.|. Il Trono di Gondor .|.

Atto III

~

ATTO III SCENA I

 

Palazzo del re. Notte. La prigione è completamente al buio. Legolas è crollato a terra, disteso. Sta dormendo, raggomitolato sul pavimento gelido.

Fuori la luna è alta nel cielo, e soltanto un filo della sua luce d’argento filtra attraverso la piccola fessura.

I respiri dell’Elfo si fanno lenti e affannosi.

Ancora una volta la porta della prigione si apre. Entra Aragorn…

 

A: Legolas…

L: Mmmh…

A: (si avvicina velocemente a lui)

L (ansimando): Aragorn… sei qui…

A (sussurrando): Si, mio principe…

L (con un filo di voce): Ti… ti scongiuro… portami via…

A: Si, Legolas… si…

L: (tende una mano verso Aragorn)

A (afferrandolo): Forza…

L: Ti prego… (ansimando) aiutami… non riesco ad alzarmi…

A: Avanti mio principe… vieni…

L : …mi mancano… le forze…

A (dolcemente): Ti sostengo io…

 

Fanno qualche passo fuori dalla cella, ma Legolas si accascia…

 

A (sorreggendolo): LEGOLAS…!

L: A..aiutami…

A: Coraggio…

L: Non… riesco a… camminare…

A: …metti un braccio attorno al mio collo… ti sorreggo io… avanti… (breve pausa) Guarda… guarda lassù, sopra di te… la luce, Legolas…! La luce…!

L (mormorando): La… luce…

A: Si… e sempre più intensa… Ancora pochi passi e ti invaderà…

L (con un debole sorriso): S..si… si… Aiutami… (abbassando la testa) Soltanto… qualche ora in più… e sarei morto, Aragorn… sarei… morto…

A: (sospira)

L (fermandosi): Estel… tu… (ansimando) ti rendi conto di quello… che mi hai fatto, vero…? Ti rendi conto…?

A (chiudendo gli occhi) Oh Valar…

L (avvilito): Tu volevi… uccidermi… Aragorn…

A: Io… io…

L: …nel buio… Sai che per me… la luce è… vita…

A (sospirando): Lo so, Legolas… lo so…

L: …e lo è anche il tuo… (interrompendosi) Sei stato… crudele… (con voce rotta) così crudele…

A (balbettando): Crudele… si, è vero… terribilmente… (soffocando un singhiozzo) Non… non potrò mai perdonarmelo…

L: È stato… orribile… un incubo… (piangendo) UN INCUBO…

A: Un incubo… che sono stato io a farti vivere… (fermandosi un istante contro il muro) Non potrai mai perdonarmi, Legolas… è così…?

L: (scuote la testa piangendo)

A (ansimando): Io… non volevo ucciderti… non l’avrei mai fatto… È stato… un momento di follia… di paura… di debolezza… Io… ti avrei liberato comunque…

 

breve pausa

 

L (guardandolo titubante): E adesso…? È… è tutto… finito…?

A: (continua a fissare il pavimento senza rispondere)

L: È tutto finito… Aragorn…? È questo che… vuoi dirmi…?

A: Legolas… io… (sospirando) Mi crederesti se ti dicessi che… dopo tutto quello che ti ho fatto… io… io… (breve pausa) Si… si, è tutto finito…

L: (sospira continuando a guardarlo)

A: Ma… (singhiozzando) ma tu… non potrai mai credermi… Non potrai mai più… guardarmi negli occhi… e avere fiducia in me… lo so… lo so… non potrai mai più pensare che…

L (interrompendolo): Estel… (breve pausa) Io voglio solo sapere la verità…

A: La… verità…?

L: Io… ti crederò… se tu mi darai la tua parola…

A: (resta in silenzio e continua a fissarlo)

L: È tutto finito dunque…? È finito veramente…?

A: S..si… si…! Oh Legolas, si…! (singhiozzando e stringendolo a se) È finito… è finito…! Mai più rivedrai queste oscure prigioni…! Soltanto la luce del sole…! Tornerai nelle mie stanze, se vorrai… e non dovrai temere più nulla… Oh, Legolas… (tremando) non ce la faccio a vederti così e a pensare che sono stato io la causa di tutto questo… Non ho il coraggio di chiedertelo… non dovrei… ma ti prego… (breve pausa) perdonami… perdonami…

L (balbettando): Aragorn… i tuoi occhi… (sfiorandogli il volto) Sei… sei tornato quello di prima…?
A (sussurrando): Si…

L: Sei di nuovo… tu…?
A: Io… io… si… ora… sono davvero io…

L: Sei… tornato…?

