.|. Legami Immortali .|.
4. Arrivi
Dal Passato
~
I giorni
passarono più velocemente del previsto, una settimana seguiva l’altra come
se niente fosse cambiato…o almeno così sembrava…Arwen sentiva sempre di più
il peso del bambino che portava in grembo e spesso si ritirava nelle sue
stanze per riposare, assistita dalle sue dame di compagnia, da Elaviel e
dalla fidata Gweridith, Aragorn le stava sempre vicino, dividendosi tra i
doveri di re di Gondor e quelli di futuro padre, Legolas ed Eomer non
potevano far altro che accettare di buon grado tutto quanto, molte volte si
sentivano messi da parte ma nessuno dei due poteva rinfaccialo ai rispettivi
compagni, non in quella situazione…le attenzioni di tutti erano rivolte al
nascituro ed era così giusto che fosse…frequentemente però si ritrovavano
soli a parlare, nei giardini del castello, e la loro amicizia diventava
sempre più profonda, iniziavano a conoscersi l’un l’altro molto a fondo
anche se mai i loro discorsi si rivolgevano a quella notte…continuavano a
pensarci, ogni volta che si guardavano, ogni volta che si sfioravano anche
solo per sbaglio, ma non avevano il coraggio di andare oltre forse per la
paura di scoprire la verità…
Mancava poco più di un mese alla data prevista per la nascita dell’erede al
trono e quel giorno, a Minas Tirith, arrivarono delle visite inaspettate…Faramir
ed Eowyn avevano lasciato i colli dell’Emyn Arnen per portare dei doni e
assistere al lieto evento. Re Elassar li accolse calorosamente e insieme a
lui, Legolas ed Eomer diedero loro il benvenuto.
“Il mio cuore si rallegra nel vedervi!” disse Aragorn sorridendo “Spero non
rechiate con voi cattive notizie…”
“No mio signore…” rispose Faramir accennando un inchino “…solo pace e gioia,
speravamo di poter rendere omaggio al futuro re…”
“E così sarà! Ma niente inchini…” ribatté il ramingo, si avvicinò a Faramir
e lo abbracciò “…siamo tra amici! Resterete con noi, sarete nostri ospiti
fino a quando il giorno arriverà…in effetti mi avete sorpreso…non mi
aspettavo una vostra visita così presto…”
“Veramente, vostra maestà…dovete incolpare me per questo…” sussurrò Eowyn
facendo un passo avanti. Fino a quel momento era rimasta dietro al marito,
in silenzio e alle sue parole anche Legolas ed Eomer si avvicinarono. Eomer
la guardò sorridendo e la dama rispose al sorriso per pochi attimi, poi il
suo sguardo si rivolse di nuovo ad Aragorn.
“Sono stata io ad insistere per partire subito, non volevo certo mancarvi di
rispetto arrivando in ritardo…e poi qualche giorno in più in compagnia di
tutti voi può essere solo felice…se non rechiamo disturbo ovviamente”
“Al contrario mia signora…” rispose Aragorn sorridendo “…nessun disturbo è
mai stato più lieto…” e le baciò la mano dolcemente.
Legolas rimase in silenzio ad osservare la scena…non era la prima volta che
vedeva la dama di Rohan, sapeva quanto fosse bella e affascinante…e non era
nemmeno la prima volta che la vedeva con Aragorn…e proprio come in quei
momenti passati sentì una strana sensazione dentro di sé…il modo in cui
Eowyn guardava il ramingo ma anche quello in cui Aragorn rispondeva a quegli
sguardi…gli aveva sempre dato fastidio…
“Dovevo immaginarlo…” disse Eomer avvicinandosi alla dama “…tu sei in grado
di smuovere montagne solo con le tue parole…posso abbracciarti sorella mia?
O devo prima chiedere permesso a tuo marito?”
“Anche se sono sposata posso ancora decidere per me stessa, fratello caro…”
sussurrò Eowyn sorridendo prima di abbracciare Eomer.
