.|. Amore Senza Ostacoli .|.
by Samsara
Viggo è l'ultimo della compagnia ad unirsi a tutti gli altri per la
realizzazione del film di Jackson, trova Orlando che sta vivendo una
storia tormentata con Sean nata da poco per pura attrazione fisica nulla
di più, almeno per quanto riguarda lui, perché per Sean la situazione è
diversa, lui ha completamente perso la testa e l'arrivo di Viggo finisce
di sconvolgergli la vita, infatti non ci mette molto a capire che tra
Viggo e Orlando c'è qualcosa di più forte, di più tenero che andava al
di là del bisogno fisico.
Che succederà? Riuscirà Orlando a mettere fine alla sua tormentata
storia d'amore con Sean senza arrecargli troppo dolore? E riuscirà
realizzare il suo sogno cioè viverla con Viggo?
Sentimentale | Slash | Rating
NC-17+ | One
Piece
|
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Lo
so, ho sconvolto un po' le cose, chi lo avrebbe mai immaginato che avrei
scritto una storia d'amore fra Orlando e Sean, vi prego non mi uccidete
so che Orlando è solo di Viggo..però era così per cambiare e poi alla
fine......
A tutte le persone che fanno parte della fic chiedo umilmente scusa e
perdono per quello che ho scritto di loro, tutto rigorosamente
inventato.
Per quanto riguarda Sean scusate ma... o tutto o niente sono fatta
così... però (mi rivolgo alle fans di Sean) non mi odiate se non vi
piace come l'ho rappresentato (mi piacciono gli uomini che non devono
chiedere..mai) premetto che anch'io sono una sua fan.
La fic è raccontata da Viggo ma a volte è come se parlasse con Orlando,
insomma ho fatto un po' di casino forse..non so, tranne ciò che non ha
vissuto ovviamente, l'atmosfera è strana, ho cercato di soffermarmi
sulle sensazioni e spero di esserci riuscita, Viggo è molto malinconico
nel suo racconto perché il conoscere Orlando lo ha segnato in modo
indelebile...
Warning!! È ovviamente hot (Orlando & Viggo are <very hot>), gli
argomenti, situazioni e altro tutto è stato descritto esplicitamente e a
qualcuno potrebbe dar fastidio come qualche termine usato, spesso
ciazetazetao quindi siete avvisate per il resto buona lettura e se vi va
commentate ne sarei felice.
-
Ebbene
eccomi qui, su questo fottuto aereo destinazione Nuova Zelanda, fino
all'ultimo ho cercato di rifiutare l'offerta, l'ho accettata solo per
mio figlio, ma quanto avrei preferito non essere mai salito su questo
aereo, l'idea di rivedere qualcuno mentre non ne ho assolutamente voglia
non mi alletta per niente..... cazzo Vig è passato tanto tempo da quella
storia ti sei sposato hai avuto un figlio hai avuto un'infinità di donne
di cosa cazzo hai paura..di niente non ho paura di niente è che.....
certe cose ti segnano per sempre in modo indelebile.
Una voce annuncia che l'atterraggio è prossimo e che bisogna allacciare
le cinture di sicurezza e il mio nervosismo sta aumentando, bene tra
qualche minuto lo rivedrò cazzo ne è passato di tempo, è incredibile per
quanto tempo cerchi di soffocare ricordi che preferiresti non
affiorassero mai dalla tua mente, poi succede qualcosa per cui va tutto
a farsi fottere ed eccoli lì freschi come appena vissuti che ti
torturano ritornando a galla..come se niente fosse...maledetti...senza
curarsi minimamente di te che cerchi di non sentirli più, continuando a
ripetermi che la mia vita è cambiata adesso ..perché è questo che
continuo a ripetermi ormai da non so quante ore ..cazzo mi sto facendo
seghe mentali non ne posso più ....sono stanco ....ah! eccolo lì... è
venuto lui a prendermi ci avrei giurato.
"Benvenuto Vig...sono felice di rivederti dopo tutto questo tempo...
solo un borsone?" Sean mi abbraccia molto fraternamente.
"Si, lo sai che preferisco viaggiare leggero..come stai Sean?" lo
abbraccio anch'io e finalmente forse la tensione si allenta.
"Bene ..anche tu ..vedo che sei in perfetta forma...seguimi la macchina
è laggiù nel parcheggio" era decisamente tranquillo e rilassato..mmh
proprio come me..
Facemmo diversi chilometri, non una parola l'atmosfera era già
abbastanza gelida e preferii non alimentarla feci finta di niente dissi
che ero stanco così finsi di dormire, un paio d'ore, che mi sembrarono
una vita e finalmente arrivammo in albergo dove, in una sala riunioni,
mi stavano aspettando al gran completo per poter essere presentato al
resto del cast, sembravano tutti simpatici, io forse non devo aver fatto
loro una buona impressione, ero stanco, scoglionato ed erano ore che non
riuscivo a dormire.
Ricordo che il regista era dispiaciuto perché mancava un certo Bloom mi
disse di non preoccuparmi che avrei avuto presto l'occasione ed io
sinceramente non me ne preoccupai più di tanto non è che non conoscerlo
in quel momento cambiasse qualcosa per me, mi disse poi che avremmo
passato il resto della settimana in albergo e che poi ci saremmo
trasferiremo altrove in giro per il Paese.
Lasciammo così la sala un po' alla volta solo Sean rimase a scambiare
ancora due parole con me, camminammo parlando ancora del più e del meno,
iniziavo parecchio ad innervosirmi ero stufo di ascoltare cazzate, ci
trovavamo lungo il corridoio che portava alle nostre stanze, avevamo un
piano tutto per noi.bene così potevo star tranquillo pensai, quando
all'improvviso..... vidi colui che avrebbe rovinato definitivamente la
mia vita, nel senso che fece crollare tutte le barriere che avevo, con
molta fatica, costruito in almeno vent'anni di vita..cosa provai quando
lo vidi la prima volta?
Dolore.
Era magnifico veniva verso di noi ..dio come si muoveva sembrava quasi
fluttuasse nell'aria e tu Sean, te ne sei accorto subito... mi studiavi,
sentivo il tuo sguardo quasi toccarmi, ti sei accorto subito della mia
sofferenza mentre lentamente, con una eleganza e un sorriso disarmanti
quella meraviglia finalmente si fermò davanti a noi, mi sentivo un
idiota anzi sicuramente il mio sguardo era da idiota .....cazzo non
riuscivo a staccare gli occhi dai suoi e lui continuava, provocandomi
ulteriore dolore, a sorridermi....mi innervosii e abbassai lo sguardo
chiusi d'istinto il giaccone.... si, avete capito perfettamente la causa
del mio dolore, il solo guardarlo me lo aveva fatto diventare così duro
da farmi star male, poi accadde qualcosa che mi trafisse il cuore, mi
sentii morire quando vidi Sean passargli possessivamente un braccio
attorno alla vita stringendolo a se sfiorargli con la bocca sensualmente
il collo che il ragazzo senza indugio gli offriva sorridendo poi, senza
distoglie
re lo sguardo da lui...me lo presentò.
"Viggo .lui è Bloom..... Orlando Bloom avrai occasione di lavorare
spesso con lui." disse infine Sean voltandosi lentamente verso me.....
notai che lo fece con fatica quasi non riuscisse a staccarsi da lui..dio
come lo capivo.
Tesi la mano per stringergliela ma lui l'afferrò ...mi attirò a se, mi
abbracciò forte e mi baciò sulla guancia, ricordo che la mia testa
girava il suo profumo mi stordì, non dissi una parola continuando a
rimanere stretto a lui avevo quasi paura di toccarlo come se potesse
dissolversi da un momento all'altro, sentivo il suo corpo fragile contro
il mio, ci separammo ma continuai a guardarlo tanto che, ad un certo
punto lo vidi arrossire e abbassare lo sguardo e io.... lo trovai
meraviglioso...continuavo intanto a sentire il suo calore sulla pelle
ovunque.... sul mio corpo e ciò stava per farmi impazzire così, infine
abbassai lo sguardo anch'io..quasi bruscamente quando sentii, come se
giungesse da lontano, la voce di Sean.
"Bene.. che ne dite magari di vederci più tardi da me? avrete così
occasione di conoscervi meglio" sentii nella sua voce un certo
nervosismo ma al momento non gli diedi molto peso.
Orlando ed io continuavamo a guardarci poi lui abbassando nuovamente lo
sguardo e sorridendo si congedò "allora a dopo...Viggo" mi sorrise
ancora e io lo trovai ancora una volta meraviglioso, lo vidi
allontanarsi per poi sparire in una delle stanze lungo il corridoio
Viggo ...le vibrazioni del mio nome, uscite dalla sua bocca, mi
attraversarono l'anima, le sentii propagarsi in tutto il mio corpo fino
a trasformarsi in brividi sulla superficie della mia pelle ...li sentii
a lungo ma possibile che mi sia innamorato a prima vista così.non può
essere.
Sentivo lo sguardo di Sean addosso mentre con il mio ero rimasto a
fissare il corridoio ormai vuoto, mi voltai dovevo avere l'aria di
qualcuno che non sapesse neanche dove si trovasse da come mi fissava.
"Scusami Sean dicevi qualcosa?" chiesi improvvisamente risvegliandomi
dal torpore.
"Niente..niente di particolare solo di stasera... se sei i forma ci
vediamo da me, pochissime persone, sai io non dormo qui ho preferito
stare in un appartamento.magari potresti venire in macchina con me".
"Si.certo ..certo" dovevo essere sembrato proprio un idiota.
M'incamminai riflettendo, Sean e Orlando .....Orlando e Sean ..cazzo
quei due stanno insieme..si certo sicuramente, quello non era certo un
abbraccio amichevole.quella bocca sul suo collo .mmh..sembrava quasi di
sentire la morbida consistenza di quella pelle ambrata sotto mie labbra,
pensai che se mi avessero trafitto con un coltello in quel momento non
ne sarebbe uscito nulla.
In effetti l'idea di rivederci la sera ....di rivederlo soprattutto, mi
stimolò molto, non mi fece pensare per un attimo alla mia necessità di
evitare categoricamente riunioni, feste e cazzate varie, anzi fino ad un
attimo fa desideravo rimanermene tranquillo nella mia stanza a leggere
qualcosa in completa solitudine ..raggiunsi la porta della mia stanza e
per tutto il tragitto sentii lo sguardo di Sean seguirmi trovandolo
decisamente opprimente.
___________________________
Orlando chiuse la porta dietro di se e appoggiò le spalle contro, Viggo,
dunque quello era Viggo finalmente lo aveva conosciuto ...quegli occhi,
si portò la mano sul viso ne percepì l'odore ..sapeva di buono..
appoggiò la testa contro la porta chiuse gli occhi cercando di calmarsi
mentre quella stessa mano scivolò lungo il collo.....si liberò delle
scarpe e subito dopo dei jeans quando improvvisamente bussarono alla
porta ebbe un sussulto ed aprì, si voltò raggiungendo il centro della
stanza finendo di spogliarsi quando l'uomo che entrò chiuse la porta
dietro di se.
"Ti prego è tardi ...devo cambiarmi.... se vuoi che ci vediamo da te"
disse leggermente alterato ma emise quasi subito un gemito quando sentì
dietro di lui il calore dell'uomo, quando sentì le calde mani
appoggiarsi dolcemente sui fianchi, alzare quel poco la t-shirt ....quel
poco per permettergli di accarezzargli la pelle sensualmente ....con la
punta delle dita assaporandone i brividi, Orlando si lasciò andare
dolcemente contro il torace dell'uomo, che con le mani raggiunse
rapidamente il ventre teso sfiorandolo quasi subito, Orlando tremò
sentendosi stringere possessivamente, mentre la lingua calda gli
scivolava dietro l'orecchio gemette forte, in un attimo l'uomo, gli
scatenò tutti i sensi ..come sempre.