A: Si…

L: È la verità…?

A: Si mio principe…

L (appoggiando la testa sul suo petto): Ho sofferto… ho sofferto…

A (sussurrando): Oh Legolas…

L (singhiozzando): …il dolore… è stato straziante…

A: Lo so… io…

L (interrompendolo): Dov’è l’Anello…?

A (sobbalzando) L’Anello…?

L (incalzando): Dov’è, Aragorn…?

A (sospirando): L’Anello è… (breve pausa) nella… (con voce incerta) stanza segreta e… sta aspettando Frodo…

L: Me lo giuri…?

A: (annuisce)

L (aggrappandosi a lui e fissandolo risoluto): Me lo giuri?

A: Si, Legolas…

L: Fammi vedere le mani…

A (scuotendo la testa) No…

L (sgranando gli occhi): C..cosa…?

A (prendendogli le mani): Stringile!

L (stringendo le mani di Aragorn nelle sue): Non…

A (interrompendolo): No, Legolas… non c’è nessun anello…

L: Allora è vero… l’hai tolto…!

A (con aria grave): Mi stava… distruggendo…

L: Oh si, Estel… quell’anello sarebbe stata la tua condanna… la tua…

A (interrompendolo) Legolas… non parliamone più, ti prego…

L: (sospira)

A (conducendolo fuori): …ora voglio soltanto che tu veda la luce…

L: Si… si, Aragorn…

A: Alza gli occhi… guarda…!

L: Oh… oh Estel… la… la luna… (sorride ansimando) la luce… la luce della luna…

A (guardandolo commosso): Nessuno ti impedirà più di vederla…!

L: (lo guarda rasserenato)

A (sorridendogli): Andiamo nelle mie stanze ora…

 

 

ATTO III, SCENA II

 

Palazzo del re. Stanza da letto di Aragorn. Notte. Una vento leggero sibila soffiando tra le tende, muovendole. La stanza è illuminata dal chiarore della fiamma delle candele che ondeggia quando il vento le raggiunge.

Atmosfera calda… intensa… sinistra…

Aragorn è disteso su un fianco, in silenzio. Legolas cammina indugiando per la stanza, ora ad occhi bassi, ora scrutando quasi furtivamente ogni singola parte di essa. Sembra non fidarsi. Non rivolge mai lo sguardo ad Aragorn. Al contrario, sente quello del re su di se. L’Uomo segue ogni mossa del compagno in silenzio. Sorride. Distrattamente carezza i lembi del lenzuolo sotto di se.

L’attesa si fa lunga… L’unico rumore percepibile nella stanza è il loro respiro nell’aria.

Aragorn si alza dal letto e si avvicina a Legolas che è rivolto verso la finestra. Sta guardando fuori, pensieroso e assorto. L’Uomo gli poggia una mano sulla spalla. Legolas sussulta. Lo sfiora. L’Elfo si volta appena.

 

A: Hai ancora paura di me…?

L: Io… non lo so… Il ricordo della prigionia è ancora troppo vivo nella mia mente…

A (appoggiando la testa sulla schiena dell’Elfo): Sono stato crudele con te… vero…?

L: Si, lo sei stato, Aragorn… io… non ti avevo mai visto così… e contro di me, poi…! Contro di me…

A (stringendosi a lui): Lo so… E se tu stanotte vuoi allontanarmi… se tu non vorrai…

L (interrompendolo e voltandosi): Non è questo Aragorn, lo sai… (sospirando) ma tu… mi hai ferito… profondamente…

A (allontanandosi da lui): Hai ragione… non so come potrò rimediare… Forse non è stata una buona idea portarti di nuovo qui nella mia stanza…

L (afferrandolo per un braccio): Aragorn…

A (guardandolo): Puoi fare ciò che vuoi… sei libero…

L: (segue con lo sguardo Aragorn)

A: (va a stendersi su letto in silenzio)

 

breve pausa

 

L: (indugia ancora un istante davanti alla finestra)

A (mormorando, fissando il soffitto): Perché l’ho fatto… perché…?

L: (lo guarda con occhi colmi di tristezza)

A: Non potrò mai perdonarmelo… mai…

 

breve pausa

 

L: (si avvicina lentamente al letto)

A: (continua a fissare il soffitto e a sospirare)

L (sedendosi accanto a lui): Aragorn… io…

A (sussurrando): Cosa…?