Legolas guardò Aragorn e si accorse che la sua attenzione era ancora rivolta
alla dama di Rohan poi però notò lo strano comportamento di Faramir, da
quando Eowyn si era fatta avanti, l’uomo non aveva più parlato…era rimasto
immobile ad osservare la moglie…
“Non pensavo di trovarti qui…” continuò la dama “…e lo stesso vale per il
principe Legolas…siete arrivati presto come noi per portare i vostri
omaggi?”
Legolas ed Eomer si guardarono per un attimo, indecisi su cosa dire…ma poi
l’elfo si accorse che Eowyn stava di nuovo fissando Aragorn sorridendo…
“Certo…a quanto sembra abbiamo avuto tutti quanti la stessa idea…” rispose
Legolas fissando la dama, ma lo sguardo della donna era ancora rivolto verso
il re di Gondor, fece un profondo respiro e aggiunse “…noi vi abbiamo solo
battuti sul tempo e ci siamo aggiudicati le stanze migliori…”
Faramir si mise a ridere, l’elfo lo guardò sorridendo e finalmente vide gli
occhi di Eowyn su di sé…
“Era impossibile battere un Elfo in velocità…” disse il principe d’Ithilien.
Re Elassar si voltò verso Legolas con un’espressione incuriosita sul volto e
vide che il compagno stava fissando la dama di Rohan. L’elfo fece un passo
verso il ramingo e, senza staccare gli occhi dalla donna, gli sussurrò
all’orecchio
“Aragorn…forse i nostri ospiti vogliono riposare, saranno sicuramente
affaticati dal viaggio…”
L’uomo lo guardò per un momento, cercando di decifrare cosa c’era nel suo
sguardo, poi si rivolse di nuovo a Faramir ed Eowyn.
“Scusatemi, Legolas ha ragione, posso accompagnarvi nelle vostre stanze?”
“Se è possibile preferiremmo prima vedere la regina Arwen e portarle i
nostri saluti…” disse Faramir sorridendo. Aragorn annuì
“Come desiderate, seguitemi…”
I tre si incamminarono ma prima di allontanarsi troppo, Eowyn lanciò
un’occhiata all’elfo.
“Non è cambiata per niente…” disse Eomer sorridendo, iniziò a passeggiare e
Legolas lo seguì, su per le scale, fino ad arrivare ai corridoi “…è ancora
forte, testarda e selvaggia come una volta, credevo che Faramir fosse
riuscito a domarla e invece…pur avendola sposata avrà un bel daffare a
tenerla a bada…”
“Cosa vuoi dire?” gli chiese Legolas guardandolo.
“Niente, lascia perdere…ho solo visto il modo in cui guardava Aragorn,
pensavo che l’infatuazione per lui le fosse ormai passata ma mi
sbagliavo…dopo tutto questo tempo non si è ancora arresa…se non fossi più
che certo dell’amore di Aragorn per te…beh, fossi al tuo posto inizierei a
preoccuparmi…” guardò il volto dell’elfo e sorrise “…avanti! Stavo solo
scherzando! Eowyn sa bene di non poter vincere il suo cuore…”
“Lo spero…” sussurrò Legolas abbassando lo sguardo, poi sentì la mano
dell’uomo sulla spalla e lo rialzò su di lui.
“Non sperare…credici! E’ così…”
“Legolas!” gridò Aragorn avvicinandosi velocemente a loro. Eomer si
allontanò di scatto dall’elfo e rimase ad osservare a bocca aperta la scena,
vide il ramingo prendere il braccio del compagno e trascinarlo con forza
nella stanza li vicino per poi sbattere la porta. Si appoggiò al muro e
senza volerlo sentì quasi tutto il loro discorso…
“Ma cosa ti è preso? Perché ti sei comportato così?”