"Mmh come sei eccitato e dimmi..ti piace? Ti ho visto come lo guardavi e
..mi ha fatto male" il tono della sua voce cambiò alterandosi l'uomo lo
spinse improvvisamente sul letto con forza, Orlando, sorpreso, tentò di
voltarsi ma lo aveva già bloccato stendendosi su di lui, con uno scatto
Orlando reagì ancora alla presa ma l'altro ..era troppo forte per lui.
"Mmh.se continui a muoverti così .lo sai che non ti resisto" Si sentì
ansimare all'orecchio.
"Sei. un bastardo lo sai. ti odio quando fai così....lasciami .ah!" Gli
disse ancora...gemendo subito dopo appena sentita nuovamente quella
lingua scivolare sul suo collo e raggiungere velocemente la sua bocca
che adesso Orlando giocando ...gli negava.
"Ti voglio..adesso" gli ansimò ancora lasciandogli un braccio per poter
strattonargli in basso i boxer, spingendosi su di lui, sulle sue natiche
ora nude, morbide ...ma Orlando non voleva più giocare ....adesso, tese
le braccia tirandosi su con la schiena.
"NO!!..lasciami...non... voglio..cazzo..lasciami" gridò cercando ancora
di divincolarsi sentendo di non avere scampo mentre lo sentiva spingersi
su di lui.
"Piccolo bastardo ..mi tieni in pugno solo con un tuo sguardo..sei
perverso ...meravigliosamente perverso ...ecco cosa sei..il solo
guardarti mi eccita ..da morire" lo tirò giù di nuovo ancora sotto di
lui le dita fra le sue intrecciate, gli baciò il collo mordendogli la
pelle delicata ...Orlando riuscì a liberare un braccio e a dargli una
forte gomitata sul fianco..l'uomo con un lamento lo lasciò andare, e
Orlando una volta libero si alzò allontanandosi dal letto raggiungendo
la parete vicina, appoggiò le spalle al muro, respirava velocemente si
sfiorò il collo con due dita tentando di rimanere calmo, pronto per un
eventuale altro attacco ...perché se Sean aveva rinunciato non era certo
per quella stupida gomitata era solo perché aveva voluto lasciarlo
andare.
Sean gli si avvicinò accarezzandogli dolcemente il viso contratto, poi
si accese una sigaretta e lo avvolse in una nuvola di fumo posò le mani
sul muro ai lati della testa di Orlando fissando gli occhi nei suoi.
"Ti voglio piccolo ..nel senso che voglio scoparti fino a non poterne
più...e sono stufo dei tuoi giochetti" continuò l'uomo con voce roca
sfiorandogli il viso dolcemente con le labbra scendendo sulla sua bocca
trovandola sensualmente umida, dischiusa, lo sentiva così indifeso in
quei momenti così..innocentemente perverso mentre sulla sua bocca quasi
un accenno di sorriso quasi a godere della sua sofferenza.
"Sei un angelo maledetto.. dimmi la verità ti piace vedermi soffrire?"
chiese Sean piano.
"Piantala Sean questa è una tua convinzione a me.. non piace veder
soffrire nessuno" rispose lentamente Orlando sperando che si convincesse
tentando di spostarsi di lato senza risultato.
"E' che io ti trovo irresistibile quando mi guardi così. imbronciato,
arrabbiato ..sento che sto per impazzire mentre tu ..continui a negarti"
avvicinò il viso al suo dandogli un lento, lungo e sensuale bacio,
Orlando gemette, il sapore del tabacco nella sua bocca, il continuo
strofinare della barba sul suo viso, quel leggero movimento dei loro
fianchi sfiorandosi senza sosta sesso contro sesso..uomo contro uomo
...lo eccitava catapultandolo con violenza nella realtà che stava
vivendo e cioè che un uomo...lo stava baciando lo stava toccando e a
lui..piaceva. poi voltò il viso evitando le sue carezze ..i suoi baci.
"Sean .prima sei stato..insomma .riesci a farti odiare quando fai così,
lo sai che...mi piace come mi..tocchi mi fai impazzire ma ..ah...non
chiedermi di più" gli disse cercando di resistere in ogni modo a quell'attacco,
dolcemente alzando di nuovo lo sguardo un leggero sorriso sensuale tanto
bastò per domare l'uomo.
"Scusami io sono così non posso farci nulla... è che quando sono con te
non ragiono e poi .ti desidero da morire ...me lo fai diventare così
duro. " Sean avvicinò nuovamente la bocca al suo viso tentando di
baciarlo di nuovo.
"Ti prego Sean..adesso vai" Orlando lo fermò con le mani sul petto.
"Ma sento che anche tu lo vuoi..sei così caldo" insistette Sean.
"Ti prego ..no" rispose ancora Orlando.
"Ok.ok ci vediamo più tardi ..a casa mia ..non dimenticarlo" attese
qualche secondo poi un'ultima carezza e se ne andò.
Orlando lo seguì con lo sguardo mentre lasciava la stanza poi andò alla
porta e la chiuse a chiave cercando di calmarsi, s'infilò subito sotto
la doccia e ci rimase a lungo, cercando di far dimenticare al suo corpo
quelle sensazioni, quelle carezze, quelle parole.. che lo avevano
turbato...ma dove lo stava portando tutto questo?
Non ricorda come tutto cominciò ....forse la solitudine in un paese
lontano, il desiderio di protezione poi magari contribuì anche la voglia
di nuove esperienze ...insomma semplici cazzate giovanili poi la sua
presenza turbò non poco più di qualcuno del cast, arrivò con la sua
freschezza, bello da morire, ma di certo non se la sentiva di
approfondirla così.non era pronto cazzo...eppoi non era mica gay!! O si?
Comunque l'unica cosa certa è che non aveva nessuna intenzione di farsi
scopare da un uomo, era assurdo, inconcepibile o per lo meno..non lo
aveva mai fatto e ne aveva una paura fottuta..cazzo quando tutto
cominciò a quello non aveva minimamente pensato...e se proprio doveva
succedere non se la sentiva per il momento di fare quel passo....
Smise di pensare o perlomeno ci provò infatti subito dopo il suo
pensiero volò a Viggo, il solo nome gli fece venire i brividi .....si
quell'uomo lo aveva inquietato, aveva percepito nel suo modo di guardare
qualcosa di sconosciuto ma che lo attraeva terribilmente, Sean era
innervosito dalla sua presenza già da giorni ..cosa gli nascondevano
quei due sapeva che si conoscevano da anni e se....basta era meglio non
pensarci per adesso dio...si sentiva così confuso.
______________________
Appartamento di Sean qualche ora dopo.
Orlando arrivò molto tardi e quando entrò ci fu un attimo di silenzio,
capitava spesso e ormai ci si era abituato.... la sua bellezza aveva il
potere di fermare il tempo appena entrava in qualsiasi posto, i capelli
scuri ribelli gli cadevano dolcemente sulle spalle...sempre bagnati,
quella camicia aperta sul petto scolpito nel bronzo dove giacevano
morbidamente, legate ad una collanina d'argento, pietre e portafortuna
aumentandone il mistero legato alla sua sensualità, i jeans calati, quel
suo profumo, quegli occhi scuri che ti penetravano anche l'anima, il suo
sguardo infinitamente sensuale come..come se stesse sempre per fare
l'amore, bellissimo .....
Con lo sguardo vagò nella stanza ma non vide ne Sean ne Viggo, salutò
qualcuno che andava via, entrò in un altra stanza molto più tranquilla
ed erano lì ...Viggo era seduto a terra sul tappeto era scalzo vicino
allo stereo con qualche cd in mano mentre parlava con Sean, si alzarono
entrambi appena lo videro sulla porta.
Viggo
Rimasi decisamente senza respiro...dio..ma non è umano pensai non è
possibile, un attimo e mi trovai di nuovo perso..stretto nel suo
abbraccio, alzai un braccio osando appoggiare una mano sulla sua schiena
l'aprii per avere maggior contatto ....tremavo... sentii nuovamente il
suo calore attraverso il sottile tessuto che ricopriva il suo corpo,
m'innervosii avrei voluto attirarlo a me con forza fino a fargli male
anzi..credo di averlo fatto anche se per un solo istante, abbassai la
mano quasi di scatto e giuro che lo sentii si... sentii chiaramente un
suo piccolo sospiro alzai gli occhi e incrociai il suo sguardo sensuale
della serie <ti prego scopami sono qui solo per questo....> poi
d'istinto alzai gli occhi come attirato da un'energia più forte e
incrociai il tuo sguardo Sean.. eri di fronte a me ci fissammo
intensamente, Orlando nello stesso istante fu chiamato nel salone e
sbuffando ci lasciò soli, ed io stremato da quel contatto mi sedetti di
nuovo a terra.
"Allora che mi dici?" mi chiese Sean.
"A proposito di che?" risposi molto vagamente ma dentro mi sentivo
esplodere.
"Dai non farti pregare .che ne pensi di Orlando?" insisteva lo stronzo
avevo capito perfettamente dove voleva arrivare.
"Be è un ragazzo simpatico ......" gli risposi facendo finta di niente
praticamente .recitando.
"Ti piace?" continuava a provocarmi cazzo poi si alzò e si sedette sul
divano fastidiosamente alle mie spalle.
"Come scusa.cosa intendi?" mi voltai seguendo i suoi movimenti
cominciando decisamente ad innervosirmi.
"Ho chiesto se ti piace Orlando e sai benissimo in che senso.nel senso
di fottere, scopare o ....vuoi farmi credere di aver cambiato i tuoi
gusti?" allungò le gambe, si stiracchiò la schiena, si accese una
sigaretta poi continuò "Ho visto come ti guardava...ho visto come tu, lo
guardavi e ..devo dire che la cosa mi ha infastidito anche se ..."
continuò Sean.
"E' stato tanto tempo fa Sean, le persone cambiano ....tu, invece vedo
che non sei cambiato per niente in tutti questi anni" poi riflettendo
sull'anche se...devo dire che m'incazzai molto "tieni fuori quel ragazzo
dal nostro passato.non farti venire strane idee" gli dissi duramente.
Abbassai gli occhi iniziando a trafficare con il lettore cd considerando
chiuso il discorso..per me ma non per lui perché insisteva infatti mi si
avvicinò avvolgendomi in una nuvola di fumo, sentii la sua voce bassa
praticamente nell'orecchio, l'odore del tabacco e ...sinceramente il
tutto mi eccitò, tutto mi eccitava cazzo, quello che diceva, come lo
diceva e soprattutto ...Orlando mi eccitava.
"Guarda che quello si sarebbe fatto fottere nel corridoio...ma hai visto
come ti guardava" continuò Sean.
Mi voltai di riflesso nervosamente verso la porta, avevo sentito la
risata contagiosa di Orlando provenire dalla stanza vicina ma abbassai
subito lo sguardo..... avevo appena incrociato i suoi occhi dio..quegli
occhi....Sean aveva dolcemente infilato il coltello nella piaga e lo
stava muovendo a suo piacere e faceva male .....cazzo quanto faceva male
non credevo che sarebbe stato così doloroso.
"Oh! Andiamo" si allungò nuovamente sul divano "sai ogni tanto ci
penso...a noi due.....cazzo quanto tempo è passato però ..ce la siamo
spassata".
