.|. Amore Senza Ostacoli .|.

by Samsara

Viggo è l'ultimo della compagnia ad unirsi a tutti gli altri per la realizzazione del film di Jackson, trova Orlando che sta vivendo una storia tormentata con Sean nata da poco per pura attrazione fisica nulla di più, almeno per quanto riguarda lui, perché per Sean la situazione è diversa, lui ha completamente perso la testa e l'arrivo di Viggo finisce di sconvolgergli la vita, infatti non ci mette molto a capire che tra Viggo e Orlando c'è qualcosa di più forte, di più tenero che andava al di là del bisogno fisico.
Che succederà? Riuscirà Orlando a mettere fine alla sua tormentata storia d'amore con Sean senza arrecargli troppo dolore? E riuscirà realizzare il suo sogno cioè viverla con Viggo?

 

Sentimentale | Slash | Rating NC-17+ | One Piece

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Lo so, ho sconvolto un po' le cose, chi lo avrebbe mai immaginato che avrei scritto una storia d'amore fra Orlando e Sean, vi prego non mi uccidete so che Orlando è solo di Viggo..però era così per cambiare e poi alla fine......
A tutte le persone che fanno parte della fic chiedo umilmente scusa e perdono per quello che ho scritto di loro, tutto rigorosamente inventato.
Per quanto riguarda Sean scusate ma... o tutto o niente sono fatta così... però (mi rivolgo alle fans di Sean) non mi odiate se non vi piace come l'ho rappresentato (mi piacciono gli uomini che non devono chiedere..mai) premetto che anch'io sono una sua fan.
La fic è raccontata da Viggo ma a volte è come se parlasse con Orlando, insomma ho fatto un po' di casino forse..non so, tranne ciò che non ha vissuto ovviamente, l'atmosfera è strana, ho cercato di soffermarmi sulle sensazioni e spero di esserci riuscita, Viggo è molto malinconico nel suo racconto perché il conoscere Orlando lo  ha segnato in modo indelebile...
  

Warning!! È ovviamente hot (Orlando & Viggo are <very hot>), gli argomenti, situazioni e altro tutto è stato descritto esplicitamente e a qualcuno potrebbe dar fastidio come qualche termine usato, spesso ciazetazetao quindi siete avvisate per il resto buona lettura e se vi va commentate ne sarei felice.

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Ebbene eccomi qui, su questo fottuto aereo destinazione Nuova Zelanda, fino all'ultimo ho cercato di rifiutare l'offerta, l'ho accettata solo per mio figlio, ma quanto avrei preferito non essere mai salito su questo aereo, l'idea di rivedere qualcuno mentre non ne ho assolutamente voglia non mi alletta per niente..... cazzo Vig è passato tanto tempo da quella storia ti sei sposato hai avuto un figlio hai avuto un'infinità di donne di cosa cazzo hai paura..di niente non ho paura di niente è che..... certe cose ti segnano per sempre in modo indelebile.

Una voce annuncia che l'atterraggio è prossimo e che bisogna allacciare le cinture di sicurezza e il mio nervosismo sta aumentando, bene tra qualche minuto lo rivedrò cazzo ne è passato di tempo, è incredibile per quanto tempo cerchi di soffocare ricordi che preferiresti non affiorassero mai dalla tua mente, poi succede qualcosa per cui va tutto a farsi fottere ed eccoli lì freschi come appena vissuti che ti torturano ritornando a galla..come se niente fosse...maledetti...senza curarsi minimamente di te che cerchi di non sentirli più, continuando a ripetermi che la mia vita è cambiata adesso ..perché è questo che continuo a ripetermi ormai da non so quante ore ..cazzo mi sto facendo seghe mentali non ne posso più ....sono stanco ....ah! eccolo lì... è venuto lui a prendermi ci avrei giurato.

"Benvenuto Vig...sono felice di rivederti dopo tutto questo tempo... solo un borsone?" Sean mi abbraccia molto fraternamente.

"Si, lo sai che preferisco viaggiare leggero..come stai Sean?" lo abbraccio anch'io e finalmente forse la tensione si allenta.
    
"Bene ..anche tu ..vedo che sei in perfetta forma...seguimi la macchina è laggiù nel parcheggio" era decisamente tranquillo e rilassato..mmh proprio come me..

Facemmo diversi chilometri, non una parola l'atmosfera era già abbastanza gelida e preferii non alimentarla feci finta di niente dissi che ero stanco così finsi di dormire, un paio d'ore, che mi sembrarono una vita e finalmente arrivammo in albergo dove, in una sala riunioni, mi stavano aspettando al gran completo per poter essere presentato al resto del cast, sembravano tutti simpatici, io forse non devo aver fatto loro una buona impressione, ero stanco, scoglionato ed erano ore che non riuscivo a dormire.

Ricordo che il regista era dispiaciuto perché mancava un certo Bloom mi disse di non preoccuparmi che avrei avuto presto l'occasione ed io sinceramente non me ne preoccupai più di tanto non è che non conoscerlo in quel momento cambiasse qualcosa per me, mi disse poi che avremmo passato il resto della settimana in albergo e che poi ci saremmo trasferiremo altrove in giro per il Paese.

Lasciammo così la sala un po' alla volta solo Sean rimase a scambiare ancora due parole con me, camminammo parlando ancora del più e del meno, iniziavo parecchio ad innervosirmi ero stufo di ascoltare cazzate, ci trovavamo lungo il corridoio che portava alle nostre stanze, avevamo un piano tutto per noi.bene così potevo star tranquillo pensai, quando all'improvviso..... vidi colui che avrebbe rovinato definitivamente la mia vita, nel senso che fece crollare tutte le barriere che avevo, con molta fatica, costruito in almeno vent'anni di vita..cosa provai quando lo vidi la prima volta?

Dolore.

Era magnifico veniva verso di noi ..dio come si muoveva sembrava quasi fluttuasse nell'aria e tu Sean, te ne sei accorto subito... mi studiavi, sentivo il tuo sguardo quasi toccarmi, ti sei accorto subito della mia sofferenza mentre lentamente, con una eleganza e un sorriso disarmanti quella meraviglia finalmente si fermò davanti a noi, mi sentivo un idiota anzi sicuramente il mio sguardo era da idiota .....cazzo non riuscivo a staccare gli occhi dai suoi e lui continuava, provocandomi ulteriore dolore, a sorridermi....mi innervosii e abbassai lo sguardo chiusi d'istinto il giaccone.... si, avete capito perfettamente la causa del mio dolore, il solo guardarlo me lo aveva fatto diventare così duro da farmi star male, poi accadde qualcosa che mi trafisse il cuore, mi sentii morire quando vidi Sean passargli possessivamente un braccio attorno alla vita stringendolo a se sfiorargli con la bocca sensualmente il collo che il ragazzo senza indugio gli offriva sorridendo poi, senza distoglie
re lo sguardo da lui...me lo presentò.    

"Viggo .lui è Bloom..... Orlando Bloom avrai occasione di lavorare spesso con lui." disse infine Sean voltandosi lentamente verso me..... notai che lo fece con fatica quasi non riuscisse a staccarsi da lui..dio come lo capivo.

Tesi la mano per stringergliela ma lui l'afferrò  ...mi attirò a se, mi abbracciò forte e mi baciò sulla guancia, ricordo che la mia testa girava il suo profumo mi stordì, non dissi una parola continuando a rimanere stretto a lui avevo quasi paura di toccarlo come se potesse dissolversi da un momento all'altro, sentivo il suo corpo fragile contro il mio, ci separammo ma continuai a guardarlo tanto che, ad un certo punto lo vidi arrossire e abbassare lo sguardo e io.... lo trovai meraviglioso...continuavo intanto a sentire il suo calore sulla pelle ovunque.... sul mio corpo e ciò stava per farmi impazzire così, infine abbassai lo sguardo anch'io..quasi bruscamente quando sentii, come se giungesse da lontano, la voce di Sean.

"Bene.. che ne dite magari di vederci più tardi da me? avrete così occasione di conoscervi meglio" sentii nella sua voce un certo nervosismo ma al momento non gli diedi molto peso.

Orlando ed io continuavamo a guardarci poi lui abbassando nuovamente lo sguardo e sorridendo si congedò "allora a dopo...Viggo" mi sorrise ancora e io lo trovai ancora una volta meraviglioso, lo vidi allontanarsi per poi sparire in una delle stanze lungo il corridoio

Viggo ...le vibrazioni del mio nome, uscite dalla sua bocca, mi attraversarono l'anima, le sentii propagarsi in tutto il mio corpo fino a trasformarsi in brividi sulla superficie della mia pelle ...li sentii a lungo ma possibile che mi sia innamorato a prima vista così.non può essere.

Sentivo lo sguardo di Sean addosso mentre con il mio ero rimasto a fissare il corridoio ormai vuoto, mi voltai dovevo avere l'aria di qualcuno che non sapesse neanche dove si trovasse da come mi fissava.

"Scusami Sean dicevi qualcosa?" chiesi improvvisamente risvegliandomi dal torpore.

"Niente..niente di particolare solo di stasera... se sei i forma ci vediamo da me, pochissime persone, sai io non dormo qui ho preferito stare in un appartamento.magari potresti venire in macchina con me".

"Si.certo ..certo" dovevo essere sembrato proprio un idiota.

M'incamminai riflettendo, Sean e Orlando .....Orlando e Sean ..cazzo quei due stanno insieme..si certo sicuramente, quello non era certo un abbraccio amichevole.quella bocca sul suo collo .mmh..sembrava quasi di sentire la morbida consistenza di quella pelle ambrata sotto mie labbra, pensai che se mi avessero trafitto con un coltello in quel momento non ne sarebbe uscito nulla.

In effetti l'idea di rivederci la sera ....di rivederlo soprattutto, mi stimolò molto, non mi fece pensare per un attimo alla mia necessità di evitare categoricamente riunioni, feste e cazzate varie, anzi fino ad un attimo fa desideravo rimanermene tranquillo nella mia stanza a leggere qualcosa in completa solitudine ..raggiunsi la porta della mia stanza e per tutto il tragitto sentii lo sguardo di Sean seguirmi trovandolo decisamente opprimente.
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Orlando chiuse la porta dietro di se e appoggiò le spalle contro, Viggo, dunque quello era Viggo finalmente lo aveva conosciuto ...quegli occhi, si portò la mano sul viso ne percepì l'odore ..sapeva di buono.. appoggiò la testa contro la porta chiuse gli occhi cercando di calmarsi mentre quella stessa mano scivolò lungo il collo.....si liberò delle scarpe e subito dopo dei jeans quando improvvisamente bussarono alla porta ebbe un sussulto ed aprì, si voltò raggiungendo il centro della stanza finendo di spogliarsi quando l'uomo che entrò chiuse la porta dietro di se.

"Ti prego è tardi ...devo cambiarmi.... se vuoi che ci vediamo da te" disse leggermente alterato ma emise quasi subito un gemito quando sentì dietro di lui il calore dell'uomo, quando sentì le calde mani appoggiarsi dolcemente sui fianchi, alzare quel poco la t-shirt ....quel poco per permettergli di accarezzargli la pelle sensualmente ....con la punta delle dita assaporandone i brividi, Orlando si lasciò andare dolcemente contro il torace dell'uomo, che con le mani raggiunse rapidamente il ventre teso sfiorandolo quasi subito, Orlando tremò sentendosi stringere possessivamente, mentre la lingua calda gli scivolava dietro l'orecchio gemette forte, in un attimo l'uomo, gli scatenò tutti i  sensi ..come sempre.

