.|.Angel Eyes - Occhi d'Angelo .|.

Seconda Parte

 

Il prezzo della vita talvolta si comprende troppo tardi…

 

§ Aragorn §

 

Ti strinsi a me perché riuscivo a percepire la tua angoscia…la tua preoccupazione , seppur poco. Ma non bastava stringerti tra le mie braccia. Lo sapevo.

Un abbraccio non serve a risolvere certe cose…ma sentivo…sentivo che tu ti accontentavi di quel nostro piccolo contatto…non chiedevi nulla di più…ti bastava…eppure…sentivo una certa insoddisfazione…desideravo darti di più…confortarti…rasserenarti….Eppure mio malgrado , non ci riesco.”

Non posso fare a meno di prendermela con Eressea…Ti sentii leggermente tremare e ti strinsi piu’ forte a me.

“Mi odio…odio me stesso…non riesco a dare conforto alla creatura che amo.”

Pensai. A un tratto udii una voce , era più un sussurro

“Aragorn…Aragorn…”

Spalancai gli occhi : Eressea!

“si…sono io…non dire nulla a Legolas…fai come se nulla fosse…lui non può sentirmi perché ti sto parlando tramite il pensiero…”

“Perché…?”

“Non è per capriccio…te l’assicuro…e’ solo che ho riflettuto a lungo …avevi ragione tu…devo lasciarlo andare…ma…se me lo ritrovo davanti non credo di esserne capace…lui ora deve pensare alla vostra missione e a te…”

Capii che anche lui soffriva…ero stato davvero uno stupido ad accusarlo…

“non attribuirti colpa Aragorn…l’unico a commettere sbagli sono stato io…pretendevo qualcosa che non mi sarebbe mai appartenuta…Convincilo ad andare…non farlo rimanere qui…”

“Ma…”

“Ti scongiuro Aragorn! Assicuragli che io sto bene , che tornerò a casa…e dirò la sua decisione ai nostri genitori…lo affido a te…voglio solo che tu sia cosciente di possedere il fiore più raro e più bello di tutti…nel tuo stesso interesse ti consiglio di trattarlo con i guanti bianchi…e ora addio Aragorn…”

Una folata di vento disperse l’ultimo sussurro…sussurrai all’orecchio di Legolas:

<Meleth…ora andiamo…>

Lui si giro’ verso di me con gli occhi sbarrati:

<Assolutamente no! LO devo prima trovare…non posso andarmene…>

<Legolas…ascoltami…lui sta bene…te l’assicuro…andiamo…>

<Come fai ad esserne cosi’ sicuro?>

<Ti ho mai mentito?>

<Cosa c’entra?!>

<Rispondi!>

Lui sospiro’ e abbassando lo sguardo rispose:

<No…mai…>

<E allora credimi se ti dico che sta bene! Lui tornerà a Bosco Atro , stai tranquillo…sono sicuro che lui vuole che tu parta….ascoltami…>

Lui mi guardo’ negli occhi , intensamente , per alcuni attimi…poi sussurro’:

<Estel…mi stai dicendo la verità…vero?>

Io annuii e lui rispose

<Allora andiamo…prima che Gandalf ci trasformi in una qualche strana creatura per il ritardo…Sei d’accordo?>

 

§ Eressea §

 

“Eccomi qui a BoscoAtro…a casa …e senza Legolas…”

Scesi da cavallo e mi diressi verso il nostro palazzo…mentre salivo l’enorme scalinata mi riaffioravano in mente i giorni passati con mio fratello…e’ buffo capire di tenere moltissimo ad una cosa solo dopo averla perduta…eppure avrei dovuto sapere che non saremmo stati sempre insieme…osservo la gradinata…quando eravamo più piccoli ci piaceva moltissimo fare a gara a chi saltava più scale con una sola rincorsa…Mi veniva da ridere al solo ricordo delle ancelle terrorizzate che non si capacitavano di rivederci sempre interi…

E quando mi persi nella foresta quando ero piccolissimo? Legolas mi trovo’ dopo tre ore mentre piangevo disperatamente e si prese la colpa dicendo che io mi ero allontanato perché lui non era stato attento…

Quanti ricordi…

Belli e meno belli…certo…ma tutti cosi’speciali…speciali perché contengono un pezzo dell’anima di mio fratello unito alla mia…

Ero arrivato davanti alla sala del trono…tirai un sospiro , bussai ed entrai.