L (osservandolo): …vorrei potermi fidare di te… come un tempo, ma…

A (interrompendolo): …non puoi…

L (sospirando): Cerca di capirmi, ti prego…

A: Ti capisco, Legolas… anch’io se fossi al posto tuo, dopo quello che ti ho fatto… oh Valar…

L (abbassando la testa): Già…

A: (chiude gli occhi)

L (con voce tremante): È stato terribile… terribile, Aragorn… Quei passi nella prigione che rimbombavano intorno a me… la tua voce… sibilavi parole… i tuoi occhi… oh, quella luce malvagia e tu… tu con quella luce stavi guardando me… stavi…

A (interrompendolo): Basta…

L: Aragorn…

A: Basta… basta… ti prego Legolas, basta…

L: …ho avuto davvero paura… paura di te…

A (voltandosi su un fianco dando le spalle all’Elfo): Non continuare ti prego… (con voce sommessa) sono stato così… crudele… (alzando il tono) maledettamente crudele… mi odio, non immagini quanto…! (piangendo) Malvagio contro il mio principe… l’Elfo che amo… l’Elfo che…

L (stendendosi dietro Aragorn e sfiorandolo): Oh Aragorn… non…

A: Non… non toccarmi…

L: (lo accarezza)

A (tremando): …non sono… degno di…

L: No… no… (breve pausa) È stato tremendo questo è vero, ma…

A (mettendosi supino e guardandolo): …ma…?

L: …sento che nel tuo cuore c’è ancora qualcosa di buono…

A: Legolas…

L: Si… lo sento, mio re…

A: …come puoi…

L (poggiandogli un dito sulle labbra): Non parlare… non parlare più ora…

A: Ma…

L (scuotendo la testa): …non voglio pensare all’Anello … e a tutto il male che ti ha bruciato dentro… ma a qualcosa di bello… noi due… come… come un tempo… perché adesso… (guardandogli le mani) è tutto finito… vero, Aragorn…?

A: (lo guarda stupito per un istante)
L (sussurrando): Estel…

A: (si avvicina al volto di Legolas)

L: Dimmelo… ancora…

A: (chiude gli occhi respirando profondamente il profumo dell’Elfo)

L: …ti… ti prego…

A (mormorando): Si…

L (chiudendo gli occhi): Voglio sentirti, Estel… voglio sentire che è vero…

A (incerto): Vuoi… sentirmi, Legolas…?

L: Dimostramelo, Aragorn…

A: Come posso…

L (avvicinandolo a se): Ho bisogno di dimenticare…

A: Io…

L: Ti prego…

 

breve pausa

 

A: D’accordo… d’accordo… (portando le mani dell’Elfo sulle sue labbra) Io credo che… (solleticandogli le dita con la lingua) possa darti la certezza… Credo che…

L: A..Aragorn…

A: …presto non avrai più dubbi…

L (ansimando): Vorrei tanto che fosse… così…

A (passandogli un braccio attorno alla vita): Se tu vorrai fidarti ancora di me…

L: (inizia ad accarezzargli il petto)

A: …io… (scivolando con le labbra sul collo di Legolas) riparerò al male che ti ho fatto…

L (gettando lentamente indietro la testa): Davvero…?

A (mordicchiandolo): Oh si, mio dolce principe…

L: E… come pensi… ah… di fare…?

A (avvicinandolo a se): Oh, a dire il vero… ancora non lo so…

L (ansimando profondamente): Oh… Aragorn…

A (spingendolo in dietro e passandogli la lingua sul petto): …ma per farlo… ho bisogno del tuo permesso…

L (gemendo debolmente): Permesso… accordato…

A: (sorride e si spinge ancora di più su di lui)

 

breve pausa

 

A: Cosa… cosa ti sta succedendo dolce principe…? (con voce suadente) Stai forse…

L: Oh…

A: …perdendo… il controllo…?

L (lasciandosi cadere sul letto): Le mie… le mie difese…

A: …cosa…?
L (ansimando): …stanno… crollando…

A: Lo sento… il tuo corpo… brucia…!

L (spingendosi contro di lui): Ti desidero… ti desidero, Aragorn… (con sempre più intensità) …oh… ti desidero…

A (chiudendo gli occhi ed iniziando ad ansimare): …Legolas…

L: Voglio… perdermi…

A: Si…

L: …tra le tue…

A: Si, Legolas…

L: …braccia…

A (stendendolo del tutto): E sia…!