“Io non…”
“Smettila avanti, ho sentito il tono delle tue parole e ho visto come
guardavi Eowyn, voglio sapere perché…”
“Lei…continuava a fissarti, non ti toglieva gli occhi di dosso e…ho visto i
suoi pensieri…lei…”
“No, per favore…è assurdo…Eowyn è felicemente sposata con Faramir…quello che
una volta provava per me è finito…”
“Non è vero…forse tu non l’hai notato ma io sì e…anche Eomer…anche lui ha
visto nei suoi occhi…”
“Eomer? Possiamo lasciar fuori Eomer da questa storia? Riguarda solo noi
due, me e te…anche se sembra che ultimamente voi due abbiate legato
molto…forse sono io quello a dovermi preoccupare…devi forse dirmi qualcosa
Legolas?”
Silenzio…per un lungo momento…Eomer chiuse gli occhi, sperando con tutto il
cuore di non sentire quelle parole uscire dalla bocca dell’elfo…
“Eomer…Eomer ed io siamo solo amici…mi sta semplicemente vicino ed io faccio
lo stesso con lui…visto che tu non trovi più il tempo per farlo ma…non
cambiare discorso adesso…”
“Legolas è vero in questo periodo sto dedicando le mie attenzioni ad Arwen
ma…questa…gelosia è stupida e infondata…lo vuoi capire? Eowyn sa che il mio
cuore appartiene a…”
“Arwen! Eowyn crede che il tuo cuore appartiene ad Arwen ed in sua presenza
non oserebbe mai guardarti o parlarti in maniera sconveniente…ma non davanti
a me…io sono solo un tuo vecchio amico e fin quando tu le risponderai con
quegli sguardi…”
“Ma di cosa stai parlando? Ho cercato solo di essere gentile, sono il re, se
ancora lo ricordi ed è mio dovere accogliere i miei ospiti nel miglior modo
possibile…e mi aspetto anche da te lo stesso comportamento nei loro
confronti…per tutto il tempo che desidereranno passare qui…sono nostri
amici…”
“Amici?”
“Basta! Non voglio più sentire un’altra parola!”
“Aragorn!”
“Sai dove trovarmi quando recupererai la ragione…”
“Aragorn!...Estel aspetta!”
La porta si aprì di colpo e il ramingo uscì, passò velocemente davanti ad
Eomer fissandolo per un attimo e si allontanò senza pronunciare una parola.
Il re di Rohan rimase immobile per qualche istante poi si voltò e lentamente
entrò nella stanza…vide Legolas appoggiato al muro con lo sguardo basso e i
pugni chiusi lungo i fianchi…
“Non se l’è presa perché ti ho appoggiato una mano sulla spalla spero?”
“No…” rispose l’elfo accennando un sorriso “…è colpa mia…dovevo stare
zitto…ha già abbastanza pensieri per la mente in questo momento…”
“Legolas non è vero! Non devi…” ma le parole dell’uomo furono interrotte da
una voce.
“Principe Legolas! Principe Legolas!” chiamò Elenband, il capo delle
guardie, entrando di corsa nella stanza “Finalmente vi ho trovato!”
“Cosa succede Elenband?” gli chiese l’elfo fissandolo.
“Scusate il disturbo! Ci sono delle visite per voi, due Elfi, dicono di
avere delle comunicazioni importanti da parte di vostro padre…vi attendono
nel giardino…”
~
Aragorn si fermò e appoggiò le mani sul balcone di marmo sospirando, guardò
a lungo i rami degli alberi che si muovevano nel vento pensando a come aveva
appena trattato Legolas, a quello che gli aveva detto…perché aveva reagito
così? Forse aveva sbagliato o forse si era adirato in quel modo col compagno
proprio perché, dentro di sé, sentiva che le sue parole erano vere ma
cercava di nasconderlo anche a se stesso…
“Perché sei triste? I nuovi arrivi non ti hanno rallegrato?” disse Arwen
avvicinandosi lentamente a lui.
“Cosa fai in piedi? Credevo stessi riposando…” disse Aragorn guardandola
mentre la dama si appoggiava accanto a lui.
“Infatti ma dopo la visita di Faramir ed Eowyn mi sono sentita molto
meglio…cosa ti preoccupa?”