Vidi mio padre e mia madre seduti ai rispettivi troni…mi sorridono e io ricambio, mia madre si alzo’ e quasi correndo mi si avvicino e mi abbracciò…non mi e’ mai piaciuto essere scambiato per il piccolino di casa ma non si puo avere tutto dalla vita…

<Mio piccolo Eressea…sono tre settimane che non ti vedo e mi sei mancato tantissimo…stai bene?>

<Si madre….>

<Ne sono felice e…ma…>mi guardo’ dietro sperando di vedere mio fratello. Mio padre corrugo’ la fronte non vedendo apparire Legolas…ora iniziavano i guai…

<Eressea…dove e’ Legolas?>

Fu come ricevere una folata di vento gelido in piena faccia , mi irrigidii e abbassai la testa. Come l’avrebbero presa i nostri genitori nell’apprendere la notizia che il loro amato primogenito era partito per una missione suicida e per di più per amore di un mortale?

Mio padre mi si avvicino’ , mi alzo’ il viso con una mano e mi disse:

<Devi dirmi qualcosa di non molto piacevole riguardo tuo fratello?>

Mi osservo’ dritto negli occhi…mi stava leggendo nel pensiero…dopo qualche attimo di silenzio si allontano’ ritornando verso il trono. Mia madre ci guardava senza capire , si aggrappo’ a un braccio di mio padre e lo supplico’:

<Trahnduil! Cosa e’ successo a Legolas?! Sta bene? Cosa e’ successo a nostro figlio?!>Poi si giro’ verso di me e scuotendomi per le spalle esclamo’:

<Per l’amor del cielo!! Eressea! Dove e’ Legolas?!!>

Anche lei mi fisso negli occhi e poco dopo si ritrasse terrorizzata. Si copri’ il viso con le mani e sembrava piangesse. Mio padre che fino ad ora era stato in silenzio tuono:

<E tu non hai fatto nulla per fermarlo?!!>

<Ho provato padre…ma mi sono reso conto che non era giusto!>

<Cosa ne sai tu di giusto o non giusto?!>

<E tu allora?!!>

<Io sono vostro padre! E so cosa e’ meglio per lui!>

<Legolas non ha più l’età per farsi imporre le cose da te!! Lui ha deciso cosi!! Non potrai tenerlo sempre sotto una campana di vetro! Lui non ti appartiene!>urlai

<Eressea!>grido’ scandalizzata mia madre , la ignorai.

<Non appartiene a te , ne’ a me ne a nostra madre ne’ al popolo!!! Deve decidere lui a chi donarsi!>

Mi arrivo’ uno schiaffo fortissimo che mi fece cascare a terra .Osservai con gli occhi spalancati mio padre…non l’aveva mai fatto. Non mi aveva MAI dato uno schiaffo…mai…

<Tu…odi tuo fratello a tal punto…>

<Al contrario! E’ proprio per amore che lo lascio andare!!>

<Amore..>sussurro’ lui con un sorriso sarcastico<Amore dici? Che ne sai tu dell’amore Eressea?! Sei solo un bambino…un bambino capriccioso che voleva un giocattolo solo per se e che quando si e’ stufato lo ha regalato a qualcun altro!>

<PADRE! Cosa stai dicendo?!!>

<La semplice verità! Donare il proprio fratello a un mortale…UN MORTALE!!!>

<Se solo tu capissi ciò che voglio dirti padre…>

<Io capisco! Fin troppo bene …IO!>

<E invece no! Se capissi veramente accetteresti la decisione di mio fratello e invece…non sei capace di vedere al di la’ delle tue idee! Il bambino capriccioso che vuole i giocattoli solo per se sei tu padre! Io lo ero ,forse…ma ora non più…Con i miei rispetti..>Stavo per andarmene ma dissi:

<E se davvero non capisci ciò che lo ha spinto a fare quello a che ha fatto , vuol dire che ormai il tuo cuore si e’ congelato…ti sei estraniato dalla realtà padre…un giorno , forse anche io non vivrò’ più’ con te e la mamma…magari morirò…o lui morirà…e allora cosa farai?…non siamo di tua proprietà padre…faresti bene a ricordarlo…>Mio padre sembro’ colpito ma rimase in silenzio.