L: Aragorn…

A (fissandolo): Con il piacere… voglio cancellare ogni traccia del male che ti ho fatto… (iniziando a muoversi su di lui) Con la passione…

L (gemendo): Oh Valar…

A: …restituirti quel calore che ti ho tolto… (baciandolo con ardore) Legolas… io voglio… sentire la tua pelle contro la mia… sentire il tuo fuoco crescere con il mio… voglio…

L: Oh Aragorn…

A (incalzando): …il tuo respiro sul mio collo… voglio sentirti vibrare contro di me…

L: …ah… lo… lo voglio anch’io… lo voglio…

A: Grida il mio nome, Legolas… gridalo…! Non per paura… ma per desiderio…! Ti prego, (ansimando) fammi sentire… che mi vuoi ancora…

L: Ah… si… si…

A (abbassandosi su di lui e sussurrandogli all’orecchio): …voglio farti mio stanotte…

L: (chiude gli occhi)

A: (inizia a succhiargli la punta dell’orecchio)

L: Estel… ah…

A: (scivola con la mano lungo il petto dell’Elfo)

L (ansimando): C..cosa… vuoi… f..fare…?

A: (sorride e inizia a scorrere lungo il bordo dei suoi pantaloni con la punta delle dita)

L: Ah…

A: (lo guarda con occhi colmi di desiderio e lentamente spinge la sua mano sotto la stoffa)

L (ansimando): Aragorn… ti prego…

A (passandogli la lingua tra le labbra): Forse non vuoi… mio Elfo…?

L (dischiudendole e gemendo): …vuoi… vuoi farmi… impazzire…?

A: Voglio che tu… senta solo me stanotte … e null’altro… Voglio che tu… senta dentro…

L: Oh Aragorn…

A: …tutto… il mio… amore…

L (muovendosi con passione contro di lui): Voglio perdermi in te, Estel…

A (interrompendolo): Voltati…

L: Cosa…?

A: Ho detto… voltati…

L (voltandosi con il petto contro il materasso): Aragorn…

A (sussurrando): Voglio toccarti… (baciandogli i capelli) e… baciarti… (iniziando a sfilargli i pantaloni) Lasciati andare…

L: Oh Estel, io…

A (spogliandosi lentamente): Sssht…

L: (apre un poco le gambe e inarca la schiena)
A (mordendosi le labbra): Oh Legolas… il tuo corpo… (sfiorandoglielo con una carezza) il tuo collo… la tua pelle… ah… non resisto…

L (stringendo tra le mani il cuscino): Fammi tuo… fammi tuo, Aragorn… non posso più attendere…

A (mettendosi lentamente sopra di lui): Ancora un attimo… voglio sentire la mia      pelle accarezzare la tua… il mio ventre sulla tua schiena…

L: Estel… ti voglio…

A: Ancora un istante…

L: …n..no…

A (iniziando a muoversi su di lui): Riesci a sentirmi, Legolas…?

L: Oh si… si…

A (spingendosi appena): C..cosa senti…?

L: Io… ah… (appoggiando la testa contro il suo petto) sento…

A (muovendosi ancora): Questo…? Stai forse sentendo il mio calore…?

L: Si… il tuo… oh Aragorn… (ansimando profondamente) ti prego… ti… ti desidero…

A (cingendogli la vita con le braccia): Ancora un istante…

L: No…

A: …voglio stringermi a te… così…

L: E..Estel…

A: Ancora un…

L: Aragorn… io… Ah…!

 

breve pausa

 

L (sussurrando): Aragorn… lentamente… ti prego, fai piano… mi sento ancora debole…

A: Si… si, Legolas… non voglio farti del male… (rallentando i movimenti) Se… se siamo qui adesso… è perché voglio renderti felice…

L: Estel… si…

A: …vorrei riscattarmi per…

L (interrompendolo): Sssht… sono io ora a voler farti sentire l’amore…

A (commosso): Oh Legolas… io…

L (voltandosi): Oh mio re… (poggiandogli le mani sul petto e trovandosi sopra di lui) lasciati abbracciare… lascia che accarezzi le tue spalle… le tue braccia… il tuo petto… così…

A: Mio principe… non sai quanto mi sei mancato queste notti… (interrompendosi) ma stanotte volevo essere io a farti perdere la testa, e invece…

L: (sorride)

A: …lo stai facendo tu…

L (malizioso): I ruoli si sono forse invertiti, mio re…?

A: Si… forse…

L (chinandosi su di lui): Davvero…?

A (mormorando): Perché… perché non provi ad essere tu il mio re, per questa notte…?

L (sorridendo): Estel…

A (guardandolo negli occhi): Fai di me ciò che vuoi…

L: C..cosa…? Io… si…

A (afferrandogli i fianchi): Avanti…

L (iniziando a muoversi su di lui): Sai bene… mio re… (baciandolo con passione) cosa ho intenzione di farti…

A: Cosa, Legolas…?

