.|. Libero di Amare .|.

14. Complice la Luna

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Quando i due arrivarono di fronte alla stanza che Legolas aveva fatto preparare, l'elfo spalancò la porta, lanciò un'occhiata al compagno e compiaciuto domandò:

<Allora... che ne dici?!...> Aragorn rimase a bocca aperta...

La camera era davvero stupenda, sia per com'era arredata, sia per l'atmosfera magica e sensuale che si respirava al suo interno; era particolare innanzi tutto per la forma, infatti era a pianta circolare, con delle eleganti bifore che correvano lungo tutta la parete, lasciando così intravedere buona parte del meraviglioso paesaggio circostante, impreziosito da una splendida luna piena. L'unico mobile presente era un grande letto, anche questo di forma rotonda, ricoperto da un morbido lenzuolo color porpora e da una decina di comodi cuscini. Il pavimento era cosparso di petali di rose rosse, rosa e gialle e di foglie secche ed aromatiche; in un angolo era posato una vassoio con delle ampolle contenenti oli densi e profumati. L'aria era impregnata da un delicato profumo di vaniglia ed inoltre, intorno al letto, erano sistemate decine di candele che con la loro luce fioca contribuivano ad accrescere l'atmosfera sensuale che si respirava. Sembrava un sogno, un mondo a parte circoscritto in una piccola, ma incantevole stanza...

<Beh?... sei rimasto senza parole?!...> la voce di Legolas riportò Aragorn alla realtà:

<C... cosa?...> l'elfo sorrise e ripetè la domanda che aveva fatto poco prima:

<Che ne dici?!... ti piace?...>

<Legolas... è stupenda... è... è un capolavoro!>.

L'elfo invitò l'uomo ad entrare, dopo di che chiuse la porta alle sue spalle.

Aragorn si guardò intorno ancora stupefatto...

<Dunque... è una stanza degna di un re?...> domandò Legolas inclinando leggermente la testa

<E c'è bisogno di chiederlo?!... questa stanza è magnifica... è perfetta...> sul viso di Legolas apparve allora un'espressione maliziosa

<Perfetta... per fare cosa?!...> domandò fissando l'uomo

<Come? Non lo sai mio principe?!... eppure io pensavo che l'avevi fatta preparare apposta!...> anche Aragorn era diventato malizioso e quel gioco lo stava facendo eccitare sempre di più...

Legolas si sedette sul bordo del letto e disse:

<Ma apposta per cosa?... io... non capisco...> Aragron allora si accomodò di fronte all'elfo, gli poggiò una mano sul petto e una intorno al collo e, guardandolo intensamente con occhi ricolmi di desiderio, disse:

<Allora te lo faccio capire io...> e così dicendo spinse Legolas al centro del letto, gli si gettò addosso e prese a baciargli viso e collo con ardente passionalità... l'elfo, che non si aspettava quel gesto selvaggio, strinse le braccia intorno al corpo dell'uomo che nel frattempo gli stava slacciando la tunica...

Quando Aragorn iniziò a sfiorare con la lingua il petto e i capezzoli del compagno che sentiva fremere sotto di sè, Legolas si lasciò sfuggire profondi gemiti:

<Oh Aragorn... si!... mi fai impazzire!...> l'uomo catturò le labbra dell'elfo con le proprie e lo coinvolse in un lungo bacio...

Poi si alzò di un poco e si mise a sedere sulle gambe dell'elfo; lo guardò eccitato e disse:

<Allora? Ti ho rinfrescato la memoria?!...> Legolas sorrise

<Non solo quella!...> Aragorn rise:

<Il mio elfo timido e innocente sta diventando malizioso, eh!?...> Legolas aggrottò leggermente le sopracciglia

<Cosa?!... te lo faccio vedere io se sono timido e innocente!...> Aragorn non ebbe nemmeno il tempo di replicare, che subito Legolas si fiondò su di lui, costringendolo a sdraiarsi e invertendo così i "ruoli" di poco prima...

