-coiti!

 

“Toc! Toc! Scusate?” un divertito David si intrufola dalla porta socchiusa della roulotte, “Ho un Elfo ubriaco da ritirare, è qui?”

 

Oh, brava la nostra Daisy Wenham, giusto in tempo, per evitare che io tramortisca John e tenti nuovamente di farmi Viggo. “Sì eccolo, sono io!” biascico, alzando pigramente un braccio,

 

“Messer Legolas! Non è da voi ridurvi in questo stato!” recita divertito, mentre si avvicina e mi afferra per tirarmi su, “Coraggio, salutate i vostri amici e venite via...”

 

Ma sì, sto andando a schiaffarmi su di un letto per non svegliarmi almeno fino alle sei, stiamo al gioco: “Arrivederci, messer Gimli, arrivederci, sire Aragorn... spero di rivedervi quanto prima per continuare la nostra discussione!” chissà se Vig ha capito che l’ultima frase era solo per lui...

 

Vig e John mi salutano in perfetto roleplay style, e David mi trascina, seppure a fatica, fino alla nostra roulotte e poi al mio lettuccio. Stravaccato fra le lenzuola, cerco di ricapitolare fino al momento in cui ho baciato Viggo, poco prima che John ci rompesse le uova nel paniere.

...Gli stavo per dire quello che provo... glie l’ho quasi detto... e lui, d’altro canto, vorrà sapere che cosa gli stavo dicendo... adesso davvero ho fatto una grossa stronzata!!!