"Mmh come sei eccitato e dimmi..ti piace? Ti ho visto come lo guardavi e ..mi ha fatto male" il tono della sua voce cambiò alterandosi l'uomo lo spinse improvvisamente sul letto con forza, Orlando, sorpreso, tentò di voltarsi ma lo aveva già bloccato stendendosi su di lui, con uno scatto Orlando reagì ancora alla presa ma l'altro ..era troppo forte per lui.

"Mmh.se continui a muoverti così .lo sai che non ti resisto" Si sentì ansimare all'orecchio.

"Sei. un bastardo lo sai. ti odio quando fai così....lasciami .ah!" Gli disse ancora...gemendo subito dopo appena sentita nuovamente quella lingua scivolare sul suo collo e raggiungere velocemente la sua bocca che adesso Orlando giocando ...gli negava.

"Ti voglio..adesso" gli ansimò ancora lasciandogli un braccio per poter strattonargli in basso i boxer, spingendosi su di lui, sulle sue natiche ora nude, morbide ...ma Orlando non voleva più giocare ....adesso, tese le braccia tirandosi su con la schiena.

"NO!!..lasciami...non... voglio..cazzo..lasciami" gridò cercando ancora di divincolarsi sentendo di non avere scampo mentre lo sentiva spingersi su di lui.

"Piccolo bastardo ..mi tieni in pugno solo con un tuo sguardo..sei perverso ...meravigliosamente perverso ...ecco cosa sei..il solo guardarti mi eccita ..da morire" lo tirò giù di nuovo ancora sotto di lui le dita fra le sue intrecciate, gli baciò il collo mordendogli la pelle delicata ...Orlando riuscì a liberare un braccio e a dargli una forte gomitata sul fianco..l'uomo con un lamento lo lasciò andare, e Orlando una volta libero si alzò allontanandosi dal letto raggiungendo la parete vicina, appoggiò le spalle al muro, respirava velocemente si sfiorò il collo con due dita tentando di rimanere calmo, pronto per un eventuale altro attacco ...perché se Sean aveva rinunciato non era certo per quella stupida gomitata era solo perché aveva voluto lasciarlo andare.

Sean gli si avvicinò accarezzandogli dolcemente il viso contratto, poi si accese una sigaretta e lo avvolse in una nuvola di fumo posò le mani sul muro ai lati della testa di Orlando fissando gli occhi nei suoi.
"Ti voglio piccolo ..nel senso che voglio scoparti fino a non poterne più...e sono stufo dei tuoi giochetti" continuò l'uomo con voce roca sfiorandogli il viso dolcemente con le labbra scendendo sulla sua bocca trovandola sensualmente umida, dischiusa, lo sentiva così indifeso in quei momenti così..innocentemente perverso mentre sulla sua bocca quasi un accenno di sorriso quasi a godere della sua sofferenza.

"Sei un angelo maledetto.. dimmi la verità ti piace vedermi soffrire?" chiese Sean piano.

"Piantala Sean questa è una tua convinzione a me.. non piace veder soffrire nessuno" rispose lentamente Orlando sperando che si convincesse tentando di spostarsi di lato senza risultato.

"E' che io ti trovo irresistibile quando mi guardi così. imbronciato, arrabbiato ..sento che sto per impazzire mentre tu ..continui a negarti" avvicinò il viso al suo dandogli un lento, lungo e sensuale bacio, Orlando gemette, il sapore del tabacco nella sua bocca, il continuo strofinare della barba sul suo viso, quel leggero movimento dei loro fianchi sfiorandosi senza sosta sesso contro sesso..uomo contro uomo ...lo eccitava catapultandolo con violenza nella realtà che stava vivendo e cioè che un uomo...lo stava baciando lo stava toccando e a lui..piaceva. poi voltò il viso evitando le sue carezze ..i suoi baci.

"Sean .prima sei stato..insomma .riesci a farti odiare quando fai così, lo sai che...mi piace come mi..tocchi mi fai impazzire ma  ..ah...non chiedermi di più" gli disse cercando di resistere in ogni modo a quell'attacco, dolcemente alzando di nuovo lo sguardo un leggero sorriso sensuale tanto bastò per domare l'uomo.

"Scusami io sono così non posso farci nulla... è che quando sono con te non ragiono e poi .ti desidero da morire ...me lo fai diventare così duro. " Sean avvicinò nuovamente la bocca al suo viso tentando di baciarlo di nuovo.

"Ti prego Sean..adesso vai" Orlando lo fermò con le mani sul petto.

"Ma sento che anche tu lo vuoi..sei così caldo" insistette Sean.

"Ti prego ..no" rispose ancora Orlando.

"Ok.ok ci vediamo più tardi ..a casa mia ..non dimenticarlo" attese qualche secondo poi un'ultima carezza e se ne andò.

Orlando lo seguì con lo sguardo mentre lasciava la stanza poi andò alla porta e la chiuse a chiave cercando di calmarsi, s'infilò subito sotto la doccia e ci rimase a lungo, cercando di far dimenticare al suo corpo quelle sensazioni, quelle carezze, quelle parole.. che lo avevano turbato...ma dove lo stava portando tutto questo?

Non ricorda come tutto cominciò  ....forse la solitudine in un paese lontano, il desiderio di protezione poi magari contribuì anche la voglia di nuove esperienze ...insomma semplici cazzate giovanili poi la sua presenza turbò non poco più di qualcuno del cast, arrivò con la sua freschezza, bello da morire, ma di certo non se la sentiva di approfondirla così.non era pronto cazzo...eppoi non era mica gay!! O si? Comunque l'unica cosa certa è che non aveva nessuna intenzione di farsi scopare da un uomo, era assurdo, inconcepibile o per lo meno..non lo aveva mai fatto e ne aveva una paura fottuta..cazzo quando tutto cominciò a quello non aveva minimamente pensato...e se proprio doveva succedere non se la sentiva per il momento di fare quel passo....

Smise di pensare o perlomeno ci provò infatti subito dopo il suo pensiero volò a Viggo, il solo nome gli fece venire i brividi .....si quell'uomo lo aveva inquietato, aveva percepito nel suo modo di guardare qualcosa di sconosciuto ma che lo attraeva terribilmente, Sean era innervosito dalla sua presenza già da giorni ..cosa gli nascondevano quei due sapeva che si conoscevano da anni e se....basta era meglio non pensarci per adesso dio...si sentiva così confuso.
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Appartamento di Sean qualche ora dopo.

Orlando arrivò molto tardi e quando entrò ci fu un attimo di silenzio, capitava spesso e ormai ci si era abituato.... la sua bellezza aveva il potere di fermare il tempo appena entrava in qualsiasi posto, i capelli scuri ribelli gli cadevano dolcemente sulle spalle...sempre bagnati, quella camicia aperta sul petto scolpito nel bronzo dove giacevano morbidamente, legate ad una collanina d'argento, pietre e portafortuna aumentandone il mistero legato alla sua sensualità, i jeans calati, quel suo profumo, quegli occhi scuri che ti penetravano anche l'anima, il suo sguardo infinitamente sensuale come..come se stesse sempre per fare l'amore, bellissimo .....

Con lo sguardo vagò nella stanza ma non vide ne Sean ne Viggo, salutò qualcuno che andava via, entrò in un altra stanza molto più tranquilla ed erano lì ...Viggo era seduto a terra sul tappeto era scalzo vicino allo stereo con qualche cd in mano mentre parlava con Sean, si alzarono entrambi appena lo videro sulla porta.

Viggo

Rimasi decisamente senza respiro...dio..ma non è umano pensai non è possibile, un attimo e mi trovai di nuovo perso..stretto nel suo abbraccio, alzai un braccio osando appoggiare una mano sulla sua schiena l'aprii per avere maggior contatto ....tremavo... sentii nuovamente il suo calore attraverso il sottile tessuto che ricopriva il suo corpo, m'innervosii avrei voluto attirarlo a me con forza fino a fargli male anzi..credo di averlo fatto anche se per un solo istante, abbassai la mano quasi di scatto e giuro che lo sentii si... sentii chiaramente un suo piccolo sospiro alzai gli occhi e incrociai il suo sguardo sensuale della serie <ti prego scopami sono qui solo per questo....> poi d'istinto alzai gli occhi come attirato da un'energia più forte e incrociai il tuo sguardo Sean.. eri di fronte a me ci fissammo intensamente, Orlando nello stesso istante fu chiamato nel salone e sbuffando ci lasciò soli, ed io stremato da quel contatto mi sedetti di nuovo a terra.

"Allora che mi dici?" mi chiese Sean.

"A proposito di che?" risposi molto vagamente ma dentro mi sentivo esplodere.

"Dai non farti pregare .che ne pensi di Orlando?" insisteva lo stronzo avevo capito perfettamente dove voleva arrivare.

"Be è un ragazzo simpatico ......" gli risposi facendo finta di niente praticamente .recitando.

"Ti piace?" continuava a provocarmi cazzo poi si alzò e si sedette sul divano fastidiosamente alle mie spalle.

"Come scusa.cosa intendi?" mi voltai seguendo i suoi movimenti cominciando decisamente ad innervosirmi.

"Ho chiesto se ti piace Orlando e sai benissimo in che senso.nel senso di fottere, scopare o ....vuoi farmi credere di aver cambiato i tuoi gusti?"  allungò le gambe,  si stiracchiò la schiena, si accese una sigaretta poi continuò "Ho visto come ti guardava...ho visto come tu, lo guardavi e ..devo dire che la cosa mi ha infastidito anche se ..." continuò Sean.

"E' stato tanto tempo fa Sean, le persone cambiano ....tu, invece vedo che non sei cambiato per niente in tutti questi anni" poi riflettendo sull'anche se...devo dire che m'incazzai molto "tieni fuori quel ragazzo dal nostro passato.non farti venire strane idee" gli dissi duramente.

Abbassai gli occhi iniziando a trafficare con il lettore cd considerando chiuso il discorso..per me ma non per lui perché insisteva infatti mi si avvicinò avvolgendomi in una nuvola di fumo, sentii la sua voce bassa praticamente nell'orecchio, l'odore del tabacco e ...sinceramente il tutto mi eccitò, tutto mi eccitava cazzo, quello che diceva, come lo diceva e soprattutto ...Orlando mi eccitava.

"Guarda che quello si sarebbe fatto fottere nel corridoio...ma hai visto come ti guardava" continuò Sean.

Mi voltai di riflesso nervosamente verso la porta, avevo sentito la risata contagiosa di Orlando provenire dalla stanza vicina ma abbassai subito lo sguardo..... avevo appena incrociato i suoi occhi dio..quegli occhi....Sean aveva dolcemente infilato il coltello nella piaga e lo stava muovendo a suo piacere e faceva male .....cazzo quanto faceva male non credevo che sarebbe stato così doloroso.

"Oh! Andiamo" si allungò nuovamente sul divano "sai ogni tanto ci penso...a noi due.....cazzo quanto tempo è passato però ..ce la siamo spassata".