Mi allontanai da lui e uscii dalla sala.

Mentre camminavo lungo il corridoio , più amareggiato che arrabbiato , vidi uno dei nostri consiglieri ,Ferevendìl, correre verso di me .Si fermò a poca distanza e ansimando con occhi vitrei mi disse:

<Eresse…cioè.., perdonatemi vostra …>

<Ferevendìl lascia perdere…cosa è successo?>

<Ecco…oh Valar!! Che vi è successo al viso?>notando un rivolo di sangue che mi colava dal naso.

<Ferevendìl!!!Lascia perdere il mio viso e altri convenevoli vari…che è successo?!>

<Ecco…due nostre guardie di confine hanno ucciso degli orchetti che cercavano di intrufolarsi nel reame…>

<Non vedo la novità…ultimamente succede spesso…>

<Però questi prima di morire hanno detto qualcosa riguardo il principe Legolas , vostro fra…>

<LEGOLAS?!>tuonai impedendo al consigliere di finire la frase<Cosa hanno a che fare quelle sudicie creature con Legolas?! Parla Ferevendil! Cosa hanno fatto quei maledetti a mio fratello?!!>

<Il…il principe e’ stato fatto prigioniero…>mormoro’ lui <Saruman…lo ha imprigionato…>

 

§ Legolas §

 

Osservavo il tramonto dalla cima di un imponente albero…Com’era bello il sole al crepuscolo…un meraviglioso fondersi di colori  che sembravano danzare fino al giungere dell’oscuro mantello ornato di stelle delle notte…

C’eravamo accampati da poco. Gli hobbit solo dopo pochi giorni di cammino erano stanchissimi…mi pareva una cosa alquanto buffa…io ero ancora nel pieno delle forze…

Poggiai la testa al tronco dell’albero e chiusi gli occhi.Ad un tratto…

<Legolas! Legolas…vieni giù…ti devo parlare…>

Mi sporsi e vidi Aragorn ,lo guardai divertito , poi dissi in tono di sfida:

<E perché dovrei scendere io? Sali su tu!>

<Avanti Legolas…non fare il bambino…>disse lui mettendosi le mani sui fianchi.

<Io. Non . Faccio. Il. bambino!!! Avanti…sali tu! Io non vedo pericoli in una scalata di appena…>mi fermai a valutare l’altezza del tronco e prosegui con un sorriso beffardo<quindici metri circa…oppure devo pensare che il grande Aragorn figlio di Arathorn abbia paura?>

Lui mi squadro’ divertito , scosse la testa e afferrando un ramo ed issandosi su esclamò:

<Se questa e’ una sfida…Legolas figlio di Trandhuil…sappi che e’ accettata…>

Mi misi a ridere e osservai la sua impresa…saliva abbastanza veloce pur non essendo un elfo...ad un tratto , proprio quando stava per arrivare al ramo dove ero seduto io…

<Ecco hai…visto?! Ci sono…riu…scito…>disse ansimando.

<Si…devo ammetterlo…..sei arrivato, con il fiatone, ma ci sei arrivato…>

<Fai lo spirito…>

Mise un piede in fallo.

<Aragorn!!!>

Urlai e lo afferrai per la mano. Ma per fare questo mi ero dovuto sporgere di molto e se ero riuscito a restare sul ramo era per volontà dei Valar…era una posizione piuttosto precaria…potevamo precipitare giu’ da un momento all’altro…

<Tu…e la tua mania di arrampicarti..>disse ridendo Estel.

