.|. Angel Eyes - Occhi D'Angelo .|.

 

Ringraziamenti a Enedhil^^ innanzitutto ma anche alle altre Mellyn!


Prima di iniziare ci tenevo a dirvi una cosa : come avrete notato , o noterete , nelle mie fiction amo molto inserire un elemento che abbia un legame di parentela con Legolas (sia esso un fratello maggiore , il padre o , nel caso di questa fiction , il fratellino minore) , questo perché vorrei descrivere il carattere del principe di Bosco Atro in varie sfaccettature…comunque , anche se Legolas lo relaziono a più ’persone , non capiterà’ mai che non faccia coppia con Aragorn , visto che sono la mia coppia preferita de : Il Signore degli Anelli . Non vedo l’ora di vedermi le due Torri in videocassetta per trarre nuove ispirazioni…Ehi! Ma questo che c’entra con la fic?CHU?!
Ah!!Come ho detto prima, qui presenterò’ Eressea , il fratellino di Legolas…e’ più giovane del fratello logicamente di qualche centinaio d’anni…per la precisione novecentoquarantaquattro , ed è un tipo molto…come dire…chi ha presente Momiji di Fruits Baskets?Ecco…e’ come lui! Ha la gaiezza di un coniglietto!
Sorry se vi ho annoiato con la premessa ma ci tenevo a dirlo , ora godetevi la fiction e arrivate fino alla fine mi raccomando!Ma se non ci arrivate fa lo stesso…vabbe’…Buona lettura!
§ Estel §

Prima Parte

~

§Legolas§

<Eressea!!!….Eressea , vieni fuori!>
Chiamavo mio fratello minore a gran voce ma non ottenni alcuna risposta…era sempre il solito…sparisce senza dire nulla a nessuno…Eravamo appena arrivati a GranBurrone , il tempo di salutare Sire Elrond e lui già era scappato! Chissà dove era finito!Nostro padre decise di mandarlo qui con me per fargli conoscere qualcosa al di fuori di Bosco Atro…ma è stata un’idea pessima!
Eressea è piu’ piccolino di me…ha solo millenovecentottantasette anni ed è una vera peste! Ma gli voglio molto bene…beh certo…è il mio unico fratellino…
<ERESSEA!!!>urlo a voce severa piantandomi fermamente nel centro di una raduna a braccia incrociate , mi guardo intorno e continuo:
<So bene che sei qui , ora finiscila di giocare e comportati da persona matura! Tra un po’ inizia il consiglio e non voglio tardare...Hai capito? ERESSEA!>Lo chiamo un’ultima volta. Ad un tratto una voce. QUELLA voce.
<Eressea è sempre il solito , vero?>mi volto di scatto e lo vedo:
Aragorn!
Mi guardava con dolcezza e con un sorriso .Spalancai gli occhi dalla sorpresa e feci un gran sorriso. Corsi da lui esclamando il suo nome in elfico:
<Estel!>
Lui allargo’ le braccia e mi sorrise, appena lo raggiunsi mi strinse a se. Un calore mi pervase il corpo.

§ Aragorn §

Non si era accorto di me tanto era intento a cercare il fratello. Lo osservai. Sono trascorsi due anni da quando l’ho visto l’ultima volta e non è affatto cambiato…è sempre stupendo. Lo sguardo minaccioso e nel contempo dolce , tipico da fratello maggiore ,con cui cercava Eressea , l’espressione corrucciata che lo rendeva cosi’ adorabile! E poi quel sorriso cosi’solare…cosi’ sincero…un sorriso che mi fa sentire unico…ma forse è impossibile…lui e’ un elfo e anche se volessi legarmi a lui non potrei…ma vorrei più’ di qualunque cosa farlo mio…stringerlo tra le mie braccia non solo come amico ma come amante…ma un elfo come lui non può’ legarsi ad un mortale come me…Comunque sentivo la sua gioia nel vedermi pulsare nel suo corpo. Restammo abbracciati per un lungo momento , dopodiché mi allontanai leggermente e gli dissi :
<Finalmente ti rivedo dopo quasi due anni e ti ritrovo a dare la caccia tuo fratello come quando ti conobbi…>Non posso fare a meno di guardarlo con affetto.
<Come stai Legolas?>gli chiedo con un sorriso.

§Legolas§

<Bene…>ed e’ vero…ora che ti ho visto sto benissimo , vorrei aggiungere ma e’ meglio non farlo…io voglio tantissimo bene ad Aragorn ma so che lui non mi vedrebbe mai come qualcosa di più’…per lui saro’ sempre un amico…un buon amico magari ma la cosa si ferma li’. Come vorrei che non fosse cosi’…lui ama Arwen…la Stella del Vespro…prima o poi me ne faro’ una ragione…!!Ma ora non devo pensarci…lui e’ qui. E’ con me. Non pensavo di rivederlo proprio qui, a GranBurrone…Ma ne sono felicissimo…
<Allora…>mi chiede<Eressea e’ sparito di nuovo?>Io sbuffo incrociando le braccia al petto e con voce minacciosa rispondo:
<Proprio cosi! E tra poco inizia il Consiglio e se facciamo tardi….Ma Aragorn…anche tu sei qui per questo?>
<Si…tuo padre ha mandato te e tuo fratello qui in sua vece?>
<Mh…>annuisco<Secondo te farei meglio ad avviarmi senza Eres….>
<BU!!!!!!!!!!!>una voce fin troppo familiare mi spaventa e non posso fare a meno di fare un salto per lo spavento e senza volerlo finisco quasi addosso ad Aragorn. Sento le sue labbra sfiorarmi leggermente il viso ma questo basta per farmi ritrarre imbarazzato. Mio fratello mi cinge il collo da dietro e scoppia a ridere , mi volto con intenzioni tutt’altro che pacifiche.
<Eressea!>lui mi salta intorno cantilenando tutto contento:
<Ti sei spaventato!Ti sei spaventato!!!>
Con la coda dell’occhio vidi Aragorn ridere.Lo guardai e gli chiesi:
<Per favore!Non ti ci mettere pure tu!Cosi’ gli dai corda!>lui rimane serio per qualche attimo ma poi è colto da un’attacco di ridarella e cosi’ rido pure io…mi sembriamo tutti e tre dei matti…non ricordo neanche il motivo per cui ero arrabbiato…

§Aragorn§

Non avevo mai visto Legolas cosi’ spaventato , ma con Eressea in giro , c’era piu’ da stupirsi? Guardo il mio elfo , cerca di mantenere una faccia seria ma inutilmente ,Eressea ci salta ancora intorno ridendo. Ha sempre adorato fare scherzi al fratello maggiore…Comunque si assomigliano moltissimo…
Ha gli stessi capelli di Legolas…forse quelli di Eressea sono leggermente piu’ corti ma comunque lunghi, gli occhi avevano lo stesso taglio ma , al contrario di Legolas che li ha di un bellissimo blu , quelli di Eressea sono di un verde brillante. Il viso , le espressioni e le movenze erano identiche.L’altezza magari variava…ma di poco. Legolas e’ leggermente piu’ alto.
<INSOMMA ERESSEA!!>Legolas sembra essere riuscito a ricomporsi e si accingeva a una bella sgridata<Lo sai da quanto tempo e’ che ti sto cercando?!>
<Mhhmmm…un’ora , due minuti e dieci secondi…Oh!Estel!!Non ti avevo notato!!Suillan!!>
Eressea mi saluto’ nella sua lingua e io risposi allo stesso modo.
<Fai poco lo spiritoso con me! Insomma...ma alla tua eta’! Sei un principe! Comportati da tale! Sono veramente molto arrabbiato con te! Appena vedo nostro padre io…>
Eressea sfodero’ un paio di occhioni supplichevoli , non potei fare a meno di sorridere. Legolas andava visibilmente addolcendosi , si volto’ verso di me con uno sguardo stupendo , dolce , con una sopracciglia leggermente alzata , guardo’ di nuovo il fratello , sbuffo’ e si mise le mani sui fianchi.
<E sia…per questa volta ti perdono…quando mi fai quegli occhi non so dirti di no…ma ti avverto..>
Eressea si butto’ al collo del fratello sorridendo: si volevamo molto bene…non rammento di avere mai visto due fratelli , né ’tra elfi ne’ tra uomini , cosi’ affezionati. Legolas gli accarezzava i capelli e vedevo chiaramente dall’espressione , che ad Eressea piaceva. Per un attimo desiderai con tutta la mia anima trovarmi al suo posto.Spostai lo sguardo su Legolas, era davvero...indescrivibile…io conoscevo molti elfi ma nessuno e’ paragonabile a lui.Cosi’ perfetto , cosi’ dolce…
<Andiamo ora…il Consiglio inizia tra poco…>esclamo’ Legolas sorridendo sia a me che al fratello.