L: Ti terrò prigioniero… tra le mie braccia… nel mio… corpo…

A (chiudendo gli occhi): Si…

L: Lentamente… ti farò mio…

A: (dischiude le labbra e sospira profondamente)

L (sensualmente): Non hai via di scampo, Estel…

A (ansimando): Vuoi forse… dominarmi…?

L (ansimando): Sono io il tuo re stanotte, ricordi…?

A: Cosa…?

L (sussurrando): Sono io il tuo re… abbandonati…

A (chiudendo gli occhi e voltando il viso alla sua destra): Il mio re… tu…?

L (perdendosi dentro di lui): Si…

A (ripetendo a se stesso): Il… mio… re…?

L: Oh… oh Valar… oh Aragorn…

A: Tu…?

L (afferrandogli le spalle): Io… mi sto perdendo… mi sto… ah…

A: (fissa i vestiti sparsi sul letto)

 

breve pausa

 

L (ansimando): Sei in mio potere ora… re di Gondor…

A: (allunga velocemente la mano dentro la tasca della vestaglia)

 

pausa

 

A: Ne sei proprio sicuro…?

L (spingendosi ancora di più dentro di lui): …si…

A (breve pausa): Non ne sarei tanto convinto se fossi in te…!

L (abbandonandosi completamente): …Aragorn…

A: Non credo che…

L (ansimando): …oh…

A (allontanandolo con forza): …tu abbia ragione…

L: …ma cosa…

A (gettandosi d’improvviso su di lui): TU sei in mio potere… Legolas…

L (frastornato): Estel…

A (ansimando): …e io voglio… (toccandolo) dimostrartelo… così…

L: …oh… ma che…

A: Apri le gambe…!

L (gemendo): Ah... Aragorn…

A: Si Legolas… così…

L (ansimando e stringendosi ad Aragorn): …non… fai piano…

A (chiudendo gli occhi): …oh Legolas…

L: Piano… ti prego…

A: …non riesco…

L: Ah…

A: …a fermarmi…

L: Ah… si…

A: Non riesco…

L: Aragorn…

A: …a trattenere la passione…

L: (si morde le labbra)

A (accelerando i movimenti): Legolas… Legolas… LEGOLAS…

L (gettando indietro la testa): AMAMI…!

A (crollando su di lui): …si… (ansimando) si… ti… amo… si…

L: Oh Estel…

A: …mio…

L: (ansima con il cuore in tumulto)

A: …tesoro…

 

breve pausa

 

L (bloccandosi): Te..tesoro…?

A: …meleth…

L: Hai detto… mio tesoro…

A (alzandosi un poco per guardarlo negli occhi): Perché lo sei… sei il mio tesoro… il mio amore… la mia…

L: (lo scruta in silenzio)

A: …si… la mia stessa vita…

L: La tua stessa vita…? D..davvero…?

A (sibilando): Oh si… (fissandolo) La tua vita… mi appartiene…

L: Si Aragorn… (intrecciando le sue dita a quelle dell’Uomo) è vero… io ti app…

A (interrompendolo e baciandolo): …si meleth… l’ho sentito… stanotte tu…

L (scostandolo appena): Estel… aspetta… no…

A: (continua a baciarlo)
L: Sei… sei strano…

A (baciandogli il collo): Sssht…

 

breve pausa

 

L (con voce incerta): A..Aragorn…

A: Stanotte… tu… sei stato parte di me…

L: Aragorn…!

A: Cosa…?

L (balbettando): Che… che cos’è…?

A (ironico): Che cos’è… cosa…? Sei tu Legolas…! Sei tu che mi fai impazzire…!

L: Tu…

A (sensuale): Cosa…?

L (sgomento): Tu hai l’Anello al dito…!

A (sprezzante): Quale anello…?

L (con un filo di voce): L’A..Anello… (allontanandolo debolmente) L’Uni..co… l’Unico…

A (sibilando): Ancora quest’anello?

L: Mi avevi… giurato che… che…

A: Giurato…?

L: …era tutto… finito… (iniziando a singhiozzare) Mi avevi… promesso… ancora… l’amore…

A (sprezzante): Già… l’amore…

L (paralizzato): Avevi detto che… te l’eri tolto… che era… nella stanza segreta… in attesa di Frodo… (breve pausa) Mi hai mentito… perché…?

A: Me l’ero tolto infatti… ma tu… (minaccioso) pretendevi di dominarmi… (breve pausa) di dominare ME… ti rendi conto, Legolas…?