“Legolas ed io abbiamo discusso poco fa e me ne sono andato senza
ascoltarlo…insisteva nel dire che Eowyn…”
“Ha ragione lui…” lo interruppe la dama e quando vide lo sguardo del
ramingo, continuò sorridendo “…lei si sente ancora attratta da te…l’ho letto
nei suoi occhi anche se cercava di nascondermelo…”
“Cosa devo fare allora? Lei crede che io sia ancora innamorato di te, non sa
niente di Legolas e nemmeno di Eomer…”
“Dille la verità, è l’unico modo per mettere le cose a posto, ma scegli il
momento più opportuno…”
Aragorn annuì e tornò a guardare il giardino ma ad un tratto si accorse di
Legolas…si stava avvicinando a due persone, uno era un Elfo, con lunghi
capelli biondi e, dagli abiti, sembrava provenire proprio da Bosco
Atro…l’altro invece portava un lungo mantello verde con un cappuccio che gli
ricopriva il volto…
~
“Principe Legolas…” disse l’Elfo facendo un profondo inchino “…non siete
cambiato, nonostante gli anni passati tra i mortali…”
“E’ questo il modo di salutare un vecchio amico Lanthir?” sussurro Legolas
sorridendo, si avvicinò all’altro Elfo e lo abbracciò con forza “Quanto
tempo!”
“Mi sembra ieri…il giorno che partisti da Bosco Atro per partecipare al
Consiglio di Re Elrond…è da allora che non vedo il tuo volto e non sento la
tua voce…” disse Lanthir con un sorriso sulle labbra.
“Sono tornato a casa…diverso tempo fa…ma…”
“Io ero lontano e quando ritornai, tu purtroppo eri partito di nuovo…sono
contento di vederti!”
“Lo stesso vale per me!” ribatté Legolas mettendogli una mano sulla spalla.
“Un’altra persona era impaziente di riabbracciarti…” disse Lanthir
spostandosi lateralmente. L’altro Elfo si fece avanti e lentamente lasciò
scivolare il cappuccio sulle spalle…
“E spero di ricevere presto l’abbraccio che ho tanto atteso…” sussurrò lei.
Legolas rimase un attimo a bocca aperta mentre i suoi occhi si persero in
quelli verdi della dama davanti a lui, poi fece un altro passo e la prese
tra le braccia dolcemente…
“Leithian…” bisbigliò, accarezzandole i capelli “…non lo credevo possibile
ma il tempo ti ha reso ancora più bella…”
“Mi hai rubato le parole…lend ernil nin (mio dolce principe)…” disse
Leithian stringendolo a sé, poi, abbassando la voce, gli sussurrò
all’orecchio “Mi sei mancato…sai a cosa mi riferisco…” si allontanò da lui e
gli sorrise sensualmente. Legolas la fissò intensamente poi si rivolse
all’altro Elfo
“Cosa vi ha portato fino a qui?”
“Tuo padre…” rispose Lanthir “…re Thranduil ha bisogno di parlarti, ed io mi
sono offerto per portarti il suo messaggio, per quanto riguarda mia
sorella…beh, mi ha torturato per sapere la mia destinazione e quando mi sono
arreso non ho potuto fare altro che portarla con me…” guardò prima Leithian
e poi ancora Legolas, accennando un sorriso “…sai meglio di me che è
impossibile dirle di no…”
Legolas abbassò lo sguardo sorridendo
“Allora…resterete qui per qualche giorno?”
“A dire il vero speravamo di poter restare e di accompagnarti durante il
viaggio verso Bosco Atro…” rispose Lanthir “…certo, se e quando deciderai di
tornare per parlare con tuo padre…”
“Bene, venite dunque…”
~
“Chi sono quelli?” chiese Aragorn fissando i due sconosciuti insieme a
Legolas.
