.|. Il Trono di Gondor .|.

Atto V

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ATTO V SCENA I

 

Radura Oscura. Notte. Tutto tace. Una quiete più rumorosa delle urla di battaglia ha avvolto tutto. Incalza, avanzando tra le ombre. Non c’è traccia dei nemici. Il bosco intorno è disseminato di cadaveri. La maggior parte sono quelli delle forze di Mordor, ma anche molti soldati di Gondor sono caduti.

Aragorn è disteso a terra, crollato al suolo, inerme. Il  volto, contro il terreno scuro e arido, è contratto in una maschera di dolore, le lacrime si sono prosciugate sulla sua pelle, il corpo piegato dallo sforzo di contenere gli spasmi che l’hanno colto.

Tutto tace. Il respiro dell’Uomo è lento… sempre più lento… dopo pochi istanti quasi non si riesce più a sentirlo… Le forze lo stanno abbandonando. Si sta lentamente spegnendo. Finché una voce…

 

AW: Im Arwen… (sussurrando) apri gli occhi… apri gli occhi Aragorn… sono io… Avanti, svegliati… (scuotendolo) torna alla vita Aragorn…

A (muovendosi appena): …ah… mmmh…

AW (insistendo): Avanti, così… apri gli occhi… aprili…!

A (aprendo gli occhi): …mmmh…

AW: Bene…

A (biascicando): A… A..rwen… sono…

AW: Si, sei vivo…

A (richiudendo per un istante gli occhi): …il buio… il buio…

AW: È ancora notte, Aragorn… avanti, tra poche ore rivedrai la luce…

A (mormorando): La… luce…?

AW: Si, l’alba… il sole sorgerà presto…

A: …il sole…

AW (con tono deciso): Sorgerà… almeno così sembra. Forse le ombre sono scomparse per il momento…

A (riaprendo gli occhi e mormorando): A… Arwen… sto… male…

AW: Lo so…

A: …non riesco a muovermi…

AW: Ci riuscirai…

A: …ho dolore dappertutto e… paura…

AW: Non sei ferito, ti passerà presto…

A: …sento come… come un macigno su di me… non riesco a… sono come paralizzato…

AW (guardandolo con compassione): Aragorn…

A: …schiacciato a terra…

AW (indugiando): Ti… aiuterò io…

 

breve pausa

 

A (voltandosi dall’altra parte): …perché…?

AW: Perché… cosa…?

A (mormorando): …perché non mi hai lasciato morire qui, Arwen…?

AW (sospirando): Morire… Aragorn…

A: (continua a fissare la notte e a tremare per il freddo e per i dolori)

AW: …morire… A cosa può servire lasciar morire un uomo…? (guardandolo con fermezza) Per vendetta forse…?

A (sussurrando): …affinché quell’uomo paghi il prezzo del male che è riuscito a fare…

AW: Credi che la morte sia un prezzo poi così alto, Aragorn…? Credi che la vendetta possa lavare le colpe…?

A: (sospira)

AW: …e inoltre, se non è stato il fato a decidere della tua vita, questo significa che… (interrompendosi) tu, nonostante tutto, hai ancora un ruolo da giocare…

A (voltandosi a guardarla): Arwen…

AW: Cosa…?

A: Arwen… so bene ciò che è successo ora… (il volto gli si vela di tristezza) ricordo tutto… ora tutto si sta… (sobbalzando) ah! …riversando su di me… tutto… il… dolore, il mio… corpo sta so..soffrendo… per tutto il male che io… ho fatto soffrire a voi… a te e a…

AW (guardandolo con pietà): Aragorn…

A: …ed è giusto così…

AW: Stai tremando…

A (iniziando a tremare con violenza): …è giusto… che io soffra t..tutto, t..tutto quanto… Lasciami… morire qui… da solo…

AW (chinandosi su di lui): Stai vaneggiando, Aragorn…

A (tremando): …il… il buio… il b..buio… mi manca l’aria… lasciami mori… ah! …il buio… la luce non… c’è più… le p..prigioni… (iniziando a singhiozzare) le p..prigioni… il buio… io ho…

AW (toccandogli la fronte con la mano): Hai la febbre alta Aragorn…

A (singhiozzando sempre più forte): …ho ucciso… la… luce… nel… buio…

AW (stringendolo a se): Aragorn, calmati… sssht… calma… calma…

A: …l’ho… ucciso… nel buio… (piangendo) me… mel…

AW: Aragorn…

A: …meleth… (singhiozzando disperatamente) meleth… meleth… LASCIAMI MORIRE…! MALEDICIMI ARWEN… UCCIDIMI…! MELETH…!