Bravo Viggo hai fatto centro .adesso mi parla proprio di quello di cui non avrei mai voluto parlare.

"Preferisco non..ricordare il passato se... non ti dispiace" mi arrabbiai decisamente.

"Hei hei calma..non volevo farti arrabbiare" poi diventò cupo "sai Orlando, mi piace è così giovane..non sa niente dell'amore che può provare un uomo è così.. ingenuo, inesperto eppure gli basta .....così poco perché diventi caldo...passionale..irresistibile ..ma non so quanto resisterò ancora ai suoi giochetti......" Si fermò poi abbassò gli occhi pensando.

"Cioè vuoi dirmi che.. ancora non te lo sei fatto? Non ci credo..cazzo Sean non ti riconosco più!!" chiesi scuotendo il capo.. diciamo quasi felice mentre il mio pensiero girava vorticosamente su Orlando caldo.. passionale ecc ..mmh

"Strano vero? ebbene si .ma a me lo sai piace aspettare..pregusto meglio, l'attesa mi esalta." si sedette quasi di scatto mi si avvicinò nuovamente sfiorandomi l'orecchio con la bocca e mi sussurrò queste testuali parole "già pregusto Orlando completamente nudo eccitato da morire davanti a me ..mi guarda voglioso con le gambe aperte implorandomi di fotterlo .mmh già vedo..i nostri corpi nudi aggrovigliati le sue cosce fra le mie..ed infine lo.". Sean era decisamente partito ne stava praticamente girando un film.

"Cazzo Sean basta!!" Mi voltai eravamo così vicini che ci saremmo potuti quasi baciare anzi per un istante le nostre labbra si sfiorarono sentivo il suo respiro caldo sulla mia bocca ma lentamente mi voltai sospirando ho decisamente evitato, avevo così tanta voglia che saremmo finiti sul divano già proprio come ai vecchi tempi ...e poi ero così eccitato all'idea di .Orlando nudo che... sorrisi..ebbene si sorrisi all'idea.cazzo non ero cambiato neanche io.

"Sai in effetti Viggo  ..non ti ho mai dimenticato" disse infine Sean buttandosi di nuovo andare sul divano.

"E' passato tanto tempo Sean .ti prego" dissi diciamo speranzoso.

"Già... ma tu non sei uno che si dimentica" Sean rimase a pensare poi come risvegliandosi continuò.

"Comunque ....stasera ne abbiamo dette di cazzate..." Diventò improvvisamente serio  "Non farti strane idee su di lui, ti ho visto come lo guardavi se ti avvicini a lui dovrai vedertela con me e.. ok adesso lasciamo perdere sta arrivando". Tagliò corto Sean.

Orlando entrò sedendosi sul divano accanto a Sean, vidi nel suo sguardo un certo nervosismo forse qualcosa di cui dovevano chiarirsi, lo sentii sussurrare qualcosa a Sean nervosamente ma non capii, e poi li vidi ....iniziarono a strusciarsi le labbra dolcemente, avevano entrambi gli occhi chiusi ed io approfittai per guardarli seduto a terra avevo un'ottima visuale, Sean gli teneva una mano dietro la nuca avvicinandolo a se le dita fra i capelli scuri gli accarezzava piano la testa, vedevo la sua lingua premere insistentemente contro la bocca chiusa di Orlando che leggermente incurvata in un sorriso gli negava con determinazione fino a che non l'aprì accogliendo quella calda, vogliosa di Sean che conoscevo bene.mmh .Orlando gemette piano ma io lo sentii, nello stesso istante che Sean entrò nella sua bocca .mi toccai.ero eccitatissimo, quel ragazzo riusciva ad eccitarmi sempre anche se avrei tanto voluto esserci io a baciarlo, Sean gli fece scivolare una mano aperta sul ventre ..fra l
e cosce e questa volta sentii chiaramente il suo gemito mi sembrava quasi di sentire la dura consistenza del suo sesso fra le mani ma presto mi accorsi che era il mio, Orlando aveva le mani a pugno sul petto di Sean, quasi ad allontanarlo, infatti così fece qualche secondo dopo..distolsi immediatamente lo sguardo da loro respiravo velocemente, mi sfilai immediatamente la camicia dai pantaloni .per evitare che mi vedessero...poi Orlando si alzò chiedendo a Sean di portargli qualcosa da bere che sbuffando andò subito a prendere, iniziò quasi subito a girarmi intorno.

"Posso disturbarti? Cosa ascolti di bello?" mi chiese poi mentre si sfilava, lanciando da qualche parte, i suoi scarponi... rimase in piedi sul tappeto osservandomi tranquillo come se baciarsi in pubblico con un altro uomo fosse la cosa più naturale del mondo, ricordo che alzai lo sguardo lentamente, soffermandomi sul rigonfiamento dei suoi jeans...non posso dirvi cosa immaginai. ma si ve lo dico ....lo immaginai completamente nudo ed io in ginocchio ai suoi piedi le mie mani strette ai suoi fianchi mentre lo leccavo, lo succhiavo ...in mezzo alle cosce, il ventre poi salivo su fino a possedere la sua bocca ....a scoparmi anch'io la sua bocca, umida, sensuale..i miei occhi nei suoi occhi scuri, penetranti... troppo, Orlando riusciva a toccarti con quegli occhi .....abbassai così lo sguardo ancora una volta, non riuscivo proprio a sostenerlo, vi leggevo qualcosa ..qualcosa di cui avevo una paura fottuta ma da cui ero attirato come fosse miele il suo sguardo era di una dolcezza disarma
nte mi guardava in un modo indescrivibile un confronto con lui mi lasciava privo di forze.

"No .no scherzi non mi disturbi affatto" gli risposi dolcemente cercando di sforzarmi ad immaginarlo vestito.

Orlando s'inginocchiò e mi raggiunse così sul tappeto iniziò a toccare i cd, iniziò ad aprirli ed io, con molta (rarissima) pazienza, glieli toglievo con delicatezza dalle mani ..ci sfiorammo volutamente (almeno per me) più di qualche volta, cominciai con fatica a parlare dei miei gusti musicali, della mia musica, della mia poesia dei miei quadri, e pian piano presi confidenza con lui quasi mi rilassai e vedevo che conquistavo sempre più la sua attenzione e ...cazzo più parlavo più lui mi si avvicinava quasi a sfiorarmi con il suo corpo, e di nuovo sentivo di avere sempre più difficoltà a parlargli ....a guardarlo negli occhi.. in un attimo le parole non servirono più, regnò il silenzio il tempo era scandito solo dai nostri sguardi, sospiri, dai corpi sfiorati finchè fortunatamente, ma solo per modo di dire, si alzò e scavalcandomi si sedette sul divano alle mie spalle .....quasi subito sentii le sue mani delicate sulle mie spalle massaggiarmi ....il mio corpo rabbrividì cazzo era me
glio se rimaneva dov'era ma cosa cerca ...cosa vuole da me ...che rimango come un idiota a farmi toccare sapendo di non poter reagire?
 
"Come sei teso devi essere stanco" si chinò verso me e mi parlò, dolcemente all'orecchio ed io .....tremai.

"Sono decisamente ...molto stanco è un po' che non dormo" cazzo...continuavo a sentire le sue mani muoversi sulle spalle e la sua voce era così bassa così sensuale e non ci volle molto a capire che era esattamente la sua voce...Orlando parlava proprio così.

"Viggo adesso cerca di rilassarti ..appoggia la schiena indietro..anche la testa  ...mmhh..si.così". Continuò.

"Ci.proverò" dissi.

Stupendo..decisamente stupendo mi sentivo come avvolto da un'altra dimensione.

Chiusi gli occhi e lo lasciai fare volevo vedere fin dove aveva intenzione di arrivare, mi massaggiò ancora le spalle dolcemente poi sentii le sue dita sulle tempie, l'idea che il mio corpo fosse fra le sue gambe, che sentii chiaramente, o forse era la mia immaginazione, stringersi a me mi faceva impazzire non riuscii a trattenere un gemito cazzo proprio non ci riuscii, cercai di non dargli peso, cercai di non farmi trasportare dai sensi, ma era così difficile, anche perché dopo .la storia con Sean..be si insomma non mi successe mai più di desiderare..un uomo e Orlando era solo un ragazzo ......dovevo fare qualcosa, ma io continuavo ad immaginarlo nudo dietro di me che mi si strusciava dietro la schiena e io che mi giravo glielo prendevo in bocca succhiandolo dolcemente facendolo godere da matti ..fu così che la convinzione che i miei gusti fossero cambiati andò a farsi fottere definitivamente io lo desideravo ..desideravo quel ragazzo da impazzire in tutti i sensi.

"Mmh .Orlando?" iniziai ulteriormente ad innervosirmi allargai le gambe ....non riuscivo più a <contenermi>.

"Dimmi Viggo" rispose.

"Volevo ricordarti che ci siamo appena conosciuti...non sai nulla di me.insomma non mi conosci" chiusi gli occhi cercando di togliere l'immagine di me mentre lo fotto .. in ginocchio dietro di lui ......le mie mani che gli afferrano con forza i fianchi per bloccarlo contro di me.. di lui che grida il mio nome mentre mi viene in mano......

"So che ti piace essere massaggiato ....e per adesso mi basta" continuò dolcemente.

Ma come era difficile.

"Bene ma.se continui così potrei ..non rispondere più di me" ma che cazzo dico ..penserà che ci stia provando  ..cazzo con Sean nella stanza a fianco..non vorrei dovermela vedere con lui..!!!

"Mmh...allora capirò che.sono stato bravo e che per te è stato piacevole" mi rispose subito sempre dolcemente.

"Metti sempre tutti così in imbarazzo appena li conosci?" domandai mentre sentivo le sue mani sul collo toccarmi la pelle dove la camicia era sbottonata, non resistetti più e gliele sfiorai appena e lui..le ritirò..cazzo le ritirò, lasciò cadere la schiena indietro tirò su una gamba appoggiando il piede dell'altra sul divano ..era nervoso.

"No..non con tutti..solo con qualcuno..e poi non mi sembra che stia facendo nulla ..per metterti in imbarazzo..o almeno mi pare" mi rispose con una innocenza così provocante ....ma lui era provocante ..dovevo fare qualcosa devo andar via ADESSO prima che sia troppo tardi, inspirai profondamente sentivo che non era questo che lui voleva ma lo feci ..poi stava arrivando Sean ..cazzo stavo facendo alla fine il suo gioco sarebbe stato molto imbarazzante.

Orlando..voleva farmi perdere la testa ma io, povero piccolo,la testa per lui l'avevo già persa su quel fottuto corridoio qualche ora prima......porca puttana.
 
"Hai ragione scusami ..è che sono molto stanco se...non ti dispiace me ne vado......vorrei emh...andare a letto al più presto" mi alzai voltandomi ma era meglio non averlo mai fatto, lo fissai dall'alto era li davanti a me eccitante la testa buttata indietro per guardarmi gli occhi socchiusi, un braccio aperto appoggiato allo schienale del divano, le gambe divaricate e....quella mano, appoggiata proprio li, strusciare piano... dio che meraviglia pensai..avrei dato la vita per vederlo toccarsi fino a godere.era così eccitato forse dovuto ancora a quel bacio sensuale con Sean oppure.a me?