§ Eressea §

“Non mi convince molto Aragorn…ho compreso qualcosa nei suoi pensieri…e’ molto legato a mio fratello…e poi? Finisce tutto li? E anche Legolas…ha sorriso in un modo quando l’ha visto…comunque e’ impossibile che sì leghino…Lui e’ immortale! Non può’ legarsi a qualcuno che invece non lo e’…E ad ogni modo…anche se decidesse di farlo , io glielo impedirò! Amo troppo mio fratello per fargli gettare la sua immortalità come una fogli in balia del vento…”Pensai. Camminavano davanti a me , parlavano tra di loro…ecco…poco a poco mi esclusero….Vidi mio fratello sorridergli un’altra volta…era un sorriso che mi faceva male…e quello sguardo cosi’dolce che solo lui sa fare e che fino a poco tempo fa era solo un mio privilegio ora e’ di dominio di Aragorn…
“Non rivolgere a un altro quello sguardo…non appartenere a un'altra persona…non mi abbandonare…LEGOLAS!!!”.
Lo urlo dentro di me , con rabbia , gelosia. Legolas lo percepisce e si volta di scatto verso di me con aria preoccupata.
<Eressea…qualcosa non va?>
“Sono riuscito a riconquistare la sua attenzione…” Sorrisi e abbassando lo sguardo gli comunicai mentalmente:
“E’ tutto a posto...grazie…”Lui di riflesso mi sorrise. Sentii lo sguardo del ramingo su di noi e mi infastidì. Accelerai il passo e li superai di qualche metro , poi dissi con un sorriso ironico:
<Io vi precedo e dirò’ a Re Elrond che abbiamo ritardato per colpa vostra e che io ho perso tempo a cercarvi…>.
Legolas mi fulminò con il solo sguardo e con aria minacciosa disse:
<CHI e’ che ha ritardato e CHI e’ che ha cercato CHI?!>
<Scherzo fratellone!! L’età ti gioca brutti scherzi , eh?Tremilanovecentotrentun anni non sono uno scherzo!>
<E.R.E.S.S.E.A!!!Ma come ti permetti?!Ringrazia i Valar che non mi va di stare a litigare con te ora…su’…vai!>
<Agli ordini!>dissi ridendo e mi inoltrai nel bosco verso il castello.

§ Aragorn §

Può sembrare assurdo , ma mi e’ parso che Eressea ce l’avesse con me…ma probabilmente era una mia impressione…che motivi avrebbe avuto per farlo , poi?
Appena lui spari’ tra il bosco , io e Legolas rimanemmo da soli in silenzio.Finalmente abbiamo un po’ di intimità’…Mi giro verso di lui e gli domando con affetto:
<Allora Legolas…cosa hai fatto in questi due anni?>
<Beh…ho fatto il principe , di nome e di fatto. Mio padre al ritorno dal nostro ultimo viaggio mi ha imposto di fare la classica vita di corte…banchetti , ricevimenti ,pratiche di tipo burocratico , curare i rapporti con le varie razze a noi vicine e cosi’ via…:Oh! E inoltre ho dovuto badare ad Eressea!E questo e’ il compito più’ difficile!>.
Parlava piano , dolcemente con il busto dritto e lo sguardo davanti a se’.Osservavo il suo viso.Era sempre uguale , sempre più’ bello…da che mi ricordi ho sempre amato perdermi nella contemplazione del suo viso.Mi ha sempre affascinato.Ad un tratto mi venne alla mente un ricordo della mia adolescenza:Una volta avevo visto Legolas danzare…ero in visita a BoscoAtro per portare informazioni a re Trandhuil da parte di sire Elrond….

FLASHBACK

Camminavo lungo il corridoio di marmo del palazzo ,ad un tratto vidi due ragazzine elfiche che chiacchieravano concitate.Mi sorpassarono , dopo un po’ ne arrivarono altre due sempre sovreccitate. Per curiosità’ domandai cosa stesse accadendo di cosi’ speciale da causare una simile reazione. Una delle due mi rispose:
<Il principe legolas sta danzando nel boschetto dietro la loggetta del palazzo!E’ un evento più’ unico che raro vederlo..e’ cosi’…stupendo!!>
<Oh…>mormorai…mi credevo chissà’ che’….
<Ne parlano tutti al palazzo!Mia madre mi racconto’ di avere visto quando il principe era più’ giovane danzare e ne rimase incantata!Andiamo Utulie’!>aggiunse l’altra trascinandosi dietro l’amica e scappando lungo il corridoio.A un tratto la prima che mi aveva parlato si fermo’ di colpo e voltandosi e sorridendo dolcemente mi parlo’ mentalmente:
“Le consiglio di venire a vedere Messere…le assicuro che non si pentirà’”. Poi sparirono.
Io rimasi li’ con una faccia imbambolata.Un principe che danza? Avevo visto molti elfi danzare…ma i classici balli di corte a coppia…nulla di esaltante…avevo sentito parlare pero’ di alcuni elfi che amavano molto la danza dei Valar e che l’appresero , tramandandola…ma io non ne avevo mai visto un esempio.Senza sapere bene ciò’ che facevo mi avviai nella direzione presa dalle due ragazze e mi ritrovai su una bellissima loggia.C’erano già’ molti elfi ed elfe e ascoltai qualche commento:
<Credimi Saelbhet…erano secoli che non vedevo un elfo danzare cosi’ bene come il principe…>
<Il re e la regina saranno senza dubbio molto orgogliosi…quella e’ classe Golradir…>
Mi accostai alla loggetta e vidi giu’.La creatura più’ bella che avessi mai visto.Aveva il volto rilassato , sorridente , gli occhi chiusi.I capelli dorati gli danzavano intorno al viso , scintillando per via del sole.I movimenti erano leggeri e aggraziati.I piedi sembravano appena sfiorare l’erba impregnata di rugiada.Sembrava danzasse insieme al vento dell’est…
Indossava una tunica color azzurro che gli arrivava poco più’ sotto le ginocchia ,con i bordi argentati.La maniche partivano strette per poi allargarsi dai gomiti ai polsi ,un laccetto posto appena sopra i fianchi che dopo un piccolo nodo cadeva dolcemente su di un lato.I pantaloni di color argento.Non avevo mai visto niente di piu’ bello in tutta la mia vita…non riuscivo a distogliere lo sguardo da quella visione del cielo…A un tratto…
<LEGOLAAAAS!!!>
Tutti i presenti sobbalzarono , me compreso. Legolas si blocco’ di colpo guardando in alto verso la loggia.Mi voltai. C’era Re Trandhuil che avanzava in modo minaccioso. Tutti gli elfi si inchinavano mentre il re si avvicinava per poi sporgersi a vedere il figlio:
<Dimmi padre…ehm…qualcosa…non va?>esclamo’ il principe con aria non poco preoccupata E al suo posto anche io lo sarai stato…
<Legolas!!!!Dimmi che sai dove si trova tuo fratello!>tuono’ il re. Legolas sbuffo e incrocio’ le braccia al petto.
<No.padre.non.lo.so!!!E non ho la minima intenzione di cercarlo per tutto il reame…>
<Legolas ti prego!Non ti ci mettere anche tu!>esclamo’ il re con aria esasperata passandosi una mano sul volto<Trova tuo fratello! Solo tu riesci a farlo! Devo comunicargli alcune mansioni da svolgere…Potrei tentare io ma sono impegnato…e non guardarmi in quel modo!!!!>
Notai solo allora l’espressione truce di Legolas.
“Evidentemente cercare il fratello non e’ tra i suoi compiti preferiti…” pensai trattenendo un sorriso.
Il re continuo’
<Allora mi affido a te….Mi raccomando!>e detto questo si incammino’ verso il corridoio dal quale era venuto.
Tutti gli elfi se ne andarono un po’ delusi…e rimasi solo io lassù’ sulla loggia…Vidi Legolas con il volto rassegnato.
Prese il mantello argentato che aveva appeso al ramo di un albero e se lo riattacco’. Poi riprese anche il diadema principesco d’argento e se lo risistemo’ tra i capelli biondi . Nell’insieme era una visione da bloccare il respiro.
Si avvio’ verso la gradinata che dal bosco portava alla loggia. Avevo il cuore che mi batteva fortissimo. Non conoscevo quel bellissimo elfo ma in un certo senso con la sua grazia mi metteva in soggezione …Appena fu a pochi metri da me si fermo’.Mi guardo’ e mi sorrise dolcemente. Io non mi aspettavo una simile reazione e mentre stavo per inchinarmi a lui per rispetto ,lui mi precedette e fece un elegante inchino,piegando leggermente le ginocchia e il volto.I capelli gli ricaddero come seta sul viso , poi si rialzo’ , mi fece un ultimo sorriso e sì allontano’…quello è stato il mio primo incontro con Legolas…sono passati più’ di venti anni…”