L'uomo rimase sorpreso, ma si arrese immediatamente all'attacco dell'elfo che lo stava baciando freneticamente... si scambiarono uno sguardo, poi Legolas iniziò a mordicchiare il collo di Aragorn, per poi scendere lungo il petto; mentre con la lingua gli sfiorava la pelle, con le mani gli slacciava i pantaloni... Aragorn osservò eccitato Legolas che si abbassava tra le sue gambe e, quando sentì le morbide labbra del compagno schiudersi su di lui, spalancò gli occhi e trattenne a stento un sussulto di piacere... l'elfo cominciò a muovere lentamente la lingua e a succhiare debolmente la parte più sensibile del corpo del compagno...

Aragorn strinse forte il lenzuolo e si lasciò andare

<Oh, Valar! Legolas!...> l'elfo allora velocizzò i movimenti della sua bocca, provocando così intense scosse di piacere all'uomo, il quale gemette ad alta voce:

<Legolas! Oh, si!... così, così!...> si interruppe un momento per riprendere fiato, poi continuò:

<Legolas! Non... non smettere!... mmh, così!...>

a quella specie di supplica, l'elfo strine con le mani i fianchi del compagno e prese a succhiare con maggior intensità...

Aragorn non riusciva più a trattenersi,  una febbrile estasi si era ormai impossessata di lui... così, tra i sussulti e i gemiti di piacere, l'uomo raggiunse il piacere estremo...

Legoalas riuscì a spostarsi un secondo prima che il corpo di Aragorn si liberasse di quell'adrenalina... poi si distese accanto a lui, in modo da fargli poggiare la testa sulla propria spalla; prese ad accarezzargli col dorso della mano il viso, leggermente sudato... Aragorn allora si strinse a lui e gli sfiorò il collo con un tenero bacio... i loro occhi s'incontrarono e così, sulle labbra di entrambi, comparve un dolce sorriso... Aragorn sospirò e, accarezzando il torace dell'elfo, disse:

<Legolas... sei così bello!... splendido e perfetto... vorrei che questo momento non finisse mai, vorrei restare stretto a te in eterno... è tutto quello di cui ho bisogno...> l'elfo sorrise e rispose con estrema dolcezza:

<Anche per me è così Aragorn... tu mi hai fatto scoprire sensazioni ed emozioni che non avrei mai immaginato di poter provare... mi hai donato tutto un mondo...> lo baciò sulle labbra ed aggiunse:

<E io ti amo immensamente, con tutto me stesso...>. Il re sorrise, poi si alzò lentamente dal letto, si tolse la tunica che aveva indosso e raccolse qualche petalo da terra. Nel frattempo Legolas si era sfilato i pantaloni, rimanendo anch'egli completamente nudo.

Aragorn salì sul letto, inginocchiandosi vicino a Legolas, il quale se ne stava appoggiato sugli avambracci. L'uomo fece scivolare i petali sul petto e sul ventre dell'elfo poi, dopo averlo osservato per qualche momento, prese a baciarlo e a leccarlo sul collo.

Legolas si aggrappò alle spalle del compagno e, con uno scatto, incrociò le gambe dietro alla sua schiena. A quel gesto Aragorn rimase sorpreso, ma non ebbe il tempo di replicare che l'elfo cominciò a spingere con forza il proprio bacino contro quello del compagno, provocando così intense scosse di piacere nel corpo di entrambi.

Aragorn lo assecondò puntando le mani sul letto e imitandone i movimenti... tra i sospiri, Legolas si lasciò sfuggire una supplicante richiesta:

<Oh... facciamo l'amore!...>

l'uomo arrestò i propri movimenti... una scintilla gli attraversò lo sguardo...

Legolas lo fissava negli occhi e non capiva perchè non rispondeva...