Distolsi lo sguardo mi infilai il giaccone e in qualche modo le scarpe.

"Conosci bene Sean?" mi chiese all'improvviso.

Mi voltai lentamente " Be .si..ci conosciamo da anni perché?" risposi piano.

"Sai all'inizio..quando sono arrivato qui mi sentivo solo, perso avevo bisogno di un amico e lui è stato così tenero e disponibile poi non so come mi sono ritrovato a..be si insomma una sera ci siamo baciati e .....mi è piaciuto.

Flash back

Orlando
Erano solo poche settimane che mi trovavo qui ero così disperato mi sentivo solo, mi sentivo osservato, scrutato era un mondo così diverso da come lo avevo sempre immaginato, così grande... mi spaventava, sono molto espansivo abbraccio tutti, sono molto affettuoso con tutti ...è semplicemente il mio carattere, ma adesso proprio questo lato del mio carattere mi stava causando seri problemi, qualcuno già si era preso delle libertà con me e io, povero ingenuo non riuscivo a rendermene conto, non so perché bussai alla sua porta una sera, forse perché era l'unico che in un certo modo mi schivava, piangevo quando Sean l'aprì, in un attimo mi sentii al sicuro stretto tra le sue forti braccia ci volle un po ma infine mi calmai non so quanto tempo rimanemmo stretti con le sue mani che mi accarezzavano dolcemente la schiena.... so solo che ad un certo punto Sean mi accarezzò spostandomi i capelli lasciandomi libero il collo .....un brivido mi pervase sentii chiaramente la sua bocca muoversi su
l mio collo risalire lentamente dietro l'orecchio non riuscivo a muovermi rimasi come paralizzato ...lo lasciai fare cosa avrebbe mai potuto succedermi? continuava a stringermi a se infine sentii la sua lingua calda scivolare sulla mia pelle gemetti forte poi la sua voce calda e sensuale.

"Se non è quello che desideri dimmelo e smetterò..ma fai in fretta perché tra qualche istante ti bacerò".

La sua voce era calda contro la mia pelle bollente ormai, non risposi ma gettai la testa indietro offrendomi a lui, la testa mi girava tutto era nuovo per me cazzo Sean un uomo e io che mi facevo leccare da un uomo e lo trovavo estremamente piacevole ....nella confusione totale non so come, mi ritrovai sdraiato sul divano il mio corpo sotto il suo neanche me ne accorsi impegnato com'ero ad ascoltare la sua lingua dentro la mia bocca, la sentivo così forte, possessiva mi dominava totalmente ne ero completamente succube, la sentivo muoversi con passione ovunque in qualsiasi angolo potesse raggiungere, era la lingua di un uomo, continuavo a ripetermi mentre la mia eccitazione era arrivata alle stelle, sentii le sue mani forti, trasmettermi sicurezza, calore le sentii accarezzarmi ovunque, le sentii sul ventre neanche il tempo di sfiorarmi il sesso che venni nella sua mano come un adolescente, mi vergognai quasi...del casino che provocai ma nel momento esatto in cui venni lo sentii gemer
e forte mi guardò pieno di desiderio, si perché mentre io ero dispiaciuto lui era come impazzito godette anche lui subito dopo me, mi guardò a lungo mentre godeva spingendosi contro il mio corpo e io che non capii neanche cosa avevo fatto di così speciale.
Dopo quella sera i nostri sguardi sul set erano sempre caldi, insistenti tanto che non ci volle molto agli altri immaginare cosa ci fosse fra noi, nessuno mi diede più fastidio, seppi più tardi, da Sean, che la nostra unione aveva infranto più di qualche cuore.

Fine flash back
 
"Perché mi stai dicendo tutto questo?" chiesi sbalordito.

"Hai avuto una storia con lui .no?" chiese poi con una innocenza quasi mi stesse chiedendo l'ora.

"Emh.be vedi noi ..." che cazzo gli dico ora?

"Si o no? Dimmelo!!" Orlando tirò su la schiena mettendosi seduto. In attesa di una mia risposta.

"Perché lo vuoi sapere?Cosa cambia per te?" chiesi.

"Da quando ha saputo che arrivavi è nervoso, teso, prima.... nella mia stanza, poco dopo il nostro incontro, ha detto che gli ha fatto male vedere come..mi guardavi..cosa avrà voluto dire?" la sua voce era flebile.

Lo guardai la sua finta innocenza mi annientò.

"Cosa vuoi da me Orlando?"lo fissai in attesa di risposta inclinando il capo.

"Hei cosa ti fa creder che voglia qualcosa da ..te?" rispose subito facendo il broncio..dio...

"I tuoi sguardi...il tuo comportamento cosè Sean .non ti basta più?" fui duro con lui infatti abbassò lo sguardo lasciandosi andare nuovamente sul divano assunse nuovamente quella posizione sensuale, mi chiesi a questo punto se se ne rendesse conto.

"Sean mi ha detto di voi..." Non riuscii a guardarlo negli occhi non capii se bluffava ma decisi che nasconderlo non sarebbe servito a niente.

"Ma ora ha te..di cosa ti preoccupi anche se a quanto pare ancora non ti sei ....concesso" lo guardai socchiudendo quasi gli occhi e capii che lo colpii, alzò la schiena di scatto s'innervosì.

"Ascolta.. io non sono gay..mi sto solo divertendo un po' se pensi che mi faccia fottere da un uomo ti sbagli.." Rispose nervosamente.

"Questo è quello che pensi tu..lo sei e te ne stai rendendo conto piano piano ma lo sei!" rimanemmo qualche attimo in silenzio ma sentivo che nella sua splendida testolina frullava qualcosa.

"Quando mi guardi? Cosa vedi?" mi chiese infatti all'improvviso guardandomi e io decisi di essere il meno brutale possibile.

"Cosa vedo?" Mi avvicinai di più a lui mi chinai un poco appoggiando le mani sul divano ai lati del suo corpo poi lentamente continuai.

"Vedo qualcosa di immensamente desiderabile, da far perdere la testa...con cui rinchiudersi per giorni in una stanza e fare l'amore in ogni modo possibile senza pensare a tutto quello che succede fuori nel mondo .perché tu, saresti il mio mondo".

Dissi tutto in un fiato lui mi guardava a bocca aperta ed io mi ritrovai in ginocchio dinanzi a lui le mie mani percorrevano ora l'interno delle sue cosce aperte poi continuai... approfittando per averlo azzittito.

"Pensi di non essere gay ma ti piacciono le mani di un uomo che ti sfiorano ...così..tu questo come lo chiami essere? E so anche a cosa stai pensando adesso..o perlomeno cosa desideri che ti faccia in questo momento" Chiesi con voce appena percettibile.

"Cosa?." rispose trattenendo per un istante il respiro chiudendo gli occhi..le mie mani lo avevano sfiorato.

"Muori dal desiderio che te lo prenda in bocca ..che te lo succhi piano sulla punta..muori dalla voglia di sentire la mia lingua che te lo accarezza dolcemente...senza fretta fino a farti morire" dissi deciso sfoderando la mia voce più calda e sensuale...piccolo bastardo mi afferrò le mani allontanandomi di scatto da lui.

"Non ..provarci mai più....non provare mai più a toccarmi" mi disse freddamente.

Lo guardai quasi stupito, come al solito avevo sbagliato tutto ..non avevo capito un cazzo..quel ragazzo non era uno che si lascia mettere i piedi in testa ...bah! e io che pensavo volesse provarci con me...Viggo sei il solito coglione niente male come primo approccio adesso mi odierà..se penso che dovremmo lavorare insieme per chissà quanto tempo, mi alzai e voltandomi lo lasciai solo nella stanza, me ne andai come uno stronzo, ricordo che mi masturbai fino allo sfinimento quella notte... credo di averlo preso in tutte le posizioni possibili.
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Orlando emise un lungo sospiro e rimase a guardare la porta da dove era scomparso Viggo, continuò a rimanere seduto incrociò le gambe portandosi le mani dietro la nuca stiracchiandosi poi si rilassò buttando indietro la testa chiuse gli occhi, sentì chiudere la porta, stava ancora pensando a quello che gli aveva appena detto Viggo quando sentì una mano toccarlo sul ginocchio scivolare dolcemente lungo l'interno della sua coscia non aprì gli occhi sapeva perfettamente chi era ....ne aveva percepito il profumo, la presenza.

"Come mai ti ha lasciato solo? .non mi dire che sei riuscito ad annoiarlo" una voce sensuale gli parlò.

Orlando aprì gli occhi, lo fissò e nello stesso momento scansò la mano che nel frattempo indugiava proprio dove non avrebbe voluto essere toccato.

"Era stanco" rispose tentando di alzarsi ma fu dolcemente trattenuto da una mano dell'uomo sul petto...mano che presto salì percorrendo ora il suo bel viso sollevandogli il mento, poi la voce continuò avvicinando le labbra alle sue gliele lambì dolcemente, la lingua ne disegnò i contorni sfiorandole appena ...più volte.

"Che stupido ...io con te ....non saprei proprio come annoiarmi hai tutto ciò che si possa desiderare ....tutto ...per trattenermi".

"Quindi avresti voluto che..ci provasse con me?" Gli chiese Orlando con un sorriso ironico, poi girò il viso e scansò la mano dell'uomo per la seconda volta, che stavolta non si arrese perché gli afferrò con forza i capelli rovesciandogli di più la testa all'indietro mentre con estrema calma si distendeva completamente su di lui, bloccandolo ....ne assaporò i lamenti, lentamente gli aprì i jeans abbassandoli quel poco che gli permettesse di toccarlo, Orlando gemette inarcando la schiena  ...era completamente bagnato.

"Ti piacerebbe?" continuò Sean con durezza.

"Mmh.cosa?" rispose Orlando perso.

"Farti scopare da Viggo ..." chiese ancora Sean.

"Cosa?.io..io..non mi faccio scopare da nessuno..sei ...oh si!" gemette ancora Orlando.

"Cosa dimmelo..cosa sono?" continuò Sean.

"Un..pazzo" rispose in un soffio.

"Mmh..sei eccitatissimo...esattamente come ti ho lasciato qualche ora fa ed io so cosa ti piace...lo sai che ti posso far godere anche solo con le dita di una mano". La voce calda continuò.

Orlando sentì una mano accarezzarlo lentamente in tutta la sua lunghezza fin sotto i testicoli con tocco deciso e tremò.. Sean continuò.aggiungendo anche il piacere della penetrazione...... entrò in lui con un dito seguito subito da un altro, Orlando si lamentò cercando di allontanarlo perché fu violento nel gesto come non lo era mai stato, continuò a stimolarlo ancora di più continuando a toccarlo sempre lì sotto, finchè gemiti incontrollati iniziarono ad uscire dalla bocca di Orlando che con difficoltà..cercava di soffocare voltando il viso fra i cuscini.

"Mmh.ti prego Sean non adesso  .no..lasciami ..lascia...di la...oh si" gemette poi spingendosi contro quella mano con forza.

"Sono andati via tutti..non soffocare il piacere lasciati andare .ti sento ..ti ecciti con niente ..come prima nella tua stanza...ancora un momento e ti sentirò gridare ancora ...e ancora e poi .....ancora" la voce di Sean era appena un sussurro.