Bravo Viggo hai fatto centro .adesso mi parla proprio di quello di cui
non avrei mai voluto parlare.
"Preferisco non..ricordare il passato se... non ti dispiace" mi
arrabbiai decisamente.
"Hei hei calma..non volevo farti arrabbiare" poi diventò cupo "sai
Orlando, mi piace è così giovane..non sa niente dell'amore che può
provare un uomo è così.. ingenuo, inesperto eppure gli basta .....così
poco perché diventi caldo...passionale..irresistibile ..ma non so quanto
resisterò ancora ai suoi giochetti......" Si fermò poi abbassò gli occhi
pensando.
"Cioè vuoi dirmi che.. ancora non te lo sei fatto? Non ci credo..cazzo
Sean non ti riconosco più!!" chiesi scuotendo il capo.. diciamo quasi
felice mentre il mio pensiero girava vorticosamente su Orlando caldo..
passionale ecc ..mmh
"Strano vero? ebbene si .ma a me lo sai piace aspettare..pregusto
meglio, l'attesa mi esalta." si sedette quasi di scatto mi si avvicinò
nuovamente sfiorandomi l'orecchio con la bocca e mi sussurrò queste
testuali parole "già pregusto Orlando completamente nudo eccitato da
morire davanti a me ..mi guarda voglioso con le gambe aperte
implorandomi di fotterlo .mmh già vedo..i nostri corpi nudi
aggrovigliati le sue cosce fra le mie..ed infine lo.". Sean era
decisamente partito ne stava praticamente girando un film.
"Cazzo Sean basta!!" Mi voltai eravamo così vicini che ci saremmo potuti
quasi baciare anzi per un istante le nostre labbra si sfiorarono sentivo
il suo respiro caldo sulla mia bocca ma lentamente mi voltai sospirando
ho decisamente evitato, avevo così tanta voglia che saremmo finiti sul
divano già proprio come ai vecchi tempi ...e poi ero così eccitato
all'idea di .Orlando nudo che... sorrisi..ebbene si sorrisi all'idea.cazzo
non ero cambiato neanche io.
"Sai in effetti Viggo ..non ti ho mai dimenticato" disse infine Sean
buttandosi di nuovo andare sul divano.
"E' passato tanto tempo Sean .ti prego" dissi diciamo speranzoso.
"Già... ma tu non sei uno che si dimentica" Sean rimase a pensare poi
come risvegliandosi continuò.
"Comunque ....stasera ne abbiamo dette di cazzate..." Diventò
improvvisamente serio "Non farti strane idee su di lui, ti ho visto
come lo guardavi se ti avvicini a lui dovrai vedertela con me e.. ok
adesso lasciamo perdere sta arrivando". Tagliò corto Sean.
Orlando entrò sedendosi sul divano accanto a Sean, vidi nel suo sguardo
un certo nervosismo forse qualcosa di cui dovevano chiarirsi, lo sentii
sussurrare qualcosa a Sean nervosamente ma non capii, e poi li vidi ....iniziarono
a strusciarsi le labbra dolcemente, avevano entrambi gli occhi chiusi ed
io approfittai per guardarli seduto a terra avevo un'ottima visuale,
Sean gli teneva una mano dietro la nuca avvicinandolo a se le dita fra i
capelli scuri gli accarezzava piano la testa, vedevo la sua lingua
premere insistentemente contro la bocca chiusa di Orlando che
leggermente incurvata in un sorriso gli negava con determinazione fino a
che non l'aprì accogliendo quella calda, vogliosa di Sean che conoscevo
bene.mmh .Orlando gemette piano ma io lo sentii, nello stesso istante
che Sean entrò nella sua bocca .mi toccai.ero eccitatissimo, quel
ragazzo riusciva ad eccitarmi sempre anche se avrei tanto voluto esserci
io a baciarlo, Sean gli fece scivolare una mano aperta sul ventre ..fra
l
e cosce e questa volta sentii chiaramente il suo gemito mi sembrava
quasi di sentire la dura consistenza del suo sesso fra le mani ma presto
mi accorsi che era il mio, Orlando aveva le mani a pugno sul petto di
Sean, quasi ad allontanarlo, infatti così fece qualche secondo dopo..distolsi
immediatamente lo sguardo da loro respiravo velocemente, mi sfilai
immediatamente la camicia dai pantaloni .per evitare che mi vedessero...poi
Orlando si alzò chiedendo a Sean di portargli qualcosa da bere che
sbuffando andò subito a prendere, iniziò quasi subito a girarmi intorno.
"Posso disturbarti? Cosa ascolti di bello?" mi chiese poi mentre si
sfilava, lanciando da qualche parte, i suoi scarponi... rimase in piedi
sul tappeto osservandomi tranquillo come se baciarsi in pubblico con un
altro uomo fosse la cosa più naturale del mondo, ricordo che alzai lo
sguardo lentamente, soffermandomi sul rigonfiamento dei suoi jeans...non
posso dirvi cosa immaginai. ma si ve lo dico ....lo immaginai
completamente nudo ed io in ginocchio ai suoi piedi le mie mani strette
ai suoi fianchi mentre lo leccavo, lo succhiavo ...in mezzo alle cosce,
il ventre poi salivo su fino a possedere la sua bocca ....a scoparmi
anch'io la sua bocca, umida, sensuale..i miei occhi nei suoi occhi
scuri, penetranti... troppo, Orlando riusciva a toccarti con quegli
occhi .....abbassai così lo sguardo ancora una volta, non riuscivo
proprio a sostenerlo, vi leggevo qualcosa ..qualcosa di cui avevo una
paura fottuta ma da cui ero attirato come fosse miele il suo sguardo era
di una dolcezza disarma
nte mi guardava in un modo indescrivibile un confronto con lui mi
lasciava privo di forze.
"No .no scherzi non mi disturbi affatto" gli risposi dolcemente cercando
di sforzarmi ad immaginarlo vestito.
Orlando s'inginocchiò e mi raggiunse così sul tappeto iniziò a toccare i
cd, iniziò ad aprirli ed io, con molta (rarissima) pazienza, glieli
toglievo con delicatezza dalle mani ..ci sfiorammo volutamente (almeno
per me) più di qualche volta, cominciai con fatica a parlare dei miei
gusti musicali, della mia musica, della mia poesia dei miei quadri, e
pian piano presi confidenza con lui quasi mi rilassai e vedevo che
conquistavo sempre più la sua attenzione e ...cazzo più parlavo più lui
mi si avvicinava quasi a sfiorarmi con il suo corpo, e di nuovo sentivo
di avere sempre più difficoltà a parlargli ....a guardarlo negli occhi..
in un attimo le parole non servirono più, regnò il silenzio il tempo era
scandito solo dai nostri sguardi, sospiri, dai corpi sfiorati finchè
fortunatamente, ma solo per modo di dire, si alzò e scavalcandomi si
sedette sul divano alle mie spalle .....quasi subito sentii le sue mani
delicate sulle mie spalle massaggiarmi ....il mio corpo rabbrividì cazzo
era me
glio se rimaneva dov'era ma cosa cerca ...cosa vuole da me ...che
rimango come un idiota a farmi toccare sapendo di non poter reagire?
"Come sei teso devi essere stanco" si chinò verso me e mi parlò,
dolcemente all'orecchio ed io .....tremai.
"Sono decisamente ...molto stanco è un po' che non dormo" cazzo...continuavo
a sentire le sue mani muoversi sulle spalle e la sua voce era così bassa
così sensuale e non ci volle molto a capire che era esattamente la sua
voce...Orlando parlava proprio così.
"Viggo adesso cerca di rilassarti ..appoggia la schiena indietro..anche
la testa ...mmhh..si.così". Continuò.
"Ci.proverò" dissi.
Stupendo..decisamente stupendo mi sentivo come avvolto da un'altra
dimensione.
Chiusi gli occhi e lo lasciai fare volevo vedere fin dove aveva
intenzione di arrivare, mi massaggiò ancora le spalle dolcemente poi
sentii le sue dita sulle tempie, l'idea che il mio corpo fosse fra le
sue gambe, che sentii chiaramente, o forse era la mia immaginazione,
stringersi a me mi faceva impazzire non riuscii a trattenere un gemito
cazzo proprio non ci riuscii, cercai di non dargli peso, cercai di non
farmi trasportare dai sensi, ma era così difficile, anche perché dopo
.la storia con Sean..be si insomma non mi successe mai più di
desiderare..un uomo e Orlando era solo un ragazzo ......dovevo fare
qualcosa, ma io continuavo ad immaginarlo nudo dietro di me che mi si
strusciava dietro la schiena e io che mi giravo glielo prendevo in bocca
succhiandolo dolcemente facendolo godere da matti ..fu così che la
convinzione che i miei gusti fossero cambiati andò a farsi fottere
definitivamente io lo desideravo ..desideravo quel ragazzo da impazzire
in tutti i sensi.
"Mmh .Orlando?" iniziai ulteriormente ad innervosirmi allargai le gambe
....non riuscivo più a <contenermi>.
"Dimmi Viggo" rispose.
"Volevo ricordarti che ci siamo appena conosciuti...non sai nulla di me.insomma
non mi conosci" chiusi gli occhi cercando di togliere l'immagine di me
mentre lo fotto .. in ginocchio dietro di lui ......le mie mani che gli
afferrano con forza i fianchi per bloccarlo contro di me.. di lui che
grida il mio nome mentre mi viene in mano......
"So che ti piace essere massaggiato ....e per adesso mi basta" continuò
dolcemente.
Ma come era difficile.
"Bene ma.se continui così potrei ..non rispondere più di me" ma che
cazzo dico ..penserà che ci stia provando ..cazzo con Sean nella stanza
a fianco..non vorrei dovermela vedere con lui..!!!
"Mmh...allora capirò che.sono stato bravo e che per te è stato
piacevole" mi rispose subito sempre dolcemente.
"Metti sempre tutti così in imbarazzo appena li conosci?" domandai
mentre sentivo le sue mani sul collo toccarmi la pelle dove la camicia
era sbottonata, non resistetti più e gliele sfiorai appena e lui..le
ritirò..cazzo le ritirò, lasciò cadere la schiena indietro tirò su una
gamba appoggiando il piede dell'altra sul divano ..era nervoso.
"No..non con tutti..solo con qualcuno..e poi non mi sembra che stia
facendo nulla ..per metterti in imbarazzo..o almeno mi pare" mi rispose
con una innocenza così provocante ....ma lui era provocante ..dovevo
fare qualcosa devo andar via ADESSO prima che sia troppo tardi, inspirai
profondamente sentivo che non era questo che lui voleva ma lo feci ..poi
stava arrivando Sean ..cazzo stavo facendo alla fine il suo gioco
sarebbe stato molto imbarazzante.
Orlando..voleva farmi perdere la testa ma io, povero piccolo,la testa
per lui l'avevo già persa su quel fottuto corridoio qualche ora
prima......porca puttana.
"Hai ragione scusami ..è che sono molto stanco se...non ti dispiace me
ne vado......vorrei emh...andare a letto al più presto" mi alzai
voltandomi ma era meglio non averlo mai fatto, lo fissai dall'alto era
li davanti a me eccitante la testa buttata indietro per guardarmi gli
occhi socchiusi, un braccio aperto appoggiato allo schienale del divano,
le gambe divaricate e....quella mano, appoggiata proprio li, strusciare
piano... dio che meraviglia pensai..avrei dato la vita per vederlo
toccarsi fino a godere.era così eccitato forse dovuto ancora a quel
bacio sensuale con Sean oppure.a me?