AW (stringendolo con forza): Aragorn… basta… calmati…

A (gridando tra le lacrime): LEGOLAS!

AW: Calmati…!

A (mormorando): L…L…Legolas… Legolas… Le..Legolas…

AW: Legolas è al sicuro… Legolas è… (breve pausa) vivo… lui sta…

A (dimenandosi): …no… NO… LUI NON È VIVO… NON È VIVO PERCHÈ IO L’HO UCCISO…!

AW: …sssht… Sta solo riposando… (accarezzandolo) Sta solo riposando…

A (calmandosi improvvisamente): No Arwen… l’ho ucciso io… dentro…

 

breve pausa. Silenzio…

 

AW (sussurrando): Dobbiamo andare Aragorn… dobbiamo andare…

A (con un lamento): N..no…

AW: Forza…

A: Lasciami qui… al mio destino…

AW (cercando di sollevarlo): Avanti, andiamo…

A (alzando il volto colmo di lacrime): Arwen…

AW: (lo guarda)

A: …ti avrei fatto uccidere… Ti avrei…

AW (risoluta): Basta ora…!

A (breve pausa): Perché continui a starmi vicina…?

AW (sospirando): Per riportarti a casa…

 

 

ATTO V SCENA II

 

Gondor. Stanza da letto di Legolas. Dieci giorni dopo la battaglia, Legolas non si è ancora risvegliato. È mattina. L’Elfo sta dormendo, i capelli biondi occupano tutto il cuscino, alcune ciocche gli ricoprono le spalle. Il volto esanime e più chiaro del solito è illuminato dalla luce rosea dell’alba che filtra dalla finestra semiaperta.

Arwen è accanto a lui, lo sta vegliando. Gli stringe una mano tra le sue… lo osserva, sensibile ad ogni suo respiro. Osserva il petto fasciato, chiude gli occhi, prega con dei sussurri, li riapre continuando a scrutarlo con lo sguardo preoccupato ed implorante. D’improvviso, nella quiete, si odono dei passi lungo il corridoio che si fermano davanti alla porta della stanza. Arwen sobbalza, e velocemente si avvia verso l’uscio. Apre la porta e la richiude velocemente alle sue spalle.

 

AW (alzando gli occhi): Aragorn…!

A (mormorando sommessamente): …come… come sta…?

AW: (scuote la testa)

A (prendendole un braccio): …Arwen, dimmelo…!

AW (sospirando): Come vuoi che stia…? La ferita del pugnale era più profonda di quanto credessi… (interrompendosi) gli ha sfiorato il cuore…

A: (chiude gli occhi, abbassa la testa e sospira)

AW: Sono passati dieci giorni ormai… non ho mai smesso di vegliarlo… neppure un istante… ma lui… (breve pausa) non si è ancora svegliato… non ancora…

 

breve pausa

 

AW (fissando il vuoto): Quel… pugnale… era destinato a me, doveva colpire la mia schiena, e invece Legolas… lui… mi ha protetta… con il suo corpo…

A (si copre gli occhi con una mano gemendo): …se penso che la causa di tutto questo sono io… sono io…

AW (parlando quasi a se stessa): …quando ho sentito (singhiozzando) il suo corpo contro il mio scivolare a terra… e il suo gemito… ho pregato che non fosse vero… e poi… quando mi sono voltata e…

A (interrompendola): B..basta Arwen… basta…

AW (alzando di colpo la testa): Piangi ora…? (fissandolo con occhi di ghiaccio) Non… non dovresti neppure essere qui TU…!

A (sommessamente): Avresti potuto lasciarmi morire… nella radura…

AW (con rancore): …se non l’ho fatto, Aragorn… è perché IO non ho il coraggio di uccidere un uomo…

A (sussultando): …ti prego…

AW: Ora ascoltami, re di Gondor… questo palazzo è tuo… non sarò certo io a cacciarti… l’unica cosa che qui non è tua… è questa stanza…

A: Ma… Arwen…

AW (interrompendolo): Sta’ lontano da lui, Aragorn…!

A (guardandola attonito): Arwen… come puoi chiedermi una cosa del genere…?

AW (colma di rabbia): Come posso…? Tu sei stato capace di chiedere una cosa ben peggiore…! Anzi no… scusami… di ORDINARE…

A: Arwen…

AW: …già, ordinare… perché tu sei il re… (colpendolo al petto) …TU SEI IL RE, VERO ARAGORN…? TU PUOI TUTTO, NON È COSÍ…? NON È COSÍ…?

