.|. Crisis .|.

Disclaimer:  ovviamente nn conosco Orlando Bloom xciò nn posso sapere cosa gli frulla x la testa, qllo che ho scritto è frutto della mia fantasia e di un non brevissimo momento di sconforto dell’autrice. Qsta è una fic che è nata x caso, ed è stata scritta di getto senza pensarci troppo su, infatti nn è che sia 1 perla x qnto riguarda la sintassi e il lessico… ma a parte qsto spero che vi piaccia, buona lettura!!!^.^

Capitolo 1

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No non può essere...

No, no...sicuramente mi sto sbagliando...

Si, è chiaro...è...ehm...TRASPARENTE, si ecco proprio così...mi sto decisamente sbagliando!



Ma allora perché ogni volta che lo vedo sento una cosa simile ad un torrente gelato che mi scorre nelle vene?
Perché quando sento la sua voce ho come l’impressione che tutto il mondo attorno a me, eccetto lui, sparisca?



Perché?

Perché?



Perché senza il suo sorriso mi sento perso, perché senza la luce dei suoi occhi il mondo è così dannatamente buio?



Merda!



Sono in coma su questo dannato divano da non so quante ore…forse da questa mattina…da quando la verità mi si è rivelata in tutta la sua spiazzante durezza…è stato come prendersi un destro in pieno volto; e fa male…cazzo se fa male!



È tutta colpa di quella foto…su quella maledetta rivista, che ora si trova gettata con rabbia sul pavimento, dall’altra parte della stanza…



Perché tanta rabbia?



Finalmente ho capito cosa desidera il mio cuore, dovrei essere al settimo cielo, e invece…invece mi sento strano, come se mi vergognassi di me stesso, come se l’essere innamorato di una persona, la consapevolezza di dipendere da un suo solo sguardo, gesto o sorriso, fosse una debolezza



…una debolezza che avrei preferito rimanesse segregata nell’ombra del mio inconscio.



Ma alla fine, cosa posso farci?
Ho passato ore e ore a rimuginare sul perché tra tutte le persone presenti su questo mondo, mi sia innamorato proprio di lui; ma soprattutto…perché ora? Perché me ne sono dovuto accorgere proprio ora, dopo mesi che non ci vediamo di persona…ma la risposta mi appare subito chiara…mi manca…



Mi manca da morire, e mi sorprende che abbia trovato solo ora il coraggio di ammetterlo…



Il mio sguardo vaga per la stanza senza una meta precisa, il silenzio è spezzato solo dal lieve ticchettio di un orologio, muto testimone del tempo che scorre…quello stesso tempo che ci ha visti lontani.



Chissà cosa provi tu nei miei confronti…forse mi vedrai ancora come un ragazzino spericolato che non conosce il significato della parola “paura”



Ma ho avuto paura anche io…quando le riprese di quello che è stato per molti un sogno divenuto realtà erano terminate, quando all’aeroporto mi hai stretto la mano salutandomi con un semplice “arrivederci”, quando ti ho visto allontanarti sempre più da me per tornare alla tua vita, quando ho sentito quella lacrima, invisibile agli occhi degli altri, scivolare lentamente sul mio viso…ho avuto paura, una paura tremenda di perderti, di perdere quell’amicizia così speciale che si era creata tra noi due…e ora so perché.



Forse ti ho sempre amato, sin dal primo giorno, da quando ci siamo scontrati nel corridoio del residence in cui avremmo vissuto, ora lo so, i mesi più belli della nostra vita…



Non posso fare a meno di sorridere nel ricordare quel giorno…tu eri appena arrivato dall’America, e stavi cercando la tua stanza trascinandoti dietro due enormi borsoni neri…io stavo correndo per il corridoio perché come al mio solito ero in ritardo per gli allenamenti con le canoe, nella fretta avevo indossato un semplice costume a quadri blu e bianchi e una maglietta bianca un po’ stropicciata…prima che potessi accorgermi della tua presenza inciampai in uno dei borsoni che nel frattempo avevi posato a terra per prendere la chiave della stanza, che avevi appena trovato…successe tutto così in fretta e non so come, ma mi ritrovai tra le tue braccia…sussurrasti qualcosa a riguardo del mio orrendo taglio di capelli, qualcosa che però alle mie orecchie risuonò come un complimento…poi il mio sguardo si incatenò al tuo per istanti infiniti…un silenzio imbarazzante scese tra noi, ma fu subito spezzato dal tuo sorriso…



“piacere, io sono Viggo!”

“O…Orlando, piacere di conoscerti…”



chissà, forse mi ricordi ancora così, o forse ti sei accorto che sono cambiato, che sono cresciuto…saresti il primo, sai?



