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14. Doppio Gioco

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Aragorn era finito in un grosso guaio.

Aveva stretto un patto con lo zio, ma si fidava ciecamente di Gandalf. "Che devo fare?" domandò il Ramingo… "Ascolta Aragorn" cominciò lo Stregone "Devi essere molto prudente ed evitare a tutti i costi che quel Nazgûl scopra qualcosa che lo insospettisca circa la tua sincerità…" "allora devi affrettarti Gandalf" interruppe l'altro "Aragorn questo non è un gioco" lo avvertì il Cavaliere Bianco montando in groppa ad Ombromanto comparso al suo richiamo…Con uno sguardo i due si congedarono, e Aragorn tornò indietro dove aveva lasciato lo zio, mentre Gandalf si diresse a tutta velocità verso Gran Burrone… Immerso nei suoi tormentosi pensieri, Elassar non notò che il Nazgûl gli era davanti finché questo non strillò alla sua maniera spaventando l'Uomo… "Diamine nipotassstro, sembra che tu abbia visto un fantasssma" …" Perché, tu cosa saresti?" ruggì Aragorn di pessimo umore… "Ohh…abbiamo la luna ssstorta, eh?" commentò lo Spettro mentre Aragorn si convinceva sempre più che Alstorm era un rimbambito… Ad un tratto si presentò alla loro vista quel che sembrava un grosso spuntone di roccia, ma appena il Nazgûl lo toccò smentì la sua vera natura : un drago oscuro.

Vedendolo, Aragorn indietreggiò, per nulla deciso a salirci in groppa… "I mezzi del Nuovo Ossscuro Sssignore non sssono migliori di quelli a disssposssizione di Sssauron…ti concedo la ssscelta tra sssederti volontariamente dietro di me, e viaggiare legato alla coda del mossstro…" disse Alstorm facendo inorridire il nipote…Benché ne fosse schifato, Aragorn montò in groppa alla bestia, vincendo a stento la sua avversione per il drago… In volo il Re si costrinse a non pensare al Sentiero dei Morti che lo attendeva, perché il solo ricordo di quel posto gli faceva venire i brividi… Un tempo il rischio non lo avrebbe mai preoccupato, ma a quei tempi non aveva altra responsabilità fuorché per se stesso, mentre ora…

…ora era Re…Arwen ed Eldarion contavano su di lui… inoltre non voleva deludere Legolas…

Uno stridio annunciò che la fine del volo era imminente, ma Aragorn notò con disappunto che l'animale non accennava a planare, bensì stava perdendo quota vertiginosamente in una traiettoria quasi verticale…in pochi secondi il Ramingo decise che tanto valeva abbandonare il veicolo e tentare un atterraggio di fortuna… Riuscì ad attenuare la caduta, e poco dopo un tonfo segnalò l'arrivo del drago e del suo passeggero.

Aragorn fece una smorfia e fissò contrariato lo zio, che peraltro si limitò ad osservare che i Nazgûl erano immateriali perciò non potevano subire danni da un atterraggio rovinoso.

L'Uomo si guardò intorno e vide la meta poco lontana…

"La Porta Proibita…" mormorò afferrando istintivamente l'elsa della fidata spada… "…che conduce al Sentiero dei Morti…quali insidie avrà in serbo per me questa volta?"