A (afferrandole delicatamente i polsi): Arwen… ti prego… calmati…

AW (singhiozzando): …e il tuo potere ora sta uccidendo il mio Legolas…

A: No Arwen… è il potere dell’Anello che voleva uccidere… (breve pausa) il MIO Legolas…

AW: No! Sei tu che volevi farlo! Volevi… ucciderlo… anzi, era me che volevi uccidere… E alla fine… (con disprezzo) sei soltanto riuscito a distruggere… l’anima del tuo Elfo…

A (appoggiandosi al muro): Sei… crudele…

AW: Tu lo sei!

A: LO SONO STATO, È VERO…!

AW (incalzando): Lo sei stato…

A (portandosi le mani al volto e iniziando a singhiozzare): Non ero in me… non ero io… era l’Anello… era l’Anello e…

AW (interrompendolo): Anello o meno, Aragorn… quello che hai fatto… non so se si potrà mai cancellare...

A: Hai ragione… e se tu mia avessi lasciato morire… forse… si sarebbe persa traccia di ogni cosa…

AW (guardandolo con orgoglio): La tua morte non avrebbe potuto comunque cancellare nulla… soltanto tu puoi farlo…

 

breve pausa

 

A (alzando il volto implorante): Fammi… entrare…

AW (sgranando gli occhi): Cosa…?

A (scuotendo la testa): …te ne prego… voglio vederlo…

AW (incredula): Stai forse… scherzando…?

A (allungando la mano verso di lei): …non… non ho avuto il cuore di dirtelo… ma io… si… può sembrarti assurdo… ho bisogno di vederlo…

AW (scostandosi da lui): No, Aragorn…!

A (avvicinandosi a lei): …ogni giorno… ogni notte sono venuto davanti a questa stanza… volevo entrare, ma sapevo che c’eri tu… non potevo… allora appoggiavo l’orecchio alla porta per poter sentire anche un solo suo sospiro… un segno che mi dimostrasse che fosse ancora in vita… poi però non riuscivo a sentire nulla… (accasciandosi) nulla…

AW (guardandolo): Non posso farti entrare, Aragorn…

A (singhiozzando): …ti prego… ti scongiuro…

AW: …io non… (breve pausa) Ti informerò io sulle sue condizioni…

A (scuotendo la testa): Le tue parole non mi bastano più Arwen…

AW (indugiando): Ti… ti dovranno bastare invece…

A: …no…

AW: …mi dispiace ma… non posso farti entrare…

A: …perché…? Cosa ti costa…?

AW (tergiversando): …non sono io a… Estel, se lui si dovesse svegliare e ti dovesse vedere accanto, sul letto, dopo tutto quello che è successo… (interrompendosi) …no Aragorn… lui non ti vorrebbe vicino…

A (ammutolendosi): …come puoi saperlo…?

AW: Aragorn…

A: …come puoi… (sollevandosi) Legolas, nella… nella radura… mi ha chiamato… ha pronunciato il mio nome…

AW: Ti prego…

A: …ha teso la sua mano… ha…

AW: Smettila…

A: …continuato a chiamarmi…

AW: …Aragorn…

A: …era me che voleva, Arwen…!

AW (guardandolo e scuotendo la testa): Lui voleva soltanto toglierti l’Anello…

A: …i..infatti… E l’ha fatto… e tutto è cambiato da allora… tutto è ritornato come prima…

AW: No, Estel… niente sarà più come prima…

A (incalzando): È stato l’Anello a rendermi crudele, io non lo sono… guardami Arwen…! Guardami ora…! Ti sembro crudele…? (prendendole il volto fra le mani) Guardami Arwen…! Sono solo un uomo distrutto… solo… (interrompendosi) il sortilegio è finito…

AW (scostando il volto): …niente è più come prima, Aragorn… (breve pausa) non nel cuore di Legolas…

A (scuotendola leggermente): …come puoi saperlo…?

AW (guardandolo di sbieco): …non può essere diversamente…

A (guardandola negli occhi): Arwen… fammi entrare…

AW (decisa): No…!

A (avvicinandosi a lei): …ho bisogno di vederlo…

AW: Aragorn…

A (prendendole la mano): …non… non resisto…

AW (entrando nella stanza e continuando a fissarlo): Torna… nelle tue stanze… re Elassar…

 

breve pausa

 

A (indietreggiando e alzando le mani): Non ti costringerò… Arwen… non ti costringerò a far nulla… io…

AW (spazientendosi): …ti prego…

A: …dammi solo un’ultima possibilità…

AW (cercando di richiudere la porta): E a che cosa servirebbe, Estel…? A creare altro male… a farlo soffrire ancora…?

A (guardandola fisso): Tu non puoi sapere Arwen… (con voce rotta) Legolas avrebbe capito… (allontanadosi) Legolas avrebbe… capito…

AW (guardandolo allontanarsi): Aragorn…

A: (si blocca)

AW (sussurrando): …speri ancora nel suo perdono, non è vero…?