Distolsi lo sguardo mi infilai il giaccone e in qualche modo le scarpe.
"Conosci bene Sean?" mi chiese all'improvviso.
Mi voltai lentamente " Be .si..ci conosciamo da anni perché?" risposi
piano.
"Sai all'inizio..quando sono arrivato qui mi sentivo solo, perso avevo
bisogno di un amico e lui è stato così tenero e disponibile poi non so
come mi sono ritrovato a..be si insomma una sera ci siamo baciati e
.....mi è piaciuto.
Flash back
Orlando
Erano solo poche settimane che mi trovavo qui ero così disperato mi
sentivo solo, mi sentivo osservato, scrutato era un mondo così diverso
da come lo avevo sempre immaginato, così grande... mi spaventava, sono
molto espansivo abbraccio tutti, sono molto affettuoso con tutti ...è
semplicemente il mio carattere, ma adesso proprio questo lato del mio
carattere mi stava causando seri problemi, qualcuno già si era preso
delle libertà con me e io, povero ingenuo non riuscivo a rendermene
conto, non so perché bussai alla sua porta una sera, forse perché era
l'unico che in un certo modo mi schivava, piangevo quando Sean l'aprì,
in un attimo mi sentii al sicuro stretto tra le sue forti braccia ci
volle un po ma infine mi calmai non so quanto tempo rimanemmo stretti
con le sue mani che mi accarezzavano dolcemente la schiena.... so solo
che ad un certo punto Sean mi accarezzò spostandomi i capelli
lasciandomi libero il collo .....un brivido mi pervase sentii
chiaramente la sua bocca muoversi su
l mio collo risalire lentamente dietro l'orecchio non riuscivo a
muovermi rimasi come paralizzato ...lo lasciai fare cosa avrebbe mai
potuto succedermi? continuava a stringermi a se infine sentii la sua
lingua calda scivolare sulla mia pelle gemetti forte poi la sua voce
calda e sensuale.
"Se non è quello che desideri dimmelo e smetterò..ma fai in fretta
perché tra qualche istante ti bacerò".
La sua voce era calda contro la mia pelle bollente ormai, non risposi ma
gettai la testa indietro offrendomi a lui, la testa mi girava tutto era
nuovo per me cazzo Sean un uomo e io che mi facevo leccare da un uomo e
lo trovavo estremamente piacevole ....nella confusione totale non so
come, mi ritrovai sdraiato sul divano il mio corpo sotto il suo neanche
me ne accorsi impegnato com'ero ad ascoltare la sua lingua dentro la mia
bocca, la sentivo così forte, possessiva mi dominava totalmente ne ero
completamente succube, la sentivo muoversi con passione ovunque in
qualsiasi angolo potesse raggiungere, era la lingua di un uomo,
continuavo a ripetermi mentre la mia eccitazione era arrivata alle
stelle, sentii le sue mani forti, trasmettermi sicurezza, calore le
sentii accarezzarmi ovunque, le sentii sul ventre neanche il tempo di
sfiorarmi il sesso che venni nella sua mano come un adolescente, mi
vergognai quasi...del casino che provocai ma nel momento esatto in cui
venni lo sentii gemer
e forte mi guardò pieno di desiderio, si perché mentre io ero
dispiaciuto lui era come impazzito godette anche lui subito dopo me, mi
guardò a lungo mentre godeva spingendosi contro il mio corpo e io che
non capii neanche cosa avevo fatto di così speciale.
Dopo quella sera i nostri sguardi sul set erano sempre caldi, insistenti
tanto che non ci volle molto agli altri immaginare cosa ci fosse fra
noi, nessuno mi diede più fastidio, seppi più tardi, da Sean, che la
nostra unione aveva infranto più di qualche cuore.
Fine flash back
"Perché mi stai dicendo tutto questo?" chiesi sbalordito.
"Hai avuto una storia con lui .no?" chiese poi con una innocenza quasi
mi stesse chiedendo l'ora.
"Emh.be vedi noi ..." che cazzo gli dico ora?
"Si o no? Dimmelo!!" Orlando tirò su la schiena mettendosi seduto. In
attesa di una mia risposta.
"Perché lo vuoi sapere?Cosa cambia per te?" chiesi.
"Da quando ha saputo che arrivavi è nervoso, teso, prima.... nella mia
stanza, poco dopo il nostro incontro, ha detto che gli ha fatto male
vedere come..mi guardavi..cosa avrà voluto dire?" la sua voce era
flebile.
Lo guardai la sua finta innocenza mi annientò.
"Cosa vuoi da me Orlando?"lo fissai in attesa di risposta inclinando il
capo.
"Hei cosa ti fa creder che voglia qualcosa da ..te?" rispose subito
facendo il broncio..dio...
"I tuoi sguardi...il tuo comportamento cosè Sean .non ti basta più?" fui
duro con lui infatti abbassò lo sguardo lasciandosi andare nuovamente
sul divano assunse nuovamente quella posizione sensuale, mi chiesi a
questo punto se se ne rendesse conto.
"Sean mi ha detto di voi..." Non riuscii a guardarlo negli occhi non
capii se bluffava ma decisi che nasconderlo non sarebbe servito a
niente.
"Ma ora ha te..di cosa ti preoccupi anche se a quanto pare ancora non ti
sei ....concesso" lo guardai socchiudendo quasi gli occhi e capii che lo
colpii, alzò la schiena di scatto s'innervosì.
"Ascolta.. io non sono gay..mi sto solo divertendo un po' se pensi che
mi faccia fottere da un uomo ti sbagli.." Rispose nervosamente.
"Questo è quello che pensi tu..lo sei e te ne stai rendendo conto piano
piano ma lo sei!" rimanemmo qualche attimo in silenzio ma sentivo che
nella sua splendida testolina frullava qualcosa.
"Quando mi guardi? Cosa vedi?" mi chiese infatti all'improvviso
guardandomi e io decisi di essere il meno brutale possibile.
"Cosa vedo?" Mi avvicinai di più a lui mi chinai un poco appoggiando le
mani sul divano ai lati del suo corpo poi lentamente continuai.
"Vedo qualcosa di immensamente desiderabile, da far perdere la testa...con
cui rinchiudersi per giorni in una stanza e fare l'amore in ogni modo
possibile senza pensare a tutto quello che succede fuori nel mondo
.perché tu, saresti il mio mondo".
Dissi tutto in un fiato lui mi guardava a bocca aperta ed io mi ritrovai
in ginocchio dinanzi a lui le mie mani percorrevano ora l'interno delle
sue cosce aperte poi continuai... approfittando per averlo azzittito.
"Pensi di non essere gay ma ti piacciono le mani di un uomo che ti
sfiorano ...così..tu questo come lo chiami essere? E so anche a cosa
stai pensando adesso..o perlomeno cosa desideri che ti faccia in questo
momento" Chiesi con voce appena percettibile.
"Cosa?." rispose trattenendo per un istante il respiro chiudendo gli
occhi..le mie mani lo avevano sfiorato.
"Muori dal desiderio che te lo prenda in bocca ..che te lo succhi piano
sulla punta..muori dalla voglia di sentire la mia lingua che te lo
accarezza dolcemente...senza fretta fino a farti morire" dissi deciso
sfoderando la mia voce più calda e sensuale...piccolo bastardo mi
afferrò le mani allontanandomi di scatto da lui.
"Non ..provarci mai più....non provare mai più a toccarmi" mi disse
freddamente.
Lo guardai quasi stupito, come al solito avevo sbagliato tutto ..non
avevo capito un cazzo..quel ragazzo non era uno che si lascia mettere i
piedi in testa ...bah! e io che pensavo volesse provarci con me...Viggo
sei il solito coglione niente male come primo approccio adesso mi
odierà..se penso che dovremmo lavorare insieme per chissà quanto tempo,
mi alzai e voltandomi lo lasciai solo nella stanza, me ne andai come uno
stronzo, ricordo che mi masturbai fino allo sfinimento quella notte...
credo di averlo preso in tutte le posizioni possibili.
______________________
Orlando emise un lungo sospiro e rimase a guardare la porta da dove era
scomparso Viggo, continuò a rimanere seduto incrociò le gambe portandosi
le mani dietro la nuca stiracchiandosi poi si rilassò buttando indietro
la testa chiuse gli occhi, sentì chiudere la porta, stava ancora
pensando a quello che gli aveva appena detto Viggo quando sentì una mano
toccarlo sul ginocchio scivolare dolcemente lungo l'interno della sua
coscia non aprì gli occhi sapeva perfettamente chi era ....ne aveva
percepito il profumo, la presenza.
"Come mai ti ha lasciato solo? .non mi dire che sei riuscito ad
annoiarlo" una voce sensuale gli parlò.
Orlando aprì gli occhi, lo fissò e nello stesso momento scansò la mano
che nel frattempo indugiava proprio dove non avrebbe voluto essere
toccato.
"Era stanco" rispose tentando di alzarsi ma fu dolcemente trattenuto da
una mano dell'uomo sul petto...mano che presto salì percorrendo ora il
suo bel viso sollevandogli il mento, poi la voce continuò avvicinando le
labbra alle sue gliele lambì dolcemente, la lingua ne disegnò i contorni
sfiorandole appena ...più volte.
"Che stupido ...io con te ....non saprei proprio come annoiarmi hai
tutto ciò che si possa desiderare ....tutto ...per trattenermi".
"Quindi avresti voluto che..ci provasse con me?" Gli chiese Orlando con
un sorriso ironico, poi girò il viso e scansò la mano dell'uomo per la
seconda volta, che stavolta non si arrese perché gli afferrò con forza i
capelli rovesciandogli di più la testa all'indietro mentre con estrema
calma si distendeva completamente su di lui, bloccandolo ....ne assaporò
i lamenti, lentamente gli aprì i jeans abbassandoli quel poco che gli
permettesse di toccarlo, Orlando gemette inarcando la schiena ...era
completamente bagnato.
"Ti piacerebbe?" continuò Sean con durezza.
"Mmh.cosa?" rispose Orlando perso.
"Farti scopare da Viggo ..." chiese ancora Sean.
"Cosa?.io..io..non mi faccio scopare da nessuno..sei ...oh si!" gemette
ancora Orlando.
"Cosa dimmelo..cosa sono?" continuò Sean.
"Un..pazzo" rispose in un soffio.
"Mmh..sei eccitatissimo...esattamente come ti ho lasciato qualche ora fa
ed io so cosa ti piace...lo sai che ti posso far godere anche solo con
le dita di una mano". La voce calda continuò.
Orlando sentì una mano accarezzarlo lentamente in tutta la sua lunghezza
fin sotto i testicoli con tocco deciso e tremò.. Sean continuò.aggiungendo
anche il piacere della penetrazione...... entrò in lui con un dito
seguito subito da un altro, Orlando si lamentò cercando di allontanarlo
perché fu violento nel gesto come non lo era mai stato, continuò a
stimolarlo ancora di più continuando a toccarlo sempre lì sotto, finchè
gemiti incontrollati iniziarono ad uscire dalla bocca di Orlando che con
difficoltà..cercava di soffocare voltando il viso fra i cuscini.
"Mmh.ti prego Sean non adesso .no..lasciami ..lascia...di la...oh si"
gemette poi spingendosi contro quella mano con forza.
"Sono andati via tutti..non soffocare il piacere lasciati andare .ti
sento ..ti ecciti con niente ..come prima nella tua stanza...ancora un
momento e ti sentirò gridare ancora ...e ancora e poi .....ancora" la
voce di Sean era appena un sussurro.