§ Ritorno alla realtà §

Scossi leggermente la testa…venti anni…Lo guardai e mi fermai.Lui se ne accorse , si fermo’ anche lui e con uno sguardo interrogativo sussurro’:
<Estel…?>

§ Legolas §

Non capivo…ma cosa era preso a tutti oggi?Estel a grandi passi si diresse verso di me e appena mi fu vicino mi abbraccio’ fortissimo , stretto al suo corpo. Sentii il volto in fiamme e rimasi interdetto , con il volto premuto contro la stoffa della sua tunica , le braccia lungo i fianchi. Un brivido mi scosse quando avvicino' le sue labbra al mio orecchio e mi sussurro’:
<Mi sei mancato da morire…>
Timidamente ricambiai l’abbraccio e sussurrai:
<Anche tu Estel…anche tu…>E misi il mio capo tra la sua testa e la spalla , in modo da stare piu’ comodo , sentivo il suo respiro sul collo e sorrisi…era la seconda volta che ci abbracciavamo quel giorno , e l’ultimo abbraccio mi piacque molto piu’ del primo. Questo infatti era stato dolce , faceva trapelare l’affetto che nutrivamo entrambi.
Mi sentivo cosi’ bene…rilassato e appagato…alzai lentamente la testa e in questo gesto la sua barba corta mi sfioro’ la guancia provocandomi un leggero solletico. Mi venne da ridere.
<Cosa ti ridi?>Chiese lui ridendo a sua volta. Gli sfiorai con la punta elle dita la barba.
<Dovresti proprio tagliarti la barba Estel…fa solletico…>
<Ah si?>Disse in tono divertito. Mi sfioro’ la guancia con il mento. Sentivo il cuore che stava per esplodermi…
<E…Estel…!>spalancai gli occhi e mi allontanai. Se ci avesse visto Arwen chissà cosa avrebbe pensato! Aragorn sembro’ turbato dal mio atteggiamento ma non disse nulla , entrambi in imbarazzo ci dirigemmo verso il palazzo facendo finta di nulla e chiacchierando tranquillamente…tuttavia mi sentivo molto amareggiato…eravamo stati per un attimo cosi’ uniti. Il tepore del suo corpo stretto al mio…che bella sensazione…!

§ Eressea §

“QUEL MALEDETTO!! Come aveva solo ‘osato’ toccare Legolas in quel modo? Non lo perdonerò’ mai! Li avevo osservati da un balconcino del palazzo per vedere come si sarebbero comportati in mia assenza…e ho fatto malissimo!!! Non mi sarei dovuto allontanare! Aragorn lo ha abbracciato in modo esagerato….Che bisogno c’era poi di farlo una seconda volta?!
E sono sicuro che erano quasi sul punto di baciarsi! Sentii le lacrime pungermi gli occhi ma le ricacciai dentro. Sbuffai e mi passai una mano tra i capelli.
<Legolas…?>Mi volto , vedo Re Elrond. Ci risiamo…ci ha scambiati di nuovo…ma ci rassomigliamo cosi’ tanto?
<Oh! Eressea! Perdonami…ma hai lo stesso modo di fare di tuo fratello nel sistemarti i capelli…e da dietro vi si scambia facilmente…A proposito…se lo vedi digli di affrettarsi , il Consiglio inizierà tra poco…>
<Mi scusi ,Sire…ho una cosa da chiederle…>
<Mh? Dimmi pure…sarò felice di darti una risposta…>
<Ecco…lei cosa farebbe se qualcuno le stie portando via qualcun altro a cui tiene molto?>
Il Re mi osservo’ con un sorriso , poi con fare paterno mi poggio’ una mano sulla testa e sussurro’:
<Mio piccolo Eressea…mi pare di cogliere gelosia…molta gelosia nelle tue parole…chi è che ti sta allontando da Legolas?>
<E…E lei come fa a sapere che è Legolas…?>
Lui rise e rispose:
<Sai…non ci vuole molto a capirlo…si vede quanto gli sei affezionato…da come lo guardi…da come gli parli…>
<Quell’uomo..>sibilai con rabbia<Aragorn…Estel…e come accidenti si chiama! Sento che vuole portarmelo via…sento che…ama…mio fratello. E ho paura che anche Legolas lo...lo…>Questa volta le lacrime mi scesero senza ritegno. Re Elrond mi strinse a se’ e mi sussurro’:
<Tu vuoi molto bene a Legolas e questo è logico…lo vuoi tutto per te…perché’ è tuo fratello e non vuoi che un mortale lo prenda con se , no?>Io annuii e lui continuo’<Ma , Eressea…amare non vuol dire tenere la persona tutta per se , di propria esclusiva…devi capire cosa vuole realmente la persona che ami…amare è anche non chiedere nulla in cambio…capisce ciò’ che voglio dire Eressea?>
Capivo…oh si’ se capivo….Ma ammetterlo bruciava e lasciare mio fratello era la prospettiva più’ amara che mi si fosse presentata in quasi duemila anni di vita…