<Ora la colpa sarebbe pure mia? Guarda che non sei nella condizione di criticare…non sono io quello che stava precipitando giu’ o mi sbaglio?>

<Hai vinto tu…hai vinto tu…ma ora tirami su prima che succeda qualcosa di brut…>

<LEGOLAS!!!ARAGORN!!!!>

Spaventati entrambi da quell’urlo precipitammo giù con ben poca eleganza. Per fortuna di Aragorn c’era un letto di muschio e foglie ad attutire la caduta , resa ancora più rovinosa dal fatto che io gli ero praticamente caduto addosso…

Quando arrivammo a terra ero talmente rintronato da sentire appena delle voci:

<Oddio….Ma saranno tutti interi?>

<A me sembrano un po’ morti….>

<PIPINO!!!>

<Era solo un punto di vista ragazzi….>

<Ma ti pare il caso di urlare in quel modo Pipino?>

<Ma…Merry…erano su quell’albero…pensavo stessero precipitando…non l’ho fatto apposta…>

Aprii leggermente gli occhi e vidi Merry Pipino e Boromir.

<Oh! Guarda! Almeno lui non e’ morto! Certo…non posso dire lo stesso di Granpasso però…>esclamo’ Pipino

<Grazie del pensiero…>mormorai cercando di alzarmi ma , con mia grande sorpresa , Estel , cercando di non farsi vedere mi trattenne per la vita.

<Legolas…stai bene?>

<Eh? Oh…si…si…>balbettai.

<Sicuro? Non riesci nemmeno ad alzarti… (eehh…le apparenze…Nd Estel) vuoi una ma…>

<ti ringrazio Boromir ma ce la caviamo da soli…>lo interruppe Estel.

Boromir non sembrava affatto convinto.

<Guarda che avete fatto una brutta caduta…sicuri che…>

<Tranquillo tranquillo…piuttosto…fai preparare tutti…tra poco sì riparte…>

Boromir non insistette più e con i due hobbit si incamminò verso l’accampamento e noi rimanemmo in quella posizione senza muoverci.

<Estel! Perché lo hai fatto?>dissi quando ero sicuro che fossero abbastanza lontani<Avrebbero potuto accor…>lui mi interruppe dandomi un bacio .Poi mi prese il volto tra le mani ed sussurrò:

<Credevo mi fosse caduto addosso un angelo dal cielo…>e mi baciò la fronte , poi mi prese le mani e ci alzammo .Appena fummo tutti e due in piedi mi fece poggiare le spalle al tronco e iniziò a baciarmi il collo. Una scossa di piacere mi attraversò tutto il corpo.

<Un angelo…?>mormorai divertito.

<Un angelo….>ripete lui <un angelo bellissimo venuto dal cielo solo per me…>

Comincio’ a mordermi dolcemente il lobo dell’orecchio…non riuscivo a pensare più a nulla…il solo pensiero di essere tra le sue braccia bastava a rendermi felice…a un tratto ebbi come un brutto presagio che mi fulmino’ la mente. Poi delle immagini di sangue…feriti…penetrarono con tanta forza nei miei pensieri che un dolore acuto mi attraverso’ la testa. Senza volerlo mi allontanai leggermente da Estel che subito si accorse che qualcosa non andava:

<Cosa e’ successo Legolas? Qualcosa non va?>

<No…io…ho avuto come una visione….c’era del sangue e…>

Lui mi strinse a se cullandomi dolcemente e baciandomi la testa…

<Solo pensieri Legolas…nulla di più…>

<Forse e’ come dici ma se non fosse?>

<Non preoccuparti per ora…>io annuii e nel frattempo sentii gli altri chiamarci.

<Ora e’ meglio andare….>disse Estel.