A (voltandosi con occhi pieni di dolore): Nel suo perdono…? Si…

 

 

ATTO V SCENA III

 

Palazzo di Gondor. Notte.

Solo la flebile luce di una candela rischiara appena la stanza in cui Legolas riposa. È appoggiata su un piccolo tavolo accanto al letto, ed illumina debolmente il volto dell’Elfo. La fiamma ondeggia sulla sua pelle. Legolas respira appena.

Arwen è accanto a lui. Lo veglia incessantemente, ma la stanchezza, attimo dopo attimo, la sta vincendo. Chiude gli occhi. China la testa. Sta per crollare… Poi si risveglia di colpo. Riapre gli occhi e continua pazientemente ad assisterlo. Di colpo la porta si apre…

 

AW (sobbalzando): …oh!

A (mormorando): Arwen…

AW (alzandosi di scatto e andando verso di lui): Aragorn…! Cosa ci fai qui…?

A: Perdonami… Non ce l’ho fatta… non ho resistito…

AW (mormorando): …ti avevo detto di non entrare…

A (guardandola con occhi imploranti): …dovevo…

AW: Oh Aragorn…

A: …ti prego, cerca di capirmi… non… non trattarmi come se fossi un… assassino… ti prego…

AW (fissandolo): Ma tu Aragorn, sei…

A (interrompendola): …non dirlo Arwen…! …non dirlo… (appoggiandogli la testa contro la sua) ti prego… non dirlo…

AW (interdetta): Aragorn… spostati per favore… stai rendendo tutto più difficile così…

A (sobbalzando): Le..Legolas… (muovendosi verso di lui) Legolas…

AW (parandosi davanti a lui): Aragorn, fermo…!

A (prendendole le mani): Legolas… (fissandolo incessantemente) Arwen, lasciami… andare…

AW: No…!

A (aggrappandosi a lei): …non me lo impedire… ti prego… (iniziando a piangere) ho bisogno di vederlo davanti… a me… (singhiozzando) ora che è così vicino…

AW (bloccandolo ancora): …non posso… fermati…

A: Ho bisogno di vedere se sta bene…

AW (poggiandogli una mano sul petto e spingendolo appena indietro): Sta bene…

A (con occhi arrendevoli): Arwen, non… non gli farò alcun male…

AW: Aragorn…

A (continuando a guardarla): …il mio cuore è stato ottenebrato, è vero… ti prego Arwen… ho bisogno della sua luce… di un po’ della sua luce per continuare a…

AW (con aria di sfida): Della… della sua luce…?

A (prendendosi la testa fra le mani): Ne ho bisogno… ne ho bisogno…

AW (con rabbia): Ne hai bisogno, eh…? Anche lui ne aveva… giù, nelle prigioni… (spingendolo indietro con più forza) Nelle prigioni… dove l’hai gettato tu…

A: Arwen… io so quello che ho fatto…

AW: Lo sai…?

A (respirando a fatica): Io so… di aver perso tutto…

AW: Hai perso lui…

A (breve pausa): S..si… l’ho perso… (stringendo i pugni) lo so… Non ti chiedo di riaverlo…

AW: Non puoi riaverlo… e forse nemmeno io… (breve pausa) Aragorn… (fissandolo) forse Legolas non si sveglierà mai più, lo sai questo…?

A: (piega la testa e inizia a singhiozzare sommessamente)

AW: Credevi di vincere, re Elessar…? Credevi che sarebbe stato tutto così semplice…? Uccidere me… e dominare lui…?

A (con un gemito strozzato): Arwen…

AW: …e invece (indicando Legolas) guarda cosa hai fatto… guarda…

A (balbettando): Perché non mi hai lasciato morire…? Perché…?

AW: (lo guarda in silenzio)

A (estraendo un pugnale e porgendoglielo): Prendi questo… e fallo ora…

AW (indietreggiando): A..Aragorn…

A: Fai ciò che avresti dovuto fare dieci giorni fa…

AW: Ti prego…

A: Non ha più senso vivere, per me… non ha più senso…

AW: B..basta… Estel… basta…

A: Uccidimi, Arwen… UCCIDIMI…!