§ Elrond §

“Allora ciò’ che mi aveva detto Arwen è vero…Aragorn non la ama più’ perché’ ha ceduto il cuore ad un'altra creatura più’ degna di lei…lui capi’ di non amarla più’ con la stessa intensità’ di prima e preferì’ lasciarla piuttosto che mettere a repentaglio la sua immortalità…mia figlia versoi lacrime amare ma alla fine sì rassegno’…e anche io pensai che era meglio cosi’…
Aragorn mi confesso’ lui stesso di amare un’alta persona…gli chiesi chi fosse ma lui mi disse solo che era un elfo…e che lui soffriva molto sapendo di non essere ricambiato…E ora…stando a ciò’ che mi ha detto Eressea e a ciò’ che le mie visioni mi hanno rivelato , comincio a capire molte cose…e ho il dubbio che uno dei figli di Trhanduil né soffrirà’ parecchio…se non entrambi…Ma ora è il momento di pensare al Consiglio…saranno riunite le principali razze…Elfi,nani e uomini…e credo che la cosa non sarà’ del tutto piacevole…

§ Legolas §

Il Consiglio iniziò , sentii Elrond dire qualcosa riguardo alla sorte drammatica di ogni razza. Osservai Eressea , non mi aveva piu’ rivolto la parola da quando c’eravamo rivisti qui a palazzo. Lasciai perdere tutto…magari e’ una mia impressione , mi concentrai su cio’ che il Re stava dicendo:
<Porta qui l’anello , Frodo!>
Vidi un Hobbit dai capelli ricci e mori avvicinarsi timoroso e poggiare l’Anello su un piedistallo .Sentii tutti sussurrare e borbottare qualcosa a questo proposito e guardai con astio l’Anello.
“Che oggetto infimo e odioso…!”pensai con rabbia. Evidentemente c’era chi non era del mio stesso parere , infatti un uomo chiamato Boromir con gli occhi che luccicavamo mormoro’:
<Questo e’ un dono…>
Un dono?!alzo gli occhi al cielo….c’e di quella gente in giro…
<Un dono ai nemici di Mordor!!>insiste<Perché non usare l’Anello?A lungo mio padre sovrintendente di Gondor ha tenuto a bada il nemico…grazie al sangue del nostro popolo tutte le vostre terre sono rimaste a sicuro!Date a Gondor l’arma del nemico!Usiamola contro di lui!>
Stavo per alzarmi per spiegare a Boromir quali assurdita’ andava blaterando ma Aragorn mi precedettte e con voce calma ma decisa esclamo’.
<Non potete sevirvene…nessuno di noi puo’…l’unico anello risponde soltanto a Sauron…non ha altri padroni…>
<Che cosa ne sa un ramingo di questa faccenda?>Sibila Boromir guardando con aria di superiorita’ Estel:A quel punto non potei piu’ sopportare. Ma come si permette?! Mi alzai di scatto e facendo una gran fatica a mantenere un tono di voce contenuto esclamai:
<Non e’ un semplice ramingo! Lui e’ Aragorn , figlio di Arathorn! Si deve a lui la vostra alleanza!>
Boromir sembrò colpito , si girò verso Estel e con stupore disse:
<Aragorn?…questo e’ l’erede di Isildur?>pensava che cosi’ dicendo l’avrebbe messo in difficolta essendo fondamentalmente colpa di Isildur se l’anello e’ ancora tra noi. Ma io insistetti:
<E l’erede al trono di Gondor!>deve capire che lui e’ il SUO re! Non puo’ permettersi di parlargli in quel modo!
<Havo dad , Legolas…>
Esclama Aragorn guardandomi con dolcezza e riconoscenza. Sa che l’ho fatto per LUI , per il SUO onore. Mentre stavo per risedermi sento Boromir che mi dice in tono beffardo:
<Gondor non ha un re! A Gondor non serve un re!>
Poi entrambi ci sedemmo. Ma tu guarda che roba…
<Ha ragione Aragorn! Non possiamo servircene…>concorda Gandalf.
<Non esiste altra scelta…l’anello deve essere distrutto….>Conclude Elron. A quel punto un nano chiamato Gimli si alza in piedi e con fare feroce , impugnando la sua ascia esclama:
<Allora cosa aspettiamo?!>Poi si avvicino’ all’anello e lo colpi’.L’ascia si sbriciolo’ in pezzi nel preciso istante in cui colpi’ l’anello e il nano per effetto del colpo era caduto indietro.Ironia della sorte:l’Anello luccicava come prima , intero , senza una scalfittura.
<L’anello non puo’ essere distrutto qui Gimli , figlio di Gloin…qualunque sia l’arte che noi possediamo!>disse pacato Elron con uno sguardo tagliente.<L’anello fu forgiato tra le fiamme del Monte Fato :solo li’ puo’ essere annientato! Deve essere condotto nel paese di Mordor e va rigettato nel baratro infuocato da cui e’ venuto…>si fermo’ per vedere l’effetto delle sue parole e continuo’<uno di voi…lo fara’!>
Un silenzio imbarazzante cadde su tutti. Silenzio che venne rotto da Boromir:
<Non si entra con facilità a Mordor...i suoi cancelli neri sono sorvegliati da piu’ che meri orchi…li’ c’e il Male che non dorme mai…e il Grande Occhio e’ sempre all’erta…e’ una landa desolata , squassata fa fiamme , cenere e polvere…l’aria stessa che si respira e’ un esalazione stessa della morte…neanche con diecimila uomini sarebbe possibile…>
Ora se qualcuno aveva avuto una qualche vaghissima idea di proporsi per questa missione Boromir stava facendo cambiare idea molto rapidamente…mi alzai in piedi pieno di rabbia! Possibile che tra nani , elfi , e uomini nessuno voglia salvare la Terra di Mezzo? Avevo preso la mia decisione! Sarei partito io , anche a costo di tenere vicino a me quell’insulso oggetto.
<Non avete sentito cio’ che ha detto Re Elrond? L’Anello deve essere distrutto!>
<E scommetto che pensi che sarai tu a farlo!>esclamo’ Gimli. Se ne fossi stato in potere l’avrei incenerito solo con uno sguardo. Ma restai in silenzio.
<E se falliamo cosa accadra’? Cosa accadra’ se Sauron si riprendera’ cio’ che e’ suo?>subito Boromir provvide a dargli man forte e Gimli continua:
<Sarò morto prima di vedere l’anello nelle mani di un elfo!!>
A quel punto Eressea mi e’ accanto e non esita ad appoggiarmi . ma subito dopo anche gli altri elfi cominciarono ad alzare la voce contro i nani e gli uomini giustamente non potevano restarsene con le mani in mano e cominciarono a sbraitare. Provai a mettermi tra i miei compatrioti e i nani per evitare il peggio…Decisamente oggi non era la mia giornata…
Poi a un tratto tra urli e strepiti si udi’ appena appena una vocina.
<Lo porterò io…lo porterò io!!>quasi immediatamente tutti tacquero e Frodo continuò:
<Porterò io l’anello a Mordor…e’ solo che non conosco la strada…>aggiunse tutto sconsolato. Gandalf si avvicino’ a lui e gli poggio’ una mano sulla spalla:
<Ti aiutero’ a portare questo fardello Frodo Baggins…finche’ dovrai portarlo…>
Subito dopo vidi Aragorn avvicinarsi all’Hobbit e inginocchiarsi. Chiusi gli occhi e voltai il capo. Pregai che non pronunciasse cio’ che temevo…supplicai i Valar di farlo desistere…ma…
<Se con la mia vita o la mia morte riusciro’ a proteggerti…io lo faro…>poi aggiunse<Hai la mia spada!>
Non lo avrei MAI permesso! Non lo avrei mai abbandonato …gli sarei rimasto a fianco. Le parole mi uscirono da sole:
<E hai il mio arco!>poi mi affiancai a lui guardandolo con decisione. Subito dopo Gimli aggiunse:
<E la mia ascia…> No. decisamente NON era la mia giornata. Boromir si avvicino’ a noi con un’espressione rassegnata e rivolto a Frodo disse:
<Reggi il destino di tutti noi , piccoletto. Se questa e’ la volontà del Consiglio…allora Gondor la seguira’!>
<EHI!>esclamò una voce da dietro un cespuglio. Subito dopo un altro hobbit si avvicinò a Frodo e incrociando le braccia disse risoluto:
<Padron Frodo non si muovera’ senza di me!>
<No certo ,e’ quasi impossibile separarvi anche quando lui e’ convocato ad un Consiglio segreto e tu non lo sei!>ribatte’ Elrond con un sorrisetto sarcastico.
<Ehi! Veniamo anche noi!>altri due hobbit sbucarono da dietro un paio di colonne e trotterellando si unirono a noi. Re Elrond sembrava piu’ stupito che arrabbiato…d’altronde il Consiglio “doveva” essere segreto…
<Dovrete mandarci a casa legati dentro a un sacco per fermarci!>Disse prontamente uno dei due rivolto a Frodo.
<Comunque ci vogliono persone intelligenti per questo genere di…missione…ricerca…cosa!>compunto’ alla fine con fierezza l’altro.
<Ma così ti autoescludi Pipino!>
<Nove compagni…>dichiaro’ Elrond guardandoci uno per uno<E sia! Voi sarete la Compagnia dell’Anello!>concluse con aria soddisfatta.
<Grandioso!!>esclamo’ Pipino<Dov’è che andiamo?>
Meglio sorvolare i vari commenti che gli altri Hobbit fecero al povero Pipino…io sorrisi e mi voltai verso Estel , vidi che anche lui mi sorrideva…dopotutto ci attendeva un’altra avventura insieme. A un tratto un dolore lancinante mi sfioro’ la testa. Istintivamente mi voltai verso Eressea.
Era in lacrime.
Lo guardai sbigottito. Cosa gli era preso? Mi avvicinai a lui e cercai di abbracciarlo ma lui si scosta di scatto e mi urlò con quanto fiato aveva in gola:
<NON MI TOCCARE!>
Cosi’ facendo richiama su di noi l’attenzione di tutti i presenti.
<Eressea…mi dici cosa ti prende?>dissi a voce piu’ bassa possibile in modo da farmi udire solo da lui.
<Tu…non capisci niente!!! NON CAPISCI NULLA!!!>gridò prima di voltare le spalle e scappare via.
<Eressea!>gli gridai dietro. Mi voltai verso Re Elrond e mi inchinai.
<Chiedo perdono a nome di mio fratello , Sire , io…>
Elrond mi sorrise e con un cenno del capo mi fece capire di andare a cercare mio fratello. Io subito mi voltai e scambiando un occhiata con Estel lo rincorsi lasciando i presenti allibiti.
Dopo un po’ lo trovai seduto ai piedi di una quercia , con il corpo sconvolto dai singhiozzi. Mi si strinse il cuore vederlo cosi’. Mi avvicinai e mi fermai di fronte a lui. Eressea alza la testa fa un ultimo singhiozzo e tira su col naso. Sembra proprio un bimbo…pensai con tenerezza.
<Posso sedermi vicino a te?>lui annuì e io mi accovacciai accanto a lui.
<Eressea…vuoi spiegarmi cosa è successo?>
<Tu…tu partirai e mi lascerai solo…>allora era questo…
<Ma non rimani mica solo!>dissi ma avevo capito cosa voleva dire<Ci sono nostro padre e nostra madre…e…>
<Ma io voglio stare con te! Non voglio che vai via! Non voglio! Non voglio!>
<Ti prego non fare così…tu devi tornare a casa e io…>
<Scordatelo! Tornero’ a casa solo se tu verrai con me!>
<Ma io devo partire!>
<Allora portami con te! Ti prego!>
<No! Rischieresti inutilmente la vita…basto io a rappresentare il nostro popolo…tu devi tornare dai nostri genitori…>
<Non trattarmi come un bambino!>
<Non ti sto trattando come un bambino!>
<Invece si’!>
<E invece no!!>
<Ti dico di si!>
<E io dico di no!>
<Si!>
<No!>
Lui ammutolì e volse la testa in modo da non guardarmi in volto e disse:
<O tu torni con me o io parto con te…io non voglio separami dal mio unico fratello…>
Poi si giro’ verso di me e mi si aggrappò alla tunica e con voce supplichevole disse:
<Perché vai via? E’ perche’ ti faccio arrabbiare? E’ per mia colpa? Sei arrabbiato con me per oggi?>
<No Eressea…tu non c’entri …è una mia decisione…io , oltre a difendere l’onore di BoscoAtro e salvare la terra di Mezzo non voglio che Aragorn resti solo…>
<ARAGORN?! Ti preoccupi piu’ di lui che di me? Allora e’ cosi’ che stanno le cose!Non ti importa di morire perche’ tanto al tuo fianco c’e lui! Preferisci stare con lui piuttosto che con tuo fratello e la tua famiglia?!>
<Eressea….non volevo dire questo…>cerco di spiegargli ma e’ inutile…non mi ascolterebbe lo stesso<Calmati adesso…>
<Ma Legolas! Tu…tu sei la mia meta’…siamo sempre stati insieme…inseparabili dalla mia nascita…sei il mio migliore amico! La persona a cui tengo di piu’!>
<Non e’ come credi…>povero piccolo…si sente tradito…nei suoi occhi leggo una profonda tristezza…e paura.
<Io ho la sensazione che tu ti stia allontanando sempre piu’ da me…eppure ho sempre pensato che solo fra noi due fosse possibile una comprensione reciproca e che nessuno si sarebbe mai intromesso tra me e te!>
<E infatti e’ cosi! Chi credi si sia messo tra me e te?>
<ARAGORN!>urlo’ lui a un tratto. Spalancai gli occhi. Una pugnalata al cuore. Un vento gelido mi attraverso’ tutto il corpo. E’ una cosa assurda…una fantasia senza senso…Aragorn ama Arwen e non…me.
Io lo amo in cuor mio.
L’ho sempre amato…
Dalla prima volta che ci siamo visti. Ma lui non prova lo stesso per me...non lascerebbe mai Arwen per me! Mi alzai in piedi e avevo un’espressione niente affatto rassicurante visto lo sguardo preoccupato di mio fratello.
<Non e’ possibile cio’ che dici! Senza contare che e’ molto crudele da parte tua! Lo dici per farmi soffrire Eressea?! Lui ama la figlia del Re…e tra e lui…non…>
<Ma se stavate per baciarvi oggi!>
<Non e’ assolutamente vero! Cosa stai insinuando? Lui ama Arwen! NON ME!HAI CAPITO?!NON MI AMA!!>
Mi voltai dandogli le spalle…non volevo mi vedesse in lacrime.
<E…la cosa ti dispiace?>mormoro’ lui.Questo fu troppo. Non riuscii a resistere.
<Si che mi dispiace…Da morire!! IO LO AMO!>
Urlo con il cuore straziato girandomi verso di lui…era una cosa che non avevo mai detto a nessuno…custodita gelosamente all’interno della mia anima…Lui si accorse delle lacrime che mi scendevano sul volto e arretro’ quasi spaventato.
<Ma Legolas! Lui e’ un…mortale! Non puoi! Non puoi unirti a un…>
<Rinuncero’ alla mia immortalita’ per restargli vicino!>Lui stavolta sembro’ davvero scioccato.. ma e’ la verita…
<Lo…ami…e’ per questo che…parti…e’ per questo che mi lasci…e’ per questo che non mi vuoi piu’ bene come prima…>
Voglio dirgli che non e’ cosi’! Io gli voglio ancora bene! Vorrei dirgli che amo entrambi ma di un amore diverso! Vorrei dirgli tante cose…ma non ne ho la forza. Cadde un silenzio imbarazzante. Dopo qualche attimo Eressea si voltò e corse verso il palazzo. Mi appoggiai con la schiena verso un albero e volsi lo sguardo in alto. Chiusi gli occhi…mi lasciai accarezzare dalla dolce brezza che vive tra questi boschi e non pensai piu’ a nulla…solo la presenza delle mia lacrime sulla pelle…
Sentivo freddo al cuore…