L: D..dominarti…? Ma cosa…

A: …e assoggettarmi al tuo potere…

L: Io desideravo solo… amarti…

A (sibilando): Pretendevi di essere il mio re… (sollevandosi di scatto) MA QUI, L’UNICO RE SONO IO…!

L: N..no… no… NO…!

A (afferrandogli i polsi): Sono io l’unico… ad avere il potere… IL POTERE…!

L: TU NON SEI RE… MA SEI SCHIAVO…! SCHIAVO DEL POTERE…!

A (minaccioso): Cosa…?

L (gettandosi su di lui): Levati quel maledetto anello Aragorn! (tentando di sfilarglielo) Levatelo…! LEVATELO!

A: No…

L: Levatelo, o giuro che te lo toglierò io con la forza!

A: Lasciami…!

L: No, mai…!

A (afferrandolo e gettandolo a terra): Lasciami ti ho detto!

L (cadendo): Ah! (breve pausa) …Aragorn…

A (sporgendosi dal letto e sogghignando): Non crederai davvero di avere la meglio su di me con la forza…?

L (a terra, incredulo): Aragorn… ti prego…

A: …non puoi battermi…

L (guardandolo attonito e scuotendo la testa): …che cosa vuoi fare…? …cosa…?

A: Tutto ciò che piacerebbe anche a te se tu… (breve pausa) se tu non me lo impedissi…

L (abbassando la testa): …basta… basta… (breve pausa e rialzando il volto) BASTA…!

A: Ma tu continui a voler rovinare ogni momento che stiamo insieme…

L (alzandosi di scatto e prendendo il volto di Aragorn tra le mani): …basta Aragorn… ti prego… (singhiozzando) smettila… smettila… non voglio più sentirti parlare così…

A (impassibile): Rifiuti la verità, principino…? Sai bene che se mi comporto così è soltanto colpa tua…

L (prendendogli le spalle e scuotendolo): NO…! La colpa è dell’Anello…! La colpa è dell’Anello…!

A (spostandosi di scatto): Ora mi hai veramente stancato Elfo…

L (crollando sul letto): Tu sei pazzo… (con un filo di voce) L’Anello ti ha reso pazzo…

A (sibilando): Basta… mi sono stancato… mi sono stancato di te, delle tue parole, delle tue pretese…

L: (singhiozza)

A (voltandosi verso di lui): Pensavo tu mi amassi… (con disprezzo) come sei falso…

L (tra le lacrime): …Aragorn…

A (additandolo): Tu… tu volevi soltanto possedermi…!

L (sgranando gli occhi): No… Aragorn… io volevo amarti…! Con la stessa passione con cui tu hai amato me poco fa…!

A: Amarmi…? Non ti credo, Elfo! Mi sono accorto sai, della tua falsità… (alzandosi dal letto e avvicinandosi a lui) e invece sono stato io a possederti, o se preferisci… amarti… (inginocchiandosi dietro di lui e bloccandolo contro il letto) Hai perso la battaglia, principe di Bosco Atro…

L: Aragorn… smettila…

A: Hai perso! Non sei perfetto, Legolas…!

L: …mi stai ferendo…

A: Sei uno come tanti altri…!

L: …ti prego…

A (spingendosi contro di lui): Ed io voglio solo perfezione attorno a me…

L: …Aragorn…

A (interrompendolo): …mentre tu… non lo sei più!

L: No…

A (baciandogli il collo): So che tu mi vorresti ancora…

L (ansimando): Smettila… ti prego…

A (sussurrando): …ma sono io…

L: …basta…

A (con disprezzo): …A NON VOLERE PIÙ IL TUO AMORE…!

L (con la voce strozzata): …Aragorn…!

A (staccandosi di colpo da lui): Non ho più bisogno di te, Elfo!

 

pausa

 

L (alzandosi lentamente e voltandosi verso Aragorn): Mio re… in questo momento la tua crudeltà è senza limiti…

A: (sorride compiaciuto)

L (parlando a fatica): …ma io so che non è questo ciò che tu sei…

A: (lo guarda con aria di sfida)

L: Pensavo che stanotte tra le tue braccia… il Male sarebbe stato sconfitto… (breve pausa, con tono più duro) ma… ora mi rendo conto… che TU sei il Male…

A: (lo guarda gelido)

L (apparentemente arreso): Ora ho capito… è vero… il Male ha vinto… (incalzando) TU mi hai posseduto… TU hai avuto il potere… TU non mi hai amato… TU mi hai usato…!

A (distogliendo gli occhi da lui): Ma che cosa stai dicendo, Elfo…?

L: Sarai soddisfatto adesso… hai ottenuto quello che volevi, non è così…?