AW (voltandosi dall’altra parte): No… basta spargere sangue… (guardando Legolas) lui non lo vorrebbe…

A (lasciando cadere il pugnale a terra): Il buio… mi ha reso cieco… Legolas era la mia vita… senza di lui… non riesco più a vivere… (guardandola implorante) Soltanto un attimo, ti chiedo… voglio solo vedere il suo volto… per avere la forza di superare anche questa notte…

AW (breve pausa): Va bene…

A: Ti prego…

AW (sospirando): Va bene, Aragorn…

A: (si stacca da lei)

AW: (lo segue con lo sguardo)

A (avvicinandosi all’Elfo, intimorito): P..principe… Oh mio dolce principe… (crollando in ginocchio accanto al letto) Legolas… oh Legolas… (iniziando a singhiozzare) meleth… perché… (prendendogli una mano e baciandogli con dolcezza le dita) perché…

AW: (continua a guardarlo in silenzio)

A (portandosi la mano dell’Elfo alla guancia): senti… senti le mie lacrime…? Senti… La tua mano è fredda… possa il loro calore riscaldarti… (interrompendosi) Le mie lacrime… (abbassando la testa) le mie lacrime… il loro calore… non… non serviranno a nulla…

AW (abbassando gli occhi): Aragorn…

A (sussurrando tra le dita di Legolas): …come… come sono egoista, vero amore mio…? Come sono sciocco… maledetto… egoista… CRUDELE…! (alzando il volto) Avere la pretesa di essere io a riscaldarti quando invece stai… (breve pausa) morendo… perché io stesso ti ho privato del mio calore… come ho potuto… come ho potuto… (crollando su di lui piangendo) sono stato io ad ucciderti… con il mio gelo…

AW: (si avvicina a lui)

A (piangendo): …non posso far rinascere il fuoco che ho soffocato con il ghiaccio…!

AW (poggiandogli una mano sulla testa): Aragorn…

A (gemendo): A..Arwen… avevi ragione tu…

AW: (lo guarda costernata)

A: …la morte… non è il prezzo più alto che si possa pagare… c’è di peggio… c’è di peggio… (singhiozzando) un prezzo ancora più alto…

AW (sussurrando): …basta Estel…

A: …il prezzo che si paga… per aver dubitato dell’amore… PER AVER TRADITO…! (breve pausa) …per aver tradito…

AW (chinandosi su di lui): Aragorn…

A (rialzando il volto): Il potere mi ha illuso con la sua forza… e poi ha segnato la mia disfatta…

AW (cercando di rialzarlo): Aragorn… Estel… avanti, alzati…

A (mormorando): …n..no…

AW (intenerendosi): Hai già visto abbastanza… forse troppo per i tuoi deboli occhi… forza… ti accompagno nella tua stanza…

A (aggrappandosi a Legolas): NO!

AW (sussurrando): Va a riposare Estel…

A (voltandosi verso di lei): …il mio sonno è ormai occupato soltanto da incubi… voglio restare con lui…

AW: Avanti…

A (fissando Legolas): Non… non c’è dolore più grande che vederti giacere qui e sentire l’amore esplodere di nuovo nel petto, dopo la follia…

AW: Aragorn…

A (appoggiandosi al petto dell’Elfo): …e non poterti aiutare…

AW: Infatti… non puoi aiutarlo… non puoi far niente per lui… e anche per te sarebbe una tortura…

A (alzando la testa lentamente): Ti prego Arwen… lascia che lo vegli io…

AW: Oh Estel… no…

A: …voglio leggergli nel volto… (tremando) tutto il male che gli ho fatto…

AW (fissandolo): Quel volto ti spezzerà il cuore…!

A: …ti prego Arwen…

AW (rialzandosi e allontanandosi): E se si dovesse risvegliare…? Cosa farai Estel…? E se avesse paura di te e ti scacciasse…?

A (breve pausa): Se vorrà rifiutarmi… dovrà essere lui a dirmelo… Ascolterò le sue parole e… soltanto allora me ne andrò veramente…

 

 

ATTO V SCENA IV

 

Arwen esce dalla stanza. Aragorn resta solo, accanto al letto di Legolas. Incredulo, commosso, si alza per mettersi seduto sul letto. Ha quasi timore di guardarlo. L’innocenza del volto dell’Elfo è troppo forte per lui. Le lacrime iniziano a scendere copiose sul volto del Ramingo, che prende una mano dell’Elfo tra le sue, e inizia a parlare…

 