§Eressea§

Salii veloce le scale , fino ad arrivare alla mia camera.Ignorai i vari servitori e mi chiusi la porta alle spalle. Mi poggiai ad essa e mi passai una mano sul volto…
Legolas che piange…non avevo MAI visto Legolas piangere…Non ha mai pianto quando da bambino si picchiava con qualcuno…non ha mai pianto quando mamma o papa’ lo sgridavano severamente magari a causa mia…e ora…ora si dispera per una cosa del genere!
<NO NO E NO!!MALEDIZIONE!>uralai facendo spaventare qualcuno che passava tranquillamente in corridoio.
<Maledizione…>ripeto a voce bassa…
“Non voglio che proprio lui me lo porti via! Pero’…l’idea di farti piangere e’ ancora piu’ sgradevole…Accidenti a te , Legolas! Piangere cosi’ non vale! E’ sleale!” pensai.
Mi sdraiai sul letto affondando la testa nel morbido cuscino. Ero combattuto tra due desideri: Quello di lasciare andare Legolas e quello di convincerlo a rimanere con me…
Sospirai e mi addormentai con un ultima lacrima che mi solcava una guancia.

§Aragorn§

“Sono preoccupato per Eressea ma ancora di piu’ per Legolas…Deve essere successo qualcosa tra di loro della quale sono all’oscuro…e Legolas ora dove sara’? L’ho visto correre da questa parte…”Pensai. Mi guardai intorno…il bosco di Gran Burrone e’ sempre meraviglioso….poggiai una mano sul tronco di un albero e lo osservai…che imponenza…le fronde dorate…la luce che filtra dolcemente da esse. A un tratto udii un singhiozzo…ma era un suono malapena percettibile…mi guardai intorno...a un tratto vicino ad un albero scorgo qualcuno con i capelli biondi e una lunga tunica …il cuore mi fece un tuffo: Legolas! Ne ero sicuro! Ma perche’ stava piangendo? Piu’ che strano mi pare incredibile…non l’ho mai visto in lacrime…Mi avvicinai e ad un tratto udii la sua dolcissima voce sussurrare:
<Le engleriol Estel…Dortha ì min….ù anglennad….>(>Ti prego Estel…resta’ li…non avvicinarti…>)

NB: per fare questa frase mi sono ammazzata a cercare qualche parola coerente , quindi se qualche esperto di Quenya sta leggendo abbia pieta’ di me! Nd Estel^^’’’…per di più non so neanche se è giusta…anzi…mi sa che questo è Sinadarin…

Mi blocco di colpo…non vuole che lo veda piangere? Perche’? Non vuole che lo veda debole? Mi si strinse il cuore…non riuscii a dare retta alle sua parole e mi avvicinai timidamente…gli poggia una mano su una spalla e lo sentii rabbrividire a quel contatto.
<Legolas…>lo chiamai ma lui restava immobile.
<Legolas ti scongiuro…parlami! Cosa ti e’ successo?>gli misi una mano sotto il mento per fargli alzare la testa. Quando i suoi occhi si posarono sui miei mi sentii venir meno.Lo abbracciai e gli sussurrai:
<Perche’ stavi piangendo?>
<Non stavo piangendo…>Mormoro’ lui con la voce ovattata visto che il volto premeva sulla stoffa della tunica.
<E allora perche’ la mia tunica e’ bagnata?>
<Sara’ stata la pioggia…>bisbiglio’ stringendo tra le mani un lembo del mio vestito.
<Non vorrei contraddirti di nuovo…ma il sole brilla e non piove da giorni…>mormorai con una debole risata , poi gli richiesi<Cosa ti e’ successo?>
<Nulla...solo una discussione con Eressea…>
<A che proposito?>
<Non vuole che qualcuno mi porti via da lui…e la cosa logicamente….>si scosto’ da me, mi volse le spalle e continuo’<Non gli piace affatto…Io gli ho detto la mia decisione di partire verso Mordor…>
<E quale e’ Legolas?>
Come mi sarebbe piaciuto sentirmi dire che ero io il motivo…ma sapevo che era impossibile…Tuttavia lui continuava a tacere…come avesse paura di rivelarmelo…non ne capii il motivo. Gli poggiai entrambe le mani sulle spalle e lo attirai un poco verso di me.Si irrigidì improvvisamente.
<Non vuoi dirmelo?>
Lui sospiro’ si volto’ e disse:
<Non ora Estel…non oggi…sicuramente in futuro te lo diro’…>
Mi si avvicino’ cosi’ tanto che se solo avessi potuto lo avrei potuto sfiorare con le labbra e sussurro’:
<Grazie….Estel….>
Gli accarezzai un ciocca di capelli e mormorai
<Non sopporto di vederti cosi’…non ti avevo mai visto piangere…>
<E’ un privilegio che concedo a pochi…considerati fortunato….>Concluse lui con un sorriso.
Ora che mi ero sincerato della salute del mio amato elfo , un altro elfo mi doveva qualche spiegazione…