 

pausa

 

L: È vero, Aragorn… non ho potuto fare nulla contro di te… non sono nemmeno… riuscito ad amarti come volevo…

A: (lo fissa con cipiglio)

L (indicandolo): …perché TU non me l’hai permesso…

A (continua a guardarlo con occhi colmi di rabbia)

 

Legolas si avvicina d Aragorn, a poca distanza dal viso… Gli occhi di ghiaccio dell’Uomo si scontrano con quelli carichi di dolore ma decisi dell’Elfo…

 

L (con tono incisivo): Hai vinto tu, Aragorn…

A (scostando Legolas e avvicinandosi alla finestra): Non ci sono né vinti né vincitori qui, Legolas… io ti ho soltanto preso con passione, e quando ho messo l’Anello sono solo riuscito a farlo meglio…

L: Ti sbagli Aragorn… e quando hai messo l’Anello sei diventato completamente incapace di amarmi…

A (suadente): Incapace? Dici che sono incapace? Eppure ti ho sentito vibrare sotto di me… ti ho sentito… Come puoi negare che io ti abbia soddisfatto…? (breve pausa) O forse… (breve pausa) tu… tu stavi solo fingendo, Legolas…?

L (scuotendo la testa e fissandolo): No… no, io…

A (avvicinandosi a lui minaccioso e prendendolo per le spalle): Stavi fingendo, Elfo? Avanti, dimmelo!

L: Come puoi dire una cosa del genere…? Come puoi pensare che…

A (interrompendolo): E magari… stai fingendo anche ora, vero Legolas…? No… i tuoi occhi innocenti non mi convincono…

L (spaventato): Aragorn… ti… ti prego… lo sai che io…

A (scaraventandolo sul letto con violenza): NON TI CREDO…! (gettandosi su di lui) Prima mi rifiuti, poi dici di amarmi… come posso pensare che tu non stia fingendo…?

L (con voce tremante): Che… cosa vuoi farmi… ancora…?

A (con cattiveria): Quello che ti meriti!

L (divincolandosi): No… basta…! SMETTILA ARAGORN!

A (iniziando a strappargli nuovamente i pantaloni di dosso): E quello che ti meriti…

L: …LASCIAMI!

A (bloccandolo): …non è il mio amore, no…

L: Aragorn!

A (iniziando a muoversi su di lui): …non ne sei degno…

L: (volta il viso per evitare i suoi baci)

A: …cosa stai facendo…? Eviti anche le mie labbra ora? (bloccandogli il viso contro il materasso) Dunque… no… non mi stavo sbagliando…

L (mormorando): …no…

A (voltandolo con violenza): Sai cosa ti meriteresti per tutto questo, Elfo?

L: Aragorn…

A: TACI! Non voglio sentirti! (ansimando) Voglio… voglio solo averti… ma come lo dico io stavolta…!

L (singhiozzando): Ma io… non voglio te… io non voglio te…

A (con la voce colma di rabbia): Non vuoi me…? Allora è vero…! (breve pausa) Non mi importa, Elfo!

L: Lasciami…

A (riscaldandosi): Tu… tu mi hai tradito ancora… tu hai finto di amarmi… quante notti, Elfo… quante volte, Legolas… ho stretto tra le braccia un bugiardo…? E tu me lo hai lasciato credere…

L: …basta…

A (spingendosi su di lui): …potrei ucciderti per questo, lo sai non è vero…?

L: …allora fallo…

A (ansimando): No… (iniziando a muoversi dentro di lui) voglio essere clemente…

L: (singhiozza disperato)

A: …e non… trattarti come un traditore, ma…

L: …b..basta…

A: …come una cortigiana… da possedere e poi…

L: …ah…

A: …ABBANDONARE…!

L: TU MI STAI GIÀ UCCIDENDO, ARAGORN…!

A (ansimando): Lo credi davvero…? No…

L (piangendo): Si invece…

A: Ti sbagli, Elfo…

L (singhiozzando): Ti prego… basta…

A (ridendo malvagio): Oh no…! Non ora…! Non fino a quando…

L (divincolandosi): Ah… no…! No…!

A: …avrai soddisfatto il mio desiderio…!

L (stringendo il cuscino fra le mani): Mi… stai… uccidendo…

A (spingendosi con più vigore dentro di lui): Tu… non sai… (ansimando) cosa significa… la morte… Tu… non sai… quello… che mi stai… chiedendo… Io… (crollando su di lui) ti ho salvato… amandoti…

L (balbettando): …sal..vato… a..mando..mi…?