A (sussurrando): Se solo potessi sentirmi mio principe… potesse la mia voce scendere in te e risvegliarti… Ma forse… è meglio di no… è meglio così… Oh no, non sarebbe la dolce melodia del fuoco, ma la stonata musica del ghiaccio… riconosceresti subito quel ghiaccio… MI riconosceresti… e non mi daresti il tempo di continuare… (prendendogli le mani) ed io invece voglio parlarti. Ascoltami dunque… ascolta la mia confessione… non mi resta che farla a te, perché a nessun altro posso parlare… Già… come ai vecchi tempi in cui… (con voce rotta) io e te eravamo felici… La gioia e il dolore te li confidavo… tutti… La mattina e la notte esistevano soltanto per raccontarli a te… Ricordi Legolas… (baciandogli le mani) ricordi la magia del primo istante in cui ci siamo conosciuti…? Io, ancora Ramingo dal cuore umile, mi inginocchiai al cospetto tuo e di tuo padre, timoroso e affascinato… Ero approdato a Bosco Atro per caso… non me ne volevo più andare… ricordi…? Ricordi, non è vero…? Ancora prima delle parole ci raccontammo tutto soltanto con gli sguardi… mi persi nella tua luce… mi persi… Lì, sul trono… oppure più tardi quando mi accompagnasti nella mia stanza… oppure tra i colori di quel primo tramonto che vedemmo insieme… ricordi Legolas…? Quel tramonto… il giorno che fuggiva… la… luce… (iniziando a piangere) si… la luce… la condividevamo assieme quella luce… la luce, melamin… la stessa luce che hanno condiviso i miei occhi… (poggiandosi sul suo petto) Come… come ho potuto… (con rabbia) come ho potuto rendermi così cieco… così cieco da spegnere anche i tuoi occhi… (singhiozzando) Oh Legolas… Legolas… anche ora su questo letto il tuo volto è capace di brillare… (portandosi le mani dell’Elfo al volto) illuminami ti prego… ti prego… ne ho bisogno… Non cessi di farlo…? Perché…? Perché anche ora sei così bello… così struggente… io non posso… non voglio pensare che… (gettandosi su di lui) NON VOGLIO PERDERTI…! (bloccandosi di colpo) …ma io… io ti ho già perso… (alzandosi di scatto) oh no… dimmi che non è vero… tu non sei lontano, vero Legolas…? …oh no… io sento che… non è possibile… non ora… non… (girando il volto) NON POSSO FARE A MENO DI TE…! Perché proprio ora…? (avvicinandosi nuovamente a lui) …ti prego, parlami… dischiudi le tue labbra e dimmi che è stato solo un maledetto incubo… (con voce rotta) si… solo un incubo… come ne facevi tu… e io ti rassicuravo tenendoti stretto a me… ri..ricordi…? Ho… ho bisogno di sentirti… io ho bisogno di… parla Legolas… ti prego… dì ciò che vuoi… cacciami… ma fammi sentire che sei vivo… (abbracciandolo) FAMMI SENTIRE ANCORA LA VITA…! (singhiozzando sommessamente) …sono stato io… è soltanto colpa mia… se tu desideri il silenzio… è giusto… ma questo silenzio mi ucciderà… mai come ora sento che mi ucciderà…! Io non sono come te… oh no… tu… tu… hai resistito al buio delle prigioni… alla forza dell’Anello… alla mia… (interrompendosi e singhiozzando più forte) alla mia crudeltà… come ho potuto…? Ma io… io non ce la faccio… vederti così… la tua luce inerme… la tua luce che ho spezzato… mi getta nel buio più pesto… non ce la posso fare… (piangendo su di lui) sono debole… sono fragile… sono superbo… sono… MALEDETTAMENTE UMANO…! (con un gemito strozzato) Parlami ti prego…! PARLAMI…! (alzandosi e sorridendo disperato) …ricordi… ricordi… le nostre prime parole… su quel colle… senza pensare a niente… mentre vedevamo il giorno morire… ricordi Legolas…? …ti prego, dimmi di si… dimmi… (breve pausa) la tua voce… mi incantava… ancora non lo sapevo ma… era la tua voce la mia forza… il tuo corpo la mia luce… ancora non lo sapevamo… ma… l’amore… stava scrivendo qualcosa per noi… tra i colori della sera… nei tuoi… occhi… nella tua… purezza… noi vivevamo solo… nel donarci l’un l’altro… Ma tu non lo sapevi… io non lo sapevo… io forse non l’ho mai capito… ho distrutto tutto… ho distrutto… (continuando a singhiozzare) perdonami… se un giorno potrai, ti prego perdonami… Ma ora ti scongiuro, ritorna… non m’importa se mi caccerai… non… ma ti prego… fammi rivedere ancora quella sera… nei tuoi occhi… aprili… meleth… aprili…! Svegliati…! Torna alla vita…! Io ho bisogno ancora di quel tramonto… anche se solo per un istante… apri gli occhi e… DIMMI ADDIO…! (crollando su di lui) …sarò comunque felice…

 

ATTO V SCENA V

 