Orlando continuava a tenere le mani sulle spalle dell'uomo con l'intento
di spingerlo via ma...non ci riuscì ...fece esattamente la cosa opposta
attirandolo a se spingendosi con forza contro la sua mano si tirò su e
incollò la bocca alla sua lo baciò con passione sfrenata poi si lasciò
andare definitivamente.
"Ti piacerebbe che fossero le mani di Viggo a toccarti così ho visto
come lo guardi e." ansimò ancora Sean.
"Cosa?...Si .oh si..." rispose senza pensare Orlando,...facendo
pericolosamente il gioco di Sean "mmh.si ..a..ancora..non fermarti.non
fermarti..ti prego" gemette sulla sua bocca poi lasciandosi di nuovo
andare disteso ...chiuse gli occhi allungando le braccia in alto sulla
testa.
"In bocca Sean ...prendimelo in bocca.adesso" Ansimò ancora.
"Mmh .che proposta audace ..." Sean scese con la bocca lungo il torace
fino al ventre .poi prese a leccarlo e poi a succhiarlo con forza.
"No..Sean .piano .si così .oh.si.Sean.non..non fermarti" Orlando era
perso nel piacere il suo pensiero rivolto a Viggo...che in un attimo
aveva capito come farlo impazzire.
"Lo meriteresti.piccolo bastardo...ma non ci riesco..voglio sentirti
godere sotto di me" gli ansimò sulla pelle sensibile, bagnata poi con
gesto deciso gli afferrò e gli sfilò completamente i jeans, Orlando aprì
gli occhi divincolandosi scuotendo la testa ma perso.... perso incapace
quasi di reagire sentì una mano accarezzargli il torace dolcemente.
"Ti voglio .ti desidero, lasciati andare" lo pregò Sean.
"No ..io..non.. " Orlando continuava a scuotere il capo con i suoi no..
ma se Sean avesse voluto per lui non c'era nulla da fare avrebbe
ottenuto tutto con estrema facilità.
"Non voglio farti del male....voglio solo farti godere .dai lasciati
andare apri le gambe si così..voglio sentirti gridare mentre ti riempio
tutto..lentamente..a poco a poco" gli ansimò succhiandolo ancora fino a
prenderlo in bocca, ancora.... completamente mentre le dita senza sosta
lo penetravano.
"oh si Sean." gemette ancora, gemette forte e a lungo quando raggiunse
l'orgasmo spingendosi nella bocca del compagno afferrandogli i capelli
con le mani, fù intenso, lungo, travolgente, l'uomo attese qualche
istante godendo di quei gemiti sentendolo tremare poi approfittando del
suo rilassamento si spinse fra le gambe del ragazzo con forza fino a
penetrarlo ...ma fu solo un assaggio del piacere che Sean avrebbe voluto
sentire.
"Ah!! Cazzo lasciami ...non voglio.." seppur breve un dolore lancinante
lo fece tornare bruscamente nella realtà riuscì a divincolarsi tentò di
alzarsi ma stava giocando pericoloso .molto pericoloso sentì afferrarsi
con forza per tornare sdraiato la mano fra i capelli .....sentì dolore.
"Se fra due secondi non mi fai venire giuro che mi fotto il tuo bel
culetto con la forza ..adesso.. piccolo bastardo... fregandomene se non
l'hai mai preso e ...ti posso garantire che il piacere sarà tutto mio!!"
gli disse duramente in un fiato.
Orlando senza distogliere gli occhi da lui incurvò appena le labbra in
un sorriso perverso strinse e iniziò a muovere il pugno sul sesso
eccitato dell'uomo che raggiunse velocemente l'orgasmo, l'uomo era
ancora disteso su di lui quando con uno scatto lo scansò alzandosi, si
rivestì velocemente, afferrò i suoi scarponi poi prima di uscire si
fermò sulla porta, si voltò con sguardo inespressivo "Sean?"
"Si" rispose l'uomo rimasto seduto sul divano a fissarlo.
"Tutto quello che mi fai mi piace e lo desidero ma non provare mai più a
fottermi..mi hai fatto male ...non provarci mai più io....non ti ho mai
promesso niente" e se ne andò confuso.
"Certo, piccolo..certo" Sean si accese nervosamente una sigaretta, come
sempre Orlando riusciva a fare quello che voleva ...a farti godere quasi
facendoti un favore "comincia a non bastarmi tutto questo" pensò, poi
sorrise.
"Sei un bastardo Viggo ..sei riuscito a fregarmi ..ho sentito
chiaramente non era a me che pensava mentre veniva.... ma a te." pensò
nervosamente Sean.
__________________
Viggo
Ormai erano diverse settimane che mi allenavo con la spada e, a detta di
tutti specialmente del maestro, ero bravo la cosa mi fece molto piacere
vidi Orlando venire verso di me mi abbracciò ..con una tenerezza..bastardo
poi capirete.
Continuava a spingermi inspiegabilmente e lentamente indietro fino a
...buttarmi nel fiume......cazzo credetti quasi di affogare non me lo
aspettavo proprio .non da lui almeno.
Orlando con la sua risata aveva già contagiato tutti che si voltarono
per vedere cosa mi fosse successo ricordo che dopo un attimo di
sconcerto, più perché non potete neanche immaginare che cosa può essere
Orlando che ride spensierato, scoppiai a ridere uscii dall'acqua e lo
rincorsi e, dopo averlo afferrato, lo gettai e io con lui, nel fiume tra
le urla dei costumisti e dei truccatori, la sera dovemmo andare a
rapporto dal regista avremmo dovuto, d'ora in poi, limitarci soprattutto
per non farci male e per non creare danni però....quando penso a quegli
abiti bagnati addosso appena sei uscito dall'acqua sono quasi venuto ....ancora
adesso a volte ti sogno tanto da svegliarmi così eccitato che non posso
aspettare il tuo risveglio perché devo prenderti subito immediatamente e
tu riluttante dopo un attimo di rincoglionimento ti concedi facendoti
fare di tutto e facendomi impazzire ...come sempre.
Dopo la strigliatina ci ritrovammo molto più tardi da soli nel camper
dove avremmo dovuto cambiarci, dove ormai da troppo tempo ci ritrovavamo
dopo aver lasciato l'albergo tanto tempo fa. ma quella sera tutto era
inspiegabile a cominciare dal tono della sua voce.così caldo e sensuale,
da quella famosa sera non ci provai più anche se era il mio più grande
pensiero.
"Ti è piaciuto lo scherzo.Ramingo?" Orlando mi abbracciò da dietro
stringendosi a me, sospirai a quel contatto gli accarezzai le mani che
subito mi lasciarono ed io.... cazzo..ancora una volta non le trattenni,
si voltò sedendosi davanti ad uno specchio per togliersi le lenti,
osservai le sue mani .....quando le muoveva sembravano disegnare
qualcosa nell'aria creando un linguaggio tutto loro e io.....le
immaginavo sempre sul mio corpo, credo di avergli fatto una foto.
"Tu, mi sei piaciuto, con..quegli abiti .bagnati" lo sussurrai appena
.ma che cazzo stavo dicendo? Lui sorrise forse non aveva sentito nulla o
fece finta...non so se pensare .per fortuna.
"Che fai stasera?" disse voltandosi verso me "...cazzo Vig ma hai sempre
quella macchinetta fotografica in mano?" infatti scattavo continuamente
foto, quando all'improvviso alzandosi dalla sedia si sfilò la t-shirt
con una lentezza e una sensualità da lasciarmi senza fiato ..... ne
prese una pulita e se l'infilò poi...dio no, non farlo ti prego...lo
fece..... si tolse i pantaloni ancora un po' bagnati chinandosi subito
dopo a raccogliere le sue cose dovetti farmi violenza per trattenermi mi
assentai quasi guardandolo da dietro, il suo corpo, le sue lunghe gambe,
il suo culetto lì davanti a me mentre io lo afferro per i fianchi .io
che affondo dentro di lui... io che...
"Vig?"
"Si? Oh scusami ..no ..non lo so ancora non ho deciso.senti Orlando io
ho...". La mia voce diventò di colpo roca, bassa mentre mi avvicinavo
sempre di più a lui, mi sfilai la macchinetta dal collo appoggiandola da
qualche parte.
"Ho un estremo bisogno di sfiorare il tuo corpo, di baciarti". Volevo
riuscire anche solo a sfiorarlo quella sera.
Mi avvicinai mentre tu indietreggiavi ancora... ancora....finchè non ti
ritrovasti con le spalle al muro ti guardasti intorno cercando una via
di fuga ma i nostri corpi ormai si sfiorarono le mie braccia ai lati del
tuo corpo ti bloccavano, la mia bocca sfiorava dolcemente la tua e tu,
per la prima volta, rimanesti fermo contro il muro, verso cui ti avevo
lentamente spinto, lasciandoti sfiorare ora anche dalle mie mani, che
cercavo di controllare troppo ansiose di toccare cose proibite...esplorai
il tuo viso con le mie labbra, con la lingua, e con una lentezza
esasperante, perché volevo non passasse mai quel momento, raggiunsi la
sua bocca calda, sensuale e la trovai dischiusa e gemendo mi ci persi.si
fu meraviglioso, dolcissimo sapevi di cannella, di miele un cocktail
micidiale per i miei sensi, una sensazione indescrivibile...avrei potuto
morire anche in quell'istante ...avevo avuto tutto, poi tentai di osare
di più scesi con le mani sulla tua schiena la accarezzai tutta con le
man
i aperte per avere più contatto possibile raggiunsi le tue natiche le
strizzai con forza e quasi gridasti poi le accarezzai stringendoti a me
con più forza facendoti sentire quanto riuscivi a farmelo diventare duro
solo al pensiero di te quando..le tue mani, si..le tue mani..che avevo
chiuse sul petto, mi spinsero via.....tentai di dire qualcosa ma le mie
parole, come le mie mani, furono bloccate immediatamente.
"Cazzo no... lasciami... non crearmi più problemi di quelli che ho
già.." nervosamente tentasti di dire qualcosa...ma non aveva senso, non
riuscivi neanche a guardarmi in faccia ti afferrai allora per le spalle
sbattendoti ancora contro il muro costringendoti a guardarmi,
scuotendoti.
"Ma io ... non riesco più a starti vicino senza ....senza poterti
sfiorare capisci!!! E se sei ancora arrabbiato per quella fottuta sera
....perdonami, non so cosa mi prese so solo che.... l'idea che adesso
vai da lui mi....perché ti ostini a stargli accanto io.non lo
sopporto.." lo implorai quasi di darmi ascolto ma le parole fu come se
non fossero mai uscite dalla mia bocca, l'idea che ogni attimo ogni
istante avrebbe potuto fargli del male, avrebbe potuto...rubarmelo mi
stava uccidendo.
"Viggo .lasciami andare non toccarmi ..mai più... non tentare di
baciarmi ..già per me è difficile così ..non voglio..ti prego lasciami
andare adesso.." Eri confuso <povero piccolo> ti lasciai ..mi passasti
davanti e sfiorandomi respirai il suo profumo ...rimasi ancora qualche
istante a fissare il muro davanti a me ..ormai vuoto, non mi voltai
subito, sentivo il fruscìo dei jeans sulla sua pelle mentre ti
rivestivi.
"Perché?" chiesi con un filo di voce voltandomi lentamente.
"Perché...ho paura di..." Poi silenzio abbassasti gli occhi.... poi mi
sorpresi continuando.
