.|. Legami d'Amore e Scie di Stelle .|.

 

4. Dalenda Regem! (Distruggi il Re!)

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Un grido lacerante riportò il Re alla realtà…

Ancora troppo frastornato per il manoscritto, non si preoccupò minimamente di quel urlo disumano, che avrebbe allarmato il buon vecchio Grampasso…La pergamena sembrava una foglia in balìa del vento tra quelle mani tremanti…Sgomento e terrore si insinuarono insidiosi nella sua mente, soggiogandone la ragione…Questo…Questo non è un documento ufficiale,…reale…gli occhi scorrevano impazziti quelle righe…Per i Valar, che diamine significa?!?…Perché dovevo trovarlo io e proprio adesso per giunta ?!?…Oh no…Lui ha trovato teAragorn sbiancò improvvisamente come se un fantasma lo stesse accecando con la sua luce folgorante…

 

…a,b,c…ancora…a,b,c…bravo…d,e,f… Madre…d,e,f… mio padre tornerà…sofferenza. dolore. tristezza. oh…Se c’è qualcuno cui non devi mai mentire… Sei tu Madre… quello è te stesso…

Freddezza. Rabbia. Disperazione. …g,h,i…

 

Re Elassar era scivolato a terra con la schiena contro lo scaffale, e ansimante per lo sforzo, vedeva ancora quelle lettere…g,h,i… lo sguardo rapito, perso, fisso nel vuoto…le mani bollenti… Sant’Iddio un incendio…no…no, è la fiamma, sì ho toccato la fiamma…Ma quale fiamma, quale fuoco?!? … è tutto buio…non una spirale di fumo, né cenere…niente. Niente… Riacquistata parte dell’originaria lucidità, l’Uomo si rialzò aggrappandosi al sostegno della libreria, e così tornò faticosamente eretto…Cos’è stato?…Uno scherzo?…Un…incubo?…Ah…vecchio mio, è ora di finirla con l’erba pipa se dà queste allucinazioni…Scorse con un guizzo dello sguardo quel maledetto pezzo di carte incandescente…Una smorfia s’impadronì allora di quel volto prima quieto e gentile…Se Frodo Baggins l’avesse visto in quel momento, l’avrebbe scambiato per Boromir…e invece…Scattato all’improvviso, raccolse il foglio e lo accartocciò rabbioso come un pazzo, un incosciente, un…un Uomo superstizioso… Si fermò solo quando il sangue cominciò a confondersi con la stoffa delle maniche…Dannazione!…sbraitò il Ramingo fuori di sé… Allentò la presa, e con un’occhiata allucinata…Era irato…stizzito…Osservò riluttante quel grumo di carta e sangue…

Inorridito fino alla spina dorsale, gettò la cartaccia per terra e, guidato dall’istinto, scappò di corsa per le scale…Arrivò alla fine della corsa affannato, e si accasciò inerte sull’ingresso della lunga scala a chiocciola…

 

Un giovane nel bosco si perde

Un uomo lo scorge tra il verde.

Lo straniero chiede conciso :

“Dov’è la via di preciso?”

l’eremita risponde solerte :

“Le vie meno scoperte,

le trova il cuore

non la mente.”

“Lontano dagli occhi,

lontano dal cuore…

è un detto errato,

o mio signore?”

“O sì, uomo di mondo…

Quanto di più profondo

è prezioso, ma non è oro,

è musica, ma non è suono…

leggero come il vento,

ma pesante nel sentimento…

Tornerà… Non mentire a te stesso…

 

“Amando vivi inferno

purgatorio e paradiso,

per questo Iddio ci ha diviso…

ma se tu trovi la tua metà,

conquisti per sempre la libertà…”

 

Mio padre… Se c’è qualcuno cui non devi mai mentire…

 

Una dolce brezza

Invade il mio essere

sconvolto

come il mare

dopo la tempesta…

Ero come morta

ma tu

mi hai ridato la Luce…

Sia pur con dolore,

dato che la paura

di perderti

era tanta…

Benché io capisca

quanto tu mi disprezzi,

se ti dico che t’amo…

è troppo poco…

che i Valar mi dannino

se ciò che dico è falso…

Fiamme ardono nei tuoi occhi…

alla vista dell’armata che ti attende…

ma la guerra nulla potrà

contro la Speranza…

 

Padre… quello è te stesso.

 

                …

Svegliatosi di soprassalto, la prima cosa che Aragorn vide fu Arwen, intenta a bagnare un panno bianco…Re Elassar si distese nuovamente nell’ampio letto, privo di forze…la fronte imperlata di sudore, gli occhi febbricitanti, la bocca arsa, e… un dolore vivo nella testa…

“Sei rimasto svenuto per parecchie mezz’ore…”…mormorò Lei posandogli il panno sulla fronte…

Aragorn ridacchiò fra di sé …E da quando Lady Arwen conta in mezz’ore?… Perché Io ho stravolto il Tempo… “…vaneggiavi e…deliravi in un sonno agitato…piangevi sommessamente…”

Lui socchiuse ancora le palpebre, perché ora gli stava tornando tutto in mente…Fuoco. Delirio. Paura. Sangue… Inerme, si ritrovò in un vortice di emozioni violente, troppo forti per lui…

Arwen lo vide inarcare la schiena come a volersi esporre ad un attacco…Allarmata, ritrasse lo straccio e notò con orrore che era ghiacciato…Il corpo del Ramingo aveva abbassato notevolmente la temperatura…se avesse continuato, in pochi secondi sarebbe…”NO!”…reprimendo quell’indifferenza che dal mattino la respingeva da ogni contatto con Lui, l’Elfo si stese sopra Aragorn, serrandogli la testa tra le mani…Niente…è ancora freddo…la Dama lo fissava implorandolo di reagire…la Disperazione la colse impreparata…Non posso baciarlo…lo soffocherei…pensò sconcertata…

Intanto le orecchie, il naso e le labbra del giovane Re si stavano gelando, e la sua pelle diveniva di un bianco sempre più marmoreo…riflesso della pallida Morte…”No!” ansimò Lei caparbia “non te lo cederò, vecchia arpia con la falce!”…Abbandonata alla fretta e all’agitazione, iniziò a baciarlo con fervore sulle guance, sui lobi, sul collo…Valar, ti prego…Il battito all’impazzata, le grida di Eldarion, il vociare animato delle balie…Arwen, noncurante di tutto, non si accorse nemmeno che anche la sua di temperatura corporea era in vertiginoso calo…Oramai aveva baciato, strofinato e premuto l’intero petto…per caso le scivolò una mano a fianco, e Lei non poté evitare di guardare le tracce ancora visibili di sangue, e le cicatrici fresche…le sfiorò appena, che Lui si contorse convulsamente e poi l’afferrò alla gola con le mani…Le si annebbiò la vista, ma percepiva ancora i rochi respiri del Re…”Ah…ti supplico, Aragorn combatti!” disse Lei con la voce strozzata…

”…hai promesso, Estel…”…rantolò prima di perdere i sensi… Lui la sbatté senza ritegno, senza comprendere perché la preda non si fosse opposta alla sua presa…Infilò l’uscio della porta e si gettò alla fuga prima che le guardie o le dame di corte sopraggiungessero…