“Come? Non li riconosci?” disse Arwen sorridendo “Lui è Lanthir, uno dei
migliori amici di Legolas, molte volte lo accompagnava fino a GranBurrone,
gli stava sempre vicino, erano come fratelli…almeno fino a quando arrivavi
tu…lei invece è Leithian, sua sorella…a dire il vero non credevo fosse anche
lei sua amica…non la conosco bene ma ho sentito dire che ha un carattere
piuttosto strano…dicono sia molto aperta con tutti e in alcuni casi, lo è
così tanto da risultare sconveniente…ma sono solo voci, non so se
corrispondano a verità…”
“Sì, ricordo Lanthir…delle volte sembrava provasse quasi odio nei miei
confronti…credeva volessi portargli via Legolas ma non era mia intenzione,
ne parlai con Legolas una volta e probabilmente lui ne parlò con Lanthir
perché da quel giorno il suo atteggiamento cambiò…ma lei…di lei non ho
memoria…”
“Legolas non ti ha mai parlato di lei?”
“No…”
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Quella sera iniziò a piovere, un violento temporale si abbatté su Gondor,
costringendo tutti i suoi abitanti a restare chiusi nelle proprie case. A
palazzo la cena era quasi terminata…Aragorn aveva osservato a lungo
l’atteggiamento di Leithian e si era accorto che spesso…troppo spesso…le sue
attenzioni erano rivolte a Legolas…al tempo stesso sentiva gli sguardi Eowyn
farsi sempre più insistenti ed ai suoi si aggiungevano quelli di Lanthir…
“Vi chiedo perdono ma…noi dobbiamo riposare…” disse Arwen sorridendo, si
alzò lentamente dalla sedia e subito Eomer si mise in piedi a sua volta per
aiutarla…all’inizio nessuno fece caso a quel gesto strano ma poi gli sguardi
di tutti gli ospiti si diressero su di loro…Eomer ed Arwen si guardarono
attorno cercando una scusa plausibile e lo stesso fece Aragorn…stava per
alzarsi ma poi sentì la voce di Eowyn…
“I tuoi modi sono migliorati, fratello mio…”
“Già…” rispose Eomer fissandola “…insomma…Re Elassar era troppo lontano…”
“Sì, grazie!” disse Aragorn annuendo “Saresti così gentile da accompagnare
la regina nelle sue stanze…sempre che Arwen lo desideri…”
“Certamente…” sussurrò Arwen sorridendo “…buonanotte a tutti quanti…”
I due si allontanarono e dopo diverso tempo anche Eowyn si alzò da tavola,
uscendo dalla stanza.
“Bene, possiamo trovarci più tardi davanti al camino, se non siete troppo
stanchi per il viaggio, per passare qualche ora insieme…” disse Aragorn
alzandosi. Tutti annuirono e lo imitarono…prima di andarsene però, il
ramingo sentì la voce di Leithian…si voltò e vide l’elfo prendere la mano di
Legolas…
“Puoi accompagnarmi fino alla mia camera?” sussurrò la dama sorridendo “Ho
paura di perdermi in questi corridoi…”
“Tu non ti perderesti in mezzo a un bosco…” disse Legolas rispondendo al
sorriso “…andiamo…è da questa parte…” e si incamminò al suo fianco, con la
coda dell’occhio vide però che Aragorn lo stava guardando…
Faramir e Lanthir si spostarono direttamente nella stanza dell’incontro, e
si fecero portare diverse bottiglie di vino…
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Eowyn stava camminando lungo un corridoio e ad un tratto sentì delle voci
provenire da una stanza, una era quella di suo fratello e l’altra quella di
Arwen, si avvicinò lentamente alla porta che era rimasta aperta e guardò
dentro…quando vide i due baciarsi e sentì le loro parole trattenne il
respiro…
“Vuoi che rimanga con te?” sussurrò Eomer baciandola di nuovo.