Gondor. Stanza di Legolas. Notte. Aragorn si è appena addormentato, è crollato sul petto dell’Elfo; una mano stringe quella di Legolas. L’Uomo l’ha vegliato per tutta la notte. Le luci dell’alba sono ancora lontane. Improvvisamente un tremore…

 

L: …mmmh…

 

breve pausa

 

L (muovendo appena la testa): …oh…

 

breve pausa

 

L (mormorando confusamente): …mmmh… cosa…

 

breve pausa

 

L (aprendo appena gli occhi): …dove…

 

breve pausa

 

L: …dove… sono…

 

breve pausa

 

L (spalancando gli occhi e guardandosi intorno): …dove… (breve pausa) la mia… stanza…

 

breve pausa

 

L (sospirando): …a… a… Gondor… ancora…

 

L’Elfo guarda il soffitto per qualche istante, poi stringe istintivamente la mano di Aragorn nella sua…

 

L: …ma… cosa… (abbassando gli occhi) A..Aragorn…! (breve pausa) …no… (scuotendo la testa) no… (tentando di allontanarsi) no… no… (non riuscendo a muoversi) …NO…!

A (svegliandosi di colpo): Oh… ma cosa… (alzando la testa) Legolas…!

L (annaspando): …no… no… non tu… no…

A (mettendosi a sedere accanto a lui ed accarezzandogli il volto): Legolas…! (sorridendo) Sei vivo…!

L (balbettando): …no… cosa… cosa vuoi ancora da me… cosa…

A: Calmati…! (prendendogli le mani) Ti prego, calmati…

L (scuotendo la testa spaventato): …no… sta’ lontano da me…!

A: Legolas, sono io…!

L (breve pausa): Già… sei tu… lo so… sta’ lontano da me…!

A (incalzando): Sono io, Legolas…! Il vero Aragorn questa volta…!

L (scuotendo la testa): …n..no…

A (cercando di accarezzargli il volto): …non voglio farti del male…! (sorridendo commosso) Sei… sei vivo… (breve pausa) non immagini quale gioia…!

L (indietreggiando faticosamente): …vattene…!

A (bloccandolo): Ascoltami…! Ascoltami, ti prego…!

L: No…! No…!

A: Guarda le mie mani Legolas…! Vedi qualcosa… oltre le mie dita…?

L (bloccandosi): Dove… (breve pausa) dove lo stai nascondendo…?

A: Da nessuna parte…!

L (con tono deciso): Ce l’hai in tasca… vero…?

A (cercando di tranquillizzarlo): No, qui non c’è nessun anello…!

L: Ah, davvero…?

A (avvicinandosi ancora di più al suo viso): Credimi Legolas…! Devi credermi…!

L (fissandolo): …e perché dovrei…?

A (indugiando): …perché… (breve pausa) perché è tutto… tutto finito Legolas…

L (con rancore): Ho già sentito queste parole… dopo avermi liberato quando… quando mi promettevi la luce… e invece… (breve pausa) mi hai gettato in un’oscurità ancora più profonda…

A (disorientato): L’oscurità… si…

L (guardandolo con occhi di ghiaccio): Perché dovrei crederti, Aragorn…?

A: …ascolta… ascolta… (con occhi umidi) io… io so… tutto il male che t’ho fatto… ma… aspetta… fammi parlare ti prego… io… (breve pausa) tutto quel male… si sta… riversando su di me ora…

L (mormorando scuotendo la testa): …non m’importa…

A (incalzando): …Legolas… sto soffrendo tutto… tutto…! Nel corpo e nell’anima…

L: Non m’importa…!

A: STAVO MORENDO, LEGOLAS…! (iniziando a piangere) …stavo morendo…

L: (alza gli occhi e lo guarda)

A (abbassando la testa): …nella radura…

L: (scuote la testa)

A: …è stato… tremendo… è stato… Spasmi… dolore… mi mancava l’aria… io…

L (mormorando appena): Tu… non sai… quello che significa morire veramente…

A: …mi mancava l’aria… e… buio… buio… buio dappertutto…

L (sussurrando): …buio…?

A (piangendo): …solo buio… non vedevo più nulla… niente più luce… niente più…

L (fissandolo torvo): …luce…?

A: (alza appena la testa)

L (sibilando): …LUCE…? E tu mi vieni a parlare di luce…? TU…! Sei stato tu a privarmene…!

A (piangendo): Lo so… lo so… ma ti prego, io…

L: …TU… non immagini… il male che mi hai fatto…

A: Legolas… ti prego…

L (appoggiandosi sui gomiti): …mi… mi… hai… fatto prigioniero… hai cercato di corrompermi… volevi costringermi… mi hai ingannato… facendomi credere che fosse tutto finito… l’hai fatto solo per… umiliarmi… MI HAI UMILIATO…!