Orlando continuava a tenere le mani sulle spalle dell'uomo con l'intento di spingerlo via ma...non ci riuscì ...fece esattamente la cosa opposta attirandolo a se spingendosi con forza contro la sua mano si tirò su e incollò la bocca alla sua lo baciò con passione sfrenata poi si lasciò andare definitivamente.

"Ti piacerebbe che fossero le mani di Viggo a toccarti così ho visto come lo guardi e." ansimò ancora Sean.

"Cosa?...Si .oh si..." rispose senza pensare Orlando,...facendo pericolosamente il gioco di Sean "mmh.si ..a..ancora..non fermarti.non fermarti..ti prego" gemette sulla sua bocca poi lasciandosi di nuovo andare disteso ...chiuse gli occhi allungando le braccia in alto sulla testa.

"In bocca Sean ...prendimelo in bocca.adesso" Ansimò ancora.

"Mmh .che proposta audace ..." Sean scese con la bocca lungo il torace fino al ventre .poi prese a leccarlo e poi a succhiarlo con forza.

"No..Sean .piano .si così .oh.si.Sean.non..non fermarti" Orlando era perso nel piacere il suo pensiero rivolto a Viggo...che in un attimo aveva capito come farlo impazzire.

"Lo meriteresti.piccolo bastardo...ma non ci riesco..voglio sentirti godere sotto di me" gli ansimò sulla pelle sensibile, bagnata poi con gesto deciso gli afferrò e gli sfilò completamente i jeans, Orlando aprì gli occhi divincolandosi scuotendo la testa ma perso.... perso incapace quasi di reagire sentì una mano accarezzargli il torace dolcemente.

"Ti voglio .ti desidero, lasciati andare" lo pregò Sean.

"No ..io..non.. " Orlando continuava a scuotere il capo con i suoi no.. ma se Sean avesse voluto per lui non c'era nulla da fare avrebbe ottenuto tutto con estrema facilità.

"Non voglio farti del male....voglio solo farti godere .dai lasciati andare apri le gambe si così..voglio sentirti gridare mentre ti riempio tutto..lentamente..a poco a poco" gli ansimò succhiandolo ancora fino a prenderlo in bocca, ancora.... completamente mentre le dita senza sosta lo penetravano.

"oh si Sean." gemette ancora, gemette forte e a lungo quando raggiunse l'orgasmo spingendosi nella bocca del compagno afferrandogli i capelli con le mani, fù intenso, lungo, travolgente, l'uomo attese qualche istante godendo di quei gemiti sentendolo tremare poi approfittando del suo rilassamento si spinse fra le gambe del ragazzo con forza fino a penetrarlo ...ma fu solo un assaggio del piacere che Sean avrebbe voluto sentire.

"Ah!! Cazzo lasciami ...non voglio.." seppur breve un dolore lancinante lo fece tornare bruscamente nella realtà riuscì a divincolarsi tentò di alzarsi ma stava giocando pericoloso .molto pericoloso sentì afferrarsi con forza per tornare sdraiato la mano fra i capelli .....sentì dolore.

"Se fra due secondi non mi fai venire giuro che mi fotto il tuo bel culetto con la forza ..adesso.. piccolo bastardo... fregandomene se non l'hai mai preso e ...ti posso garantire che il piacere sarà tutto mio!!" gli disse duramente in un fiato.

Orlando senza distogliere gli occhi da lui incurvò appena le labbra in un sorriso perverso strinse e iniziò a muovere il pugno sul sesso eccitato dell'uomo che raggiunse velocemente l'orgasmo, l'uomo era ancora disteso su di lui quando con uno scatto lo scansò alzandosi, si rivestì velocemente, afferrò i suoi scarponi poi prima di uscire si fermò sulla porta, si voltò con sguardo inespressivo "Sean?"

"Si" rispose l'uomo rimasto seduto sul divano a fissarlo.

"Tutto quello che mi fai mi piace e lo desidero ma non provare mai più a fottermi..mi hai fatto male ...non provarci mai più io....non ti ho mai promesso niente" e se ne andò confuso.

"Certo, piccolo..certo" Sean si accese nervosamente una sigaretta, come sempre Orlando riusciva a fare quello che voleva ...a farti godere quasi facendoti un favore "comincia a non bastarmi tutto questo" pensò, poi sorrise.

"Sei un bastardo Viggo ..sei riuscito a fregarmi ..ho sentito chiaramente non era a me che pensava mentre veniva.... ma a te." pensò nervosamente Sean.

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Viggo

Ormai erano diverse settimane che mi allenavo con la spada e, a detta di tutti specialmente del maestro, ero bravo la cosa mi fece molto piacere vidi Orlando venire verso di me mi abbracciò ..con una tenerezza..bastardo poi capirete.

Continuava a spingermi inspiegabilmente e lentamente indietro fino a ...buttarmi nel fiume......cazzo credetti quasi di affogare non me lo aspettavo proprio .non da lui almeno.

Orlando con la sua risata aveva già contagiato tutti che si voltarono per vedere cosa mi fosse successo ricordo che dopo un attimo di sconcerto, più perché non potete neanche immaginare che cosa può essere Orlando che ride spensierato, scoppiai a ridere uscii dall'acqua e lo rincorsi e, dopo averlo afferrato, lo gettai e io con lui, nel fiume tra le urla dei costumisti e dei truccatori, la sera dovemmo andare a rapporto dal regista avremmo dovuto, d'ora in poi, limitarci soprattutto per non farci male e per non creare danni però....quando penso a quegli abiti bagnati addosso appena sei uscito dall'acqua sono quasi venuto ....ancora adesso a volte ti sogno tanto da svegliarmi così eccitato che non posso aspettare il tuo risveglio perché devo prenderti subito immediatamente e tu riluttante dopo un attimo di rincoglionimento ti concedi facendoti fare di tutto e facendomi impazzire ...come sempre.

Dopo la strigliatina ci ritrovammo molto più tardi da soli nel camper dove avremmo dovuto cambiarci, dove ormai da troppo tempo ci ritrovavamo dopo aver lasciato l'albergo tanto tempo fa. ma quella sera tutto era inspiegabile a cominciare dal tono della sua voce.così caldo e sensuale, da quella famosa sera non ci provai più anche se era il mio più grande pensiero.

"Ti è piaciuto lo scherzo.Ramingo?" Orlando mi abbracciò da dietro stringendosi a me, sospirai a quel contatto gli accarezzai le mani che subito mi lasciarono ed io.... cazzo..ancora una volta non le trattenni, si voltò sedendosi davanti ad uno specchio per togliersi le lenti, osservai le sue mani .....quando le muoveva sembravano disegnare qualcosa nell'aria creando un linguaggio tutto loro e io.....le immaginavo sempre sul mio corpo, credo di avergli fatto una foto.

"Tu, mi sei piaciuto, con..quegli abiti .bagnati" lo sussurrai appena .ma che cazzo stavo dicendo? Lui sorrise forse non aveva sentito nulla o fece finta...non so se pensare .per fortuna.

"Che fai stasera?" disse voltandosi verso me "...cazzo Vig ma hai sempre quella macchinetta fotografica in mano?" infatti scattavo continuamente foto, quando all'improvviso alzandosi dalla sedia si sfilò la t-shirt con una lentezza e una sensualità da lasciarmi senza fiato ..... ne prese una pulita e se l'infilò poi...dio no, non farlo ti prego...lo fece..... si tolse i pantaloni ancora un po' bagnati chinandosi subito dopo a raccogliere le sue cose dovetti farmi violenza per trattenermi mi assentai quasi guardandolo da dietro, il suo corpo, le sue lunghe gambe, il suo culetto lì davanti a me mentre io lo afferro per i fianchi .io che affondo dentro di lui... io che...

"Vig?"

"Si? Oh scusami ..no ..non lo so ancora non ho deciso.senti Orlando io ho...". La mia voce diventò di colpo roca, bassa mentre mi avvicinavo sempre di più a lui, mi sfilai la macchinetta dal collo appoggiandola da qualche parte.

"Ho un estremo bisogno di sfiorare il tuo corpo, di baciarti". Volevo riuscire anche solo a sfiorarlo quella sera.

Mi avvicinai mentre tu indietreggiavi ancora... ancora....finchè non ti ritrovasti con le spalle al muro ti guardasti intorno cercando una via di fuga ma i nostri corpi ormai si sfiorarono le mie braccia ai lati del tuo corpo ti bloccavano, la mia bocca sfiorava dolcemente la tua e tu, per la prima volta, rimanesti fermo contro il muro, verso cui ti avevo lentamente spinto, lasciandoti sfiorare ora anche dalle mie mani, che cercavo di controllare troppo ansiose di toccare cose proibite...esplorai il tuo viso con le mie labbra, con la lingua, e con una lentezza esasperante, perché volevo non passasse mai quel momento, raggiunsi la sua bocca calda, sensuale e la trovai dischiusa e gemendo mi ci persi.si fu meraviglioso, dolcissimo sapevi di cannella, di miele un cocktail micidiale per i miei sensi, una sensazione indescrivibile...avrei potuto morire anche in quell'istante ...avevo avuto tutto, poi tentai di osare di più scesi con le mani sulla tua schiena la accarezzai tutta con le man
i aperte per avere più contatto possibile raggiunsi le tue natiche le strizzai con forza e quasi gridasti poi le accarezzai stringendoti a me con più forza facendoti sentire quanto riuscivi a farmelo diventare duro solo al pensiero di te quando..le tue mani, si..le tue mani..che avevo chiuse sul petto, mi spinsero via.....tentai di dire qualcosa ma le mie parole, come le mie mani, furono bloccate immediatamente.

"Cazzo no... lasciami... non crearmi più problemi di quelli che ho già.." nervosamente tentasti di dire qualcosa...ma non aveva senso, non riuscivi neanche a guardarmi in faccia ti afferrai allora per le spalle sbattendoti ancora contro il muro costringendoti a guardarmi, scuotendoti.

"Ma io ... non riesco più a starti vicino senza ....senza poterti sfiorare capisci!!! E se sei ancora arrabbiato per quella fottuta sera ....perdonami, non so cosa mi prese so solo che.... l'idea che adesso vai da lui mi....perché ti ostini a stargli accanto io.non lo sopporto.." lo implorai quasi di darmi ascolto ma le parole fu come se non fossero mai uscite dalla mia bocca, l'idea che ogni attimo ogni istante avrebbe potuto fargli del male, avrebbe potuto...rubarmelo mi stava uccidendo.

"Viggo .lasciami andare non toccarmi ..mai più... non tentare di baciarmi   ..già per me è difficile così ..non voglio..ti prego lasciami andare adesso.." Eri confuso <povero piccolo> ti lasciai ..mi passasti davanti e sfiorandomi respirai il suo profumo ...rimasi ancora qualche istante a fissare il muro davanti a me ..ormai vuoto, non mi voltai subito, sentivo il fruscìo dei jeans sulla sua pelle mentre ti rivestivi.

"Perché?" chiesi con un filo di voce voltandomi lentamente.

"Perché...ho paura di..." Poi silenzio abbassasti gli occhi.... poi mi sorpresi continuando.