Ma forse mi ricordi come un semplice collega, con il quale hai stretto una profonda amicizia…ma pur sempre un collega, niente di più.



Fuori ha cominciato a piovere, se non fossi a Londra direi che il cielo sta piangendo quelle lacrime che io non ho il coraggio di lasciare libere…



Perché?

Perché?



…perché?



Quest’unica domanda affolla la mia mente…come un quesito infinito, rivolto all’infinito caos che racchiude il nulla…



…perché diavolo mi son dovuto innamorare di un uomo…del mio migliore amico…di Viggo…perché proprio lui…?



Cioè, il perché lo so benissimo…quell’uomo è perfetto sotto ogni punto di vista…è dolce, premuroso, forte, sensuale, dannatamente eccitante…



Ma che…ma che cazzo dico?



Orlando vedi di calmarti altrimenti ti metteranno in una camera insonorizzata con solo una camicia di forza addosso…



Ok, ok mi calmo…ok, sono calmo, ora sono calmo…dicevo?
Ah si!



In poche parole è…è…perfetto, si!

Potreste scervellarvi per ore, anche per giorni interi se volete, ma non troverete un solo difetto, una semplice debolezza nel mio Vig!



“mio Vig”? e questo da dove salta fuori??



Mi ci vuole una birra!



Con non molta facilità riesco a sollevarmi dal divano e a dirigermi verso la cucina…prendo una lattina di birra e richiudo il frigo…



MERDA!



Con tutti i fottutissimi posti che ci sono in questa casa, dovevo appiccicare questa fottuta foto proprio sullo sportello del frigo?



Idiota!



La stacco immediatamente e, tenendola in mano, mi dirigo nuovamente verso il divano, diventato ormai tana, per me, animale, braccato dalle sue verità…



Mando giù un lungo sorso di birra gelata; la sento scivolare lungo la gola…torno a fissare la foto…



Ce l’hanno scattata i fotografi durante la passerella, alla premiere di Los Angeles dell’ultimo film della trilogia…il nostro ultimo film…



Sorrido, solo ora mi sono accorto dell’espressione da idiota che ho stampato in faccia…



Ci siamo solo io e Viggo…siamo molto vicini, lui mi cinge la vita con un braccio, una mano sulla mia guancia e le labbra molto vicine al mio orecchio…troppo vicine…non ricordo quello che mi disse, non sono nemmeno sicuro di averlo capito allora, perso com’ero in quell’istante…



Un altro sorso…



Ma come ho fatto a non capirlo prima?
Era così evidente…mi chiedo se anche gli altri se ne siano accorti…



Se tu te ne sia accorto…



Devo parlargli…devo chiedergli se prova anche lui qualcosa nei miei confronti…anche a costo di rovinare la nostra amicizia…devo sapere...devo risentire la sua voce, ne ho bisogno…come una droga, non posso più vivere senza di essa…



Mi sistemo sul divano afferrando il cellulare…



Rimango immobile a fissarlo indeciso…



Rubrica, numero, premo invio…{ehm…scusate nn ho resistito!!!dGil}


Tuuu…uno squillo

Tuuu…due squilli

Tuuu…tre squilli

Tu-tuu…tu-tu-tu-tuuuu…la comunicazione si interrompe…



Cazzo Vig dove sei!?!?



Sconfortato, getto il telefono lontano da me…



Una lacrima scivola finalmente libera sulla mia guancia, subito imitata da altre…

Il silenzio della stanza viene incrinato dai miei singhiozzi, che invano cerco di arrestare portandomi una mano alla bocca…



Piango, piango, piango come non ho mai fatto in vita mia…



Mi sento vuoto, inutile, debole…perché l’amore deve fare così male?



Con questa domanda che, come un uccello in gabbia, vola tra le sbarre della mia mente, lentamente chiudo gli occhi e mi faccio trasportare lontano dalle calde onde del sonno…



-tbc-



devo ringraziare le ragazze della ml V.O in love di Ara x aver commentato la fic e avermi convinto a scrivere anke il 2°capitolo {che spero di riuscire a finire entro la fine dell’anno…nn si sa mai, cn l’ispirazione che viene e che va tt è possibile ­.­}…

un grazie è doveroso alla mia precious Poyel {anke se nn leggerà mai qsta fic^^”} che grazie al suo commento ad un mio post mi ha aiutata ad uscire dalla mia “crisis” personale…grazie anke ad Alij che mi sopporta da 11 anni…Hannon le nipotina, nn so cosa farei senza di te!!!^.^

Gil