Appena arrivammo dove era il resto della Compagnia Gandalf interpello’ Estel:

<Aragorn…guarda laggiù…>Estel aguzzò la vista e disse <Vedo un branco di nebbia…ma non scorgo altro…Legolas…tu…>

Mi avvicinai a lui con un sorriso e volsi lo sguardo verso la coltre nebbiosa. Subito aggrottai le sopracciglia…non mi piaceva affatto ciò che riuscivo a vedere…

<C ’e qualcosa di ammassato a terra….Si vede luccicare …delle armi credo…sembrano scudi e spade…>

<si sarà svolta una battaglia?>mormoro’ Frodo.

<Andiamo a vedere?>propose Estel a Gandalf.

<tanto saremmo comunque dovuti passare da quella parte ,perciò…andiamo a vedere…magari , se si e’ svolta davvero una battaglia  sarà meglio appurare i fatti…>

Ci incamminammo e ben presto la nebbia ci inghiotti. Il silenzio mortale fu interrotto da un’esclamazione di Pipino.

<Legolas!Avevi ragione tu!Guardate qui..uno scudo…ma e’ enorme….Non riesco a sollevar…lo>

Pipino era tutto indaffarato cercando, inutilmente ,di alzare lo scudo ed Estel l’aiuto’ sollevandolo da terra con facilita.

Estel ne pulì’ i bordi incrostati di terra e Pipino intervenne guardando l’oggetto con ammirazione:

<Ma…e’ argento?>

<Si…mi pare di si…Argento e mitrìl…ed e’ anche di ottima fattura…sembra opera di una qualche popolazione elfica….>concluse Estel.

Mi girai di scatto verso di loro con gli occhi sbarrati…gli scudi d’argento e mitrìl…erano tipici del mio esercito…Corsi verso Estel e Pipino e presi lo scudo…sembrava proprio uno degli scudi di Bosco Atro…ma dopotutto di scudi così ce ne potevano essere a bizzeffe…

Era coperto di sangue e fango…mi inginocchiai e cominciai a pulirlo febbrilmente con le mani.

<N…Non puo’ essere…non puo’…>balbettai terrorizzato.

<Legolas…cosa ti prende?>mormoro’ Estel cercando di guardarmi negli occhi.

<Lo…lo stemma…io…devo vedere lo stemma…>

Poco dopo eccolo apparire…lucente come sempre…lo stemma di BoscoAtro…le mani mi tremarono , lo buttai di scatto lontano da me.Gli altri mi guardavano senza capire.

Mi alzai e quasi correndo andai piu’ avanti…

La nebbia cominciò a diradarsi poco a poco…

Lo spettacolo che mi si paro’ davanti mi fece congelare il sangue nelle vene…

Centinaia di corpi di elfi e orchetti…ricoperti di sangue…martoriati…

<E’…e’ terribile…>mormoro’ Sam…

<Cosa…e’ accaduto?>disse Merry.

Non riuscivo a parlare…Estel mi si avvicino’ e mi sfioro’ la punta delle dita ma non parlò…cosa c’era da dire?Ad ogni volto appartenuto ad un amico…un conoscente…un soldato…il cuore mi veniva trafitto da mille pugnali.

Ad un tratto un pensiero terribile mi venne in mente:Eressea!Mio padre!!…mia madre ero sicuro che fosse rimasta a Bosco atro …ma loro erano li’…sicuramente…Corsi in avanti cercando di scorgerli tra i corpi e urlando:

<ADAR!!ADAR!!!….ERESSEA!!!>

Sentivo il sangue pulsarmi nelle tempie…un dolore assurdo al petto…il cuore in fiamme…

<Legolas…e’ impossibile ritrovarli…>mormoro’ Estel.

<NO!!NON E’ VERO!!>urlai disperato…non POTEVA essere vero…io li avrei trovati…

Ad un tratto sentii qualcuno afferrarmi una caviglia .Trasalii dallo spavento. Era Erestor. Uno dei nostri soldati migliori ed anche un mio buon amico…il corpo ricoperto di sangue e agonizzante.

<P…principe…Legolas…>Mormoro’ in un rantolo di dolore. Subito mi inginocchiai accanto a lui facendogli poggiare la testa sul mio ginocchio.