"Ci vieni al pub stasera?....se vuoi puoi unirti a noi...scusami Viggo.."
mi si avvicinò mi diede un velocissimo bacio sulla guancia afferrò il
suo borsone e andò via lasciandomi solo come un idiota..come sempre con
il solito brivido che mi percorreva la schiena, solo ..eccitato,
incazzato da star male.
"Non devo più toccarti?..non devo più tentare di baciarti?....Cazzo!!..e
paura di cosa?" reagii con rabbia dando un calcio al muro lo sfondai
quasi...cazzo mi teneva in pugno, quel ragazzino aveva sconvolto la mia
vita, senza sapere cosa cazzo stava combinando in quel modo e questa
situazione mi stava distruggendo, ero arrivato al punto che solo il
pensiero delle mani di Sean sul suo corpo mi faceva star male, non
volevo accettare il fatto che continuasse a stare con una persona che
ero sicuro non amasse sacrificando così il nostro amore, si perché ero
convinto che anche tu un po' mi amassi..forse.
____________________
Le settimane, i mesi passavano fortunatamente veloci il lavoro era tanto
ma ..cazzo io e lui stavamo sempre insieme sempre fianco a fianco io ero
il suo re e lui..il mio principe ma solo nei miei sogni, le giornate
erano fatte di sguardi furtivi, sospiri, baci rubati dietro qualche
camper durante le pause, il copione era il solito......con te che
all'inizio mi respingi per poi perderti fra le mie braccia ed io... che
non avrei mai voluto lasciarti andar via ...tutto stava diventando
sempre più complicato per me ...e per te perché ti vedevo che più
passava il tempo e più resistevi meno ai miei assalti, ormai diventati
troppo frequenti..e sentivo che tutto questo cominciava a non bastarci
più ...almeno a me, come sentivo il nervosismo e gli sguardi gelidi che
mi lanciava Sean.
Il tempo passava inesorabile ogni attimo senza di te mi sembrava un
secolo, e i nostri incontri, rarissimi, fatti di pochi istanti erano per
me così intensi ....ricordo con tenerezza un giorno, eravamo riusciti ad
avere un pomeriggio libero a approfittammo per uscire a cavallo ..per
migliorare il tuo modo di cavalcare e soprattutto eravamo riusciti a
rimanere soli infatti rimanemmo indietro dopo una lunga passeggiata ....soli
..io e te.
Ebbene quel giorno successe di tutto... all'improvviso qualcosa spaventò
il tuo cavallo, ti disarcionò cadesti a terra, io scesi velocemente e ti
trovai sdraiato a terra a pancia in giù immobile con un serpente in
fase di attacco davanti al tuo viso, aveva spaventato il tuo cavallo
facendolo fuggire, tu, eri spaventato a morte i tuoi occhi erano
sbarrati verso l'animale, arrivai di corsa e con un calcio lo gettai
lontano.....aiutai ad alzarti ma zoppicavi avevi una caviglia gonfia,
tremando ti aggrappasti a me con una smorfia di dolore sul viso, ti
aiutai così a salire sul mio cavallo, il tuo ormai era irraggiungibile,
io montai dietro di te..poi, per concludere, la pioggia insistente su di
noi, tutto il tragitto camminammo lentamente sotto una pioggia battente
io sempre dietro di te, le mie braccia che ti stringevano, forse troppo
forte per il tuo esile corpo ma non ti lamentavi, volevo proteggerti,
dalla pioggia, dal vento, dalla paura che ancora ti faceva tremare. i
nostri corpi
completamente zuppi, così sensibili ti strinsi ancora più forte a me ..per
tutto il tragitto sentivo il tuo petto alzarsi e abbassarsi troppo
velocemente lo sentivo sotto le mie mani, passai il tempo a respirarti
sul collo sfiorandoti appena con la bocca accontentandomi di sussurrarti
il mio amore, il mio desiderio e tu ....accettasti tutto questo
silenziosamente...avevo quasi sperato di averti conquistato
definitivamente di averti dato la spinta ...a mollare tutto.
Avrei voluto rimanere in eterno così solo io e te, la pioggia su di noi,
non dicemmo una parola per tutto il tempo non ce n'era bisogno ci
bastavano le emozioni che stavamo vivendo ma sentii un tuo debole
lamento quando vedemmo le luci dell'accampamento e alcune persone in
lontananza che ci stavano aspettando sicuramente preoccupati, ricordo
Sean che ci venne subito incontro volle sapere velocemente che cosa era
successo poi ti aiutò a scendere ti avvolse con una coperta e... ti vidi
scomparire fra le sue braccia alle sue cure..alle sue carezze ...lontano
da me e mi sentii morire.
_______________________
All'inizio non avrei mai voluto venire in N.Z. a girare questo film ma
ora.... penso di aver fatto la scelta migliore della mia vita altrimenti
non ti avrei mai conosciuto, non so come sarebbe stata la mia vita senza
di te sicuramente diversa...sicuramente incompleta e quando penso ai
momenti dolci passati insieme credo che ne sia valsa la pena, ne sarebbe
valsa la pena comunque anche se fossero stati solo pochi attimi, con il
tempo le cose, le persone si dissolvono quasi nella tua mente, ne perdi
i contorni, le sfumature...dentro ti rimangono solo le emozioni, le
sensazioni provate di momenti vissuti, di persone conosciute e sono
quelle sensazioni che ti permettono, con i ricordi, di provare gioia,
infinita tenerezza e malinconia..e dolore perché tu comunque mi hai
fatto soffrire da matti ma, se amarti significava soffrire allora evviva
il dolore pensai..
Cercavo di rubarti attimi di tenerezza sempre in quel solito camper in
cui ogni scusa era buona per sfiorarti, e in cui tu, ogni volta tentavi
di sfuggirmi perdendoti subito dopo fra le mie braccia non era cambiato
nulla, un gioco crudele a cui ti sottoponevi ...e a cui sottoponevi me
finchè quella sera, stanchi con non mai, avevamo lavorato duramente per
tutto il giorno......quella sera .ti feci mio...ancora adesso infiniti
brividi percorrono la mia schiena.... ancora adesso il ricordo dei tuoi
lamenti mentre ti prendevo , la prima volta per te, mi fanno provare nei
tuoi confronti un'infinita tenerezza.
Avevamo appena finito di girare salutammo un po' tutti avremmo avuto un
paio di giorni di meritato riposo, Sean non sapevamo dov'era e nemmeno
ce lo chiedemmo....eravamo soli.
Non so.... successe qualcosa quella sera che mi stordì ..ti vidi.. le
spalle appoggiate al quel muro indossavi solo i tuoi morbidi pantaloni
da elfo in pochi istanti buttasti giù un paio di birre, ..piccolo quando
ne reggi a malapena un paio di bicchieri, avevi ancora i lunghi capelli
di Legolas sciolti, che ti avvolgevano disordinatamente la testa, le
spalle nude.... eri infinitamente bello sembrava quasi emanassi una
leggera luce e il tuo sguardo mi trafisse..un angelo questo mi fece
pensare il guardarti si, un angelo venuto da me con un'unica ragione...
distruggermi.
Mi avvicinai lentamente, ero perso, sforzandomi di continuare a fissare
i tuoi occhi tra la nuvola di fumo della tua sigaretta, giunto dinanzi a
te, te la tolsi dolcemente dalle labbra, un gemito lasciò le mie labbra
mentre guardavo le tue labbra rimaste dischiuse, feci un paio di tiri,
non so forse per calmarmi forse per sentire subito il tuo sapore
.....poi la gettai a terra e la calpestai con i miei stivali da ramingo
il mio sguardo era completamente perso sul tuo corpo meravigliosamente
invitante ....e solo quando parlasti lo alzai.
"Vig..io" cercasti di parlare notasti subito qualcosa di diverso nel mio
sguardo ma stavolta non te lo permisi no..con le braccia ai lati del tuo
corpo ti bloccai ogni via di fuga, sfiorai quasi subito la tua bocca
come credo si sfiori qualcosa di infinitamente prezioso, fragile, più
volte con la lingua.mi sentii morire nel momento esatto in cui sentii il
calore della tua su di me, godetti qualche istante di quel contatto che
a me sembrava già tanto intanto le mie braccia prima tese si piegarono
lentamente sempre più fino a sfiorarti con il corpo e li non resistetti
più ti baciai ancora prima dolcemente. sfiorandoti appena con la lingua,
ne disegnai perso i contorni poi sempre con estrema dolcezza mordicchiai
le tue morbide labbra fino a dischiuderle...entrai quasi con timore a
piccoli scatti poi ...credo che la esplorai tutta con tanta di quella
passione che sentivo ovunque nel mio corpo le vibrazioni dei tuoi
gemiti...volevo studiare ogni parte di te imprimermela nella memoria, ti
sentivo respirare velocemente...ma non mi toccavi continuavi a tenere le
tue mani sul muro, i palmi rivolti contro si muovevano lentamente come
per accarezzare qualcosa..qualcuno che forse non ero io.non lo so... poi
con un brivido le sentii salire sul mio ventre, salire lentamente sul
mio torace e per un istante ebbi il terrore che mi respingessi ma non fu
così...intanto i miei pantaloni da ramingo scivolavano giù.
Accarezzai il tuo petto, glabro, bagnato di sudore ...eri teso non
riuscivi a lasciarti andare, sapevo dove probabilmente era rivolto il
tuo pensiero sapevo che pensavi a quello che gli stavamo facendo ma il
nostro amore non poteva.non doveva avere limiti .non era giusto soffrire
così .tu Sean non lo amavi.lui non ti amava eri solo un capriccio, un
bellissimo giocattolo ma ancora non te ne rendevi conto, ancora pensavi
di non poter amare un uomo ma io ..piano piano ti ci stavo portando.
Le mie mani intanto tremando si posarono sui tuoi fianchi, andavano da
sole conoscevano il tuo corpo alla perfezione per quante volte lo avevo
percorso con lo sguardo, trovarono l'ostacolo dei pantaloni tentai di
abbassarli ma sentii un tuo lamento nella mia bocca, si, perché alla tua
bocca non diedi tregua ....neanche per un istante.
"Vig..io non..ti prego..no" ansimasti ancora qualcosa fra le mie labbra
ma io continuai, mi dispiace ma stavolta no, stavolta non mi fermerò...se
non ti avessi preso in quel momento avevo giurato a me stesso che me ne
sarei andato... avrei mollato tutto, anche perché sentivo che lo volevi
almeno quanto me, sentivo che quella sera era tutto diverso non riuscivi
a mandarmi via ....stavi per cedermi il tuo corpo.
Sentii sospirare il mio nome mentre i pantaloni ti scivolavano giù lungo
le gambe e sotto ...dio sotto ...non avevi niente, ti sollevai una gamba
appoggiandola al mio fianco ..ne accarezzai la delicata pelle
dell'interno e tremando ti accarezzai il sesso, eri bagnato,
eccitatissimo, raccolsi il tuo liquido con le dita, scivolai sulla punta
più e più volte perché dai tuoi gemiti sentivo che ti piaceva
tantissimo, portai le mie dita più sotto trovai ciò a cui bramavo più di
ogni altra cosa... l'accesso al tuo corpo da dove saremmo diventati una
cosa sola, la lussuria mi invase nello stesso preciso istante, ci girai
intorno, scivolai con le dita bagnate di te più volte, fino a penetrarti
con un dito, sentii un tuo debole lamento, le tue braccia sul mio petto
tentarono di spingermi via mi spinsi con più forza contro di te e
continuai ...aggiunsi un secondo dito..... iniziai a spingere piano,
lentamente.... volevo ti abituassi, volevo che non soffrissi, osai
spingere con più forza le divaricai ma non ti sentivo partecipare
sentivo i tuoi lamenti, vedevo il tuo viso voltato, non riuscivi a
guardarmi è inutile il tuo pensiero era sempre là...invidiai Sean per un
secondo.