A (staccandosi da lui sghignazzando): …amandoti, si… amandoti…

L (voltandosi e guardandolo distrutto): …tu… tu non mi hai amato Aragorn… hai soltanto… aperto una ferita nel mio cuore che non si rimarginerà più…

A (sibilando): Finiscila. Ho soltanto capito quanto un Elfo possa essere falso. No… non ti ho amato, è vero… ti ho soltanto posseduto… (breve pausa, l’Anello gli brilla violentemente sul dito) Ma vedi… anche se sei un traditore, ti ho risparmiato… (mettendosi a sedere) Legolas, IO sono il re… IO posso decidere della vita di chiunque… e se tu sei qui nelle mie stanze… sotto la luce della luna… è perché ho voluto salvarti… IO TI HO SALVATO! Nient’altro avrebbe potuto farlo. Tu… puoi confidare solo in me. Sono io ad averti salvato… io posso tutto… io ti ho salvato anziché ucciderti. Lo capisci questo…? Io…

L (interrompendolo con voce decisa): Chiama le tue guardie Aragorn… e… fammi trascinare di nuovo… nelle tue prigioni…

A (ridendo): Cosa…?

L: …lontano da te…

A: Sei forse pazzo Elfo? Ah…! Ho amato un pazzo bugiardo, ecco cos’è! Vuoi… vuoi forse osare mettere in discussione le mie decisioni…? TI BURLI DELLA MIA CLEMENZA? (scuotendolo) È QUESTO CHE FAI LEGOLAS, È QUESTO?

L (ripetendo): …portami… portami nelle prigioni… portami nelle prigioni…

A (sibilando crudele): No… non finirai nelle prigioni, dolce principe… laggiù c’è l’oscurità nera, laggiù… manca la luce… (con falsa compassione) ne moriresti…!

L (mormorando): Sono già morto…

A: Oh no… non sei morto…! (sollevandolo con forza) Sei vivo, forte, vigoroso… Non permetterò che tu venga riportato là sotto… oh no… no… (facendolo voltare verso la finestra) …guarda… guarda dolce Elfo… le luci dell’alba… il nuovo giorno che nasce… la luce, Legolas… io voglio che tu veda la luce…

L: (abbassa la testa sospirando)

A (afferrandolo) Guarda…! (costringendolo a guardare) È mattina… Ricordi quello che ti ho offerto…?

L: Quello… che… mi hai… offerto…?

A (accarezzandolo): Si… un’altra prova della mia clemenza… Si, è vero… hai ragione… avrei potuto trascinarti giù… nelle prigioni, e invece no… io… dannazione, io… non so cosa tu provochi in me… io voglio continuare ad averti accanto… amarti ogni notte… (abbracciandolo) con passione… forza… (stringendolo a se) potere…! Avrei potuto GETTARTI nell’oscurità, e invece… ti ho offerto di COMBATTERE l’oscurità… combattere Mordor… uccidere… (breve pausa) i nostri nemici… e ritornare nel mio regno con la gloria! Io voglio ancora che tu segga sul trono accanto a me. Io voglio che sia tu a portare la luce a Gondor. La luce, Legolas… la luce…

 

breve pausa

 

L (tremando): Parli di luce, Aragorn…? Le tenebre ci hanno già circondato…

A (fissando la finestra): No, non ancora, ma… (alzandosi di scatto) guarda, guarda laggiù… la polvere… le truppe di Sauron… laggiù, Legolas… all’orizzonte… (ghignando eccitato) stanno arrivando!

L: (guarda attonito la finestra)

A (con tono di comando): Alzati Legolas, avanti!

L: (volta il viso e lo guarda costernato, quasi senza più speranza)

A (scaraventandolo giù dal letto): Cos’hai da guardare…? Alzati, ho detto! (esaltato) E… guarda laggiù… Mordor è alle porte!

L (sussurrando): No… Mordor è già qui, Aragorn… è già qui…

A (guardando Legolas con occhi allucinati): È il tuo momento, Elfo… il tuo momento è arrivato! Avanti, alzati… vestiti… e porta a termine il tuo compito.

 

pausa

 

L (con occhi pieni di dolore): Sarà fatto mio re…

A (sibilando): Bene… allora va’… le mie guardie ti daranno un’armatura e… (ridendo) Arwen… la mia regina… ti attenderà alle porte del mio palazzo… va’ dunque…

L: (si alza in piedi e lentamente, meccanicamente, apre la porta della stanza)

A (fermandolo): E…Legolas…

L: …c..cosa…?

A (voltandosi a guardare nuovamente fuori dalla finestra): …la tua vittoria in battaglia ti riscatterà del tuo tradimento contro il mio amore…