<Erestor!! Sei ancora vivo!! Cosa e’ successo? Perche’ siete…>

Lui mi guardava con un leggero sorriso e sembrava non capirmi , con un sussurro disse:

<Voi…siete salvo allora…>

Salvo? Da chi? Da cosa? Stava delirando?

<Ci era…ci era giunta la notizia che voi eravate stato fatto prigioniero da…Saruman…>

<Saruman?>non capivo…cosa stava dicendo? Mi girai verso estel…anche lui non riusciva a capire…

<Vostro padre mobilitò l ’esercito per venire da voi…e ora voi…siete salvo…siamo tutto orgogliosi comunque di avere combattuto per voi…>

<Saruman….>ripetei con una rabbia sempre maggiore…quel bieco , ignobile e spietato assassino!!!!! Aveva ingannato il mio popolo con quale assurdo fine?!! Erano tutti convinti di dovere salvare me…quando io non ero assolutamente imprigionato da Saruman…Quando stavo per rivolgermi a Erestor lui ormai aveva le labbra socchiuse , gli occhi immobile…non un briciolo di vita…tra poco sarebbe scomparso…come tutti…

<Legolas!>erano le voci di Merry e Pipino.

<Presto…vieni qui!>aggiunse Boromir

Poggiai delicatamente Erestor a terra e corsi verso di loro. Boromir teneva qualcuno con il capo poggiato sulle sue ginocchia…appena lo riconobbi per un attimo il cuore mi smise di battere.

Non riuscii a muovermi…gli occhi spalancati…non osavo respirare…

<Adar…>

Aveva parecchie ferite in tutto il corpo molto profonde e un pugnale conficcato nel fianco…respirava con difficoltà…appena mi vide fu come se i nostri cuori per un attimo si riunirono… come se io fossi tornato quel bambino piccolo che si accoccolava in braccio a lui per farmi coccolare e lui il solito padre affettuoso che mi parlava con dolcezza…Mio padre…

Mio padre!!!

Non riuscivo a capacitarmene! Mio padre aveva sempre avuto una particolare affezione per me…molto piu’ che per Eressea…aveva mandato in guerra il nostro esercito …per me…

Mi tornarono in mente tutte le volte che mi stringeva a se’ e diceva:

“Legolas…il tuo papa’ ti vuole tanto…tanto bene!”

E ora…quelle parole non le avrei piu’ sentite…mai piu’…mai.

<Legolas…>mi bisbigliò Estel svegliandomi dal mio torpore<Vai…vai da lui…>

Mi morsi il labbro inferiore i m’inginocchiai affianco a lui. Sorprendentemente trovò la forza per stringersi a me…feci lo stesso…quello era il nostro ultimo abbraccio…e faceva cosi’ male…

<Legolas…cuià …dartha mae?>

Insomma…sempre uguali genitori…ma come! Lui stava per morire e chiede a me se stavo bene?

<Im mae Adar…>

Dissi cosi ma non era vero…ma perché’ farlo preoccupare ulteriormente?

<Legolas…tu…devi salvare tuo fratello…>

<Eressea? E’ vivo?!>

<Lui…e’ stato catturato da degli orchetti mentre combatteva…l’hanno portato via…a Orthanc credo…non so che intenzioni abbia Saruman ma tu devi salvare tuo fratello…>

<Si Adar…>

<Un'altra cosa…dove e’ Aragorn?>

<Estel? Cosa devi…>

<Fallo avvicinare….>

Estel che si trovava appena dietro di me si inginocchio subito vicino a noi e chinando il capo si rivolse a mio padre.

<Aran Trahnduil…>(re Trahnduil)

<Ha meled nìn hen?>(Tu ami mio figlio?)

Trasalii a quella domanda ma mio padre mi rivolse un leggero sorriso. Estel sospirò e rispose.