Ma io .continuai infatti improvvisamente, ti lasciasti andare e io...mi
sentii morire, cominciasti a spingerti verso la mia mano, contro la mia
gamba che premevo fra le tue cosce i tuoi gemiti finalmente liberi di
volare nell'aria, alzasti finalmente il viso e mi guardasti, penso di
aver avuto un'orgasmo mentale in quel momento, il tuo sguardo era quanto
di più erotico avessi mai visto, lasciai lentamente scivolare giù la tua
gamba, ti lamentasti e io sorrisi ma con uno scatto, ti sorpresi, le
afferrai entrambe tirandoti su con forza all'altezza dei miei fianchi ti
guardai e mi spinsi contro di te ..dentro di te e..ti presi ..con una
spinta t'inchiodai a quel muro, dove spesso rimanevo solo... a
guardarlo, non ti diedi neanche il tempo di riflettere su ciò che ti
stava accadendo, gridasti..e non so quanti pugni sul petto ..sul viso mi
hai dato ma io rimasi fermo dentro di te, non so dove avevo preso tutta
quella forza ma mi sentivo un leone, più cercavi di divincolarti e io
più ti entravo dentro......ti rovesciai sul divano li accanto, ti caddi
pesantemente addosso ..ti penetrai tutto entrai tutto dentro di te..
completamente e tu gridasti ancora..eri disperato..eri
bellissimo....incrociai il tuo viso bagnato dalle lacrime m'imploravi di
smettere sentivo le tue unghie nella carne ed io mi spinsi ancora dentro
di te ancora ..ancora poi ...fu un attimo e tra le lacrime, confusi tra
i lamenti sentii chiaramente i tuoi gemiti... i tuoi fianchi spingersi
verso me..stavi rispondendo al piacere..ti afferrai con più forza e
allargai di più le tue cosce e tu incrociasti le gambe dietro la mia
schiena adesso anche tu mi agevolavi ad ogni spinta perché ti aprivi
sempre più..dio come ti sentivo bene adesso, non so per quanto tempo ti
ho sbattuto su quel divano so solo che gridando il mio nome si, il mio
nome Viggo..non un altro nome....ma Viggo forte come una liberazione
...mi sei venuto addosso mentre ti prendevo sento ancora la sensazione
di quel calore sul mio stomaco scivolarmi sul ventre ed io non so quante
volte ho gridato mentre ti venivo dentro, ho creduto quasi d'impazzire
credo di aver pianto......scivolai fuori da te tu abbassasti le gambe
che ti eri portato al petto con un lamento .ti abbracciai forte, non una
parola fra noi tutta la stanchezza ci avvolse in un attimo, passammo la
notte lì dormisti accoccolato accanto a me ...abbracciato a me, ma io
non riuscii a chiudere occhio per un bel po' nonostante fossi
distrutto......ancora non riuscivo a credere a quello che ci era
successo.
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La mattina mi svegliai di soprassalto eri già in piedi vestito neanche
mi guardasti prendesti le tue cose e mi lasciasti li solo....ti
incontrai solo più tardi ...eri con lui avevi una tazza di caffè
bollente fra le mani incrociai i tuoi occhi, tra il fumo mentre stavi
bevendo, erano spaventati, avevo un bisogno estremo di parlarti dovevo
sapere, stavo per avvicinarmi quando ti vidi discutere animatamente con
Sean cercavate di rimanere discreti ma io vidi chiaramente la mano di
Sean stringere il tuo braccio, avrei voluto ucciderlo con le mie mani,
buttasti la tazza violentemente nel cestino poi Sean ti trascinò via,
feci il vago e vi seguii entraste in un capannone, rimasi fuori a
riflettere se entrare e distruggere la mia vita o rimanere per sempre
fuori dalla tua e far finta di nulla..decisi di entrare.
Stavate discutendo ma ancora non vi vedevo sentivo solo le voci , capii
che ieri Sean ti aveva cercato ovunque senza trovarti, poi silenzio e
cazzo..vi vidi ....eri fra le sue braccia e ti lasciavi baciare come se
niente fosse vidi la sua mano sotto la tua felpa ...dio ti stava
toccando.....che idiota ma come potevo pensare che tutto sarebbe
cambiato fra noi me ne andai disperato, stavo per sentirmi male.
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Sentiva il corpo di Sean premere il suo forse troppo, le sue mani fra i
capelli accarezzarlo dolcemente, Orlando lo allontanò quel poco che gli
permettesse di guardarlo in faccia di parlargli.
"Sean...scopami qui ..adesso" gli disse disperato.
"Vieni entriamo quì" Sean guardandosi intorno allungò una mano per
aprire una porta e scomparvero all'interno, Orlando fu spinto contro un
tavolo, si guardarono con desiderio misto a paura per Orlando si
spogliarono rapidamente, Sean non capiva più nulla ma non si fece molte
domande gli si avvicinò piano osservandolo come un felino che ha puntato
la sua preda, con una mano sul petto lo spinse dolcemente a sdraiarsi
gli accarezzò l'interno delle cosce, Orlando tremava, tremava senza
riuscire a smettere, Sean l'osservò per un istante poi lo accarezzò,
Orlando era eccitatissimo lo accarezzò fino a stringere il pugno su di
lui era meraviglioso vederlo muoversi, contorcersi su quel tavolo così
indifeso, disponibile, assecondando i movimenti della sua mano con i
fianchi con il corpo...bellissimo, lasciò che venisse subito, passò il
liquido caldo sul corpo del ragazzo poi sul suo stesso sesso così duro,
turgido facendogli cenno di voltarsi.
"Ti prego Sean .una sola spinta voglio sentire..dolore." Orlando girò il
volto verso Sean.
"Shh.hei .io non voglio farti male piccolo" Sean gli accarezzava
dolcemente la schiena, con l'altra mano risalì la coscia del giovane
soffermandosi sulla natica insinuandosi fra di esse toccandolo con le
dita, strusciò più volte il suo sesso bagnato su di lui e quando pensò
che fosse il momento si spinse con forza...un grido strozzato interruppe
il silenzio della stanza Orlando con le braccia tese sul tavolo inarcò
la schiena tirandosi su.
"dio..è così che ti ho sempre desiderato..." gridò Sean mentre con
un'altra forte spinta entrò in lui completamente, con una mano gli
accarezzò la schiena fino a spingerlo di nuovo a sdraiarsi, tenendogli
una mano sulla schiena lo bloccò saldamente sul tavolo continuando a
spingersi con forza dentro il corpo di lui, poi afferrandogli le cosce
gliele divaricò ancora fino a sentire perfettamente il corpo del ragazzo
aderire al suo, Orlando intanto che con le mani cercava un qualsiasi
appiglio per lenire il dolore, sentiva spingersi con forza sopra quel
freddo tavolo non sapeva perché avesse desiderato ciò ma Viggo aveva
sconvolto la sua vita, si, è vero gli piacevano gli uomini e l'idea di
essere scopato su quel tavolo quasi stuprato da Sean lo eccitava
terribilmente, si assentò quasi nei suoi pensieri non si accorse nemmeno
che Sean gli era venuto dentro e che ora si era allontanato da lui, si
era già acceso una sigaretta, si tirò su tremava ancora si voltò.
"Sean?" un filo di voce.
"Sei stato meraviglioso piccolo" gli disse Sean mentre passandogli un
braccio dietro la schiena lo attirò a se, baciandogli il collo.
"Ho bisogno di avere la mia libertà..sai tu sei stato un vero amico per
me..." cercò di dire .
"Perché ora vuoi farti queste seghe mentali cosa vuoi dirmi?" Sean lo
guardò in attesa di risposta.
"Ecco ..sei un amico...ma....niente di più e io ora credo ...si credo di
essermi innamorato" disse tutto in un fiato abbassando gli occhi, Sean
lo lasciò di scatto voltandosi.
"Bene ..e presumo che ti sia innamorato di Viggo....bastardo adesso vado
e gli spacco la faccia?" Sean era furioso se lo aspettava ormai da un
momento all'altro poi si voltò di nuovo verso lui, ancora seduto, ancora
così sensuale rimase un attimo senza fiato.
"Perché lo hai fatto allora?" chiese piano accarezzandogli il viso.
"Cosa?" Orlando era confuso.
"Perché ti sei fatto scopare ..così..se dici di amarlo" lo fissava.
"Perché.non lo so ero disperato stamattina dovevo capire se sono
anch'io.... se cioè se anche a me ..o dio non ci riesco." Orlando non
riusciva a dirlo era difficile per lui.
"Se anche a te piace farti fottere dagli uomini..questo?" chiese
nervosamente Sean.
"No.Sean non dagli uomini ma solo da ...Viggo.io lo amo." Orlando
abbassò lo sguardo iniziando a rivestirsi.
"Da Viggo perché lo ami ma..adesso con me ...cosa hai provato .come ti
senti?" chiese infine Sean sicuro che ciò gli avrebbe aumentato il
dolore.
"Vuoto Sean..scusami" e se andò correndo.
Sean lo guardò andar via che strano scherzo del destino, Orlando lo
lasciava per la persona di cui lui si era innamorato vent'anni prima e a
cui ancora , nei momenti di malinconia, pensava.
__________________
Era da poco passato il primo pomeriggio ed io ero disperato avevo detto
di esser andato via invece rimasi finchè non entrarono in quella stanza
fu allora che me ne andai tornai qui e iniziai a bere come un dannato
"perché Orlando mi fai questo?" quando sentii bussare, pensai subito a
te mi guardai intorno per vedere se avevi lasciato qualcosa mentre aprii
la porta...era Sean.
Lo invitai ad entrai ma dallo sguardo capii subito che non era una
visita di cortesia, si sedette ..ebbene si proprio sul divano che era
decisamente da lavare..gli diedi subito una birra, ne presi una anch'io
sorseggiammo in silenzio per qualche minuto poi parlò
"Quando mi dissero che saresti venuto per interpretare Aragorn mi
preoccupai pensai subito a noi alla nostra storia molto intensa che poi
tu bastardo mollasti tutto per una troia..dicendo che era stato un
errore che non eri gay, che era solo un'esperienza vissuta come tante..per
me no invece io sono stato malissimo.io Viggo ti amavo profondamente.e
all'improvviso il nulla.... il vuoto intorno a me..ho passato anni in
depressione solo scandire il tuo nome mi faceva piangere mi faceva
soffrire..e adesso..." La voce di Sean tremò ed io cazzo ero rimasto a
guardarlo come un idiota.
"Perdonami...non sapevo di questa tua sofferenza..ci siamo visti perché
non me ne hai mai parlato?" chiesi sentendomi quasi una schifezza.
"Per cosa? Per farmi dire parola di conforto? Lasciamo perdere."
sorseggiò la birra mentre io mi sentivo sempre più una schifezza.
"Quel giorno ..quando sei arrivato ho visto subito che fra te e .."
Sospirò "Orlando c'era qualcosa...all'inizio non capii ma non ci volle
molto a capire che era qualcosa di più grande di quello che poteva
esserci fra me e lui.." abbassò gli occhi.
"Andiamo Sean....." fui interrotto bruscamente.