§Eressea§

<Eressea! Eressea ci sei?>
Sbattei le palpebre. La voce di Aragorn. Sbuffai…era la persona che meno desideravo vedere in quel momento. Alzai la testa dal cuscino e bofonchiai un “Entra” , poi mentre apriva la porta ed entrava pensai mentalmente “tanto se non te lo dicevo entravi lo stesso…”
Rimasi sdraiato sul letto alzando leggermente lo sguardo.
<Dormivi? Ti ho svegliato?>
<Taglia costo Aragorn! Cosa vuoi?>
Esclamai mettendomi a sedere sul letto e guardandolo fisso negli occhi.Lui mi sfiora una guancia e sussurra:
<Anche tu hai pianto…>
<Non sono affari tuoi!>risposi volgendo la testa per non vederlo in volto.
<Invece sono anche miei visto che queste lacrime sono il frutto di una discussione con Legolas!>
Legolas…pronunciato da lui il nome di mio fratello appariva dolce…piu’ dolce di quello che era…forse perche’ c’era amore?Guardai di nuovo il ramingo con diffidenza e chiesi:
<Sta bene’>
<Abbastanza…mi ha detto della vostra discussione…Eressea…so di non avere il diritto a dire certe cose ma…perche’ non lo lasci andare? Voglio dire…tu sei il suo fratellino…ti vorra’ sempre bene! Ti rimarra’ accanto per sempre…>
<Sbagli ramingo…lui ha scelto un’altra persona a cui rimanere accanto…>Lui sembra non capire io gli ripeto scandendo le parole:
<Non rimarra’ accanto a me…ma al fianco di un’altra persona…una persona che ha scelto di seguire fino alla morte per amore…la ama a tal punto da partire con lei in una missione suicida , la ama a tal punto da non rivelarglielo…>
<Deve essere una persona davvero speciale per meritare cio’ da Legolas>
<Un semplice mortale…>
<Un…un mortale?! Non un elfo?>
<No Aragorn…un semplice e comune…mortale!>dissi l’ultima parola con disprezzo.
<E…suppongo sia il motivo per cui Legolas parta con noi..>disse lui in un ansito.
Scossi la testa e dissi:
<Non dire ‘Con noi’ Aragorn ma ‘con me’>
Spalanco’ gli occhi e mormoro’:
<Con ….me?>
<Ma e’ possibile che tu non capisca Aragorn?!Chi e’ quel mortale che ama a tal punto?!Chi e’ colui che ha preso il suo amore?!>
Mi sentì divorare dalla gelosia e dalla rabbia.Lui mi parve confuso si porto’ le mani alle tempie ed esclamo’:
<Basta cosi’ Eressea! Non credo a una sola parola di cio che dici! E’ assurdo! Semplicemente impossibile!>
<Certo che lo e’! L’ho pensato anche io…Impossibile! Impossibile che tu abbia irretito il suo cuore…impossibile che lui lasci la sua famiglia e il suo regno per te! Impossibile che tu sia stato scelto per sempre da lui! Perche’ tu sai…!Sei cresciuto tra gli elfi e sai che quando uno di noi dona il suo cuore e’ per sempre! Fino alla morte!>urlai pieno di rabbia. Lui si accascio’ su una sedia.
<Lui…ama…ama….me?>
<Proprio cosi’ Aragorn…e tu?>Lui mi guardo e io continuai<Tu…lo ami?>
<Si…lo amo…>mormora in un soffio. Chiusi gli occhi e dissi:
<Tu sei mortale…lui immortale…sai cosa significa? Morira’…Amarlo equivale a farlo morire!>
<Sempre meglio che farlo morire per non averlo amato! Io so solo che lo amo Eressea…e per nulla al mondo vorrei la sua morte!>
<Per nulla al mondo dici? E allora allontanati da lui! Non farlo soffrire! Ma che uomo sei?>
<Eressea…non dire cosi’…>
<Ti prego Aragorn…vattene…>Gli dico stringendomi al petto un cuscino.
<Eressea…>
<VETTENE!!!>
<Come vuoi…>si girò e mentre stava per aprire la porta disse:
<Sappi comunque che quando anche tu troverai una persona da amare profondamente saprai capire cio’ che provo io per tuo fratello…>
Io osservai il cuscino mentre lacrime trasparenti vi si infrangevano sopra e sussurrai:
<Io…l’avevo trovata Aragorn…ma tu…me l’hai portata via…>
<Come?!>
<Hai capito benissimo! Io …amo mio fratello! Con tutta l’anima! Ma lui…lui ha scelto te…>
Lui mi si avvicinò e mi poggiò una mano sul capo e io ripensai alle parole del Re:
“Amare…e’ anche non volere nulla in cambio…e’ cercare di dare sempre il meglio alla persona che si ama…”
Affondai il viso nel cuscino e Aragorn mi strinse a se’. Solo adesso capivo che tipo di persona fosse. L’ho odiato senza motivo. Avevo ferito lui. Avevo ferito Legolas…ero stato un egoista…e loro si amavano convinti di non essere ricambiati nei loro sentimenti…il mondo e’ proprio una valle di lacrime…se ci fosse stato Legolas avrebbe aggiunto: “Valle di lacrime? Si’…forse hai ragione Eressea…ma ci si piange tanto bene…” e poi mi avrebbe sorriso. Legolas era un tipo cosi’. Aragorn lo meritava. E Legolas meritava Aragorn. In un rapporto del genere per me non c’era piu’ posto. Mi scostai dal ramingo e mi avvicinai alla finestra per guardare fuori. Dopo un po’ dissi:
<Ho deciso di amarlo…senza volere nulla in cambio…amarlo e basta. Semplicemente amarlo…Io…lo affido a te…e grazie…>
Lui mi sorrise e rispose:
<Di nulla…piuttosto Eressea…faresti meglio a parlare con lui…e’ molto preoccupato…>
<Io…io non so…dopo quello che ci siamo detti…forse lo faro’ domani…>
<Domani…partiamo…>
<Oh…>fu l’unica cosa che riuscii a dire.
<Decidi tu…buonanotte Eressea…>e se ne ando’…rimasi solo. Mi passai una mano sul volto.
Cosa fare?
Cosa?
Con un agile balzo saltai dalla finestra. Camminai un po’ per il bosco.
Non riuscivo a pensare a nulla se non al viso di Legolas che piangeva…
Forse se non mi avrebbe piu’ rivisto sarebbe stato meglio…
Se non si sarebbe piu’ dovuto occupare di me sarebbe sicuramente meglio…
Mi accucciai alle radici di un albero e rimasi li’ osservare il cielo e a riflettere.

§ Aragorn §

Sbattei le palpebre…era mattina…sospirai e mi alzai dal letto…mi affacciai per il corridoio. Non c’era nessuno…era ancora presto evidentemente…Cominciai a cambiarmi e immediatamente mi vennero in mente le parole di Eressea:
“Lui ti ha donato il cuore…sei stato scelto da lui…lui ti ama…”
Legolas…da ieri non l’avevo piu’ visto e mi venne una voglia pazzesca di vederlo. Mi finii di vestire e uscii dalla mia camera.
Arrivai davanti alla porta della sua stanza e dopo un sospiro bussai. Non udii risposta cosi’ piano piano aprii la porta.
Legolas era sdraiato a letto supino. Stava dormendo…Gli occhi aperti durante il sonno erano un elemento caratterizzante della razza elfica. Indossava una leggera tunica azzurra che gli arrivava sopra le ginocchia lasciando scoperte le lunghe e bianchissime gambe. Aveva il volto rilassato. I capelli cadevano scomposti sulle spalle e sul cuscino. Le mani ,chiuse a pugno , poggiavano anch’esse sul cuscino. Le gambe erano accavallate una sull’altra e portate leggermente verso il petto il quale si alzava e abbassava leggermente e con regolarità come a suonare una dolce e fresca melodia chiamata “Vita”….la vita…la sua vita immortale…E lui l’avrebbe donata a me? Non ci credevo…non ci avrei MAI creduto finche’ non fosse uscito dalle sue labbra…
Mi sedetti sul letto cercando di non svegliarlo. Osservai il volto. Legolas…da quando lo avevo conosciuto avevo riempito la mia mente con tutte le sue immagini, tutte le sue espressioni…quella di quando tirava con l’arco ,quella di quando usava la spada , quella di quando era arrabbiato , felice , triste…Gli spostai una ciocca di capelli dalle fronte…gli occhi blu persi in un modo tutto suo…poggiai le mani affianco le sue spalle e mi piegai su di lui. Ad un tratto lui schiuse le labbra e mosse leggermente la testa e scrollo’ un poco le spalle ma dopo rimase immobile…mi morsi il labbro inferiore…il cuore mi batteva come un tamburo. Avvicinai il suo viso al mio gli sfiorai le labbra con le mie. Quel piccolo, insignificante contatto basto’ per farmi rabbrividire. Immediatamente mi scostai e rimasi ad osservarlo…sbatte’ le palpebre e stiracchio’ le braccia. Appena si accorse di me ebbe un sussulto:
<Estel..?! Cosa…da quanto tempo sei qui? Potevi chiamarmi senza aspettare che…>
<Avevi un ‘aria cosi’ rilassata…non volevo…svegliarti…>
Lui mi sorrise e le guance assunsero un colorito roseo. Mi domandai se si fosse accorto di quello che avevo fatto…
Si alzo’ dal letto e ando’ dietro un separe per cambiarsi , vedevo le sue braccia affusolate poggiare su una sedia la tunica indossata poco prima e prendere un abito verde scuro e un paio di pantaloni.
<Dormito bene?>mi chiese prendendo una spazzola messa su un comodino di legno pregiato.
<Diciamo di si’…ho passato molto tempo a riflettere su alcune cose…>
<Cose riguardanti il viaggio verso Mordor?>disse sedendosi accanto a me e cominciando a slacciarsi le treccioline. Ne rimango incantato…Legolas con i capelli sciolti…sembravano piu’ lunghi del solito…era cosi’ insolito vederlo cosi che mi scappo’ da ridere.
<Cos’ho di cosi’ divertente?>chiese lui con un sopracciglio alzato e con una mano ancora intenta a slegarsi una trecciolina.
<No…nulla e’ solo che non ti ho mai visto cosi’…con i capelli completamente sciolti…sembrano oro puro…>Gli sussurrai prendendone in mano una ciocca e saggiandola tra le dita.

