.|. Buon Compleanno Viggo .|.

by Gilraen Veneanar

 

Una lettera con su scritte parole d’amore; un giorno molto importante e... una sorpresa indimenticabile!

Commedia/Sentimentale | Slash | Rating PG | One Piece

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Londra, 20 ottobre 2003

 

Caro Viggo,

mi dispiace di non poter essere lì con te, in questo giorno così speciale...vorrei tanto abbracciarti e sussurrarti all’orecchio quella semplice frase, per poi baciarti e ripeterti fino alla fine del tempo, quanto ti amo, mentre il tramonto inonda la tua città, di fiamme dorate, incandescenti...avvolgendoci nella sua luce ardente, come il nostro amore.

Ti amo Viggo...si lo so, sto diventando troppo sdolcinato, e questo non è da me...ma tu sai irretirmi; quando penso a te, dalle mie labbra, escono parole che prima non avrei mai detto a nessuno, per il semplice motivo che ne ignoravo l’esistenza...si, proprio così, tu mi ha fatto conoscere l’amore, mi hai insegnato ad amare ogni cosa, e a concepirla come un immenso dono concessoci da qualcosa di Superiore.

Grazie amore mio, per quello che hai fatto per me, per tutto il tempo passato assieme, per avermi dato il tuo amore, il tuo cuore...

Buon compleanno Viggo...purtroppo non posso essere lì per sussurrartelo all’orecchio, cullato dalle le tue braccia, proprio nel momento in cui la natura ci rivela la sua grandezza...mi duole saperti lì da solo, a guardare quello splendido tramonto, mentre il vento ti scompiglia i capelli facendoti rabbrividire...

Scusami ancora.

Tuo per sempre,

con amore...

Orlando

 

Viggo richiuse la lettera che stava leggendo...

Un sorriso indecifrabile fiorì sul suo viso, era felice ma allo stesso tempo si sentiva terribilmente vuoto senza il suo Orli vicino.

Sospirò lanciando un ultima occhiata alla città incendiata dai colori del tramonto...sorrise, questa volta non c’era tristezza nei sui occhi, no...si era reso conto di esser divenuto prevedibile: Orlando nella lettera aveva descritto perfettamente la scena che ora, lui, suo malgrado, stava recitando...un soffio di vento gli scompigliò i capelli, rabbrividì.

Rientrò in casa, chiudendo la finestra dietro di sé.

Quelle poche parole avevano rallegrato il suo spirito...

Andò a sedersi sul divano, appoggiando la testa allo schienale...immagini, dapprima sfocate, balenarono dinanzi ai suoi occhi, facendosi man mano sempre più nitide ed inconfondibili: ricordi dei tempi passati assieme, custoditi, come perle preziose, in uno scrigno di cristallo.

...il loro primo incontro, prima di iniziare le riprese de “il Signore degli Anelli”, quando bastò solo uno sguardo a fargli capire che la loro non sarebbe stata una semplice amicizia, bensì qualcosa di più...anche se a quei tempi non avrebbe mai immaginato che quel giovane attore, ancora inesperto, sarebbe diventato, per lui, l’unica ragione di vita.

...il loro primo bacio, tutti i dubbi e le incertezze causate da quel semplice gesto d’amore, ma anche le sensazioni provocate dal contatto con quelle labbra, così dolci e sensuali, di cui adesso non poteva più fare a meno.

...la prima volta che si amarono, in preda a sentimenti che mai, nessuno dei due  aveva provato...ripensò a tutte quelle domande che affollavano la sua mente in quei momenti, e alle risposte che solo gli occhi di Orlando sapevano dargli.

Il suono di un campanello lo riportò immediatamente alla realtà...riaprì gli occhi, e quelle immagini si dissolsero nella nebbia della sua mente...

Si diresse svogliatamente verso l’ingresso, lentamente aprì la porta e...

 

“SORPRESAAAAAAAA!”