<A... allora?...> Aragorn sorrise e disse:

<Ma certo mio principe...> poi si alzò e andò a prendere una delle ampolle che erano sistemate sul vassoio nell'angolo della stanza; quando tornò di fianco a Legolas rimirò l'oggetto che aveva in mano, lanciò un'occhiata all'elfo e, con tono ironico-malizioso, mormorò:

<Ora capisco perchè hai fatto portare tutti questi unguenti...> Legolas rise e, giocando a fare  il "finto innocentino", rispose:

<Ma... veramente servono per fare i massaggi!...> Aragorn rise e con tono ironico disse divertito:

<Si, massaggi... come no!>

<Ma... mio re! Come siete malizioso!...>

<Ah, io?!>

<Io no di certo... sono un elfo timido e innocente, l'avete detto voi!..> si fissarono negli occhi e un momento dopo scoppiarono a ridere di gusto.

Dopo un pò Aragorn tornò serio... mise una mano sulla spalla di Legolas e, guardandolo intensamente, chiese:

<Vuoi che sia io a...> non ebbe bisogno di terminare la frase, che l'elfo annuì dolcemente...

Allora Aragorn aprì l'ampolla e si cosparse le mani con un pò di olio profumato, per poi passarselo sul basso ventre... Legolas lo osservava mentre faceva quei gesti lenti e armoniosi e già pregustava il momento in cui sarebbe avvenuta l'unione dei loro corpi...

Aragorn appoggiò la schiena sui cuscini e, con un gesto dell'indice, invitò Legolas ad avvicinarsi... l'elfo si trascinò a carponi davanti all'uomo... lo baciò prima sulle labbra, poi sul petto e, voltatosi di schiena, sis istemò tra le sue gambe.

A quel punto l'uomo lo prese per i fianchi e si avvicinò al suo fondoschiena con il proprio ventre... iniziò a spingere prima lentamente, poi sempre più energicamente, finchè riuscì a penetrarlo completamente...

Quando Legolas si abituò a quell'ormai famigliare presenza nel suo corpo, strinse con le mani le cosce del compagno, iniziando così a perdersi nel vortice della passione...

Aragorn lo strinse forte a sè, inclinò la testa e gli succhiò la punta dell'orecchio...

<Oh, Aragorn!...> gemette l'elfo, poi l'uomo gli sussurrò sensualmente:

<Tu sei e sarai per sempre soltanto mio!...>

<Certo meleth nin!... sempre e soltanto tuo!...>.

Aragorn fece scivolare una mano lungo il ventre di Legolas e, quando raggiunse la parte più sensibile del suo corpo, chiuse il pugno e cominciò a muoverlo...

<A... Aragorn!... oh, si!...> l'uomo affondò il viso tra i biondi capelli del compagno e mormorò ansimando:

<Ti... ti piace?...>

<Oh, si che mi piace!... Valar!...>

Aragorn muoveva sincronicamente sia il bacino, sia la mano con cui stava facendo perderela ragione a Legolas... strinse le labbra per soffoccare un profondo gemito che sarebbe stato troppo rumoroso...

Legolas stava rapidamente raggiungendo il "limite"... avvertiva continui ed insistenti fremiti di piacere e sentiva crescere dentro sè un palpitante fuoco che, da una parte sentiva l'urgente bisogno di spegnere, dall'altra non avrebbe mai voluto che si esaurisse...

Così, tra gemiti e sospiri, raggiunsero entrambi il tanto agoniato estremo piacere, sulla soglia del quale sentirono i loro corpi fusi in un'unica, indescrivibile cosa...

Aragorn si staccò con decisione da Legolas e, stremato, si distese sulle lenzuola fresche; l'elfo gli si gettò contro e lo abbracciò debolmente.

Si guardarono per un istante e si scambiarono un dolce sorriso.

Così, mentre i loro respiri tornavano lentamente regolari, si addormentarono stretti l'uno al corpo dell'altro, complici di un prezioso segreto che la notte avrebbe custodito gelosamente tra le sue braccia oscure e protettive... un segreto spiato solo dalla pallida luna che ora se ne stava lì, un pò invidiosa, ad osservare silenziosamente quei due amanti dallo sguardo appagato e sereno...