§Legolas§

Quel gesto cosi’ semplice basto’ a farmi accelerare il respiro. Deglutii e cercando respirare in modo normale cominciai a passarmi la spazzola tra i capelli. Ad un tratto lui mi blocco’ la mano con cui tenevo la spazzola e con un sorriso mi chiese:
<Posso avere io l’onore di pettinare il principe?>
Rimasi letteralmente senza parole , annuii e abbassai il capo. Appena sentii le mani di Estel sfiorarmi il collo un brivido di piacere mi percorse tutto il corpo. Strinsi tra le mani un lembo di lenzuolo e chiusi gli occhi assaporando quel bellissimo momento…era piacevolissimo…
<Sono morbidissimi…scivolano tra le mani come seta…>continuo’ passandomi una mano tra i capelli. Sentivo si stare impazzendo…
<Ti..ti piacciono cosi’ tanto i capelli degli elfi Estel?>sussurrai ridendo. Lui all’improvviso poggiò la spazzola ai piedi del letto e mi mise una mano su una gamba e l’altra su un fianco e avvicinò il suo viso al mio , ebbi come la sensazione di aver vissuto qualcosa di simile ma non rammentai dove e come…
Lui mi fisso’ intensamente negli occhi e mi mormoro’ sulle labbra:
<No…mi piacciono solo i tuoi…e tu…>e prese le mie labbra tra le sue. Non riuscii a respirare. Sentii la sua lingua cominciare a cercare la mia , non riuscii a trattenere un gemito di piacere…era inebriante…era la cosa che avevo sognato per anni…quando lui si allontano’ leggermente da me gemetti il suo nome. Lui provvide subito a chiuderlo con la sua bocca. Ad un tratto mi spinse ad allungarmi sul letto. Lui si sdraiò su di me e continuando a baciarmi mi accarezzava il viso , i capelli…non potei fare a meno di perdermi nella dolcezza di quei gesti…
Dopo un po’ riuscii a trovare la volonta’ di interrompere quel dolce idillio:
<Estel…fermati..>
<No…non voglio fermarmi…ho aspettato troppo tempo…non riesco…>
<Estel…ti prego un attimo solo…Perche’?>
Lui all’improvviso si fermo e mi chiese:
<Perche’ cosa Legolas?>
<Perche’ lo stai facendo? Tu…non…cioe’…Arwen…>
lui sospiro’ e mi rispose:
<Ci siamo lasciati tempo fa…mi sono reso conto di amare qualcun altro che non era lei…qualcuno che mi e’ stato sempre affianco , che mi ha sempre sostenuto…qualcuno che amavo troppo…Legolas…io…Ti amo…>
<Mi…ami?>chiesi con il cuore in gola.
<Tu…sei cosi’ unico…dolce ,bello…hai un qualcosa che ti fa risplendere…ogni volta che ti guardo mi fai tremare…da sempre ho desiderato il tuo amore…il tuo cuore…il tuo corpo…>
<Oh Valar…>mormorai volgendo il capo verso la finestra. Chiusi gli occhi. Lui prosegui’:
<Non sai da quanto tempo desideravo dirtelo…>io lo fissai negli occhi , gli presi il volto tra le mani e sussurrai.
<E tu non sai da quanto tempo desideravo sentirtelo dire…desideravo solo che tu mi stringessi tra le tue braccia e mi baciassi…ora e’ realta…non ci credo…>
Poggiai le mia labbra sulle sue , lui mi accarezzava le spalle poi mi fece mettere a sedere , mi poggio’ una mano sulla guancia e mi bacio’ sulla gota.
<Come ho fatto a non baciarti prima? Come ho fatto a resistere?>
<Me lo chiedo anche io…>sussurrai poggiando la testa sulla sua spalla.
<Legolas…credo che faremmo meglio ad andare…>mormoro’ prendendomi una mano e dandomi un ultimo bacio. Ci alzammo dal letto e io presi il mio arco , la faretra e i pugnali.
Estel mi guardava sorridendo e mi cinse la vita da dietro , sfiorandomi il collo con le labbra.
<Estel!>esclamai divertito<Non avevi detto di andare?>
<Mmh…ho cambiato idea…lo sai che cosi’ armato sei terribilmente affascinante?>sussurro’ mordendomi dolcemente la pelle del collo. Io sorrisi e poggiai la testa all’indietro sulla sua spalla.
<PRINCIPE LEGOLAS!PRINCIPE!>un elfo piombo’ nella stanza dandoci appena il tempo di metterci a una distanza concepibile a due compagni d’ armi.
Mi passai una mano tra i capelli e sospirai. Avevo perso due secoli di vita dallo spavento!
<Golradir! Laprossima volta ,per i Valar ,bussa!Le porte non le hanno messe mica per fare bella figura! Comunque cosa volevi dirmi?>
<Mio principe….il principe Eressea e’ scomparso!>
<Che cosa?!>esclamai.
<Non lo troviamo da nessuna parte!Il suo cavallo e’ ancora nelle stalle , le sue armi sono nella sua stanza…>
Mi portai una mano alle labbra e pensai che magari era fuggito per via della nostra discussione…incominciarono ad affollarmisi in mente strani pensieri..e se era stato catturato dopo essersi allontanato?E se si fosse perso da qualche aprte?Forse aveva ragione a dire che lo trattavo come un bambino…
Uscii di corsa dalla stanza ed Estel mi venne dietro.Correndo passammo davanti alla compagnia che gia’ era pronta alla partenza.
<Oh!Granpasso!>esclamarono gli Hobbit
<Legolas , Aragorn…mancate solo voi…siamo pronti alla….ehi!EHII!!Ma dove correte?!>
<Ho il ‘vago’ sospetto che non ti abbiano sentito caro stregone…>esclamo’ Boromir.
Sentii Gandalf borbottare.Piu’ tardi mi sarei scusato ma ora dovevo trovare Eressea!In camera sua non c’era nessuna traccia di dove poteve essere.Uscimmo fuori da palazzo.
Lo chiamai per non so quanto tempo…non era una solita marachella…lo sentivo.
Il cuore mi batteva all’impazzata.Grandioso!Avevo perso mio fratello in un momento del genere…Dovevo pensarci…si e’ sentito tradito…povero piccolo…ho lasciato che le mie paure e angoscie ricadessero su di lui…che supido…
<Legolas….>la voce di Estel mi giunse da dietro.Mi poggio’ le mani sulle spalle e mi strinse a se’.Non avevo piu’ forze…mi lasciai andare a quell’abbraccio confortante , poi sussurrai:
<Non lo riesco a trovare…>