"Ci vieni al pub stasera?....se vuoi puoi unirti a noi...scusami Viggo.." mi si avvicinò mi diede un velocissimo bacio sulla guancia afferrò il suo borsone e andò via lasciandomi solo come un idiota..come sempre con il solito brivido che mi percorreva la schiena, solo ..eccitato, incazzato da star male.

"Non devo più toccarti?..non devo più tentare di baciarti?....Cazzo!!..e paura di cosa?" reagii con rabbia dando un calcio al muro lo sfondai quasi...cazzo mi teneva in pugno, quel ragazzino aveva sconvolto la mia vita, senza sapere cosa cazzo stava combinando in quel modo e questa situazione mi stava distruggendo, ero arrivato al punto che solo il pensiero delle mani di Sean sul suo corpo mi faceva star male, non volevo accettare il fatto che continuasse a stare con una persona che ero sicuro non amasse sacrificando così il nostro amore, si perché ero convinto che anche tu un po' mi amassi..forse.
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Le settimane, i mesi passavano fortunatamente veloci il lavoro era tanto ma ..cazzo io e lui stavamo sempre insieme sempre fianco a fianco io ero il suo re e lui..il mio principe ma solo nei miei sogni, le giornate erano fatte di sguardi furtivi, sospiri, baci rubati dietro qualche camper durante le pause, il copione era il solito......con te che all'inizio mi respingi per poi perderti fra le mie braccia ed io... che non avrei mai voluto lasciarti andar via ...tutto stava diventando sempre più complicato per me ...e per te perché ti vedevo che più passava il tempo e più resistevi meno ai miei assalti, ormai diventati troppo frequenti..e sentivo che tutto questo cominciava a non bastarci più ...almeno a me, come sentivo il nervosismo e gli sguardi gelidi che mi lanciava Sean.

Il tempo passava inesorabile ogni attimo senza di te mi sembrava un secolo, e i nostri incontri, rarissimi, fatti di pochi istanti erano per me così intensi ....ricordo con tenerezza un giorno, eravamo riusciti ad avere un pomeriggio libero a approfittammo per uscire a cavallo ..per migliorare il tuo modo di cavalcare e soprattutto eravamo riusciti a rimanere soli infatti rimanemmo indietro dopo una lunga passeggiata ....soli ..io e te.
Ebbene quel giorno successe di tutto... all'improvviso qualcosa spaventò il tuo cavallo, ti disarcionò cadesti a terra, io scesi velocemente e ti trovai sdraiato a terra a pancia in giù  immobile con un serpente in fase di attacco davanti al tuo viso, aveva spaventato il tuo cavallo facendolo fuggire, tu, eri spaventato a morte i tuoi occhi erano sbarrati verso l'animale, arrivai di corsa e con un calcio lo gettai lontano.....aiutai ad alzarti ma zoppicavi avevi una caviglia gonfia, tremando ti aggrappasti a me con una smorfia di dolore sul viso, ti aiutai così a salire sul mio cavallo, il tuo ormai era irraggiungibile, io montai dietro di te..poi, per concludere, la pioggia insistente su di noi, tutto il tragitto camminammo lentamente sotto una pioggia battente io sempre dietro di te, le mie braccia che ti stringevano, forse troppo forte per il tuo esile corpo ma non ti lamentavi, volevo proteggerti, dalla pioggia, dal vento, dalla paura che ancora ti faceva tremare. i nostri corpi
completamente zuppi, così sensibili ti strinsi ancora più forte a me ..per tutto il tragitto sentivo il tuo petto alzarsi e abbassarsi troppo velocemente lo sentivo sotto le mie mani, passai il tempo a respirarti sul collo sfiorandoti appena con la bocca accontentandomi di sussurrarti il mio amore, il mio desiderio e tu ....accettasti tutto questo silenziosamente...avevo quasi sperato di averti conquistato definitivamente di averti dato la spinta ...a mollare tutto.

Avrei voluto rimanere in eterno così solo io e te, la pioggia su di noi, non dicemmo una parola per tutto il tempo non ce n'era bisogno ci bastavano le emozioni che stavamo vivendo ma sentii un tuo debole lamento quando vedemmo le luci dell'accampamento e alcune persone in lontananza che ci stavano aspettando sicuramente preoccupati, ricordo Sean che ci venne subito incontro volle sapere velocemente che cosa era successo poi ti aiutò a scendere ti avvolse con una coperta e... ti vidi scomparire fra le sue braccia alle sue cure..alle sue carezze ...lontano da me e mi sentii morire.
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All'inizio non avrei mai voluto venire in N.Z. a girare questo film ma ora.... penso di aver fatto la scelta migliore della mia vita altrimenti non ti avrei mai conosciuto, non so come sarebbe stata la mia vita senza di te sicuramente diversa...sicuramente incompleta e quando penso ai momenti dolci passati insieme credo che ne sia valsa la pena, ne sarebbe valsa la pena comunque anche se fossero stati solo pochi attimi, con il tempo le cose, le persone si dissolvono quasi nella tua mente, ne perdi i contorni, le sfumature...dentro ti rimangono solo le emozioni, le sensazioni provate di momenti vissuti, di persone conosciute e sono quelle sensazioni che ti permettono, con i ricordi, di provare gioia, infinita tenerezza e malinconia..e dolore perché tu comunque mi hai fatto soffrire da matti ma, se amarti significava soffrire allora evviva il dolore pensai..

Cercavo di rubarti attimi di tenerezza sempre in quel solito camper in cui ogni scusa era buona per sfiorarti, e in cui tu, ogni volta tentavi di sfuggirmi perdendoti subito dopo fra le mie braccia non era cambiato nulla, un gioco crudele a cui ti sottoponevi ...e a cui sottoponevi me finchè quella sera, stanchi con non mai, avevamo lavorato duramente per tutto il giorno......quella sera .ti feci mio...ancora adesso infiniti brividi percorrono la mia schiena.... ancora adesso il ricordo dei tuoi lamenti mentre ti prendevo , la prima volta per te, mi fanno provare nei tuoi confronti un'infinita tenerezza.
Avevamo appena finito di girare salutammo un po' tutti avremmo avuto un paio di giorni di meritato riposo, Sean non sapevamo dov'era e nemmeno ce lo chiedemmo....eravamo soli.

Non so.... successe qualcosa quella sera che mi stordì ..ti vidi.. le spalle appoggiate al quel muro indossavi solo i tuoi morbidi pantaloni da elfo in pochi istanti buttasti giù un paio di birre, ..piccolo quando ne reggi a malapena un paio di bicchieri, avevi ancora i lunghi capelli di Legolas sciolti, che ti avvolgevano disordinatamente la testa, le spalle nude.... eri infinitamente bello sembrava quasi emanassi una leggera luce e il tuo sguardo mi trafisse..un angelo questo mi fece pensare il guardarti si, un angelo venuto da me con un'unica ragione... distruggermi.

Mi avvicinai lentamente, ero perso, sforzandomi di continuare a fissare i tuoi occhi tra la nuvola di fumo della tua sigaretta, giunto dinanzi a te, te la tolsi dolcemente dalle labbra, un gemito lasciò le mie labbra mentre guardavo le tue labbra rimaste dischiuse, feci un paio di tiri, non so forse per calmarmi forse per sentire subito il tuo sapore .....poi la gettai a terra e la calpestai con i miei stivali da ramingo il mio sguardo era completamente perso sul tuo corpo meravigliosamente invitante ....e solo quando parlasti lo alzai.

"Vig..io" cercasti di parlare notasti subito qualcosa di diverso nel mio sguardo ma stavolta non te lo permisi no..con le braccia ai lati del tuo corpo ti bloccai ogni via di fuga, sfiorai quasi subito la tua bocca come credo si sfiori qualcosa di infinitamente prezioso, fragile, più volte con la lingua.mi sentii morire nel momento esatto in cui sentii il calore della tua su di me, godetti qualche istante di quel contatto che a me sembrava già tanto intanto le mie braccia prima tese si piegarono lentamente sempre più fino a sfiorarti con il corpo e li non resistetti più ti baciai ancora prima dolcemente. sfiorandoti appena con la lingua, ne disegnai perso i contorni poi sempre con estrema dolcezza mordicchiai le tue morbide labbra fino a dischiuderle...entrai quasi con timore a piccoli scatti poi ...credo che la esplorai tutta con tanta di quella passione che sentivo ovunque nel mio corpo le vibrazioni dei tuoi gemiti...volevo studiare ogni parte di te imprimermela nella memoria, ti
sentivo respirare velocemente...ma non mi toccavi continuavi a tenere le tue mani sul muro, i palmi rivolti contro si muovevano lentamente come per accarezzare qualcosa..qualcuno che forse non ero io.non lo so... poi con un brivido le sentii salire sul mio ventre, salire lentamente sul mio torace e per un istante ebbi il terrore che mi respingessi ma non fu così...intanto i miei pantaloni da ramingo scivolavano giù.

Accarezzai il tuo petto, glabro, bagnato di sudore ...eri teso non riuscivi a lasciarti andare, sapevo dove probabilmente era rivolto il tuo pensiero sapevo che pensavi a quello che gli stavamo facendo ma il nostro amore non poteva.non doveva avere limiti .non era giusto soffrire così .tu Sean non lo amavi.lui non ti amava eri solo un capriccio, un bellissimo giocattolo ma ancora non te ne rendevi conto, ancora pensavi di non poter amare un uomo ma io ..piano piano ti ci stavo portando.

Le mie mani intanto tremando si posarono sui tuoi fianchi, andavano da sole conoscevano il tuo corpo alla perfezione per quante volte lo avevo percorso con lo sguardo, trovarono l'ostacolo dei pantaloni tentai di abbassarli ma sentii un tuo lamento nella mia bocca, si, perché alla tua bocca non diedi tregua ....neanche per un istante.

"Vig..io non..ti prego..no" ansimasti ancora qualcosa fra le mie labbra ma io continuai, mi dispiace ma stavolta no, stavolta non mi fermerò...se non ti avessi preso in quel momento avevo giurato a me stesso che me ne sarei andato... avrei mollato tutto, anche perché sentivo che lo volevi almeno quanto me, sentivo che quella sera era tutto diverso non riuscivi a mandarmi via ....stavi per cedermi il tuo corpo.

Sentii sospirare il mio nome mentre i pantaloni ti scivolavano giù lungo le gambe e sotto ...dio sotto ...non avevi niente, ti sollevai una gamba appoggiandola al mio fianco ..ne accarezzai la delicata pelle dell'interno e tremando ti accarezzai il sesso, eri bagnato, eccitatissimo, raccolsi il tuo liquido con le dita, scivolai sulla punta più e più volte perché dai tuoi gemiti sentivo che ti piaceva tantissimo, portai le mie dita più sotto trovai ciò a cui bramavo più di ogni altra cosa... l'accesso al tuo corpo da dove saremmo diventati una cosa sola, la lussuria mi invase nello stesso preciso istante, ci girai intorno, scivolai con le dita bagnate di te più volte, fino a penetrarti con un dito, sentii un tuo debole lamento, le tue braccia sul mio petto tentarono di spingermi via mi spinsi con più forza contro di te e continuai ...aggiunsi un secondo dito..... iniziai a spingere piano, lentamente.... volevo ti abituassi, volevo che non soffrissi, osai spingere con più forza le divaricai ma non ti sentivo partecipare sentivo i tuoi lamenti, vedevo il tuo viso voltato, non riuscivi a guardarmi è inutile il tuo pensiero era sempre là...invidiai Sean per un secondo.

