.|. Libero di Amare .|.

12. Arrivo a Bosco Atro

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L'indomani Aragorn e Legolas partirono da Minas Tirith al sorgere del sole, contavano di arrivare a Bosco Atro entro notte fonda.

Spronarono i cavalli al galoppo ed ogni tanto si fermarono per effettuare qualche breve sosta.

Durante il tragitto parlarono, risero e scherzarono; quando si trovarono all'altezza delle miniere di Moria, Legolas decise di trattare un argomento serio, del quale Aragorn era ancora all'oscuro.

Così rallentò l'andatura del cavallo, lanciò un'occhiata all'uomo e disse:

<Aragorn... c'è un problema...>

<Cosa?>

<Ecco... mio padre...>

<Tuo padre?...> Legolas abbassò leggermente lo sguardo e continuò:

<Non posso dire a mio padre di noi... insomma, non posso dirgli che amo un mortale, capisci?...> l'uomo sospirò e rispose con aria comprensiva:

<Si, capisco... è normale che tuo padre non veda di buon occhio la nostra relazione...> l'elfo colse la lieve nota di protesta che insinuava le parole del re e mormorò:

<...Ma?!...> Aragorn sorrise capendo che Legolas sapeva già ciò che stava per dire, poi continuò:

<...Ma sei sicuro che nascondergli la verità sia la cosa giusta da fare?... non sarebbe meglio affrontarlo e fargli comprendere che ciò che conta è la tua felicità?...>

Legolas scosse la testa

<No Aragorn, è meglio di no...>

l'uomo avrebbe voluto continuare la discussione, ma da una parte non voleva aprire un altro dibattito con Legolas, rischiando così di litigare com'era successo il giorno prima; dopo tutto era suo padre, si trattava di una sua decisione e andava rispettata. Così sorridendo, disse:

<Va bene Legolas, come vuoi tu...>.

L'elfo si rasserenò ascoltando le perole di Aragorn, così disse:

<Allora, quando arriveremo a Bosco Atro, ti presenterò a mio padre come un buon amico... tu reggimi il gioco!...> e fece l'occhilino al re, il quale rispose assecondando la richiesta del compagno:

<Va bene!... a proposito, glielo vuoi dire che ti hanno fatto schiavo?>

<Si, si... e gli dirò anche che tu sei stato il mio salvatore!...> Aragorn rise e disse maliziosamente passandosi la lingua sulle labbra:

<A, si?... e gli dirai: "padre, quest'uomo mi ha comprato perchè dal primo momento che mi ha messo gli occhi addosso si è innamorato follemente di me"?!...> Legolas scoppiò in una risata cristallina, poi rispose:

<Beh, non so come la prenderebbe!... comunque gli dirò semplicemente che ti facevo pena e che mi hai voluto restituire la libertà perchè sei un uomo molto generoso!...>

<E dici che abboccherà?!...> Legolas rise di nuovo

<Ah, ah!... lo spero!>

<Lo spero anch'io!>.

Aragorn scrutò l'orizzonte e disse:

<Coraggio, siamo quasi arrivati... tra poco rivedrai la tua casa!...> e Legolas, con il cuore colmo di gioia e di emozione, rispose sfoggiando uno splendido sorriso:

<Non vedo l'ora!...>.

Si fissarono intensamente, dopo di che spronarono nuovamente i cavalli al galoppo... mancava poco...

 

Giunsero a destinazione verso le undici di sera, prima del previsto.

Si addentrarono tra gli alberi e le case, strisciando con discrezione...

Legolas non stava più nella pelle... finalmente era tornato a casa! Si sentiva al culmine della felicità, pervaso da una miriade di emozioni indescrivibili.

Aragorn guardava l'elfo e sorrideva sentendosi partecipe della sua gioia.

Il bosco era dominato da una silenziosa pace, tutto taceva... Legolas si domandò se avrebbe trovato qualcuno sveglio...

Giunsero a palazzo... legarono i cavalli ad un albero robusto ed entrarono nella dimora del re...

L'atrio d'ingresso era deserto... ad un tratto dall'oscurità spuntò un elfo che riconobbe immediatamente il principe di Bosco Atro...

Spalancò gli occhi incredulo e, avvicinando una piccola fiaccola al viso di Legolas, disse con voce meravigliata ed entusiasta:

<Principe Legolas!... ma... ma che fine avevate fatto? Siamo stati tutti così in pensiero per voi!...>

<Bè, è una lunga storia, domani te ne parlerò... ma dimmi, dov'è mio padre?>

<Oh, re Thranduil è andato a dormire... però, con una bella notizia come questa, mi posso permettere di svegliarlo...>

<No, no, non importa... lo vedrò domani mattina, non voglio disturbarlo!...>

<Come volete voi!> poi lanciò un'occhiata ad Aragorn e disse:

<Voi ed il vostro amico sarete stanchi... vi faccio immediatamente preparare due stanze... bè, veramente... voi ce l'avete già la vostra principe Legolas!...> i due elfi sorrisero vivacemente, poi il suddito continuò:

<Allora ne faccio preparare una sola!...>

<Molto bene, grazie!>

<Di niente vostra altezza! Vi chiamo appena tutto sarà pronto...> e diede a Legolas la torcia che aveva in mano, dopo di che si allontanò nell'oscurità.

Aragorn guardò Legolas e, divertito, gli sussurrò:

<Vostra altezza... principe Legolas... qui ti trattano con grande riguardo, eh?!...> l'elfo sorrise e con tono ironicamente altezzoso, disse:

<Ovvio! Io sono il principe di Bosco Atro! è il minimo che possano fare!...> si guardarono negli occhi e scoppiarono a ridere... allora Aragorn posò due dita sulle labbra di Legolas e sussurrò:

<Ssssssh!... silenzio principe o sveglierai tutto il tuo popolo!...> Legolas sorrise, poi passò delicatamente la lingua fra la dita del ramingo e mormorò sensualmente:

<Va bene mio re... ogni vostro desiderio per me è un ordine...> si fissarono dolcemente, si abbracciarono e si baciarono appassionatamente.

Poi Legolas, accarezzando i capelli di Aragorn, mormorò dispiaciuto:

<Questa notte saremo in due stanze diverse...> l'uomo sorrise dolcemente al suo elfo e lo rassicurò:

<Lo so, anch'io vorrei dormire con te, ma in fondo è per una notte sola!... non preoccuparti, domani notte ci rifaremo!...>

<Però promettimi che mi sognerai!...>

<Ma certo Legolas!... ti sognerò meleth nin... tu fa lo stesso...>

<Ma certo mio re...> fecero per baciarsi, ma sentirono dei passi avvicinarsi nella loro direzione, allora si staccarono e si misero a braccia conserte. L'elfo che li aveva accolti si ripresentò, si schiarì la voce e disse:

<Principe, le stanze sono pronte...>

<Bene... io vado in camera mia, tu fai strada al mio amico...> avanzò di qualche passo, poi si girò, guardò Aragorn e sussurrò:

<Buonanotte...> l'uomo rispose facendo l'occhiolino:

<Notte!...>.

Legolas sparì nel buio, mentre Aragorn seguì il suddito che lo accompagnò alla sua stanza...