<Na tirh ì ùhn….>(con tutto il cuore)

<E cosa saresti disposto a dare…an nìn hen?>

<Anche la mia stessa vita…>

Mio padre restò in silenzio come a riflettere…poco dopo disse:

<Tìr ben hin….>(guardami negli occhi)

Estel fece come gli fu chiesto…trascorsero alcuni attimi di silenzio e mio padre disse con un pizzico di dolore:

<Ciò che dici e’ vero…l’ho letto nel tuo cuore e nella tua mente…Aragorn…io…vorrei donarti una cosa...e’ di estremo valore! Porgimi la mano….>

Estel ubbidì.

Mio padre si sfilò dal collo una catenina d’argento. Il ciondolo era una bellissima pietra di luna incastonata da filamenti argentati. lo diede ad Estel che lo osservo con timore reverenziale.

<Legolas…questo e’ un dei tesori che ci tramandiamo da millenni al BoscoAtro…nessuno dei nostri avi se ne e’ servito…io desidero donarlo ad Aragorn perchè con questo gioiello tu potra…ah!>

Una fitta di dolore lo fece fermare , mi prese la mano e continuò.

<Io sto mo…rendo…Aragorn….non togliertela mai e poi mai dal collo…Legolas…>

Si rivolse a me con gli occhi che gli lacrimavano:

<Io…forse non sono sempre stato capace di capirti…lo ammetto…ma…ti ho sempre voluto bene…>

<Adar…lo so…l’ho sempre saputo…non c’e bisogno di dirmelo…>

<Invece si…ora mi rendo conto che te lo avrei dovuto dire più spesso…Io ti voglio veramente molto bene…il mio piccolo arciere…me lo ricordo sai…quando avevi appena iniziato a tirare con l’arco…come ti piaceva!  Sei diventato davvero bravo…vero Aragorn?>

<Si sire…suo figlio e’ davvero…unico…>concordò Estel commosso.

<E’ vero… Legolas… prenditi cura di tua madre e tuo fratello…sei Re di Bosco Atro…Perdonami…per tutto…>

furono queste le sue ultime parole…le ultime parole di mio padre: perdonami…ti ho sempre voluto bene...un uomo orgoglioso come lui…mori’…mio padre in quel giorno mori.

Ci lasciò…semplicemente….poco dopo comincio’ a svanire e ben presto tra le mie braccia era rimasta solo la sua impercettibile sensazione…tutto intorno si levarono come stelle scie di stelle e ben presto tutti gli elfi svanirono…rimasero solo i corpi degli orchetti a ornare quella triste landa.

Mi alzai di scatto. Ero fuori di me. Il dolore era stato soffocato dall’angoscia. L’angoscia dalla disperazione. Questa dalla rabbia.

RABBIA.

Non ne avevo mai provata tanta…

Così fredda…

Cosi’ calda…

Bruciava…

Congelava…

Era questa la vera rabbia?

La rabbia propia degli esseri mortali?

Non volevo provarla…

Ma la provavo.

<MALEDETTI!!MALEDETTI!!!>urlavo prendendo a calci i corpi degli orchetti.

<Legolas…non fare così…>mormorò Estel

Sentivo chiaramente la paura che nei miei compagni scattò al mio gesto…ma non potevo farci nulla…

<Io non riesco ad accettarlo!! Non ci riesco!! Quel maledetto ha ucciso mio padre!! Li ha ingannati dicendo che mi aveva fatto prigioniero a Orthanc! Sterminato metà del mio popolo! Catturato mio fratello!!! Mio fratello…prigioniero!! E i Valar sanno se lo rivedrò mai! Mia madre morirà di dolore!!! Mio padre….morto!!!>

Tremavo letteralmente dalla rabbia..

<Legolas…calmati>ripetè Estel cercando di venirmi vicino.

<E io?! Non ho fatto nulla per impedirlo!>

<Non ne hai colpa Legolas….>disse Boromir.

<E invece si! E’ colpa mia! E’ stata tutta colpa mia!!!>

<Non metterti in testa certe cose!>esclamò Merry.

<E invece è cosi!! Se mi padre è morto…se mio fratello…e’ stato rapito…se…il mio esercito…i miei soldati…i miei amici sono morti…la colpa è mia! La causa sono io…>

<No Legolas!>insistettè Frodo

<Non è vero!>concordò Sam.