“No, scendi dagli altri, altrimenti si faranno troppe domande…”
“Mi manchi tantissimo lo sai? In tutti i sensi…”
Arwen sorrise e gli accarezzò il volto
“Anche a me…manchi tu…ma lo sai…è meglio per il bambino…in quest’ultimo
periodo…”
“Lo so…ti amo…”
“Ed io amo te Eomer…va ora…”
Eowyn si allontanò velocemente dalla porta e rimase ferma nel corridoio ad
aspettare il fratello. Eomer uscì dalla stanza, si voltò e appena la vide
spalancò gli occhi…
“Tu cosa…”
“Non me l’aspettavo…dico la verità…” iniziò la dama fissandolo “…hai portato
via ad Aragorn la sua sposa…non so se disprezzarti o esserne felice…”
“No, Eowyn…aspetta…non è come sembra…” disse Eomer avvicinandosi a lei.
“Oh…a me sembra che tu ed Arwen siete amanti…in che cosa ho sbagliato?”
“Sì ma…”
“Lui lo sa?”gli chiese e quando vide l’espressione del fratello ripeté
“Aragorn…lui sa di voi?”
“Sì ma non è così…insomma…Aragorn non ama Arwen…”
“Lui cosa?” lo interruppe la dama alzando la voce, guardò negli occhi il
fratello per un istante poi si voltò e corse via…
“Eowyn!” gridò Eomer “Aspetta! Lui…non è Arwen che ama…” ma la sorella era
già troppo lontana.
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“Eccoci arrivati!” disse Legolas aprendo la porta di una stanza “Tuo
fratello riposerà qui accanto”
“Grazie…” sussurrò Leithian entrando e portando Legolas con sé, senza mai
lasciargli la mano “…non sono abituata a tutti questi corridoi, a tutti
questi muri…quasi mi manca il respiro…”
“Anche a me succedeva ma poi…” le parole però gli si spensero nella gola
quando la dama si portò la mano sul seno insieme alla sua…
“Anche questi vestiti…sono così stretti…” sussurrò sensualmente Leithian
avvicinando le labbra a quelle dell’elfo.
Legolas rimase immobile a fissarla poi, come risvegliatosi da un sogno, fece
un passo indietro, allontanando la mano dal suo corpo.
“No!” disse chiudendo gli occhi per un istante “Non è più come allora…c’è
qualcuno adesso…”
“E quel qualcuno si chiama Aragorn vero?” chiese Leithian sorridendo “L’ho
capito subito, nei tuoi occhi c’è qualcosa di diverso…amore…non l’avevo mai
visto prima d’ora…siamo stati insieme moltissime volte ma non ho mai visto
l’amore nel tuo sguardo…”
“Io ti voglio bene Leithian, te ne ho sempre voluto ma…”
“Ma quello che c’era tra noi non aveva niente a che fare con l’amore
giusto?” lo interruppe la dama abbassando lo sguardo “Lo so…ed era così che
doveva essere…” alzò la testa e guardò Legolas sorridendo “Sono felice per
te! Forse un giorno troverò anch’io qualcuno…ma adesso parliamo un
po’…raccontami…”
“Leithian noi non…non abbiamo mai parlato…molto…” sussurrò Legolas
accennando un sorriso.