 

Non potè che sorridere nel vedere tutti i suoi più cari amici, lì davanti a lui, mentre cercavano di non far cadere un’immensa torta al cioccolato sulla quale era stato “dipinto” il regale volto di Aragorn (...improvvisamente “avverto un leggero languorino” ^___^ NdGil), uno dei personaggi più famosi che l’attore aveva interpretato...un personaggio che per lui non sarebbe stato facile dimenticare...

 

Improvvisamente gli tornò in mente un verso di un’opera classica

...
Galeotto fu il libro e chi lo scrisse...

 

Già, se Tolkien non avesse scritto quel libro, e se Peter Jackson non ne avesse tratto un film epico, la sua storia con Orlando forse non avrebbe mai visto uno di quei tramonti che piacevano tanto al giovane attore...

Un velo di tristezza oscurò per qualche istante il suo volto fiero...infatti, dopo aver letto quella lettera, dietro quella porta avrebbe sperato di trovare il suo Orli...ma purtroppo la vita non è un film (nessun riferimento alla song degli Art31! NdGil), e queste cose succedono solo nel mondo di celluloide...un mondo che lui conosceva molto bene, infondo, era un attore, ma come spesso si dice, la speranza è sempre l’ultima a morire...

Scosse leggermente la testa, come a volersi scrollare di dosso quei pensieri, che lentamente lo stavano rendendo di nuovo triste, e si apprestò a chiudere la porta, continuando a salutare uno ad uno i suoi ospiti, quando...

“La tua ospitalità è piuttosto diminuita ultimamente...Ramingo!”

Nel sentire quelle parole dietro di sé, il cuore di Viggo sussultò, e il sangue cominciò a scorrergli nelle vene come se fosse un fiume di lava incandescente...non poteva essere vero...

Sapeva benissimo a chi apparteneva quella dolce voce, ma non aveva la forza di voltarsi...forse perché, memore del mito di Orfeo, temeva che, una volta che si fosse girato, la visione del suo amore si sarebbe dissolta nel nulla, rivelandosi una semplice illusione...ma no! Queste cose non succedono nella realtà, cercò di convincersi...

Lentamente si girò...nel frattempo gli altri avevano smesso di badare a lui, dirigendo le loro attenzioni sulla torta che, per colpa dei soliti due, ovvero Dom & Billy, era finita in terra (tsk! Che spreco!!! NdTutti)...

Viggo non potè credere ai suoi occhi, dinanzi a lui si trovava Orlando, il suo Orlando, che, con un sorrisetto, se ne stava appoggiato sullo stipite della porta (tanto x la cronaca, immaginatevelo così...

...oppure così... ...fate voi! NdGil)

 

“...c-cos...tu...qui?” l’emozione era troppo forte da contenere e per poter formulare un discorso coerente...

“Beh...non mi sarei perso il tuo compleanno per niente al mondo!” disse Orlando con tono ironico, facendo un passo avanti.

Senza poter resistere oltre, Viggo l’abbracciò, più forte che poteva, ignorando i commenti, e  i sussurri che si levarono nell’altra stanza, dove si trovavano gli altri.

“Perché non mi hai detto niente...”

Non fece in tempo  finire la frase che Orlando lo attirò a sé, baciandolo con ardore...

“Sorpresa!...buon compleanno, amore mio!” gli sussurrò dolcemente il giovane sulle labbra, quando si allontanarono per respirare...

“...non ci posso credere! Tu sei qui, con me...adesso! Non ci speravo più...” balbettò Viggo, ancora in preda all’emozione...

“C’è sempre speranza!” gli rispose Orlando, cercando di imitare il tono di voce del compagno, prima di baciarlo di nuovo.

 

-fine-

 

Evvivaaaa!!!

Qsta è la prima fic, non tragica, che scrivo e che concludo (veramente è la mia prima fic che concludo, in generale ^^” NdGil)!

Spero solo di non aver accelerato il ritmo di morte dei vostri bei neuroni...qndo io scrivo possono succedere strane cose...^,^”

Ehm, solo una cosa...COMMENTATE, COMMENTATE, COMMENTATE!!!

 

Captain Gil Sparrow è__Ø