Ma io .continuai infatti improvvisamente, ti lasciasti andare e io...mi sentii morire, cominciasti a spingerti verso la mia mano, contro la mia gamba che premevo fra le tue cosce i tuoi gemiti finalmente liberi di volare nell'aria, alzasti finalmente il viso e mi guardasti, penso di aver avuto un'orgasmo mentale in quel momento, il tuo sguardo era quanto di più erotico avessi mai visto, lasciai lentamente scivolare giù la tua gamba, ti lamentasti e io sorrisi ma con uno scatto, ti sorpresi, le afferrai entrambe tirandoti su con forza all'altezza dei miei fianchi ti guardai e mi spinsi contro di te ..dentro di te e..ti presi ..con una spinta t'inchiodai a quel muro, dove spesso rimanevo solo... a guardarlo, non ti diedi neanche il tempo di riflettere su ciò che ti stava accadendo, gridasti..e non so quanti pugni sul petto ..sul viso mi hai dato ma io rimasi fermo dentro di te, non so dove avevo preso tutta quella forza ma mi sentivo un leone, più cercavi di divincolarti e io più ti entravo dentro......ti rovesciai sul divano li accanto, ti caddi pesantemente addosso ..ti penetrai tutto entrai tutto dentro di te.. completamente e tu gridasti ancora..eri disperato..eri bellissimo....incrociai il tuo viso bagnato dalle lacrime m'imploravi di smettere sentivo le tue unghie nella carne ed io mi spinsi ancora dentro di te ancora ..ancora poi ...fu un attimo e tra le lacrime, confusi tra i lamenti sentii chiaramente i tuoi gemiti... i tuoi fianchi spingersi verso me..stavi rispondendo al piacere..ti afferrai con più forza e allargai di più le tue cosce e tu incrociasti le gambe dietro la mia schiena adesso anche tu mi agevolavi ad ogni spinta perché ti aprivi sempre più..dio come ti sentivo bene adesso, non so per quanto tempo ti ho sbattuto su quel divano so solo che gridando il mio nome si, il mio nome Viggo..non un altro nome....ma Viggo forte come una liberazione ...mi sei venuto addosso mentre ti prendevo sento ancora la sensazione di quel calore sul mio stomaco scivolarmi sul ventre ed io non so quante volte ho gridato mentre ti venivo dentro, ho creduto quasi d'impazzire credo di aver pianto......scivolai fuori da te tu abbassasti le gambe che ti eri portato al petto con un lamento .ti abbracciai forte, non una parola fra noi tutta la stanchezza ci avvolse in un attimo, passammo la notte lì dormisti accoccolato accanto a me ...abbracciato a me, ma io non riuscii a chiudere occhio per un bel po' nonostante fossi distrutto......ancora non riuscivo a credere a quello che ci era successo.
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La mattina mi svegliai di soprassalto eri già in piedi vestito neanche mi guardasti prendesti le tue cose e mi lasciasti li solo....ti incontrai solo più tardi ...eri con lui avevi una tazza di caffè bollente fra le mani incrociai i tuoi occhi, tra il fumo mentre stavi bevendo, erano spaventati, avevo un bisogno estremo di parlarti dovevo sapere, stavo per avvicinarmi quando ti vidi discutere animatamente con Sean cercavate di rimanere discreti ma io vidi chiaramente la mano di Sean stringere il tuo braccio, avrei voluto ucciderlo con le mie mani, buttasti la tazza violentemente nel cestino poi Sean ti trascinò via, feci il vago e vi seguii entraste in un capannone, rimasi fuori a riflettere se entrare e distruggere la mia vita o rimanere per sempre fuori dalla tua  e far finta di nulla..decisi di entrare.

Stavate discutendo ma ancora non vi vedevo sentivo solo le voci , capii che ieri Sean ti aveva cercato ovunque senza trovarti, poi silenzio e cazzo..vi vidi ....eri fra le sue braccia e ti lasciavi baciare come se niente fosse vidi la sua mano sotto la tua felpa ...dio ti stava toccando.....che idiota ma come potevo pensare che tutto sarebbe cambiato fra noi me ne andai disperato, stavo per sentirmi male.

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Sentiva il corpo di Sean premere il suo forse troppo, le sue mani fra i capelli accarezzarlo dolcemente, Orlando lo allontanò quel poco che gli permettesse di guardarlo in faccia di parlargli.

"Sean...scopami qui ..adesso" gli disse disperato.

"Vieni entriamo quì" Sean guardandosi intorno allungò una mano per aprire una porta e scomparvero all'interno, Orlando fu spinto contro un tavolo, si guardarono con desiderio misto a paura per Orlando si spogliarono rapidamente, Sean non capiva più nulla ma non si fece molte domande gli si avvicinò piano osservandolo come un felino che ha puntato la sua preda, con una mano sul petto lo spinse dolcemente a sdraiarsi gli accarezzò l'interno delle cosce, Orlando tremava, tremava senza riuscire a smettere, Sean l'osservò per un istante poi lo accarezzò, Orlando era eccitatissimo lo accarezzò fino a stringere il pugno su di lui era meraviglioso vederlo muoversi, contorcersi su quel tavolo così indifeso, disponibile, assecondando i movimenti della sua mano con i fianchi con il corpo...bellissimo, lasciò che venisse subito, passò il liquido caldo sul corpo del ragazzo poi sul suo stesso sesso così duro, turgido facendogli cenno di voltarsi.

"Ti prego Sean .una sola spinta voglio sentire..dolore." Orlando girò il volto verso Sean.


"Shh.hei .io non voglio farti male piccolo" Sean gli accarezzava dolcemente la schiena, con l'altra mano risalì la coscia del giovane soffermandosi sulla natica insinuandosi fra di esse toccandolo con le dita, strusciò più volte il suo sesso bagnato su di lui e quando pensò che fosse il momento si spinse con forza...un grido strozzato interruppe il silenzio della stanza Orlando con le braccia tese sul tavolo inarcò la schiena tirandosi su.

"dio..è così che ti ho sempre desiderato..." gridò Sean mentre con un'altra forte spinta entrò in lui completamente, con una mano gli accarezzò la schiena fino a spingerlo di nuovo a sdraiarsi, tenendogli una mano sulla schiena lo bloccò saldamente sul tavolo continuando a spingersi con forza dentro il corpo di lui, poi afferrandogli le cosce gliele divaricò ancora fino a sentire perfettamente il corpo del ragazzo aderire al suo, Orlando intanto che con le mani cercava un qualsiasi appiglio per lenire il dolore, sentiva spingersi con forza sopra quel freddo tavolo non sapeva perché avesse desiderato ciò ma Viggo aveva sconvolto la sua vita, si, è vero gli piacevano gli uomini e l'idea di essere scopato su quel tavolo quasi stuprato da Sean lo eccitava terribilmente, si assentò quasi nei suoi pensieri non si accorse nemmeno che Sean gli era venuto dentro e che ora si era allontanato da lui, si era già acceso una sigaretta, si tirò su tremava ancora si voltò.

"Sean?" un filo di voce.

"Sei stato meraviglioso piccolo" gli disse Sean mentre passandogli un braccio dietro la schiena lo attirò a se, baciandogli il collo.

"Ho bisogno di avere la mia libertà..sai tu sei stato un vero amico per me..." cercò di dire .

"Perché ora vuoi farti queste seghe mentali cosa vuoi dirmi?" Sean lo guardò in attesa di risposta.

"Ecco ..sei un amico...ma....niente di più e io ora credo ...si credo di essermi innamorato" disse tutto in un fiato abbassando gli occhi, Sean lo lasciò di scatto voltandosi.
 
"Bene ..e presumo che ti sia innamorato di Viggo....bastardo adesso vado e gli spacco la faccia?" Sean era furioso se lo aspettava ormai da un momento all'altro poi si voltò di nuovo verso lui, ancora seduto, ancora così sensuale rimase un attimo senza fiato.

"Perché lo hai fatto allora?" chiese piano accarezzandogli il viso.

"Cosa?" Orlando era confuso.

"Perché ti sei fatto scopare ..così..se dici di amarlo" lo fissava.

"Perché.non lo so ero disperato stamattina dovevo capire se sono anch'io.... se cioè se anche a me ..o dio non ci riesco." Orlando non riusciva a dirlo era difficile per lui.

"Se anche a te piace farti fottere dagli uomini..questo?" chiese nervosamente Sean.

"No.Sean non dagli uomini ma solo da ...Viggo.io lo amo." Orlando abbassò lo sguardo iniziando a rivestirsi.

"Da Viggo perché lo ami ma..adesso con me ...cosa hai provato .come ti senti?" chiese infine Sean sicuro che ciò gli avrebbe aumentato il dolore.

"Vuoto Sean..scusami" e se andò correndo.

Sean lo guardò andar via che strano scherzo del destino, Orlando lo lasciava per la persona di cui lui si era innamorato vent'anni prima e a cui ancora , nei momenti di malinconia, pensava.
 
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Era da poco passato il primo pomeriggio ed io ero disperato avevo detto di esser andato via invece rimasi finchè non entrarono in quella stanza fu allora che me ne andai tornai qui e iniziai a bere come un dannato "perché Orlando mi fai questo?" quando sentii bussare, pensai subito a te mi guardai intorno per vedere se avevi lasciato qualcosa mentre aprii la porta...era Sean.

Lo invitai ad entrai ma dallo sguardo capii subito che non era una visita di cortesia, si sedette ..ebbene si proprio sul divano che era decisamente da lavare..gli diedi subito una birra, ne presi una anch'io sorseggiammo in silenzio per qualche minuto poi parlò

"Quando mi dissero che saresti venuto per interpretare Aragorn mi preoccupai pensai subito a noi alla nostra storia molto intensa che poi tu bastardo mollasti tutto per una troia..dicendo che era stato un errore che non eri gay, che era solo un'esperienza vissuta come tante..per me no invece io sono stato malissimo.io Viggo ti amavo profondamente.e all'improvviso il nulla.... il vuoto intorno a me..ho passato anni in depressione solo scandire il tuo nome mi faceva piangere mi faceva soffrire..e adesso..." La voce di Sean tremò ed io cazzo ero rimasto a guardarlo come un idiota.

"Perdonami...non sapevo di questa tua sofferenza..ci siamo visti perché non me ne hai mai parlato?" chiesi sentendomi quasi una schifezza.

"Per cosa? Per farmi dire parola di conforto? Lasciamo perdere." sorseggiò la birra mentre io mi sentivo sempre più una schifezza.

"Quel giorno ..quando sei arrivato ho visto subito che fra te e .." Sospirò "Orlando c'era qualcosa...all'inizio non capii ma non ci volle molto a capire che era qualcosa di più grande di quello che poteva esserci fra me e lui.." abbassò gli occhi.

"Andiamo Sean....." fui interrotto bruscamente.