Mi tappai le orecchie e scossi con forza la testa.

<E invece si! E’ vero!!!>urlai<Mi faccio schifo! Mi odio!! Non valgo a nulla!!! Sono un idiota!!!>Un incapace!!!>

<Legolas…dicendo così ti fai solo del male…ascoltami ti prego! Non fare così!>

Estel mi bloccò abbracciandomi da dietro stringendomi tra le sue braccia così forte che non riuscivo quasi piu’ a muovermi. Mi infuriai ancora di piu’.

<Lasciami! Lasciami lasciami!!!>cercai di sciogliermi da quell’abbraccio ma fu inutile

Ma cosa c’entrava Estel? Perché me la presi con lui?!Mi odiai ancor di piu.

<No! Non ti lascio! Sei fuori di te! Calmati!!>Poi con affetto mi sussurrò all’orecchio in modo da farsi udire solo da me:

<Meleth….ti prego…ti prego…calmati…sai che tu non c’entri nulla…non e’ colpa tua! Sei l’unica persona che non ha colpa in questa faccenda!>

<No…non e’ vero…>mormorai….due lacrime mi solcarono il viso livido dalla rabbia.

<Legolas…>

<Perché…?>

<Cosa perché?>

<Perché è successo allora…?>

Estel sospirò e mi abbracciò ancora piu’ stretto poi disse:

<Non lo so…io…non so dirtelo…>

Le gambe mi cedettero….ero arrivato al limite…Estel mi tenne per la vita e mi chiamava…ma era come se non lo udissi bene….anche gli altri dicevano qualcosa…ma non li capii…non sapevo cosa fare…avevo perso la forza di guardare in avanti…

 

§ Eressea §

 

Sbattei le palpebre…la prima cosa che avvertii fu un dolore lancinante alla testa…e ai polsi…con stupore mi accorsi che questi ultimi erano legati da delle catene attaccate al muro umidiccio. La stanza era buia e angusta. Aveva un odore acre di morte e muffa…

Cominciai a sentirmi male…l’unica cosa che ricordavo è di essere stato colpito alla testa alle spalle mentre uccidevo un orchetto….poi piu’ nulla..

Ad un tratto una porta di legno massiccio si apri cigolando ed entro dentro un  uomo vestito di bianco con una lunga barba bianca e delle folte sopracciglia nere…

<Il nostro bel principino si è svegliato?>disse con voce melliflua.

<Saruman…>ringhia come risposta.

<Si…sono io…Lieto di esserti noto…>

<DOVE E’ MIO FRATELLO?!!>urlai senza tanti preamboli<L’hai liberato?Sta bene?!Se gli hai torto un solo capello io ti…>

<Calma …calma…Il tuo amato fratello non e’ qui…non è MAI stato qui..>

<Cosa…cosa vuoi dire?>

<Semplice…quella di tenere il principe rinchiuso qui era una scusa per fare in modo di…>

<COSA?!UNA TRAPPOLA?!!E’ questo che vuoi dirmi Saruman?!!>

<Beh…in parole semplici direi di si…grazie di avermi semplificato il lavoro…>mormoro lui con un sorrisetto <E…ad ogni modo non ho idea di dove sia precisamente Legolas Verdefoglia ….ma se vuoi potrei mostrartelo…>

<Perchè ci hai attirati in trappola?>

<Bosco Atro era uno degli alleati più forte dei Popoli liberi…costituivate militarmente un pericolo…e infatti avete annientato quasi meta di uno dei miei eserciti…>

<Perchè proprio noi? Con tutti gli alleati…e molti più forti degli elfi del mio regno…spiegami…>

<Penso di averti detto già troppo , principe…ma piuttosto…dimmi…vuoi vedere tuo fratello?>

Senza aspettare una mia risposta, con un movimento della mano face apparire dal nulla un’immagine...sfocata ma poi più chiara e poi sempre più chiara...finchè riuscii a distinguere benissimo di chi sì trattava…