A (singhiozzando): …Legolas…

L: SEI STATO IL MIO AGUZZINO, ARAGORN…!

A: (lo guarda ammutolito)

L: …sei stato… il mio aguzzino… tu… (con la voce tremante) tu… l’Uomo che amavo… la mia stessa vita…

A: (singhiozza attonito)

L (abbassando la testa e piangendo): …HAI CERCATO DI DARMI LA MORTE…! (lasciandosi ricadere sul letto, coprendosi gli occhi con un braccio e singhiozzando)

A (avvicinando la mano tremante): …non io… non io, Legolas…! Sauron… l’Anello…

L: …la tua debolezza…

A (interdetto): La mia… si… (ritirando la mano) la mia debolezza… è… è vero… sono debole… sono debole… (crollando su di lui) debole…

L (allontanandolo): Si, lo sei Aragorn… lo sei…

A (aggrappandosi a lui): …eri tu la mia forza Legolas… SEI TU…!

L: Cosa…?

A: …dammene ancora…! Dammi la forza per…

L (soffocando un singhiozzo): Vattene…

A (alzando il volto): C..cosa…?

L (senza guardarlo): …vattene… Aragorn…

A: …no…!

L (alzando il tono di voce): Vattene ho detto…!

A: …dammi un’altra possibilità…

L (spingendolo via): Vattene…!

A: …sto soffrendo abbastanza…

L (singhiozzando): Vattene Aragorn… VATTENE…!

 

breve pausa

 

AW (spalancando la porta): COSA STA SUCCEDENDO…? (gettandosi verso il letto e abbracciando Legolas) …Aragorn…?

A: (singhiozza disperato con la testa fra le mani)

AW (scuotendo la testa): Cos’è accaduto…?

A (mormorando): Le..Legolas…

AW (con tono deciso): Aragorn!

A (cercando di avvicinarsi a Legolas): …io…

L: (si stringe di più ad Arwen)

A (allungando una mano): …ti prego…

L: (chiude gli occhi)

A: …meleth…

L (mormorando): V..vattene…

A: (abbassa la testa e continua a piangere)

AW: Ti prego Aragorn… vai ora…

A: …no…

AW (mormorando): …è meglio che tu vada Estel…

A (con un sussurro soffocato): Arwen…

AW: Fallo per… lui…

A (guardando Legolas disperato): Legolas…

L (balbettando): …va… via…

A: …ti… prego…

L: …esci di qui…

A: …perdonami…!

L (alzando appena il volto): Esci… da questa stanza, A..Aragorn…

A: Me..meleth…

L: …non… chiamarmi più così… Non chiamarmi più… così… Aragorn…

A: (si alza ammutolito)

AW: (lo guarda allontanarsi)

A (aprendo l’uscio): …potrai… potrai mai perdonarmi… meleth…?

 

pausa

 

L: (crolla singhiozzando appoggiato al petto di Arwen)

AW (accarezzandolo con dolcezza): Oh… dolce principe… (baciandogli la fronte) Legolas…

L: (continua a piangere)

AW: Oh Legolas… ci sono qui io… sssht… ci sono qui io…

L: (si stringe di più al petto di lei)

AW (chiudendo gli occhi): …sei… vivo… oh Valar… sei vivo… non riesco a…

L (alzando il volto): …è stato lui… a vegliarmi stanotte… vero…? Vero, Arwen…?

AW: …si…

L (ansimando): L’ho trovato… l’ho trovato stamattina… addormentato sul mio petto…

AW: Oh Legolas… io ho… ho cercato di… di dirglielo… ho tentato di… non farlo entrare qui… ma…

L (spalancando gli occhi): …l’ho cacciato… l’ho cacciato…

AW (interdetta): Legolas…

L: …sono stato io a cacciarlo, Arwen…

AW: (lo abbraccia di nuovo)

L (iniziando nuovamente a piangere): …sono stato io… sono…

AW: Non potevi fare altro, Legolas… non…

L (costernato): …se n’è andato…

AW (baciandogli la nuca con ardore): Hai fatto la cosa giusta, Legolas… (cullandolo) non c’era altra via d’uscita…

L: (piange sommessamente)

AW: …non c’era… altro da fare…

L (con voce rotta): …sta… soffrendo…

AW: Ha fatto soffrire anche te…

L: …sta… male…

AW: Oh Valar…!

L: …anche se ho cercato di odiarlo… lui era… così vero… e…

AW: …non puoi…

L: …io l’ho cacciato…

AW: …far nulla per lui…

L (alzando lentamente il volto): …il perdono, Arwen… non sono riuscito a perdonarlo…