"Cazzo Viggo ancora hai il coraggio di negare che fra voi è successo di tutto!! Bastardo!!" si alzò in piedi nervosamente avvicinandosi a me ....no che non lo fa .si lo fa..no non lo fa .."ahh!" cazzo lo ha fatto caddi pesantemente a terra dopo il suo destro mi toccai la mascella dolorante sentii il sangue scendere al lato della bocca lo guardai ma non lo feci replicare mollandogli anch'io un pugno sul viso, ci picchiammo...ebbene si per te ...ma la cosa che più mi fece male, più di tutti i pugni presi, è stato il tuo concederti a lui, con rabbia Sean mi raccontò tutto nei particolari di come...si spingeva dentro di te... di come aveva goduto dentro di te facendomi male...facendomi... piangere continuai a chiedermi perché lo avessi fatto perché..se mi amavi.

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Per settimane lavorammo fianco al fianco senza dirci una parola, senza guardarci se non per recitare e.una volta finito di lavorare sparivi, non vivevi neanche più nella tua roulotte, non so dove ti cambiavi, non sapevo più nulla di te ti vedevo solo perso fra una pausa e l'altra la testa rasata e così magro. Ero disperato ti amavo da morire come mai finora mi era capitato ne ero spaventato eri come una droga per me io vivevo di te, solo molto più tardi seppi che ti eri trasferito da Ian.

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Orlando lavorava sodo, senza sosta e quando arrivava la sera mangiava qualcosa al volo, se ne aveva voglia, nel camper di Ian, che lo proteggeva dal mondo esterno, se l'era visto piombare una sera, stremato gli era caduto fra le braccia come un cucciolo ferito aveva bisogno di essere capito e soprattutto ...di capire cosa stava succedendo alla sua vita e non vi fu posto migliore, si sentì capito, coccolato veramente protetto.

Una sera decise finalmente di parlare del suo problema perché, mai Ian lo costrinse a parlare se non fosse stato pronto, Orlando gli chiese di essere aiutato a capire cosa stava succedendo alla sua vita, Ian volle sapere tutto quello che era successo.

Orlando raccontò tutto, non senza dolore, i primi approcci con Sean da cui era attratto, l'arrivo di Viggo..quella sera con lui e ...il giorno dopo e... il dolore e la sofferenza .il piacere e adesso la mancanza disperata di Viggo.
Era sicuro che Viggo lo odiasse, seppe che quella sera si picchiò con Sean che conoscendolo gli aveva sicuramente detto tutto ..cosa avrebbe pensato adesso di lui? Alzò lo sguardo disperato incrociando quello dolce dell'uomo, che gli accarezzò il viso umido dalle lacrime stringendolo a se lo confortò dicendogli che di sua iniziativa aveva parlato con Viggo e che Viggo lo amava, che Viggo non viveva più da quel giorno, che Viggo lo aspettava in ogni momento, che non gli importava nulla di quello che era successo che voleva solo stargli vicino e che lo voleva disperatamente.

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Immaginai che Ian ti avesse parlato perché quella mattina eri diverso ..mi sorridesti e io ricambiai mi sentii morire guardandoti abbassare gli occhi timidamente .come la prima volta che ti vidi eri tornato il mio dolce tenero Orly quello che da quel lontano giorno mi fece perdere la ragione, ricominciasti giorno per giorno a tornare te stesso .con me, ma ancora non osavi di più...e anche io non osavo fare di più anche se i tuoi scherzi cominciavano a essere abbastanza frequenti iniziammo a sfiorarci ma ad allontanarci subito dopo come impauriti ....ma il desiderio nei nostri occhi si poteva quasi toccare ne ebbi la certezza qualche giorno dopo, eravamo soli io mi avvicinai a te eri distratto ti voltasti di scatto ma eri già fra le mie braccia, non osai stringerti cosa che facesti tu sorprendendomi mi stringesti così forte da farmi quasi male...si un bellissimo dolore, le nostre labbra si sfiorarono chiudesti gli occhi stavo per baciarti quando...una decina tra uomini e donne del per
sonale entrarono ci lasciammo di scatto ridendo ma lo sguardo che mi feci in quell'istante mi disse tutto.

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Orlando una mattina si svegliò radioso finalmente senti il calore ritornare nel suo cuore come aveva potuto essere così stupido non stava più nella pelle doveva vedere Viggo adesso, subito e dove avrebbe potuto essere se non nel solito camper.

"Vig?" gridò.

Viggo

Orlando entrò guardandosi intorno, non avete idea, la sua espressione era quella di un bimbo a cui hanno appena regalato il gioco dei suoi sogni, io ero seduto sul divano stavo sistemando la mia fedele macchina fotografica e lì rimasi avevo paura di spaventarlo solo alzandomi.

"Ciao, entra ti prego" gli dissi dolcemente..lo volevo ..subito e lui era così emozionato, eccitato che senza rendersene si voltò e chiuse la porta.

"Viggo è successo qualcosa di." lo interruppi.

"Ssh... fermo dove sei ti prego ...non muoverti ...sei bellissimo" gli dissi sensualmente scattandogli una foto volevo fermare sul suo viso quell'istante.

"Vig devo dirti che.." lo bloccai ancora.

"Spogliati..adesso .per me" la mia voce continuava a essere sensuale.

"Cosa? Vig io devo." era stupendo cercava di parlare ma non glielo permettevo.

"Ti prego...adesso..per me" insistetti ancora rischiando molto e fui ben ripagato.

Orlando sorrise e il suo sorriso era innocentemente perverso, lentamente si sfilò la t-shirt se la strofinò addosso sensualmente sul petto, si tolse e gettò da qualche parte i suoi stivali da elfo poi molto lentamente, maledetto... sotto il mio sguardo impaziente, eh si su queste cose mi teneva, anzi mi tiene tuttora in pugno lui, molto ma molto lentamente finalmente si sfilò i pantaloni.

Non potete immaginare che meraviglia il gioco di luci e di ombre sul tuo corpo sembrava una scultura fui tentato di fotografarlo.

"Sei bellissimo.adesso vieni qui.avvicinati" gli sussurrai appena.

Orlando si avvicinò gli posai le mani sui fianchi e lo feci sedere a cavalcioni su di me poi continuando a stringergli i fianchi lo strinsi a me.

"Mmh.Vig io devo parlarti ho mille cose da dirti.io..e se tu.." lo baciavo ovunque su quel collo meraviglioso che continuava a cedermi buttando la testa indietro.

"Dopo piccolo ...dopo potrai anche parlare se te ne lascerò la forza" le mie mani scivolarono fra le sue natiche accarezzandolo, stimolandolo non ci mise molto che Orlando iniziò a spingersi in avanti con i fianchi, poi accarezzai il suo sesso bagnato con due dita più e più volte come piaceva a lui le riportai più sotto ed entrai in lui ...neanche il tempo di riflettere che già un secondo dito si era aggiunto li spinsi con forza e li divaricai.

"Sei bellissimo..impazzisco ad averti completamente nudo, impaziente ..voglioso su di me..mi se mancato tantissimo"

"Aah.anche tu.Vig tanto ma è ...importante io devo.." Dolcissimo amore che ancora tentava di dire qualcosa.

"Si certo..piccolo è importante anzi è di vitale importanza che io ....ti prenda adesso" con una spinta lo feci mio passai le mani da dietro sulle sue spalle e lo spinsi su di me, lo vidi inarcare meravigliosamente la schiena all'indietro tendendo così il suo corpo mostrandomene tutto il suo splendore l'accarezzai tutta vertebra dopo vertebra sono quasi venuto a quella visione, un grido strozzato nella sua gola le sue mani sempre strette sulle mie spalle mi graffiarono.

"Cosa .volevi dirmi di così importante?" gli domandai poi stringendolo forte a me spingendomi con più vigore.

"Ah..si Vig ....Vig..non.non lo so..io" il mio piccolo Orly che non riusciva a parlare e a me tutto questo faceva impazzire, con le mani strette ai suoi fianchi lo spinsi ancora sopra di me ...lentamente più volte ma non mi bastava ...sollevai, con la stessa lentezza, leggermente i suoi fianchi per farlo ricadere di peso su di me mmhh..era stupendo sentirsi completamente avvolti dal calore del suo corpo, quel movimento mi faceva impazzire non so quante volte glielo feci fare..sembrava quasi che me lo stesse succhiando con la bocca..poi sentii di nuovo un suo sussurro....si perché mi ero completamente assentato nel mio piacere.

"Vig..toccami..fammi venire" Orlando tese il suo corpo offrendosi alle mie mani che spostai dai fianchi al suo sesso cominciai a muovere il pugno su di lui velocemente volevo che venisse subito ..per continuare, e così fù ..esplose nella mia mano addosso alla camicia ....si perché io ero vestito mi piace rimanere vestito ma lui ..deve essere completamente nudo, dopo aver goduto si lasciò andare sul mio corpo tremava ma gli concessi solo qualche attimo e ripresi il mio movimento lo sentivo già gemere sul mio collo, sentivo il suo respiro caldo, sentivo la sua lingua umida, bollente scivolare senza sosta fra il collo e l'orecchio..piccolo perverso sapevi perfettamente come farmi morire, lo avrei tenuto così all'infinito ma ormai non resistevo quasi più.... gridai come un pazzo quando gli venni dentro e lui assecondò le mie spinte.... rimanemmo completamente senza fiato guardandoci, ci stringemmo in un abbraccio lasciandoci andare sul solito divano, che se solo potesse parlare.....

"Vig?" sentii nella sua voce la tenerezza che adoravo, la voce di Orlando dopo aver fatto l'amore è qualcosa d'indescrivibile.

"mmhh?" non ce la facevo proprio a rispondergli.

"Sai prima.... volevo dirti che ho sentito Ian e.." eccolo che ricominciava ma ora ok lo lascerò parlare.

"Si ..lo so ci siamo visti prima che vi incontraste" cercai di fare il vago.

"Brutto bastardo ecco perché non mi lasciavi parlare sapevi già tutto" si alzò mollandomi qualche pugno sul petto.

"Vig?"

"Si.. dimmi" non si riusciva a chiudere occhio.

"Credi che nessuno potrà mai dividerci?...cioè se Sean non ha potuto far nulla ..nessuno e niente potrà far mai nulla per ostacolare il nostro amore? Chiese dolcemente.

Cazzo a questo proprio non sapevo cosa rispondere infatti mi limitai ad abbracciarlo forte ....però visto come sono andate poi le cose...

E adesso? Vi chiederete voi? che fine abbiamo fatto? è quasi l'alba e ho pensato alla nostra storia per tutta la notte e ve l'ho raccontata ...dov'è Orlando?
E' qui accoccolato fra le mie braccia perché questo è il suo posto, è strano è passato così tanto tempo quasi due anni da quel giorno e sento tutto ancora vivo nel mio cuore ......ancora mi emoziono a ricordarlo come se tutto fosse successo solamente che so..... ieri, ora quando i ricordi affiorano nella mia mente li lascio liberi di invadermi, liberi di muoversi e per me è una sensazione stupenda come stupendo è stato alla fine venire fin quaggiù e averlo incontrato..come? Che fine ha fatto Sean? ....bé ho pagato un grosso orchetto affinché lo facesse fuori alla fine del primo film......
Ciao Sean ti voglio bene .in modo diverso di vent'anni fa ma ti voglio bene.