"Cazzo Viggo ancora hai il coraggio di negare che fra voi è successo di
tutto!! Bastardo!!" si alzò in piedi nervosamente avvicinandosi a me ....no
che non lo fa .si lo fa..no non lo fa .."ahh!" cazzo lo ha fatto caddi
pesantemente a terra dopo il suo destro mi toccai la mascella dolorante
sentii il sangue scendere al lato della bocca lo guardai ma non lo feci
replicare mollandogli anch'io un pugno sul viso, ci picchiammo...ebbene
si per te ...ma la cosa che più mi fece male, più di tutti i pugni
presi, è stato il tuo concederti a lui, con rabbia Sean mi raccontò
tutto nei particolari di come...si spingeva dentro di te... di come
aveva goduto dentro di te facendomi male...facendomi... piangere
continuai a chiedermi perché lo avessi fatto perché..se mi amavi.
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Per settimane lavorammo fianco al fianco senza dirci una parola, senza
guardarci se non per recitare e.una volta finito di lavorare sparivi,
non vivevi neanche più nella tua roulotte, non so dove ti cambiavi, non
sapevo più nulla di te ti vedevo solo perso fra una pausa e l'altra la
testa rasata e così magro. Ero disperato ti amavo da morire come mai
finora mi era capitato ne ero spaventato eri come una droga per me io
vivevo di te, solo molto più tardi seppi che ti eri trasferito da Ian.
__________________
Orlando lavorava sodo, senza sosta e quando arrivava la sera mangiava
qualcosa al volo, se ne aveva voglia, nel camper di Ian, che lo
proteggeva dal mondo esterno, se l'era visto piombare una sera, stremato
gli era caduto fra le braccia come un cucciolo ferito aveva bisogno di
essere capito e soprattutto ...di capire cosa stava succedendo alla sua
vita e non vi fu posto migliore, si sentì capito, coccolato veramente
protetto.
Una sera decise finalmente di parlare del suo problema perché, mai Ian
lo costrinse a parlare se non fosse stato pronto, Orlando gli chiese di
essere aiutato a capire cosa stava succedendo alla sua vita, Ian volle
sapere tutto quello che era successo.
Orlando raccontò tutto, non senza dolore, i primi approcci con Sean da
cui era attratto, l'arrivo di Viggo..quella sera con lui e ...il giorno
dopo e... il dolore e la sofferenza .il piacere e adesso la mancanza
disperata di Viggo.
Era sicuro che Viggo lo odiasse, seppe che quella sera si picchiò con
Sean che conoscendolo gli aveva sicuramente detto tutto ..cosa avrebbe
pensato adesso di lui? Alzò lo sguardo disperato incrociando quello
dolce dell'uomo, che gli accarezzò il viso umido dalle lacrime
stringendolo a se lo confortò dicendogli che di sua iniziativa aveva
parlato con Viggo e che Viggo lo amava, che Viggo non viveva più da quel
giorno, che Viggo lo aspettava in ogni momento, che non gli importava
nulla di quello che era successo che voleva solo stargli vicino e che lo
voleva disperatamente.
________________
Immaginai che Ian ti avesse parlato perché quella mattina eri diverso ..mi
sorridesti e io ricambiai mi sentii morire guardandoti abbassare gli
occhi timidamente .come la prima volta che ti vidi eri tornato il mio
dolce tenero Orly quello che da quel lontano giorno mi fece perdere la
ragione, ricominciasti giorno per giorno a tornare te stesso .con me, ma
ancora non osavi di più...e anche io non osavo fare di più anche se i
tuoi scherzi cominciavano a essere abbastanza frequenti iniziammo a
sfiorarci ma ad allontanarci subito dopo come impauriti ....ma il
desiderio nei nostri occhi si poteva quasi toccare ne ebbi la certezza
qualche giorno dopo, eravamo soli io mi avvicinai a te eri distratto ti
voltasti di scatto ma eri già fra le mie braccia, non osai stringerti
cosa che facesti tu sorprendendomi mi stringesti così forte da farmi
quasi male...si un bellissimo dolore, le nostre labbra si sfiorarono
chiudesti gli occhi stavo per baciarti quando...una decina tra uomini e
donne del per
sonale entrarono ci lasciammo di scatto ridendo ma lo sguardo che mi
feci in quell'istante mi disse tutto.
_________________
Orlando una mattina si svegliò radioso finalmente senti il calore
ritornare nel suo cuore come aveva potuto essere così stupido non stava
più nella pelle doveva vedere Viggo adesso, subito e dove avrebbe potuto
essere se non nel solito camper.
"Vig?" gridò.
Viggo
Orlando entrò guardandosi intorno, non avete idea, la sua espressione
era quella di un bimbo a cui hanno appena regalato il gioco dei suoi
sogni, io ero seduto sul divano stavo sistemando la mia fedele macchina
fotografica e lì rimasi avevo paura di spaventarlo solo alzandomi.
"Ciao, entra ti prego" gli dissi dolcemente..lo volevo ..subito e lui
era così emozionato, eccitato che senza rendersene si voltò e chiuse la
porta.
"Viggo è successo qualcosa di." lo interruppi.
"Ssh... fermo dove sei ti prego ...non muoverti ...sei bellissimo" gli
dissi sensualmente scattandogli una foto volevo fermare sul suo viso
quell'istante.
"Vig devo dirti che.." lo bloccai ancora.
"Spogliati..adesso .per me" la mia voce continuava a essere sensuale.
"Cosa? Vig io devo." era stupendo cercava di parlare ma non glielo
permettevo.
"Ti prego...adesso..per me" insistetti ancora rischiando molto e fui ben
ripagato.
Orlando sorrise e il suo sorriso era innocentemente perverso, lentamente
si sfilò la t-shirt se la strofinò addosso sensualmente sul petto, si
tolse e gettò da qualche parte i suoi stivali da elfo poi molto
lentamente, maledetto... sotto il mio sguardo impaziente, eh si su
queste cose mi teneva, anzi mi tiene tuttora in pugno lui, molto ma
molto lentamente finalmente si sfilò i pantaloni.
Non potete immaginare che meraviglia il gioco di luci e di ombre sul tuo
corpo sembrava una scultura fui tentato di fotografarlo.
"Sei bellissimo.adesso vieni qui.avvicinati" gli sussurrai appena.
Orlando si avvicinò gli posai le mani sui fianchi e lo feci sedere a
cavalcioni su di me poi continuando a stringergli i fianchi lo strinsi a
me.
"Mmh.Vig io devo parlarti ho mille cose da dirti.io..e se tu.." lo
baciavo ovunque su quel collo meraviglioso che continuava a cedermi
buttando la testa indietro.
"Dopo piccolo ...dopo potrai anche parlare se te ne lascerò la forza" le
mie mani scivolarono fra le sue natiche accarezzandolo, stimolandolo non
ci mise molto che Orlando iniziò a spingersi in avanti con i fianchi,
poi accarezzai il suo sesso bagnato con due dita più e più volte come
piaceva a lui le riportai più sotto ed entrai in lui ...neanche il tempo
di riflettere che già un secondo dito si era aggiunto li spinsi con
forza e li divaricai.
"Sei bellissimo..impazzisco ad averti completamente nudo, impaziente ..voglioso
su di me..mi se mancato tantissimo"
"Aah.anche tu.Vig tanto ma è ...importante io devo.." Dolcissimo amore
che ancora tentava di dire qualcosa.
"Si certo..piccolo è importante anzi è di vitale importanza che io ....ti
prenda adesso" con una spinta lo feci mio passai le mani da dietro sulle
sue spalle e lo spinsi su di me, lo vidi inarcare meravigliosamente la
schiena all'indietro tendendo così il suo corpo mostrandomene tutto il
suo splendore l'accarezzai tutta vertebra dopo vertebra sono quasi
venuto a quella visione, un grido strozzato nella sua gola le sue mani
sempre strette sulle mie spalle mi graffiarono.
"Cosa .volevi dirmi di così importante?" gli domandai poi stringendolo
forte a me spingendomi con più vigore.
"Ah..si Vig ....Vig..non.non lo so..io" il mio piccolo Orly che non
riusciva a parlare e a me tutto questo faceva impazzire, con le mani
strette ai suoi fianchi lo spinsi ancora sopra di me ...lentamente più
volte ma non mi bastava ...sollevai, con la stessa lentezza, leggermente
i suoi fianchi per farlo ricadere di peso su di me mmhh..era stupendo
sentirsi completamente avvolti dal calore del suo corpo, quel movimento
mi faceva impazzire non so quante volte glielo feci fare..sembrava quasi
che me lo stesse succhiando con la bocca..poi sentii di nuovo un suo
sussurro....si perché mi ero completamente assentato nel mio piacere.
"Vig..toccami..fammi venire" Orlando tese il suo corpo offrendosi alle
mie mani che spostai dai fianchi al suo sesso cominciai a muovere il
pugno su di lui velocemente volevo che venisse subito ..per continuare,
e così fù ..esplose nella mia mano addosso alla camicia ....si perché io
ero vestito mi piace rimanere vestito ma lui ..deve essere completamente
nudo, dopo aver goduto si lasciò andare sul mio corpo tremava ma gli
concessi solo qualche attimo e ripresi il mio movimento lo sentivo già
gemere sul mio collo, sentivo il suo respiro caldo, sentivo la sua
lingua umida, bollente scivolare senza sosta fra il collo e l'orecchio..piccolo
perverso sapevi perfettamente come farmi morire, lo avrei tenuto così
all'infinito ma ormai non resistevo quasi più.... gridai come un pazzo
quando gli venni dentro e lui assecondò le mie spinte.... rimanemmo
completamente senza fiato guardandoci, ci stringemmo in un abbraccio
lasciandoci andare sul solito divano, che se solo potesse parlare.....
"Vig?" sentii nella sua voce la tenerezza che adoravo, la voce di
Orlando dopo aver fatto l'amore è qualcosa d'indescrivibile.
"mmhh?" non ce la facevo proprio a rispondergli.
"Sai prima.... volevo dirti che ho sentito Ian e.." eccolo che
ricominciava ma ora ok lo lascerò parlare.
"Si ..lo so ci siamo visti prima che vi incontraste" cercai di fare il
vago.
"Brutto bastardo ecco perché non mi lasciavi parlare sapevi già tutto"
si alzò mollandomi qualche pugno sul petto.
"Vig?"
"Si.. dimmi" non si riusciva a chiudere occhio.
"Credi che nessuno potrà mai dividerci?...cioè se Sean non ha potuto far
nulla ..nessuno e niente potrà far mai nulla per ostacolare il nostro
amore? Chiese dolcemente.
Cazzo a questo proprio non sapevo cosa rispondere infatti mi limitai ad
abbracciarlo forte ....però visto come sono andate poi le cose...
E adesso? Vi chiederete voi? che fine abbiamo fatto? è quasi l'alba e ho
pensato alla nostra storia per tutta la notte e ve l'ho raccontata
...dov'è Orlando?
E' qui accoccolato fra le mie braccia perché questo è il suo posto, è
strano è passato così tanto tempo quasi due anni da quel giorno e sento
tutto ancora vivo nel mio cuore ......ancora mi emoziono a ricordarlo
come se tutto fosse successo solamente che so..... ieri, ora quando i
ricordi affiorano nella mia mente li lascio liberi di invadermi, liberi
di muoversi e per me è una sensazione stupenda come stupendo è stato
alla fine venire fin quaggiù e averlo incontrato..come? Che fine ha
fatto Sean? ....bé ho pagato un grosso orchetto affinché lo facesse
fuori alla fine del primo film......
Ciao Sean ti voglio bene .in modo diverso di vent'anni fa ma ti voglio
bene.
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