“Beh…è vero ma…puoi parlarmi di lui…” disse la dama appoggiandosi al tavolo
poco distante “…di come ti fa sentire…”
“Io non…non riesco a descriverlo a parole…” iniziò Legolas sedendosi sul
letto “…lui mi fa sentire…completo…è come se fosse la parte mancante della
mia anima…e adesso non riesco a immaginare la mia vita senza di
lui…all’inizio avevo paura, paura di quello che provavo, quella che era una
profonda amicizia era diventata qualcosa di più, ed era strano, non mi ero
mai sentito così, lo desideravo in continuazione…desideravo sentire la sua
voce, i suoi pensieri, il suo corpo…ma col tempo niente di questo è
cambiato…ho bisogno di lui come dell’aria per respirare e quando discutiamo,
anche per cose futili, e ci lasciamo in malo modo io…sento un dolore al
cuore e mi sento meglio solo quando posso di nuovo stringerlo tra le
braccia…” abbassò lo sguardo e poi lo rialzò di nuovo sulla dama sorridendo
“…mi fa sentire vivo e riesce a farmi provare delle emozioni che non credevo
potessero esistere…”
“Una volta mia madre mi disse che quando un Elfo si innamora…è per sempre…”
sussurrò Leithian guardando Legolas sorridendo “…ma deve essere vero amore…quell’amore
che può andare incontro ad ogni difficoltà e rimanere immutato, quell’amore
che riesce a cambiare il corso del destino…io non le avevo mai creduto, non
immaginavo fosse possibile…ma tu sei la prova che ero in errore…” si
avvicinò a Legolas e si sedette al suo fianco “…il fato però non ti ha
sorriso del tutto, ha voluto che ti innamorassi di un Uomo, un mortale…hai
donato il tuo cuore a qualcuno destinato a lasciare questa terra…quando mio
padre venne ucciso, mentre combatteva con l’Ultima Alleanza contro le forze
del male, mia madre disse a Lanthir e a me che ormai eravamo abbastanza
grandi per vivere da soli e ci lasciò, si rifugiò nei boschi e li si lasciò
morire, per poter raggiungere il suo amore nelle Aule di Mandos…” alzò la
testa, fissò negli occhi Legolas e vide che erano velati di lacrime, gli
sorrise accarezzandogli il viso “…sai già qual è la mia domanda…”
“No…” sussurrò Legolas respirando profondamente “…quando mi sono legato a
lui gli ho promesso che sarei rimasto su questa terra…io…rimarrò in vita ma
non continuerò a vivere, non potrei farlo senza di lui…” chiuse gli occhi e
una lacrima gli scivolò sulla guancia “…c’è solo una cosa che mi
distrugge…tua madre sapeva di ritrovare il suo sposo…quando invece Aragorn
mi lascerà…sarà per l’eternità…”
Leithian lo fissò in silenzio, non poteva continuare con quel discorso,
stava soffrendo troppo e lo percepiva chiaramente, si alzò in piedi,
mettendosi davanti a lui
“Basta ora!” sussurrò accennando un sorriso, gli passò la mano sulla
guancia, asciugandola “Parliamo di cose più…allegre…” avvicinò il volto al
suo e gli bisbigliò sulle labbra “…è stato il primo uomo?...”
Legolas spalancò gli occhi e non riuscì a trattenere una risata
“Cosa?” disse abbassando lo sguardo “Non…non voglio parlare di questo con
te…”
“Bene, lo prendo come un sì…” disse la dama sorridendo “…e adesso non fare
tanto l’innocente…una volta mi dicevi di tua iniziativa cose molto più
personali…cosa volevi…cosa ti piaceva…cosa ti eccit…”
“Ho capito!” la interruppe Legolas ridendo “Sei stata molto chiara!”
“Lo so…” continuò Leithian sedendosi sulle sue gambe e mettendogli un
braccio attorno alle spalle “…un giorno di questi dovrei fare un discorso
col tuo Aragorn…abbiamo qualcosa in comune…siamo stati entrambi i primi…”
“Non ci provare Leithian! Sul serio…altrimenti…”
“Altrimenti cosa mi fai Legolas?” gli chiese sensualmente la dama sorridendo
“Mi piaceva quando prendevi l’iniziativa…mi afferravi per un braccio, mi
portavi tra gli alberi e facevamo…”
“Ma sei veramente impossibile!” disse Legolas mettendosi a ridere.
“So anche questo…allora…il tuo Aragorn ti ha fatto passare quella…piccola
paura…” sussurrò Leithian, prese i polsi di Legolas e li unì, stringendoli
tra le mani “…hai mai lasciato che ti legasse? O quando tenta di farlo
finisce sempre lui con la benda ai polsi…come succedeva con me?”
Legolas la fissò, aprì la bocca per rispondere ma poi scosse la testa
ridendo
“Devo andare…” prese tra le braccia la dama, adagiandola sul letto
“…buonanotte…” e uscì dalla stanza.
Leithian si mise a ridere e sussurrò “Devo proprio parlare con Aragorn…”
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